Il galeone
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- Опубликовано: 29 сен 2024
- Canto anarchico, scritto in carcere da Belgrado Pedrini nel 1967, musicato da Paola Nicolazzi utilizzando una melodia popolare ("Se tu ti fai monaca", vedasi Canzoniere del Lazio, in Quando nascesti tune, 1973).
"Belgrado Pedrini aveva iniziato la Resistenza ben prima dell'8 settembre; [...] Si unisce poi alla formazione partigiana anarchica "Elio" con cui lotta fino alla... Stavo per dire "Liberazione". Ma la "liberazione" del partigiano Belgrado Pedrini si chiama galera. Nel 1942, per poter continuare la lotta, lui e i suoi compagni sottraggono ad alcuni industriali fascistoni milanesi e carraresi un bel po' delle loro ricchezze; nel 1949 il tribunale di Livorno giudica tali atti come "reati comuni" e condanna Belgrado Pedrini a trent'anni di carcere." (fonte antiwarsongs.org)
Immagini da Wikipedia.
Registrazione originale.
Siamo la ciurma anemica
d’una galera infame
su cui ratta la morte
miete per lenta fame.
Mai orizzonti limpidi
schiude la nostra aurora
e sulla tolda squallida
urla la scolta ognora.
I nostri dì si involano
fra fetide carene
siam magri smunti schiavi
stretti in ferro catene.
Sorge sul mar la luna
ruotan le stelle in cielo
ma sulle nostre luci
steso è un funereo velo.
Torme di schiavi adusti
chini a gemer sul remo
spezziam queste catene
o chini a remar morremo!
Cos’è gementi schiavi
questo remar remare?
Meglio morir tra i flutti
sul biancheggiar del mare.
Remiam finché la nave
si schianti sui frangenti
alte le rossonere
fra il sibilar dei venti!
E sia pietosa coltrice
l’onda spumosa e ria
ma sorga un dì sui martiri
il sol dell’anarchia.
Su schiavi all’armi all’armi!
L’onda gorgoglia e sale
tuoni baleni e fulmini
sul galeon fatale.
Su schiavi all’armi all’armi!
Pugniam col braccio forte!
Giuriam giuriam giustizia!
O libertà o morte!
Giuriam giuriam giustizia!
O libertà o morte!
Interpretazione delicatissima e scelta di immagini interessanti ed intense. Complimenti!
Grazie!