Con questi interessantissimi video che fanno luce su tanti argomenti ritenuti tabù e quindi ignorati purtroppo ancora da molte persone, posso dire che finalmente mi sento tutelata in quanto non credente
ho letto anchio qualcosa su questo autore; tra le altre cose diceva che, se anche riuscissero a dimostrare che quei vangeli sono stati effettivamente scritti(o ispirati)da matteo, marco, luca e giovanni, sarebbe comunque impossibile dimostrare che abbiano scritto la verità; e secondo me aveva ragione
I Vangeli sono attendibili? “I vangeli si devono ormai considerare il frutto della mitizzazione operata dai primi cristiani”. - Burton L. Mack, ex docente di studi neotestamentari. IL SUCCITATO docente non è il solo a pensarla così. Diversi studiosi hanno messo in discussione l’attendibilità dei Vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, i libri della Bibbia che narrano la vita e il ministero di Gesù. Perché alcuni pensano che i Vangeli siano miti? La loro opinione dovrebbe farvi sorgere dei dubbi sulla veracità dei Vangeli? L’attendibilità dei Vangeli viene messa in discussione Fino al XVII secolo l’attendibilità dei Vangeli non fu mai messa seriamente in discussione. Tuttavia, specialmente a partire dal XIX secolo, vari studiosi hanno sostenuto che i Vangeli non sono ispirati da Dio ma sono frutto dell’inventiva umana. Inoltre hanno negato che gli evangelisti disponessero di informazioni di prima mano su Gesù e hanno affermato che quegli uomini non fossero in grado di stilare un resoconto storico attendibile. Sono pervenuti alla conclusione che le somiglianze nella struttura e nel contenuto dei primi tre Vangeli - a volte detti sinottici, dal greco sỳnopsis, che significa “veduta d’insieme” - indicano che gli evangelisti copiarono estesamente l’uno dall’altro. I critici hanno anche respinto i miracoli di Gesù e la sua risurrezione, descritti nei Vangeli. Alcuni hanno addirittura affermato che Gesù non sia un personaggio storico! Gli stessi studiosi sono giunti alla conclusione che quello di Marco sia il più antico dei Vangeli, dato che non sembra aggiungere molto a quelli di Matteo e Luca. I critici hanno inoltre ipotizzato che Matteo e Luca usassero il libro di Marco per redigere i loro Vangeli e che consultassero una fonte supplementare, che gli studiosi chiamano Q (dal tedesco Quelle, che significa “fonte”). Secondo il biblista Albertus F. J. Klijn, questa popolare ipotesi “declassò gli evangelisti a compilatori di racconti non collegati fra loro”. In pratica un’idea del genere rende gli evangelisti dei plagiari e creatori di miti. Questa teoria ha minato la fede nell’ispirazione divina della Bibbia. - 2 Timoteo 3:16. Si tratta di plagio? Le somiglianze tra i Vangeli sinottici provano davvero che gli scrittori si limitarono a copiare l’uno dall’altro? No. Perché? Innanzi tutto, Gesù aveva promesso ai suoi discepoli: “Lo spirito santo . . . vi rammenterà tutte le cose che vi ho detto”. (Giovanni 14:26) Perciò non sorprende che in più casi gli evangelisti ricordassero e riportassero gli stessi avvenimenti. È senz’altro possibile che alcuni scrittori della Bibbia abbiano letto l’opera di altri scrittori biblici e vi abbiano fatto riferimento, ma questo sarebbe indice di attenta ricerca, non di plagio. (2 Pietro 3:15) Oltre a ciò, un dizionario biblico spiega: “La dipendenza dalla tradizione orale potrebbe facilmente spiegare perché i memorabili detti di Gesù furono riportati in modo identico”. - The Anchor Bible Dictionary. Luca scrisse di aver parlato con molti testimoni oculari e di aver “seguito con accuratezza ogni cosa dall’inizio”. (Luca 1:1-4) Sembrano le parole di un plagiario o di un creatore di miti? Tutt’altro! Dopo aver fatto un’attenta analisi degli scritti di Luca, l’archeologo William Ramsay concluse: “Luca è uno storico di prim’ordine: non solo è affidabile nelle sue affermazioni, ma possiede il vero senso storico . . . Questo scrittore dovrebbe essere annoverato tra i più grandi storici”. La testimonianza dei primi Padri della Chiesa, tra cui Origene, teologo del III secolo, indica che l’apostolo Matteo fu il primo a scrivere un Vangelo. Origene scrisse: “Per primo fu scritto quello Secondo Matteo, il quale era stato un tempo publicano, poi apostolo di Gesù Cristo, e lo pubblicò per i fedeli provenienti dal Giudaismo, dopo averlo composto nella lingua degli Ebrei” (Eusebio di Cesarea, Storia ecclesiastica, trad. di F. Maspero e M. Ceva, Rusconi, Milano, 1979, VI, XXV, 4.) Ovviamente Matteo, apostolo e testimone oculare, non aveva bisogno di plagiare gli scritti di Marco, il quale non era stato un testimone oculare. Su quali elementi si basa dunque l’asserzione secondo cui Matteo e Luca copiarono da Marco e da una presunta fonte Q? Il Vangelo di Marco fu scritto per primo? La teoria secondo cui il Vangelo di Marco fu scritto per primo e servì da fonte per Matteo e Luca non si basa su “un argomento inoppugnabile dal punto di vista logico”, ammette il già citato dizionario biblico. (The Anchor Bible Dictionary) Eppure molti studiosi ritengono che Marco abbia scritto il suo Vangelo prima di Matteo e Luca perché, a loro giudizio, Marco aggiunge ben poco agli altri Vangeli. Per esempio, Johannes Kuhn, un biblista del XIX secolo, sosteneva che il Vangelo di Marco deve essere stato scritto per primo. In caso contrario, disse Kuhn, “si dovrebbe pensare che Marco abbia strappato in mille pezzi i due rotoli di Matteo e Luca, li abbia messi in un recipiente e mescolati, e da questo miscuglio abbia tirato fuori il suo Vangelo”. Dal momento che il Vangelo di Marco è il più breve, non sorprende che siano relativamente poche le informazioni contenute in questo Vangelo ma non negli altri. Questo però non dimostra che sia stato scritto per primo. Per giunta, non è affatto vero che Marco non aggiunga niente a Matteo e Luca. Nel vigoroso e dinamico racconto che Marco fa del ministero di Gesù ci sono in effetti oltre 180 passi e particolari interessanti che non si trovano in Matteo e Luca. Questo rende il Vangelo di Marco un resoconto davvero unico della vita di Gesù. Se il Vangelo di Marco non fosse stato scritto non avremmo mai saputo che... Gesù guardò attorno con indignazione, essendo molto addolorato per l’insensibilità dei loro cuori (Marco 3:5) Giovanni e Giacomo avevano il soprannome di Boanerges (Marco 3:17) la donna con una perdita di sangue aveva speso tutte le sue risorse (Marco 5:26) Erodiade nutriva rancore contro Giovanni il Battezzatore ed Erode aveva timore di Giovanni e lo custodiva (Marco 6:19, 20) Gesù invitò i discepoli a riposarsi un po’ (Marco 6:31) i farisei si lavavano le mani fino al gomito (Marco 7:2-4) Gesù prese i bambini fra le braccia (Marco 10:16) Gesù provò amore per il giovane capo (Marco 10:21) Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea interrogarono Gesù privatamente (Marco 13:3) un giovane si lasciò dietro la veste di lino (Marco 14:51, 52) Inoltre, una parabola e due miracoli di Gesù sono riportati solo da Marco. - Marco 4:26-29; 7:32-37; 8:22-26. Il Vangelo di Marco contiene molti altri particolari di prima mano che non si trovano negli altri Vangeli. Lo apprezzeremo ancora di più se ci soffermeremo a meditare sul valore di tutti questi importanti particolari. Cosa si può dire della fonte Q? Cosa si può dire della fonte Q dalla quale, a detta di alcuni, attinsero Matteo e Luca? James M. Robinson, professore di scienze religiose, ha dichiarato: “Q è certamente il più importante testo cristiano che abbiamo”. Questa dichiarazione è sorprendente perché la fonte Q non esiste oggi e, in realtà, nessuno può dimostrare che sia mai esistita! La sua completa scomparsa è ancor più degna di nota poiché gli studiosi asseriscono che ci fossero in circolazione diverse copie di questo documento. Oltretutto, la fonte Q non viene mai citata dai Padri della Chiesa. Riflettete. Si suppone che la fonte Q sia esistita e che sostenesse l’ipotesi secondo cui il Vangelo di Marco fu scritto per primo. Non si tratta forse di un’ipotesi formulata sulla base di un’altra ipotesi? Di fronte a simili teorie è bene ricordare questo proverbio: “L’ingenuo crede a tutto quel che si dice, chi è prudente guarda dove mette i piedi”. - Proverbi 14:15, Parola del Signore. I Vangeli: autentici e attendibili Con le loro speculazioni e ipotesi infondate i critici hanno distolto molti dall’esaminare gli attendibili resoconti della vita e del ministero di Gesù contenuti nei Vangeli. Questi resoconti mostrano chiaramente che i primi cristiani non consideravano gli avvenimenti relativi alla vita, al ministero, alla morte e alla risurrezione di Gesù come miti. Centinaia di testimoni oculari confermarono la veracità di questi fatti. I primi cristiani, che erano disposti ad affrontare persecuzione e morte per seguire Gesù, si rendevano pienamente conto che essere cristiani non avrebbe avuto senso se il ministero e la risurrezione di Gesù fossero stati un’invenzione. - 1 Corinti 15:3-8, 17, 19; 2 Timoteo 2:2. A proposito della controversia incentrata sulle ipotesi che il Vangelo di Marco sia stato scritto per primo e che esista una fantomatica fonte Q, George W. Buchanan, professore di teologia, ha detto: “Concentrarsi sulle ipotesi relative alle origini distoglie chi studia la Bibbia dallo studio del contenuto del testo”. Questo pensiero è in armonia con il consiglio che l’apostolo Paolo diede a Timoteo di “non prestare attenzione a false storie e a genealogie, che finiscono nel nulla, ma che forniscono motivi di ricerca anziché la dispensazione di alcuna cosa da Dio riguardo alla fede”. - 1 Timoteo 1:4. I Vangeli sono attendibili. Contengono resoconti veritieri di testimoni oculari. Si basano su scrupolose ricerche. Ci fanno conoscere molti fatti avvincenti sulla vita di Gesù Cristo. Perciò, come Timoteo nel I secolo, facciamo bene a prestare ascolto alle parole di Paolo: “Rimani nelle cose che hai imparato e sei stato persuaso a credere”. Abbiamo ottime ragioni per essere convinti che “tutta la Scrittura”, compresi i quattro Vangeli, “è ispirata da Dio”. - 2 Timoteo 3:14-17.
@@gianlucabucci9341credo che gli apologeti e i credenti davvero non siano nella posizione di poter dire che le argomentazioni di questo canale non siano esaustive. La realtà è che non hanno nemmeno un pizzico di umiltà per ammettere che sono le LORO argomentazioni a non avere un minimo di concretezza, anzi addirittura continuano ostinatamente ad arrampicarsi sugli specchi e a negare la realtà dei fatti
«Poiché MOLTI han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ..."
Infatti se vai via dalla tana , si scoprono cose molto diverse, si e' come intrappolati ,come e successo a me andando via dall' Italia s'inizia a farsi domande e si realizza come siamo manipolati...Bravo continua ad informarci👋✌
Nessuno storico ha mai negato la veridicità dei fatti narrati nei Vangeli , perché nessuno ha potuto farlo con cognizione di causa. Attento che a manipolarti non siano propagandisti massoni o atei militanti (che a differenza dei veri atei , che sono indifferenti alle tematiche sacre ) vivono di odio e lo vomitano nelle orecchie di chi li ascolta. Questa sì che è manipolazione.
Cosa ne pensi dell'attendibilità storica del "De bello gallico" di Giulio Cesare? Dell'"Odissea" di Omero? Delle gesta di un Alessandro Magno? Della guerra di Troia? Dei fondatori di Roma, Romolo e Remo? Nessuno mette in discussione la storicità di questi personaggi e degli eventi a loro collegati? Perché questo accanimento sulla figura storica di Gesù e dei suoi seguaci: i discepoli, le donne, gli Apostoli, gli Evangelisti?@@combattere100
Son qui su questo canale grazie a Padre Kayn🤟🏻 Intanto mi guardo il video consigliato da lui, ma già da l'incipit promette bene 😉 Se il tutto merita, tra poco avrai un nuovo iscritto 🙃💪🏻 Edit. Iscritto acquisito, complimenti prof tanto di cappello 🙂
Mi fa piacere che il video ti sia piaciuto. 🙂Sul canale metto anche contenuti attinenti alla letteratura, alla storia, alla linguistica. Però settimanalmente (o massimo ogni 10 giorni) anche video di questo tipo sul cristianesimo.
L'aspetto favolistico, miracoli etc...etc... erano destinati ad accentrare l'attenzione sul narratore e la narrazione. Gli Omero, come parallelismo, credo sia chiaro. Testimoni oculari hanno scritto realmente poco? Chissà... Diciamo che senza scrivere tantissimo, ci basta, anzi è moltissimo il resoconto che ci offrono gli Atti degli Apostoli circa il rapporto tra Saulo e colui che fu gettato giù dalle mura della guarnigione dei Romani. Perché una persona a capo di una comunità così importante, etc...etc... Per proteggere il suo avversario, il vincitore, i Romani arrivano a schierare fino quasi 500 armati. Ma che parentela aveva Saulo a Roma o negli stati vassalli per far schierare così tanti soldati? È questa la vera storicità da cui si deve e ribadisco DEVE (anche in maiuscolo) confermare la verità e la storicità dei Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Sempre al netto di nascite miracolose, guarigioni, camminate sull'acqua e mangiate e bevute e tanto altro
La questione della storicità dei Vangeli e l'attendibilità dei testimoni oculari è un argomento complesso e dibattuto tra studiosi, teologi e storici. Ci sono diversi punti da considerare: Origine dei Vangeli: I Vangeli canonici (Matteo, Marco, Luca e Giovanni) sono stati scritti in un arco di tempo che va da circa 40 a 70 anni dopo la morte di Gesù. Questo intervallo temporale ha fatto sorgere domande sull'affidabilità delle testimonianze. Testimoni oculari: Alcuni studiosi sostengono che i Vangeli si basino su tradizioni orali e testimonianze dirette di testimoni oculari. Ad esempio, l'Evangelista Marco è considerato un discepolo di Pietro, e Luca afferma di aver raccolto informazioni da molti testimoni. Tuttavia, l'accuratezza di queste tradizioni orali può variare nel tempo. Credibilità e coerenza: Sebbene vi siano delle discrepanze tra i vari Vangeli riguardo ai dettagli, molti studiosi riconoscono anche una certa coerenza nei messaggi e nei temi fondamentali. La presenza di differenze può essere interpretata come segno di un'approccio sincero alla narrazione piuttosto che di una manipolazione deliberata. Contesto e motivazioni: I Vangeli sono stati scritti in un contesto storico e culturale specifico, con l'intento di trasmettere un messaggio teologico. Questo può influenzare il modo in cui gli eventi sono stati narrati. Prospettive moderne: Oggi, molti studiosi e storici cercano di avvicinarsi ai Vangeli con un metodo critico, analizzando contesto, linguaggio, e altre fonti storiche per valutare la loro attendibilità. In sintesi, la questione dell'attendibilità dei testimoni oculari nei Vangeli rimane aperta e soggetta a interpretazione. Le opinioni variano ampiamente, con alcuni che sostengono una forte attendibilità e altri che mettono in discussione la veridicità delle narrazioni. La valutazione di queste testimonianze dipende spesso da presupposti e metodi di ricerca utilizzati.
Bravo. Chi ha la mia età ricorda il primo filmato mandato in onda da Piero Angela. Una persona attraversa con l'ombrello aperto un campo di basket durante la partita. Tanti, anche io, non hanno visto la persona in questione.
@@gianlucabucci9341quanta ottusità nel non voler ammettere che queste ricerche fanno capire quanto siano inattendibili le testimonianze che risalgono NON a qualche decina di anni fa, ma addirittura a decine di SECOLI fa
Se oggigiorno accade così spesso che i testimoni siano spesso inattendibili a causa di ricordi sbiaditi o fallaci, figuriamoci nei tempi antichi dove le persone erano molto più irrazionali e credulone
Grazie per questo studio serio. Certo Gesù non si è circondato da persone in grado di scrivere e leggere, nessuno ha preso carta e penna e si è messo a seguire Gesù scrivendo quello che ha detto e fatto. Su questo hai ragione.
Perciò se è dimostrato che già a distanza di un giorno, chi ha assistito ad un evento, produce un ricordo sbagliato dello stesso, cosa pensi possa produrre un racconto (come i vangeli) che è stato messo su carta dopo 50 anni di trasmissione orale per passaparola tra persone ignoranti e credulone?
Uno studio serio e approfondito avrebbe preso in considerazione almeno due aspetti. 1- Viene ignorata la grande tradizione ebraica sulla trasmissione orale. Il Talmud che è il libro più sacro agli Ebrei dopo la Bibbia fu trasmesso oralmente dalla deportazione a Babilonia del popolo (584 a. C) fino alla distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C. Fu dunque trasmesso oralmente per più di 600 anni! Gli ambienti ebraici sapevano benissimo come trasmettere oralmente le proprie credenze senza che ci fossero problemi nell'integrità e nella genuinità del contenuto trasmesso 2- Lo studioso citato ignora molto probabilmente le teorie di Parry e Lord sui poemi omerici e i loro studi sulla tradizione orale svolta nella Jugoslavia negli anni '30.
Ma lei a ciò che scrive nei commenti ci crede già o spera di convincersene mentre lo scrive? Ci dica, cosa si evince dalla trasmissione sul Talmud? E come mai queste doti di trasmissione non hanno funzionato nel caso citato di Besht, che si colloca pienamente nella tradizione ebraica? E cosa c’entrano i poemi omerici? Ci sono credenti in Pallade Atena da qualche parte? Un po’ di buonsenso quando si commenta, diamine.
@@alonsochisciano8387 il fatto che sia stato trasmesso oralmente per 6000 anni non prova assolutamente che, ciò che è stato messo per iscritto, sia esattamente quello che è stato inventato 6000 anni prima.
@@Valeria1977oOOo Certamente. Ma non è, a maggior ragione, provato neanche il contrario. In ogni caso molta letteratura, per esempio, giunta a noi dall'antichità è circolata per molti anni, addirittura per secoli, soltanto oralmente. A nessuno viene però in mente di mettere in discussione questo.
False nel senso che la loro autenticità è dubbia oppure è considerata non autentica: Colossesi (dubbia) Tessalonicesi 2 (dubbia) Efesini Timoteo 1 Timoteo 2 Tito
Buongiorno, video interessante, anzi direi molto interessante. Lei esprime dei concetti con molto buon senso e denotando spirito critico. Non riesco a comprendere però dove vuole arrivare perché Lei solleva dei discorsi molto scomodi e chi come me condivide il suo pensiero, già ha fatto questo percorso, mentre chi è dall'altra parte, farà difficoltà a mettere in dubbio il proprio pensiero perché rischierebbe di mettere in dubbio non solo la propria fede ma anche se stesso.
Grazie per il suo riscontro. Questi video, però, non vogliono far cambiare idea a nessuno (magari accade), ma quello di presentare spunti di riflessione su questioni che sono sconosciute a molti. Anzi, a moltissimi. Grazie comunque delle sue osservazioni 🙂
Personalmente penso, senza scomodare la psicologia o la psicanalisi, che si possa affrontare il tema della credibilità dei testimoni oculari che vissero ai tempi di Gesù semplicemente riferendoci ai fatti che avevano vissuto come testimoni oculari. Poi queste informazioni, questi dati furono selezionati, sintetizzati, interpretati e ordinati secondo le esigenze della predicazione nelle varie comunità, ma sempre con la preoccupazione e la convinzione di essere fedeli alla memoria di Gesù e con la garanzia dei responsabili e dei testimoni oculari. Prima di scrivere, si avvertiva l’esigenza di compiere accurate ricerche e di vagliare le testimonianze come è chiaramente riportato da Luca all’inizio del suo Vangelo per il quale utilizza i canoni della storiografia ellenistica e lo espone, in perfetta lingua greca. Questa preoccupazione di fedeltà trova riscontri nell’esattezza del quadro geografico, storico e sociale. Si sapeva distinguere l’insegnamento di Gesù da quello dei discepoli. “Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto”. Così anche Paolo nella lettera prima lettera ai Corinti (1 Cor 15,3-8) “A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto”. Possiamo essere sicuri che i Vangeli ci consentono di raggiungere la figura storica di Gesù nei suoi lineamenti principali, nelle costanti del suo insegnamento e della sua prassi, nei momenti cruciali della sua vita pubblica, nella sua assoluta originalità. Non comprendo questa ostinata ricerca di argomentazioni, di prove, per confutare la credibilità del Cristianesimo, dei cristiani e della Chiesa. Gesù per noi è il Cristo della storia e della fede.
ma in base a cosa hai questa certezza? Gli studi storici dimostrano l'esatto contrario di ciò che dici. Inoltre se scarti "la psicologia e la psicanalisi"(pee usare le tua parole così mi faccio capire bene) non puoi fare una corretta analisi delle fonti...comunque se per voi cristo è un dogma e ci credete per fede, sono io che non capisco questa vostra ostinazione a cercare prove o a contraddire costantemente chi ne porta per argomentare a sfavore delle vostre tesi: o hai fede o cerchi prove, e se cerchi prove devi farlo con un metodo attendibile, sennò non ha alcun senso.
Vengo da un esperienza in tribunale di falsa testimonianza ( come parte civile non come imputato). Ebbene le persone che avevo denunciato sono state assolte con la motivazione che erano passati 6 anni ed avevano aver potuto dimenticare come erano andati i fatti .........RIPETO 6 ANNI NON 55
@@luigiruggini9244 Per l'olocausto abbiamo fotografie e filmati e le vittime sono arrivate fino ai nostri giorni portando sui loro corpi in ° dell'infamia nazista Occhio ad arrampicarti sugli specchi potresti rovinosamente cadere
"Israel ben Eliezer, (in ebraico ישראל בן אליעזר?, Yiśrā'ēl ben Ĕlī‛ezer), meglio noto come il Baʻal Shem Tov (in ebraico בעל שם טוב?, Baʻal Šēm-Ṭōv) (Podolia, 1698 - Medžybiž, 1760), è stato un rabbino e mistico polacco. Noto anche con il soprannome di Besht (BeShT, acronimo di Baʻal Shem Tov), per la sua reputazione di guaritore itinerante, fondatore del moderno chassidismo: l'appellativo Baʿal Shem Ṭov significa infatti Maestro del Nome di Dio, ma può essere tradotto anche come Maestro del Buon Nome." Perdonate ma ho preso appunti da Wikipedia, il personaggio lo conoscevo.
Scusami, ma preferisco ascoltare, e ne risulto più convinto, chi ragiona con la propria testa e non con quella degli altri. I grandi studiosi su quel che stai dicendo possono essere di appoggio alla tua parola ma questa deve nascere dalla tua razionalità. Bisogna essere illuministi, pensare con la propria testa. I Vangeli se coordinati sono una fonte preziosa per ricostruire la storia di Gesù di Nazareth , e proprio le loro diversità sono una ragione seria per ritenerli veritieri. La tradizione orale trova la sua validità nella sostanziale "sinotticità" di Marco, Matteo m e Luca. Gennaro Iannarone di anni 84
@@pietrociuffi6655 Perché anche in un rapporto di polizia stradale per un incidente, alcuni dettagli posso variare a seconda dei testimoni oculari. Resta il fatto principale in sé che é successo ed é realistico, non costruito. Se i Vangeli fossero costruiti non vi sarebbero differenze, né candide testimonianza nel dire di non capire, di ammissione di vigliaccheria, o addirittura di insuccesso come ebbe a raccontare Paolo (Atti degli Apostoli) sulla sua esperienza fallimentare all' Aeropago d'Atene (che allora era la CNN dell'epoca, per così dire), per non parlare, appunto, della stessa conversione sbalorditiva di Paolo (non si converti per suo volere). Ma se hai deciso di non credere a niente a priori, allora sei libero di continuare così ovviamente.
Bravo! Questo é il modo di affrontare questi temi. Ti faccio notare però che questi sono solo esempi negativi ed Ehrman é un pò di parte citando solo quelli. Ci sono innumerevoli esempi di trasmissione orale affidabile attraverso le generazioni. Un esempio personale: nellaia famiglia (di origini contadine) si é sempre tramandato oralmente un fatto svoltosi nel 1870. Incuriosito, ho voluto indagare negli archivi e sul giornale locale dell' epoca. É impressionante quanto i ricordi tramandati per 4 generazioni (150 anni) fossero precisi. Molti di noi hanno nella storia di famiglia qualcosa del genere. Alcuni esempi - ad esempio il primo - non sono poi attinenti. Tutti gli studenti testimoniavano di esser stati assistito adun delitto. Variavano i dettagli. Ma noi nei vangeli non cerchiamo i dettagli ma i fatti sostanziali. Quante madri hanno raccontato ai loro bimbi delle favole che a loro volta sono state trasmesse oralmente? Esse ricamano sui dettagli ma il canovaccio della trama rimane il medesimo per generazioni.
Lo stesso Ehrman nel suo testo non intende affatto dire che tutti i ricordi siano fallaci o inaccurati: del resto non potremmo affatto vivere senza contare sui nostri ricordi. Ma lei ricorda il testo del discorso di Mattarella di due anni fa? Immagino di no. Dunque cosa possiamo dire del Discorso della montagna su cui si basa tanta teologia? Di chi sono quelle parole? Di Gesù forse? E come possono i vangeli riportare il discorso tra Gesù e Pilato se ERANO PRESENTI SOLO LORO DUE, Gesù sarebbe morto dopo qualche ora e Pilato non scrisse nulla? Quella testimonianza trasmessa negli anni è attendibile o un falso ricordo? Facciamo dunque bene a ritenere che i vangeli non sono affatto parola di Dio, ma parola “non si sa di chi” 🙂
@@SapiensSapiensChannel Buongiorno. Il discorso di Mattarella no, era un evento usuale. Ma le posso raccontare con relativa precisione le immagini legate alla caduta del muro di Berlino e dell' 11 Settembre, nella loro sostanza e talvolta con dovizia di particolari. Personalmente la questione della trasmissione orale dei Vangeli prima della loro stesura non rappresenta un problema. Sono cose che vediamo da lontano, sfocate, ognuno di noi le interpreta secondo il proprio background, le scienze non sono in grado di darci risposte definitive. Pilato? Non sappiamo di lui nemmeno che fine abbia fatto, che lingua parlasse. Però anche i più scettici devono ammettere che tutto ciò che é narrato nella Passione di Cristo nei Vangeli contiene talente tanti dettagli verificati (storici, giuridici, sociali, archeologici) che li rendono altamente affidabili e quasi simili ad una cronaca giornalistica odierna.
E io posso invitarla a leggere il libro “Prima dei Vangeli” in cui ci sono studi accurati che dimostrano l’esistenza di ricordi assolutamente distorti, alterati o persino falsificati, su eventi di portata globale da chi li vide e li visse: l’attentato alle torri gemelle, per esempio, oppure l’esplosione di Shuttle in diretta. 🙂 Le consiglio la lettura del libro 🙂
@@SapiensSapiensChannel Quanto all' ultima sua frase, noto una certa incomprensione su cosa si debba intendere per "Parola di Dio". Lei sembra interpretarle alla maniera degli integralisti, ma questa lettura é distante anni luce dalla interpretazione della chiesa cattolica e di molte altre chiese cristiane. Anche la propaganda ateistica più ingenua si basa su una interpretazione letterale dei libri sacri, e lì diventa ridicola e inattuale.
Ma quando si parla di interpretazione sarebbe da stabilire chi è autorizzato ad interpretare, perché, secondo quali presupposti, principi … e così via! 🙂 E dunque cos’è parola di Dio? Quella interpretata? Bene. Interpretata quando, come, da chi, perché? Quindi Dio chi è, chi ispira la scrittura o chi si sente autorizzato ad interpretarla? La lettura “letterale” è certo riduttiva o ingenua, ma chi la attua non lo fa perché è imbecille, ma perché l’interpretazione solleva mille altri problemi.
Almeno raccontassero dei fatti di vita quotidiana, qui prima di tutto bisognerebbe chiedersi cosa si fumavano questi scribi. I film di fantascienza gli fanno una pipa a questi racconti. 😂😂
Ciao. Come spieghiamo pero' i miracoli e le apparizioni mistiche? I miracoli eucaristici confermati dalla scienza? È solo una domanda, attendo risposta grazie
Scusa... ma quali sono queste apparizioni e miracoli confermati dalla scienza? Hai riferimenti e testi... oppure è come per la bibbia e i vangeli, solo per sentito dire? Giusto per sapere
La scienza non ha mai confermato nulla di trascendente, al limite non e' stato possibile capirne il perche' del fenomeno, fino a quel momento e nel momento in cui si capira' il perche', si esprimera' dandone prove oggettive, concrete e non certamente astratte e campate in aria.
@@andrealeone6606 non ha prove. Se gliele chiedi, come ho fatto io, ti risponde: "Gli scienziati le hanno" E poi aggiunge "tu sarai laureato su facebook" (per cercare di offenderti... Suppongo che sia novax, considerati i livelli cognitivi, l'ignoranza, l'infantilismo e l'arroganza)
L’uomo si crede da sempre al centro dell’universo e pensa di capire tutto . Non e’ al centro di tutto e le capacita’ cognitive del suo cervello sono molto limitate.. la verita’ e’ ben al di sopra di quella raggiungibile dal miglior cervello sulla terra. Esistono cose che il cervello umano non puo’ arrivare a comprendere. Esistono forme di conoscenza ben piu’ vaste di quelle disponibili all’intelletto, certo le religioni, compreso la cristiana, hanno tante pecche, ma un mondo senza valori verso il quale ci stiamo incamminando a grandi passi, pensi che sia migliore? Le religioni sono state , pur nelle loro falsita’, un freno inibitorio per gli esseri umani, altrimenti egoisti e profittatori.
Poi fai pure un video sui ritrovamenti archeologici che provano che la bibbia non e un libro di fantasia (arca di noe ,l esercito del faraone sul mar rosso ecc ecc )
Già e da molto tempo ormai dovresti informarti ,e non solo ,il monte sinai in Arabia esaudita ,hanno trovato tracce del percorso degli istraeliti ,accampamenti ,altari costruiti da mose ,la cima Annerita dove ricevette i 7 comandamenti ,la roccia spaccata col bastone di mose da dove è fuoriuscita la sorgente ,l altare del vitello d'oro ec ec,poi pure sodoma e gomorra le città distrutte dall ira di dio ,i rotoli del mar morto )qui su yutube troverai diversi documentari .
Mi scusi perché cita solo Ehrman? Per altro sostanzialmente non aggiunge nulla di nuovo a quanto già scritto dallo scetticismo storico di Reimarus, Strauss, Kahler, Wrede e, dulcis in fundo, Bultmann. Mi scusi ancora, quindi, ma perché chi sostiene, con argomenti discutibili, che, in sostanza, i Vangeli contengano tutte frottole inventate per ottusi ottentotti sarebbe uno storico di indiscutibile valore e chi, con argomenti altrettanto discutibili per carità, sostiene l’attendibilita’ delle fonti protocristiane non ha diritto di asilo nella sua ricostruzione se non per essere bollato come dogmatico, oscurantista, terrapiattista, negazionista, no vax...e tutti gli illuminati aggettivi che usualmente chi attacca il cristianesimo adopera per demolirne la storicità.. comunque nihil novi sub sole...
perché gli argomenti di Ehrman sarebbero discutibili? Comunque non so di chi tu stia parlando, ma gli studiosi di storia delle religioni concordano su questa visione di inattendibilità dei vangeli(per quel che riguarda la figura di Gesù).
Vabbè ma un filmato dell’accaduto cioè del fatti accaduti ci sono filmati no?; ma poi come mi spieghi i Miracoli, Padre Pio, Bernadette, Fatima? Vuol dire che Dio c’è, perché queste persone non dicono di aver visto gli alieni
Credo che ormai chi ne fa abuso di tautologia è proprio chi è anticristiano. Bellissima l'espressione tout court alla fine dell'altro video: "altri falsi scrittori li troverete facendo una ricerca su Google" come dire che Google ormai è l'enciclopedia degli internauti. Per i video,differente discorso per i commenti,il tempo a disposizione è molto ampio,quindi avresti potuto continuare la tua disamina e farci accapponare la pelle. Ne farò di conseguenza una sintesi di ciò che è la presunta interpolazione cristiana nel Testimonium Flavianum del IV secolo. Bisogna innanzitutto analizzare se tutta l'opera è di interpolazione cristiana o solo quella parte in questione. Bisogna subito dire che analizzandone il testo in questione omettendo le presunte interpolazioni del testo occidentale del IV il contenuto mantiene un senso logico e grammaticale come ci fa notare lo studioso H. St. J. Thackeray. Analizzando il testo "le antichità giudaiche" ci serviamo di tre passi. Il primo è in riferimento a Giacomo il minore,dove lo storico non menziona il capostipite (solitamente nella cultura antica si utilizzava fare riferimento solitamente al padre) ma su Giacomo il riferimento è proprio Gesù (basta che controlliate voi in le antichità giudaiche). Lo storico non menziona Gesù ritenendolo appunto per questo passo "marginale" poiché nei due libri precedenti ne fa riferimento[si tratta proprio del testo "incriminato" dall'interpolazione.] Il secondo passo è quello di Battista, verosimilmente somigliante negli aspetti fondamentali nel vangelo di Matteo,questo a testimonianza di un fatto storico (anche quí potete servirvi del libro "le antichità giudaiche"). Da questo deduciamo che non solo Flavio Giuseppe ritiene storico il personaggio di Gesù, visto da come ne parla nel passo di Giacomo, ma che storici sono anche personaggi primari e secondari delle narrazioni evangeliche. Non solo personaggi che appartengono più che altro al “contesto” storico, come può essere Ponzio Pilato, ma anche i protagonisti propri delle vicende narrate. Il Giacomo, di cui parla lo storico, è lo stesso apostolo di cui parlano i Vangeli e gli Atti degli Apostoli. La cosa curiosa è che l’ipotesi mitica che vorrebbe i Vangeli come confuse narrazioni costituite soprattutto di elementi mitologici e per nulla o quasi di realtà storica, appare vacillante ancor prima di passare all’analisi diretta dei Vangeli. Detto questo rimarrebbe solo il passo nel Testimonium ad opera di una presunta interpolazione che tratta dell'argomento di Cristo ma come detto prima ci sono molti indizi su cui riflettere se il passo incriminato è solo un interpolazione occidentalizzata del testo oppure è il contrario.Proprio nel 1971 una scoperta del prof.Shlomo Pines dell'Università Ebraica di Gerusalemme trovò nel libro "La storia universale" di Agapio di Hierapolis scritto in lingua araba risalente al X secolo di cui ne riporto il passo: Similmente dice Giuseppe l’ebreo, poichè egli racconta nei trattati che ha scritto sul governo dei Giudei: “A quell’epoca viveva un saggio di nome Gesù. La sua condotta era buona, ed era stimato per la sua virtù. Numerosi furono quelli che, tra i Giudei e le altre nazioni, divennero suoi discepoli. Pilato lo condannò ad essere crocifisso ed a morire. Ma coloro che erano suoi discepoli non smisero di seguire il suo insegnamento. Essi raccontarono che era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione e che era vivo. Forse era il Messia di cui i profeti hanno raccontato tante meraviglie.” Siamo quindi in possesso di un passo che non presenta più quelle sospette espressioni di fede ma ne introduce ancor più l'integrità nella sua totalitarietá.
I video sono girati in soggiorno, su una poltrona Ikea distante circa 60-70 cm dalla libreria, che è reale come sono reali i libri 🙂 Dalla mia testa stanno a poco più di mezzo metro
La storicità e attendibilità dei vangeli è certa e fuori discussione, le ragioni sono tantissime per essere elencate in questa sede. Dico solo che i Vangeli riportano fatti che mettono in cattiva luce gli Apostoli o addirittura Gesù stesso. Non hanno " inventato " nessuna apparizione di Gesù a Sua Madre, perché? Ma c sono moltissimi elementi che hanno dell'incredibile e assurdo se quei testi fossero inventati.
@@SapiensSapiensChannel Prof lei sà benissimo che per altri personaggi del passato, gli storici reputano credibili scritti di centinaia o più anni dopo. Perché x i Vangeli non può essere? Marco x esempio, come ha fatto notare uno storico, non nomina mai Caifa, a differenza degli autori di Luca, Matteo e Giovanni. Questo potrebbe significare che era noto ai suoi lettori e la fonte cui attinge potrebbe essere di 7 anni prima, visto che Caifa resto in carica fino al 36d.c . Poi tutti gli scavi archeologici o tutto quello che sì sà sulla Palestina di quel tempo non è in contrasto con i Vangeli, anzi sembra che gli autori conoscono bene. Cmq mi rendo conto che io, per grazia( o disgrazia, per altri) sono credente, quindi, diciamo, di parte. La prima comunità cristiana è fondata sulla convinzione che Gesù ha vinto la morte. In questo io credo fermamente. Ma se lei ha ragione, se Gesù non è risorto, allora Dio non esiste.
Il Vangelo di Giovanni parla della risurrezione di Lazzaro. Gli altri tre Vangeli non fanno nemmeno cenno ad un fatto clamoroso come questo. Basterebbe questo a far capire che si tratta di racconti che, quanto più sono lontani dai fatti narrati (il Vangelo di Giovanni fu scritto per ultimo e quasi un secolo dopo Gesù), più si riempiono di .... miti e favole. Altro che storici.
@@mpellecc1 Strano però che l'autore di Giovanni abbia inventato una resurrezione, così clamorosa è inverosimile. Poteva scrivere che Lazzaro era morto magari da qualche ora....
@@mpellecc1 Che i vangeli non riportino gli stessi eventi non significa che non siano attendibili, anzi, ognuno di essi mette in luce diversi aspetti della vita di Gesù. Esempio: Dell' infanzia di Gesù ne parlano solo luca e Matteo mentre Marco e Giovanni non ne parlano. Se tutti e quattro evangelisti avessero riportato gli stessi avvenimenti, negli stessi termini, si sarebbe potuto parlare di copie e qualche sospetto sarebbe venuto anche a me. Gli evangelisti si sono serviti di tradizioni orali e scritte. Hanno scritto dei racconti trenta, quarant'anni dopo la morte resurrezione di Gesù, non quattrocento anni dopo. 👋
Per una corretta soluzione della questione circa l'attendibilità dei testimoni, se certamente è importante la presa in considerazione di fattori naturali, antropologici, storici e culturali (in quanto si tratta di testimoni umani), è pur vero che tale ricerca, perché sia condotta correttamente, non può prescindere dal fattore sovrannaturale: noi non leggiamo sic simpliciter la parola di Paolo, la parola di Matteo ecc... , ma la parola di Paolo ispirata da Dio, la parola di Matteo ispirata da Dio, tant'è che alla fine della lettura recitiamo "parola di Dio" e non "parola di Paolo". Qualora non si considerasse quanto appena detto si starebbe facendo solamente lavoro, per quanto pur degno dell'uomo, di interesse storico e non religioso. Stante ciò, mi permetto di concludere così: cosa se ne fa l'uomo in ricerca di Dio di un'opera, per quanto fine ed erudita, di argomento storico? Nulla.
Lei scrive: “noi Non non leggiamo la parola di Paolo, ma la parola di Paolo ispirata da Dio”. Ecco, finché non ci dimostra ciò che dice, e cioè che la parola di Paolo è ispirata da Dio, noi non possiamo che fermarci alla parola di Paolo, che spesso è stata interpolata, alterata e, addirittura, neppure tutte le lettere a lui attribuite sono autografe (forse sono solo 7 le originali). Insomma, Lei ha le prove che si tratti di parola di Dio?
Al fine di condurre, come lei sostiene, in maniera corretta tale ricerca, potrebbe gentilmente provare, in maniera inconfutabile, l'esistenza di questo famigerato "fattore sovrannaturale"? In caso contrario temo si tratti soltanto di cieca credenza in testi ampiamente manipolati nel corso dei secoli, se non addirittura inventati di sana pianta e dei quali, in ogni caso, non esiste alcuna certezza su chi li abbia realmente scritti. Ergo, se nessuno conosce i veri autori, come potremmo addirittura conoscere l'ispiratore?
Ci metti la mano sul fuoco che la parola di Paolo sia ispirata da dio? Ti giocheresti la vita dei tuoi figli o dei tuoi genitori su questo? E se invece Paolo fosse stato solo un pazzo schizofrenico come, ahimè, ce ne sono tanti oggi che credono di parlare con dio ma invece hanno solo dei gravi problemi mentali? Questa concreta e decisamente più probabile possibilità non la metti nemmeno lontanamente in conto?
@@SapiensSapiensChannelLei ha ragione, non ho seguito quella buona regola della dialettica che è discutere secondo premesse e principi che siano condivisi dai dialoganti ed evidentemente non mi ritrovo a parlare con qualcuno che accetti che quanto noi chiamiamo Sacre Scritture sia parola di Dio... Faccio allora un passo indietro. Riformulo il mio commento precedente e poi faccio qualche codicillo alla sua risposta, così che si possa continuare questa nostra conversazione. Tengo a precisare innanzitutto che quella di prima non voleva certo essere una obiezione a quanto da lei esposto così diligentemente, ma piuttosto un'integrazione e un perfezionamento... Le volevo venire incontro semplicemente per una corretta posizione del problema, la non sarebbe avvenuta qualora non si fossero presi in considerazione tutti gli elementi che mette in gioco. Aggiungo poi che, qualora chi si stesse impegnando in tali questioni non voglia esprimersi nè affermativamente nè negativamente se quella che si sta leggendo è parola di Dio (come ho presunto sia Lei), è pur necessario che costui (il ricercatore) comunque sia tenga conto della pretesa di colui che si presenta come testimone del verbo divino... Faccio un'analogia facile facile almeno ci capiamo: rimanendo nel campo dell'ermeneutica, nella lettura di un testo filosofico (poniamo di Severino di cui credo Lei sia un estimatore) non guardo e non analizzo semplicemente il frastico (al ciò che è detro), ma anche alla pretesa del nostro Filosofo, ovvero quella di avanzare una verità universale, necessaria ecc... (infatti potrebbe darsi il caso che quello stesso identico contenuto del frastico sia recitato pari pari da un tale che invece intende scimmiotare il nostro filosofo: vedi ad esempio gli interventi di Boldrin su Severino). Bene: questa precisazione che ho voluto fare al mio commento è semplicemente per indicare come, nella risoluzione della questione dell'attendibilità, venga coinvolta dell'umano non solo la sfera storico-scientifica, ma anche quella propriamente religiosa e di attesa nei confronti di Dio: non fare ciò sarebbe come leggere la struttura originaria come se fosse l'insieme dei vaneggiamenti di un pazzo, ovvero leggerla senza prendere in considerazione che colui che sta parlando vuole fare il filosofo. Concludo dunque che il nostro ricercatore dell'attendibilità dei vangeli, qualora si limitasse esclusivamente agli aspetti naturali della questione, farebbe una ricerca destianata al fallimento. Il codicillo alla sua risposta lo metto nel prossimo commento
Prima di arrivare al codicillo, desiro integrare ulteriormente quanto da me appena detto, così che il mio discorso si presenti con maggior forza. E' infatti necessario precisare che ogni uomo, al di là di ogni apparenza di ateismo (che sembra soprattutto essere presente nel nostro oggi), è uomo religioso, uomo desideroso e rapportantesi all'assoluto. Che la religiosità sia connaturale all'uomo, si dica per inciso, è dovuto al fatto che egli è e essere intellettuale (capace cioè di cogliere l'ente in quanto ente e quindi il bene: ens et bonum convertuntur) e conscio della sua finitezza (vedi i fenomeni della sofferenza e della morte): non riesce a riposare in se stesso. Ognuno ha un dio: c'è chi Dio lo vede nel trascendente, chi lo vede nella materia (San Paolo parlava degli adoratori del ventre, no?): tutto sta a quali esperienze si fa nella vita e come le si è interiorizzate sia spiritualmente che intellettualmente. Questa integrazione mi è sembrata necessaria giusto per intenderci sul fatto che la sfera umana del religioso (che ho per l'appunto interpellato sopra) non può essere assolutamente interpretata in modo semplicistico come caduta di animi deboli o come superfetazione di un uomo alienato dal sociale (mi si permetta di dire che Marx adorava il dio-uomo-singolo e vedeva nel capitale Satana... era anch'egli un religioso). Se a questa mia integrazione un animo severiniano (come credo di capire Lei sia... mi dica se sbaglio) volesse controbattere "la religione non è naturale, ma alienazione, poiché al suo costituirsi presiede il convincimento dell'annullamento dell'essere, cosa che porterebbe a credersi un niente e a porsi alla ricerca di un dio che salvi", io rispondo: ammesso e non concesso che quanto indicato da Severino sia il vero, ma quale senso avrebbe allora interrogarsi su un argomento come l'attendibilità dei vangeli? Innanzitutto per il severiniano il vangelo non esiste, infatti è qualcosa che per la coscienza del mortale prima non c'era e poi è venuto all'essere; poi per il severiniano non dovrebbe avere alcun senso la questione dell'attendibilità del vangelo: se ci preoccupiamo dell'attendibilità di qualcosa è perché c'è l possibilità che il testimone inganni e dica il falso... ma quale falso potrebbe dire un cerchio finito del destino? a quale scopo, se l'ontologia severiniana ecckude a priori l'esistenza di scopi? ed inoltre mancherebbe tutto quel patos tipico di chi e è in ricerca di Dio e vuole accertarsi della attendibilità dei vangeli per accertarsi che sia veramente il verbo divino (ciò, poiché il severianiano esclude a priori che vi sia un dio dominatore del divenire da scoprire e da amare). Ripeto: espongo queste repliche al "severiniano" nella presupposizione che Lei lo sia e potesse muovere alcune obiezioni alla mia integrazione.... bene ora veniamo al codicillo.
Dirà anche cose interessanti....ma l'ansia! Non fa altro che sospirare di continuo. Ha anche la fronte accigliata. Sembra proprio che soffra quando parla. Non so, nell'era della comunicazione, uno che fa video su RUclips dovrebbe curare questi aspetti.
Ma perché continuare a mettere in discussione la storia di Gesù? Già la domanda,se di per sé i testimoni oculari fossero attendibili o meno,e' una domanda stupida. Certo che coloro che furono testimoni oculari di quanto venne compiuto da Gesù sono attendibili. Qui stiamo parlando no di uno o due ma da una gran folla di gente,che ha riportato ciò che ha visto,realmente,di quanto Gesù ha compiuto. Quando Gesù ridava la vista ai ciechi,chi ha visto compiere questo miracolo,non poteva fare un racconto discrepante,poiché tutti hanno visto allo stesso modo,compiere quel tipo di miracolo. Per non parlare che Gesù Esorcizzava i posseduti. Guariva i lebbrosi. Ha resuscitato figlia morta,di un centurione romano. E tanto altro. Per cui e' inutile fare considerazioni su Gesù ibride. Ovvero che non sono né carne,ne pesce!
Ma lei lo ha mai letto qualche libro serio sulla questione? Commenta come un forsennato, ma qualcosa sull’argomento l’ha studiata? Immagino proprio di no, cavolo. E allora se prima, con un po’ di umiltà, studia e poi commenta?
@@SapiensSapiensChannel Più serio dei vangeli canonici? Dai...sia obiettivo! Inoltre Forsennato non direi proprio! io dico solo la realtà dei fatti,con pacatezza! Ad es. I miei genitori all'epoca,per un breve periodo,frequentarono i testimoni Geova,e di conseguenza studiarono la sacra bibbia. E mi hanno dato i giusti,insegnamenti sulla religione. Per cui la questione sul caro Gesù la conosco bene,e con umiltà. Lei confuta parecchio la realtà dei fatti. I testimoni oculari di quanto fece Gesù, sono attendibili? Che domanda,sciocca!!!!
Guarda che non si CREDE a Darwin: la letteratura scientifica moderna ha dimostrato che l'evoluzione è un "fatto" provato, confermato e supportato da prove di varia natura. Il dibattito moderno non è più su "se" l'evoluzione sia avvenuta ma su "come" questa sia avvenuta e come la vita sulla terra continui ad evolversi.
Con questi interessantissimi video che fanno luce su tanti argomenti ritenuti tabù e quindi ignorati purtroppo ancora da molte persone, posso dire che finalmente mi sento tutelata in quanto non credente
ho letto anchio qualcosa su questo autore; tra le altre cose diceva che, se anche riuscissero a dimostrare che quei vangeli sono stati effettivamente scritti(o ispirati)da matteo, marco, luca e giovanni, sarebbe comunque impossibile dimostrare che abbiano scritto la verità; e secondo me aveva ragione
Questi video mi stanno illuminando d'immenso e mi fanno sentire meno solo 😊
Mi fa piacere, molto piacere
Anche per mè è lo stesso
Grazie per questi bellissimi video, li sto guardando tutti!!!
Mi fa piacere che le piacciano 🙂
I Vangeli sono attendibili?
“I vangeli si devono ormai considerare il frutto della mitizzazione operata dai primi cristiani”. - Burton L. Mack, ex docente di studi neotestamentari.
IL SUCCITATO docente non è il solo a pensarla così. Diversi studiosi hanno messo in discussione l’attendibilità dei Vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, i libri della Bibbia che narrano la vita e il ministero di Gesù. Perché alcuni pensano che i Vangeli siano miti? La loro opinione dovrebbe farvi sorgere dei dubbi sulla veracità dei Vangeli?
L’attendibilità dei Vangeli viene messa in discussione
Fino al XVII secolo l’attendibilità dei Vangeli non fu mai messa seriamente in discussione. Tuttavia, specialmente a partire dal XIX secolo, vari studiosi hanno sostenuto che i Vangeli non sono ispirati da Dio ma sono frutto dell’inventiva umana. Inoltre hanno negato che gli evangelisti disponessero di informazioni di prima mano su Gesù e hanno affermato che quegli uomini non fossero in grado di stilare un resoconto storico attendibile. Sono pervenuti alla conclusione che le somiglianze nella struttura e nel contenuto dei primi tre Vangeli - a volte detti sinottici, dal greco sỳnopsis, che significa “veduta d’insieme” - indicano che gli evangelisti copiarono estesamente l’uno dall’altro. I critici hanno anche respinto i miracoli di Gesù e la sua risurrezione, descritti nei Vangeli. Alcuni hanno addirittura affermato che Gesù non sia un personaggio storico!
Gli stessi studiosi sono giunti alla conclusione che quello di Marco sia il più antico dei Vangeli, dato che non sembra aggiungere molto a quelli di Matteo e Luca. I critici hanno inoltre ipotizzato che Matteo e Luca usassero il libro di Marco per redigere i loro Vangeli e che consultassero una fonte supplementare, che gli studiosi chiamano Q (dal tedesco Quelle, che significa “fonte”). Secondo il biblista Albertus F. J. Klijn, questa popolare ipotesi “declassò gli evangelisti a compilatori di racconti non collegati fra loro”. In pratica un’idea del genere rende gli evangelisti dei plagiari e creatori di miti. Questa teoria ha minato la fede nell’ispirazione divina della Bibbia. - 2 Timoteo 3:16.
Si tratta di plagio?
Le somiglianze tra i Vangeli sinottici provano davvero che gli scrittori si limitarono a copiare l’uno dall’altro? No. Perché? Innanzi tutto, Gesù aveva promesso ai suoi discepoli: “Lo spirito santo . . . vi rammenterà tutte le cose che vi ho detto”. (Giovanni 14:26) Perciò non sorprende che in più casi gli evangelisti ricordassero e riportassero gli stessi avvenimenti. È senz’altro possibile che alcuni scrittori della Bibbia abbiano letto l’opera di altri scrittori biblici e vi abbiano fatto riferimento, ma questo sarebbe indice di attenta ricerca, non di plagio. (2 Pietro 3:15) Oltre a ciò, un dizionario biblico spiega: “La dipendenza dalla tradizione orale potrebbe facilmente spiegare perché i memorabili detti di Gesù furono riportati in modo identico”. - The Anchor Bible Dictionary.
Luca scrisse di aver parlato con molti testimoni oculari e di aver “seguito con accuratezza ogni cosa dall’inizio”. (Luca 1:1-4) Sembrano le parole di un plagiario o di un creatore di miti? Tutt’altro! Dopo aver fatto un’attenta analisi degli scritti di Luca, l’archeologo William Ramsay concluse: “Luca è uno storico di prim’ordine: non solo è affidabile nelle sue affermazioni, ma possiede il vero senso storico . . . Questo scrittore dovrebbe essere annoverato tra i più grandi storici”.
La testimonianza dei primi Padri della Chiesa, tra cui Origene, teologo del III secolo, indica che l’apostolo Matteo fu il primo a scrivere un Vangelo. Origene scrisse: “Per primo fu scritto quello Secondo Matteo, il quale era stato un tempo publicano, poi apostolo di Gesù Cristo, e lo pubblicò per i fedeli provenienti dal Giudaismo, dopo averlo composto nella lingua degli Ebrei” (Eusebio di Cesarea, Storia ecclesiastica, trad. di F. Maspero e M. Ceva, Rusconi, Milano, 1979, VI, XXV, 4.) Ovviamente Matteo, apostolo e testimone oculare, non aveva bisogno di plagiare gli scritti di Marco, il quale non era stato un testimone oculare. Su quali elementi si basa dunque l’asserzione secondo cui Matteo e Luca copiarono da Marco e da una presunta fonte Q?
Il Vangelo di Marco fu scritto per primo?
La teoria secondo cui il Vangelo di Marco fu scritto per primo e servì da fonte per Matteo e Luca non si basa su “un argomento inoppugnabile dal punto di vista logico”, ammette il già citato dizionario biblico. (The Anchor Bible Dictionary) Eppure molti studiosi ritengono che Marco abbia scritto il suo Vangelo prima di Matteo e Luca perché, a loro giudizio, Marco aggiunge ben poco agli altri Vangeli. Per esempio, Johannes Kuhn, un biblista del XIX secolo, sosteneva che il Vangelo di Marco deve essere stato scritto per primo. In caso contrario, disse Kuhn, “si dovrebbe pensare che Marco abbia strappato in mille pezzi i due rotoli di Matteo e Luca, li abbia messi in un recipiente e mescolati, e da questo miscuglio abbia tirato fuori il suo Vangelo”.
Dal momento che il Vangelo di Marco è il più breve, non sorprende che siano relativamente poche le informazioni contenute in questo Vangelo ma non negli altri. Questo però non dimostra che sia stato scritto per primo. Per giunta, non è affatto vero che Marco non aggiunga niente a Matteo e Luca. Nel vigoroso e dinamico racconto che Marco fa del ministero di Gesù ci sono in effetti oltre 180 passi e particolari interessanti che non si trovano in Matteo e Luca. Questo rende il Vangelo di Marco un resoconto davvero unico della vita di Gesù. Se il Vangelo di Marco non fosse stato scritto non avremmo mai saputo che...
Gesù guardò attorno con indignazione, essendo molto addolorato per l’insensibilità dei loro cuori (Marco 3:5)
Giovanni e Giacomo avevano il soprannome di Boanerges (Marco 3:17)
la donna con una perdita di sangue aveva speso tutte le sue risorse (Marco 5:26)
Erodiade nutriva rancore contro Giovanni il Battezzatore ed Erode aveva timore di Giovanni e lo custodiva (Marco 6:19, 20)
Gesù invitò i discepoli a riposarsi un po’ (Marco 6:31)
i farisei si lavavano le mani fino al gomito (Marco 7:2-4)
Gesù prese i bambini fra le braccia (Marco 10:16)
Gesù provò amore per il giovane capo (Marco 10:21)
Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea interrogarono Gesù privatamente (Marco 13:3)
un giovane si lasciò dietro la veste di lino (Marco 14:51, 52)
Inoltre, una parabola e due miracoli di Gesù sono riportati solo da Marco. - Marco 4:26-29; 7:32-37; 8:22-26.
Il Vangelo di Marco contiene molti altri particolari di prima mano che non si trovano negli altri Vangeli. Lo apprezzeremo ancora di più se ci soffermeremo a meditare sul valore di tutti questi importanti particolari.
Cosa si può dire della fonte Q?
Cosa si può dire della fonte Q dalla quale, a detta di alcuni, attinsero Matteo e Luca? James M. Robinson, professore di scienze religiose, ha dichiarato: “Q è certamente il più importante testo cristiano che abbiamo”. Questa dichiarazione è sorprendente perché la fonte Q non esiste oggi e, in realtà, nessuno può dimostrare che sia mai esistita! La sua completa scomparsa è ancor più degna di nota poiché gli studiosi asseriscono che ci fossero in circolazione diverse copie di questo documento. Oltretutto, la fonte Q non viene mai citata dai Padri della Chiesa.
Riflettete. Si suppone che la fonte Q sia esistita e che sostenesse l’ipotesi secondo cui il Vangelo di Marco fu scritto per primo. Non si tratta forse di un’ipotesi formulata sulla base di un’altra ipotesi? Di fronte a simili teorie è bene ricordare questo proverbio: “L’ingenuo crede a tutto quel che si dice, chi è prudente guarda dove mette i piedi”. - Proverbi 14:15, Parola del Signore.
I Vangeli: autentici e attendibili
Con le loro speculazioni e ipotesi infondate i critici hanno distolto molti dall’esaminare gli attendibili resoconti della vita e del ministero di Gesù contenuti nei Vangeli. Questi resoconti mostrano chiaramente che i primi cristiani non consideravano gli avvenimenti relativi alla vita, al ministero, alla morte e alla risurrezione di Gesù come miti. Centinaia di testimoni oculari confermarono la veracità di questi fatti. I primi cristiani, che erano disposti ad affrontare persecuzione e morte per seguire Gesù, si rendevano pienamente conto che essere cristiani non avrebbe avuto senso se il ministero e la risurrezione di Gesù fossero stati un’invenzione. - 1 Corinti 15:3-8, 17, 19; 2 Timoteo 2:2.
A proposito della controversia incentrata sulle ipotesi che il Vangelo di Marco sia stato scritto per primo e che esista una fantomatica fonte Q, George W. Buchanan, professore di teologia, ha detto: “Concentrarsi sulle ipotesi relative alle origini distoglie chi studia la Bibbia dallo studio del contenuto del testo”. Questo pensiero è in armonia con il consiglio che l’apostolo Paolo diede a Timoteo di “non prestare attenzione a false storie e a genealogie, che finiscono nel nulla, ma che forniscono motivi di ricerca anziché la dispensazione di alcuna cosa da Dio riguardo alla fede”. - 1 Timoteo 1:4.
I Vangeli sono attendibili. Contengono resoconti veritieri di testimoni oculari. Si basano su scrupolose ricerche. Ci fanno conoscere molti fatti avvincenti sulla vita di Gesù Cristo. Perciò, come Timoteo nel I secolo, facciamo bene a prestare ascolto alle parole di Paolo: “Rimani nelle cose che hai imparato e sei stato persuaso a credere”. Abbiamo ottime ragioni per essere convinti che “tutta la Scrittura”, compresi i quattro Vangeli, “è ispirata da Dio”. - 2 Timoteo 3:14-17.
Molto interessanti questi studi sulle testimonianze.
Ciao.
Mi sono iscritta oggi e sto guardando i tuoi video in un colpo solo. Sono ben fatti, esaustivi e pieni di dettagli.
Complimenti.
Mi fa piacere che le piacciano 🙂
Qui di esaustivo,c'è ben poco!!
@@gianlucabucci9341 Non ha parlato di magie, miracoli e gente con i superpoteri. Si sa che voi senza quella roba non riuscite ad apprezzare. 😇
@@gianlucabucci9341credo che gli apologeti e i credenti davvero non siano nella posizione di poter dire che le argomentazioni di questo canale non siano esaustive. La realtà è che non hanno nemmeno un pizzico di umiltà per ammettere che sono le LORO argomentazioni a non avere un minimo di concretezza, anzi addirittura continuano ostinatamente ad arrampicarsi sugli specchi e a negare la realtà dei fatti
Grazie per questi video davvero illuminanti, mi sono iscritta da poco e li sto guardando tutti.
Grazie a te, Vane 🙂
Continua così, grazie per i tuoi racconti molto interessanti...
«Poiché MOLTI han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ..."
Infatti se vai via dalla tana , si scoprono cose molto diverse, si e' come intrappolati ,come e successo a me andando via dall' Italia s'inizia a farsi domande e si realizza come siamo manipolati...Bravo continua ad informarci👋✌
L'attendibilità dei Vangeli? Te la raccomando.
Nessuno storico ha mai negato la veridicità dei fatti narrati nei Vangeli , perché nessuno ha potuto farlo con cognizione di causa. Attento che a manipolarti non siano propagandisti massoni o atei militanti (che a differenza dei veri atei , che sono indifferenti alle tematiche sacre ) vivono di odio e lo vomitano nelle orecchie di chi li ascolta. Questa sì che è manipolazione.
Cosa ne pensi dell'attendibilità storica del "De bello gallico" di Giulio Cesare? Dell'"Odissea" di Omero? Delle gesta di un Alessandro Magno? Della guerra di Troia? Dei fondatori di Roma, Romolo e Remo? Nessuno mette in discussione la storicità di questi personaggi e degli eventi a loro collegati? Perché questo accanimento sulla figura storica di Gesù e dei suoi seguaci: i discepoli, le donne, gli Apostoli, gli Evangelisti?@@combattere100
Son qui su questo canale grazie a Padre Kayn🤟🏻
Intanto mi guardo il video consigliato da lui, ma già da l'incipit promette bene 😉
Se il tutto merita, tra poco avrai un nuovo iscritto 🙃💪🏻
Edit. Iscritto acquisito, complimenti prof tanto di cappello 🙂
Mi fa piacere che il video ti sia piaciuto. 🙂Sul canale metto anche contenuti attinenti alla letteratura, alla storia, alla linguistica. Però settimanalmente (o massimo ogni 10 giorni) anche video di questo tipo sul cristianesimo.
@@SapiensSapiensChannel infatti stavo guardando anche altri tuoi contenuti, domani quando torno da lavoro ne ascolto altri😉
Sei il benvenuto 🙂👍
peoilpeyote 5702 Almeno questo parla in maniera rispettoso e non
blasfema come Kayn !!!!!!
@@luisacavazzola9723infatti è fin troppo buono 😉
L'aspetto favolistico, miracoli etc...etc... erano destinati ad accentrare l'attenzione sul narratore e la narrazione. Gli Omero, come parallelismo, credo sia chiaro.
Testimoni oculari hanno scritto realmente poco? Chissà...
Diciamo che senza scrivere tantissimo, ci basta, anzi è moltissimo il resoconto che ci offrono gli Atti degli Apostoli circa il rapporto tra Saulo e colui che fu gettato giù dalle mura della guarnigione dei Romani.
Perché una persona a capo di una comunità così importante, etc...etc... Per proteggere il suo avversario, il vincitore, i Romani arrivano a schierare fino quasi 500 armati. Ma che parentela aveva Saulo a Roma o negli stati vassalli per far schierare così tanti soldati?
È questa la vera storicità da cui si deve e ribadisco DEVE (anche in maiuscolo) confermare la verità e la storicità dei Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Sempre al netto di nascite miracolose, guarigioni, camminate sull'acqua e mangiate e bevute e tanto altro
La questione della storicità dei Vangeli e l'attendibilità dei testimoni oculari è un argomento complesso e dibattuto tra studiosi, teologi e storici. Ci sono diversi punti da considerare:
Origine dei Vangeli: I Vangeli canonici (Matteo, Marco, Luca e Giovanni) sono stati scritti in un arco di tempo che va da circa 40 a 70 anni dopo la morte di Gesù. Questo intervallo temporale ha fatto sorgere domande sull'affidabilità delle testimonianze.
Testimoni oculari: Alcuni studiosi sostengono che i Vangeli si basino su tradizioni orali e testimonianze dirette di testimoni oculari. Ad esempio, l'Evangelista Marco è considerato un discepolo di Pietro, e Luca afferma di aver raccolto informazioni da molti testimoni. Tuttavia, l'accuratezza di queste tradizioni orali può variare nel tempo.
Credibilità e coerenza: Sebbene vi siano delle discrepanze tra i vari Vangeli riguardo ai dettagli, molti studiosi riconoscono anche una certa coerenza nei messaggi e nei temi fondamentali. La presenza di differenze può essere interpretata come segno di un'approccio sincero alla narrazione piuttosto che di una manipolazione deliberata.
Contesto e motivazioni: I Vangeli sono stati scritti in un contesto storico e culturale specifico, con l'intento di trasmettere un messaggio teologico. Questo può influenzare il modo in cui gli eventi sono stati narrati.
Prospettive moderne: Oggi, molti studiosi e storici cercano di avvicinarsi ai Vangeli con un metodo critico, analizzando contesto, linguaggio, e altre fonti storiche per valutare la loro attendibilità.
In sintesi, la questione dell'attendibilità dei testimoni oculari nei Vangeli rimane aperta e soggetta a interpretazione. Le opinioni variano ampiamente, con alcuni che sostengono una forte attendibilità e altri che mettono in discussione la veridicità delle narrazioni. La valutazione di queste testimonianze dipende spesso da presupposti e metodi di ricerca utilizzati.
Grande, hai imparato ad usare chatgpt
Bravo. Chi ha la mia età ricorda il primo filmato mandato in onda da Piero Angela. Una persona attraversa con l'ombrello aperto un campo di basket durante la partita. Tanti, anche io, non hanno visto la persona in questione.
Che discorsi,infantili!
Che paragone,stupido!
@@gianlucabucci9341quanta ottusità nel non voler ammettere che queste ricerche fanno capire quanto siano inattendibili le testimonianze che risalgono NON a qualche decina di anni fa, ma addirittura a decine di SECOLI fa
Da quando tempo non sentivo un biblista o teologo così competente e preparato!!!
😂😂😂😂😂
Chissà perché Shiva è blu ???
😂😂😂😂😂
Quando non si vuole ammettere l'evidenza si fa di tutto per sviare il discorso su altre inutili argomentazioni, che situazione penosa 😏
Se oggigiorno accade così spesso che i testimoni siano spesso inattendibili a causa di ricordi sbiaditi o fallaci, figuriamoci nei tempi antichi dove le persone erano molto più irrazionali e credulone
Grazie per questo studio serio. Certo Gesù non si è circondato da persone in grado di scrivere e leggere, nessuno ha preso carta e penna e si è messo a seguire Gesù scrivendo quello che ha detto e fatto. Su questo hai ragione.
Perciò se è dimostrato che già a distanza di un giorno, chi ha assistito ad un evento, produce un ricordo sbagliato dello stesso, cosa pensi possa produrre un racconto (come i vangeli) che è stato messo su carta dopo 50 anni di trasmissione orale per passaparola tra persone ignoranti e credulone?
Uno studio serio e approfondito avrebbe preso in considerazione almeno due aspetti.
1- Viene ignorata la grande tradizione ebraica sulla trasmissione orale. Il Talmud che è il libro più sacro agli Ebrei dopo la Bibbia fu trasmesso oralmente dalla deportazione a Babilonia del popolo (584 a. C) fino alla distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C. Fu dunque trasmesso oralmente per più di 600 anni! Gli ambienti ebraici sapevano benissimo come trasmettere oralmente le proprie credenze senza che ci fossero problemi nell'integrità e nella genuinità del contenuto trasmesso
2- Lo studioso citato ignora molto probabilmente le teorie di Parry e Lord sui poemi omerici e i loro studi sulla tradizione orale svolta nella Jugoslavia negli anni '30.
Ma lei a ciò che scrive nei commenti ci crede già o spera di convincersene mentre lo scrive?
Ci dica, cosa si evince dalla trasmissione sul Talmud? E come mai queste doti di trasmissione non hanno funzionato nel caso citato di Besht, che si colloca pienamente nella tradizione ebraica?
E cosa c’entrano i poemi omerici? Ci sono credenti in Pallade Atena da qualche parte?
Un po’ di buonsenso quando si commenta, diamine.
@@alonsochisciano8387 il fatto che sia stato trasmesso oralmente per 6000 anni non prova assolutamente che, ciò che è stato messo per iscritto, sia esattamente quello che è stato inventato 6000 anni prima.
@@Valeria1977oOOo Certamente. Ma non è, a maggior ragione, provato neanche il contrario. In ogni caso molta letteratura, per esempio, giunta a noi dall'antichità è circolata per molti anni, addirittura per secoli, soltanto oralmente. A nessuno viene però in mente di mettere in discussione questo.
Bravissimo! ma la musichetta da casalinga che fa la marmellata no
È per addolcire un po’ i contenuti 🙂
Sono qui grazie a Padre Kayn
Spero non ne sia pentito 😅
È vero che la metà delle lettere di Paolo sono false? Se si, quali sono?
False nel senso che la loro autenticità è dubbia oppure è considerata non autentica:
Colossesi (dubbia)
Tessalonicesi 2 (dubbia)
Efesini
Timoteo 1
Timoteo 2
Tito
Buongiorno, video interessante, anzi direi molto interessante. Lei esprime dei concetti con molto buon senso e denotando spirito critico. Non riesco a comprendere però dove vuole arrivare perché Lei solleva dei discorsi molto scomodi e chi come me condivide il suo pensiero, già ha fatto questo percorso, mentre chi è dall'altra parte, farà difficoltà a mettere in dubbio il proprio pensiero perché rischierebbe di mettere in dubbio non solo la propria fede ma anche se stesso.
Grazie per il suo riscontro. Questi video, però, non vogliono far cambiare idea a nessuno (magari accade), ma quello di presentare spunti di riflessione su questioni che sono sconosciute a molti. Anzi, a moltissimi.
Grazie comunque delle sue osservazioni 🙂
👏👏👏👏👏
Personalmente penso, senza scomodare la psicologia o la psicanalisi, che si possa affrontare il tema della credibilità dei testimoni oculari che vissero ai tempi di Gesù semplicemente riferendoci ai fatti che avevano vissuto come testimoni oculari. Poi queste informazioni, questi dati furono selezionati, sintetizzati, interpretati e ordinati secondo le esigenze della predicazione nelle varie comunità, ma sempre con la preoccupazione e la convinzione di essere fedeli alla memoria di Gesù e con la garanzia dei responsabili e dei testimoni oculari. Prima di scrivere, si avvertiva l’esigenza di compiere accurate ricerche e di vagliare le testimonianze come è chiaramente riportato da Luca all’inizio del suo Vangelo per il quale utilizza i canoni della storiografia ellenistica e lo espone, in perfetta lingua greca. Questa preoccupazione di fedeltà trova riscontri nell’esattezza del quadro geografico, storico e sociale. Si sapeva distinguere l’insegnamento di Gesù da quello dei discepoli.
“Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto”.
Così anche Paolo nella lettera prima lettera ai Corinti (1 Cor 15,3-8)
“A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto”.
Possiamo essere sicuri che i Vangeli ci consentono di raggiungere la figura storica di Gesù nei suoi lineamenti principali, nelle costanti del suo insegnamento e della sua prassi, nei momenti cruciali della sua vita pubblica, nella sua assoluta originalità.
Non comprendo questa ostinata ricerca di argomentazioni, di prove, per confutare la credibilità del Cristianesimo, dei cristiani e della Chiesa. Gesù per noi è il Cristo della storia e della fede.
ma in base a cosa hai questa certezza? Gli studi storici dimostrano l'esatto contrario di ciò che dici. Inoltre se scarti "la psicologia e la psicanalisi"(pee usare le tua parole così mi faccio capire bene) non puoi fare una corretta analisi delle fonti...comunque se per voi cristo è un dogma e ci credete per fede, sono io che non capisco questa vostra ostinazione a cercare prove o a contraddire costantemente chi ne porta per argomentare a sfavore delle vostre tesi: o hai fede o cerchi prove, e se cerchi prove devi farlo con un metodo attendibile, sennò non ha alcun senso.
Vengo da un esperienza in tribunale di falsa testimonianza ( come parte civile non come imputato). Ebbene le persone che avevo denunciato sono state assolte con la motivazione che erano passati 6 anni ed avevano aver potuto dimenticare come erano andati i fatti .........RIPETO 6 ANNI NON 55
Quindi quando i reduci dei campi di concentramento raccontano l'olocausto vissuto 50 anni prima non è vero niente?
@@luigiruggini9244 Per l'olocausto abbiamo fotografie e filmati e le vittime sono arrivate fino ai nostri giorni portando sui loro corpi in ° dell'infamia nazista
Occhio ad arrampicarti sugli specchi potresti rovinosamente cadere
"Israel ben Eliezer, (in ebraico ישראל בן אליעזר?, Yiśrā'ēl ben Ĕlī‛ezer), meglio noto come il Baʻal Shem Tov (in ebraico בעל שם טוב?, Baʻal Šēm-Ṭōv) (Podolia, 1698 - Medžybiž, 1760), è stato un rabbino e mistico polacco.
Noto anche con il soprannome di Besht (BeShT, acronimo di Baʻal Shem Tov), per la sua reputazione di guaritore itinerante, fondatore del moderno chassidismo: l'appellativo Baʿal Shem Ṭov significa infatti Maestro del Nome di Dio, ma può essere tradotto anche come Maestro del Buon Nome."
Perdonate ma ho preso appunti da Wikipedia, il personaggio lo conoscevo.
Scusami, ma preferisco ascoltare, e ne risulto più convinto, chi ragiona con la propria testa e non con quella degli altri. I grandi studiosi su quel che stai dicendo possono essere di appoggio alla tua parola ma questa deve nascere dalla tua razionalità. Bisogna essere illuministi, pensare con la propria testa. I Vangeli se coordinati sono una fonte preziosa per ricostruire la storia di Gesù di Nazareth , e proprio le loro diversità sono una ragione seria per ritenerli veritieri. La tradizione orale trova la sua validità nella sostanziale "sinotticità" di Marco, Matteo m e Luca. Gennaro Iannarone di anni 84
Perché basarsi suo vangeli (quindi opera di altri autori) è pensare con la propria testa?
cioè scusa in che modo il fatfo è che raccontino storie diverse dovrebbe essere una prova della loro attendibilità?😅 Siamo proprio alla follia eh
@@pietrociuffi6655 Perché anche in un rapporto di polizia stradale per un incidente, alcuni dettagli posso variare a seconda dei testimoni oculari. Resta il fatto principale in sé che é successo ed é realistico, non costruito. Se i Vangeli fossero costruiti non vi sarebbero differenze, né candide testimonianza nel dire di non capire, di ammissione di vigliaccheria, o addirittura di insuccesso come ebbe a raccontare Paolo (Atti degli Apostoli) sulla sua esperienza fallimentare all' Aeropago d'Atene (che allora era la CNN dell'epoca, per così dire), per non parlare, appunto, della stessa conversione sbalorditiva di Paolo (non si converti per suo volere). Ma se hai deciso di non credere a niente a priori, allora sei libero di continuare così ovviamente.
💜
Bravo! Questo é il modo di affrontare questi temi.
Ti faccio notare però che questi sono solo esempi negativi ed Ehrman é un pò di parte citando solo quelli. Ci sono innumerevoli esempi di trasmissione orale affidabile attraverso le generazioni. Un esempio personale: nellaia famiglia (di origini contadine) si é sempre tramandato oralmente un fatto svoltosi nel 1870. Incuriosito, ho voluto indagare negli archivi e sul giornale locale dell' epoca. É impressionante quanto i ricordi tramandati per 4 generazioni (150 anni) fossero precisi. Molti di noi hanno nella storia di famiglia qualcosa del genere. Alcuni esempi - ad esempio il primo - non sono poi attinenti. Tutti gli studenti testimoniavano di esser stati assistito adun delitto. Variavano i dettagli. Ma noi nei vangeli non cerchiamo i dettagli ma i fatti sostanziali. Quante madri hanno raccontato ai loro bimbi delle favole che a loro volta sono state trasmesse oralmente? Esse ricamano sui dettagli ma il canovaccio della trama rimane il medesimo per generazioni.
Lo stesso Ehrman nel suo testo non intende affatto dire che tutti i ricordi siano fallaci o inaccurati: del resto non potremmo affatto vivere senza contare sui nostri ricordi.
Ma lei ricorda il testo del discorso di Mattarella di due anni fa? Immagino di no. Dunque cosa possiamo dire del Discorso della montagna su cui si basa tanta teologia? Di chi sono quelle parole? Di Gesù forse?
E come possono i vangeli riportare il discorso tra Gesù e Pilato se ERANO PRESENTI SOLO LORO DUE, Gesù sarebbe morto dopo qualche ora e Pilato non scrisse nulla?
Quella testimonianza trasmessa negli anni è attendibile o un falso ricordo?
Facciamo dunque bene a ritenere che i vangeli non sono affatto parola di Dio, ma parola “non si sa di chi” 🙂
@@SapiensSapiensChannel Buongiorno. Il discorso di Mattarella no, era un evento
usuale. Ma le posso raccontare con relativa precisione le immagini legate alla caduta del muro di Berlino e dell' 11 Settembre, nella loro sostanza e talvolta con dovizia di particolari. Personalmente la questione della trasmissione orale dei Vangeli prima della loro stesura non rappresenta un problema. Sono cose che vediamo da lontano, sfocate, ognuno di noi le interpreta secondo il proprio background, le scienze non sono in grado di darci risposte definitive. Pilato? Non sappiamo di lui nemmeno che fine abbia fatto, che lingua parlasse. Però anche i più scettici devono ammettere che tutto ciò che é narrato nella Passione di Cristo nei Vangeli contiene talente tanti dettagli verificati (storici, giuridici, sociali, archeologici) che li rendono altamente affidabili e quasi simili ad una cronaca giornalistica odierna.
E io posso invitarla a leggere il libro “Prima dei Vangeli” in cui ci sono studi accurati che dimostrano l’esistenza di ricordi assolutamente distorti, alterati o persino falsificati, su eventi di portata globale da chi li vide e li visse: l’attentato alle torri gemelle, per esempio, oppure l’esplosione di Shuttle in diretta. 🙂
Le consiglio la lettura del libro 🙂
@@SapiensSapiensChannel Quanto all' ultima sua frase, noto una certa incomprensione su cosa si debba intendere per "Parola di Dio". Lei sembra interpretarle alla maniera degli integralisti, ma questa lettura é distante anni luce dalla interpretazione della chiesa cattolica e di molte altre chiese cristiane. Anche la propaganda ateistica più ingenua si basa su una interpretazione letterale dei libri sacri, e lì diventa ridicola e inattuale.
Ma quando si parla di interpretazione sarebbe da stabilire chi è autorizzato ad interpretare, perché, secondo quali presupposti, principi … e così via! 🙂
E dunque cos’è parola di Dio? Quella interpretata? Bene. Interpretata quando, come, da chi, perché? Quindi Dio chi è, chi ispira la scrittura o chi si sente autorizzato ad interpretarla?
La lettura “letterale” è certo riduttiva o ingenua, ma chi la attua non lo fa perché è imbecille, ma perché l’interpretazione solleva mille altri problemi.
Almeno raccontassero dei fatti di vita quotidiana, qui prima di tutto bisognerebbe chiedersi cosa si fumavano questi scribi. I film di fantascienza gli fanno una pipa a questi racconti. 😂😂
Cioè mi volete far credere che esiste qualcuno ancora in vita contemporaneo degli evangelisti?
Ciao. Come spieghiamo pero' i miracoli e le apparizioni mistiche? I miracoli eucaristici confermati dalla scienza? È solo una domanda, attendo risposta grazie
Scusa... ma quali sono queste apparizioni e miracoli confermati dalla scienza? Hai riferimenti e testi... oppure è come per la bibbia e i vangeli, solo per sentito dire? Giusto per sapere
La scienza non ha mai confermato nulla di trascendente, al limite non e' stato possibile capirne il perche' del fenomeno, fino a quel momento e nel momento in cui si capira' il perche', si esprimera' dandone prove oggettive, concrete e non certamente astratte e campate in aria.
@@andrealeone6606 non ha prove.
Se gliele chiedi, come ho fatto io, ti risponde:
"Gli scienziati le hanno"
E poi aggiunge "tu sarai laureato su facebook"
(per cercare di offenderti... Suppongo che sia novax, considerati i livelli cognitivi, l'ignoranza, l'infantilismo e l'arroganza)
L’uomo si crede da sempre al centro dell’universo e pensa di capire tutto . Non e’ al centro di tutto e le capacita’ cognitive del suo cervello sono molto limitate.. la verita’ e’ ben al di sopra di quella raggiungibile dal miglior cervello sulla terra. Esistono cose che il cervello umano non puo’ arrivare a comprendere. Esistono forme di conoscenza ben piu’ vaste di quelle disponibili all’intelletto, certo le religioni, compreso la cristiana, hanno tante pecche, ma un mondo senza valori verso il quale ci stiamo incamminando a grandi passi, pensi che sia migliore? Le religioni sono state , pur nelle loro falsita’, un freno inibitorio per gli esseri umani, altrimenti egoisti e profittatori.
Freno inibitorio 🤣 certo che sarebbe meglio tacere invece di sparare fesserie
Poi fai pure un video sui ritrovamenti archeologici che provano che la bibbia non e un libro di fantasia (arca di noe ,l esercito del faraone sul mar rosso ecc ecc )
Perché, hanno ritrovato l’arca di Noè?
Pure i soldati del faraone dopo che si richiusero le acque?
Già e da molto tempo ormai dovresti informarti ,e non solo ,il monte sinai in Arabia esaudita ,hanno trovato tracce del percorso degli istraeliti ,accampamenti ,altari costruiti da mose ,la cima Annerita dove ricevette i 7 comandamenti ,la roccia spaccata col bastone di mose da dove è fuoriuscita la sorgente ,l altare del vitello d'oro ec ec,poi pure sodoma e gomorra le città distrutte dall ira di dio ,i rotoli del mar morto )qui su yutube troverai diversi documentari .
No, ti ho chiesto nello specifico sull’archeologia dell’arca di Noè e dell’esercito del Faraone
@@SapiensSapiensChannel si le hanno trovati entrambi
I cosiddetti evangelisti non hannonai conosciuto Gesù.
Mi scusi perché cita solo Ehrman? Per altro sostanzialmente non aggiunge nulla di nuovo a quanto già scritto dallo scetticismo storico di Reimarus, Strauss, Kahler, Wrede e, dulcis in fundo, Bultmann. Mi scusi ancora, quindi, ma perché chi sostiene, con argomenti discutibili, che, in sostanza, i Vangeli contengano tutte frottole inventate per ottusi ottentotti sarebbe uno storico di indiscutibile valore e chi, con argomenti altrettanto discutibili per carità, sostiene l’attendibilita’ delle fonti protocristiane non ha diritto di asilo nella sua ricostruzione se non per essere bollato come dogmatico, oscurantista, terrapiattista, negazionista, no vax...e tutti gli illuminati aggettivi che usualmente chi attacca il cristianesimo adopera per demolirne la storicità.. comunque nihil novi sub sole...
perché gli argomenti di Ehrman sarebbero discutibili? Comunque non so di chi tu stia parlando, ma gli studiosi di storia delle religioni concordano su questa visione di inattendibilità dei vangeli(per quel che riguarda la figura di Gesù).
Mandela Effect
Vabbè ma un filmato dell’accaduto cioè del fatti accaduti ci sono filmati no?; ma poi come mi spieghi i Miracoli, Padre Pio, Bernadette, Fatima? Vuol dire che Dio c’è, perché queste persone non dicono di aver visto gli alieni
Credo che ormai chi ne fa abuso di tautologia è proprio chi è anticristiano.
Bellissima l'espressione tout court alla fine dell'altro video: "altri falsi scrittori li troverete facendo una ricerca su Google" come dire che Google ormai è l'enciclopedia degli internauti.
Per i video,differente discorso per i commenti,il tempo a disposizione è molto ampio,quindi avresti potuto continuare la tua disamina e farci accapponare la pelle.
Ne farò di conseguenza una sintesi di ciò che è la presunta interpolazione cristiana nel Testimonium Flavianum del IV secolo.
Bisogna innanzitutto analizzare se tutta l'opera è di interpolazione cristiana o solo quella parte in questione.
Bisogna subito dire che analizzandone il testo in questione omettendo le presunte interpolazioni del testo occidentale del IV il contenuto mantiene un senso logico e grammaticale come ci fa notare lo studioso H. St. J. Thackeray.
Analizzando il testo "le antichità giudaiche" ci serviamo di tre passi.
Il primo è in riferimento a Giacomo il minore,dove lo storico non menziona il capostipite (solitamente nella cultura antica si utilizzava fare riferimento solitamente al padre) ma su Giacomo il riferimento è proprio Gesù (basta che controlliate voi in le antichità giudaiche).
Lo storico non menziona Gesù ritenendolo appunto per questo passo "marginale" poiché nei due libri precedenti ne fa riferimento[si tratta proprio del testo "incriminato" dall'interpolazione.]
Il secondo passo è quello di Battista, verosimilmente somigliante negli aspetti fondamentali nel vangelo di Matteo,questo a testimonianza di un fatto storico (anche quí potete servirvi del libro "le antichità giudaiche").
Da questo deduciamo che non solo Flavio Giuseppe ritiene storico il personaggio di Gesù, visto da come ne parla nel passo di Giacomo, ma che storici sono anche personaggi primari e secondari delle narrazioni evangeliche. Non solo personaggi che appartengono più che altro al “contesto” storico, come può essere Ponzio Pilato, ma anche i protagonisti propri delle vicende narrate. Il Giacomo, di cui parla lo storico, è lo stesso apostolo di cui parlano i Vangeli e gli Atti degli Apostoli. La cosa curiosa è che l’ipotesi mitica che vorrebbe i Vangeli come confuse narrazioni costituite soprattutto di elementi mitologici e per nulla o quasi di realtà storica, appare vacillante ancor prima di passare all’analisi diretta dei Vangeli.
Detto questo rimarrebbe solo il passo nel Testimonium ad opera di una presunta interpolazione che tratta dell'argomento di Cristo ma come detto prima ci sono molti indizi su cui riflettere se il passo incriminato è solo un interpolazione occidentalizzata del testo oppure è il contrario.Proprio nel 1971 una scoperta del prof.Shlomo Pines dell'Università Ebraica di Gerusalemme trovò nel libro "La storia universale" di Agapio di Hierapolis scritto in lingua araba risalente al X secolo di cui ne riporto il passo:
Similmente dice Giuseppe l’ebreo, poichè egli racconta nei trattati che ha scritto sul governo dei Giudei: “A quell’epoca viveva un saggio di nome Gesù. La sua condotta era buona, ed era stimato per la sua virtù. Numerosi furono quelli che, tra i Giudei e le altre nazioni, divennero suoi discepoli. Pilato lo condannò ad essere crocifisso ed a morire. Ma coloro che erano suoi discepoli non smisero di seguire il suo insegnamento. Essi raccontarono che era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione e che era vivo. Forse era il Messia di cui i profeti hanno raccontato tante meraviglie.”
Siamo quindi in possesso di un passo che non presenta più quelle sospette espressioni di fede ma ne introduce ancor più l'integrità nella sua totalitarietá.
I libri alle spalle sono uno sfondo 😂
Assolutamente no 🙂
Sono veri e sono una parte
@@SapiensSapiensChannel si vede benissimo che è uno sfondo. Se poi sono i tuoi e li usi come sfondo potrebbe essere possibile.
I video sono girati in soggiorno, su una poltrona Ikea distante circa 60-70 cm dalla libreria, che è reale come sono reali i libri 🙂
Dalla mia testa stanno a poco più di mezzo metro
La storicità e attendibilità dei vangeli è certa e fuori discussione, le ragioni sono tantissime per essere elencate in questa sede. Dico solo che i Vangeli riportano fatti che mettono in cattiva luce gli Apostoli o addirittura Gesù stesso. Non hanno " inventato " nessuna apparizione di Gesù a Sua Madre, perché? Ma c sono moltissimi elementi che hanno dell'incredibile e assurdo se quei testi fossero inventati.
Ah ecco. A saperlo prima …
@@SapiensSapiensChannel Prof lei sà benissimo che per altri personaggi del passato, gli storici reputano credibili scritti di centinaia o più anni dopo. Perché x i Vangeli non può essere? Marco x esempio, come ha fatto notare uno storico, non nomina mai Caifa, a differenza degli autori di Luca, Matteo e Giovanni. Questo potrebbe significare che era noto ai suoi lettori e la fonte cui attinge potrebbe essere di 7 anni prima, visto che Caifa resto in carica fino al 36d.c . Poi tutti gli scavi archeologici o tutto quello che sì sà sulla Palestina di quel tempo non è in contrasto con i Vangeli, anzi sembra che gli autori conoscono bene. Cmq mi rendo conto che io, per grazia( o disgrazia, per altri) sono credente, quindi, diciamo, di parte. La prima comunità cristiana è fondata sulla convinzione che Gesù ha vinto la morte. In questo io credo fermamente. Ma se lei ha ragione, se Gesù non è risorto, allora Dio non esiste.
Il Vangelo di Giovanni parla della risurrezione di Lazzaro. Gli altri tre Vangeli non fanno nemmeno cenno ad un fatto clamoroso come questo.
Basterebbe questo a far capire che si tratta di racconti che, quanto più sono lontani dai fatti narrati (il Vangelo di Giovanni fu scritto per ultimo e quasi un secolo dopo Gesù), più si riempiono di .... miti e favole.
Altro che storici.
@@mpellecc1 Strano però che l'autore di Giovanni abbia inventato una resurrezione, così clamorosa è inverosimile. Poteva scrivere che Lazzaro era morto magari da qualche ora....
@@mpellecc1 Che i vangeli non riportino gli stessi eventi non significa che non siano attendibili, anzi, ognuno di essi mette in luce diversi aspetti della vita di Gesù. Esempio: Dell' infanzia di Gesù ne parlano solo luca e Matteo mentre Marco e Giovanni non ne parlano. Se tutti e quattro evangelisti avessero riportato gli stessi avvenimenti, negli stessi termini, si sarebbe potuto parlare di copie e qualche sospetto sarebbe venuto anche a me. Gli evangelisti si sono serviti di tradizioni orali e scritte. Hanno scritto dei racconti trenta, quarant'anni dopo la morte resurrezione di Gesù, non quattrocento anni dopo. 👋
Per una corretta soluzione della questione circa l'attendibilità dei testimoni, se certamente è importante la presa in considerazione di fattori naturali, antropologici, storici e culturali (in quanto si tratta di testimoni umani), è pur vero che tale ricerca, perché sia condotta correttamente, non può prescindere dal fattore sovrannaturale: noi non leggiamo sic simpliciter la parola di Paolo, la parola di Matteo ecc... , ma la parola di Paolo ispirata da Dio, la parola di Matteo ispirata da Dio, tant'è che alla fine della lettura recitiamo "parola di Dio" e non "parola di Paolo". Qualora non si considerasse quanto appena detto si starebbe facendo solamente lavoro, per quanto pur degno dell'uomo, di interesse storico e non religioso. Stante ciò, mi permetto di concludere così: cosa se ne fa l'uomo in ricerca di Dio di un'opera, per quanto fine ed erudita, di argomento storico? Nulla.
Lei scrive: “noi Non non leggiamo la parola di Paolo, ma la parola di Paolo ispirata da Dio”.
Ecco, finché non ci dimostra ciò che dice, e cioè che la parola di Paolo è ispirata da Dio, noi non possiamo che fermarci alla parola di Paolo, che spesso è stata interpolata, alterata e, addirittura, neppure tutte le lettere a lui attribuite sono autografe (forse sono solo 7 le originali).
Insomma, Lei ha le prove che si tratti di parola di Dio?
Al fine di condurre, come lei sostiene, in maniera corretta tale ricerca, potrebbe gentilmente provare, in maniera inconfutabile, l'esistenza di questo famigerato "fattore sovrannaturale"? In caso contrario temo si tratti soltanto di cieca credenza in testi ampiamente manipolati nel corso dei secoli, se non addirittura inventati di sana pianta e dei quali, in ogni caso, non esiste alcuna certezza su chi li abbia realmente scritti.
Ergo, se nessuno conosce i veri autori, come potremmo addirittura conoscere l'ispiratore?
Ci metti la mano sul fuoco che la parola di Paolo sia ispirata da dio? Ti giocheresti la vita dei tuoi figli o dei tuoi genitori su questo? E se invece Paolo fosse stato solo un pazzo schizofrenico come, ahimè, ce ne sono tanti oggi che credono di parlare con dio ma invece hanno solo dei gravi problemi mentali?
Questa concreta e decisamente più probabile possibilità non la metti nemmeno lontanamente in conto?
@@SapiensSapiensChannelLei ha ragione, non ho seguito quella buona regola della dialettica che è discutere secondo premesse e principi che siano condivisi dai dialoganti ed evidentemente non mi ritrovo a parlare con qualcuno che accetti che quanto noi chiamiamo Sacre Scritture sia parola di Dio... Faccio allora un passo indietro. Riformulo il mio commento precedente e poi faccio qualche codicillo alla sua risposta, così che si possa continuare questa nostra conversazione. Tengo a precisare innanzitutto che quella di prima non voleva certo essere una obiezione a quanto da lei esposto così diligentemente, ma piuttosto un'integrazione e un perfezionamento... Le volevo venire incontro semplicemente per una corretta posizione del problema, la non sarebbe avvenuta qualora non si fossero presi in considerazione tutti gli elementi che mette in gioco. Aggiungo poi che, qualora chi si stesse impegnando in tali questioni non voglia esprimersi nè affermativamente nè negativamente se quella che si sta leggendo è parola di Dio (come ho presunto sia Lei), è pur necessario che costui (il ricercatore) comunque sia tenga conto della pretesa di colui che si presenta come testimone del verbo divino... Faccio un'analogia facile facile almeno ci capiamo: rimanendo nel campo dell'ermeneutica, nella lettura di un testo filosofico (poniamo di Severino di cui credo Lei sia un estimatore) non guardo e non analizzo semplicemente il frastico (al ciò che è detro), ma anche alla pretesa del nostro Filosofo, ovvero quella di avanzare una verità universale, necessaria ecc... (infatti potrebbe darsi il caso che quello stesso identico contenuto del frastico sia recitato pari pari da un tale che invece intende scimmiotare il nostro filosofo: vedi ad esempio gli interventi di Boldrin su Severino). Bene: questa precisazione che ho voluto fare al mio commento è semplicemente per indicare come, nella risoluzione della questione dell'attendibilità, venga coinvolta dell'umano non solo la sfera storico-scientifica, ma anche quella propriamente religiosa e di attesa nei confronti di Dio: non fare ciò sarebbe come leggere la struttura originaria come se fosse l'insieme dei vaneggiamenti di un pazzo, ovvero leggerla senza prendere in considerazione che colui che sta parlando vuole fare il filosofo. Concludo dunque che il nostro ricercatore dell'attendibilità dei vangeli, qualora si limitasse esclusivamente agli aspetti naturali della questione, farebbe una ricerca destianata al fallimento.
Il codicillo alla sua risposta lo metto nel prossimo commento
Prima di arrivare al codicillo, desiro integrare ulteriormente quanto da me appena detto, così che il mio discorso si presenti con maggior forza. E' infatti necessario precisare che ogni uomo, al di là di ogni apparenza di ateismo (che sembra soprattutto essere presente nel nostro oggi), è uomo religioso, uomo desideroso e rapportantesi all'assoluto. Che la religiosità sia connaturale all'uomo, si dica per inciso, è dovuto al fatto che egli è e essere intellettuale (capace cioè di cogliere l'ente in quanto ente e quindi il bene: ens et bonum convertuntur) e conscio della sua finitezza (vedi i fenomeni della sofferenza e della morte): non riesce a riposare in se stesso. Ognuno ha un dio: c'è chi Dio lo vede nel trascendente, chi lo vede nella materia (San Paolo parlava degli adoratori del ventre, no?): tutto sta a quali esperienze si fa nella vita e come le si è interiorizzate sia spiritualmente che intellettualmente.
Questa integrazione mi è sembrata necessaria giusto per intenderci sul fatto che la sfera umana del religioso (che ho per l'appunto interpellato sopra) non può essere assolutamente interpretata in modo semplicistico come caduta di animi deboli o come superfetazione di un uomo alienato dal sociale (mi si permetta di dire che Marx adorava il dio-uomo-singolo e vedeva nel capitale Satana... era anch'egli un religioso).
Se a questa mia integrazione un animo severiniano (come credo di capire Lei sia... mi dica se sbaglio) volesse controbattere "la religione non è naturale, ma alienazione, poiché al suo costituirsi presiede il convincimento dell'annullamento dell'essere, cosa che porterebbe a credersi un niente e a porsi alla ricerca di un dio che salvi", io rispondo: ammesso e non concesso che quanto indicato da Severino sia il vero, ma quale senso avrebbe allora interrogarsi su un argomento come l'attendibilità dei vangeli? Innanzitutto per il severiniano il vangelo non esiste, infatti è qualcosa che per la coscienza del mortale prima non c'era e poi è venuto all'essere; poi per il severiniano non dovrebbe avere alcun senso la questione dell'attendibilità del vangelo: se ci preoccupiamo dell'attendibilità di qualcosa è perché c'è l possibilità che il testimone inganni e dica il falso... ma quale falso potrebbe dire un cerchio finito del destino? a quale scopo, se l'ontologia severiniana ecckude a priori l'esistenza di scopi? ed inoltre mancherebbe tutto quel patos tipico di chi e è in ricerca di Dio e vuole accertarsi della attendibilità dei vangeli per accertarsi che sia veramente il verbo divino (ciò, poiché il severianiano esclude a priori che vi sia un dio dominatore del divenire da scoprire e da amare).
Ripeto: espongo queste repliche al "severiniano" nella presupposizione che Lei lo sia e potesse muovere alcune obiezioni alla mia integrazione.... bene ora veniamo al codicillo.
Dirà anche cose interessanti....ma l'ansia! Non fa altro che sospirare di continuo. Ha anche la fronte accigliata. Sembra proprio che soffra quando parla. Non so, nell'era della comunicazione, uno che fa video su RUclips dovrebbe curare questi aspetti.
😅😅😅
Guardi, sono così di natura 🤷♂️
Ma le assicuro che stavo bene e rilassato. Era uno dei primi video sull’argomento, prometto che migliorerò 🙂
Ma perché continuare a mettere in discussione la storia di Gesù? Già la domanda,se di per sé i testimoni oculari fossero attendibili o meno,e' una domanda stupida. Certo che coloro che furono testimoni oculari di quanto venne compiuto da Gesù sono attendibili. Qui stiamo parlando no di uno o due ma da una gran folla di gente,che ha riportato ciò che ha visto,realmente,di quanto Gesù ha compiuto. Quando Gesù ridava la vista ai ciechi,chi ha visto compiere questo miracolo,non poteva fare un racconto discrepante,poiché tutti hanno visto allo stesso modo,compiere quel tipo di miracolo. Per non parlare che Gesù Esorcizzava i posseduti. Guariva i lebbrosi. Ha resuscitato figlia morta,di un centurione romano. E tanto altro. Per cui e' inutile fare considerazioni su Gesù ibride. Ovvero che non sono né carne,ne pesce!
Ma lei lo ha mai letto qualche libro serio sulla questione? Commenta come un forsennato, ma qualcosa sull’argomento l’ha studiata? Immagino proprio di no, cavolo. E allora se prima, con un po’ di umiltà, studia e poi commenta?
@@SapiensSapiensChannel Più serio dei vangeli canonici? Dai...sia obiettivo! Inoltre Forsennato non direi proprio! io dico solo la realtà dei fatti,con pacatezza! Ad es. I miei genitori all'epoca,per un breve periodo,frequentarono i testimoni Geova,e di conseguenza studiarono la sacra bibbia. E mi hanno dato i giusti,insegnamenti sulla religione. Per cui la questione sul caro Gesù la conosco bene,e con umiltà. Lei confuta parecchio la realtà dei fatti. I testimoni oculari di quanto fece Gesù, sono attendibili? Che domanda,sciocca!!!!
Ah, ho capito😅
Ora mi è tutto chiaro 🙂👍
@@SapiensSapiensChannel Bene! Tanto meglio!
@@SapiensSapiensChannel 👍🖐️
Crediamo ancora a Darwin e non dovremmo credere agli evangelisti ???
Guarda che non si CREDE a Darwin: la letteratura scientifica moderna ha dimostrato che l'evoluzione è un "fatto" provato, confermato e supportato da prove di varia natura. Il dibattito moderno non è più su "se" l'evoluzione sia avvenuta ma su "come" questa sia avvenuta e come la vita sulla terra continui ad evolversi.
No no tranquillo,questi credono agli aGlieni (la G è accessoria)
Darwin era uno scienziato, ammesso che tu sappia che cosa è la scienza
Hai ragione. Se crediamo agli evangelisti, allora possiamo davvero credere a qualsiasi stupidaggine....
@@ferdinandogreco1622 Le credo
Pensate alla fortuna che hanno avuto i popoli delle Americhe nell' aver conosciuto il cristianesimo
SPOILER : NO 😂