bel video, pieno di ricordi ed emozioni. Grazie :-) Il mio 160 l'ho modificato, ormai, tantissimi anni fa, aggiornandolo con un più recente e "sonoro" Grace G-747 GyroMaster, accoppiato con una Pickering XSV/3000SP. e sostituzione dell'intero cablaggio di segnale, con cavi "The Music Conductor" Straight Wire Flexconnect da 70cm complessivi (comprensivi di connettori RCA) rifiniti da me.
Devo dire che le tue esperienze sono un tesoro , personalmente ho messo in pratica molti tuoi consigli e inevitabilmente il mio impianto ne ha giovato, evidentamente abbiamo un gusto d'ascolto che ci accomuna, grazie. Un saluto.
Come sempre, interessantissimo video che unisce tutti noi audiofili e, soprattutto, noi ragazzi degli anni 70-80 “piatto-dipendenti”. Qui Thorens 147 Frankenstein! Grazie 🎼
Buonasera e complimenti per i contenuti. Anche io ho tutt’ora due thorens, il Td 150 mkII e appunto il Td 160. Ancora oggi li utilizzo con piacere ma, nella speranza di non darle un dispiacere, confesso che il digitale ormai a casa mia ha preso il sopravvento per tutta una serie di motivi pratici ma anche e soprattutto perché si sente meglio. E per un amante della musica, non dell’impianto fine a se stesso, ma della musica questa alla fine è la cosa più importante. Un caro saluto.
Chi ha detto che i controtelaio sospeso, o perlomeno alcuni di essi non beneficino delle punte? Il Michell Gyrodec le montava (3) di serie. Io stesso sul Pink Triangle PT Too, che probabilmente era il più leggero e flottante in circolazione, le ho utilizzate con notevole soddisfazione. Ottimo anche il Mayware Formula IV unipivot a massa variabile lo avevo su un Ariston RD 40. Bel video ed è un piacere ascoltare.
Ma che combinazione pazzesca! Quando io avevo il Thorens TD 145 MKII (un 160 con lo stop a fine LP) sono riuscito a farlo suonare al meglio delle sue possibilità, proprio SOLO con tre punte!!! Ricordo che anche nel mio caso, fui criticato aspramente, ma non cambiai impostazione; tra l'altro, non ti potrai ricordare, ma ascoltammo il vinile di Oval Dreams appena sfornato sia con il Denon DP 3000 che avevo all'epoca, sia con il Thorens TD 145 MK II con la Shure V15IV e mi ricordo benissimo che tu affermasti, dopo l'ascolto con il Thorens: "ecco... questo è simile al suono che conosco io"..,con il Denon infatti il risultato era un po' più cupo."
Grande Roberto mia super Amico.Ho da 4 anni la sua Harmony 61 e devo confermare essere uno dei migliori Fonorivelatori mai ascoltati.Il Braccio e il Pre Phono servono a farla correre al Top. W L'Analogico
1976...regalo di compleanno impianto hifi con giradischi thorens td 145 ( cioè la versione del td 160 con arresto automatico a fine disco per ben 25000 lire di più...)....dopo tutti questi anni è ancora perfetto...ho cambiato solo cinghie e testine....quante soddisfazioni ,gioie ed emozioni mi ha saputo regalare...!!
Interessante esposizione di un bel giradischi e non solo...Pure io son riuscito a trovare un TD166 Mk V praticamente nuovo, ad un prezzo irrisorio e per un non audiofilo quale sono, direi che è piuttosto soddisfacente. Grazie ancora per questi video!
Ce l'ho quello di Frank con Jobim! trovato a un mercatino per pochi euri! non avendo un pre phono con curve regolabili, nel mio Pre tolgo una tacca di 1/10 di bassi e metto una tacca uguale e contraria negli alti, anche io ho la versione Reprise un disco bellissimo. Di Oscar Peterson ho acquistato un disco della collezione "Jazz" ricordo che il mio amico pianista classicone decantava le doti pianistiche, diceva che Oscar aveva delle mani particolarmente grandi che gli permettevano di superare la classica "ottava" con una singola mano, uno step avanti a molti altri già per doti naturali, ma era un gigante del virtuosismo, Dave Brubeck e Paul Desmond purtroppo ce l'ho in una copia cd. Bella la chiaccherata amichevole di Marco Lincetto.
Thorens intramontabili, lo ho avuto anche io ( ampiamente modificato ) e lo avrei conservato ma la moglie più di due giradischi in casa non mi permette ( ed è gia molto comprensiva visto il numero di impianti che ho messo su ) e non ho voluto rinunciare al mio Audio Note TT One e ho mantenuto anche il mio Systemdeck IIX ( in effetti avevo messo in vendita il Systemdeck IIX, ma pochi lo conoscono e apprezzano e non sono riusciuto a venderlo, mentre il Thorens lo ho venduto praticamente subito, rimettendoci perche con le modifiche ci avevo speso veramente tanto ma divetendomi molto ) , le invidio il Ph1000, io mi accontento di un più modesto , ma ben suonante Ph10, mi è piaciuto il discorso sulle curve, io sono un pò scettico a riguardo ma farò degli ulteriori esperimenti. Grazie e complimenti per il Video interessante come sempre.
grazie per tenerci sempre aggiornati sulle modalita di ascolto, non avevo mai pensato alle diverse equalizzazioni durante il trasferimento su vinile, bene, ho il mio vecchio TD316 ancora in perfetto stato che aspetta pazientemente di rimettersi in gioco e credo che un pre-phono di buon livello sia decisamente importante per poter tirare fuori il meglio. Anni fa son riuscito a reperire la cinghia nuova e credo che per quando sarà il momento dovrò pensare anche al cambio testina, attualmente, ha su una Grado F che all'epoca avevo scelto dopo aver ascoltato qualche altra testina, ma credo che il mercato attuale offra ben di meglio anche sena spendere cifre folli. L'unico problema, come avevo già accennato é che il giradischi sta a trecento km da qui e non mi é possibile attualmente piazzarlo in alcun modo.
Che bel discorso riguardo al thorens td 160 cosa dovrei fare io che da circa 30 anni posseggo il thorens td 316 a questo punto mi fai capire che per raggiungere un bel suono più presente dinamico e spazioso dovrei sostituire praticamente quasi tutto lasciando solo la base in origine chissà che bel suono immagino che potrebbe suonare meglio di un lettore cd solo con qualche scricchiolio ma molto coinvolgente comunque un bel discorso da sognio per me che non potrò mai spendere tanti soldi un saluto ti seguo sempre un saluto 🤝
Non ero al corrente che alcune case discografiche disponevano di curve di equalizzazione proprietarie e la questione mi sgomenta un pò, in quanto , nonostante io sia in possesso di un buon stadio phono separato non posso affinare gli ascolti in modo ottimale. E che problema c'è, dirai tu, comprati il Golden note!...giusta osservazione e non è detto che ciò accada. Ricordo comunque , un reportage di tanti anni fà, non ricordo su quale rivista specializzata, nell'abitazione del maestro Arturo Benedetti Michelangeli , che in possesso di un costosissimo pre phono FM ACOUSTICS si dilettava a "scandagliare " vecchie e vecchissime registrazioni su 78 giri e quant'altro, e quindi mi ero convinto che variare la curva di equalizzazione fosse solo una questione di registrazionI effettuate prima della RIIA. COMPLIMENTI VIVISSIMI PER IL VIDEO!
buonasera. di primo acchito mi verrebbe da dire un po' troppe paturnie (testine MC, cambio del braccio, pre-phono esterno. ricerca spasmodica di cavetterie dalle dubbie migliorie) ma poi, è giusto spendere i propri soldi come più piace. bei tempi quando thorens si faceva tutto in casa, motore compreso, senza demandare ad altre società la costruzione dello stesso. ho utilizzato per una trentina d'anni un 125 di serie con puntine shure, rigorosamente MM. grandi soddisfazioni e dato in permuta per delle AR10 che suonano ancora benissimo. comunque sia bella la passione della musica e degli strumenti che ci consento di goderne, like 413.
Si possono trovare dei files digitali bellissimi (come quelli Velut Luna...), ma alcuni vinili seppelliscono letteralmente le corrispettive versioni su CD, come i primi album di Angelo Branduardi o quello dei Blues Brothers. In compenso gli album di De André rimasterizzati e riversati su CD dalla Sony non sono niente male: com'è possibile questa aleatorietà della conversione da analogico a digitale? (E non si salvano nemmeno i files ad alta definizione: la versione su vinile di "Ella e Louis" è due righe sopra il file 24/192 scaricato da HDtracks, idem per Take Five, dove la batteria "digitale" viene esageratamente sovraesposta rispetto a quella "analogica").
Non ho dubbi che lei abbia più esperienza di me sig. Lincetto in questo campo. Ma vorrei comunque esporre la mia opinione. Ho un impianto HIFI (no Hi End) risalente a più di 50 anni fa comprensivo principalmente di giradischi (piatto come si diceva una volta) Thorens TD 125MKII col braccio TP16 originale (mi pare sia questo il nome), comunque un gran bel braccio a mio parere e non lo SME che si montava in alternativa, ampli Marantz (1070) e casse AR MST e Technics SB-5000. Diversamente da Lei non ho mai avuto la necessità di aggiornare l'impianto perché soddisfatto pienamente dello stesso dal principio (avevo 14 anni, oggi 65). Ho solo aggiunto un sinto Sansui, un Cassette Recorder Sony, un CD Player Sony e un altro giradischi Pioneer a trazione diretta. L'impianto funziona perfettamente dopo 50 anni, solo l'ampli Marantz ha avuto bisogno di una revisione, ed è tornato agli antichi splendori. Per quando riguarda il giradischi sono dubbioso che (è una mia opinione) sostituendo i cavi originali si possa ottenere un incremento di prestazioni tenendo presente che aggiungendo dei connettori come Lei ha fatto sul suo 160 si ottiene un passaggio da rame a stagno e poi a metallo (dei connettori stessi) e poi di nuovo al contrario verso il rame con (sicuramente infinitesima) perdita di segnale perchè questo succede quando il segnale passa attraverso metalli differenti. Se gli ingegneri Thorens dell'epoca hanno ideato il giradischi in questa maniera mi viene da pensare che non fossero proprio ignoranti e non credo l'abbiano fatto per un mero discorso di risparmio visto che questo giradischi ai tempi aveva un prezzo di vendita piuttosto elevato. A parte questa mia opinione, devo affermare che mi piacciono molto i suoi video che considero molto istruttivi e divulgativi e che seguo sempre con piacere. Grazie.
mi spiace contraddirla, ma il cavo originale del Thorens è un vero e proprio tallone d'Achille... E per quanto riguarda il lavoro di modifica non va esattamente come ha detto lei, se si affida a un vero esperto della materia. Come ad esempio Giorgio levorato. :-)
@@VelutLunaMusic Grazie della risposta Sig. Lincetto. Quindi per salvare capra e cavoli basterebbe usare un cavo più performante ma collegato direttamente alla testina senza connettori per avere un segnale con la massima pulizia. Sono sempre dell'idea che nessun connettore intermedio è meglio di qualunque cosa "interferisca" col viaggio del segnale sul rame. Certo la praticità di avere i connettori sul retro è indubbia. Probabilmente stiamo parlando del sesso degli angeli 🤣
@@fabio3448 complimenti anche a lei. Ognuno deve poter amare le proprie passioni come più desidera. Comprendo la sua voglia di migliorare sempre di più il suo impianto come chi come me è affezionato al proprio anche se datato ma preferisce questo per le sensazioni e i ricordi che fornisce. È come l'appassionato di auto moderne con prestazioni sempre migliori contro colui a cui piace lo stile classico delle auto d'epoca di cui è necessario mantenerne i dettagli originali. E comunque non suona affatto male... 😉
Signor Lincetto scusate l'appunto ma il disco "We get Requests " è della VERVE RECORDS e non della Columbia e anche se in questo caso la DOL ha fatto le cose per bene la invito ad acquistarne una copia della "Verve Acoustic Sounds Series" per assaporare la vera bontà di quel bellissimo disco. Cordiali saluti
@@VelutLunaMusic di questa specifica non ne ero a conoscenza se lo dice lei allora è così. Ma la Acoustic Sounds comunque fa una ristampa di qualità superiore rispetto alla modesta DOL. Saluti
Sempe all'altezza dell'argomento, anche se io avrei evitato di parlare di impostazione di curve riia secondo una specifica scelta del produttore del vinile, crea molta confusione soprattutto tra i profani, che magari non sano che il sopporto in vinile è un formato come si usa dire oggi compresso e che ogni produttore pur rispettando i parametri stabiliti dalla riia, sceglieva una propria filosofia di curva.
bel video, pieno di ricordi ed emozioni. Grazie :-)
Il mio 160 l'ho modificato, ormai, tantissimi anni fa, aggiornandolo con un più recente e "sonoro" Grace G-747 GyroMaster, accoppiato con una Pickering XSV/3000SP. e sostituzione dell'intero cablaggio di segnale, con cavi "The Music Conductor" Straight Wire Flexconnect da 70cm complessivi (comprensivi di connettori RCA) rifiniti da me.
Devo dire che le tue esperienze sono un tesoro , personalmente ho messo in pratica molti tuoi consigli e inevitabilmente il mio impianto ne ha giovato, evidentamente abbiamo un gusto d'ascolto che ci accomuna, grazie. Un saluto.
Gran video per un gran giradischi. Mia nostalgia ma attualità dei ritorno dei vinili. Grazie.
Un bel video pieno di spunti e preziose note....come sempre. GRAZIE
Come sempre, interessantissimo video che unisce tutti noi audiofili e, soprattutto, noi ragazzi degli anni 70-80 “piatto-dipendenti”. Qui Thorens 147 Frankenstein! Grazie 🎼
Buonasera e complimenti per i contenuti. Anche io ho tutt’ora due thorens, il Td 150 mkII e appunto il Td 160. Ancora oggi li utilizzo con piacere ma, nella speranza di non darle un dispiacere, confesso che il digitale ormai a casa mia ha preso il sopravvento per tutta una serie di motivi pratici ma anche e soprattutto perché si sente meglio. E per un amante della musica, non dell’impianto fine a se stesso, ma della musica questa alla fine è la cosa più importante. Un caro saluto.
Chi ha detto che i controtelaio sospeso, o perlomeno alcuni di essi non beneficino delle punte? Il Michell Gyrodec le montava (3) di serie. Io stesso sul Pink Triangle PT Too, che probabilmente era il più leggero e flottante in circolazione, le ho utilizzate con notevole soddisfazione. Ottimo anche il Mayware Formula IV unipivot a massa variabile lo avevo su un Ariston RD 40. Bel video ed è un piacere ascoltare.
Complimenti per il video, ascoltandola c'è sempre qualcosa da imparare
Un bellissimo video..come il racconto! Cos,ì come di solito ci abitui!
Ma che combinazione pazzesca! Quando io avevo il Thorens TD 145 MKII (un 160 con lo stop a fine LP) sono riuscito a farlo suonare al meglio delle sue possibilità, proprio SOLO con tre punte!!! Ricordo che anche nel mio caso, fui criticato aspramente, ma non cambiai impostazione; tra l'altro, non ti potrai ricordare, ma ascoltammo il vinile di Oval Dreams appena sfornato sia con il Denon DP 3000 che avevo all'epoca, sia con il Thorens TD 145 MK II con la Shure V15IV e mi ricordo benissimo che tu affermasti, dopo l'ascolto con il Thorens: "ecco... questo è simile al suono che conosco io"..,con il Denon infatti il risultato era un po' più cupo."
Grande Roberto mia super Amico.Ho da 4 anni la sua Harmony 61 e devo confermare essere uno dei migliori Fonorivelatori mai ascoltati.Il Braccio e il Pre Phono servono a farla correre al Top. W L'Analogico
Sempre molto bravo, complimenti!!
Ascoltare musica da giradischi è tutt’altra cosa dalla musica liquida
1976...regalo di compleanno impianto hifi con giradischi thorens td 145 ( cioè la versione del td 160 con arresto automatico a fine disco per ben 25000 lire di più...)....dopo tutti questi anni è ancora perfetto...ho cambiato solo cinghie e testine....quante soddisfazioni ,gioie ed emozioni mi ha saputo regalare...!!
2 Grandi capolavori
Interessante esposizione di un bel giradischi e non solo...Pure io son riuscito a trovare un TD166 Mk V praticamente nuovo, ad un prezzo irrisorio e per un non audiofilo quale sono, direi che è piuttosto soddisfacente. Grazie ancora per questi video!
Ho lo stesso giradischi, ma il TD145. Davvero ottimo
Ce l'ho quello di Frank con Jobim! trovato a un mercatino per pochi euri! non avendo un pre phono con curve regolabili, nel mio Pre tolgo una tacca di 1/10 di bassi e metto una tacca uguale e contraria negli alti, anche io ho la versione Reprise un disco bellissimo. Di Oscar Peterson ho acquistato un disco della collezione "Jazz" ricordo che il mio amico pianista classicone decantava le doti pianistiche, diceva che Oscar aveva delle mani particolarmente grandi che gli permettevano di superare la classica "ottava" con una singola mano, uno step avanti a molti altri già per doti naturali, ma era un gigante del virtuosismo, Dave Brubeck e Paul Desmond purtroppo ce l'ho in una copia cd. Bella la chiaccherata amichevole di Marco Lincetto.
Thorens intramontabili, lo ho avuto anche io ( ampiamente modificato ) e lo avrei conservato ma la moglie più di due giradischi in casa non mi permette ( ed è gia molto comprensiva visto il numero di impianti che ho messo su ) e non ho voluto rinunciare al mio Audio Note TT One e ho mantenuto anche il mio Systemdeck IIX ( in effetti avevo messo in vendita il Systemdeck IIX, ma pochi lo conoscono e apprezzano e non sono riusciuto a venderlo, mentre il Thorens lo ho venduto praticamente subito, rimettendoci perche con le modifiche ci avevo speso veramente tanto ma divetendomi molto ) , le invidio il Ph1000, io mi accontento di un più modesto , ma ben suonante Ph10, mi è piaciuto il discorso sulle curve, io sono un pò scettico a riguardo ma farò degli ulteriori esperimenti. Grazie e complimenti per il Video interessante come sempre.
appoggiare un giradischi su tre punte dovrebbe essere obligatorio x legge..... sono umilmente d'accordo.....
grazie per tenerci sempre aggiornati sulle modalita di ascolto, non avevo mai pensato alle diverse equalizzazioni durante il trasferimento su vinile, bene, ho il mio vecchio TD316 ancora in perfetto stato che aspetta pazientemente di rimettersi in gioco e credo che un pre-phono di buon livello sia decisamente importante per poter tirare fuori il meglio. Anni fa son riuscito a reperire la cinghia nuova e credo che per quando sarà il momento dovrò pensare anche al cambio testina, attualmente, ha su una Grado F che all'epoca avevo scelto dopo aver ascoltato qualche altra testina, ma credo che il mercato attuale offra ben di meglio anche sena spendere cifre folli. L'unico problema, come avevo già accennato é che il giradischi sta a trecento km da qui e non mi é possibile attualmente piazzarlo in alcun modo.
Che bel discorso riguardo al thorens td 160 cosa dovrei fare io che da circa 30 anni posseggo il thorens td 316 a questo punto mi fai capire che per raggiungere un bel suono più presente dinamico e spazioso dovrei sostituire praticamente quasi tutto lasciando solo la base in origine chissà che bel suono immagino che potrebbe suonare meglio di un lettore cd solo con qualche scricchiolio ma molto coinvolgente comunque un bel discorso da sognio per me che non potrò mai spendere tanti soldi un saluto ti seguo sempre un saluto 🤝
Non ero al corrente che alcune case discografiche disponevano di curve di equalizzazione proprietarie e la questione mi sgomenta un pò, in quanto , nonostante io sia in possesso di un buon stadio phono separato non posso affinare gli ascolti in modo ottimale. E che problema c'è, dirai tu, comprati il Golden note!...giusta osservazione e non è detto che ciò accada. Ricordo comunque , un reportage di tanti anni fà, non ricordo su quale rivista specializzata, nell'abitazione del maestro Arturo Benedetti Michelangeli , che in possesso di un costosissimo pre phono FM ACOUSTICS si dilettava a "scandagliare " vecchie e vecchissime registrazioni su 78 giri e quant'altro, e quindi mi ero convinto che variare la curva di equalizzazione fosse solo una questione di registrazionI effettuate prima della RIIA. COMPLIMENTI VIVISSIMI PER IL VIDEO!
buonasera. di primo acchito mi verrebbe da dire un po' troppe paturnie (testine MC, cambio del braccio, pre-phono esterno. ricerca spasmodica di cavetterie dalle dubbie migliorie) ma poi, è giusto spendere i propri soldi come più piace. bei tempi quando thorens si faceva tutto in casa, motore compreso, senza demandare ad altre società la costruzione dello stesso. ho utilizzato per una trentina d'anni un 125 di serie con puntine shure, rigorosamente MM. grandi soddisfazioni e dato in permuta per delle AR10 che suonano ancora benissimo. comunque sia bella la passione della musica e degli strumenti che ci consento di goderne, like 413.
Si possono trovare dei files digitali bellissimi (come quelli Velut Luna...), ma alcuni vinili seppelliscono letteralmente le corrispettive versioni su CD, come i primi album di Angelo Branduardi o quello dei Blues Brothers. In compenso gli album di De André rimasterizzati e riversati su CD dalla Sony non sono niente male: com'è possibile questa aleatorietà della conversione da analogico a digitale? (E non si salvano nemmeno i files ad alta definizione: la versione su vinile di "Ella e Louis" è due righe sopra il file 24/192 scaricato da HDtracks, idem per Take Five, dove la batteria "digitale" viene esageratamente sovraesposta rispetto a quella "analogica").
Non ho dubbi che lei abbia più esperienza di me sig. Lincetto in questo campo. Ma vorrei comunque esporre la mia opinione. Ho un impianto HIFI (no Hi End) risalente a più di 50 anni fa comprensivo principalmente di giradischi (piatto come si diceva una volta) Thorens TD 125MKII col braccio TP16 originale (mi pare sia questo il nome), comunque un gran bel braccio a mio parere e non lo SME che si montava in alternativa, ampli Marantz (1070) e casse AR MST e Technics SB-5000. Diversamente da Lei non ho mai avuto la necessità di aggiornare l'impianto perché soddisfatto pienamente dello stesso dal principio (avevo 14 anni, oggi 65). Ho solo aggiunto un sinto Sansui, un Cassette Recorder Sony, un CD Player Sony e un altro giradischi Pioneer a trazione diretta. L'impianto funziona perfettamente dopo 50 anni, solo l'ampli Marantz ha avuto bisogno di una revisione, ed è tornato agli antichi splendori. Per quando riguarda il giradischi sono dubbioso che (è una mia opinione) sostituendo i cavi originali si possa ottenere un incremento di prestazioni tenendo presente che aggiungendo dei connettori come Lei ha fatto sul suo 160 si ottiene un passaggio da rame a stagno e poi a metallo (dei connettori stessi) e poi di nuovo al contrario verso il rame con (sicuramente infinitesima) perdita di segnale perchè questo succede quando il segnale passa attraverso metalli differenti. Se gli ingegneri Thorens dell'epoca hanno ideato il giradischi in questa maniera mi viene da pensare che non fossero proprio ignoranti e non credo l'abbiano fatto per un mero discorso di risparmio visto che questo giradischi ai tempi aveva un prezzo di vendita piuttosto elevato. A parte questa mia opinione, devo affermare che mi piacciono molto i suoi video che considero molto istruttivi e divulgativi e che seguo sempre con piacere. Grazie.
mi spiace contraddirla, ma il cavo originale del Thorens è un vero e proprio tallone d'Achille... E per quanto riguarda il lavoro di modifica non va esattamente come ha detto lei, se si affida a un vero esperto della materia. Come ad esempio Giorgio levorato. :-)
@@VelutLunaMusic Grazie della risposta Sig. Lincetto. Quindi per salvare capra e cavoli basterebbe usare un cavo più performante ma collegato direttamente alla testina senza connettori per avere un segnale con la massima pulizia. Sono sempre dell'idea che nessun connettore intermedio è meglio di qualunque cosa "interferisca" col viaggio del segnale sul rame. Certo la praticità di avere i connettori sul retro è indubbia. Probabilmente stiamo parlando del sesso degli angeli 🤣
@@fabio3448 complimenti anche a lei. Ognuno deve poter amare le proprie passioni come più desidera. Comprendo la sua voglia di migliorare sempre di più il suo impianto come chi come me è affezionato al proprio anche se datato ma preferisce questo per le sensazioni e i ricordi che fornisce. È come l'appassionato di auto moderne con prestazioni sempre migliori contro colui a cui piace lo stile classico delle auto d'epoca di cui è necessario mantenerne i dettagli originali. E comunque non suona affatto male... 😉
Signor Lincetto scusate l'appunto ma il disco "We get Requests " è della VERVE RECORDS e non della Columbia e anche se in questo caso la DOL ha fatto le cose per bene la invito ad acquistarne una copia della "Verve Acoustic Sounds Series" per assaporare la vera bontà di quel bellissimo disco. Cordiali saluti
E' un Verve, ma la Verve usava la curva "columbia"... mi rendo conto che la materia è ostica.
@@VelutLunaMusic di questa specifica non ne ero a conoscenza se lo dice lei allora è così. Ma la Acoustic Sounds comunque fa una ristampa di qualità superiore rispetto alla modesta DOL.
Saluti
Catch me è in testa nella mia lista di acquisti musicali, seguito a ruota da Infinity di R. Jonata. Ampiamente ascoltati su Tidal.
Sempe all'altezza dell'argomento, anche se io avrei evitato di parlare di impostazione di curve riia secondo una specifica scelta del produttore del vinile, crea molta confusione soprattutto tra i profani, che magari non sano che il sopporto in vinile è un formato come si usa dire oggi compresso e che ogni produttore pur rispettando i parametri stabiliti dalla riia, sceglieva una propria filosofia di curva.
il giradischi appoggiato su tre punte? Geometricamente parlando dovrebbe essere l'appoggio più equilibrato; Non saprei cosa c'è da obiettare ?
Domanda: come si fa a sapere la curva di equalizzazione di una registrazione? Grazie 🙏
Dovreste acquistare un prephono GOLD NOTE e lo capirà 😁😁