Grazie a voi ho scoperto di avere sensibilità nella guida. Non riuscivo a "sentire"la gomma anteriore col telelever e ora ho capito che c'è una spiegazione scientifica
Sono stato uno dei pochi (orgogliorsi) possessori del Formula 125 di Ialjet nei primi anni 2000. Scooter, tra l'altro, bicilindrico 2t che montava lo schema sospensivo che ha la Tesi. Un concentrato di innovazione nonché un azzardo ma uno spettacolo nel donare piacere di guida.
Splendido!...è innegabile che chi ama la moto davvero ne voglia conoscere i dettagli anche più nascosti...la nostra è una passione viscerale, ed è per questo che non si può fare altro che "lodare" chi così bene dimostra ciò che alla fine ci scorre nelle vene😊. Ancora tanto di più vogliamo vedere!
Ciao. Io ho 51 anni, sono progettista meccanico ed in passato ho posseduto per qualche anno una TESI 1D 904 del 1992. Ho un piccolo passato di esperienza di pista e di corse in salita e posso confermare l’assoluta competenza di quanto detto qui. Posso anche aggiungere che con la TESI si poteva benissimo frenare anche fino a centro curva in fase di piega (parlo di uso stradale). Io l’ho fatto molte volte nei tornanti in discesa durante i miei giri sui passi di montagna. Aggiungo anche che il sistema sospensione/sterzo anteriore di questa moto era sensibilissimo anche alla minima regolazione dell’ammortizzatore. Per quello che riguarda invece la BRITTEN posso dire che, da ragazzo, la vidi correre a Monza… Fu uno degli spettacoli motociclistici più belli che abbia mai visto. Me ne innamorai e la amo tutt’ora. Sullo stesso tema inerente al video invece, si può citare anche la FIOR 500 GP.
da non motociclista ma appassionato di moto adoro i vostri video.Come riuscite voi a spiagare in modo accessibile concetti complessi grazie alla vostra competenza e preparazione e´ raro trovarne.
Video stupendo! Attendo la seconda parte! Con spiegazione di piedino avanzato (o meno), forcella springer, BMW R50, Yamaha GTS 1000 e Niken e qualche parola in più sulla Vespa. E poi mancano i commenti di Ungaro, vi prego fatelo partecipare sempre a questi video!😊
Bellissimo video, son rimasto incollato allo schermo ogni secondo. Mi reputo un appassionato di moto "colto" ma un'approfondimento così dettagliato e al contempo comprensibile mi ha fornito una visione d'insieme molto più chiara sulla questione. Grazie p.s. sarebbe bello anche un episodio che parla dei vari leveraggi adottati dalle case per il mono, anche se immagino sia più semplice come argomento.
Grazie per le spiegazioni che ho trovato interessantissime. In passato ho avuto due Guzzi 750cc una Honda 450 scrambler e in fine una BMW 500cc . Quest'ultima quando andavo pianissimo a causa del traffico..e durante lieve stersata, frenavo con l'anteriore; mi catapultata a terra. Mi è successo 2 o 3 volte fino al punto da odiare quella moto che ho regalato.
Siete veramente indispensabili. Complimenti per la Vs capacità di trasmetterci cose che ignoravamo e grazie. Mi piacerebbe conoscere da Voi il comportamento delle sospensioni in curva. Lino Sicignano
Io guido moto da 30 anni ed adesso ho due BMW, una R 1100 S ed una R 1200 RS. Chi non ha provato il telelever non sa cosa si perde. Su entrambe ho ammortizzatori Öhlins e altre modifiche. Se non sei un uomo da sola pista, il telelever è davvero uno spettacolo, da meno “informazioni” ma non molla mai. Se poi viaggi in coppia è il massimo.
Bellissimo video, mi occupo di tecnica sulle bici e oggettivamente ci sono tantissimi punti in comune anche se le forze le velocità e i pesi sono differenti ma anche in ambito ciclistico gli schemi sospensivi sono altrettanto complicati 🙂
Bellissimo video. Sarebbe stato interessante approfondire il fatto che oggigiorno con le sospensioni elettroniche anche la forcella può regolare la funzione antidive in frenata (esempio ktm 1290) simulando un telelever.
@@alexmoja3042 l'affidabilità è un altro aspetto che andrebbe considerato su qualsiasi soluzione. È interessante tuttavia analizzare da un punto di vista tecnico come l'elettronica riesca ad adattare una soluzione tradizionale e superare alcune limitazioni.
Bella spiegazione del Telelever , e del perchè "anestetizzi" la sensibilità sull'avantreno, non mi è chiaro però perchè in fuoristrada non lavora bene.🤔
Grazie per aver dedicato oltre mezz'ora a questo ricchissimo argomento. Un solo chiarimento: al minuto 7:20, come fa il carrello della spesa ad avere avancorsa negativa? A mio avviso, il carrello ha sempre avancorsa positiva (come le moto) con l'unica differenza di vedere coincidere l'avancorsa con l'avancorsa normale, data la posizione dell'asse di sterzo, ortogonale al suolo.
Ciao Danilo, hai perfettamente ragione. Non abbiamo portato fino in fondo l'esempio: se la ruota è girata dietro l'asse come succede normalmente, l'avancorsa è positiva. Questo accade proprio perché quando l'avancorsa è negativa (ruota girata davanti all'asse ruota) è di fatto impossibile mantenerla in quella posizione, che è del tutto instabile. In pratica il carrello ha sempre avancorsa positiva perché potendo "scegliere" tra positiva e negativa, sceglie sempre la configurazione con avancorsa positiva.
Ottima esposizione tecnica ma avrei citato anche le soluzioni applicate da Gilera, sulla sua CX 125 e da Yamaha, sulle sue GTS1000 e NIKEN. Complimenti!
Ciao, abbiamo dovuto limitarci e abbiamo scelto i sistemi più diffusi; di qualcosa di simile al sistema CX parleremo comunque in uno dei prossimi Focus.
manca il commento alla forcella Earles la cui espressione tecnicamente più evoluta (braccio oscillante su cuscinetti a rulli conici) si trova sulla serie BMW /2. Essa realizza il principio della separazione delle funzioni, la costanza dell'interasse, assenza della resistenza agli scuotimenti dovuta all'attrito delle guide di scorrimento tipica della telescopica, consente molle più cedevoli (estremo confort) esentate dal sovraccarico in frenata, ecc.ecc. Risulta più impegnativa dal punto di vista costruttivo e quindi economicamente svantaggiosa per il produttore. Gli utenti accettano qualsiasi soluzione senza opporre critiche e i costruttori ne approfittano
Ciao, per non andare troppo lunghi abbiamo dovuto selezionare i sistemi più recenti e/o diffusi, ma abbiamo comunque altri Focus sul tema in preparazione!
il Fifty Evolution si alzava proprio in frenata, quella se non sbaglio era una forcella tipo Earles (seppur monobraccio) simile a quelle che oggi si usano nei sidecar
La forcella è come la ruota, come il motore a canne e pistoni, come le 4 ruote per l'auto e le due per le moto, ci sono stati tanti tentativi di sostituzione nel tempo, ma nessuno andato a buon fine.
Sono un fortunatissimo possessore di una Yamaha Gts 1000 del 1994, moto splendida da guidare e che ha anche partecipato al Tourist Trophi in più di una occasione. Ebbene anche essa è una moto sprovvista di forcella ma ha un sistema diverso quasi un ibrido tra quello BMW e quello proposto da Tesi, e se non erro è stato anche commercializzato prima degli altri due sistemi citati, mi è dispiaciuto molto che questo sistema adottato dalla Yamaha per la „mamma“ della sempre attuale FJR 1000 non sia stato proprio neanche citato.
Ciao, abbiamo detto all'inizio che ci saremmo concentrati sui sistemi più diffusi e/o più importanti. Non abbiamo citato la GTS perché è stata per Yamaha un "vicolo cieco" commerciale, se non tecnico, mentre il Telelever e il Duolever hanno venduto decine di migliaia di unità su modelli diversi. Non abbiamo citato la Britten, la Fior, la Honda Ribi... ci siamo limitati a dire che gli esperimenti sono stati tanti, purtroppo non avevamo il tempo per parlare di tutti anche se ci sarebbe ovviamente piaciuto.
Non lo vedrai mai per i motivi che hanno detto. Ma le piste sono lisce come biliardi, la strada reale dove guida il 99.999% dei motociclisti é ben diversa. Ho iniziato a guidare moto nel 90, una quindicina di anni fa provai il k1200s convinto che non avrebbe mai sostituito la mia Honda vfr. Risultato: ho avuto due k1200s e adesso il k1300s. Su utenza stradale non c’è paragone, anche a livello di sicurezza
Bel video, comprensibile a tutti. Mi ha fatto ragionare sulla possibilità in questa era “by wire”, di sostituire tutti quei complicati rinvii di sterzo con dei motorini elettrici di attuazione del mozzo o addirittura motorizzare lo stesso direttamente (come in molti mezzi di sollevamento industriali). Da lì la vera sfida sarebbe dare la corretta logica di progressiva attuazione da parte del software di gestione… Cosa ne pensate?
Sì, i nostri amici ingegneri dell'automazione ci ripetono sempre "dateci un sistema meccanico, e noi lo miglioreremo". Ci sono pochi dubbi che sia possibile farlo, ma di lì a dire che si otterrebbe un sistema con più vantaggi della forcella a un costo competitivo ce ne passa. Oltre alla fattibilità tecnica ci sono i temi dell'affidabilità, del feeling nelle diverse condizioni di guida, dell'interazione con gli altri sistemi elettronici di bordo. Finché si parla di poche moto all'anno non c'è interesse a portare avanti uno sviluppo così complesso, ma non è detto che in futuro non cambino le cose.
Certo, ma era un mono-modello e tutti correvano con lo stesso sistema. Non abbiamo visto telelever contro forcella ad alti livelli, il progetto BMW R1 per la Superbike che lo adottava non ha mai debuttato (...probabilmente anche per questo motivo).
Tema che personalmente mi affascina da sempre e che ho avuto modo di approfondire con diversi personaggi importanti nel settore. Non condivido però l'affermazione circa il confinamento dei vantaggi di sensibilità della forcella al mondo racing. Anche in strada le informazioni che arrivano al motociclista sono insostituibili e preziosissime tant'è che non comprendo come ci si possa affidare ad un meccanismo di sospensione anteriore che non restituisce alcun tipo di feedback sullo stato di aderenza dello pneumatico al suolo. In presenza di un bagaglio di competenza tecnica nella conduzione della motocicletta certi sistemi sono del tutto inutili per non dire pericolosi. A mio avviso si tratta di raffinate e affascinanti operazioni di marketing.
@@alexmoja3042 Dunque se intendi che sia questo meccanismo ad indurre uno scivolamento precoce ti rispondo di no. Sicuramente se perdi l'anteriore per qualsivoglia motivo la perdita di aderenza non è legata alla struttura sospensiva in sé che comunque ha un minimo assorbimento anche sul telelever. Il vero problema è che un sistema così rigido e pieno di rimandi se già è afono in condizioni di asciutto figurati sul bagnato.... Oggi come oggi la corretta direzione di sviluppo è quella delle forcelle tradizionali associate all'algoritmo semiattivo.
Bel video interessante, complimenti. Per la forcella a biscottino (tipo vespa che è quella che resta) peccato che non l'avete approfondita. In ambito fuoristrada rimangono questi discorsi o ad esempio un biscottino funzionerebbe bene? Se il motore viene visto a rigidità infinita perchè nel fuoristrada si usa la culla inferiore e non un motore stressato? io so perchè il motore non reggerebbe le sollecitazioni, ma allora il motore in fuoristrada non è visto a rigidità infinita? Mi piacerebbe saperne di più.
Ciao, il biscottino ha un'escursione troppo limitata per il fuoristrada. Si può pensare a uno schema tipo Ribi (trovi la foto della Honda con questa forcella all'inizio del video), che bene o male ricade sempre nella categoria dei quadrilateri; fra questi ci sono differenze anche sensibili, ma entriamo in un ambito un po' più tecnico che in cui il momento preferiamo non addentrarci. Per quanto riguarda il motore "a rigidezza infinita", è un'approssimazione che normalmente si fa visto che l'insieme di carter, imbiellaggio e cilindri, essendo massiccio e compatto, è di qualche ordine di grandezza più rigido rispetto al telaio e alle sospensioni. Questo significa che se applico delle forze che fanno flettere le sospensioni di 1 mm, il telaio fletterà probabilmente di 0,01 mm e il motore in maniera praticamente inapprezzabile, per cui lo si considera perfettamente rigido per semplificare i calcoli.
@@dueruote grazie. Molto interessante. Se il biscottino fosse un quadrilatero? Avrebbe la possibilità di avere l'escursione desiderata. Oppure un braccio molto più lungo, ma è meglio un quadrilatero, anche perché così si avrebbe la possibilità di disegnare una linea del perno ruota desiderata. Non sarebbe una buona idea? Per il motore avevo capito, visto che la deformazione sarebbe trascurabile, perché non si usa come elemento stressato nel cross? Si guadagnerebbe come al solito in peso e rigidità. Perché non farlo?
Da utilizzatore tranquillo di telelever in pista (BMW R1200S), posso dire che nelle staccate più importanti (vedi Mugello e Cremona) questo sistema infonde tantissima sicurezza. Pur avendo un impianto frenante normale, posso staccare dai 240 km/h al cartello del 150 m senza che la moto si scomponga minimamente. E io sono un manico mediocre. Anche nei curvoni veloci infonde grande sensazione di stabilità, vedi le Arrabbiate o curva 1 e 9 di Cremona. Per contro, non riesco a farla girare. Nei tornanti è un dramma. Più che il poco feeling all'anteriore, è la mancata sensazione di carico a far dubitare quando si vuole entrare pinzati dentro la curva.
Ho guardato e riguardato questo video, l'argomento mi appassiona. Una domanda: perchè il comando idraulico della funzione dello sterzo della prima Tesi determinava dei ritardi? In fin dei conti non si tratta dello stesso principio degli impianti frenanti idraulici?
Ciao, sostituire un comando meccanico con un comando idraulico ha sempre molte criticità, perché in generale da un comando meccanico ti aspetti che sia perfettamente rigido (per questo i giochi nella catena di sterzo, in particolare della Bimota Tesi, sono un problema) e quindi perfettamente preciso: fa esattamente quello che gli dico, e lo fa sempre nello stesso modo. Molto difficile ottenere la stessa precisione e ripetibilità con un comando idraulico, per via delle tenute imperfette e della dilatazione delle condutture, che introducono ritardi nella salita di pressione e in definitiva nell'esecuzione del comando. In qualche caso (ad esempio negli ABS) l'elettronica può tenere conto e in buona parte compensare questi ritardi, ma nello sterzo l'elettronica è per ora impotente: dovrebbe essere il pilota a farlo, cosa che significa aumentare la complessità di guida anziché ridurla.
@@dueruote Ok, chiaro grazie. Posso suggerire una tematica da sviscerare? In che direzione andrebbero le moto da gara, se i regolamenti fossero più liberi? Come sarebbe allo stato di conoscenza attuale la moto più veloce sul giro? Da appassionato di tecnica non riesco ad immaginare moto tanto più potenti delle attuali (per i limiti fisici dei piloti), motori più grandi, gomme più larghe. Forse potrebbero esserci carene più estese tipo anni '50. Grazie!
Ciao, una buona notizia: è un tema che abbiamo appena sviluppato, lo trovi qua: ruclips.net/video/X8UC2zxOJ9g/видео.html. Più una intera serie dedicata ai regolamenti futuri, che trovi sempre sul canale.
Un altro vantaggio del sistema della bimota e' che puoi rendere la moto 2 ruote motrici. Projekt DT-A ha fatto una KTM 990 che sfrutta lo stesso sistema di sterzo.
Ciao, sei il terzo che lo segnala, in un periodo di generale sbandamento dell'ortografia fa piacere vedere che qualcuno ci tiene ancora. Noi siamo tra questi, il titolo è nato "sano" è poi è sfuggito l'apostrofo in fase di impaginazione, non ce ne siamo accorti e a quel punto è diventato impossibile sostituire la miniatura visto che stavamo portando avanti un test sulle miniature. Appena concluso il test dovresti vedere il titolo corretto.
Penso che la forcella sia ancora complessivamente il meglior sistema.....perché anche Bmw sulle sue moto abbandona telelever e paralever quando si alzano le prestazioni ? .... vedi serie s 1000 o r 1200 hp2 ( quindi ambito stradale e fuoristrada).... provato spesso ma credo sopravvalutato dai possessori. Poi giustamente sono sensazioni personali.
Buongiorno... fossi stato nel tuo posto, avrei aperto una bella segnalazione a Ducati. La professionalità si paga, e sono d'accordo, ma la negligenza va punita.
Bellissima l'ingegneria, ma un filo di italiano non guasterebbe. Si "affronta" qualcosa o qualcuno (cit. U.Tozzi) quindi non "affrontiamo a" argomento...
Ciao, hai perfettamente ragione e a queste cose ci teniamo: il titolo è nato "sano" è poi è sfuggito l'apostrofo in fase di impaginazione, non ce ne siamo accorti e poi è diventato impossibile sostituire la miniatura visto che stavamo portando avanti un test. A breve dovresti vedere il titolo corretto.
Anche io ho avuto il formula 50 con il monobraccio anteriore. A parte la scandalosa qualità italjet il fatto che quel sistema non lo usi praticamente più nessuno deve far riflettere
La Forcella funziona al meglio solo quando le asperità la colpiscono lungo il suo asse. Appena la moto si inclina, si genera flessione.. Penso la migliore sia quella della bimota. Non capisco perché i prototipi ancora usino la tradizionale
Ho posseduto per diversi anni una splendida K1200S e malgrado il peso elevato in frenata era una roccia. Non si scomponeva minimamente, non affondavo di un millimetro e sulle asperità la ruota andava dritta senza risentire delle forze laterali a differenza di un CBR1000R con lo sterzo poco inclinato che tremava e spostava il baricentro in continuazione rischiando di perdere il controllo.
Per quanto... a me il telelever in offroad piaceva parecchio. Quella sensazione di "galleggiamento" su terreni sassosi la apprezzavo moltissimo. Per contro, su strada pareva di guidare una carriola da cantiere. Sicuramente una cosa super-disprezzata dai "manici" con ginocchio a terra e trittico di borse, ma che io accettavo senza grossi problemi conscio che recuperavo piacevolezza di guida su sterrato.
Grazie a voi ho scoperto di avere sensibilità nella guida.
Non riuscivo a "sentire"la gomma anteriore col telelever e ora ho capito che c'è una spiegazione scientifica
Sempre bravissimi sia "sul" tema, sia come lo approfondite.
Questo non è un video sulle sospensioni delle moto,
QUESTO È IL VIDEO CHE PARLA DI SOSPENSIONI DI MOTO
(il migliore in assoluto)
Grazie Alberto!
Fantastici questi video tecnici,fatene il più possibile!!!!
Sono stato uno dei pochi (orgogliorsi) possessori del Formula 125 di Ialjet nei primi anni 2000. Scooter, tra l'altro, bicilindrico 2t che montava lo schema sospensivo che ha la Tesi. Un concentrato di innovazione nonché un azzardo ma uno spettacolo nel donare piacere di guida.
VIDEO DA LODE !!!! dateci altri video di questo livello tecnico ! ! ! !
Grazie, abbiamo un po' di idee in cantiere!
Uno dei video più belli in assoluto, argomento ricco di fascino , spiegato con semplicità e perizia. Grandioso. Top
Grazie!
sono stato ieri a eicma e sono un maccanico di moto, ho elaborato varie moto e tante altre fatte frankestein, e questo video è puro godimento
Ma che figata di video!!!! Grazie ad entrambi per le spiegazioni chiare e semplici.
Bellissimo video, la tecnica spiegata chiaramente! ✌️
Fantastico !!!!! Siete stati : chiari , semplici , tecnici , esaustivi , e completi . Fatene ancora di questi video !!!! Complimenti a tutti e due !!!
Splendido!...è innegabile che chi ama la moto davvero ne voglia conoscere i dettagli anche più nascosti...la nostra è una passione viscerale, ed è per questo che non si può fare altro che "lodare" chi così bene dimostra ciò che alla fine ci scorre nelle vene😊.
Ancora tanto di più vogliamo vedere!
Grande video tecnico, dai grandi contenuti!!!
Estremamente interessante!!!
Continuate così!!
Grazie Elisa!
Ciao. Io ho 51 anni, sono progettista meccanico ed in passato ho posseduto per qualche anno una TESI 1D 904 del 1992. Ho un piccolo passato di esperienza di pista e di corse in salita e posso confermare l’assoluta competenza di quanto detto qui. Posso anche aggiungere che con la TESI si poteva benissimo frenare anche fino a centro curva in fase di piega (parlo di uso stradale). Io l’ho fatto molte volte nei tornanti in discesa durante i miei giri sui passi di montagna. Aggiungo anche che il sistema sospensione/sterzo anteriore di questa moto era sensibilissimo anche alla minima regolazione dell’ammortizzatore. Per quello che riguarda invece la BRITTEN posso dire che, da ragazzo, la vidi correre a Monza… Fu uno degli spettacoli motociclistici più belli che abbia mai visto. Me ne innamorai e la amo tutt’ora. Sullo stesso tema inerente al video invece, si può citare anche la FIOR 500 GP.
da non motociclista ma appassionato di moto adoro i vostri video.Come riuscite voi a spiagare in modo accessibile concetti complessi grazie alla vostra competenza e preparazione e´ raro trovarne.
Finalmente ho capito la differenza tra Telelevel e Forcella. Un video che aspettavo da tempo. Grazie.
Video stupendo! Attendo la seconda parte! Con spiegazione di piedino avanzato (o meno), forcella springer, BMW R50, Yamaha GTS 1000 e Niken e qualche parola in più sulla Vespa.
E poi mancano i commenti di Ungaro, vi prego fatelo partecipare sempre a questi video!😊
Bellissimo video, son rimasto incollato allo schermo ogni secondo.
Mi reputo un appassionato di moto "colto" ma un'approfondimento così dettagliato e al contempo comprensibile mi ha fornito una visione d'insieme molto più chiara sulla questione.
Grazie
p.s. sarebbe bello anche un episodio che parla dei vari leveraggi adottati dalle case per il mono, anche se immagino sia più semplice come argomento.
Grazie Andrea e grazie anche del suggerimento!
Questi video tecnici sono stupendi. Bravi
Wow😮 che bella spiegazione! Complimenti. 👏👏👏
Grazie! Continua a seguirci, avremo altri focus sul tema.
Video tecnico di qualità altissima!
Sempre un piacere vedere i vostri video!
Ancora non inizio a vedere il video ma già vi amo. Che belli questi video
Bravi !! Grandissimi divulgatori!
Grazie Alessandro!
Bellissimo! Contenuto qui fa rima con sostanza
Che grandi , grazie mille ....io ho ancora una telescopica e solo l' ABS..... semplice e chiaro , complimenti
Bravissimi come sempre
Complimenti!!! Gran bel tema, gran bel video!
Grazie e complimenti per le spiegazioni 👍
Grazie per le spiegazioni che ho trovato interessantissime. In passato ho avuto due Guzzi 750cc una Honda 450 scrambler e in fine una BMW 500cc . Quest'ultima quando andavo pianissimo a causa del traffico..e durante lieve stersata, frenavo con l'anteriore; mi catapultata a terra. Mi è successo 2 o 3 volte fino al punto da odiare quella moto che ho regalato.
Interessantissimo! Grazie
Congratulazioni ottimo video didattico
Grazie!
Siete veramente indispensabili. Complimenti per la Vs capacità di trasmetterci cose che ignoravamo e grazie. Mi piacerebbe conoscere da Voi il comportamento delle sospensioni in curva. Lino Sicignano
Grazie Lino, faremo a breve altri Focus sul tema sospensioni!
Gran bel video! Chiarissimo anche se abbastanza tecnico, complimenti
Bello ed interessante. Grazie ❤
Complimenti e grazie mille per avermi fatto capire tanto
Complimenti per il prezioso spiegone
Video strepitoso!
Bellissimo video, molto interessante.
Complimenti, video bellissimo😊
Io guido moto da 30 anni ed adesso ho due BMW, una R 1100 S ed una R 1200 RS. Chi non ha provato il telelever non sa cosa si perde.
Su entrambe ho ammortizzatori Öhlins e altre modifiche. Se non sei un uomo da sola pista, il telelever è davvero uno spettacolo, da meno “informazioni” ma non molla mai. Se poi viaggi in coppia è il massimo.
E anche in pista c'è chi non lo disdegna... 😬
Concordo 100% dopo aver avuto e provato un po tutto..in pista è un altra cosa ovviamente.
Bellissimo video, mi occupo di tecnica sulle bici e oggettivamente ci sono tantissimi punti in comune anche se le forze le velocità e i pesi sono differenti ma anche in ambito ciclistico gli schemi sospensivi sono altrettanto complicati 🙂
Come sempre grazie mille per questi video...
Chiaro e davvero completo
supervideo! bravissimo l'ing. che usa un linguaggio che non da adito a nessun dubbio
Fatene più di questi video!
Che belli questi video! 👍🏻
Veramente ben spiegato!
Ottima puntata.
Grande video, complimenti! 😉
Gran bel video questo... bravi.
GRANDISSIMI!!!!!!!!!
grazie
15:45 mi ricorda il piaggio scatto , frenado si alzava davanti 😬
bellissima esposizione 🤗
Bellissimo video. Sarebbe stato interessante approfondire il fatto che oggigiorno con le sospensioni elettroniche anche la forcella può regolare la funzione antidive in frenata (esempio ktm 1290) simulando un telelever.
@@alexmoja3042 l'affidabilità è un altro aspetto che andrebbe considerato su qualsiasi soluzione. È interessante tuttavia analizzare da un punto di vista tecnico come l'elettronica riesca ad adattare una soluzione tradizionale e superare alcune limitazioni.
Complimenti davvero interessante
Grazie per il chiarimento
Complimenti per il gran bel video, mi ha tenuto incollato e non mi sono accorto dei 35 minuti trascorsi
Grazie Andrea!
Molto interessante grazie
Sempre Grazie
Bella spiegazione del Telelever , e del perchè "anestetizzi" la sensibilità sull'avantreno, non mi è chiaro però perchè in fuoristrada non lavora bene.🤔
Grazie per aver dedicato oltre mezz'ora a questo ricchissimo argomento.
Un solo chiarimento: al minuto 7:20, come fa il carrello della spesa ad avere avancorsa negativa? A mio avviso, il carrello ha sempre avancorsa positiva (come le moto) con l'unica differenza di vedere coincidere l'avancorsa con l'avancorsa normale, data la posizione dell'asse di sterzo, ortogonale al suolo.
Ciao Danilo, hai perfettamente ragione. Non abbiamo portato fino in fondo l'esempio: se la ruota è girata dietro l'asse come succede normalmente, l'avancorsa è positiva. Questo accade proprio perché quando l'avancorsa è negativa (ruota girata davanti all'asse ruota) è di fatto impossibile mantenerla in quella posizione, che è del tutto instabile. In pratica il carrello ha sempre avancorsa positiva perché potendo "scegliere" tra positiva e negativa, sceglie sempre la configurazione con avancorsa positiva.
Ottima esposizione tecnica ma avrei citato anche le soluzioni applicate da Gilera, sulla sua CX 125 e da Yamaha, sulle sue GTS1000 e NIKEN. Complimenti!
Ciao, abbiamo dovuto limitarci e abbiamo scelto i sistemi più diffusi; di qualcosa di simile al sistema CX parleremo comunque in uno dei prossimi Focus.
manca il commento alla forcella Earles la cui espressione tecnicamente più evoluta (braccio oscillante su cuscinetti a rulli conici) si trova sulla serie BMW /2. Essa realizza il principio della separazione delle funzioni, la costanza dell'interasse, assenza della resistenza agli scuotimenti dovuta all'attrito delle guide di scorrimento tipica della telescopica, consente molle più cedevoli (estremo confort) esentate dal sovraccarico in frenata, ecc.ecc. Risulta più impegnativa dal punto di vista costruttivo e quindi economicamente svantaggiosa per il produttore. Gli utenti accettano qualsiasi soluzione senza opporre critiche e i costruttori ne approfittano
complimenti!
Bravi
Spettacolo! Ma manca la soluzione adottata nel telaio ad omega della Yamaha GTS1000
Ciao, per non andare troppo lunghi abbiamo dovuto selezionare i sistemi più recenti e/o diffusi, ma abbiamo comunque altri Focus sul tema in preparazione!
Una moto tra le migliori riuscite senza problemi nel tempo....Yamaha Gts 1000, telaio ad Omega e forcella un opera d'arte.!
il Fifty Evolution si alzava proprio in frenata, quella se non sbaglio era una forcella tipo Earles (seppur monobraccio) simile a quelle che oggi si usano nei sidecar
Manca la RIBI, l' effetto antidive viene cercato spesso anche sui sidecar
Grazieeeeeeeeeeeeeee.
Fighissimo
La forcella è come la ruota, come il motore a canne e pistoni, come le 4 ruote per l'auto e le due per le moto, ci sono stati tanti tentativi di sostituzione nel tempo, ma nessuno andato a buon fine.
Sono un fortunatissimo possessore di una Yamaha Gts 1000 del 1994, moto splendida da guidare e che ha anche partecipato al Tourist Trophi in più di una occasione. Ebbene anche essa è una moto sprovvista di forcella ma ha un sistema diverso quasi un ibrido tra quello BMW e quello proposto da Tesi, e se non erro è stato anche commercializzato prima degli altri due sistemi citati, mi è dispiaciuto molto che questo sistema adottato dalla Yamaha per la „mamma“ della sempre attuale FJR 1000 non sia stato proprio neanche citato.
Ciao, abbiamo detto all'inizio che ci saremmo concentrati sui sistemi più diffusi e/o più importanti. Non abbiamo citato la GTS perché è stata per Yamaha un "vicolo cieco" commerciale, se non tecnico, mentre il Telelever e il Duolever hanno venduto decine di migliaia di unità su modelli diversi. Non abbiamo citato la Britten, la Fior, la Honda Ribi... ci siamo limitati a dire che gli esperimenti sono stati tanti, purtroppo non avevamo il tempo per parlare di tutti anche se ci sarebbe ovviamente piaciuto.
Certo che una piccola menzione alla sospensione della Gilera CX (ne ho avute due), la si poteva pure fare! :D
Finalmente ho capito come funzionano le forze nel teLElever! (Meccanicamente, so come è fatto da 32 anni ma non perché funziona)
Quando vedrò il telelever in moto da corsa cambierò idea
Non lo vedrai mai per i motivi che hanno detto. Ma le piste sono lisce come biliardi, la strada reale dove guida il 99.999% dei motociclisti é ben diversa. Ho iniziato a guidare moto nel 90, una quindicina di anni fa provai il k1200s convinto che non avrebbe mai sostituito la mia Honda vfr. Risultato: ho avuto due k1200s e adesso il k1300s. Su utenza stradale non c’è paragone, anche a livello di sicurezza
Bel video, comprensibile a tutti.
Mi ha fatto ragionare sulla possibilità in questa era “by wire”, di sostituire tutti quei complicati rinvii di sterzo con dei motorini elettrici di attuazione del mozzo o addirittura motorizzare lo stesso direttamente (come in molti mezzi di sollevamento industriali).
Da lì la vera sfida sarebbe dare la corretta logica di progressiva attuazione da parte del software di gestione…
Cosa ne pensate?
Sì, i nostri amici ingegneri dell'automazione ci ripetono sempre "dateci un sistema meccanico, e noi lo miglioreremo". Ci sono pochi dubbi che sia possibile farlo, ma di lì a dire che si otterrebbe un sistema con più vantaggi della forcella a un costo competitivo ce ne passa. Oltre alla fattibilità tecnica ci sono i temi dell'affidabilità, del feeling nelle diverse condizioni di guida, dell'interazione con gli altri sistemi elettronici di bordo. Finché si parla di poche moto all'anno non c'è interesse a portare avanti uno sviluppo così complesso, ma non è detto che in futuro non cambino le cose.
Ciao bellissimo argomento, ma il telelever è stato usato per competizioni sportive: la boxer cup delle r 1100 s
Certo, ma era un mono-modello e tutti correvano con lo stesso sistema. Non abbiamo visto telelever contro forcella ad alti livelli, il progetto BMW R1 per la Superbike che lo adottava non ha mai debuttato (...probabilmente anche per questo motivo).
Tema che personalmente mi affascina da sempre e che ho avuto modo di approfondire con diversi personaggi importanti nel settore. Non condivido però l'affermazione circa il confinamento dei vantaggi di sensibilità della forcella al mondo racing. Anche in strada le informazioni che arrivano al motociclista sono insostituibili e preziosissime tant'è che non comprendo come ci si possa affidare ad un meccanismo di sospensione anteriore che non restituisce alcun tipo di feedback sullo stato di aderenza dello pneumatico al suolo. In presenza di un bagaglio di competenza tecnica nella conduzione della motocicletta certi sistemi sono del tutto inutili per non dire pericolosi. A mio avviso si tratta di raffinate e affascinanti operazioni di marketing.
@@alexmoja3042 Dunque se intendi che sia questo meccanismo ad indurre uno scivolamento precoce ti rispondo di no. Sicuramente se perdi l'anteriore per qualsivoglia motivo la perdita di aderenza non è legata alla struttura sospensiva in sé che comunque ha un minimo assorbimento anche sul telelever. Il vero problema è che un sistema così rigido e pieno di rimandi se già è afono in condizioni di asciutto figurati sul bagnato.... Oggi come oggi la corretta direzione di sviluppo è quella delle forcelle tradizionali associate all'algoritmo semiattivo.
Bel video interessante, complimenti.
Per la forcella a biscottino (tipo vespa che è quella che resta) peccato che non l'avete approfondita. In ambito fuoristrada rimangono questi discorsi o ad esempio un biscottino funzionerebbe bene?
Se il motore viene visto a rigidità infinita perchè nel fuoristrada si usa la culla inferiore e non un motore stressato? io so perchè il motore non reggerebbe le sollecitazioni, ma allora il motore in fuoristrada non è visto a rigidità infinita?
Mi piacerebbe saperne di più.
Ciao, il biscottino ha un'escursione troppo limitata per il fuoristrada. Si può pensare a uno schema tipo Ribi (trovi la foto della Honda con questa forcella all'inizio del video), che bene o male ricade sempre nella categoria dei quadrilateri; fra questi ci sono differenze anche sensibili, ma entriamo in un ambito un po' più tecnico che in cui il momento preferiamo non addentrarci.
Per quanto riguarda il motore "a rigidezza infinita", è un'approssimazione che normalmente si fa visto che l'insieme di carter, imbiellaggio e cilindri, essendo massiccio e compatto, è di qualche ordine di grandezza più rigido rispetto al telaio e alle sospensioni. Questo significa che se applico delle forze che fanno flettere le sospensioni di 1 mm, il telaio fletterà probabilmente di 0,01 mm e il motore in maniera praticamente inapprezzabile, per cui lo si considera perfettamente rigido per semplificare i calcoli.
@@dueruote grazie. Molto interessante. Se il biscottino fosse un quadrilatero? Avrebbe la possibilità di avere l'escursione desiderata. Oppure un braccio molto più lungo, ma è meglio un quadrilatero, anche perché così si avrebbe la possibilità di disegnare una linea del perno ruota desiderata. Non sarebbe una buona idea?
Per il motore avevo capito, visto che la deformazione sarebbe trascurabile, perché non si usa come elemento stressato nel cross? Si guadagnerebbe come al solito in peso e rigidità. Perché non farlo?
Salve, cercavo info sul funzionamento sel mozzo De Fazio ma non trovo nulla; qualcuno ha qualcosa?
Da utilizzatore tranquillo di telelever in pista (BMW R1200S), posso dire che nelle staccate più importanti (vedi Mugello e Cremona) questo sistema infonde tantissima sicurezza. Pur avendo un impianto frenante normale, posso staccare dai 240 km/h al cartello del 150 m senza che la moto si scomponga minimamente. E io sono un manico mediocre. Anche nei curvoni veloci infonde grande sensazione di stabilità, vedi le Arrabbiate o curva 1 e 9 di Cremona. Per contro, non riesco a farla girare. Nei tornanti è un dramma. Più che il poco feeling all'anteriore, è la mancata sensazione di carico a far dubitare quando si vuole entrare pinzati dentro la curva.
Ho guardato e riguardato questo video, l'argomento mi appassiona. Una domanda: perchè il comando idraulico della funzione dello sterzo della prima Tesi determinava dei ritardi? In fin dei conti non si tratta dello stesso principio degli impianti frenanti idraulici?
Ciao, sostituire un comando meccanico con un comando idraulico ha sempre molte criticità, perché in generale da un comando meccanico ti aspetti che sia perfettamente rigido (per questo i giochi nella catena di sterzo, in particolare della Bimota Tesi, sono un problema) e quindi perfettamente preciso: fa esattamente quello che gli dico, e lo fa sempre nello stesso modo. Molto difficile ottenere la stessa precisione e ripetibilità con un comando idraulico, per via delle tenute imperfette e della dilatazione delle condutture, che introducono ritardi nella salita di pressione e in definitiva nell'esecuzione del comando. In qualche caso (ad esempio negli ABS) l'elettronica può tenere conto e in buona parte compensare questi ritardi, ma nello sterzo l'elettronica è per ora impotente: dovrebbe essere il pilota a farlo, cosa che significa aumentare la complessità di guida anziché ridurla.
@@dueruote Ok, chiaro grazie. Posso suggerire una tematica da sviscerare? In che direzione andrebbero le moto da gara, se i regolamenti fossero più liberi? Come sarebbe allo stato di conoscenza attuale la moto più veloce sul giro? Da appassionato di tecnica non riesco ad immaginare moto tanto più potenti delle attuali (per i limiti fisici dei piloti), motori più grandi, gomme più larghe. Forse potrebbero esserci carene più estese tipo anni '50. Grazie!
Ciao, una buona notizia: è un tema che abbiamo appena sviluppato, lo trovi qua: ruclips.net/video/X8UC2zxOJ9g/видео.html. Più una intera serie dedicata ai regolamenti futuri, che trovi sempre sul canale.
@@dueruote non so come ho fatto, ma me lo ero perso. Me lo gusto con calma. Grazie!
Manca il sistema tipo Mc Pherson della Gts 1000 e anche della Elf nella sua ultima versione, sembrava il più semplice e efficace.
Ciao, parleremo ancora di questi sistemi. Continua a seguirci!
Un altro vantaggio del sistema della bimota e' che puoi rendere la moto 2 ruote motrici. Projekt DT-A ha fatto una KTM 990 che sfrutta lo stesso sistema di sterzo.
Io sono un dei pochi che non mai trovato il confort nel telever.
La ricomprerei solo per fare deve corsi e capirne il motivo.
Va ricordato che la prima forcella telescopica di Guzzi fu proprio upside down e parliamo dei primi anni '50
Stupendo ma qual è si scrive senza apostrofo 😅
Ciao, sei il terzo che lo segnala, in un periodo di generale sbandamento dell'ortografia fa piacere vedere che qualcuno ci tiene ancora. Noi siamo tra questi, il titolo è nato "sano" è poi è sfuggito l'apostrofo in fase di impaginazione, non ce ne siamo accorti e a quel punto è diventato impossibile sostituire la miniatura visto che stavamo portando avanti un test sulle miniature. Appena concluso il test dovresti vedere il titolo corretto.
Si ma fai parlare anche il nostro ingegnere, barba!!!
Penso che la forcella sia ancora complessivamente il meglior sistema.....perché anche Bmw sulle sue moto abbandona telelever e paralever quando si alzano le prestazioni ? .... vedi serie s 1000 o r 1200 hp2 ( quindi ambito stradale e fuoristrada).... provato spesso ma credo sopravvalutato dai possessori. Poi giustamente sono sensazioni personali.
Buongiorno... fossi stato nel tuo posto, avrei aperto una bella segnalazione a Ducati. La professionalità si paga, e sono d'accordo, ma la negligenza va punita.
Bellissima l'ingegneria, ma un filo di italiano non guasterebbe. Si "affronta" qualcosa o qualcuno (cit. U.Tozzi) quindi non "affrontiamo a" argomento...
Perchè lo chiama telever ? E alla fine lo chiama paralever?
Scusate ma qual è si scrive senza apostrofo, siete professionisti correggete per favore.
Ciao, hai perfettamente ragione e a queste cose ci teniamo: il titolo è nato "sano" è poi è sfuggito l'apostrofo in fase di impaginazione, non ce ne siamo accorti e poi è diventato impossibile sostituire la miniatura visto che stavamo portando avanti un test. A breve dovresti vedere il titolo corretto.
Anche io ho avuto il formula 50 con il monobraccio anteriore. A parte la scandalosa qualità italjet il fatto che quel sistema non lo usi praticamente più nessuno deve far riflettere
Forcella tutta la vita!!!
La Forcella funziona al meglio solo quando le asperità la colpiscono lungo il suo asse. Appena la moto si inclina, si genera flessione.. Penso la migliore sia quella della bimota. Non capisco perché i prototipi ancora usino la tradizionale
Abbiamo cercato di spiegare nel video i limiti del sistema Tesi.
Ho posseduto per diversi anni una splendida K1200S e malgrado il peso elevato in frenata era una roccia. Non si scomponeva minimamente, non affondavo di un millimetro e sulle asperità la ruota andava dritta senza risentire delle forze laterali a differenza di un CBR1000R con lo sterzo poco inclinato che tremava e spostava il baricentro in continuazione rischiando di perdere il controllo.
La forcella più bella esteticamente e più affascinante:La SPRINGER !!!!!!!
Per quanto... a me il telelever in offroad piaceva parecchio. Quella sensazione di "galleggiamento" su terreni sassosi la apprezzavo moltissimo.
Per contro, su strada pareva di guidare una carriola da cantiere.
Sicuramente una cosa super-disprezzata dai "manici" con ginocchio a terra e trittico di borse, ma che io accettavo senza grossi problemi conscio che recuperavo piacevolezza di guida su sterrato.