La rosa dei nomi - Doc ita "Il nome della Rosa" (1987)
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- Опубликовано: 3 окт 2024
- La rosa dei nomi - Doc ita "Il nome della Rosa" (1987)
Un dietro le quinte sul set del film "Il nome della Rosa".
Interviste agli attori, al regista e soprattutto ad Umberto Eco, autore del romanzo.
Di Francesco Conversano e Nene Grignaffini.
Making of del film "Il Nome della Rosa" attraverso le testimonianze dello scrittore Umberto Eco e del regista Jean Jacques Annaud, si raccontano i due processi creativi che hanno portato alla nascita del libro e del film "Il nome della rosa". Si documentano così le varie fasi della realizzazione della pellicola: il lavoro di sceneggiatura e di preparazione, la pre-produzione, il lavoro dello scenografo e del direttore della fotografia e quello del set; le interviste ai protagonisti (Sean Connery, Christian Slater, Murray Abraham, etc…), ai grandi collaboratori del regista, allo scenografo Dante Ferretti, al direttore della fotografia Tonino Delli Colli, oltre naturalmente al regista Jean Jacques Annaud, che con Umberto Eco rappresenta la vera guida di tutto il film.
Il documentario è costruito su una struttura duplice: quella del reportage, che documenta una situazione specifica (il film), e quella dell'indagine che tenta di svelare un enigma. Il reportage e l'indagine ruotano intorno al romanzo di Umberto Eco e l'omonima riduzione cinematografica di Jean Jacques Annaud. Si tratta dunque del lavoro di documentazione delle varie fasi sottostanti al processo di creazione artistica, ma si tratta anche del tentativo di penetrare nel cuore delle due opere e di portare in superficie il loro segreto.
Anni 80 tutto era possibile. Meraviglioso
Oggi solo caxxte pazzesche
Tutto molto interessante. La musica è inascoltabile.
Bellissimo film e attori straordinari, foto di Delli colli, Connery anche vestito da monaco, meraviglioso,,,,,
Come erano fatti bene questi documentari!
Ero nella sua classe... quanti ricordi a Bologna...
Secondo me,il significato de"Il nome della rosa" altro non é che "il nome della ragazza":lo deduco dal fatto che Adso anziano,voce narrante,nel finale dice,riferendosi appunto alla ragazza,sua unica e sola esperienza con l'altro sesso,che "...ora che sono molto vecchio,mi rendo conto che di tutti i volti che dal passato mi tornano alla mente,più chiaro di tutti vedo quello della fanciulla,che ha visitato tante volte i miei sogni di adulto e vegliardo.Eppure,dell'unico amore terreno della mia vita,non avevo saputo ne seppi mai,il nome".
Concordo in pieno, difatti la rosa per via della sua forma è anche un simbolo fin dai tempi antichi dei genitali femminili..
Non a caso ci sono espressioni tra cui:
Sei un bocciolo di rosa..
Sei sbocciata..
Nel film è il nome della ragazza. Nel libro ha un significato filosofico.
@thermonuclearcollider4418 Possiedo il romanzo, e sebbene anche Eco disse che l'aveva scelto come titolo perché può avere molto significati ma anche perché è un titolo vuoto, un nome che può essere riempito di ogni contenuto, difatti il romanzo finisce con:
Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus, cioè la rosa originaria esiste solo nel nome, noi possediamo solo nomi vuoti, a sottolineare l'idea dell'impossibilità di conoscere la verità assoluta poiché tutto ciò che rimane sono i nomi e i segni del passato che abbiamo perso.
Riguardo l'abbazia il mistero iniziale e i vari segreti di chi vi dimora vengono poi svelati e portati alla luce, per cui per me non si riferisce a questi eventi.
Dalle spiegazioni più labili come alla assoluta ed impossibile ricerca di Guglielmo della conoscenza tanto agognata ma che non raggiungerà mai (può essere considerato simbolico che la biblioteca dapprima inaccessibile a lui vada poi a fuoco)
Ma per me resta corretto il riferimento alla ragazza conosciuta da Adso, almeno come significato principale si presta ottimamente.
C'è da dire che il significato che ognuno da è assolutamente soggettivo, Eco lo scelse di proposito per prestarsi a più interpretazioni.
Tutto ciò che cade sotto i nostri sensi esiste al di là del nome che gli abbiamo dato o daremo, che a sua volta scaturisce dal rapporto personale che intratteniamo con l'Ente. Per intenderci, la rosa in quanto "esistente" esiste in qualsiasi modo la si chiamasse ma solo chiamandola la possiamo introdurre nel nostro mondo linguistico-emozionale permettendoci di esprimerla dialogicamente...
Il nome della rosa è pertanto il rapporto che ciascun di noi intrattiene con essa; è il rapporto che ciascuno di noi intrattiene con il romanzo e con il film che si chiamano (si intitolano) "Il nome della rosa"...
Non a caso Eco alla fine del documentario ci rivela chi è il responsabile...
Ma il film completo dove posso vederlo su raiplay non c'è
Film bellissimo ma il romanzo è al primo posto in assoluto (per me).
Che musica inappropriat
Cercavo questo commento
Del tutto inappropriata assolutamente
D'accordissimo, ma in generale il documentario è deludente: nessun approfondimento sulla realizzazione teorica e pratica del plot narrativo, nessuna curiosità sui criteri di ripresa, luce, presa diretta (?), ecc. Peccato, perché il film è sontuoso e il libro, inutile dirlo, è un capolavoro.
Per essere inglese Guglielmo ha un accento molto scottish 😂
Che colonna sonora anni '80... sembra un videogame dell'Atari 😂
Si, pazzesco! Negli anni '80 si faceva musica anni '80. Incredibile vero?
@@liviosimoneramassoinfatti mi limitavo ad apprezzarla, non era stupore. Commento inutile
vorrei rinascere nel Medioevo ..
jean jacques annaud e' uguale a Lino Toffolo da giovane
Bello Bello
Il nome della rosa é il titolo
Castel del monte❤
Mi perdoni, Castel del monte non c'entra nulla.
Il nome della rosa è “rosa”
Musiche che più anni ottanta non si può, Eco spocchioso come solo un radical-chic sa essere...ma grande film. Con quel regista e quel cast d'altronde era impossibile sbagliare.
anche tu a spocchia non sei messo male..
Un film nasce da una storia o da un 'idea. Oppure non c'è film.
@@gimmoXRsi e no
forse dopo una vita che studi la spocchia viene perche' sei consapevole di cosa hai fatto per arrivare fin li'. io ho un cugino che ha 6 lauree ed e' molto peggio di Lui
Ahhh come tutti i prof universitari, spocchiosi è dir poco
Meno male l hanno doppiato
Film tripudio di luoghi comuni.
Mha! tutti quei soldi....
Soldi ben spesi, la cultura non ha limiti
I film costano cari, non lo sapeva? Cosa voleva dire il suo post? Avanti, dettagli.