Scopro in ritardo questo ottimo canale e vorrei dire che io ho trovato molto interessante questa avventura texiana e anche io sono rimasto con l' amaro in bocca per la fine troppo convulsa di essa. Ammetto di essere un lettore di fantascienza e l' incontro con gli eskindar mi è piaciuto. In particolare ho apprezzato che Tex ovviamente ha voluto rimanere sulla terra ma si è capito che avrebbe accompagnato il prof Andreev in un fantastico viaggio tra le stelle. Ho apprezzato il duello tra Tex e l' eskindar volante che , pur dall' alto di una tecnologia incomparabilmente superiore, ha concesso l' onore delle armi togliendosi il casco e mostrandosi fronte a fronte. Ecco, questo aspetto dell' incontro di Tex con un alieno proveniente da. un altro sistema stellare avrebbe potuto essere sviluppato con più calma, però ammettiamo tutti : dopo 70 anni Tex è in piena forma, detta da un texiano stagionato. Complimenti per l' ottimo canale, un' oasi in mezzo a troppe schifezze
Grazie Emanuele. Temo che a volte il numero ormai codificato di pagine costringa gli autori a correre o a rallentare, con conseguente perdita di tensione. Pare sia una decisione irrevocabile della casa editrice, presa per esigenze di programmazione. Un saluto.
Condivido parola per parola tutte le tue riflessioni, mio caro e bucolico Francesco. Aggiungo solo, ma è per mio gusto personale, che l'aspetto fantastico in Tex lo apprezzo a livello esoterico di El Morisco ed Eusebio e meno in versione Area 51 tra alieni e omini verde serpente alla Visitors. E, come dice zio Kit al termine di questa avventura, non vedo l'ora anche io di tornare nella prateria e nei saloon a bere birra fredda.😅
@@ilviziodelfumetto5995 ahhh, che bello! Anche se è da parecchio che non sento il vecchio reprobo reclamare bistecca e patatine fritte. Sarà diventato vegetariano anche lui in tuo onore. 😃
Ciao Francesco! Sono d'accordo..questa terza parte è un minestrone mal riuscito che Boselli ha non ha digerito bene..su tutti la storia di shaila con kit..e i dialoghi? "Per fortuna ho i guanti o la pelle delle mani mi si attaccherebbe al metallo gelido..siamo sotto zero" ...ma dai!! Che notizia!!... Ecco perché ora ci vuole una bella storia di nizzi!! Bel posticino che hai li! Un salutone!!
Ciao Dario, reputo Boselli un grande autore, l'ho detto più volte. Capita che vengano storie meno brillanti. Il posto è la casetta in campagna che mio padre amava tanto e dove io talora mi rifugio per godermi il silenzio. Un salutone a te!
Eppure una volta le storie terminavano anche a metà dell'albo, o dopo dieci, venti o trenta pagine, e subito iniziava una nuova avventura. Perché non si può più fare nello stesso modo? Gli autori non sarebbero più condizionati dal numero delle pagine. Sempre splendidi i tuoi video. CIAO!
Una storia un po' sconclusionata con cesure marcate e collegamenti non fluidi. Sei stato troppo generoso. Ho trovato anche i personaggi non tratteggiati come si doveva di fronte alle situazioni che si dipanavano (Carson che pensa alle fimmine quando gli viene posto il dilemma di toccare le pietre radioattive, Tiger spaesato che sembrava Kirkegaard del concetto dell'angoscia, ecc). Il belloccio Kit che incontra una bellissima ragazza (vestita con abiti succinti appunto a - 20) mi ha ricordato la storia più credibile che visse nella terra degli Utes qualche tempo fa. Invece di portarla con sè (come un uomo vero e romantico) , dice resta con la tribù, basta che sia felice... Come hai detto sembrava interessante, ma poi si è persa la bussola. I disegni non mi sono piaciuti. Un caro saluto
Sconclusionata direi questa terza parte, le prime due mi erano piaciute. Tiger/Kierkegaard è indubbamente un colpo di genio: complimenti. Un caro saluto a te.
Volevo scrivere un commento lungo e ragionato, ma alla fine condivido quello che hai detto tu. I primi due albi sono molto buoni, nel terzo ci sono alcune scene che mi hanno lasciato perplesso, ma Tex che spara con una pistole a raggi mi ha proprio sconvolto. Adesso mi aspetto un incontro con Martin Mystere e abbiamo fatto 😢🤔🤔
Credo che il problema della fantascienza in Tex, sollevato da questa ultima avventura, non sia tanto nella quantità (quante storie fantascientifiche siano state scritte nella saga texiana) ma nell'"intensità". In quest'ultimo albo si è effettivamente ecceduto, generando un senso di straniamento nel lettore.
Sicuramente per autori come BOSELLI che è tutt'altro che un narratore "frettoloso"(spesso è pure fin troppo verboso😂😂😂) non è facile tenere questi standard di pagine...ciao Francesco,sempre un piacere seguire I tuoi video😊😊
Ciao Roberto, come dicevo sopra tenere certi ritmi non è facile. Ci vorrebbero più autori al servizio di Tex (e di Zagor, naturalmente). La qualità c'è, la quantità un po' meno.
La sceneggiatura di un fumetto è matematica. Una volta che il soggetto è definito e suddiviso in parti (scene), bisogna assegnare ad ognuna un numero di tavole, per verificare se il totale corrisponde a quelle a disposizione ed eventualmente intervenire. Boselli ha dichiarato più volte di lavorare contemporaneamente a diverse sceneggiature, scrivendo una o due decine di tavole alla volta, a rotazione. Così facendo, probabilmente, i calcoli iniziali saltano.
In effetti questa ultima parte di questo trittico di storia è il più debole ed è un peccato che capiti proprio al momento finale. Di solito non disdegno il fantasy in Tex so che è inevitabile per la lunga vita editoriale di Aquila Della Notte, ma qui per la prima volta mi è rimasto a fine lettura un senso di insoddisfazione sembrava che Boselli avesse voluto fare un omaggio allo Zagor di Nolitta e a GLB con il ritorno dell'alieno nella miniera della Valle della luna. Però Boselli resta un grande e a volte si può perdonare un passaggio a vuoto che poi visto da un altro lettore il mio giudizio potrebbe essere completamente diverso. Ad Maiora. Un saluto a te Francesco alla prossima
Magari sarebbe il caso di scrivere albi con due storie o tre nelle 110 pagine se c'è difficoltà nel tirare pagine per arrivare al traguardo, che ne pensate?
Caro Francesco, non mi soffermo sull'albo in sé perché trovandomi all'estero non posso comprarlo, ma mi ha molto interessato il discorso di fondo, il numero di pagine fisso. Vale per tutti i Bonelli, da Zagor con storie in più albi a Dylan e Julia per albi one shot. Mi chiedo, qual è la ragione tecnica per cui una storia di Tex o Zagor non possa finire a pagina 30 dell'albo successivo? Come succedeva spesso negli anni 60,70 ed 80? Una diversa generazione di lettori che non apprezzerebbero la cosa? Direi di no, siamo sempre noi a leggere i Bonelli. Esistono (molti) lettori occasionali che comprano un albo ogni tanto e quindi quell'albo sarebbe "infruibile" se cominciasse a pagina 31? (nemmeno questo direi, perché allora Tex e Zagor che non hanno quasi mai una storia di un solo albo costringono comunque quell'occasionale a comprare anche il successivo)Oppure il discorso riguarda più le direttive da dare ad autori e disegnatori? Mi piacerebbe sentire le tue opinioni in proposito.
Credo dipenda dal fatto che con un numero prestabilito di tavole per episodio (94, 110, 220, ecc ecc) sia più agevole programmare le uscite. In questo modo non si rischiano buchi e si incasellano le uscite medesime in modo chiaro anche a distanza di due o tre anni. Con le storie spezzate è più complicato incastrare tutto. Si faceva quando la casa editrice era ancora gestita in modo artigianale, tra l'altro con pochi albi inediti al mese (nei primi anni Settanta uscivano solo 5 albi inediti: Tex, Zagor, Il piccolo ranger, Il comandante Mark e la Collana Rodeo). Oggi di serie inedite ne escono circa il triplo (non tutte mensili) ed escono una marea di numeri speciali. Per non parlare dei cartonati, dei crossover e così via. I tempi cambiano, la bottega artigianale è diventata una grande industria.
@@ilviziodelfumetto5995 sì capisco che essenzialmente la maggior mole di lavoro imponga delle "scorciatoie" che diano più respiro a chi organizza l'azienda. Però, francamente, ragionandoci non mi pare un problema di primo livello. Un autore di Tex completa la storia in 360 tavole? Lo abbini ad una storia scritta per meno di due albi: poi da sempre si può cucire e tagliare per avere 2 pagine in meno da una parte o 2 in più dall'altra. Cambiando leggermente discorso, ma in realtà anche questo potrebbe entrare nello stesso, tu menzioni le decine di uscite extra annue al di fuori dei mensili classici: ecco ,credo che riducendo alcune uscite avremmo storie di miglior qualità media di quelle degli ultimi anni. Per dire, a mio avviso la serie Bonelli che attualmente mantiene la qualità maggiore è Julia, che, oltre ad avere un fuoriclasse alla guida è, guarda caso, il personaggio che ha meno uscite annue (12 + 1 Color )
@@ilviziodelfumetto5995 mah, oggigiorno,avendo il piacere di entrare in qualche forum di fumetti, mi risulta abbastanza chiaro che tra i lettori per esempio di Zagor e Dyd non sono molti quelli che comprano (almeno a scatola chiusa) le uscite extra tipo Zagor Più, Zagor Speciale ovvero Dylan Dog Old Boy o i var Colori. Senza queste uscite(che sono anche un costo) le medesime testate avrebbero difficoltà?
Non ho ancora letto l'ultimo albo non so se lo leggerò per il momento, le prime due parti mi sono piaciute a metà. Io preferisco il tex puro Western disegni favolosi, ma si parla di tex uno dei fumetti più importanti in italia. Ho preferito la pattuglia scomparsa, il cielo è la furia.
Qui siamo su un terreno completamente diverso: il problema non è variare il genere delle storie, che è sempre stata una cosa buona. Il problema è quando le storie non convincono del tutto.
Il problema di molti fumetti Bonelli è che allungano a dismisura nel mezzo per tenerti incollato alle pagine e farti comprare l'albo successivo e poi il finale risulta tagliato con l'accetta, in certi casi proprio "monco", perché hanno finito le pagine e ormai non gliene importa più niente di creare tavole convincenti perché tanto già i soldi li hai sganciati. Male, molto male. Ci vorrebbe più sintesi nel mezzo e più tavole disponibili per l'epilogo. Ma è un problema anche dei manga...
Non credo ragionino in questo modo, hanno sempre avuto (e ancora hanno) grande rispetto per il lettore. Sono i ritmi di produzione a essere cambiati e la programmazione moderna impone delle scelte che a me - lettore sin dagli anni Settanta - non piacciono. Quanto ai manga non lo so: non li leggo.
Scopro in ritardo questo ottimo canale e vorrei dire che io ho trovato molto interessante questa avventura texiana e anche io sono rimasto con l' amaro in bocca per la fine troppo convulsa di essa. Ammetto di essere un lettore di fantascienza e l' incontro con gli eskindar mi è piaciuto. In particolare ho apprezzato che Tex ovviamente ha voluto rimanere sulla terra ma si è capito che avrebbe accompagnato il prof Andreev in un fantastico viaggio tra le stelle. Ho apprezzato il duello tra Tex e l' eskindar volante che , pur dall' alto di una tecnologia incomparabilmente superiore, ha concesso l' onore delle armi togliendosi il casco e mostrandosi fronte a fronte. Ecco, questo aspetto dell' incontro di Tex con un alieno proveniente da. un altro sistema stellare avrebbe potuto essere sviluppato con più calma, però ammettiamo tutti : dopo 70 anni Tex è in piena forma, detta da un texiano stagionato. Complimenti per l' ottimo canale, un' oasi in mezzo a troppe schifezze
Grazie Emanuele. Temo che a volte il numero ormai codificato di pagine costringa gli autori a correre o a rallentare, con conseguente perdita di tensione. Pare sia una decisione irrevocabile della casa editrice, presa per esigenze di programmazione. Un saluto.
Molte storie, anche di altri eroi, sono condizionate da questo. Ma a quanto ho capito dovremo rassegnarci....
Condivido parola per parola tutte le tue riflessioni, mio caro e bucolico Francesco. Aggiungo solo, ma è per mio gusto personale, che l'aspetto fantastico in Tex lo apprezzo a livello esoterico di El Morisco ed Eusebio e meno in versione Area 51 tra alieni e omini verde serpente alla Visitors. E, come dice zio Kit al termine di questa avventura, non vedo l'ora anche io di tornare nella prateria e nei saloon a bere birra fredda.😅
Ci torneremo già il mese prossimo, caro Paolo, con una storia che più classica non si può, a firma di Nizzi e Ticci.
@@ilviziodelfumetto5995 ahhh, che bello! Anche se è da parecchio che non sento il vecchio reprobo reclamare bistecca e patatine fritte. Sarà diventato vegetariano anche lui in tuo onore. 😃
@@paologuerra1942 non ci contare troppo 😉
@@ilviziodelfumetto5995 grandissimo Franceschini!!! 😄😄😄
Condivido pienamente.
Buongiorno e grazie per questa critica che aumenta il livello di affidabilità di questo canale ciao!!!
Meno male, sono contento di essere affidabile. Buongiorno a te.
Ciao Francesco! Sono d'accordo..questa terza parte è un minestrone mal riuscito che Boselli ha non ha digerito bene..su tutti la storia di shaila con kit..e i dialoghi? "Per fortuna ho i guanti o la pelle delle mani mi si attaccherebbe al metallo gelido..siamo sotto zero" ...ma dai!! Che notizia!!... Ecco perché ora ci vuole una bella storia di nizzi!! Bel posticino che hai li! Un salutone!!
Ciao Dario, reputo Boselli un grande autore, l'ho detto più volte. Capita che vengano storie meno brillanti. Il posto è la casetta in campagna che mio padre amava tanto e dove io talora mi rifugio per godermi il silenzio. Un salutone a te!
Nn ho alcora letto l' ultima storia
Eppure una volta le storie terminavano anche a metà dell'albo, o dopo dieci, venti o trenta pagine, e subito iniziava una nuova avventura. Perché non si può più fare nello stesso modo? Gli autori non sarebbero più condizionati dal numero delle pagine. Sempre splendidi i tuoi video. CIAO!
Perché - Boselli ha spiegato - gli autori lavorano meglio su percorsi standard. Grazie, come sempre, ciao!
Una storia un po' sconclusionata con cesure marcate e collegamenti non fluidi. Sei stato troppo generoso. Ho trovato anche i personaggi non tratteggiati come si doveva di fronte alle situazioni che si dipanavano (Carson che pensa alle fimmine quando gli viene posto il dilemma di toccare le pietre radioattive, Tiger spaesato che sembrava Kirkegaard del concetto dell'angoscia, ecc). Il belloccio Kit che incontra una bellissima ragazza (vestita con abiti succinti appunto a - 20) mi ha ricordato la storia più credibile che visse nella terra degli Utes qualche tempo fa. Invece di portarla con sè (come un uomo vero e romantico) , dice resta con la tribù, basta che sia felice... Come hai detto sembrava interessante, ma poi si è persa la bussola. I disegni non mi sono piaciuti. Un caro saluto
Sconclusionata direi questa terza parte, le prime due mi erano piaciute. Tiger/Kierkegaard è indubbamente un colpo di genio: complimenti. Un caro saluto a te.
Volevo scrivere un commento lungo e ragionato, ma alla fine condivido quello che hai detto tu. I primi due albi sono molto buoni, nel terzo ci sono alcune scene che mi hanno lasciato perplesso, ma Tex che spara con una pistole a raggi mi ha proprio sconvolto. Adesso mi aspetto un incontro con Martin Mystere e abbiamo fatto 😢🤔🤔
Martin potrebbe sparare con la colt 45: pari e patta.
@@ilviziodelfumetto5995
esatto 🤣🤣🤣
Quella poi del geologo dell'800 che ripara un'astronave è superlativa.
Credo che il problema della fantascienza in Tex, sollevato da questa ultima avventura, non sia tanto nella quantità (quante storie fantascientifiche siano state scritte nella saga texiana) ma nell'"intensità". In quest'ultimo albo si è effettivamente ecceduto, generando un senso di straniamento nel lettore.
Probabilmente è anche questo ma il terzo albo a mio parere è comunque troppo pasticciato
Si è a dir poco ecceduto. A questo punto avrei fatto partire Tex sul razzo spaziale riparato da uno studioso del diciannovesimo secolo: strabiliante 😅
Sicuramente per autori come BOSELLI che è tutt'altro che un narratore "frettoloso"(spesso è pure fin troppo verboso😂😂😂) non è facile tenere questi standard di pagine...ciao Francesco,sempre un piacere seguire I tuoi video😊😊
Ciao Roberto, come dicevo sopra tenere certi ritmi non è facile. Ci vorrebbero più autori al servizio di Tex (e di Zagor, naturalmente). La qualità c'è, la quantità un po' meno.
@@ilviziodelfumetto5995 sono d'accordo con te!!!👍🖐🤗
La sceneggiatura di un fumetto è matematica. Una volta che il soggetto è definito e suddiviso in parti (scene), bisogna assegnare ad ognuna un numero di tavole, per verificare se il totale corrisponde a quelle a disposizione ed eventualmente intervenire. Boselli ha dichiarato più volte di lavorare contemporaneamente a diverse sceneggiature, scrivendo una o due decine di tavole alla volta, a rotazione. Così facendo, probabilmente, i calcoli iniziali saltano.
Probabilmente sì, saltano. A volte almeno.
Devo dire che questo non e' un canale sui fumetti come gli altri, qui si vola alto !
@@paolovolpi4921 grazie!
In effetti questa ultima parte di questo trittico di storia è il più debole ed è un peccato che capiti proprio al momento finale.
Di solito non disdegno il fantasy in Tex so che è inevitabile per la lunga vita editoriale di Aquila Della Notte, ma qui per la prima volta mi è rimasto a fine lettura un senso di insoddisfazione sembrava che Boselli avesse voluto fare un omaggio allo Zagor di Nolitta e a GLB con il ritorno dell'alieno nella miniera della Valle della luna. Però Boselli resta un grande e a volte si può perdonare un passaggio a vuoto che poi visto da un altro lettore il mio giudizio potrebbe essere completamente diverso. Ad Maiora. Un saluto a te Francesco alla prossima
Magari sarebbe il caso di scrivere albi con due storie o tre nelle 110 pagine se c'è difficoltà nel tirare pagine per arrivare al traguardo, che ne pensate?
Potrebbe essere un'idea ma temo che nella casa editrice siano di tutt'altro avviso.
Disegni fantastici belli davvero, parere strettamente personale, sceneggiatura bella ma troppo pesante, ho dovuto leggerlo in tre volte
E forse un po' incongrua
Caro Francesco, non mi soffermo sull'albo in sé perché trovandomi all'estero non posso comprarlo, ma mi ha molto interessato il discorso di fondo, il numero di pagine fisso. Vale per tutti i Bonelli, da Zagor con storie in più albi a Dylan e Julia per albi one shot. Mi chiedo, qual è la ragione tecnica per cui una storia di Tex o Zagor non possa finire a pagina 30 dell'albo successivo? Come succedeva spesso negli anni 60,70 ed 80? Una diversa generazione di lettori che non apprezzerebbero la cosa? Direi di no, siamo sempre noi a leggere i Bonelli. Esistono (molti) lettori occasionali che comprano un albo ogni tanto e quindi quell'albo sarebbe "infruibile" se cominciasse a pagina 31? (nemmeno questo direi, perché allora Tex e Zagor che non hanno quasi mai una storia di un solo albo costringono comunque quell'occasionale a comprare anche il successivo)Oppure il discorso riguarda più le direttive da dare ad autori e disegnatori? Mi piacerebbe sentire le tue opinioni in proposito.
Credo dipenda dal fatto che con un numero prestabilito di tavole per episodio (94, 110, 220, ecc ecc) sia più agevole programmare le uscite. In questo modo non si rischiano buchi e si incasellano le uscite medesime in modo chiaro anche a distanza di due o tre anni. Con le storie spezzate è più complicato incastrare tutto. Si faceva quando la casa editrice era ancora gestita in modo artigianale, tra l'altro con pochi albi inediti al mese (nei primi anni Settanta uscivano solo 5 albi inediti: Tex, Zagor, Il piccolo ranger, Il comandante Mark e la Collana Rodeo). Oggi di serie inedite ne escono circa il triplo (non tutte mensili) ed escono una marea di numeri speciali. Per non parlare dei cartonati, dei crossover e così via. I tempi cambiano, la bottega artigianale è diventata una grande industria.
@@ilviziodelfumetto5995 sì capisco che essenzialmente la maggior mole di lavoro imponga delle "scorciatoie" che diano più respiro a chi organizza l'azienda. Però, francamente, ragionandoci non mi pare un problema di primo livello. Un autore di Tex completa la storia in 360 tavole? Lo abbini ad una storia scritta per meno di due albi: poi da sempre si può cucire e tagliare per avere 2 pagine in meno da una parte o 2 in più dall'altra. Cambiando leggermente discorso, ma in realtà anche questo potrebbe entrare nello stesso, tu menzioni le decine di uscite extra annue al di fuori dei mensili classici: ecco ,credo che riducendo alcune uscite avremmo storie di miglior qualità media di quelle degli ultimi anni. Per dire, a mio avviso la serie Bonelli che attualmente mantiene la qualità maggiore è Julia, che, oltre ad avere un fuoriclasse alla guida è, guarda caso, il personaggio che ha meno uscite annue (12 + 1 Color )
@@Seminole1897 Temo che riducendo le uscite l'editore avrebbe difficoltà a mantenere in vita tutte le collane. Ma è solo una mia impressione.
@@ilviziodelfumetto5995 mah, oggigiorno,avendo il piacere di entrare in qualche forum di fumetti, mi risulta abbastanza chiaro che tra i lettori per esempio di Zagor e Dyd non sono molti quelli che comprano (almeno a scatola chiusa) le uscite extra tipo Zagor Più, Zagor Speciale ovvero Dylan Dog Old Boy o i var Colori. Senza queste uscite(che sono anche un costo) le medesime testate avrebbero difficoltà?
Non ho ancora letto l'ultimo albo non so se lo leggerò per il momento, le prime due parti mi sono piaciute a metà. Io preferisco il tex puro Western disegni favolosi, ma si parla di tex uno dei fumetti più importanti in italia. Ho preferito la pattuglia scomparsa, il cielo è la furia.
Qui siamo su un terreno completamente diverso: il problema non è variare il genere delle storie, che è sempre stata una cosa buona. Il problema è quando le storie non convincono del tutto.
@@ilviziodelfumetto5995 esattamente, concordo.
Il problema di molti fumetti Bonelli è che allungano a dismisura nel mezzo per tenerti incollato alle pagine e farti comprare l'albo successivo e poi il finale risulta tagliato con l'accetta, in certi casi proprio "monco", perché hanno finito le pagine e ormai non gliene importa più niente di creare tavole convincenti perché tanto già i soldi li hai sganciati. Male, molto male. Ci vorrebbe più sintesi nel mezzo e più tavole disponibili per l'epilogo. Ma è un problema anche dei manga...
Non credo ragionino in questo modo, hanno sempre avuto (e ancora hanno) grande rispetto per il lettore. Sono i ritmi di produzione a essere cambiati e la programmazione moderna impone delle scelte che a me - lettore sin dagli anni Settanta - non piacciono. Quanto ai manga non lo so: non li leggo.