Poter gestire in casa il familiare malato di Alzheimer non è semplice, non per tutti. Mio marito era violento, non voleva farsi toccare, lavare ecc. la notte non dormiva. Ora, nello stadio di Alzheimer severo, è in una struttura; lo vedo tranquillo e non del tutto consapevole del posto in cui si trova, di conseguenza non sente nostalgia della sua casa. Avrei voluto tenerlo con me, ma non è stato umanamente possibile. Complimenti a chi ci riesce.
È verissimo quello che dice che dovremmo essere aiutati in Automatico Noi siamo gia troppo impegnati e stanchi oltre spaventati e difronte a una malattia enorme e devastante x TUTTI
Ho avuto 2 sorelle di mia madre malate di alzaimer, ho visto e vissuto queste donne per anni, in questo lento e inesorabile spegnersi e perdersi. Certo avevano diversi figli e sono state accudire e custodite fino all ultimo giorno della loro vita. Questa cosa mi ha spaventato. Adesso fra tutti i parenti io mi trovo ad avere un meningioma, lo so ormai da 3 anni, e il mio primo problema, viste le mie dimenticanze, che fortunatamente ancora in qualche modo riesco a gestire era quello di trovarmi anche io in questa situazione. Sono in cura, cerco di non pensarci, l alzaimer mi terrorizza. Il fatto che me ne rendo conto, e che a mia volta mi prendo cura di altri familiari, non aiuta.
Ho provato la stessa situazione con mio papà, una condizione difficile, specialmente se, come me, lavoravo. Nella totale indifferenza del supporto sociale. A margine anche l'incomprensione dell'ambiente di lavoro.
Mia madre che ha lavorato una vita in una RSA l'ha fatta da sé la diagnosi ed era purtroppo esatta. Un Paese all'avanguardia sarebbe all'altezza di questa vera emergenza sociale.
A mia suocera, da anni in demenza certificata, hanno dato sia l accompagnamento che l invalidità. Aveva 87 anni.Ne abbiamo aspettato circa 10. Alla assistenza ci penso io, che sono stata assunta in regola da mio marito a nome di mia suocera. Ma ho dovuto aspettare che fosse dichiarata invalida con accompagnamento, Perché la legge impone che un famigliare possa prestare assistenza retribuita solo se il malato è grave. Per ora continuiamo così anche se il suo stato di salute continua ad aggravarsi. Quando non ce la farò più ,mio marito provvederà altrimenti. Purtroppo devo confermare che il carico maggiore è sulle spalle dei familiari
Io ho avuto mia mamma malata di Alzheimer 20 anni da 65 anni a 85 è mancata il 21giugno di questo anno e l' abbiamo curata a casa con amore loro diventano bambini e la signora ha ragione non c'è aiuto
Poter gestire in casa il familiare malato di Alzheimer non è semplice, non per tutti. Mio marito era violento, non voleva farsi toccare, lavare ecc. la notte non dormiva. Ora, nello stadio di Alzheimer severo, è in una struttura; lo vedo tranquillo e non del tutto consapevole del posto in cui si trova, di conseguenza non sente nostalgia della sua casa. Avrei voluto tenerlo con me, ma non è stato umanamente possibile. Complimenti a chi ci riesce.
Arriva un punto in cui una persona comune e familiare, cioè non un oss preparata e senza legami emotivi, non ce la può più fare da sola
È verissimo quello che dice che dovremmo essere aiutati in
Automatico
Noi siamo gia troppo impegnati e stanchi oltre spaventati e difronte a una malattia enorme e devastante x TUTTI
Ho avuto 2 sorelle di mia madre malate di alzaimer, ho visto e vissuto queste donne per anni, in questo lento e inesorabile spegnersi e perdersi.
Certo avevano diversi figli e sono state accudire e custodite fino all ultimo giorno della loro vita.
Questa cosa mi ha spaventato.
Adesso fra tutti i parenti io mi trovo ad avere un meningioma, lo so ormai da 3 anni, e il mio primo problema, viste le mie dimenticanze, che fortunatamente ancora in qualche modo riesco a gestire era quello di trovarmi anche io in questa situazione.
Sono in cura, cerco di non pensarci, l alzaimer mi terrorizza.
Il fatto che me ne rendo conto, e che a mia volta mi prendo cura di altri familiari, non aiuta.
Anche il mio papà ha avuto l' alzaimer purtroppo 😢
Ho provato la stessa situazione con mio papà, una condizione difficile, specialmente se, come me, lavoravo. Nella totale indifferenza del supporto sociale. A margine anche l'incomprensione dell'ambiente di lavoro.
Mia madre che ha lavorato una vita in una RSA l'ha fatta da sé la diagnosi ed era purtroppo esatta. Un Paese all'avanguardia sarebbe all'altezza di questa vera emergenza sociale.
A mia suocera, da anni in demenza certificata, hanno dato sia l accompagnamento che l invalidità. Aveva 87 anni.Ne abbiamo aspettato circa 10. Alla assistenza ci penso io, che sono stata assunta in regola da mio marito a nome di mia suocera. Ma ho dovuto aspettare che fosse dichiarata invalida con accompagnamento, Perché la legge impone che un famigliare possa prestare assistenza retribuita solo se il malato è grave. Per ora continuiamo così anche se il suo stato di salute continua ad aggravarsi. Quando non ce la farò più ,mio marito provvederà altrimenti. Purtroppo devo confermare che il carico maggiore è sulle spalle dei familiari
Cara signora ha perfettamente ragione, ma purtroppo la sanità ci ha abbandonati da tempo. Mi fa molta tenerezza un abbraccio
Io ho avuto mia mamma malata di Alzheimer 20 anni da 65 anni a 85 è mancata il 21giugno di questo anno e l' abbiamo curata a casa con amore loro diventano bambini e la signora ha ragione non c'è aiuto
😢
Quante chiacchiere e pochi fatti
Puoi provare la dieta del gruppo sanguineo
Mamma era comene primo comm.
Dds
Come sta oggi??
Come vuoi che stia