Alcuni ascoltatori mi hanno chiesto perché nell’espressione della funzione di correlazione l’ultimo valore ha il segno negativo. È bene sapere che le diseguaglianze di Bell-CHSH sono in realtà una collezione di diseguaglianze, che si distinguono per dove viene messo il segno meno, che lo si può mettere in 4 posizioni differenti (quindi, ci sono 4 diseguaglianze in tutto). Quando si dice "violare le diseguaglianze", si intende più esattamente violare almeno una delle quattro. Se nell’esperimento descritto nel video avessi posto il segno da un'altra parte, non avrei ottenuto una violazione. Per capire la ragione della presenza del segno meno, bisogna comprendere come vengono derivate le diseguaglianze. Vi rimando a questo video: ruclips.net/video/59N46vZyS3k/видео.html
Ho ascoltato diversi fisici anche premi nobel, mi hanno deluso, sono molto curioso e ho trovato in Lei quello che desideravo capire di questa affascinante scoperta,grazie
Questo video spiega in modo semplice ma estremamente efficace uno degli argomenti più oscuri ed allo stesso tempo affascinanti della fisica! Meriterebbe milioni di views, grazie mille Professore!
la "fortuna" di essere stato rimandato in fisica in quarta liceo (tra l'altro proprio sui temi della relatività) mi ha di fatto permesso di scoprire (a Clusone dove ero in vacanza) un professore in pensione, inventore di trabiccoli volanti che tutti consideravano un mezzo matto, in realtà uomo davvero speciale dalla cultura scientifica e umanistica infinita. questo dotto in fisica matematica filosofia e quant'altro mi ha preparato per gli esami di riparazione facendomi appassionare alla materia con una capacità divulgativa e una passione trascinanti. sarò per sempre riconoscente a questo prof che adesso non c'è più e colgo l'occasione per ringraziare tutti i prof che fanno appassionare teste inesperte a temi complessi. come in questo video. ps. ho 64 anni e non mi sono più staccato dalla fisica che a modo mio continuo a ripassare. per questo sono qui a guardarla. grazie.
Ho visto tanti video sull'entanglement anche in inglese ma questo è il migliore, soprattutto non conoscevo la controparte macroscopica. Mi sono già scaricato l'articolo, grazie
Alice.. sono al corrente di altre teorie sulla tenga Minecraft istico portate avanti potrebbe consigliarmi ho spiegarmi alcuni dei dubbi del 99% dei fisici del mondo
Una lezione bellissima. Hai trovato le parole giuste per far capire perfino un non addetto ai lavori come me (e senza sacrificare il rigore). Sono rimasto ipnotizzato. Bellissimo il parallelismo tra macro e micro. Grazie mille.
Concordo con lei, ho fatto studi classici, e sono anni che ho una gran passione per la fisica non essendo un addetto ai lavori non mi è facile ma ci provo con impegno.
Grazie mille prof, premetto che non sono un fisico ma da sempre studio (da autodidatta) questa bellissima materia ed in qualche modo anch'io avevo intuito l'idea del carattere non spaziale della correlazione quantistica ma fino ad ora non ero riuscito a trovare nessun'altra ideologia affine alla mia. Dopo aver preso visione di questo video mi sento per certi versi compreso. Grazie ancora profff.
Finalmente un video che spiega le diseguaglianze di Bell agli appassionati di fisica (ma non fisici) che hanno bisogno di un po’ di formule! Bravissimo. Finora mi ero accontentato di una spiegazione di Odifreddi fatta durante una conferenza su Einstein, parlando di EPR, dove aveva usato l’esempio macroscopico delle tre buste con all’interno due colori.
Grazie per l'apprezzamento. Pensavo tra l'altro di fare un video complementare, per spiegare come si derivano le diseguaglianze. Non è difficile, ma non sempre è ben spiegato.
Spiegazione che mi ha consentito grazie al suo metodo di sentirla tutta, senza distrazione alcuna. Adesso devo mettere a riflessione il tutto con ciò che sto leggendo sulla scienza dell' Impossibile. E quindi i Controfattuali. Grazie.
Video con lezione chiara su argomenti non sempre facilmente accessibili, i miei piu' sinceri complimenti E' la dimostrazione lampante che quando il docente ha passione per l'insegnamento e volonta' di farsi capire, anche argomenti complessi possono essere diffusi ad una vasta platea Trovare persone di questo tipo e' una gran fortuna, nel loro piccolo contribuiscono fattivamente al miglioramento delle conoscenze dell'umanita'
Grazie, per la semplificazione e per regalarci così anche a noi quelle sudate deduzioni che probabilmente per anni hanno occupato e occupano la sua vita.
Sono da sempre appassionato di questi argomenti pur non avendo avuto la possibilità di seguirne un corso di studi appropriato. Sono argomenti non facili da spiegare senza formalismi matematici, di cui noi altri non abbiamo le conoscenze, ma i tentativi di chi come lei, ed altri divulgatori che seguo o ho seguito in passato, si prodigano a cercare di spiegare questi concetti ci aiutano ad avvicinarci se non alla comprensione almeno ad una sorta di conoscenza dell'esistenza di una realtà affascinante quanto sfuggente che soggiace all'interno di quella che ai più appare una "noiosa materia ordinaria". Già l'universo macroscopico ovviamente non è affatto noiso ed ordinario andando ben oltre l'immaginazione dei più fervidi scrittori ma se non bastasse basterebbe sbirciare anche solo un pochino l'infinitamente piccolo per vedere ridicolizzata qualsiasi pseudo dottrina esoterica. Non c'è niente di più mistico e incredibile della realtà stessa! A ben vedere non avremmo bisogno di nient'altro se non della "materia" per riempire il nostro bisogno di "spiritualità". Grazie Professore!
Grazie a te. Naturalmente, la parola "materia" è molto ampia, e può avere diverse accezioni. Quando si parla di ricerca spirituale, la grande differenza è che inizialmente lo sguardo viene portato all'interno. Si cerca di esplorare la propria natura profonda, di coscienze individuali. Che poi una tale esplorazione ci porti anche in contatto con quanto possiamo esplorare tramite i "metodi esteriori", non è scontato, ma in parte certamente possibile. C'è ancora molto che non sappiamo, sia della materia-energia, sia della portata del fenomeno della coscienza.
@@autoricerca Di nulla. Le cose ben fatte vanno riconosciute! Ne approfitto per chiederle un'informazione. Io sono un appassionato di fisica con molte idee e, magari, qualcuna di queste potrebbe essere anche una buona intuizione. Purtroppo però, anche se da ingegnere elettronico biomedico non sono proprio digiuno di conoscenze matematiche, non ho mai ne il tempo ne le conoscenze avanzate necessarie per approfondirle. Quindi rimangono solo "idee nel cassetto" .. Lei potrebbe essere interessato a conoscere le mie riflessioni e magari vagliare, anche solo grossolanamente? In attesa di un suo cortese riscontro, le auguro una piacevole giornata.
@@ernestourbano9787 La risposta onesta è: no :-) Mi spiego meglio. Se hai delle idee, e vuoi che altri le leggano, devi fare lo sforzo di metterle in una forma adeguata. Non importa se la tua riflessione non è avanzata, ad esempio se è solo qualitativa, o filosofica, ecc. L’importante è che hai fatto il massimo sforzo possibile per rendere queste tue idee le più chiare possibile. Il che significa, in soldoni, scrivere un articolo, con tanto di riassunto (abstract) che sintetizzi al meglio il contenuto del testo, quindi un’introduzione, per dare un contesto (quale problema ti poni, perché pensi non ci sia una soluzione adeguata, ecc.), quindi tutto il resto. Quando hai fatto questo lavoro, forse (ma non è scontato) qualcuno potrà essere interessato a “dare un’occhiata”. Hai fatto questo lavoro?
@@autoricerca Salve, grazie per l'onesta risposta. Con la stessa onestà ti dico che non ho fatto questo lavoro ... non ero un grande scrittore quando facevo il mio dottorato (venti anni orsono) ... figuriamoci adesso ... con moglie, figli, lavoro etc. ... Magari però posso trovare un modo per verificare le mie idee e, nel contempo, stimolarti a fare un video interessante ... per esempio, che ne dici di fare un video in cui esplori se la pressione di radiazione può essere la famosa energia "oscura" causa dell'accelerazione dell'universo e di altri fenomeni che osserviamo (eg. lenti gravitazionali?). Del resto è veicolata da fotoni, che sembrano entità non locali ....
@@ernestourbano9787 Una nave spaziale con una vela solare può usare la pressione di radiazione per accelerare, assorbendo i fotoni in provenienza da una stella. Quale sarebbe la "vela dell'universo"?
Cmq mi sento in dovere di ringraziarla per i suoi video illuminanti Ed anche per le risposte date pure rapidamente mentre altri nemmeno mi rispondono Continui così! 👍
salve Prof. Sassoli. Per motiivi personali e di ricerca, mi ha dato l apossibilità di chiarirmi le idee ancora di piu. La ringrazio infinitamente. Micaela
Molto interessante professore. Ero curioso di capire cosa fosse questo entanglement quantistico di cui si parla da diverso tempo e con questa sua breve lezione ora ne so qualcosa. Le faccio i miei complimenti per la sua esaustività semplificata e la ringrazio vivamente per aver condiviso la sua conoscenza, sperando che sempre più neofiti si possano avvicinare a questo meraviglioso mondo, a parer mio, decisamente sottovalutato. Terrò da conto il suo canale per altre interessanti lezioni! Distinti saluti.
Grazie professore ... su questo argomento dell'entanglement ho sempre pensato che valesse la pena meditare ... per intuire, anche solo un barlume di ragionevole parziale chiarezza su questo argomento... Mah... fino ad ora ... buio completo. Finalmente, dopo questa sua lezione ho la sensazione di avere ricevuto una " luminosa argomentazione"... su cui, solo ora, continuare a meditare, su questo affascinante risvolto che è ENTANGLEMENT ... Infatti non devo più pensare che mi ci vorrebbe una altra vita per solo poter approcciare, in modo sensato, tale argomento ...
complimenti professore,ho aggiunto un "mattoncino" in più alla comprensione del fenomeno dell'entanglement ,anche se da ciò scaturiscono altri dubbi e altre domande.
Ottimo video, finalmente ho capito a livello logico qual'è l'aspetto fondamentale dell'entaglement. Azzeccatissimo l'esperimento dei vasi comunicanti che realizza la stessa diseguaglianza di Bell. In pratica l'entaglement si differenzia dall'esperimento dei vasi comunicanti "soltanto" per il tipo di correlazione che nel caso dell'entaglement è di tipo non locale.
Bellissimo video. Lo riguardero' ancora, io sono solo un appassionato di queste cose, senza bagaglio matematico, ma lei e' veramente un gran divulgatore che trasmette passione. Ci vorrebbero molto professori ( o ricercatori, non so bene ora) come lei. Complimenti ancora
@@autoricerca vorrei farle una domanda: l'entanglement sembrerebbe violare la relatività, ma a quanto pare non è così. Mi corregga se sbaglio: la relatività afferma che nessuno corpo materiale (che sia una navicella, o una particella) possa muoversi nello spazio più velocemente della luce. l'entanglement essendo "legato" da un canale (non ancora bene definito) che non esiste nello spazio-tempo propriamente detto non viola nulla. è corretto? Sarebbe molto bello un video su questo tema. A prima vista ad un profano come me sembrerebbe che ci sia uno scambio d'informazione più veloce della luce. Ammesso e non concesso che ci sia un trasporto esplicito d'informazione nell'entanglement , non so dovrei rivedere il video e riflettere. Grazie nel caso dell'attenzione
@@gbgila La questione è quella di sapere se il fenomeno dell'entanglement, a prescindere dal fatto che abbia origine da uno strato non-spaziale del reale, permetta di inviare informazioni a una velocità effettiva superiore a quella della luce. È una domanda importante, su cui tornerò a parlare.
@@autoricerca grazie. Si credo sia importante. Si trovano molte "bufale" a riguardo. A tutt'oggi non credo sia stato violato un bel niente. Tutte le strumentazioni che sfruttano indirettamente o direttamente la relativita' continuano a funzionare. Aspettero' un'eventuale video.
@@autoricerca però professore, mi corregga per cortesia: divulgare la meccanica quantistica è complesso in quanto si cerca di spiegare questa dimensione con un linguaggio che appartiene alla fisica classica, per cui parlare di velocità, moto e posizione per esempio talvolta si creano incomprensioni. io non sono un professore ne un ricercatore pero mi sembra che l'entanglement sia la "prova" che ci sia una dimensione e una comunicazione che vada oltre la velocità della luce e che alcune proprietà possono cambiare indipendentemente dalla nostra rilevazione, noi quando osserviamo ci limitiamo a prendere atto di qualcosa che è gia avvenuto. in fondo chi è l'osservatore? il fotone che quando scalza l'elettrone fa emergere il corpo dal vuoto, noi che rileviamo l'elettrone per cui vediamo quel corpo? o qualcos'altro ovvero la natura stessa che crea questa relazione? è possibile che Plank senza tecnologie moderne comunque quasi 100anni fa aveva già capito che non se ne può arrivare a capo? io credo che gli esperimenti di bell e di young facciano emergere proprio questo.... se c'è una comunicazione che altera le particelle ad una velocità superiore a quella della luce iniziamo quasi a parlare di magia o di paranormale (per i nostri canoni ovviamente). l'uomo che si crede cosi superiore non è altro che una pedina di una scacchiera..
@@andrea6684 In quello che scrivi metti in campo un numero elevato di nozioni, che andrebbero esaminate attentamente, una per una, senza darle per scontate. Forse questo testo in italiano, scaricabile gratuitamente, può interessarti per provare a mettere un po più di chiarezza, ad esempio sulla nozione di "osservatore": autoricerca.ch/journal/issues/autoricerca_19_2019
@@autoricerca wow, grazie mille professore. questo pdf che leggeró piu volte prima di trarre una conclusione si tratta di una versione piu sintetica del suo libro "effetto osservatore"? vivendo all'estero mi nutro di testi presenti nelle librerie locali e su iBook, ma il suo non è presente. Ad ogni modo Helgoland del prof Rovelli (che stimo moltissimo sebbene non lo ritengo un divulgatore alla sua altezza in termini di sintesi e chiarezza, forse appunto perche da scienziato non si spinge in teorie e pensieri, spero di non creare incomprensioni) mi ha messo questo dubbio: molti testi a riguardo danno per scontato che l'osservatore è la coscienza di chi effettua la misurazione... eppure per qualche ragione interiore a me sembra che l'oggetto misurato faccia esattamente la stessa cosa sull'osservatore, come se fosse una cosa relativa, insomma dipende da che punto di vista si cerca di vedere la cosa, anche perché noi stesi influenzati da credenze e modelli come facciamo a fare una misurazione corretta se poi anche la stessa natura si nasconde quasi consapevole di essere osservata? secondo lei, francamente, sto dicendo solo stupidaggini o capire chi sia l'osservatore è il vero nocciolo della meccanica quantistica?
@@andrea6684 È una domanda interessante. Rispondere in poche parole non è semplice. Diciamo che la demarcazione tra "sistema osservatore" e "sistema osservato" è qualcosa che, dalla mia prospettiva, può in effetti variare a seconda dei contesti. Per fare un esempio, quando due persone parlano, in alcuni momenti una delle due persone può fare delle domande all'altra, e ottenere delle risposte. Ma questo suo ruolo interrogativo (che è quello di uno strumento di misura) potrebbe invertirsi in altri momenti della loro conversazione. Detto questo, bisogna anche considerare che per poter fare delle domande, e registrare le risposte ricevute, è necessario possedere una sufficiente "struttura".... ma mi fermo qui.
Ti ringrazio per l'apprezzamento. Sicuramente ne parlerò in prossimi video. Ma come spiegherò, il concetto di "forza" non è adeguato per descrivere le connessioni non-spaziali.
Lavorando di fantasia mi immagino un sistema di comunicazione che si basi sull’entanglement, in modo da svincolarci dallo spazio tempo, per riuscire così a capire se c’è altra vita nell’universo. Sono solo un curioso di fisica e questo video è superlativo! Complimenti per l’esaustività!
Grazie infinite per la Sua chiara esposizione di un argomento ancora "poco chiaro", anche se ho trovato poco calzante nella rappresentazione del macro-sistema l'esempio dei recipienti, in particolare il fatto di introdurre una misura che, essendo una proprietà intrinseca, darà sempre e comunque lo stesso risultato. Si forza quindi l'esito dal punto di vista matematico della dimostrazione stessa, ma rimane il fatto che tutte le ipotesi relative alla "connessione del tutto" hanno sicuramente una tangibile dimostrazione nell'entanglement quantistico. Grazie ancora per la condivisione delle Sue conoscenze.
Grazie a te per l'apprezzamento. È possibile concepire sistemi meccanici differenti, che violano sempre le diseguaglianze, dove tutte le misure hanno più di un esito possibile, quindi non è un aspetto cruciale della dimostrazione.
Complimenti professore, ottima spiegazione grazie. Solo se rimaniamo LIBERI PENSATORI arriveremo alla VERITÀ. Ci vorrebbero molte persone come lei, la stimo tantissimo.
Dopo 8 mesi mi sono rivisto questo suo stimolantissimo, video per vedere, se mi apparisse - ancora di più - la stessa impressione della prima volta ...ed è così . Insomma: come per uno che ha una visione mistica della vita ( cosa che io no ho )... per me ... l'argomento ENTANGLEMENT è qualcosa su cui vale la pena meditare per il resto della vita ( in modo piacevolmente compulsivamente - ossessivo - come - tanto per fare un esempio - per un daltonico totale... su cosa sia veramente l'intima essenza del colore rosso ... Comunque a parte questo banale mio dire ... LA RINGRAZIO ANCORA PER IL SUO CONTRIBUTO ...
devo ammettere che sei davvero un ottimo divulgatore molto incisivo e non riempi tutti gli spazi lasci il tempo agli altri di immaginare far lavorare la testa. peccato che i valori di correlazione non siano altrettanto eleganti, evidentemente le probabilità non giocano al nostro favore.
@@autoricerca perdonami sono stato poco coerente: volevo intendere che se i valori di correlazione in senso generale fossero sufficienti a descrivere quello che esiste tra due particelle, magari anche eleganti quanto il tuo modo di relazionare/ti a quest'ora io non stavo mettendo gasolio nel serbatoio, probabilmente non ne avrei avuto il bisogno... Era un modo come un altro per sottolineare quanto ancora manca da scoprire, fondamentalmente a causa di limiti fisiologici che invece l'eleganza riesce a nascondere
Altra bellissima lezione che mi porta a poter esprimere tantissime domande... Qualcuna la provo a scrivere brevemente; per diverse immagino vi sia in esse una inevitabile ingenuita' dovuta alla mia mancanza di preparazione. - Se a livello microscopico la localita' "non esiste" (obbligatorie le virgolette), cosa la "genera" passando al livello "macroscopico"? Possibile che la localita' dipenda da quanto sia incisiva la "percezione", la possibilita' di "misurare" la metrica dello spazio-tempo e che quindi, in un certo senso, sia la gravita' a produrla? O e' essa, ipoteticamente, un altro prodotto della decoerenza? - Possibile che ci sia effettivamente una "trasmissione" superluminale di informazione, a spiegare l'entanglement? Questa me la boccio da solo: tachioni (anche se non mi spiegherei la loro enorme precisione e il loro intervenire SOLO in questo fenomeno, da qui la bocciatura, oltre al fatto che non sarebbe violata la disuguaglianza di Bell), oppure "mini wormholes" anche se suona fantascientifico e, nuovamente, credo che potrebbero portare a una non-violazione della disuguaglianza di Bell. - Relativisticamente parlando posso immaginare un osservatore Charlie che passa a velocita' molto elevate fra Alice e Bob; e' possibile che, per tale osservatore, esista un caso in cui il collasso eventuale della funzione d'onda prodotto da Alice e misurato da Bob come nel caso della delayed-choice quantum eraser, sia di fatto posteriore alla misura di Bob e che, quindi, ci sia una sorta di rottura non solo del piano locale, ma del piano temporale e una specie di backward-causality? Grazie infinite prof, per questi eccellenti video, e a tutti coloro che magari manderanno luce su questi miei dubbi.
Grazie per l'apprezzamento. La rottura di simmetria - l'attuale che rompe la simmetria del potenziale - ha a che fare non solo con lo spazio ma anche con il tempo (e con molte altre cose ancora). Per il resto, i tuoi interrogativi richiederebbero dei chiarimenti che non possono trovare sufficiente spaziotempo qui. Sicuramente ci torneremo in futuri video.
Dissertazione chiara ed interessante sotto tanti aspetti. Come spesso accade è l'esperienza pregressa che limita la visione delle cose (ingannata dalla limitata interfaccia dei 5 sensi). Siamo abituati a vedere le particelle come entità separate perché tali sul piano meramente spaziale (e sensoriale). Errori già commessi in passato poi evidenziati dalla natura "relazionale" dell'universo. Elettro-Magnetismo, Materia-Antimateria, Spazio-Tempo, Osservatore-Sistema Osservato. Non si può escludere la presenza di attori non ancora presentati. Errore che il buon Lord Kelvin commise tempo addietro
Sublime prof! La conclusione è quella che in finale Lei ha dedotto. La correlazione è conseguenza di una simmetria interrotta di stato. Ciò vuol significare che lo stato correlativo >1 o
Lei prof dice che le connessioni. Ci sono ma non sono nello spazio e nel tempo o spaxiotempo! E ' convincente. Ma allora si potrebbe dire che quel tubo che connette l' acua nel sistema macroscopico nella realta' delle parricelle quantiche sarebbe una quinta dimensione. .sconosciuta del cosmo .ne sarebbe la prova!ma come si puo' pensare una dimensione non spaziotemporale che soggiace e si manifedta nello.spazio tempio?i poyrebbe lei ha una idea di questa realta' soggiacente? Grazie e mille
Da semplice appassionato non titolato, nei miei pensieri ad occhi fissi nel vuoto, ho ipotizzato anche io (mi vergogno persino a dirlo) che l'entanglement potesse prescindere il tessuto spazio-tempo. Resta il nodo della violazione del principio "velocità della luce", che comunque é concepito sempre nello spazio-tempo. Interessantissime osservazioni. Iscrizione al canale istantanea (quasi in entanglement). Saluti
Ti ringrazio per l'apprezzamento. In effetti, il limite relativistico vale unicamente per una comunicazione "attraverso lo spazio". Considera comunque che, in generale, per i fenomeni, non c'è veramente un limite per la loro velocità. Pensa alla velocità dell'ombra, che può tranquillamente tendere all'infinito. O a un fotone che attraversa una barriera di potenziale per effetto tunnel, che è in grado di farlo pressoché istantaneamente... tutte cose di, cui magari, se trovo il tempo, parlerò in qualche futuro video...
@@autoricerca Certo, se si considera che la connessione dell'entanglement è fuori dello spazio-tempo , la relatività è salva perché il limite della velocità della luce è appunto nello spazio tempo. Non sono d'accordo sulla velocità dell'ombra che può tendere all'infinito. L'ombra infatti è una intercettazione di fotoni emessi da una sorgente. La velocità dell'intercettazione non puo' essere maggiore dei fotoni intercettati.
@@vitovittucci9801 Una lettura che potrebbe interessarti (Lévy-Leblond è un grande esperto di relatività): www.amazon.com/velocit%C3%A0-dellombra-limiti-della-scienza/dp/8875780765
Se riuscissimo allora a comprendere e misurare queste variabili nascoste tra sistema e misuratore, Einstein e Bell non sarebbero più in contraddizione ... forse ...
@@salvatoreleonardi2202, per quanto riguarda il "comprenderle", dipende cosa si intende, esiste un formalismo ben sviluppato che permette di descriverle in modo matematicamente accurato, vedi questo video ad esempio: ruclips.net/video/Tk4MsAfC8vE/видео.html, e i lavori ivi citati. Misurarle è un'altra cosa... Ci sono stati dei tentativi in passato, ma non conclusivi. Einstein era molto attaccato all'idea di una "realtà contenuta nello spazio", anche se la sua stessa relatività, se presa sul serio, implica il superamento di questa idea... Bell era a conoscenza del modello dei recipienti presentato nel video (ne parlerò presto in un libro-intervista che sto completando con Aerts, dove racconta, tra le altre cose, la sua interazione con Bell, e altri scienziati, su questo tema).
Spiegare con l'intento di far capire, ma senza quegli eccessi di banalizzazione che finiscono per allontanare dalla sostanza. E soprattutto lasciando da parte l'ego di chi vuol fare il figo utilizzando esoterismi patetici. Ammirevole! Grazie.
@@marcofranciosi4754 Sulla violazione delle diseguaglianze di Bell, le evidenze empiriche sono abbondanti, con esperimenti che partono dagli anni Ottanta del secolo scorso, fino alle situazioni estremamente controllate di esperimenti più recenti. L'interpretazione del significato di tali misure è ovviamente un'altra cosa. Esistono realmente le "interazioni nascoste" che spiegano la "creazione" delle correlazioni? Queste, in effetti, non sono mai state messe in evidenza direttamente.
@@autoricerca Buongiorno professore. Purtroppo in giovane età ho scelto studi umanistici, la passione per la fisica lo sviluppata da adulto, inizialmente come curiosità, nel periodo dove si parlò molto del cern e del Nobel di Rubbia e i suoi collaboratori.Non avendo le basi mi è difficile comprendere a fondo argomenti molto complessi, anche se sono passati anni ho letto libri cercandoli iniziare dalle basi Newton...etc
È il primo suo video che vedo..spero ve ne siano altri..ribadisco il mio apprezzamento..sono un'ingegnere tlc di 44 anni appassionata di fisica quantistica e purtroppo online non è facile trovare un giusto equilibrio tra un'espositore puramente divulgativa e una lezione universitaria...la prima per quanto l apprezzi come arma di diffusione della conoscenza perde di rigore matematico e quindi perde di poesia e di contro un'approccio puramente matematico e privo di esempi o immagini che possano avvicinarci alla realtà rischia di essere l ennesima sterile lezione universitaria..dalla quale esci piena di formule in testa e vuota nei riscontri pratici..alla fine la matematica e la fisica sono la nostra realtà..grazie ancora prof
Complimenti per la chiarezza. C'è una cosa che non ho capito e che in nessuna lezione o video online è stata spiegata in modo chiaro. Quando si dice che 2 elettroni rimangono "entangled" anche se separati a distanze considerevoli, immagino che ci si basi su grandezze che si possa escludere facciano parte dell'elettrone di partenza come proprietà nascosta. Altrimenti dove sarebbe il mistero? Per esempio lo spin, potrebbe essere considerato una caratteristica già presente in partenza? Se 2 elettroni stanno sullo stesso orbitale e hanno spin diversi, una volta separati conservano il loro spin e quindi rimangono sempre opposti. Ma questo non significa che siano entangled. Se prendo 2 guanti uno dx e uno sx e li porto a mille km rimangono 2 guanti opposti. Domanda n° 1: è stato mai fatto un esperimento cambiando lo spin di un elettrone per vedere se anche lo spin dell'elettrone entagled cambia? Questa sì che sarebbe una prova della non località della fisica. In caso contrario, (seconda domanda) come facciamo ad essere sicuri che le proprietà misurate non siano semplicemente proprietà che i 2 elettroni avevano nella condizione di partenza e che hanno conservato come proprietà intrinseca (le famose variabili nascoste di EPR)? (magari il difetto potrebbe essere nel nostro modo di misurare o di approcciare il fenomeno, senza pensare a fantomatiche azioni a distanza)
Ti ringrazio per l'apprezzamento. Non bisogna confondere la proprietà intrinseca "avere uno spin" dalla proprietà, ad esempio, lo spin è nello stato "up" lungo una determinata direzione, che è quello che si determina negli esperimenti. La diseguaglianza di Bell serve proprio a questo, a fare da spartiacque tra correlazioni che già esistono (tua seconda domanda) e correlazioni che esistono solo potenzialmente e vengono attualizzate di volta in volta. Negli esperimenti non si cambia lo spin, si cambia, anche all'ultimo momento, le direzioni rispetto alla quale vengono misurati gli spin, in modo congiunto.
Sempre grazie e complimenti per la sua preparazione e capacità esplicativa! Una domanda, professore: la spiegazione “macroscopica” (chiamiamola così) non contiene, forse, qualcosa di veramente estraneo alle dinamiche microscopiche? Mi riferisco al fatto che, delle due osservazioni possibili, quella sulla trasparenza dell’acqua ha sì una causa nel passato. Lei sta confrontando questo esperimento mentale con un altro nel quale entrambi gli esperimenti si dimostrano esenti da cause preesistenti. La ringrazio in anticipo per la sua risposta.
Grazie per l'apprezzamento. È una domanda più che lecita. È vero che uno dei due esperimenti che Alice e Bob eseguono è triviale, e con causa nel passato. Ma non è un punto cruciale. Ho presentato questo esempio storico solo perché è molto semplice ed immediato, ma è possibile creare situazioni più complesse dove tutti gli esperimenti sono non predeterminati prima della loro esecuzione. Un esempio è in questo articolo: arxiv.org/abs/2306.04575v1
Grazie, veramente interessante! Anche io, come altri commentatori, avevo dei dubbi sui venti litri d'acqua, trovandoli simili ad un evento causato dal passato ma poi ho letto le sue spiegazioni. Quindi la questione, se ho capito bene, diventa: cosa sono e come interconnettono questi "venti litri d'acqua"? Mi permetto una battuta: È stato saggio scegliere Alice e Bob invece che un'Alda e un Bepi di Rovigo alle prese con venti litri di grappa, altrimenti oggi al Cern avremmo cantine al posto dell'acceleratore!
Grazie a te Carlo. Sì, la questione è quella della natura di enti in grado di connettersi in modo non-spaziale. Tornerò naturalmente su questi argomenti.
Grazie di esistere. Lei ha quel modo di spiegare che riesce a coniugare il formalismo con l'intuito, la "realtà" delle cose. Una osservazione e una domanda se me lo consente. Se capisco bene le sue parole l'affermazione EPR è che se due sistemi sono sufficientemente lontani possono essere considerati separati. In effetti credo che non sia la distanza l'elemento discriminante ma il rapporto tra la distanza e la differenza temporale in cui sono svolti gli esperimenti, in modo tale da escludere che vi sia una qualche interazione che possa avvenire ad una velocità superiore a quella della luce. È questo l'assunto alla base di EPR, se ho ben capito. Ma se EPR avevano torto, come è, significa che i due esperimenti sono legati da una connessione che supera il tempo e lo spazio. Un'altra dimensione? Si hanno ipotesi? Non potrebbe essere il tempo alla base di tutto? Grazie.
Grazie per il cortese apprezzamento. Sì, non è la distanza di per sé, ma il fatto che nulla si propaghi da un sistema all'altro che potrebbe alterare gli esiti delle misure. Se gli esperimenti sono realmente condotti in simultanea, anche delle piccole distante sono sufficienti a far sì che anche una perturbazione che si propaghi alla velocità della luce non sarebbe in grado di arrivare in tempo per influenzare gli esiti. Per quanto riguarda le possibili ipotesi, circa la natura di una realtà non-spaziotemporale, c'è n'è una tanto speculativa quanto affascinante: quella concettualistica, che provo a spiegare qui: ruclips.net/video/iB7_FDgilY0/видео.htmlsi=Woqy1UwDuAhoaX35
Mi aggiungo ai complimenti! Concordo, mi piace immaginare ci sia un campo, oltre quello elettromagnetico, in grado di "trasportare" informazioni; a questo punto potrebbe essere un campo con proprietà che permettano anche di andare oltre la velocità "c"? Va bene sto correndo troppo con la fantasia ma...speriamo venga scoperto presto!
spiegazione chiara. complimenti per la capacità di esposizione. Riguardo all'Entanglement, Einstein diceva che avrebbe come presupposto il trasferimento di informazioni in un tempo nullo, ma questo violerebbe la teoria della relatività che presuppone che la velocità della luce sia un assoluto. Le due teorie entrambe verificate come corrette sperimentalmente sono in contrasto. Come si conciliano queste apparenti contraddizioni? Grazie
È una domanda interessante, ma non è semplice rispondere in un messaggio. Ci sono delle simmetrie che proteggono la teoria quantistica dalla possibilità di comunicazioni superluminali. Non è evidente però sapere se queste simmetrie (no-signaling conditions) sono realmente rispettate in natura (alcuni esperimenti sembrano violarle). D'altra parte, anche se fossero violate, questo non implicherebbe necessariamente la possibilità di usare l'entanglement per comunicare superluminalmente.
Grazie Professore. Lezioni molto chiare ! Mi sono iscritto al suo canale. I miei interessi matematici riguardano l'analisi, e quelli filosofici l'epistemologia 🙂
E' stato molto gentile a rispondermi. Sono tantissimi anni che non parlo di queste cose che ho studiato all'università, il mio relatore fu Edoardo Amaldi. Ho letto anche l'aggregato che per lo spin 1/2 implicherebbe nove dimensioni. A suo tempo fui un eretico perché proposi una revisione del concetto di tempo. La domanda ce ci possiamo porre è: per un elettrone o per i due elettroni entanglati (2EET) esiste una dimensione tempo? Tempo è modifica di uno stato, che stato modificano gli 2EET. Uno stato spaziotemporale (ST)? I due elettroni si muovono? se si muovono deve esistere una metrica ST Quale? Sino ad oggi non ho trovato niente e nessuno che ha almeno lontanamente risposto. Avrei un altro milione di domande ma non voglio abusare. Mi ha fatto piacere riparlare di certe cose.
Sono domande importanti, ma che richiedono sviluppi che esulano dallo spazio di un commento su RUclips. Spero di avere il tempo di approcciare quesiti simili in futuri video.
Il problema di incomprensione del entanglement è spesso dovuto all'errore di formulazione della teoria del Big bang, che viene visto come una esplosione ma che deve essere visto come una implosione. Così anche l'entanglement prende più senso.
Grazie per l'apprezzamento. Sicuramente farò dei video sull'argomento. Se comprendi l'inglese, potrebbe interessarti questa mia esposizione: ruclips.net/video/Tk4MsAfC8vE/видео.html
Salve Professore, ma questa disuguaglianza di Bell mi sembra un cane che si morde la coda. Se il punto "debole" dell'esperimento vessels consiste nel fatto che i due recipienti sono sempre connessi da un unico sistema, allora non capisco perché il classico esperimento del paio di scarpe (destra e sinistra) chiuse in una scatola, non va bene? L'esperimento del paio di scarpe vìola anch'esso la disuguaglianza di Bell, e tra le due scarpe non c'è alcun "collegamento" spaziotemporale. E' vero che le proprietà fisiche delle due scarpe sono già definite nel passato, ma questo fatto non c'entra nulla, in quanto solo chi crea le scarpe sa già a priori a cosa servono e come sono fatte, ma supponiamo che questo esperimento lo faccia un alieno che non sa minimamente cosa sia un paio di scarpe, ma si ritrova in mano di punto in bianco due pacchi chiusi, dove in uno c'è la scarpa destra, e nell'altro la scarpa sinistra, e viceversa. Ma l'alieno non può sapere di questa "correlazione" perchè non ha la minima idea di cosa sia una scarpa, quindi per lui dovrebbe valere la famosa "azione a distanza" che determina le proprietà della scarpa nel momento dell'apertura del pacco. Cioè solo se l'alieno viene a conoscenza di come un paio di scarpe viene fatto e qual è il suo uso/scopo allora può risalire al "collegamento" predeterminato tra le due scarpe quindi può escludere quella "azione a distanza", ma fino ad allora questo caso è perfettamente identico al caso dello spin dei due elettroni in entanglement. Capisce cosa intendo? Mi dica per favore dove sbaglio, grazie.
L'esperimento del paio di scarpe NON vìola le disuguaglianza di Bell (l'esempio che descrivi è meglio noto come l'esempio dei calzini di Bertlmann; vedi: arxiv.org/abs/1912.07596). Per capire perché, ti rimando a questo video: ruclips.net/video/lgJ66q6F_tA/видео.html.
Grazie. Lezione illuminante e chiarissima. Un unica cosa ..... dove è il fuori dallo spazio-tempo ? O meglio ha un senso pensare che esista qualcosa fuori dallo spazio e dal tempo in cui siamo immersi ? Sarà un limite mio ma da ingegnere non saprei come immaginarlo e dove metterlo.
Ti ringrazio per l'apprezzamento. Dove si trova la lingua italiana? È nello spazio? Apparentemente no, anche se può lasciare tracce nel nostro teatro spaziale (ad esempio, quando una persona parla, o scrive, in italiano). È solo un esempio. Se capisci l'inglese: ruclips.net/video/omvHPruoDMQ/видео.html
Molto ben spiegato, complimenti. Mi sono sempre fatto due domande, cui ho trovato solo spiegazioni molto parziali o troppo tecniche: 1 - ma una volta ottenuti i due sistemi "entangled", come faccio a spostarne uno a distanza x, senza che a questo corrisponda una "informazione", o comunque una energia (a cui va sommata pure, come tu dici, anche quella per la comunicazione del risultato dell'osservazione) ? 2 - praticamente (cioè sperimentalmente), che cosa significa rendere due sistemi "entangled" ? Costringo due spin di un elettrone ad avere lo stesso verso e poi li allontano (è sufficiente) ? Grazie dell'eventuale risposta. Bye.
Grazie per l'apprezzamento. Gli stati di entanglement vengono creati tramite processi fisici particolari, che li generano spontaneamente. È un tema di fisica sperimentale, su cui magari farò una volta un video (ma non è il mio campo, quello sperimentale). La tua prima domanda non l'ho compresa. Gli esperimenti vengono fatti tramite rivelatori. Ci si preoccupa di considerare quei "click" nei rivelatori che avvengono in coincidenza, tra Alice e Bob, per essere sicuri che stanno entrambi misurando sulla stessa coppia entangled, e non due coppie che non hanno nulla a che fare tra loro. Ma anche qui, bisognerebbe entrare nel merito del design sperimentale. Bye.
Prof. Sassoli perché non è mai stato tirato in ballo il concetto di campo per giustificare questa azione a distanza? Forse perché non si sa cosa misurare e si ritorna al concetto delle variabili nascoste? grazie mille
Perché il concetto di campo, come il concetto di onda, è un concetto spaziale, classico. Certo, esistono i campi quantistici, come descritti dalla teoria quantistica dei campi, ma il termine "campo quantistico" è un ossimoro, un abuso di linguaggio, proprio perché i "campi quantistici" non sono realmente campi che descrivono proprietà attuali nello spazio, o spaziotempo.
Alcuni ascoltatori mi hanno chiesto perché nell’espressione della funzione di correlazione l’ultimo valore ha il segno negativo. È bene sapere che le diseguaglianze di Bell-CHSH sono in realtà una collezione di diseguaglianze, che si distinguono per dove viene messo il segno meno, che lo si può mettere in 4 posizioni differenti (quindi, ci sono 4 diseguaglianze in tutto). Quando si dice "violare le diseguaglianze", si intende più esattamente violare almeno una delle quattro. Se nell’esperimento descritto nel video avessi posto il segno da un'altra parte, non avrei ottenuto una violazione. Per capire la ragione della presenza del segno meno, bisogna comprendere come vengono derivate le diseguaglianze. Vi rimando a questo video: ruclips.net/video/59N46vZyS3k/видео.html
😊😊
Finalmente un canale che spiega davvero qualcosa! Questa si che è una scoperta!
Benvenuto!
Davvero complimenti, siamo fortunati ad avere un canale del genere in italiano e così accessibile anche a ignoranti della materia.
Molto gentile, grazie per l'apprezzamento.
Molto bene,capire pur non avendo alcuna conoscenza di fisica quantistica ,complimenti al prof
Grazie per l'apprezzamento.
Ho ascoltato diversi fisici anche premi nobel, mi hanno deluso, sono molto curioso e ho trovato in Lei
quello che desideravo capire di questa affascinante scoperta,grazie
Questo video spiega in modo semplice ma estremamente efficace uno degli argomenti più oscuri ed allo stesso tempo affascinanti della fisica! Meriterebbe milioni di views, grazie mille Professore!
Ti ringrazio per il cortese commento e per l’apprezzamento
Complimenti...la migliore spiegazione mai ascoltata e...capita... da chi certamente non è un esperto della materia...
Grazie Germano, per il cortese apprezzamento.
Grazie Professore, finalmente una spiegazione chiara, efficace e rigorosa, di quanto cerco da tempo di capire: mi ha illuminato...
Grazie per l'apprezzamento.
la "fortuna" di essere stato rimandato in fisica in quarta liceo (tra l'altro proprio sui temi della relatività) mi ha di fatto permesso di scoprire (a Clusone dove ero in vacanza) un professore in pensione, inventore di trabiccoli volanti che tutti consideravano un mezzo matto, in realtà uomo davvero speciale dalla cultura scientifica e umanistica infinita. questo dotto in fisica matematica filosofia e quant'altro mi ha preparato per gli esami di riparazione facendomi appassionare alla materia con una capacità divulgativa e una passione trascinanti. sarò per sempre riconoscente a questo prof che adesso non c'è più e colgo l'occasione per ringraziare tutti i prof che fanno appassionare teste inesperte a temi complessi. come in questo video. ps. ho 64 anni e non mi sono più staccato dalla fisica che a modo mio continuo a ripassare. per questo sono qui a guardarla. grazie.
Ti ringrazio per la condivisione e per l'apprezzamento.
Ho visto tanti video sull'entanglement anche in inglese ma questo è il migliore, soprattutto non conoscevo la controparte macroscopica. Mi sono già scaricato l'articolo, grazie
Grazie a te per l'apprezzamento
Alice.. sono al corrente di altre teorie sulla tenga Minecraft istico portate avanti potrebbe consigliarmi ho spiegarmi alcuni dei dubbi del 99% dei fisici del mondo
Una lezione bellissima.
Hai trovato le parole giuste per far capire perfino un non addetto ai lavori come me (e senza sacrificare il rigore). Sono rimasto ipnotizzato. Bellissimo il parallelismo tra macro e micro.
Grazie mille.
Grazie a te Odisseo per l'apprezzamento.
Concordo con lei, ho fatto studi classici, e sono anni che ho una gran passione per la fisica non essendo un addetto ai lavori non mi è facile ma ci provo con impegno.
Grazie mille prof, premetto che non sono un fisico ma da sempre studio (da autodidatta) questa bellissima materia ed in qualche modo anch'io avevo intuito l'idea del carattere non spaziale della correlazione quantistica ma fino ad ora non ero riuscito a trovare nessun'altra ideologia affine alla mia. Dopo aver preso visione di questo video mi sento per certi versi compreso. Grazie ancora profff.
Grazie a te Francesco, e complimenti per le tue intuizioni.
@@autoricerca Mi sono accostato al suo canale pochi giorni or sono e intendo continuare a seguirla professore . La ringrazio Sassoli, Marco.
Finalmente un video che spiega le diseguaglianze di Bell agli appassionati di fisica (ma non fisici) che hanno bisogno di un po’ di formule! Bravissimo. Finora mi ero accontentato di una spiegazione di Odifreddi fatta durante una conferenza su Einstein, parlando di EPR, dove aveva usato l’esempio macroscopico delle tre buste con all’interno due colori.
Grazie per l'apprezzamento. Pensavo tra l'altro di fare un video complementare, per spiegare come si derivano le diseguaglianze. Non è difficile, ma non sempre è ben spiegato.
Una lezione interessante e chiara, posso dire avvincente?!
Spiegazione che mi ha consentito grazie al suo metodo di sentirla tutta, senza distrazione alcuna.
Adesso devo mettere a riflessione il tutto con ciò che sto leggendo sulla scienza dell' Impossibile.
E quindi i Controfattuali.
Grazie.
Ti ringrazio per il cortese commento, e per l'apprezzamento.
Video con lezione chiara su argomenti non sempre facilmente accessibili, i miei piu' sinceri complimenti
E' la dimostrazione lampante che quando il docente ha passione per l'insegnamento e volonta' di farsi capire, anche argomenti complessi possono essere diffusi ad una vasta platea
Trovare persone di questo tipo e' una gran fortuna, nel loro piccolo contribuiscono fattivamente al miglioramento delle conoscenze dell'umanita'
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
Complimenti a questo geniale professore che spiega cose straordinarie e complicate in modo chiaro e semplice !!
Sei gentile, ti ringrazio.
Grazie, per la semplificazione e per regalarci così anche a noi quelle sudate deduzioni che probabilmente per anni hanno occupato e occupano la sua vita.
Grazie a te per l'ascolto.
Grazie mille Professore,ho letto molto sull'argomento e la sua chiarissima spiegazione è la classica ciliegina sulla torta.Grazie ancora!
Sei gentile, ti ringrazio.
Sono da sempre appassionato di questi argomenti pur non avendo avuto la possibilità di seguirne un corso di studi appropriato.
Sono argomenti non facili da spiegare senza formalismi matematici, di cui noi altri non abbiamo le conoscenze, ma i tentativi di chi come lei, ed altri divulgatori che seguo o ho seguito in passato, si prodigano a cercare di spiegare questi concetti ci aiutano ad avvicinarci se non alla comprensione almeno ad una sorta di conoscenza dell'esistenza di una realtà affascinante quanto sfuggente che soggiace all'interno di quella che ai più appare una "noiosa materia ordinaria".
Già l'universo macroscopico ovviamente non è affatto noiso ed ordinario andando ben oltre l'immaginazione dei più fervidi scrittori ma se non bastasse basterebbe sbirciare anche solo un pochino l'infinitamente piccolo per vedere ridicolizzata qualsiasi pseudo dottrina esoterica. Non c'è niente di più mistico e incredibile della realtà stessa! A ben vedere non avremmo bisogno di nient'altro se non della "materia" per riempire il nostro bisogno di "spiritualità".
Grazie Professore!
Grazie a te. Naturalmente, la parola "materia" è molto ampia, e può avere diverse accezioni. Quando si parla di ricerca spirituale, la grande differenza è che inizialmente lo sguardo viene portato all'interno. Si cerca di esplorare la propria natura profonda, di coscienze individuali. Che poi una tale esplorazione ci porti anche in contatto con quanto possiamo esplorare tramite i "metodi esteriori", non è scontato, ma in parte certamente possibile. C'è ancora molto che non sappiamo, sia della materia-energia, sia della portata del fenomeno della coscienza.
Ne ho sentite di spiegazioni, ma questa è la migliore di tutte. Grazie
Grazie a te Giulio
Stupefacente. Ottima spiegazione professore. Grazie
Grazie a te per l’ascolto
Bravissimo Prof. Ho visto moltissimi video sull'argomento, ma senza ombra di dubbio questo é il migliore di tutti. Grazie mille per la spiegazione.
Grazie mille per l'apprezzamento.
@@autoricerca Di nulla. Le cose ben fatte vanno riconosciute! Ne approfitto per chiederle un'informazione. Io sono un appassionato di fisica con molte idee e, magari, qualcuna di queste potrebbe essere anche una buona intuizione. Purtroppo però, anche se da ingegnere elettronico biomedico non sono proprio digiuno di conoscenze matematiche, non ho mai ne il tempo ne le conoscenze avanzate necessarie per approfondirle. Quindi rimangono solo "idee nel cassetto" .. Lei potrebbe essere interessato a conoscere le mie riflessioni e magari vagliare, anche solo grossolanamente? In attesa di un suo cortese riscontro, le auguro una piacevole giornata.
@@ernestourbano9787 La risposta onesta è: no :-) Mi spiego meglio. Se hai delle idee, e vuoi che altri le leggano, devi fare lo sforzo di metterle in una forma adeguata. Non importa se la tua riflessione non è avanzata, ad esempio se è solo qualitativa, o filosofica, ecc. L’importante è che hai fatto il massimo sforzo possibile per rendere queste tue idee le più chiare possibile. Il che significa, in soldoni, scrivere un articolo, con tanto di riassunto (abstract) che sintetizzi al meglio il contenuto del testo, quindi un’introduzione, per dare un contesto (quale problema ti poni, perché pensi non ci sia una soluzione adeguata, ecc.), quindi tutto il resto. Quando hai fatto questo lavoro, forse (ma non è scontato) qualcuno potrà essere interessato a “dare un’occhiata”. Hai fatto questo lavoro?
@@autoricerca Salve, grazie per l'onesta risposta. Con la stessa onestà ti dico che non ho fatto questo lavoro ... non ero un grande scrittore quando facevo il mio dottorato (venti anni orsono) ... figuriamoci adesso ... con moglie, figli, lavoro etc. ...
Magari però posso trovare un modo per verificare le mie idee e, nel contempo, stimolarti a fare un video interessante ... per esempio, che ne dici di fare un video in cui esplori se la pressione di radiazione può essere la famosa energia "oscura" causa dell'accelerazione dell'universo e di altri fenomeni che osserviamo (eg. lenti gravitazionali?). Del resto è veicolata da fotoni, che sembrano entità non locali ....
@@ernestourbano9787 Una nave spaziale con una vela solare può usare la pressione di radiazione per accelerare, assorbendo i fotoni in provenienza da una stella. Quale sarebbe la "vela dell'universo"?
Cmq mi sento in dovere di ringraziarla per i suoi video illuminanti
Ed anche per le risposte date pure rapidamente mentre altri nemmeno mi rispondono
Continui così! 👍
Grazie per l'apprezzamento, cerco sempre di rispondere, anche se non sempre riesco a farlo rapidamente :-)
salve Prof. Sassoli. Per motiivi personali e di ricerca, mi ha dato l apossibilità di chiarirmi le idee ancora di piu. La ringrazio infinitamente. Micaela
Grazie a te Micaela per il cortese feedback.
Grazie infinite. Sono settimane che cerco di capire qualcosa sull'entanglement. Finalmente qualcosa mi pare di aver capito
Grazie a te per l'ascolto e per il cortese feedback.
Molto interessante professore. Ero curioso di capire cosa fosse questo entanglement quantistico di cui si parla da diverso tempo e con questa sua breve lezione ora ne so qualcosa. Le faccio i miei complimenti per la sua esaustività semplificata e la ringrazio vivamente per aver condiviso la sua conoscenza, sperando che sempre più neofiti si possano avvicinare a questo meraviglioso mondo, a parer mio, decisamente sottovalutato. Terrò da conto il suo canale per altre interessanti lezioni! Distinti saluti.
Ti ringrazio per l'apprezzamento
Finalmente una descrizione di un certo rigore ed estremamente illuminante. Grazie
Grazie a te per l'apprezzamento.
Grazie professore ... su questo argomento dell'entanglement ho sempre pensato che valesse la pena meditare ... per intuire, anche solo un barlume di ragionevole parziale chiarezza su questo argomento... Mah... fino ad ora ... buio completo. Finalmente, dopo questa sua lezione ho la sensazione di avere ricevuto una " luminosa argomentazione"... su cui, solo ora, continuare a meditare, su questo affascinante risvolto che è ENTANGLEMENT ... Infatti non devo più pensare che mi ci vorrebbe una altra vita per solo poter approcciare, in modo sensato, tale argomento ...
Grazie dell'apprezzamento Sergio. E buona meditazione. :-)
bisogna cercare di assimilare il fatto che tempo e spazio non esistono anzi lo spaziotempo, perchè è una cosa sola, non due entità separate.
Meraviglioso! I test di Bell sembrano, spiegati in questo modo, di una semplicità disarmante. L'entanglement conserva un fascino esoterico!
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
credo che dell'esoterismo nella scienza è permeante, io penso alla magia wodoo, non ancora spiegata da nessuna scienza attuale
complimenti professore,ho aggiunto un "mattoncino" in più alla comprensione del fenomeno dell'entanglement ,anche se da ciò scaturiscono altri dubbi e altre domande.
Grazie per l'apprezzamento.
Ottimo video, finalmente ho capito a livello logico qual'è l'aspetto fondamentale dell'entaglement. Azzeccatissimo l'esperimento dei vasi comunicanti che realizza la stessa diseguaglianza di Bell. In pratica l'entaglement si differenzia dall'esperimento dei vasi comunicanti "soltanto" per il tipo di correlazione che nel caso dell'entaglement è di tipo non locale.
Sì, dove per non-locale bisogna propria intendere non-spaziale, cioè "correlazioni che emergono da connessioni di tipo non-spaziale".
Bellissimo video. Lo riguardero' ancora, io sono solo un appassionato di queste cose, senza bagaglio matematico, ma lei e' veramente un gran divulgatore che trasmette passione. Ci vorrebbero molto professori ( o ricercatori, non so bene ora) come lei. Complimenti ancora
Sei gentile, grazie per l'apprezzamento.
@@autoricerca vorrei farle una domanda: l'entanglement sembrerebbe violare la relatività, ma a quanto pare non è così.
Mi corregga se sbaglio: la relatività afferma che nessuno corpo materiale (che sia una navicella, o una particella) possa muoversi nello spazio
più velocemente della luce.
l'entanglement essendo "legato" da un canale (non ancora bene definito) che non esiste nello spazio-tempo propriamente detto non viola nulla.
è corretto?
Sarebbe molto bello un video su questo tema. A prima vista ad un profano come me sembrerebbe che ci sia uno scambio d'informazione più veloce della luce. Ammesso e non concesso che ci sia un trasporto esplicito d'informazione nell'entanglement , non so dovrei rivedere il video e riflettere.
Grazie nel caso dell'attenzione
@@gbgila La questione è quella di sapere se il fenomeno dell'entanglement, a prescindere dal fatto che abbia origine da uno strato non-spaziale del reale, permetta di inviare informazioni a una velocità effettiva superiore a quella della luce. È una domanda importante, su cui tornerò a parlare.
@@autoricerca grazie. Si credo sia importante. Si trovano molte "bufale" a riguardo. A tutt'oggi non credo sia stato violato un bel niente. Tutte le strumentazioni che sfruttano indirettamente o direttamente la relativita' continuano a funzionare. Aspettero' un'eventuale video.
Complimenti per la chiarezza dell'esposizione!
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
sempre coinciso, preciso, chiaro, semplice, pure spiegando un argomento cosi complesso. Fantastico come sempre.
Se gentile, ti ringrazio.
@@autoricerca però professore, mi corregga per cortesia: divulgare la meccanica quantistica è complesso in quanto si cerca di spiegare questa dimensione con un linguaggio che appartiene alla fisica classica, per cui parlare di velocità, moto e posizione per esempio talvolta si creano incomprensioni. io non sono un professore ne un ricercatore pero mi sembra che l'entanglement sia la "prova" che ci sia una dimensione e una comunicazione che vada oltre la velocità della luce e che alcune proprietà possono cambiare indipendentemente dalla nostra rilevazione, noi quando osserviamo ci limitiamo a prendere atto di qualcosa che è gia avvenuto. in fondo chi è l'osservatore? il fotone che quando scalza l'elettrone fa emergere il corpo dal vuoto, noi che rileviamo l'elettrone per cui vediamo quel corpo? o qualcos'altro ovvero la natura stessa che crea questa relazione? è possibile che Plank senza tecnologie moderne comunque quasi 100anni fa aveva già capito che non se ne può arrivare a capo?
io credo che gli esperimenti di bell e di young facciano emergere proprio questo....
se c'è una comunicazione che altera le particelle ad una velocità superiore a quella della luce iniziamo quasi a parlare di magia o di paranormale (per i nostri canoni ovviamente). l'uomo che si crede cosi superiore non è altro che una pedina di una scacchiera..
@@andrea6684 In quello che scrivi metti in campo un numero elevato di nozioni, che andrebbero esaminate attentamente, una per una, senza darle per scontate. Forse questo testo in italiano, scaricabile gratuitamente, può interessarti per provare a mettere un po più di chiarezza, ad esempio sulla nozione di "osservatore": autoricerca.ch/journal/issues/autoricerca_19_2019
@@autoricerca wow, grazie mille professore. questo pdf che leggeró piu volte prima di trarre una conclusione si tratta di una versione piu sintetica del suo libro "effetto osservatore"? vivendo all'estero mi nutro di testi presenti nelle librerie locali e su iBook, ma il suo non è presente. Ad ogni modo Helgoland del prof Rovelli (che stimo moltissimo sebbene non lo ritengo un divulgatore alla sua altezza in termini di sintesi e chiarezza, forse appunto perche da scienziato non si spinge in teorie e pensieri, spero di non creare incomprensioni) mi ha messo questo dubbio: molti testi a riguardo danno per scontato che l'osservatore è la coscienza di chi effettua la misurazione... eppure per qualche ragione interiore a me sembra che l'oggetto misurato faccia esattamente la stessa cosa sull'osservatore, come se fosse una cosa relativa, insomma dipende da che punto di vista si cerca di vedere la cosa, anche perché noi stesi influenzati da credenze e modelli come facciamo a fare una misurazione corretta se poi anche la stessa natura si nasconde quasi consapevole di essere osservata?
secondo lei, francamente, sto dicendo solo stupidaggini o capire chi sia l'osservatore è il vero nocciolo della meccanica quantistica?
@@andrea6684 È una domanda interessante. Rispondere in poche parole non è semplice. Diciamo che la demarcazione tra "sistema osservatore" e "sistema osservato" è qualcosa che, dalla mia prospettiva, può in effetti variare a seconda dei contesti. Per fare un esempio, quando due persone parlano, in alcuni momenti una delle due persone può fare delle domande all'altra, e ottenere delle risposte. Ma questo suo ruolo interrogativo (che è quello di uno strumento di misura) potrebbe invertirsi in altri momenti della loro conversazione. Detto questo, bisogna anche considerare che per poter fare delle domande, e registrare le risposte ricevute, è necessario possedere una sufficiente "struttura".... ma mi fermo qui.
Complimenti vivissimi. Attendo ora suoi lumi sulle forze che potrebbero essere in gioco nelle correlazioni al di fuori di spazio/tempo.
Ti ringrazio per l'apprezzamento. Sicuramente ne parlerò in prossimi video. Ma come spiegherò, il concetto di "forza" non è adeguato per descrivere le connessioni non-spaziali.
Lavorando di fantasia mi immagino un sistema di comunicazione che si basi sull’entanglement, in modo da svincolarci dallo spazio tempo, per riuscire così a capire se c’è altra vita nell’universo. Sono solo un curioso di fisica e questo video è superlativo! Complimenti per l’esaustività!
Grazie per l'apprezzamento, e per l'immaginazione, senza la quale nessuna ricerca scientifica sarebbe possibile.
complimenti professore, una spiegazione semplice e chiara. La ringrazio per il suo contributo divulgativo
Grazie a te per il cortese apprezzamento.
Mi è piaciuta molto la lezione. Tutto è chiaro e semplice. Grazie.
Grazie a te per l’apprezzamento
Grazie infinite per la Sua chiara esposizione di un argomento ancora "poco chiaro", anche se ho trovato poco calzante nella rappresentazione del macro-sistema l'esempio dei recipienti, in particolare il fatto di introdurre una misura che, essendo una proprietà intrinseca, darà sempre e comunque lo stesso risultato. Si forza quindi l'esito dal punto di vista matematico della dimostrazione stessa, ma rimane il fatto che tutte le ipotesi relative alla "connessione del tutto" hanno sicuramente una tangibile dimostrazione nell'entanglement quantistico. Grazie ancora per la condivisione delle Sue conoscenze.
Grazie a te per l'apprezzamento. È possibile concepire sistemi meccanici differenti, che violano sempre le diseguaglianze, dove tutte le misure hanno più di un esito possibile, quindi non è un aspetto cruciale della dimostrazione.
Complimenti. Lezione molto bella e concetti spiegati in modo estremamente semplice
Ti ringrazio Valentino.
Davvero bravo, siamo entrati tutti in uno stato entangled con la Sua coscienza, mentre ci spiegava.
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
Complimenti professore, ottima spiegazione grazie. Solo se rimaniamo LIBERI PENSATORI arriveremo alla VERITÀ. Ci vorrebbero molte persone come lei, la stimo tantissimo.
Ti ringrazio. Come diceva Jules Renard: "Libero pensatore. Basterebbe dire pensatore" 🙂
Dopo 8 mesi mi sono rivisto questo suo stimolantissimo, video per vedere, se mi apparisse - ancora di più - la stessa impressione della prima volta ...ed è così . Insomma: come per uno che ha una visione mistica della vita ( cosa che io no ho )... per me ... l'argomento ENTANGLEMENT è qualcosa su cui vale la pena meditare per il resto della vita ( in modo piacevolmente compulsivamente - ossessivo - come - tanto per fare un esempio - per un daltonico totale... su cosa sia veramente l'intima essenza del colore rosso ... Comunque a parte questo banale mio dire ... LA RINGRAZIO ANCORA PER IL SUO CONTRIBUTO ...
Ti ringrazio. Sicuramente, farò altri video sull'entanglement, cercando di fornire ulteriori elementi di spiegazione.
Grazie per il video ed il tempo dedicato professore
Grazie a te per l'ascolto.
Spieghi in modo fantastico!
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
Grazie per questa spiegazione professore.
Grazie per l'ascolto!
Interessantissima lezione, veramente illuminante. Grazie!
Grazie a te.
devo ammettere che sei davvero un ottimo divulgatore molto incisivo e non riempi tutti gli spazi lasci il tempo agli altri di immaginare far lavorare la testa. peccato che i valori di correlazione non siano altrettanto eleganti, evidentemente le probabilità non giocano al nostro favore.
Ti ringrazio per l'apprezzamento. Non ho capito però a cosa ti riferisci quando dici che i valori di correlazione non sono altrettanto eleganti...
@@autoricerca perdonami sono stato poco coerente: volevo intendere che se i valori di correlazione in senso generale fossero sufficienti a descrivere quello che esiste tra due particelle, magari anche eleganti quanto il tuo modo di relazionare/ti a quest'ora io non stavo mettendo gasolio nel serbatoio, probabilmente non ne avrei avuto il bisogno... Era un modo come un altro per sottolineare quanto ancora manca da scoprire, fondamentalmente a causa di limiti fisiologici che invece l'eleganza riesce a nascondere
Bravo, abbastanza chiaro nel concetto fondamentale....penso di aver capito!
Mi fa piacere!
grazie della sua brillante spiegazione professore, non esiste una spiegazione migliore su youtube italia
Grazie a te, sei molto gentile.
Altra bellissima lezione che mi porta a poter esprimere tantissime domande...
Qualcuna la provo a scrivere brevemente; per diverse immagino vi sia in esse una inevitabile ingenuita' dovuta alla mia mancanza di preparazione.
- Se a livello microscopico la localita' "non esiste" (obbligatorie le virgolette), cosa la "genera" passando al livello "macroscopico"? Possibile che la localita' dipenda da quanto sia incisiva la "percezione", la possibilita' di "misurare" la metrica dello spazio-tempo e che quindi, in un certo senso, sia la gravita' a produrla? O e' essa, ipoteticamente, un altro prodotto della decoerenza?
- Possibile che ci sia effettivamente una "trasmissione" superluminale di informazione, a spiegare l'entanglement? Questa me la boccio da solo: tachioni (anche se non mi spiegherei la loro enorme precisione e il loro intervenire SOLO in questo fenomeno, da qui la bocciatura, oltre al fatto che non sarebbe violata la disuguaglianza di Bell), oppure "mini wormholes" anche se suona fantascientifico e, nuovamente, credo che potrebbero portare a una non-violazione della disuguaglianza di Bell.
- Relativisticamente parlando posso immaginare un osservatore Charlie che passa a velocita' molto elevate fra Alice e Bob; e' possibile che, per tale osservatore, esista un caso in cui il collasso eventuale della funzione d'onda prodotto da Alice e misurato da Bob come nel caso della delayed-choice quantum eraser, sia di fatto posteriore alla misura di Bob e che, quindi, ci sia una sorta di rottura non solo del piano locale, ma del piano temporale e una specie di backward-causality?
Grazie infinite prof, per questi eccellenti video, e a tutti coloro che magari manderanno luce su questi miei dubbi.
Grazie per l'apprezzamento. La rottura di simmetria - l'attuale che rompe la simmetria del potenziale - ha a che fare non solo con lo spazio ma anche con il tempo (e con molte altre cose ancora). Per il resto, i tuoi interrogativi richiederebbero dei chiarimenti che non possono trovare sufficiente spaziotempo qui. Sicuramente ci torneremo in futuri video.
Dissertazione chiara ed interessante sotto tanti aspetti. Come spesso accade è l'esperienza pregressa che limita la visione delle cose (ingannata dalla limitata interfaccia dei 5 sensi). Siamo abituati a vedere le particelle come entità separate perché tali sul piano meramente spaziale (e sensoriale). Errori già commessi in passato poi evidenziati dalla natura "relazionale" dell'universo. Elettro-Magnetismo, Materia-Antimateria, Spazio-Tempo, Osservatore-Sistema Osservato. Non si può escludere la presenza di attori non ancora presentati. Errore che il buon Lord Kelvin commise tempo addietro
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
Molto interessante. Resta il mistero di che cosa c'è oltre lo spaziotempo che osserviamo.
Ti ringrazio. In effetti, la non-località quantistica ci interroga sulla vera natura degli enti che formano la nostra realtà fisica.
Complimenti per la spiegazione!
Grazie per l'apprezzamento.
L'esperimento delle vasche d'acqua è meraviglioso.
In effetti, è affascinante!
davvero complimenti - una straordinaria capacità didattica grazie
Grazie a te per l'apprezzamento.
Sublime prof! La conclusione è quella che in finale Lei ha dedotto. La correlazione è conseguenza di una simmetria interrotta di stato. Ciò vuol significare che lo stato correlativo >1 o
Grazie per una spiegazione inedita per me che non ho mai sentito prima
Lei prof dice che le connessioni. Ci sono ma non sono nello spazio e nel tempo o spaxiotempo! E ' convincente. Ma allora si potrebbe dire che quel tubo che connette l' acua nel sistema macroscopico nella realta' delle parricelle quantiche sarebbe una quinta dimensione. .sconosciuta del cosmo .ne sarebbe la prova!ma come si puo' pensare una dimensione non spaziotemporale che soggiace e si manifedta nello.spazio tempio?i poyrebbe lei ha una idea di questa realta' soggiacente? Grazie e mille
Mi appassiona la materia anche se non ho basi di fisica lei comunque si sa spiegare molto bene
Grazie per il cortese apprezzamento.
Bravissimo a spiegare con logica è semplicità
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
Spiegato benissimo Complimenti!
Bellissimo video, nonostante la complessità dell'argomento l'illustrazione è chiarissima, complimenti
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
Da semplice appassionato non titolato, nei miei pensieri ad occhi fissi nel vuoto, ho ipotizzato anche io (mi vergogno persino a dirlo) che l'entanglement potesse prescindere il tessuto spazio-tempo. Resta il nodo della violazione del principio "velocità della luce", che comunque é concepito sempre nello spazio-tempo.
Interessantissime osservazioni. Iscrizione al canale istantanea (quasi in entanglement). Saluti
Ti ringrazio per l'apprezzamento. In effetti, il limite relativistico vale unicamente per una comunicazione "attraverso lo spazio". Considera comunque che, in generale, per i fenomeni, non c'è veramente un limite per la loro velocità. Pensa alla velocità dell'ombra, che può tranquillamente tendere all'infinito. O a un fotone che attraversa una barriera di potenziale per effetto tunnel, che è in grado di farlo pressoché istantaneamente... tutte cose di, cui magari, se trovo il tempo, parlerò in qualche futuro video...
@@autoricerca Certo, se si considera che la connessione dell'entanglement è fuori dello spazio-tempo , la relatività è salva perché il limite della velocità della luce è appunto nello spazio tempo. Non sono d'accordo sulla velocità dell'ombra che può tendere all'infinito. L'ombra infatti è una intercettazione di fotoni emessi da una sorgente. La velocità dell'intercettazione non puo' essere maggiore dei fotoni intercettati.
@@vitovittucci9801 Una lettura che potrebbe interessarti (Lévy-Leblond è un grande esperto di relatività): www.amazon.com/velocit%C3%A0-dellombra-limiti-della-scienza/dp/8875780765
Grazie. Lezione meravigliosa.
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
Non capisco nulla di Fisica eppure mi ha tenuto davanti allo schermo tutta la durata del video. Un insegnante eccezionale!
Sei troppo gentile Davide, grazie per l'apprezzamento
Se riuscissimo allora a comprendere e misurare queste variabili nascoste tra sistema e misuratore, Einstein e Bell non sarebbero più in contraddizione ... forse ...
@@salvatoreleonardi2202, per quanto riguarda il "comprenderle", dipende cosa si intende, esiste un formalismo ben sviluppato che permette di descriverle in modo matematicamente accurato, vedi questo video ad esempio: ruclips.net/video/Tk4MsAfC8vE/видео.html, e i lavori ivi citati. Misurarle è un'altra cosa... Ci sono stati dei tentativi in passato, ma non conclusivi.
Einstein era molto attaccato all'idea di una "realtà contenuta nello spazio", anche se la sua stessa relatività, se presa sul serio, implica il superamento di questa idea... Bell era a conoscenza del modello dei recipienti presentato nel video (ne parlerò presto in un libro-intervista che sto completando con Aerts, dove racconta, tra le altre cose, la sua interazione con Bell, e altri scienziati, su questo tema).
Grazie, veramente molto interessante... un altro mondo!
Grazie a te Simona.
Spiegare con l'intento di far capire, ma senza quegli eccessi di banalizzazione che finiscono per allontanare dalla sostanza. E soprattutto lasciando da parte l'ego di chi vuol fare il figo utilizzando esoterismi patetici. Ammirevole! Grazie.
Grazie Franco per l'apprezzamento.
Grazie, esaustivo, Marco.
Grazie a te per l'ascolto.
@@autoricerca Grazie a lei . Sempre interessante, anche se sull'argomento sarebbe bello avere sicurezze empiriche.
@@marcofranciosi4754 Sulla violazione delle diseguaglianze di Bell, le evidenze empiriche sono abbondanti, con esperimenti che partono dagli anni Ottanta del secolo scorso, fino alle situazioni estremamente controllate di esperimenti più recenti. L'interpretazione del significato di tali misure è ovviamente un'altra cosa. Esistono realmente le "interazioni nascoste" che spiegano la "creazione" delle correlazioni? Queste, in effetti, non sono mai state messe in evidenza direttamente.
@@autoricerca Buongiorno professore. Purtroppo in giovane età ho scelto studi umanistici, la passione per la fisica lo sviluppata da adulto, inizialmente come curiosità, nel periodo dove si parlò molto del cern e del Nobel di Rubbia e i suoi collaboratori.Non avendo le basi mi è difficile comprendere a fondo argomenti molto complessi, anche se sono passati anni ho letto libri cercandoli iniziare dalle basi Newton...etc
Mille volte bravo
Mille volte grazie 😊
Complimenti professore, davvero interessante
Ti ringrazio per l'apprezzamento
Interessantissimo...😊
Molto gentile 😊
Complimenti semplicità rigore e chiarezza
Grazie Sara per l'apprezzamento
È il primo suo video che vedo..spero ve ne siano altri..ribadisco il mio apprezzamento..sono un'ingegnere tlc di 44 anni appassionata di fisica quantistica e purtroppo online non è facile trovare un giusto equilibrio tra un'espositore puramente divulgativa e una lezione universitaria...la prima per quanto l apprezzi come arma di diffusione della conoscenza perde di rigore matematico e quindi perde di poesia e di contro un'approccio puramente matematico e privo di esempi o immagini che possano avvicinarci alla realtà rischia di essere l ennesima sterile lezione universitaria..dalla quale esci piena di formule in testa e vuota nei riscontri pratici..alla fine la matematica e la fisica sono la nostra realtà..grazie ancora prof
grazie professore, gran bel lavoro come sempre.
Grazie a te per l'ascolto.
Molto chiaro. Grazie
È un piacere.
Complimenti per la chiarezza. C'è una cosa che non ho capito e che in nessuna lezione o video online è stata spiegata in modo chiaro.
Quando si dice che 2 elettroni rimangono "entangled" anche se separati a distanze considerevoli, immagino che ci si basi su grandezze che si possa escludere facciano parte dell'elettrone di partenza come proprietà nascosta. Altrimenti dove sarebbe il mistero? Per esempio lo spin, potrebbe essere considerato una caratteristica già presente in partenza? Se 2 elettroni stanno sullo stesso orbitale e hanno spin diversi, una volta separati conservano il loro spin e quindi rimangono sempre opposti. Ma questo non significa che siano entangled.
Se prendo 2 guanti uno dx e uno sx e li porto a mille km rimangono 2 guanti opposti.
Domanda n° 1: è stato mai fatto un esperimento cambiando lo spin di un elettrone per vedere se anche lo spin dell'elettrone entagled cambia? Questa sì che sarebbe una prova della non località della fisica.
In caso contrario, (seconda domanda) come facciamo ad essere sicuri che le proprietà misurate non siano semplicemente proprietà che i 2 elettroni avevano nella condizione di partenza e che hanno conservato come proprietà intrinseca (le famose variabili nascoste di EPR)? (magari il difetto potrebbe essere nel nostro modo di misurare o di approcciare il fenomeno, senza pensare a fantomatiche azioni a distanza)
Ti ringrazio per l'apprezzamento. Non bisogna confondere la proprietà intrinseca "avere uno spin" dalla proprietà, ad esempio, lo spin è nello stato "up" lungo una determinata direzione, che è quello che si determina negli esperimenti. La diseguaglianza di Bell serve proprio a questo, a fare da spartiacque tra correlazioni che già esistono (tua seconda domanda) e correlazioni che esistono solo potenzialmente e vengono attualizzate di volta in volta. Negli esperimenti non si cambia lo spin, si cambia, anche all'ultimo momento, le direzioni rispetto alla quale vengono misurati gli spin, in modo congiunto.
Spiegazione eccellente.
Ti ringrazio per l'apprezzamento.
complimenti per l'esposizione.
Grazie!
Sempre grazie e complimenti per la sua preparazione e capacità esplicativa! Una domanda, professore: la spiegazione “macroscopica” (chiamiamola così) non contiene, forse, qualcosa di veramente estraneo alle dinamiche microscopiche? Mi riferisco al fatto che, delle due osservazioni possibili, quella sulla trasparenza dell’acqua ha sì una causa nel passato. Lei sta confrontando questo esperimento mentale con un altro nel quale entrambi gli esperimenti si dimostrano esenti da cause preesistenti. La ringrazio in anticipo per la sua risposta.
Grazie per l'apprezzamento. È una domanda più che lecita. È vero che uno dei due esperimenti che Alice e Bob eseguono è triviale, e con causa nel passato. Ma non è un punto cruciale. Ho presentato questo esempio storico solo perché è molto semplice ed immediato, ma è possibile creare situazioni più complesse dove tutti gli esperimenti sono non predeterminati prima della loro esecuzione. Un esempio è in questo articolo: arxiv.org/abs/2306.04575v1
Salve. Come sarebbe possibile illustrare lo stesso esempio dei recipienti per dimostrare le condizioni che portano invece ad un risultato
Un'illustrazione la trovi in questo video: ruclips.net/video/lgJ66q6F_tA/видео.html
Grazie, veramente interessante! Anche io, come altri commentatori, avevo dei dubbi sui venti litri d'acqua, trovandoli simili ad un evento causato dal passato ma poi ho letto le sue spiegazioni.
Quindi la questione, se ho capito bene, diventa: cosa sono e come interconnettono questi "venti litri d'acqua"?
Mi permetto una battuta:
È stato saggio scegliere Alice e Bob invece che un'Alda e un Bepi di Rovigo alle prese con venti litri di grappa, altrimenti oggi al Cern avremmo cantine al posto dell'acceleratore!
Grazie a te Carlo. Sì, la questione è quella della natura di enti in grado di connettersi in modo non-spaziale. Tornerò naturalmente su questi argomenti.
Bellissimo! Grazie!
Grazie a te!
Spiegazione fantastica ! Finalmente ho capito :)
Grazie per l'apprezzamento!
Che dire... Grazie ❤
Grazie a te!
Grazie di esistere.
Lei ha quel modo di spiegare che riesce a coniugare il formalismo con l'intuito, la "realtà" delle cose.
Una osservazione e una domanda se me lo consente.
Se capisco bene le sue parole l'affermazione EPR è che se due sistemi sono sufficientemente lontani possono essere considerati separati. In effetti credo che non sia la distanza l'elemento discriminante ma il rapporto tra la distanza e la differenza temporale in cui sono svolti gli esperimenti, in modo tale da escludere che vi sia una qualche interazione che possa avvenire ad una velocità superiore a quella della luce.
È questo l'assunto alla base di EPR, se ho ben capito.
Ma se EPR avevano torto, come è, significa che i due esperimenti sono legati da una connessione che supera il tempo e lo spazio. Un'altra dimensione? Si hanno ipotesi?
Non potrebbe essere il tempo alla base di tutto?
Grazie.
Grazie per il cortese apprezzamento. Sì, non è la distanza di per sé, ma il fatto che nulla si propaghi da un sistema all'altro che potrebbe alterare gli esiti delle misure. Se gli esperimenti sono realmente condotti in simultanea, anche delle piccole distante sono sufficienti a far sì che anche una perturbazione che si propaghi alla velocità della luce non sarebbe in grado di arrivare in tempo per influenzare gli esiti. Per quanto riguarda le possibili ipotesi, circa la natura di una realtà non-spaziotemporale, c'è n'è una tanto speculativa quanto affascinante: quella concettualistica, che provo a spiegare qui: ruclips.net/video/iB7_FDgilY0/видео.htmlsi=Woqy1UwDuAhoaX35
Mi aggiungo ai complimenti!
Concordo, mi piace immaginare ci sia un campo, oltre quello elettromagnetico, in grado di "trasportare" informazioni; a questo punto potrebbe essere un campo con proprietà che permettano anche di andare oltre la velocità "c"? Va bene sto correndo troppo con la fantasia ma...speriamo venga scoperto presto!
Grazie per il cortese apprezzamento!
Grazie professore molto interessante
spiegazione chiara. complimenti per la capacità di esposizione. Riguardo all'Entanglement, Einstein diceva che avrebbe come presupposto il trasferimento di informazioni in un tempo nullo, ma questo violerebbe la teoria della relatività che presuppone che la velocità della luce sia un assoluto. Le due teorie entrambe verificate come corrette sperimentalmente sono in contrasto. Come si conciliano queste apparenti contraddizioni? Grazie
È una domanda interessante, ma non è semplice rispondere in un messaggio. Ci sono delle simmetrie che proteggono la teoria quantistica dalla possibilità di comunicazioni superluminali. Non è evidente però sapere se queste simmetrie (no-signaling conditions) sono realmente rispettate in natura (alcuni esperimenti sembrano violarle). D'altra parte, anche se fossero violate, questo non implicherebbe necessariamente la possibilità di usare l'entanglement per comunicare superluminalmente.
Grazie Professore.
Lezioni molto chiare !
Mi sono iscritto al suo canale.
I miei interessi matematici riguardano l'analisi, e quelli filosofici l'epistemologia 🙂
Benvenuto, e ti ringrazio per l'apprezzamento.
E' stato molto gentile a rispondermi. Sono tantissimi anni che non parlo di queste cose che ho studiato all'università, il mio relatore fu Edoardo Amaldi. Ho letto anche l'aggregato che per lo spin 1/2 implicherebbe nove dimensioni. A suo tempo fui un eretico perché proposi una revisione del concetto di tempo. La domanda ce ci possiamo porre è: per un elettrone o per i due elettroni entanglati (2EET) esiste una dimensione tempo? Tempo è modifica di uno stato, che stato modificano gli 2EET. Uno stato spaziotemporale (ST)? I due elettroni si muovono? se si muovono deve esistere una metrica ST Quale? Sino ad oggi non ho trovato niente e nessuno che ha almeno lontanamente risposto. Avrei un altro milione di domande ma non voglio abusare. Mi ha fatto piacere riparlare di certe cose.
Sono domande importanti, ma che richiedono sviluppi che esulano dallo spazio di un commento su RUclips. Spero di avere il tempo di approcciare quesiti simili in futuri video.
Il problema di incomprensione del entanglement è spesso dovuto all'errore di formulazione della teoria del Big bang, che viene visto come una esplosione ma che deve essere visto come una implosione. Così anche l'entanglement prende più senso.
sempre belli i tuoi video
Grazie, sei gentile
Finalmente. Grazie.
Grazie acte per l’ascolto
Bel video , molto chiaro. Sarebbe interessante un suo video sul processo di misuro e sul presunto collasso della funzione d'onda. Grazie tante
Grazie per l'apprezzamento. Sicuramente farò dei video sull'argomento. Se comprendi l'inglese, potrebbe interessarti questa mia esposizione: ruclips.net/video/Tk4MsAfC8vE/видео.html
Bella idea . bravo
Un argomento molto interessante.
Sarebbe interessante anche l'esposizione teorica della ineguaglianza di Bell, però.🤔
La trovi qui: ruclips.net/video/59N46vZyS3k/видео.html
@@autoricerca merci beaucoup
Salve Professore,
ma questa disuguaglianza di Bell mi sembra un cane che si morde la coda.
Se il punto "debole" dell'esperimento vessels consiste nel fatto che i due recipienti sono sempre connessi da un unico sistema, allora non capisco perché il classico esperimento del paio di scarpe (destra e sinistra) chiuse in una scatola, non va bene?
L'esperimento del paio di scarpe vìola anch'esso la disuguaglianza di Bell, e tra le due scarpe non c'è alcun "collegamento" spaziotemporale.
E' vero che le proprietà fisiche delle due scarpe sono già definite nel passato, ma questo fatto non c'entra nulla, in quanto solo chi crea le scarpe sa già a priori a cosa servono e come sono fatte, ma supponiamo che questo esperimento lo faccia un alieno che non sa minimamente cosa sia un paio di scarpe, ma si ritrova in mano di punto in bianco due pacchi chiusi, dove in uno c'è la scarpa destra, e nell'altro la scarpa sinistra, e viceversa.
Ma l'alieno non può sapere di questa "correlazione" perchè non ha la minima idea di cosa sia una scarpa, quindi per lui dovrebbe valere la famosa "azione a distanza" che determina le proprietà della scarpa nel momento dell'apertura del pacco.
Cioè solo se l'alieno viene a conoscenza di come un paio di scarpe viene fatto e qual è il suo uso/scopo allora può risalire al "collegamento" predeterminato tra le due scarpe quindi può escludere quella "azione a distanza", ma fino ad allora questo caso è perfettamente identico al caso dello spin dei due elettroni in entanglement.
Capisce cosa intendo?
Mi dica per favore dove sbaglio, grazie.
L'esperimento del paio di scarpe NON vìola le disuguaglianza di Bell (l'esempio che descrivi è meglio noto come l'esempio dei calzini di Bertlmann; vedi: arxiv.org/abs/1912.07596). Per capire perché, ti rimando a questo video: ruclips.net/video/lgJ66q6F_tA/видео.html.
molto interessante, grazie.
Grazie a te per l'apprezzamento
FANTASTICO
Molto gentile, mi fa piacere che il video sia stato di gradimento.
@@autoricerca ne sono rimasto "catturato".
Grazie. Lezione illuminante e chiarissima. Un unica cosa ..... dove è il fuori dallo spazio-tempo ? O meglio ha un senso pensare che esista qualcosa fuori dallo spazio e dal tempo in cui siamo immersi ? Sarà un limite mio ma da ingegnere non saprei come immaginarlo e dove metterlo.
Ti ringrazio per l'apprezzamento. Dove si trova la lingua italiana? È nello spazio? Apparentemente no, anche se può lasciare tracce nel nostro teatro spaziale (ad esempio, quando una persona parla, o scrive, in italiano). È solo un esempio. Se capisci l'inglese: ruclips.net/video/omvHPruoDMQ/видео.html
veramente interessante grazie
Grazie a te per l'ascolto.
Molto ben spiegato, complimenti.
Mi sono sempre fatto due domande, cui ho trovato solo spiegazioni molto parziali o troppo tecniche:
1 - ma una volta ottenuti i due sistemi "entangled", come faccio a spostarne uno a distanza x, senza che a questo corrisponda una "informazione", o comunque una energia (a cui va sommata pure, come tu dici, anche quella per la comunicazione del risultato dell'osservazione) ?
2 - praticamente (cioè sperimentalmente), che cosa significa rendere due sistemi "entangled" ? Costringo due spin di un elettrone ad avere lo stesso verso e poi li allontano (è sufficiente) ?
Grazie dell'eventuale risposta. Bye.
Grazie per l'apprezzamento. Gli stati di entanglement vengono creati tramite processi fisici particolari, che li generano spontaneamente. È un tema di fisica sperimentale, su cui magari farò una volta un video (ma non è il mio campo, quello sperimentale). La tua prima domanda non l'ho compresa. Gli esperimenti vengono fatti tramite rivelatori. Ci si preoccupa di considerare quei "click" nei rivelatori che avvengono in coincidenza, tra Alice e Bob, per essere sicuri che stanno entrambi misurando sulla stessa coppia entangled, e non due coppie che non hanno nulla a che fare tra loro. Ma anche qui, bisognerebbe entrare nel merito del design sperimentale. Bye.
Prof. Sassoli perché non è mai stato tirato in ballo il concetto di campo per giustificare questa azione a distanza? Forse perché non si sa cosa misurare e si ritorna al concetto delle variabili nascoste? grazie mille
Perché il concetto di campo, come il concetto di onda, è un concetto spaziale, classico. Certo, esistono i campi quantistici, come descritti dalla teoria quantistica dei campi, ma il termine "campo quantistico" è un ossimoro, un abuso di linguaggio, proprio perché i "campi quantistici" non sono realmente campi che descrivono proprietà attuali nello spazio, o spaziotempo.