Ho dato un'occhiata parziale al video e mi trovo in linea con il pensiero di Floriano, un coltello deve essere ben affilato a prescindere perché è una certezza in più tanto nelle emergenze quanto nei lavori ordinari: capisco che sia una rottura portare il filo a certi livelli, a me ad esempio ha sempre scocciato tanto andare ogni volta dall'arrotino, magari ti fa anche un lavoro soddisfacente ma magari ogni tanto si resta anche delusi... prima affilavo (giuro) con una banale pietra da fiume (con tutti i limiti che ne conseguono) o con la pietrina contenuta in qualche fodero, poi con il passaggio al kit Lansky ho finalmente ottenuto dei risultati buoni per un dilettante del mio livello. Certo con i coltelli grandi è molto impegnativo e bisogna lavorare per sezioni, ancora non ho raggiunto il top del filo a rasoio ma vedo dei costanti miglioramenti e la cosa mi piace. Se non altro in questo modo dall'arrotino ci posso andare giusto per rimediare a danni rilevanti e non per ogni minima cosa. Poi che discorsi, un buon acciaio darà sempre risultati migliori di uno più scadente specie sulla tenuta del filo ma questa è un po' la scoperta dell'acqua calda...
Complimenti Floriano per il video sempre interessante. Mi permetto di menzionare in aggiunta, un aspetto preso poco in considerazione, verificato anche con la mia piccola esperienza in officina di rettifica stampi: La finitura del filo influenza anche la durata del tagliente durante il lavoro e, sembrerà strano, ma un tagliente durerà di più, man mano che la finitura diventa più a specchio. Questo accade perché, asportando materiale nell'affilatura, con una grana grossa, si lasciano delle creste molto marcate, che dopo pochi tagli, iniziano inevitabilmente a rompersi, come fossero delle micro micro cippature. Anni fa' credo di aver visto anche un video dove si vedevano degli ingrandimenti a questo proposito. Invece su un bel filo a rasoio, queste creste diventano più piccole e omogenee, creando un filo più compatto e quindi più resistente. Come dicevo sopra, questo fenomeno si verifica appunto, negli utensili da officina, dove tutti i taglienti che devono durare molto, vanno lucidati a specchio. Aggiungo un altro piccolo dettaglio, più riscontrabile su acciai carboniosi: più la superficie è a specchio e meno sarà intaccata dall'ossidazione, il filo ovviamente non fa eccezione. Quindi, per concludere, azzardo una variabile che può aggiungersi alla qualità di tempra...che aziende come Extrema Razio o Esee, siano più brave di altre con medesimi acciai, nella fase di tempra? O sono anche più precisi e puliti nell'affilatura? Io non lo posso sapere, perché non ne possiedo...rimani solo tu Floriano, a fugare ogni dubbio😁 Scusate la lunghezza ragazzi e complimenti ancora.
Grazie mille dell'intervento interessantissimo Marco, verissimo sia a durata che a resistenza all'ossidazione. A livello di trattamento dell'acciaio è indubbio che alcune case lavorano e trattano gli stessi acciai in maniera nettamente superiore di altre. L'n690 di extrema ratio è nettamente superiore a quello dei concorrenti
Condivido soprattutto nell'aspetto del buonsenso. Chiaro che un coltello affilato "a rasoio" va meglio di uno affilato alla bellemeglio, ci sta anche che al campo ci si porti una dc4 o addirittura una dc3 e gli si dia una passata giusto per riportare il filo a condizioni decenti. C'è da dire che con acciai tipo sleipner o niolox è difficile che ce ne sia bisogno effettivo, mentre con acciai al carbonio più "teneri" una passatina, non dico che la dai sempre ma sovente. Il bk9 per esempio che tiene sicuramente bene il filo, se usato "malamente" (ci picchio anche per terra, nelle radici, siepi ecc) capita spesso che abbia il filo rovinato per cui pietrina dc4 e via. Tanto è inutile fargli il filo a rasoio che poi dopo due secondi becco il paletto della recinzione mentre taglio la siepe e si rovina nuovamente. Questo per dire, dipende anche dall'uso. Se ci fai solo legno, difficile avere grossi problemi, se ci tagli i cibi ancora meno.
Ciao Floriano. Grazie per le tue spiegazioni sui fili a rasoio e sul logo ER. Chiarissime come sempre. 🤗💚 Anche a me piacciono le piccole lame da collo. Grazie per I tuoi consigli. 🤗💚 Per finire, la marca CUDEMAN è in effetti bravissima. Ho un CUDEMAN MT-5 in N695 : bellissimo ! 👊😋
L'affilatura di fabbrica è quella del coltello solo fino a quando non lo riaffili. Posto che choppando la lama lavora senza scorrere lucidando a specchio il filo si eliminano i micro-denti dove finiscono al filo le micro-righe che opacizzono il filo. Facile con lo strop a angolo guidato della lansky. Personalmente uso il kit lansky per portare il filo a specchio anche nel bosco. Grazie del video ciao!!!
@@PDT grazie mille!!!! Perché vorrei saperne ,in modo da aumentare mia conoscenza, che grazie a te, ora posso avvicinarmi alle bancarelle di coltelli e parlare agli artigiani con consapevolezza! Grazie, grazie mille!!! È un mio proposito del 2022 saperne di più sulla Damascatura!!!✌👍
Sono d accordo, Utilizzando la mia cara roncola per lavori di taglio rami e sfrondatura , cerco di affilarla a rasoio (per quanto possibile). Utilizzare un' utensile da taglio per un paio d ore si sente la fatica accumulata e vi assicuro che avere tra le mani un tagliente affilato al massimo delle sue possibilità dove basta quasi il peso dello stesso per eseguire il taglio conta parecchio. Provate per credere!
Da fanatico del filo a rasoio, concordo assolutamente. Sia su quelli che costruisco io, sia su quelli che acquisto, una stroppata al filo dopo ogni uso non manco mai di darla e, se maggiormente consumato, vado di pietre e olio di gomito finchè non mi affetta la carta tenendolo con due dita. Lo stesso vale per l'accettina autocostruita e per l'accetta di fiskars: ci affetto la carta anche con quelle....
Buongiorno Floriano hai mai provato il becut e secondo te a parità di qualità del trattamento termico quali sono i tuoi acciai preferiti sia inox che no Il filo più è a rasoio meglio va poi nell uso ci pensa lui a perdere un po il filo unica cosa a bosco o a comunque chopping o batoning su secco un filo più aperto tiene di più vedi lo skrama
Ciao Marco, lo skrama 240)(la parte da spacco intendo quella affilata a 34) arriva dalla casa a rasoio e lo riaffilo uguale, te lo mostro nel video di venerdì 😉 Acciai preferiti è un po difficile visto che poi geometria e spessori influenzano le caratteristiche di un coltello. Se devo andare a macrocategorie 3V, 80CrV2, 1095, Sleipner, Niolox, n690 (in ordine casuale) Il becut ho provato solo un artigianale di Donati e devo dire che mi è piaciuto parecchio. Però anche qui, tempra e geometrie possono influenzare molto il mio giudizio. Diciamo che devo provarne qualcun'altro prima di poter dare un giudizio
Ciao. Hai detto che tra i coltelli spagnoli preferisci i Cudeman. In confronto ai Cudeman, cosa pensi dei Muela in molibdeno vanadio? Grazie, e saluti.
Ciao, giusto per capire fino a quanto spingersi con l'affilatura "a rasoio", utilizzando le pietre sintetiche dici che rifinire con una 4000 grit sia eccessivo? meglio fermarsi a 1500 per mantenere il filo più a lungo?
Se è affilato agli stessi gradi tirare a 4000 ti da solo un filo più pulito sul taglio. Tenere a 1500 più "grippante" su alcuni materiali, tipo cordame. Il deterioramento è pressoché identico. Ovviamente il 1500 rimarrà per più tempo vicino al risultato ottenuto, il 4000 perderà un po' prima ma comunque non è che smetterà di tagliare, semplicemente perderà un po di pulizia sul taglio
Ciao, Floriano, mi consigli uno Spyderco con lama in ottimo inox, lama circa 10 cm, facilmente chiudibile con pollice stessa mano dx, dal peso 120/150 grammi?
Grande Floriano hai comprato il kreios di e.r. Non sto più nella pelle x la recensione...io l'ho provato ....praticamente è un carro armato. Pesante ma da paura. Se ti ricordi qualche mese fa ti avevo chiesto la recensione di questo machete....... dai sbrigati a mettere in rete la prova .👍👍💪💪💪
Ciao floriano ho una domanda: ultimamente sto usando il mini tuff in 4116 per aprire gli imballaggi e ho notato che il filo mi dura di piu quando arrivo fino alla grana 600 rispetto a quando arrivo a grane più alte o alla ceramica tipo quella della cc4. Come mai secondo te? Il filo in entrambe le configurazioni viene fatto a 20 gradi per lato PS: premetto che la carta la fa bene in entrambe le configurazioni, ovviamente in quella con grane più fini il taglio risulta più setoso
@@PDT è quello che avevo pensato anche io. Probabilmente più grezzo rimane più micro dentellato e si comporta un pochino come una specie di serrated. Cmq invece sul taglio del cibo non trovo differenze di tenuta del tagliente e il filo più rifinito si apprezza parecchio di più.
Buongiorno Flo...niente di più vero sull'affilatura da preferire, anche perche' sta nell'ABC della coltelleria che meno il coltello e' affilato, e più e' anche facile farsi male nei lavori sia fini che pesanti...!! Ciaoooooo...ALESSANDRO
Buongiorno, mi sono appena iscritto al tuo canale che trovo molto interessante.Volevo sapere se è normale utilizzare un coltello per abbattere alberi o fare lavori pesanti .
Visto che la citi: la DC4 va bagnata? Perché nelle istruzioni c’è scritto di no, ma in diversi video ho visto che viene bagnata prima dell’utilizzo. Grazie.
Complimenti, ancora un video molto interessante e pratico. Sei davvero bravo! Il nome del canale però...consiglio di cuore: cambia il significato di quella T...!
Il nome deriva da un film di Carpenter, "Grosso guaio a Chinatown" è detto ovviamente in tono ironico. È la stessa cosa che mi hanno detto più o meno un anno fa i marchi che adesso collaborano con il canale 😉 Grazie dei complimenti
Pienamente d'accordo con te sul discorso filo. Un coltello DEVE tagliare. Stop. Ne approfitto per chiederti: hai mai fatto un video sul Viper Tank? Grazie.
Arrivato ora il ranger marattini. Sono assolutamente preso dalla bellezza e dalla maneggevolezza. Anche spiritualmente ti porta nel bosco solo guardarlo. Il suo scopo sarà la cucina da campo dalla carne ecc. Gran coltello e anche accessibile.
Dovresti specificare cosa intendi per affilatura a rasoio, che rade il pelo? Perché anche affilando con un nastro grana 220 rade il pelo , ma se lo guardi al microscopio presenta dei micro “denti”che aiutano nel taglio per strisciamento di corde .
Diciamo che per me è a rasoio quando fa la carta più che il pelo. Ovviamente è un gusto assolutamente personale, alla fine l'importante è che il coltello sia affilato bene
Però scusa se te lo dico , è logico che in coltello deve essere affilato. Pensavo il video fosse servisse per spiegare ai meno avvezzi le differenze tra le varie affilature .
Non è vero che c'è solo la canapa....c'è anche la buccia dei pomodorini dove sovente un filo ad minkiam funziona meglio......tragicamente vero!......🤣🤣🤣🤣
Eheh ti sei infilato in un bel ginepraio con questo discorso 🙂 Secondo me il coltello da campo deve tagliare..è buona regola dargli un affilata prima di ogni uscita perché è lo strumento che stresseremo maggiormente. Il punto è, QUANTO e COSA deve tagliare ? Distinguerei due categorie : coltelli da campo e coltelli da back up. C’è ad esempio una nota scuola di sopravvivenza che ai proprio allievi non fa MAI affilare i coltelli,perché devono saperli usare in ogni condizione (e mi pare esagerato!) A parere mio un coltello a bosco,per uso da campo deve tagliare bene,non mi interessa nello specifico che faccia la carta o i peli ma che al momento dell uso non mi scivoli sul legno o non mi impegni troppo tempo su un eventuale riaffilatura (post chopping per esempio) poi è ovvio che ritrovarsi il coltello ancora affilato a fine giornata fa piacere a tutti. Ho visto coltelli da campo tirare giù alberi e la sera fare ancora i ricciolini per il fuoco 🔥. Quindi sul coltello da campo ti direi da 1 a 10 un affilatura che vada da 6 a 8. Se parliamo di coltelli da back up quelli avendo compiti più delicati o precisi vanno affilati con maggior cura, trovarsi un coltello che non taglia neanche il salame o la corda all’occorrenza quello si è snervante. Ho amici che il coltello lo riaffilano solo se compaiono delle cippature, altri che lo usano e lo lasciano sporco fino alla volta successiva,a me personalmente piace poter usare il coltello a 360° quindi dev essere ben affilato. In conclusione il coltello devo fare il suo lavoro il meglio possibile come il resto dell attrezzatura,portarlo non del tutto affilato è come uscire con il GPS al 50% di carica può bastare in certe occasioni ed essere poco e spegnersi in altre ,a voi la scelta 🙌
Completamente d'accordo su tutto Paolo, mi sa che non si è capito bene il senso del video, che era che una bisellatura grezza non lavora meglio sul legno, e una a rasoio non è per forza più delicata. Poi ovviamente i gusti personali sono assolutamente soggettivi e inerenti all'uso specifico del coltello
Scusa ma che intendi per affilatura a rasoio? io i miei coltelli li affilo fino a che non tagliano la carta e basta, per portarli a "rasoio" nel senso che tagliano i peli, ci vuole un bel po di tempo e le pietre giuste (almeno una 8000 ma anche di più) e quel filo li non dura molto, soprattutto se ci si lavora...
@@PDT Ah ok, no perchè se riesci ad affilare a "rasoio" con il Lansky saresti un mostro😆 Io mi sono cimentato con i rasoi a mano libera e affilarli come si deve richiede delle pietre abbastanza costose e parecchio tempo...
Ciao Floriano 👋😊 Ho parlato delle tue interessanti spiegazioni al coltellaio che mi diceva che una lama più affilata era anche più fragile. Ecco le sue spiegazioni : L'acciaio è composto di grani microscopici, che non possono essere tagliati dall'affilatura. Quindi si può affilare un coltello solo fino a un certo limite. Questo limite è stabilito dalla grandezza dei grani microscopici. Gli acciai prodotti dalla metallurgia delle polveri hanno grani molto più fini di quelli prodotti classicamente. Per questa ragione, a geometria di lama uguale, si può ottenere un filo molto più affilato su, per esempio, un M390 o uno ZDP-189 che su un 420J2. Molto più affilato significa, al nivello microscopico, molto più fine. A questo fatto si deve aggiungere che un acciaio a grani fini e compatti risulta anche maggiormente duro. Questa durezza serve per conservare il filo più a lungo. Ma purtroppo rende un filo, già più sottile (se affilato al limite) come spiegato inanzi, ancora più fragile ai colpi. Nota Bene: bisogna anche dire che oggigiorno gli acciai prodotti dalla metallurgia delle polveri sono capaci di offrire al contempo alta durezza e alta resilienza... L'energia di un colpo (qui non si parla di taglio) su un filo rischia di rompere più facilmente un filo fine e duro che un filo meno fine e meno duro. Il primo si romperà (chips) e il secondo si deformerà. La deformazione è meno grave in bushcraft/sopravvivenza, perché è più facilmente recuperabile. Non si può dunque valutare le capacità di chopping e batonning (soprattutto la resilienza) delle lame con dei tagli di carta. Con la carta si ricerca la maggiore capacità di taglio. Con lo chopping e il batonning si ricerca la migliore capacità di resilienza all'impatto. In riassunto : 1. A geometria di lama uguale, un acciaio a grani più fini affilato al limite darà un filo più sottile e quindi taglierà meglio, ma anche sopporterà meno il colpi. Se poi è anche più duro il problema aumenta (salvo su certi acciai che riescono ad essere duri e resilienti) e farà dei chips invece di deformarsi. 2. A geometria di lama uguale e a parità d'acciaio, un filo affilato al limite sarà ovviamente più sottile di un filo meno affilato. Per semplice legge meccanica sarà dunque più capace al taglio (foglio di carta, peli, carne) ma anche più fragile nel sopportare gli impatti (chopping e batonning). Per finire, bisogna notare che qui si è parlato solo della resilienza del filo. Per i lavori pensanti in foresta bisogna poi ovviamente anche considerare non solo la resilienza del filo ma anche (e forse soprattutto) la resistenza alle torsioni dell'intera lama, dove c'entra il tipo d'acciaio, lo spessore della lama, la sua struttura e geometria... Ma questa è un'altra storia... Ecco carissimo Floriano la risposta del coltellaio di cui ti parlavo. Non so se ti serve o no... e se vuoi rispondere... Ovviamente a me farebbe piacere capire come mettere insieme la tua esperienza e la verità che ci hai condiviso nel tuo video, sulla quale non ho il minimo dubbio, e le spiegazioni qua sopra, che mi sembrano altrettanto razionali e ragionevoli... Quindi... Grazie per la tua sempre precisa risposta 🤗💚 ⚠️ Importantissimo : con questa risposta del coltellaio, che ti ho trasmesso qua sopra, non voglio assolutamente romperti i c... e capirei perfettamente che non rispondi più a questo argomento che hai già trattato con tanta cura e generosità ! Quindi vedi tu molto liberamente se vuoi o no rispondere più precisamente sul PERCHÉ la sottilezza (e durezza) del filo non lo rende finalmente, per esperienza, più fragile... (sembra infatti contro-intuitivo) 🤗 Anche se non rispondi più, lo capirei benissimo 🤗 Grazie già per tutto 🥂😊 A presto 👊😊
Ti rispondo in due parole... lo skrama 240 è affilato a 34° e la carta la fa a rasoio. Condivido il parere superprofessionale ma detto questo stiamo parlando in modo stratecnico di coltelli che il 90%, se non di più, di noi userà al massimo per tagliare il salame
@@PDT Grazie Floriano per la tua risposta 🤗 💚 Pensandoci su per cercare di capire... direi che, tenendo conto della tua grande esperienza e del commento ultra-interessante di Marco Ferrazzi, direi che si può forse trovare una risposta come questa (da verificare però scientificamente) : 1. In ligna di massima, più un materiale è duro e più è fragile (rischio di rottura) all'impatto e alle torsioni : vedi il diamante, che non si graffia ma che si rompe. Tuttavia ci sono leghe di acciai che riescono a sposare durezza e resilienza (all'impatti) e resistenza (alle torsioni) : vedi l'acciaio ossidabile 1095 o l'acciaio inossidabile Elmax per esempio. 2. In ligna di massima, al nivello geometrico, più un materiale è sottile e più è fragile (rischio di rottura) all'impatto e alle torsioni. Per questo anche l'angolo di affilatura deve essere diverso per i lavori d'impatto e per i lavori di precisione. 3. Tuttavia, forse - giustamente - la cosa è diversa se questa sottilezza non è dovuta alla struttura, ma all'affilatura stessa. Forse perché l'energia dell'impatto è minore su un acciaio che sta tagliando bene, penetrando bene, pure sottile, che su un acciaio meno affilato, anche se meno sottile... Forse questo paradosso è dovuto al principio di Bernoulli (più un fluido va veloce e meno fa pressione - però non so se può essere applicato qui visto che tutti i materiali sono solidi...) ? O semplicemente perché il fatto di tagliare, di penetrare, disperde l'energia che non va più ad impattare direttamente sul filo sottile... ? O forse perché in linea dritta una superficie sottile offre in realtà una maggiore resistenza all'impatto concentrato sulla sua "linea centrale" (dove in altezza c'è più materia)... ? O cos'altro... ? Che conclusioni tirare dal fatto che la forza d'impatto tocchi, su una lama affilata bene, una superficie minore (più o meno "resistenza") ? E perché ? Comunque è una faccenda molto interessante. Perché tu hai constatato dal vivo, per via di 1001 esperienze, un fatto apparentemente ovvio, ma in realtà paradossalmente difficile da spiegare... : più è sottile perché più è affilato, meglio un filo va anche per il bosco. Forse bisogna chiedere il suo parere a Alfredo Doricchi, che è - alla base - uno scienziato... Comunque sarei felice di avere il parere di chi conosce meglio di me le ragioni di questo fenomeno... Grazie in anticipo a tutti per le vostre risposte 🤗 E grazie a te Floriano per tutto 🤗💚 A presto 👊 😊
A mio modesto avviso vi è un errore concettuale alla base della teoria dell'arrotino sopra esposta. L'arrotino non considera che a livello microscopico l'ampiezza del filo non è costante se non si insiste sull'accuratezza. Ciò che rende fragile il filo sono irregolarità che lo rendono a livello microscopico più sottile in alcuni punti le micro-cricche. L'affilatura estrema non è estrema per la sua sottigliezza ma per la sua omogeneità. A parità di geometria un filo fatto tirando lo strop rigido a angolo guidato con il dentifricio si presenta come una linea sottile, un filo tirato grossolano come una microscopica catena montuosa.
@@matteozavattoni4278 Grazie infinite Matteo per questa bella e interessantissima risposta 🤗💚 La domanda che ci facevamo era poi questa : un filo affilato a rasoio è più fragile in ambiente forestiero con legno contenendo impurità che un filo meno rasio... o no ?
@@o.k.corral Il rasoio deve recidere i peli senza irritare la pelle, per questo motivo la lama del rasoio deve essere priva di denti e si rifinisce con la coramella. Usando la coramella il filo a livello microscopico è completamente smussato per via del passaggio da un filo all'altro senza interrompere il contatto tra cuoio reso abrasivo dal compound e lama ma solo allentando la pressione. Lo strop sui coltelli funziona in modo diverso poiché in nessun momento la lama dovrebbe essere trascinata sul cuoio a detrimento dell'affilatura. In termini facilmente percepibili la conseguenza di ciò è che prendendo un foglio di carta a A4 piegato a metà a 90⁰ e posato, in equilibrio sfruttandonne la L un KA-BAR BK2 con il filo ripristinato bene dopo un uso intenso taglia la carta con la sola pressione e la resistenza opposta dal foglio di carta che resta in piedi senza piegarsi, una lametta gillete non riesce a fare altrettanto. Un rasoio a mano può essere portato facilmente a tagliare come un coltello affilato ma dovrebbe essere affilato un po'più ottusamente del solito, senza essere smussato con la coramella ma solo stroppato con il lato piano del cuoio, l'esterno della pelle, ciò però renderebbe difficile radercisi senza farsi male. Un coltello affilato non "a rasoio" cioè con delle microscopiche irregolarità sul filo tenderà a perdere il filo più facilmente di un coltello stroppato con cura. Per inverso un rasoio affilato un po' più ottuso del solito, cioè a coltello, sarà leggermente più resistente se usato per degli usi impropri come tagliare i capelli che sflangiano oltre i denti del pettine.
Io davo per scontato che dopo l affilatura debba tagliare la carta anche perché ritenevo la prova del nove del lavoro, non sapevo che esisteva un altro tipo di affilatura. E cmq con l affilatura da campi dc4 o cc4 ci si arriva a tagliare la carta
Buongiorno taglia gole. No dai non scherziamo sull'affilatura! Quando ti piace il filo grezzo è perché è il massimo che riesci ad ottenere in affilatura. Es ieri mi hanno portato i coltellacci di ritorno dal coltelliere , affilati e lucidato. Ciao proprio! I rasoi tagliano meno.
Con la dc4 si ottiene Tranquillamente un filo a rasoio, certo se il filo è molto danneggiato allora si dovrà partire da grane più grosse, ma io con la dc4 e cc4 + strop ottengo risultati ottimi
Floriano io uso la stessa pasta abrasiva che usi te e ho notato che mangia parecchio dopo diverse affilate fatte stroppando e basta il filo era diventato convex😂
Secondo me bisogna apprendere la tecnica dell’affilatura man mano e su diverse lame, magari partendo da roba economica e piuttosto semplice così da non sprecare o rovinare nulla di costoso. L’affilatura è fondamentale altrimenti è perfino rischioso usare le lame, personalmente uso spesso coltelli da carving e se tagliano poco devi premere più forte con conseguente aumento dei pericoli. Coltelli Jeotec personalmente mi fanno caxxxxxre 😅😂😂
Ben detto!!!!! Voglio puntualizzare che io con la dc4 straconsumata che funziona secondo me ancora meglio di quando era nuova, e poi strop., rifaccio un filo a rasoio…….. e che GODURIAAAAA!!!!!!
Il coltello serve per compiti di taglio più è affilato meglio lavora e minore è il rischio di farsi male. Sarà che sono malato x affilatura ma per me i coltelli devono tagliare pure l'ombra tipo Gekko Moria🤣😉
Ovviamente il filo a rasoio taglia sempre di più, non può taglare meno.. Non ci sono c477. Ma nel taglio del legno fa così tanta differenza? Non mi rendo conto.
Ciao Flo, una buona affilatura è obbligatoria, un coltello che non taglia non serve a niente. Ciauu
Ho dato un'occhiata parziale al video e mi trovo in linea con il pensiero di Floriano, un coltello deve essere ben affilato a prescindere perché è una certezza in più tanto nelle emergenze quanto nei lavori ordinari: capisco che sia una rottura portare il filo a certi livelli, a me ad esempio ha sempre scocciato tanto andare ogni volta dall'arrotino, magari ti fa anche un lavoro soddisfacente ma magari ogni tanto si resta anche delusi... prima affilavo (giuro) con una banale pietra da fiume (con tutti i limiti che ne conseguono) o con la pietrina contenuta in qualche fodero, poi con il passaggio al kit Lansky ho finalmente ottenuto dei risultati buoni per un dilettante del mio livello. Certo con i coltelli grandi è molto impegnativo e bisogna lavorare per sezioni, ancora non ho raggiunto il top del filo a rasoio ma vedo dei costanti miglioramenti e la cosa mi piace. Se non altro in questo modo dall'arrotino ci posso andare giusto per rimediare a danni rilevanti e non per ogni minima cosa. Poi che discorsi, un buon acciaio darà sempre risultati migliori di uno più scadente specie sulla tenuta del filo ma questa è un po' la scoperta dell'acqua calda...
Complimenti Floriano per il video sempre interessante.
Mi permetto di menzionare in aggiunta, un aspetto preso poco in considerazione, verificato anche con la mia piccola esperienza in officina di rettifica stampi:
La finitura del filo influenza anche la durata del tagliente durante il lavoro e, sembrerà strano, ma un tagliente durerà di più, man mano che la finitura diventa più a specchio.
Questo accade perché, asportando materiale nell'affilatura, con una grana grossa, si lasciano delle creste molto marcate, che dopo pochi tagli, iniziano inevitabilmente a rompersi, come fossero delle micro micro cippature. Anni fa' credo di aver visto anche un video dove si vedevano degli ingrandimenti a questo proposito.
Invece su un bel filo a rasoio, queste creste diventano più piccole e omogenee, creando un filo più compatto e quindi più resistente.
Come dicevo sopra, questo fenomeno si verifica appunto, negli utensili da officina, dove tutti i taglienti che devono durare molto, vanno lucidati a specchio.
Aggiungo un altro piccolo dettaglio, più riscontrabile su acciai carboniosi: più la superficie è a specchio e meno sarà intaccata dall'ossidazione, il filo ovviamente non fa eccezione.
Quindi, per concludere, azzardo una variabile che può aggiungersi alla qualità di tempra...che aziende come Extrema Razio o Esee, siano più brave di altre con medesimi acciai, nella fase di tempra? O sono anche più precisi e puliti nell'affilatura?
Io non lo posso sapere, perché non ne possiedo...rimani solo tu Floriano, a fugare ogni dubbio😁
Scusate la lunghezza ragazzi e complimenti ancora.
concordo! è una cosa che in pochi considerano... un filo più rifinito dura di più
Grazie mille dell'intervento interessantissimo Marco, verissimo sia a durata che a resistenza all'ossidazione.
A livello di trattamento dell'acciaio è indubbio che alcune case lavorano e trattano gli stessi acciai in maniera nettamente superiore di altre.
L'n690 di extrema ratio è nettamente superiore a quello dei concorrenti
Condivido soprattutto nell'aspetto del buonsenso. Chiaro che un coltello affilato "a rasoio" va meglio di uno affilato alla bellemeglio, ci sta anche che al campo ci si porti una dc4 o addirittura una dc3 e gli si dia una passata giusto per riportare il filo a condizioni decenti. C'è da dire che con acciai tipo sleipner o niolox è difficile che ce ne sia bisogno effettivo, mentre con acciai al carbonio più "teneri" una passatina, non dico che la dai sempre ma sovente.
Il bk9 per esempio che tiene sicuramente bene il filo, se usato "malamente" (ci picchio anche per terra, nelle radici, siepi ecc) capita spesso che abbia il filo rovinato per cui pietrina dc4 e via. Tanto è inutile fargli il filo a rasoio che poi dopo due secondi becco il paletto della recinzione mentre taglio la siepe e si rovina nuovamente.
Questo per dire, dipende anche dall'uso. Se ci fai solo legno, difficile avere grossi problemi, se ci tagli i cibi ancora meno.
Buongiorno Floriano, grazie per il video.👍
Ciao Floriano.
Grazie per le tue spiegazioni sui fili a rasoio e sul logo ER.
Chiarissime come sempre.
🤗💚
Anche a me piacciono le piccole lame da collo.
Grazie per I tuoi consigli.
🤗💚
Per finire, la marca CUDEMAN è in effetti bravissima. Ho un CUDEMAN MT-5 in N695 : bellissimo !
👊😋
Scusate se sono fuori argomento ma devo fare i complimenti per l ottimo servizio della coltelleria scintilla e un grazie per lo sconto del pdt
Ottimo video e ottime spiegazioni 👍💪👍
L'affilatura di fabbrica è quella del coltello solo fino a quando non lo riaffili.
Posto che choppando la lama lavora senza scorrere lucidando a specchio il filo si eliminano i micro-denti dove finiscono al filo le micro-righe che opacizzono il filo.
Facile con lo strop a angolo guidato della lansky.
Personalmente uso il kit lansky per portare il filo a specchio anche nel bosco.
Grazie del video ciao!!!
Belle recensioni e sei pure simpaticissimo, mi fai morì quando "accelleri".
Ciao. Bella lezione come sempre. Ma qualcosina sugli acciai più comuni sempre per la montagna? Grazie.
Lo metto in programma 😉
Top! Bravissimo Floriano!!! Potresti parlare anche della Damascatura? Grazie! I tuoi video sono sempre istruttivi!!!!👍✌🍷
Grazie mille Alessandro ma ne so veramente poco, vediamo magari coinvolgo Claudio Mondo Ercoli che è un maestro
@@PDT grazie mille!!!! Perché vorrei saperne ,in modo da aumentare mia conoscenza, che grazie a te, ora posso avvicinarmi alle bancarelle di coltelli e parlare agli artigiani con consapevolezza! Grazie, grazie mille!!! È un mio proposito del 2022 saperne di più sulla Damascatura!!!✌👍
Sono d accordo,
Utilizzando la mia cara roncola per lavori di taglio rami e sfrondatura , cerco di affilarla a rasoio (per quanto possibile). Utilizzare un' utensile da taglio per un paio d ore si sente la fatica accumulata e vi assicuro che avere tra le mani un tagliente affilato al massimo delle sue possibilità dove basta quasi il peso dello stesso per eseguire il taglio conta parecchio. Provate per credere!
La recensione del Kreios sarà epica! Can't wait, come dicono gli anglosassoni! 😊
Da fanatico del filo a rasoio, concordo assolutamente. Sia su quelli che costruisco io, sia su quelli che acquisto, una stroppata al filo dopo ogni uso non manco mai di darla e, se maggiormente consumato, vado di pietre e olio di gomito finchè non mi affetta la carta tenendolo con due dita. Lo stesso vale per l'accettina autocostruita e per l'accetta di fiskars: ci affetto la carta anche con quelle....
Buongiorno Floriano hai mai provato il becut e secondo te a parità di qualità del trattamento termico quali sono i tuoi acciai preferiti sia inox che no
Il filo più è a rasoio meglio va poi nell uso ci pensa lui a perdere un po il filo unica cosa a bosco o a comunque chopping o batoning su secco un filo più aperto tiene di più vedi lo skrama
Ciao Marco, lo skrama 240)(la parte da spacco intendo quella affilata a 34) arriva dalla casa a rasoio e lo riaffilo uguale, te lo mostro nel video di venerdì 😉
Acciai preferiti è un po difficile visto che poi geometria e spessori influenzano le caratteristiche di un coltello.
Se devo andare a macrocategorie
3V, 80CrV2, 1095, Sleipner, Niolox, n690 (in ordine casuale)
Il becut ho provato solo un artigianale di Donati e devo dire che mi è piaciuto parecchio. Però anche qui, tempra e geometrie possono influenzare molto il mio giudizio.
Diciamo che devo provarne qualcun'altro prima di poter dare un giudizio
Ciao. Hai detto che tra i coltelli spagnoli preferisci i Cudeman. In confronto ai Cudeman, cosa pensi dei Muela in molibdeno vanadio? Grazie, e saluti.
Muela ho provato poco, il mova dei cudeman è buono ma non a livello del loro n695
Ciao, giusto per capire fino a quanto spingersi con l'affilatura "a rasoio", utilizzando le pietre sintetiche dici che rifinire con una 4000 grit sia eccessivo? meglio fermarsi a 1500 per mantenere il filo più a lungo?
Se è affilato agli stessi gradi tirare a 4000 ti da solo un filo più pulito sul taglio. Tenere a 1500 più "grippante" su alcuni materiali, tipo cordame.
Il deterioramento è pressoché identico. Ovviamente il 1500 rimarrà per più tempo vicino al risultato ottenuto, il 4000 perderà un po' prima ma comunque non è che smetterà di tagliare, semplicemente perderà un po di pulizia sul taglio
Ciao, Floriano, mi consigli uno Spyderco con lama in ottimo inox, lama circa 10 cm, facilmente chiudibile con pollice stessa mano dx, dal peso 120/150 grammi?
Military in s30v se vuoi spendere un po di più s110v 😉
Grande Floriano hai comprato il kreios di e.r. Non sto più nella pelle x la recensione...io l'ho provato ....praticamente è un carro armato. Pesante ma da paura. Se ti ricordi qualche mese fa ti avevo chiesto la recensione di questo machete....... dai sbrigati a mettere in rete la prova .👍👍💪💪💪
Ciao floriano ho una domanda: ultimamente sto usando il mini tuff in 4116 per aprire gli imballaggi e ho notato che il filo mi dura di piu quando arrivo fino alla grana 600 rispetto a quando arrivo a grane più alte o alla ceramica tipo quella della cc4. Come mai secondo te? Il filo in entrambe le configurazioni viene fatto a 20 gradi per lato
PS: premetto che la carta la fa bene in entrambe le configurazioni, ovviamente in quella con grane più fini il taglio risulta più setoso
Secondo me perchè restando più grezzo ha un'usura diversa, immagina di ingrandirgli il tilo e vedere un serrated, non so se mi son spiegato
@@PDT è quello che avevo pensato anche io. Probabilmente più grezzo rimane più micro dentellato e si comporta un pochino come una specie di serrated. Cmq invece sul taglio del cibo non trovo differenze di tenuta del tagliente e il filo più rifinito si apprezza parecchio di più.
Buongiorno Flo...niente di più vero sull'affilatura da preferire, anche perche' sta nell'ABC della coltelleria che meno il coltello e' affilato, e più e' anche facile farsi male nei lavori sia fini che pesanti...!! Ciaoooooo...ALESSANDRO
Mia bisnonna diceva sempre "cortel che no taja al taja solche carne de cojon" 😅
Traduci Opy 😅😅😅
@@opy_cave più un coltello taglia più bisogna stare attenti.
Ciao OPY, grande tua nonna!!!! Dialetto simile al nostro, lo ho capito bene!!!😁😁😁...🤚👋🖐🖐..ALESSANDRO
@@barbararossi9440 veneto alto 😅
Buongiorno, mi sono appena iscritto al tuo canale che trovo molto interessante.Volevo sapere se è normale utilizzare un coltello per abbattere alberi o fare lavori pesanti .
Ciao Emilio, dipende da parecchi fattori, ti inserisco nella rubrica domande e risposte e ti rispondo con un video pubblico che esce mercoledì 😉
@@PDT grazie
Visto che la citi: la DC4 va bagnata? Perché nelle istruzioni c’è scritto di no, ma in diversi video ho visto che viene bagnata prima dell’utilizzo. Grazie.
Io la uso a secco
Il Kreios!!!Non vedo l'ora di vederlo in azione! Sappiamo più o meno quando lo proveremo?
Non manca molto 😁😁😁
Complimenti, ancora un video molto interessante e pratico. Sei davvero bravo! Il nome del canale però...consiglio di cuore: cambia il significato di quella T...!
Il nome deriva da un film di Carpenter, "Grosso guaio a Chinatown" è detto ovviamente in tono ironico. È la stessa cosa che mi hanno detto più o meno un anno fa i marchi che adesso collaborano con il canale 😉
Grazie dei complimenti
Pienamente d'accordo con te sul discorso filo. Un coltello DEVE tagliare. Stop. Ne approfitto per chiederti: hai mai fatto un video sul Viper Tank? Grazie.
Non ancora ma arriva perche' ho girato anche un pezzettino di video tecnico direttamente con Tommaso
Arrivato ora il ranger marattini. Sono assolutamente preso dalla bellezza e dalla maneggevolezza. Anche spiritualmente ti porta nel bosco solo guardarlo. Il suo scopo sarà la cucina da campo dalla carne ecc. Gran coltello e anche accessibile.
Dovresti specificare cosa intendi per affilatura a rasoio, che rade il pelo? Perché anche affilando con un nastro grana 220 rade il pelo , ma se lo guardi al microscopio presenta dei micro “denti”che aiutano nel taglio per strisciamento di corde .
Diciamo che per me è a rasoio quando fa la carta più che il pelo. Ovviamente è un gusto assolutamente personale, alla fine l'importante è che il coltello sia affilato bene
Però scusa se te lo dico , è logico che in coltello deve essere affilato. Pensavo il video fosse servisse per spiegare ai meno avvezzi le differenze tra le varie affilature .
Hater? Ma hanno letto il nome del canale prima? 😂. Grande. Ciao
Hai ragione tu! Ho taglia bene o non serve…… poi è chiaro che una dc4 e magari una cc4 per fare lo sborone anche nel bosco è avere il filo lucido
Non è vero che c'è solo la canapa....c'è anche la buccia dei pomodorini dove sovente un filo ad minkiam funziona meglio......tragicamente vero!......🤣🤣🤣🤣
Neck in niolox di simone ce l’ho però non riesco ad affilare il davanti non so perché
Sempre pietra in tasca ragazzi ; )
Eheh ti sei infilato in un bel ginepraio con questo discorso 🙂
Secondo me il coltello da campo deve tagliare..è buona regola dargli un affilata prima di ogni uscita perché è lo strumento che stresseremo maggiormente.
Il punto è, QUANTO e COSA deve tagliare ?
Distinguerei due categorie : coltelli da campo e coltelli da back up.
C’è ad esempio una nota scuola di sopravvivenza che ai proprio allievi non fa MAI affilare i coltelli,perché devono saperli usare in ogni condizione (e mi pare esagerato!)
A parere mio un coltello a bosco,per uso da campo deve tagliare bene,non mi interessa nello specifico che faccia la carta o i peli ma che al momento dell uso non mi scivoli sul legno o non mi impegni troppo tempo su un eventuale riaffilatura (post chopping per esempio) poi è ovvio che ritrovarsi il coltello ancora affilato a fine giornata fa piacere a tutti.
Ho visto coltelli da campo tirare giù alberi e la sera fare ancora i ricciolini per il fuoco 🔥.
Quindi sul coltello da campo ti direi da 1 a 10 un affilatura che vada da 6 a 8.
Se parliamo di coltelli da back up quelli avendo compiti più delicati o precisi vanno affilati con maggior cura, trovarsi un coltello che non taglia neanche il salame o la corda all’occorrenza quello si è snervante.
Ho amici che il coltello lo riaffilano solo se compaiono delle cippature, altri che lo usano e lo lasciano sporco fino alla volta successiva,a me personalmente piace poter usare il coltello a 360° quindi dev essere ben affilato.
In conclusione il coltello devo fare il suo lavoro il meglio possibile come il resto dell attrezzatura,portarlo non del tutto affilato è come uscire con il GPS al 50% di carica può bastare in certe occasioni ed essere poco e spegnersi in altre ,a voi la scelta 🙌
Completamente d'accordo su tutto Paolo, mi sa che non si è capito bene il senso del video, che era che una bisellatura grezza non lavora meglio sul legno, e una a rasoio non è per forza più delicata. Poi ovviamente i gusti personali sono assolutamente soggettivi e inerenti all'uso specifico del coltello
Grande flo la penso come te . Comunque il kreios bellissimo 🦾
Scusa ma che intendi per affilatura a rasoio? io i miei coltelli li affilo fino a che non tagliano la carta e basta, per portarli a "rasoio" nel senso che tagliano i peli, ci vuole un bel po di tempo e le pietre giuste (almeno una 8000 ma anche di più) e quel filo li non dura molto, soprattutto se ci si lavora...
Si si pure io intendo che taglia perfetta la carta
@@PDT Ah ok, no perchè se riesci ad affilare a "rasoio" con il Lansky saresti un mostro😆 Io mi sono cimentato con i rasoi a mano libera e affilarli come si deve richiede delle pietre abbastanza costose e parecchio tempo...
Ciao Floriano 👋😊
Ho parlato delle tue interessanti spiegazioni al coltellaio che mi diceva che una lama più affilata era anche più fragile.
Ecco le sue spiegazioni :
L'acciaio è composto di grani microscopici, che non possono essere tagliati dall'affilatura. Quindi si può affilare un coltello solo fino a un certo limite. Questo limite è stabilito dalla grandezza dei grani microscopici.
Gli acciai prodotti dalla metallurgia delle polveri hanno grani molto più fini di quelli prodotti classicamente.
Per questa ragione, a geometria di lama uguale, si può ottenere un filo molto più affilato su, per esempio, un M390 o uno ZDP-189 che su un 420J2.
Molto più affilato significa, al nivello microscopico, molto più fine.
A questo fatto si deve aggiungere che un acciaio a grani fini e compatti risulta anche maggiormente duro. Questa durezza serve per conservare il filo più a lungo. Ma purtroppo rende un filo, già più sottile (se affilato al limite) come spiegato inanzi, ancora più fragile ai colpi.
Nota Bene: bisogna anche dire che oggigiorno gli acciai prodotti dalla metallurgia delle polveri sono capaci di offrire al contempo alta durezza e alta resilienza...
L'energia di un colpo (qui non si parla di taglio) su un filo rischia di rompere più facilmente un filo fine e duro che un filo meno fine e meno duro.
Il primo si romperà (chips) e il secondo si deformerà.
La deformazione è meno grave in bushcraft/sopravvivenza, perché è più facilmente recuperabile.
Non si può dunque valutare le capacità di chopping e batonning (soprattutto la resilienza) delle lame con dei tagli di carta.
Con la carta si ricerca la maggiore capacità di taglio.
Con lo chopping e il batonning si ricerca la migliore capacità di resilienza all'impatto.
In riassunto :
1. A geometria di lama uguale, un acciaio a grani più fini affilato al limite darà un filo più sottile e quindi taglierà meglio, ma anche sopporterà meno il colpi.
Se poi è anche più duro il problema aumenta (salvo su certi acciai che riescono ad essere duri e resilienti) e farà dei chips invece di deformarsi.
2. A geometria di lama uguale e a parità d'acciaio, un filo affilato al limite sarà ovviamente più sottile di un filo meno affilato. Per semplice legge meccanica sarà dunque più capace al taglio (foglio di carta, peli, carne) ma anche più fragile nel sopportare gli impatti (chopping e batonning).
Per finire, bisogna notare che qui si è parlato solo della resilienza del filo.
Per i lavori pensanti in foresta bisogna poi ovviamente anche considerare non solo la resilienza del filo ma anche (e forse soprattutto) la resistenza alle torsioni dell'intera lama, dove c'entra il tipo d'acciaio, lo spessore della lama, la sua struttura e geometria...
Ma questa è un'altra storia...
Ecco carissimo Floriano la risposta del coltellaio di cui ti parlavo.
Non so se ti serve o no... e se vuoi rispondere...
Ovviamente a me farebbe piacere capire come mettere insieme la tua esperienza e la verità che ci hai condiviso nel tuo video, sulla quale non ho il minimo dubbio, e le spiegazioni qua sopra, che mi sembrano altrettanto razionali e ragionevoli...
Quindi... Grazie per la tua sempre precisa risposta 🤗💚
⚠️ Importantissimo : con questa risposta del coltellaio, che ti ho trasmesso qua sopra, non voglio assolutamente romperti i c... e capirei perfettamente che non rispondi più a questo argomento che hai già trattato con tanta cura e generosità !
Quindi vedi tu molto liberamente se vuoi o no rispondere più precisamente sul PERCHÉ la sottilezza (e durezza) del filo non lo rende finalmente, per esperienza, più fragile... (sembra infatti contro-intuitivo) 🤗
Anche se non rispondi più, lo capirei benissimo 🤗
Grazie già per tutto 🥂😊
A presto 👊😊
Ti rispondo in due parole... lo skrama 240 è affilato a 34° e la carta la fa a rasoio.
Condivido il parere superprofessionale ma
detto questo stiamo parlando in modo stratecnico di coltelli che il 90%, se non di più, di noi userà al massimo per tagliare il salame
@@PDT
Grazie Floriano per la tua risposta 🤗 💚
Pensandoci su per cercare di capire... direi che, tenendo conto della tua grande esperienza e del commento ultra-interessante di Marco Ferrazzi, direi che si può forse trovare una risposta come questa (da verificare però scientificamente) :
1. In ligna di massima, più un materiale è duro e più è fragile (rischio di rottura) all'impatto e alle torsioni : vedi il diamante, che non si graffia ma che si rompe.
Tuttavia ci sono leghe di acciai che riescono a sposare durezza e resilienza (all'impatti) e resistenza (alle torsioni) : vedi l'acciaio ossidabile 1095 o l'acciaio inossidabile Elmax per esempio.
2. In ligna di massima, al nivello geometrico, più un materiale è sottile e più è fragile (rischio di rottura) all'impatto e alle torsioni.
Per questo anche l'angolo di affilatura deve essere diverso per i lavori d'impatto e per i lavori di precisione.
3. Tuttavia, forse - giustamente - la cosa è diversa se questa sottilezza non è dovuta alla struttura, ma all'affilatura stessa.
Forse perché l'energia dell'impatto è minore su un acciaio che sta tagliando bene, penetrando bene, pure sottile, che su un acciaio meno affilato, anche se meno sottile...
Forse questo paradosso è dovuto al principio di Bernoulli (più un fluido va veloce e meno fa pressione - però non so se può essere applicato qui visto che tutti i materiali sono solidi...) ?
O semplicemente perché il fatto di tagliare, di penetrare, disperde l'energia che non va più ad impattare direttamente sul filo sottile... ?
O forse perché in linea dritta una superficie sottile offre in realtà una maggiore resistenza all'impatto concentrato sulla sua "linea centrale" (dove in altezza c'è più materia)... ?
O cos'altro... ?
Che conclusioni tirare dal fatto che la forza d'impatto tocchi, su una lama affilata bene, una superficie minore (più o meno "resistenza") ? E perché ?
Comunque è una faccenda molto interessante.
Perché tu hai constatato dal vivo, per via di 1001 esperienze, un fatto apparentemente ovvio, ma in realtà paradossalmente difficile da spiegare... : più è sottile perché più è affilato, meglio un filo va anche per il bosco.
Forse bisogna chiedere il suo parere a Alfredo Doricchi, che è - alla base - uno scienziato...
Comunque sarei felice di avere il parere di chi conosce meglio di me le ragioni di questo fenomeno...
Grazie in anticipo a tutti per le vostre risposte 🤗
E grazie a te Floriano per tutto 🤗💚
A presto 👊 😊
A mio modesto avviso vi è un errore concettuale alla base della teoria dell'arrotino sopra esposta.
L'arrotino non considera che a livello microscopico l'ampiezza del filo non è costante se non si insiste sull'accuratezza.
Ciò che rende fragile il filo sono irregolarità che lo rendono a livello microscopico più sottile in alcuni punti le micro-cricche.
L'affilatura estrema non è estrema per la sua sottigliezza ma per la sua omogeneità.
A parità di geometria un filo fatto tirando lo strop rigido a angolo guidato con il dentifricio si presenta come una linea sottile, un filo tirato grossolano come una microscopica catena montuosa.
@@matteozavattoni4278
Grazie infinite Matteo per questa bella e interessantissima risposta 🤗💚
La domanda che ci facevamo era poi questa : un filo affilato a rasoio è più fragile in ambiente forestiero con legno contenendo impurità che un filo meno rasio... o no ?
@@o.k.corral
Il rasoio deve recidere i peli senza irritare la pelle, per questo motivo la lama del rasoio deve essere priva di denti e si rifinisce con la coramella. Usando la coramella il filo a livello microscopico è completamente smussato per via del passaggio da un filo all'altro senza interrompere il contatto tra cuoio reso abrasivo dal compound e lama ma solo allentando la pressione.
Lo strop sui coltelli funziona in modo diverso poiché in nessun momento la lama dovrebbe essere trascinata sul cuoio a detrimento dell'affilatura.
In termini facilmente percepibili la conseguenza di ciò è che prendendo un foglio di carta a A4 piegato a metà a 90⁰ e posato, in equilibrio sfruttandonne la L un KA-BAR BK2 con il filo ripristinato bene dopo un uso intenso taglia la carta con la sola pressione e la resistenza opposta dal foglio di carta che resta in piedi senza piegarsi, una lametta gillete non riesce a fare altrettanto. Un rasoio a mano può essere portato facilmente a tagliare come un coltello affilato ma dovrebbe essere affilato un po'più ottusamente del solito, senza essere smussato con la coramella ma solo stroppato con il lato piano del cuoio, l'esterno della pelle, ciò però renderebbe difficile radercisi senza farsi male.
Un coltello affilato non "a rasoio" cioè con delle microscopiche irregolarità sul filo tenderà a perdere il filo più facilmente di un coltello stroppato con cura.
Per inverso un rasoio affilato un po' più ottuso del solito, cioè a coltello, sarà leggermente più resistente se usato per degli usi impropri come tagliare i capelli che sflangiano oltre i denti del pettine.
Io davo per scontato che dopo l affilatura debba tagliare la carta anche perché ritenevo la prova del nove del lavoro, non sapevo che esisteva un altro tipo di affilatura. E cmq con l affilatura da campi dc4 o cc4 ci si arriva a tagliare la carta
Ka bar secondo me poca spesa ottima resa con quello usmc mi ci diverto un casino quando mi si rompe provo il bk7
Buongiorno taglia gole. No dai non scherziamo sull'affilatura! Quando ti piace il filo grezzo è perché è il massimo che riesci ad ottenere in affilatura. Es ieri mi hanno portato i coltellacci di ritorno dal coltelliere , affilati e lucidato. Ciao proprio! I rasoi tagliano meno.
Con la dc4 si ottiene Tranquillamente un filo a rasoio, certo se il filo è molto danneggiato allora si dovrà partire da grane più grosse, ma io con la dc4 e cc4 + strop ottengo risultati ottimi
Floriano io uso la stessa pasta abrasiva che usi te e ho notato che mangia parecchio dopo diverse affilate fatte stroppando e basta il filo era diventato convex😂
Assolutamente d'accordo ne parlo nel video di venerdì, devi andare proprio leggero
Secondo me bisogna apprendere la tecnica dell’affilatura man mano e su diverse lame, magari partendo da roba economica e piuttosto semplice così da non sprecare o rovinare nulla di costoso. L’affilatura è fondamentale altrimenti è perfino rischioso usare le lame, personalmente uso spesso coltelli da carving e se tagliano poco devi premere più forte con conseguente aumento dei pericoli. Coltelli Jeotec personalmente mi fanno caxxxxxre 😅😂😂
Amen, però ogni tanto dilla qualche cazzata che stanco di darti ragione
Ben detto!!!!!
Voglio puntualizzare che io con la dc4 straconsumata che funziona secondo me ancora meglio di quando era nuova, e poi strop., rifaccio un filo a rasoio…….. e che GODURIAAAAA!!!!!!
Bello il tank
Il coltello serve per compiti di taglio più è affilato meglio lavora e minore è il rischio di farsi male. Sarà che sono malato x affilatura ma per me i coltelli devono tagliare pure l'ombra tipo Gekko Moria🤣😉
Chi sostiene che un filo "a rasoio" è inutile è perché non sa affilare :D
Oggi se dio vuole mi arriva marattini ranger dopo 1 mese di tribolazioni spedizione. Sono in attesa come la vigilia di natale
Ovviamente il filo a rasoio taglia sempre di più, non può taglare meno.. Non ci sono c477. Ma nel taglio del legno fa così tanta differenza? Non mi rendo conto.
Certo, un coltello affilato perfettamente funziona sicuramente sempre meglio...il problema è portarcelo sempre a rasoio..😓
Machete extremia razio il top