Il problema è che il valore aggiunto generato dal settore turistico è pari al 6% del Pil e la manodopera è perlopiù non skillata; il vero traino è rappresentato dalla tecnologia e dall'innovazione che, come hai ben sottolineato, sono due fattori quasi completamente assenti.
potrebbe fare molto di più: siamo a 60 milioni di visitatori annui, Spagna 80m e Francia 90m. Con quello che abbiamo si può ambire senza problemi a superarle, certo se la politica sia a livello centrale che locale non investe negli aeroporti, nella sicurezza e nella cultura dell'accoglienza la vedo difficile
Ciao, alcune mie osservazioni (come fascia d'età siamo li): sul futuro dell'Italia non è escluso un effetto di 'gentrizzazione' (passami il termine) Europea. Per la sua posizione anche geopolitica è ancora una locazione sia residenziale sia di espansione produttiva a buon mercato e con molto spazio di miglioramento rispetto ad altre. Dove può essere proficuo e conveniente investire. Si pensi alla relativa trasformazione di Milano: se non c'erano anche quartieri relativamente degradati e centrali in cui costruire giardini verticali (vai a trovarli a Ginevra o Parigi) era più difficile assistere ad un cambiamento simile in 20 anni. Molti GRAVI problemi percepiti dell'Italia sono meno strutturali di quanto si creda: penso ai (moltissimi) disagi di una città come Roma, gran parte dei problemi sono organizzativi (pulizia, organizzazione dei servizi) e non troppo strutturali (a Genova, schiacciata tra mare e montagna e dalla popolazione molto invecchiata c'è poco da fare per migliorare la viabilità e ringiovanire la popolazione). In teoria basterebbe un sistema più efficiente di organizzazione. Sul lavoro che scompare per l'innovazione è un processo che accade più o meno sempre nella storia dell'umanità, in particolare negli ultimi 600 anni circa. Storicamente è stato affrontato dedicando l'attività umana (e la di lei retribuzione) ad altri ambiti laddove se non le 'macchine' la modernizzazione dei processi richiedeva meno manodopera per gli stessi risultati. Uno di questi grandi eventi è stata la 'chiusura dei campi' ed il passaggio di gran parte dell'umanità dalla produzione primaria (beni di primo sostentamento), fornibili per tutti con mezzi moderni (colture più produttive, macchine, chimica) da pochissime persone, a produzione secondaria e terziaria. Ovviamente questo ha imposto di ristabilire il modo di distribuzione dei mezzi di sostentamento (oggi parliamo di reddito) alla popolazione ed ha comportato enormi trasformazioni sociali anche dolorose (pensiamo al trasferimento della leadership da aristocrazia storicamente legata alla terra ed ai mezzi di produzione primaria alla borghesia legata al capitale). Non ha senso pensare che un processo di automazione che 'libera' la produttività umana dall'occuparsi di servizi ripetitivi (pensiamo a quello che si traduceva a mano un libro anziché utilizzare un traduttore automatico... certo è lavoro, ma anche un lavoro molto ripetitivo e quasi 'meccanico') verso la creazione di contenuti e l'ideazione o la 'managerialità' dei servizi debba non essere fonte di progresso... magari nel lungo termine. D'accordo sugli allarmismi sul clima, utilizzati anche come stimolo. Sul nucleare il maneggiare armi pericolose espone a rischi di incidenti e alcune di queste armi hanno poteri distruttivi che impatterebbero sull'economia ed il tessuto sociale innescando crisi davvero spaventose se non mai viste. Per il resto un'arma è tale se da un reale vantaggio in guerra, Clausewitz disse che "la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi". Ecco, una guerra nucleare globale non è continuazione della politica, è più qualcosa simile al suicidio o all'omicidio-suicidio. Possiamo riflettere sul fatto che Hitler (quindi non il leader politico dai più forti valori etici), nel momento in cui era più disperato, nel 1944-45 ha fatto piovere 2419 missili V1 e V2 su Londra, ma mai un grammo di gas nervino (e si che ne producevano e ne utilizzavano!) perché non c'era vantaggio politico nello scatenare una rappresaglia equivalente da parte del nemico. I giapponesi furono i primi testatori di armi chimiche e biologiche fino al 1945, ma sui cinesi, mai un agente bilogico venne liberato su una nave americana... perché avrebbero risposto. Il problema percepito delle armi nucleari è che vengono sviluppate e costruite come 'armi politiche': la loro funzione, enorme, è quello di rendere alcuni paesi difesi dalla deterrenza anziché da bunker e contraerea (economico ed efficiente). Quindi senza sbandierarne la minaccia la deterrenza non serve (come disse il Dott. Stranamore!). Questo, comunque, non significa che gli Stati europei non si siano letteralmente suicidati nel 1914-18.
È vero che gli Stati europei si sono suicidati nel '14, ma ciò veniva da un grande distacco tra la capacità distruttiva delle armi impiegate e la nostra capacità di immaginarne l'uso su scala massiccia. Non credo ci sia questo problema con le armi nucleari, sin da quando è esplosa la prima bomba si è capito abbastanza bene cosa si aveva davanti.
@@edvard8449 sì. Ed è cambiata completamente la politica di uso come deterrente di tali armi. Prima si temevano gli "eserciti" e le "flotte", poi si sono temuti i missili. Tra il 1918 ed il 1939 mai un tedesco (neppure Hitler) ha mai detto 'lasciateci fare quello che vogliamo perché abbiamo aviazione, cannoni con gittata di 100 km e siamo i primi produttori di agenti chimici d'Europa, quindi stermineremo tutta la popolazione di Parigi e Londra nel primo giorno di guerra', minaccia che veniva ritenuta plausibile. Però queste minacce esistevano a livello di intelligence: esistevano accordi "se i tedeschi usano la chimica in Italia, gli americani tirano fuori quello che hanno fatto sbarcare a Bari, se usano i gas su Londra noi li usiamo su Berlino". La differenza è che un ragionamento di 'mutua distruzione assicurata' non era fattibile: comunque non avresti potuto distruggere la Gran Bretagna se questa avesse usato i gas a Dresda, solo causare centinaia di migliaia di vittime civili in una notte. Non avresti potuto infliggere una ritorsione con i gas anche mesi dopo la disfatta bellica del paese. Con il nucleare è possibile e quindi è un'arma di deterrenza che può effettivamente far finire una guerra prima di iniziare. Ok, posso distruggere la Russia, ma a che serve se ancora 3 mesi dopo la cancellazione di Mosca i suoi sottomarini possono cancellare tutti gli Stati Uniti? Ed ecco che, parafrasando Von Clausewitz, non si prosegue la politica con 'altri mezzi', ma si fa un passo indietro e si rimane a livello di politica. Il tema è rimanere nel controllo di sistemi efficienti non consentano per errore l'irrazionle. Ed ecco che il vantaggio 'politico' può suggerire questo: far credere di avere il pazzo al comando che se non gli fai fare quello che vuole chissà che succede.
@@Bowman-OST che è quello che hanno fatto Kim Jong Un e ora Putin, solo che la "trembling hand" perde di efficacia se fai richieste irrealistiche, come quando la Russia minacciò l'escalation in Finlandia se si fosse unita alla NATO.
Ci sta un problema per me, la classe politica. L' Italia potrebbe campare di rendita con il suo patrimonio artistico e culturale. Ma non è cosi. Nel frattempo lavoro in US, sperando che però tutte le facce che continuo a vedere da 30 anni se ne vadano.
Turismo, cultura, cibo mi sembra un po' riduttivo. Ci sono settori industriali che trainano il paese e sono leader in Europa sopratutto nel Nord Italia. Per il resto sono d'accordo con te
*Bip bip bop* congratulazioni! Sei il fortunatissimo vincitore di questo bel tasto replay 0:01 !! Provalo subito che evidentemente non hai sentito niente! *Bip bip bop*
@@bergrugu "l'Italia ha il culo di avere un paio di cose fondamentali, turismo cibo ecc" non viene menzionato nessun settore industriale di rilievo. Sembrano le risposte banali del tipo "ma si c'è solo cibo e musei". Consiglio a te di rivedere il video almeno 5 volte visto che non mi sembri molto sveglio
Infatti, i settori trainanti dell'Italia sono altri (farmaceutico, meccanico), se ci attacchiamo alla storiella del turismo/gastronomia davvero stiamo freschi
sono d'accordo, inoltre non la vedrei in maniera così pessimistica per l'italia. Forse sarò troppo ottimista io, oppure l'essermi trasferito al nord mi fa vedere le cose in maniera diversa. Qui i servizi ci sono e funzionano, l'unica nota debole ancora da sistemare davvero, secondo me, è l'incentivo a fare figli, sia dal punto di vista economico che di servizi appunto. Per ora ci sono ancora troppe poche realtà locali (Emilia Romagna ad esempio) che aiutano davvero in questo, ma dovrebbe essere così a livello nazionale.
Purtroppo lo stipendio italiano è ingabbiato dal CCNL dove a parità di stipendio ottenuto corrisponde il tuo livello lavorativo uolo in X azienda. Es banale se un azienda vuole offrirti uno stipendio da 60k dovrebbe inquadrati come Quadro direttivo ed è obbligato dalle leggi italiani a darti ruoli direttivi e quant'altro, cosa che magari all'azienda stessa non converrebbe, ed è per questo che nascono tutte quelle finte partite iva
In realtà esiste il superminimo, che più o meno permette di gestire la cosa come si vuole. Secondo me molte volte la realtà è che la gente non tende quasi mai a negoziare, soprattutto con i primi lavori. Io propendo più per la seconda cosa detta da Mr Rip, la mentalità. Poi è naturale che dipende anche dal proprio background. Ma da software engineer direi che in Italia c'è ancora del margine ed è possibile strappare stipendi decenti (rapportati anche al costo della vita in Italia)
@@blakmetal90 confermo per il mondo IT, certo però devi sapere il fatto tuo ed essere bravo a venderti, e avere la faccia tosta per rifiutare o rilanciare
Il problema è anche che ci sono una marea di previsioni contraddittorie, per cui qualcosa è per forza una càzzata… Riguardo l’Italia: nessuno ha voglia veramente di risolvere i problemi…ci vorrebbero riforme strutturali su tutto…con piani interforze politiche che durino vari quinquenni. Ma nessuno ha voglia di farlo.
La crisi ambientale sarà catastrofica soprattutto per i paesi della fascia equatoriale in termini di temperature medie, temperature che andranno a causare tanti eventi concatenati con grosse ricadute sulla catena di approvvigionamento di cibo e acqua. Ne risentiremo anche nei paesi temperati anche se in realtà sta già accadendo da anni con temperature mediamente più alte e con scarse precipitazioni ed eventi climatici sempre più estremi. Il tema lavoro si collega chiaramente al punto precedente in quanto questo fenomeno porterà un aumento dei flussi migratori dal sud del mondo verso i paesi più industrializzati quali US, Canada, Europa del nord e Cina. In Italia, paese sempre con logiche tutte sue, si sta affrontando un momento drammatico legato all'inflazione galoppante e più in generale a stipendi che paragonati ai "colleghi" europei sono troppo bassi, anzi sono addirittura scesi. Senza andare troppo lontano, posso parlare del mio vissuto. Lavoro in un campo ricco di tecnologia ed investimenti in questo campo ad esempio su automazione hw e sw, quindi anche IA e i big data. Le aziende che investiranno in tecnologia sopravverranno ma al contempo potranno avere bisogno di meno manodopera e questo si traduce in posti di lavoro che saranno "presi" da macchinari e da applicativi automatizzati e, possibilmente, arricchiti da IA. I lavori "meglio" retribuiti saranno quelli in cui è richiesto lo sforzo mentale per la ricerca di nuove soluzione tecniche e tecnologiche, etiche e di altra natura, trasformando il capitalismo in qualcosa che si definisce in "cognitivo". Tutto questo a sua volta si traduce in lavori dove le qualifiche richieste sono elevate e questo pone un vero e proprio veto ad un fetta sempre più crescente della popolazione che non ha accesso alla pubblica formazione, perché diciamocela tutta, la formazione costa! Le PMI che investiranno nel loro piccolo in tecnologia potranno resistere sul mercanto, ma per quanto? I grandi gruppi industriali stanno fagocitando la piccola imprenditoria da decenni e questo periodo storico a mio avviso ne segnerà la fine cambiando il tessuto economico del paese. NOn parliamo poi della concorrenza sleale e spietata di Cina e Stati Uniti (questi ultimi li definiamo addirittura "alleati"). Inutile poi dire che la retorica del merito in Italia puzza di marcio quando nella realtà vanno avanti solo raccomandati mentre i più bravi -e anche fortunati- scappano all'estero, eccetto poche aziende avvedute. Sempre sulla mia personale esperienza, un mio omologo in Germania guadagna anche 50-60k euro annui, io non ne vedo nemmeno 30k con il binocolo di Vespucci e questo la dice lunga su quanto la retorica tossica e distorta del lavoro in questo paese sia solo stata uno strumento per attaccare il reddito dei lavoratori. Il futuro è nero come la pece per un paese sempre più vecchio, con un buco nero cha chiamiamo INPS, dove ci sono sempre più pensionati che lavoratori attivi per finanziare appunto le pensioni. Il futuro dell'Italia è il seguente: 1. Guerra tra poveri 2. Guerra tra classi Scommetto quello che volete che ci sarà una guerra tra poveri, vedete ad esempio la questione reddito di cittadinanza e l'odio patetico e palesemente ideologico che c'è verso la povertà e l'indigenza in un paese che si dice cattolico. Nel resto d'Europa, li dove il welfare esiste ancora, un reddito di base quando non si ha lavoro è la normalità.
Ho letto tempo fa un'ottimista razionale, davvero un buon libro, racconta la storia ad esempio che Londra sarebbe stata sepolta dalla merda di cavallo, chi faceva i conti aveva ragione, ma non sapeva che si stava inventando il motore a scoppio...
@@mr_rip io credo come te che alla fine l'essere umano trova sempre il modo di risolvere i propri problemi, con tecnologie che nemmeno ora sappiamo immaginare. Alla fine molte volte si tratta di cambi di paradigma, mia nipote di 7 anni per dire spegne l'acqua in continuazione per lavarsi i denti e sente il problema ambientale, ai suoi nonni non frega nulla, cucinano con grossi sprechi (per come la vedo anche io), uno addirittura ha auto americane che fanno 5 con un litro... Io scommetto sulle nuove generazioni
@@mr_rip Credo che dalla notte dei tempi l’umanità sia sempre stata convinta che “il grosso di quello che c’era da scoprire è già stato scoperto” ma il bello dell’innovazione è la sua non linearità imprevedibile, consiglio The beginning of infinity sul tema, tomazzo pesantino ma lettura incredibile.
@@mr_rip Penso che anche nel medioevo si pensasse di aver scoperto tutto lo scibile umano, invece poi sappiamo tutti come è andata a finire. A me sembra invece che la tecnologia stia facendo passi da paura, grazie al fatto che aumentando la ricchezza aumentano anche i fondi per la ricerca, per cui anche paesi meno sviluppati anni fa ora invece investono. Se dovessi scommettere un euro sulle nuove scoperte che cambieranno il mondo direi materia oscura, computer quantistici e AI.
Perché dobbiamo umanizzare il pianeta?! Il pianeta sta benissimo noi rischiamo l'estinzione (George Carlin cit). Smettiamo di dire di salvare il pianeta e iniziamo a dire "salviamoci la vita", farebbe molto più effetto
Il medioevo ha visto la nascita della moneta, della banca, del prestito, dell’investimento. Lanaioli fiorentini facevano affari con tessitori londinesi come se niente fosse, mercanti di spezie investivano capitali sconfinati per importare beni di lusso dall’altra parte del mondo. Diciamoci la verità, magari fossimo in un periodo dinamico come quello, magari…
Vivo anche io in Svizzera da quattro anni e condivido la tua stessa idea sull'Italia: pessimista. E per lo stesso motivo: manca l'innovazione. Stare in Svizzera, e me lo potrai confermare, mi ha fatto capire quanto questo Paese insista proprio sull'innovazione. Proprio recentemente un membro del Consiglio Federale ha detto: "senza innovazione non c'e' futuro". In Italia siamo ancora troppo ancorati a quelle che sono le "tradizioni", vedendo qualsiasi cambiamento come una minaccia. Lo dimostrano i divieti sugli OGM o la recente petizione contro la carne sintetica, per fare due semplici esempi. Ed e' un gran peccato perche' l'Italia forma persone che potrebbero dare innovazione al Paese (ad esempio gli italiani sono, per nazionalita', quelli che vicono piu' grant ERC), ma non e' in grado di offrire un contesto tale affinche' questi possano restare....
@@francoisburgay9002 a quale dei due commenti ti riferisci? Se al primo, alcune tratte posseggono davvero treni vecchi e lentissimi, di fatti è svizzero il treno più lento d'Europa.
@@coprilettodelnapoli5466 Certo, ma questo perché il territorio non permette uno sviluppo di treni ad alta velocità. Ad ogni modo, te lo posso garantire, i treni svizzeri hanno una rete estremamente fitta, sono moderni e, soprattutto, puntuali
4:10 magari la messicanizzazione (scusa, sono un po' condizionato dagli ETF di Paolo Coletti 😆), quello è un paese emergente e ha prospettive di crescita, noi invece non facciamo altro che dare sovvenzioni a perdere a settori che sono evidentemente in declino, ci piangiamo addosso quando viene fuori un nuovo settore in sviluppo (AI, carne coltivata, mobilità elettrica...) e reagiamo cercando di tenerlo lontano, con il risultato che gli altri andranno avanti e noi saremo dipendenti dall'estero per le nuove tecnologie.
2 года назад+14
Pronto per 30 minuti di video sul pessimismo italico. quando lo droppiamo?
in italia la poca innovazione delle aziende che sono tipicamente PMI comporta il fatto che per sopravvivere al mercato debbano abbassare i costi quindi pagare poco i salari per offrire prodotti a prezzi concorrenziali. Aggiungici la bassa produttività media dei lavoratori e si comprende bene il quadro
Machiavelli nel 1500 raccontava la stessa Italia e Europa di oggi. Quindi nulla cambia tutto resta uguale. Posso Raccontarvi di Torino dove ci sono tante aziende che assumono e pochi candidati. Se avete un diploma o una laurea cercata lavoro a Torino e lo troverete. Il costo della vita in città è basso.
Da torinese, vero che si lavora ma il rapporto stipendi/costo della vita resta molto svantaggioso rispetto a quanto si può trovare appena valicate le alpi (soprattutto per i lavori skillati)
Secondo me il lavoro c'è e le aziende stanno cercando e voglio assumere....ma la burocrazia e i continui adempimenti che lo stato obbliga a fare.... blocca l'innovazione....in Italia è tutto difficile e bisogna fare 15 documenti per un cambio di sede fiscale:il problema è questo... Poi sicuramente i giovani sono cambiati e quindi hanno una visione del lavoro diverso dai vecchi e questo bisognerà vedere come impatterà sul mondo del lavoro nel bene o nel male.
Ciao RIP, tempo fa dicesti che su un 4% annuo ci metteresti la firma, ma quindi perchè ora non metteresti tutto sui bond a 2 anni americani? Il cui rendimento è circa 4.2% ? Cosa non sto vedendo? Sto cercando di imparare meglio il mondo obbligazionario Grazie in anticipo
se il dollaro cala di quel tasso hai fatto zero, sono quelle zona euro le interessanti per noi, obbligazioni estere vanno hedgiate e non è gratis, l'esito negli anni è quasi casuale ma il costo di copertura valutaria è certo ed imprevedibile da calcolare
Ciao RIP, ottima analisi. Secondo te i problemi dell'Italia possono derivare dal nostro sistema pensionistico? Se si, quale potrebbe essere il giusto modo per rivoluzionarlo e ridare futuro alle nuove generazioni?
Quello che si poteva fare, doveva essere fatto prima. L epersone che oggi hanno 60 anni e andranno in pensione a breve saranno le uniche a beneficiare di un effettivo sistema pensonistico. Nei porssimi anni verrà gradualmente ridotto se non quasi rimosso. I ragazzi di oggi farebero bene a mettersi via i soldi da usare come pensione ma il problema si sposta nelle tasse. A che pro vedersi trattenere il 43% dello stipendio se una pensione non ci sarà? Italia è fallita, paese che da 40 anni arranca e vive di un'economia morta. All'estero stanno togliendo di mezzo vecchi riforme per farne di nuove, in Italia devono ancora essere proposte in senato. Ho detto tutto.
@@donatoimpasto2488 per l'appunto, da p.iva vedo uscire una buona fetta del mio lordo verso un sistema che non so se mi ridarà mai indietro i soldi. Ovviamente da ragazzo semi giovane (27 anni) sto provvedendo a pensione integrativa, pac e qualche piccolo investimento.
@@andreasalvo_aeamusicstudio Ma infatti non ha senso lavorare in italia in quel modo. Tanto vale andare in paesi come lo UK dove versi i contributi e puoi ritirare anticipatamente la pensione maturata una volta che decidi di lasciare il paese. Lavorare in Italia, non avere servizi e in più trovarsi le entrate dimezzate, non ha alcun senso.
@@donatoimpasto2488 eh hai ragione, ma spostare un business che non è online è complicato. Magari in futuro. Anche se mi mette tristezza smettere di lottare per l'Italia che vorrei
Cosa pensi riguardo la situazione geopolitica molto tesa al momento??? A me la prospettiva di una terza guerra mondiale o di una guerra Nucleare mi raggela il sangue!!!
Rip, non credi che se il mercato non è attraente per chi cerca lavoro, di contro per chi vuole creare da 0 una start up, quindi un lavoro, possa essere un' opportunità perchè ha poca concorrenza? So che i costi del lavoro sono alti e anche la tassazione, però avere poca competizione, significa anche un mercato più facile da scalare, cosa ne pensi?
Secondo me ti sei in parte risposto da solo, il mercato non è attraente proprio per i "difetti" italiani che hai citato. Poca concorrenza non vuol dire aver più alta probabilità di successo IMHO
@@FerroA98 Questo è vero però voglio fare una critica, dove includo me stesso, tra i tanti problemi, secondo me agli italiani serve un po' di coraggio. Manca secondo me un pò di spirito imprenditoriale. E poi mi capita spesso di pensare che se osserviamo bene, abbiamo avuto la fortuna di nascere in un paese che se guardiamo il resto del mondo, può inserirsi tra i paesi ricchi. Ha delle grandi criticità, ma si può emergere tranquillamente anche qui, non posso dire la stessa cosa di tanti altri paesi. E anche che tra i paesi europei, vedi Grecia, Portogallo, ma non solo c'è chi è in una situazione anche peggiore in prospettiva. Ci sono paesi che eccellono tipo Germania, Svizzera e in altri continenti USA, Canada, forse Australia..... Ma l'Italia va inquadrata nella sua dimensione, che secondo me è medio alta. Poi la vita è una scommessa, non so cosa accadrà domani.
@Anonimo Anonimo Dipende dall'attività, ho un amico che ha un azienda per es. che mi ha detto che per lui è impossibile fare nero, mi ha detto che proprio non può, paga tutte le tasse, quindi dipende. Sicuramente più sei grosso più è complicato nascondere, invece il negozietto, il libero professionista che ti riceve nel suo ufficio.... quelli evadono facile. Dovrebbero abbassare tasse e soprattutto costo del lavoro, puoi farlo tagliando spese inutili e privilegi di alcune caste, a quel punto punire seriamente gli evasori fiscali. Se ci sono tanti pensionati con la minima vuol dire che tra questi ci sono pure tanti evasori, alla lunga non conviene evadere. e' un problema culturale, non capiscono che rubano alla fine.
@Anonimo Anonimo con questa logica conviene evadere a prescindere, se tutti le pagassero sarebbe uguale, dato che comunque giustamente esiste una tassazione proporzionale. Il fatto è che chi evade commette un reato, quindi se ti beccano poi la paghi. Forse dovrebbero inasprire le pene, negli USA finisci in galera. Comunque se paghi le tasse ai fini pensionistici avrai una pensione superiore a chi ha evaso perchè avrà versato pochi contributi e probabilmente avrà la minima.
@Anonimo Anonimo Il debito pubblico è dovuto al fatto che semplicemente fai debito, guadagni 5 e spendi 10, devi farti prestare altri 5. Tra la Grecia e l'Italia c'è una grossa differenza ovvero l' Italia ha comunque delle grandi industrie leader del settore a livello internazionale, tipo la farmaceutica, senza considerare i marchi di Lusso, queste grosse industrie reggono l'Italia, la Grecia non le ha ed ha un governo di incapaci ladri quanto se non peggio dell'Italia. Le cosiddette piccole e medie imprese non sono il motore dell'Italia anzi tutt'altro, sono le grandi multinazionali il motore dell'italia.
Consigli sparsi per salvare l'Italia: Togliere il voto ai non laureati, cancellare le facoltà non STEM, togliere la cittadinanza a chi non vota Calenda, togliere la vita a chi non mangia il bacarozzo, vivere in un loculo, non possedere nulla, ezzere felice...🇺🇦
se implementiamo un sistema elettorale geniocratico vanno a votare in 15, però un test di valutazione di comprensione del testo non è una cattiva idea, l'analfabetismo funzionale in italia è un grosso problema che viene ignorato da un pò troppo
@@mr_rip Non so da quale fonte lei prende queste informazioni. La stampa generalista caciarona? Già ai tempi del protocollo di Tokio era ben chiara la traiettoria climatica attuale. Il club di Roma era una roba pionieristica, cmq...
@@mr_rip perché si basano sul nulla , non hanno abbastanza dati statistici per poter affermare che la temperatura continuerà e crescere . Nessuno sa come il clima fosse centinaia/migliaia di anni fa indietro . La statistica e le rilevazioni vengono fatte su range, per forza di cose , troppo brevi
Il problema di settare un lower bound dell'Italia nel futuro è considerare il livello culturale attuale della società come costante. Questo non è vero. Il livello culturale continua a diminuire (vedi indici di alfabetizzazione) e questo porterà a più gente diffidente verso grandi organizzazioni e stato, giustizia individuale e corruzione di usi e costumi, oltre che ulteriore pessimismo e fatalismo per il futuro. Questo porta ad un impoverimento economico; secondo me con effetto snowball entro 10-15 anni (previsione a naso, senza dati). Perchè un basso livello culturale diffuso, e sempre in diminuzione, porta a microscelte quotidiane che distruggono il sistema socio-economico. Ad esempio, mangiare pranzo con i colleghi dal Mc invece che da un negozio locale, evasione fiscale compresa/condivisa/consentita, non pagare il biglietto del tram (se non ho cultura non capisco perchè devo farlo), ecc... quindi la messicanizzazione dell'Italia è davvero uno scenario possibile.
A me tutti gli indici di alfabetizzazione ( e simili, tipo percentuale di popolazione laureata) sembrano in netto aumento negli ultimi 10 anni (fonte “openpolis - come sta cambiando il livello di istruzione in Italia) Ps sarebbe bene citare le fonti quando si citano dati e statistiche se non si vuole diffondere fake news, non dico la tua lo sia per forza magari altri studi dicono che l’analfabetismo negli ultimi 10 anni sia in aumento, io non li ho trovati
Ecco, lo vedi? Lo vedi, vero? Ora dico: siamo la seconda manifattura d'Europa, la quarta economia d'Europa, la ottava economia del MONDO, il secondo (o primo) paese piu' longevo DEL MONDO e tu, ovviamente, parli di "messicanizzazione dell'Italia". Quindi avevo ragione nell'altro video a dire che ti viene d'istinto a spalare merda sull'Italia (lo sport preferito dagli italiani all'estero). E' vero o no che questi sono i discorsi dell'italiano medio? All'estero e' tutto rose e fiori? L'estero e' tutta una enorme "Svizzera" (paese arricchito di recente, e tutti noi che abbiamo letto un po' di storia sappiamo anche come)? Siamo in declino, e' vero. Ma tutto l'Occidente e' un declino, non solo l'Italia. Perche' bisogna sempre spalare merda continuamente su questo paese, non lo comprendo. Ammiro pero' la tua coerenza: schifi l'Italia e te ne sei andato. Bene, fossero tutti cosi' ... Pero', leggo dal tuo blog, che in Italia ti sei laureato, sempre in Italia hai acquisito abilita' per lavorare in un colosso dell'informatica (google, dico bene?). Ma fa davvero cosi' schifo l'Italia e poi ti da' tutto questo, qualcosa non quadra. E va bene, prendo atto che questo paese deve scomparire. Saluti da un italiano che ha scelto di rimanere qua con quattro spicci e spalare la merda (e l'acqua che imbarchiamo) che in troppi gettate su questo paese. P.S. Lo so gia' che qualche 'enfant prodige' iniziera' a dire che "ma abbimo deBBito", "siamo l'Africa", "italiani spaghetti, pizza, mafia", "berlusconiihh!1!". Si', va bene, perfetto. I soliti discorsi vuoti e farciti di retorica, pura aria fritta, mentre i fatti sono quelli da me elencati. Fate come MrRip, siate coerenti: un bel biglietto di sola andata per questo fantastico estero e le valigie.
Ovviamente ci sono eccellenze industriali sociali ecc in italia, il grosso problema è che tranne poche eccezioni( e per definizione le eccezioni non fanno statistica) manca una crescita strutturale e costante soprattutto se paragoniamo l'Italia agli altri stati europei. Se non partissimo da una situazione ottima, non ci sarebbe un declino, però il declino è lento e non si percepisce ma guardando ogni dato(pil pro capite, sviluppo tech...) e comparando l'italia con gli altri stati europei la crescita italiana o è zero o irrilevante.
L' Italia è finita dal 1998, siete un po' in ritardo. Qui gli italiani fanno la fame, gli stranieri che lavorano come schiavi perché vengono dalla vera fame si fanno 10 15 anni a bomba qua e tornano poi al paesello con vecchiaia assicurata e villa con piscina.......gli italiani alla Caritas sotto i ponti.
Il ruttino a 5:30 parlando della cultura italiana del cibo è poesia
Il problema è che il valore aggiunto generato dal settore turistico è pari al 6% del Pil e la manodopera è perlopiù non skillata; il vero traino è rappresentato dalla tecnologia e dall'innovazione che, come hai ben sottolineato, sono due fattori quasi completamente assenti.
potrebbe fare molto di più: siamo a 60 milioni di visitatori annui, Spagna 80m e Francia 90m. Con quello che abbiamo si può ambire senza problemi a superarle, certo se la politica sia a livello centrale che locale non investe negli aeroporti, nella sicurezza e nella cultura dell'accoglienza la vedo difficile
Pienamente d'accordo bravissimo
@@Fizniperal Sì ma il Turismo è un settore trainato, non trainante; se ha bisogno di continue agevolazioni è per definizione improduttivo.
@Anonimo Anonimo immagino che in Croazia sarà più difficile ora avere un secondo menù per i turisti con i prezzi gonfiati senza la corona
@Anonimo Anonimo dovesse* ma sì, hai compreso il meccanismo.
Spero che Zio Peppino vinca al SuperEnalotto o in questa vita o nell'altra. semi-cit.
😎💳 Aooooonna zio Peppe carta gialla, spilla spendi sborsa investi
Ciao, alcune mie osservazioni (come fascia d'età siamo li): sul futuro dell'Italia non è escluso un effetto di 'gentrizzazione' (passami il termine) Europea. Per la sua posizione anche geopolitica è ancora una locazione sia residenziale sia di espansione produttiva a buon mercato e con molto spazio di miglioramento rispetto ad altre. Dove può essere proficuo e conveniente investire. Si pensi alla relativa trasformazione di Milano: se non c'erano anche quartieri relativamente degradati e centrali in cui costruire giardini verticali (vai a trovarli a Ginevra o Parigi) era più difficile assistere ad un cambiamento simile in 20 anni. Molti GRAVI problemi percepiti dell'Italia sono meno strutturali di quanto si creda: penso ai (moltissimi) disagi di una città come Roma, gran parte dei problemi sono organizzativi (pulizia, organizzazione dei servizi) e non troppo strutturali (a Genova, schiacciata tra mare e montagna e dalla popolazione molto invecchiata c'è poco da fare per migliorare la viabilità e ringiovanire la popolazione). In teoria basterebbe un sistema più efficiente di organizzazione. Sul lavoro che scompare per l'innovazione è un processo che accade più o meno sempre nella storia dell'umanità, in particolare negli ultimi 600 anni circa. Storicamente è stato affrontato dedicando l'attività umana (e la di lei retribuzione) ad altri ambiti laddove se non le 'macchine' la modernizzazione dei processi richiedeva meno manodopera per gli stessi risultati. Uno di questi grandi eventi è stata la 'chiusura dei campi' ed il passaggio di gran parte dell'umanità dalla produzione primaria (beni di primo sostentamento), fornibili per tutti con mezzi moderni (colture più produttive, macchine, chimica) da pochissime persone, a produzione secondaria e terziaria. Ovviamente questo ha imposto di ristabilire il modo di distribuzione dei mezzi di sostentamento (oggi parliamo di reddito) alla popolazione ed ha comportato enormi trasformazioni sociali anche dolorose (pensiamo al trasferimento della leadership da aristocrazia storicamente legata alla terra ed ai mezzi di produzione primaria alla borghesia legata al capitale). Non ha senso pensare che un processo di automazione che 'libera' la produttività umana dall'occuparsi di servizi ripetitivi (pensiamo a quello che si traduceva a mano un libro anziché utilizzare un traduttore automatico... certo è lavoro, ma anche un lavoro molto ripetitivo e quasi 'meccanico') verso la creazione di contenuti e l'ideazione o la 'managerialità' dei servizi debba non essere fonte di progresso... magari nel lungo termine. D'accordo sugli allarmismi sul clima, utilizzati anche come stimolo. Sul nucleare il maneggiare armi pericolose espone a rischi di incidenti e alcune di queste armi hanno poteri distruttivi che impatterebbero sull'economia ed il tessuto sociale innescando crisi davvero spaventose se non mai viste. Per il resto un'arma è tale se da un reale vantaggio in guerra, Clausewitz disse che "la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi". Ecco, una guerra nucleare globale non è continuazione della politica, è più qualcosa simile al suicidio o all'omicidio-suicidio. Possiamo riflettere sul fatto che Hitler (quindi non il leader politico dai più forti valori etici), nel momento in cui era più disperato, nel 1944-45 ha fatto piovere 2419 missili V1 e V2 su Londra, ma mai un grammo di gas nervino (e si che ne producevano e ne utilizzavano!) perché non c'era vantaggio politico nello scatenare una rappresaglia equivalente da parte del nemico. I giapponesi furono i primi testatori di armi chimiche e biologiche fino al 1945, ma sui cinesi, mai un agente bilogico venne liberato su una nave americana... perché avrebbero risposto. Il problema percepito delle armi nucleari è che vengono sviluppate e costruite come 'armi politiche': la loro funzione, enorme, è quello di rendere alcuni paesi difesi dalla deterrenza anziché da bunker e contraerea (economico ed efficiente). Quindi senza sbandierarne la minaccia la deterrenza non serve (come disse il Dott. Stranamore!). Questo, comunque, non significa che gli Stati europei non si siano letteralmente suicidati nel 1914-18.
Bella analisi!
È vero che gli Stati europei si sono suicidati nel '14, ma ciò veniva da un grande distacco tra la capacità distruttiva delle armi impiegate e la nostra capacità di immaginarne l'uso su scala massiccia. Non credo ci sia questo problema con le armi nucleari, sin da quando è esplosa la prima bomba si è capito abbastanza bene cosa si aveva davanti.
@@edvard8449 sì. Ed è cambiata completamente la politica di uso come deterrente di tali armi. Prima si temevano gli "eserciti" e le "flotte", poi si sono temuti i missili. Tra il 1918 ed il 1939 mai un tedesco (neppure Hitler) ha mai detto 'lasciateci fare quello che vogliamo perché abbiamo aviazione, cannoni con gittata di 100 km e siamo i primi produttori di agenti chimici d'Europa, quindi stermineremo tutta la popolazione di Parigi e Londra nel primo giorno di guerra', minaccia che veniva ritenuta plausibile. Però queste minacce esistevano a livello di intelligence: esistevano accordi "se i tedeschi usano la chimica in Italia, gli americani tirano fuori quello che hanno fatto sbarcare a Bari, se usano i gas su Londra noi li usiamo su Berlino". La differenza è che un ragionamento di 'mutua distruzione assicurata' non era fattibile: comunque non avresti potuto distruggere la Gran Bretagna se questa avesse usato i gas a Dresda, solo causare centinaia di migliaia di vittime civili in una notte. Non avresti potuto infliggere una ritorsione con i gas anche mesi dopo la disfatta bellica del paese. Con il nucleare è possibile e quindi è un'arma di deterrenza che può effettivamente far finire una guerra prima di iniziare. Ok, posso distruggere la Russia, ma a che serve se ancora 3 mesi dopo la cancellazione di Mosca i suoi sottomarini possono cancellare tutti gli Stati Uniti? Ed ecco che, parafrasando Von Clausewitz, non si prosegue la politica con 'altri mezzi', ma si fa un passo indietro e si rimane a livello di politica. Il tema è rimanere nel controllo di sistemi efficienti non consentano per errore l'irrazionle. Ed ecco che il vantaggio 'politico' può suggerire questo: far credere di avere il pazzo al comando che se non gli fai fare quello che vuole chissà che succede.
@@Bowman-OST che è quello che hanno fatto Kim Jong Un e ora Putin, solo che la "trembling hand" perde di efficacia se fai richieste irrealistiche, come quando la Russia minacciò l'escalation in Finlandia se si fosse unita alla NATO.
Ci sta un problema per me, la classe politica. L' Italia potrebbe campare di rendita con il suo patrimonio artistico e culturale. Ma non è cosi.
Nel frattempo lavoro in US, sperando che però tutte le facce che continuo a vedere da 30 anni se ne vadano.
Turismo, cultura, cibo mi sembra un po' riduttivo. Ci sono settori industriali che trainano il paese e sono leader in Europa sopratutto nel Nord Italia. Per il resto sono d'accordo con te
*Bip bip bop*
congratulazioni! Sei il fortunatissimo vincitore di questo bel tasto replay 0:01 !!
Provalo subito che evidentemente non hai sentito niente!
*Bip bip bop*
@@bergrugu "l'Italia ha il culo di avere un paio di cose fondamentali, turismo cibo ecc" non viene menzionato nessun settore industriale di rilievo. Sembrano le risposte banali del tipo "ma si c'è solo cibo e musei".
Consiglio a te di rivedere il video almeno 5 volte visto che non mi sembri molto sveglio
Infatti, i settori trainanti dell'Italia sono altri (farmaceutico, meccanico), se ci attacchiamo alla storiella del turismo/gastronomia davvero stiamo freschi
sono d'accordo, inoltre non la vedrei in maniera così pessimistica per l'italia. Forse sarò troppo ottimista io, oppure l'essermi trasferito al nord mi fa vedere le cose in maniera diversa. Qui i servizi ci sono e funzionano, l'unica nota debole ancora da sistemare davvero, secondo me, è l'incentivo a fare figli, sia dal punto di vista economico che di servizi appunto. Per ora ci sono ancora troppe poche realtà locali (Emilia Romagna ad esempio) che aiutano davvero in questo, ma dovrebbe essere così a livello nazionale.
Settori industriali il 50% meno competitivi rispetto alla stessa azienda in un altro paese grazie alle tasse
"Ma io che c***o ne so scusi"? cit. 😂
Mi è venuta voglia di investire sul Burundi
Purtroppo lo stipendio italiano è ingabbiato dal CCNL dove a parità di stipendio ottenuto corrisponde il tuo livello lavorativo
uolo in X azienda.
Es banale se un azienda vuole offrirti uno stipendio da 60k dovrebbe inquadrati come Quadro direttivo ed è obbligato dalle leggi italiani a darti ruoli direttivi e quant'altro, cosa che magari all'azienda stessa non converrebbe, ed è per questo che nascono tutte quelle finte partite iva
In realtà esiste il superminimo, che più o meno permette di gestire la cosa come si vuole. Secondo me molte volte la realtà è che la gente non tende quasi mai a negoziare, soprattutto con i primi lavori. Io propendo più per la seconda cosa detta da Mr Rip, la mentalità. Poi è naturale che dipende anche dal proprio background. Ma da software engineer direi che in Italia c'è ancora del margine ed è possibile strappare stipendi decenti (rapportati anche al costo della vita in Italia)
@@blakmetal90 confermo per il mondo IT, certo però devi sapere il fatto tuo ed essere bravo a venderti, e avere la faccia tosta per rifiutare o rilanciare
Il problema è anche che ci sono una marea di previsioni contraddittorie, per cui qualcosa è per forza una càzzata…
Riguardo l’Italia: nessuno ha voglia veramente di risolvere i problemi…ci vorrebbero riforme strutturali su tutto…con piani interforze politiche che durino vari quinquenni.
Ma nessuno ha voglia di farlo.
"non riescono a fare
La crisi ambientale sarà catastrofica soprattutto per i paesi della fascia equatoriale in termini di temperature medie, temperature che andranno a causare tanti eventi concatenati con grosse ricadute sulla catena di approvvigionamento di cibo e acqua. Ne risentiremo anche nei paesi temperati anche se in realtà sta già accadendo da anni con temperature mediamente più alte e con scarse precipitazioni ed eventi climatici sempre più estremi.
Il tema lavoro si collega chiaramente al punto precedente in quanto questo fenomeno porterà un aumento dei flussi migratori dal sud del mondo verso i paesi più industrializzati quali US, Canada, Europa del nord e Cina.
In Italia, paese sempre con logiche tutte sue, si sta affrontando un momento drammatico legato all'inflazione galoppante e più in generale a stipendi che paragonati ai "colleghi" europei sono troppo bassi, anzi sono addirittura scesi.
Senza andare troppo lontano, posso parlare del mio vissuto.
Lavoro in un campo ricco di tecnologia ed investimenti in questo campo ad esempio su automazione hw e sw, quindi anche IA e i big data.
Le aziende che investiranno in tecnologia sopravverranno ma al contempo potranno avere bisogno di meno manodopera e questo si traduce in posti di lavoro che saranno "presi" da macchinari e da applicativi automatizzati e, possibilmente, arricchiti da IA.
I lavori "meglio" retribuiti saranno quelli in cui è richiesto lo sforzo mentale per la ricerca di nuove soluzione tecniche e tecnologiche, etiche e di altra natura, trasformando il capitalismo in qualcosa che si definisce in "cognitivo".
Tutto questo a sua volta si traduce in lavori dove le qualifiche richieste sono elevate e questo pone un vero e proprio veto ad un fetta sempre più crescente della popolazione che non ha accesso alla pubblica formazione, perché diciamocela tutta, la formazione costa!
Le PMI che investiranno nel loro piccolo in tecnologia potranno resistere sul mercanto, ma per quanto? I grandi gruppi industriali stanno fagocitando la piccola imprenditoria da decenni e questo periodo storico a mio avviso ne segnerà la fine cambiando il tessuto economico del paese.
NOn parliamo poi della concorrenza sleale e spietata di Cina e Stati Uniti (questi ultimi li definiamo addirittura "alleati").
Inutile poi dire che la retorica del merito in Italia puzza di marcio quando nella realtà vanno avanti solo raccomandati mentre i più bravi -e anche fortunati- scappano all'estero, eccetto poche aziende avvedute.
Sempre sulla mia personale esperienza, un mio omologo in Germania guadagna anche 50-60k euro annui, io non ne vedo nemmeno 30k con il binocolo di Vespucci e questo la dice lunga su quanto la retorica tossica e distorta del lavoro in questo paese sia solo stata uno strumento per attaccare il reddito dei lavoratori.
Il futuro è nero come la pece per un paese sempre più vecchio, con un buco nero cha chiamiamo INPS, dove ci sono sempre più pensionati che lavoratori attivi per finanziare appunto le pensioni.
Il futuro dell'Italia è il seguente:
1. Guerra tra poveri
2. Guerra tra classi
Scommetto quello che volete che ci sarà una guerra tra poveri, vedete ad esempio la questione reddito di cittadinanza e l'odio patetico e palesemente ideologico che c'è verso la povertà e l'indigenza in un paese che si dice cattolico.
Nel resto d'Europa, li dove il welfare esiste ancora, un reddito di base quando non si ha lavoro è la normalità.
Ho letto tempo fa un'ottimista razionale, davvero un buon libro, racconta la storia ad esempio che Londra sarebbe stata sepolta dalla merda di cavallo, chi faceva i conti aveva ragione, ma non sapeva che si stava inventando il motore a scoppio...
Interessante come libro...
@@mr_rip io credo come te che alla fine l'essere umano trova sempre il modo di risolvere i propri problemi, con tecnologie che nemmeno ora sappiamo immaginare. Alla fine molte volte si tratta di cambi di paradigma, mia nipote di 7 anni per dire spegne l'acqua in continuazione per lavarsi i denti e sente il problema ambientale, ai suoi nonni non frega nulla, cucinano con grossi sprechi (per come la vedo anche io), uno addirittura ha auto americane che fanno 5 con un litro... Io scommetto sulle nuove generazioni
Ok la cacca è diventata da solida a gassosa 🤷♂️
@@mr_rip Credo che dalla notte dei tempi l’umanità sia sempre stata convinta che “il grosso di quello che c’era da scoprire è già stato scoperto” ma il bello dell’innovazione è la sua non linearità imprevedibile, consiglio The beginning of infinity sul tema, tomazzo pesantino ma lettura incredibile.
@@mr_rip Penso che anche nel medioevo si pensasse di aver scoperto tutto lo scibile umano, invece poi sappiamo tutti come è andata a finire. A me sembra invece che la tecnologia stia facendo passi da paura, grazie al fatto che aumentando la ricchezza aumentano anche i fondi per la ricerca, per cui anche paesi meno sviluppati anni fa ora invece investono. Se dovessi scommettere un euro sulle nuove scoperte che cambieranno il mondo direi materia oscura, computer quantistici e AI.
Perché dobbiamo umanizzare il pianeta?! Il pianeta sta benissimo noi rischiamo l'estinzione (George Carlin cit). Smettiamo di dire di salvare il pianeta e iniziamo a dire "salviamoci la vita", farebbe molto più effetto
Sempre troppo avanti George
Questo video lo risssumo in “beato io che sto lontano dal pessimismo, dalle notizie e che so usare un fucile automatico”
Concordo in pieno sopratutto sulla prima domanda.
Il medioevo ha visto la nascita della moneta, della banca, del prestito, dell’investimento. Lanaioli fiorentini facevano affari con tessitori londinesi come se niente fosse, mercanti di spezie investivano capitali sconfinati per importare beni di lusso dall’altra parte del mondo. Diciamoci la verità, magari fossimo in un periodo dinamico come quello, magari…
Consiglio "Il medioevo prossimo venturo" di Roberto Vacca. Una lettura illuminante, per di più scritta decenni fa.
Vivo anche io in Svizzera da quattro anni e condivido la tua stessa idea sull'Italia: pessimista. E per lo stesso motivo: manca l'innovazione. Stare in Svizzera, e me lo potrai confermare, mi ha fatto capire quanto questo Paese insista proprio sull'innovazione. Proprio recentemente un membro del Consiglio Federale ha detto: "senza innovazione non c'e' futuro".
In Italia siamo ancora troppo ancorati a quelle che sono le "tradizioni", vedendo qualsiasi cambiamento come una minaccia. Lo dimostrano i divieti sugli OGM o la recente petizione contro la carne sintetica, per fare due semplici esempi.
Ed e' un gran peccato perche' l'Italia forma persone che potrebbero dare innovazione al Paese (ad esempio gli italiani sono, per nazionalita', quelli che vicono piu' grant ERC), ma non e' in grado di offrire un contesto tale affinche' questi possano restare....
L'unica cosa che va male in Svizzera sono i treni
@@mr_rip potresti fare un video dove li elenchi tutti e 10?
@@coprilettodelnapoli5466 sei ironico vero? :D
@@francoisburgay9002 a quale dei due commenti ti riferisci? Se al primo, alcune tratte posseggono davvero treni vecchi e lentissimi, di fatti è svizzero il treno più lento d'Europa.
@@coprilettodelnapoli5466 Certo, ma questo perché il territorio non permette uno sviluppo di treni ad alta velocità. Ad ogni modo, te lo posso garantire, i treni svizzeri hanno una rete estremamente fitta, sono moderni e, soprattutto, puntuali
L'Italia è in netta decadenza dal 2000. Non c'è nulla ora che dimostri che la mentalità italiana cambierà e l'Italia avrebbe un futuro migliore.
L'unico modo per salvare l'Italia da sé stessa è ridurla, da Stato satellite degli Stati Uniti, a dipendenza straniera completa e diretta!
Gira voce che a Mattarella hanno dato Machiavelli
4:10 magari la messicanizzazione (scusa, sono un po' condizionato dagli ETF di Paolo Coletti 😆), quello è un paese emergente e ha prospettive di crescita, noi invece non facciamo altro che dare sovvenzioni a perdere a settori che sono evidentemente in declino, ci piangiamo addosso quando viene fuori un nuovo settore in sviluppo (AI, carne coltivata, mobilità elettrica...) e reagiamo cercando di tenerlo lontano, con il risultato che gli altri andranno avanti e noi saremo dipendenti dall'estero per le nuove tecnologie.
Pronto per 30 minuti di video sul pessimismo italico.
quando lo droppiamo?
Il vero problema, l'unica vera preoccupazione per il futuro è che quando guardo il Fiume Ngube io vedo Pomezia, lo capisci o no?
Rip perché non proponi a boldrin di fare una chiaccherata a riguardo?
@@mr_rip 🤩🤩
in italia la poca innovazione delle aziende che sono tipicamente PMI comporta il fatto che per sopravvivere al mercato debbano abbassare i costi quindi pagare poco i salari per offrire prodotti a prezzi concorrenziali. Aggiungici la bassa produttività media dei lavoratori e si comprende bene il quadro
Scusa, cosa significa PMI?
Piccole medie imprese , sono le aziende più diffuse in Italia
Ma siamo sicuri che l'innovazione porti lavoro per 30/40 anni. Io no
Vuoi fare soldi in italia: imbianchino, idraulico, elettricista...e farti pagare a nero...obbiettivamente mi baso su ciò che vedo
si però nessuno ha colto la cit degli straordinari di aprile, non ci siamo
Machiavelli nel 1500 raccontava la stessa Italia e Europa di oggi. Quindi nulla cambia tutto resta uguale. Posso Raccontarvi di Torino dove ci sono tante aziende che assumono e pochi candidati. Se avete un diploma o una laurea cercata lavoro a Torino e lo troverete. Il costo della vita in città è basso.
Da torinese, vero che si lavora ma il rapporto stipendi/costo della vita resta molto svantaggioso rispetto a quanto si può trovare appena valicate le alpi (soprattutto per i lavori skillati)
Secondo me il lavoro c'è e le aziende stanno cercando e voglio assumere....ma la burocrazia e i continui adempimenti che lo stato obbliga a fare.... blocca l'innovazione....in Italia è tutto difficile e bisogna fare 15 documenti per un cambio di sede fiscale:il problema è questo... Poi sicuramente i giovani sono cambiati e quindi hanno una visione del lavoro diverso dai vecchi e questo bisognerà vedere come impatterà sul mondo del lavoro nel bene o nel male.
Ho apprezzato le citazioni a Boris
Ciao RIP, tempo fa dicesti che su un 4% annuo ci metteresti la firma, ma quindi perchè ora non metteresti tutto sui bond a 2 anni americani? Il cui rendimento è circa 4.2% ?
Cosa non sto vedendo? Sto cercando di imparare meglio il mondo obbligazionario
Grazie in anticipo
se il dollaro cala di quel tasso hai fatto zero, sono quelle zona euro le interessanti per noi, obbligazioni estere vanno hedgiate e non è gratis, l'esito negli anni è quasi casuale ma il costo di copertura valutaria è certo ed imprevedibile da calcolare
Perché non si punta mai tutto su un cavallo solo, pessima idea.
ok ma c'è qualcuno che è riuscito a fare 4 e qualcosa % tramite obbligazioni aggiustate all'inflazione
Non ho capito il riferimento ai superbacteria a 2:58
Ciao RIP, ottima analisi. Secondo te i problemi dell'Italia possono derivare dal nostro sistema pensionistico? Se si, quale potrebbe essere il giusto modo per rivoluzionarlo e ridare futuro alle nuove generazioni?
Secchiamoli tutti
Quello che si poteva fare, doveva essere fatto prima.
L epersone che oggi hanno 60 anni e andranno in pensione a breve saranno le uniche a beneficiare di un effettivo sistema pensonistico. Nei porssimi anni verrà gradualmente ridotto se non quasi rimosso.
I ragazzi di oggi farebero bene a mettersi via i soldi da usare come pensione ma il problema si sposta nelle tasse. A che pro vedersi trattenere il 43% dello stipendio se una pensione non ci sarà?
Italia è fallita, paese che da 40 anni arranca e vive di un'economia morta. All'estero stanno togliendo di mezzo vecchi riforme per farne di nuove, in Italia devono ancora essere proposte in senato. Ho detto tutto.
@@donatoimpasto2488 per l'appunto, da p.iva vedo uscire una buona fetta del mio lordo verso un sistema che non so se mi ridarà mai indietro i soldi. Ovviamente da ragazzo semi giovane (27 anni) sto provvedendo a pensione integrativa, pac e qualche piccolo investimento.
@@andreasalvo_aeamusicstudio Ma infatti non ha senso lavorare in italia in quel modo.
Tanto vale andare in paesi come lo UK dove versi i contributi e puoi ritirare anticipatamente la pensione maturata una volta che decidi di lasciare il paese.
Lavorare in Italia, non avere servizi e in più trovarsi le entrate dimezzate, non ha alcun senso.
@@donatoimpasto2488 eh hai ragione, ma spostare un business che non è online è complicato. Magari in futuro. Anche se mi mette tristezza smettere di lottare per l'Italia che vorrei
Io sono ottimista perché sono convinto che la specie umana si estinguerà e la Terra ritornerà ad essere un bellissimo paradiso
Certo è che se mai riceveremo gli straordinari de Libeccio, allora sì che l'Italia potrebbe essere in pericolo!
beh il costo del dipendente si sa, verrai assunto avendo firmato un accordo sulla RAL non sul netto… spero
diciamo anche che da neo genitore di 2 gemelline non puoi permetterti il lusso di essere un pessimista cosmico! 🙂
Ce doveva pensà prima
Cosa pensi riguardo la situazione geopolitica molto tesa al momento??? A me la prospettiva di una terza guerra mondiale o di una guerra Nucleare mi raggela il sangue!!!
Leggete "Inferno Digitale" di Pitron.
Rip, non credi che se il mercato non è attraente per chi cerca lavoro, di contro per chi vuole creare da 0 una start up, quindi un lavoro, possa essere un' opportunità perchè ha poca concorrenza? So che i costi del lavoro sono alti e anche la tassazione, però avere poca competizione, significa anche un mercato più facile da scalare, cosa ne pensi?
Secondo me ti sei in parte risposto da solo, il mercato non è attraente proprio per i "difetti" italiani che hai citato. Poca concorrenza non vuol dire aver più alta probabilità di successo IMHO
@@FerroA98 Questo è vero però voglio fare una critica, dove includo me stesso, tra i tanti problemi, secondo me agli italiani serve un po' di coraggio. Manca secondo me un pò di spirito imprenditoriale. E poi mi capita spesso di pensare che se osserviamo bene, abbiamo avuto la fortuna di nascere in un paese che se guardiamo il resto del mondo, può inserirsi tra i paesi ricchi. Ha delle grandi criticità, ma si può emergere tranquillamente anche qui, non posso dire la stessa cosa di tanti altri paesi. E anche che tra i paesi europei, vedi Grecia, Portogallo, ma non solo c'è chi è in una situazione anche peggiore in prospettiva. Ci sono paesi che eccellono tipo Germania, Svizzera e in altri continenti USA, Canada, forse Australia..... Ma l'Italia va inquadrata nella sua dimensione, che secondo me è medio alta. Poi la vita è una scommessa, non so cosa accadrà domani.
@Anonimo Anonimo Dipende dall'attività, ho un amico che ha un azienda per es. che mi ha detto che per lui è impossibile fare nero, mi ha detto che proprio non può, paga tutte le tasse, quindi dipende. Sicuramente più sei grosso più è complicato nascondere, invece il negozietto, il libero professionista che ti riceve nel suo ufficio.... quelli evadono facile. Dovrebbero abbassare tasse e soprattutto costo del lavoro, puoi farlo tagliando spese inutili e privilegi di alcune caste, a quel punto punire seriamente gli evasori fiscali. Se ci sono tanti pensionati con la minima vuol dire che tra questi ci sono pure tanti evasori, alla lunga non conviene evadere. e' un problema culturale, non capiscono che rubano alla fine.
@Anonimo Anonimo con questa logica conviene evadere a prescindere, se tutti le pagassero sarebbe uguale, dato che comunque giustamente esiste una tassazione proporzionale. Il fatto è che chi evade commette un reato, quindi se ti beccano poi la paghi. Forse dovrebbero inasprire le pene, negli USA finisci in galera. Comunque se paghi le tasse ai fini pensionistici avrai una pensione superiore a chi ha evaso perchè avrà versato pochi contributi e probabilmente avrà la minima.
@Anonimo Anonimo Il debito pubblico è dovuto al fatto che semplicemente fai debito, guadagni 5 e spendi 10, devi farti prestare altri 5. Tra la Grecia e l'Italia c'è una grossa differenza ovvero l' Italia ha comunque delle grandi industrie leader del settore a livello internazionale, tipo la farmaceutica, senza considerare i marchi di Lusso, queste grosse industrie reggono l'Italia, la Grecia non le ha ed ha un governo di incapaci ladri quanto se non peggio dell'Italia. Le cosiddette piccole e medie imprese non sono il motore dell'Italia anzi tutt'altro, sono le grandi multinazionali il motore dell'italia.
incredibile, non sono d'accordo su nulla
Consigli sparsi per salvare l'Italia:
Togliere il voto ai non laureati, cancellare le facoltà non STEM, togliere la cittadinanza a chi non vota Calenda, togliere la vita a chi non mangia il bacarozzo, vivere in un loculo, non possedere nulla, ezzere felice...🇺🇦
se implementiamo un sistema elettorale geniocratico vanno a votare in 15, però un test di valutazione di comprensione del testo non è una cattiva idea, l'analfabetismo funzionale in italia è un grosso problema che viene ignorato da un pò troppo
In Italia gli stranieri vengono per le vacanze non per investire..
Conosco gente che prende 500k lordi all'anno lavorando da remoto in italia per ditte di san francisco che se ne fregano di dove vivi
Burundi is the poorest country in the world according to gross domestic product (GDP) per capita, with $292 in 2022 (Wikipedia) ;)
2050 Burundi il nuovo wakanda ;)
siamo già nel medioevo. buongiorno.
L’Italia va bene x vacanze
ciao! qualcuno mi puoi dire cosa vuole dire con la parola messicanizzazione, grazie !
ruclips.net/video/2b8fL9drF44/видео.html
Sul riscaldamento climatico sei un po troppo ottimista e illuso, sorry for saying that. Sul resto top.
In realtà abbiamo (l'intera popolazione mondiale) ancora qualche anno di margine prima del punto di non ritorno.
È scientificamente già comprovato.
@@mr_rip Non so da quale fonte lei prende queste informazioni. La stampa generalista caciarona? Già ai tempi del protocollo di Tokio era ben chiara la traiettoria climatica attuale.
Il club di Roma era una roba pionieristica, cmq...
@@mr_rip perché si basano sul nulla , non hanno abbastanza dati statistici per poter affermare che la temperatura continuerà e crescere .
Nessuno sa come il clima fosse centinaia/migliaia di anni fa indietro .
La statistica e le rilevazioni vengono fatte su range, per forza di cose , troppo brevi
@@alancima fonte?
Il problema di settare un lower bound dell'Italia nel futuro è considerare il livello culturale attuale della società come costante. Questo non è vero. Il livello culturale continua a diminuire (vedi indici di alfabetizzazione) e questo porterà a più gente diffidente verso grandi organizzazioni e stato, giustizia individuale e corruzione di usi e costumi, oltre che ulteriore pessimismo e fatalismo per il futuro. Questo porta ad un impoverimento economico; secondo me con effetto snowball entro 10-15 anni (previsione a naso, senza dati).
Perchè un basso livello culturale diffuso, e sempre in diminuzione, porta a microscelte quotidiane che distruggono il sistema socio-economico. Ad esempio, mangiare pranzo con i colleghi dal Mc invece che da un negozio locale, evasione fiscale compresa/condivisa/consentita, non pagare il biglietto del tram (se non ho cultura non capisco perchè devo farlo), ecc...
quindi la messicanizzazione dell'Italia è davvero uno scenario possibile.
A me tutti gli indici di alfabetizzazione ( e simili, tipo percentuale di popolazione laureata) sembrano in netto aumento negli ultimi 10 anni (fonte “openpolis - come sta cambiando il livello di istruzione in Italia)
Ps sarebbe bene citare le fonti quando si citano dati e statistiche se non si vuole diffondere fake news, non dico la tua lo sia per forza magari altri studi dicono che l’analfabetismo negli ultimi 10 anni sia in aumento, io non li ho trovati
Ecco, lo vedi? Lo vedi, vero?
Ora dico: siamo la seconda manifattura d'Europa, la quarta economia d'Europa, la ottava economia del MONDO, il secondo (o primo) paese piu' longevo DEL MONDO e tu, ovviamente, parli di "messicanizzazione dell'Italia".
Quindi avevo ragione nell'altro video a dire che ti viene d'istinto a spalare merda sull'Italia (lo sport preferito dagli italiani all'estero). E' vero o no che questi sono i discorsi dell'italiano medio?
All'estero e' tutto rose e fiori? L'estero e' tutta una enorme "Svizzera" (paese arricchito di recente, e tutti noi che abbiamo letto un po' di storia sappiamo anche come)?
Siamo in declino, e' vero. Ma tutto l'Occidente e' un declino, non solo l'Italia. Perche' bisogna sempre spalare merda continuamente su questo paese, non lo comprendo.
Ammiro pero' la tua coerenza: schifi l'Italia e te ne sei andato. Bene, fossero tutti cosi' ...
Pero', leggo dal tuo blog, che in Italia ti sei laureato, sempre in Italia hai acquisito abilita' per lavorare in un colosso dell'informatica (google, dico bene?). Ma fa davvero cosi' schifo l'Italia e poi ti da' tutto questo, qualcosa non quadra.
E va bene, prendo atto che questo paese deve scomparire.
Saluti da un italiano che ha scelto di rimanere qua con quattro spicci e spalare la merda (e l'acqua che imbarchiamo) che in troppi gettate su questo paese.
P.S.
Lo so gia' che qualche 'enfant prodige' iniziera' a dire che "ma abbimo deBBito", "siamo l'Africa", "italiani spaghetti, pizza, mafia", "berlusconiihh!1!". Si', va bene, perfetto. I soliti discorsi vuoti e farciti di retorica, pura aria fritta, mentre i fatti sono quelli da me elencati.
Fate come MrRip, siate coerenti: un bel biglietto di sola andata per questo fantastico estero e le valigie.
Ovviamente ci sono eccellenze industriali sociali ecc in italia, il grosso problema è che tranne poche eccezioni( e per definizione le eccezioni non fanno statistica) manca una crescita strutturale e costante soprattutto se paragoniamo l'Italia agli altri stati europei. Se non partissimo da una situazione ottima, non ci sarebbe un declino, però il declino è lento e non si percepisce ma guardando ogni dato(pil pro capite, sviluppo tech...) e comparando l'italia con gli altri stati europei la crescita italiana o è zero o irrilevante.
Rip col turismo mantieni 4 gatti credimi, cuba pochissimo sul Pil. Inoltre il turismo non fa innovazione
L' Italia è finita dal 1998, siete un po' in ritardo. Qui gli italiani fanno la fame, gli stranieri che lavorano come schiavi perché vengono dalla vera fame si fanno 10 15 anni a bomba qua e tornano poi al paesello con vecchiaia assicurata e villa con piscina.......gli italiani alla Caritas sotto i ponti.
@@mr_rip non le dico......basta guardarsi intorno.