Ho tutti i dischi di Lucio Battisti e da quando sono nato ascolto le sue canzoni, posso dire da fanatico come sono del grande Battisti che le canzoni bianche come le chiamate voi mettono i brividi, bellissime da ascoltare sempre.
Qualsiasi persona che parla di Battisti fa qualcosa di bello perché esprime quello che prova ascoltando le sue canzoni che sono davvero ricche di emozioni e misteri. Data la ricchezza di informazioni contenute spesso si arriva a conclusioni a volte simili ma spesso molto diverse e molto dipende dalla propria cultura. Io mi sento avvantaggiato perché come Lucio Battisti sono un matematico e quindi capisco al volo quando parla di matematica. Lucio Battisti quando fece E Già nel 1982 era già in stato di studio avanzato in matematica e infatti per comprendere quell'album dalle canzoni "rozze" ci vuole una laurea in matematica e se non vengono comprese difficilmente si può capire quello che ha fatto in seguito del resto un libro di matematica per comprendere un teorema a pagina 54 (= 9x6 il numero non l'ho scelto a caso ) deve essere noto tutti i teoremi delle pagine precedenti. Di questi libri che cercano di dare una interpretazione delle canzoni di Lucio Battisti riferendosi agli album dopo Mogol penso che il migliore sia il primo Specchi Opposti di Ivano Rebustini se non altro perché è partito da E Già che è la base su cui viene costruito il primo dado dell'opera l'Apparenza. Ho dato un rapido sguardo al libro di Francesco Patrizi e senza dubbio è scritto da una persona che ha una preparazione letterale decisamente superiore alla mia, ma o vuoi perché privo di cultura matematica vuoi per un limite di quoziente intellettuale per fare la quadratura aggiunge cose ( aumento dell'entropia artistica ) che Lucio Battisti non pensa e che con l'inganno magari ha indotto a far pensare a Panella che sembra all'Apparenza l'autore dei testi, del resto Panella come Mogol è all'oscuro di quello che vuole dire Lucio Battisti. Un tir che si ritira significa che il tir è stato tamponato è talmente facile da capire che dopo diverse volte che l'autore del libro ci gira attorno non riesce a capirlo. Per definizione di tir è un qualcosa che viene trainato e se il problema dell'incidente è la vista ossia non vede l'insegna notturna presente nel tir vuoi perché difettosa vuoi perché c'è stata la curva alla fine lo tampona e lo comprime (si ritira ) perché il tir è fatto per essere tirato come un carro con i buoi o cavalli davanti e non spinto da dietro che verrebbe compresso. Se pensiamo ad un Tir come un camion nello scontro frontale è l'auto che si ritira non il tir che sta dietro al camion-trattore. Pensando sempre all'entropia se incidente era uno scontro frontale non era necessario chiamare in causa un tir. Evocare la morte di Ruggero Pascoli e non pensare che il tir potrebbe essere un carretto trainato da un cavallo è mancanza di elasticità mentale. E' un classico incidente che un auto tampona un carretto trainato da un cavallo da tiro che procede lentamente dopo il tramonto quando il sole è andato oltre l'orizzonte semplicemente perché spesso ha una scarsa insegna notturna e la curva riduce i tempi per capire che davanti c'è un carro agricolo. Del resto il Bell'Addio ( dove fa riferimento alla morte di Ruggero Pascoli con 10 agosto ore 6 ) fa parte delle canzoni di Don Giovanni per cui questa informazione va usata perché Lucio Battisti da bravo matematico usa le cose tenendo bassa l'entropia artistica e quindi tutto quello che dice va usato. Ma perché è importante sapere la dinamica di questo incidente e cosa lo lega a qualcosa che è presente nell'album di così sensazionale ? Tutto ciò l'autore del libro non lo dice. Poi parlare di Petrarca e non pensare che l'architettura della canzone le cose che pensano può essere il sonetto Solo e Pensoso in cui Lucio Battisti ragiona se continuare ad amare o dimenticare Anna la straniera ( è lei che lo va a trovare in Ancora Tu e lo si capisce da come stai e sembri più giovane perché torna indietro di 10 anni dal 1986 al 1976 su come lo fa bisogna aver analizzato l'album E Già ma per l'autore del libro che non conosce la matematica è tutto un tabù ) che lo ha respinto che poi la prima volta che la vide non la guardò e quindi non se ne innamorò subito anche qui c'è un limite mentale. Poi basta pensare alla genialità di cosa ha fatto il Petrarca per giungere a ritrovare il libro delle cose DE RERUM NATURA che è auto referenziale ossia parla di se stesso come messo in evidenza da Italo Calvino ( se una notte d'inverno un viaggiatore ) allora il passo a le cose che pensano è molto breve. Stiamo parlando di poesia e di libri classici e il ricordo è fondamentale nell'opera dei Sepolcri per cui Cicerone è presente all'inizio e lo è pure in DE RERUM NATURA ( Lucrezio è uno scrittore fantasma che poi è Cicerone ) ritrovato a seguito di una intuizione di Francesco Petrarca. Equivoci amici non tutti sono amici alcuni dicono di esserlo e dopo fanno il doppio gioco magari fanno i traditori. Ma quanti sono questi equivoci amici che sono stati invitati ad assistere ad un evento ? Basta contarli è la conta di UNO avviene in questo modo 12 + 1 + 2 = 15. Pensando all'entropia ha forse a che fare con la celebre cena e gli invitati ? Penso proprio di sì considerato che si mette in evidenza gli invitati. Si gira attorno tra io tu lei un groviglio di pensieri che fa solo aumentare l'entropia e poi c'è una frase di Lucio Battisti che dice tutto è IO TU NOI TUTTI in cui dopo di NOI c'è TUTTI e quindi la famosa frase ( del resto l'album Don Giovanni riprende frasi canoniche e parla di libri e poesie classiche ) Dopo di Noi il diluvio ( se mai è da chiedersi perché Lucio Battisti chiama in causa re Luigi XV ) allora il diluvio è il termine virtuale per dire Tutti. Dopo che Lucio Battisti avrà pubblicato la sua opera al completo ( non è ancora avvenuta e quindi sta parlando al futuro ) TUTTI escluso nessuno parleranno bene di questa opera e cercheranno di copiarla alcuni bene altri male e la cosa durerà per molto tempo. Poi non è vero che Lucio Battisti non pensa alle vendite alla fine come fa intuire nella sua intervista del 18 maggio 1979 sarà primo davanti al primo posto degli altri che poi sono dentro a TUTTI che come sempre cercheranno di copiarlo. Ci sono due frasi in particolare ( ce ne sono diverse però due lo sono un po' di più ) di questo primo dado che mi ha davvero emozionato da portare il mio bicchiere di piacere tutto pieno. La seconda è Nel libro d'avventure saltiamo le parole e le figure Per un matematico come lo è Lucio Battisti e anch'io quando si guarda una pagina di un libro si cerca se è presente una formula o dei numeri e se la cosa è interessante si comincia ad esaminare il resto della pagina. Se la pagina non ha nulla di tutto ciò si passa alla pagina successiva. Ma allora cosa si guarda quando si sfoglia un libro di avventure ? Il numero delle pagine ! Questa osservazione è importante perché permette di capire dove si trova il triangolo isoscele quale caratteristiche ha e come esegue la trigonometria tra gli occhi e la bocca che dice ad occhio e croce diciamo 36.
La musica di Battisti e le parole di Panella ci danno la possibilità di usare il nostro cervello senza che l'immagine consueta ci addolcisca la comprensione. Lo sforzo è necessario per attivare l'intelligenza nel vero senso della parola ossia, leggersi dentro.
Veramente la canzone Le Cose che Pensano il testo ha l'architettura del sonetto Solo e Pensoso di Francesco Petrarca ed il motivo è evidente. L'album Don Giovanni è l'allineamento della poesia scritta e più in generale dei libri classici con la musica. Francesco Petrarca ha avuto l'idea geniale di andare a cercare i libri classici che erano andati perduti nei monasteri e questo ha permesso poi Poggio Bracciolini ( ricorda tanto Poggio Bustone in cui nel legame per nome c'è anche Busto-Braccio evocato nella canzone i Sacchi della Posta ) di trovare il libro di Lucrezio ( che poi è Cicerone quello della scritta presente nei Sepolcri ) DE RERUN NATURA la natura delle cose e quindi le Cose che Pensano. Se Ugo Foscolo ha fatto dei Sepolcri in cui all'ombra di un cipresso troviamo la scritta di Cicerone Deorum manium iura sancta sunto Lucio Battisti all'ombra di un ciliegio ci mette anche lui una frase di 5 parole TUTTO SUCCEDE QUANDO TUTTO RIPOSA Uno può dire che non è vero, perché non c'è nessuna scritta vicino alla tomba di Lucio Battisti , ma il bello che la sepoltura definitiva di Lucio Battisti non è ancora avvenuta e per quello che c'è scritto nella canzone Una Giornata Uggiosa in cui inizialmente si trova in un cimitero di campagna in Brianza poi verrà spostata dalla Brianza Velenosa per andare vicino ad un laghetto ad 1 ora dalla sua casa nativa ( i pesci vivi indicano anche il segno dei pesci quando è nato a marzo 2 volte ) e questo non può che essere il laghetto dell'EUR a Roma dove ci sono i ciliegi che tra la seconda metà di marzo e la prima metà di Aprile sono in fiore e formano i Giardini di Marzo il luogo considerato più bello di Lucio Battisti. L'abbinamento di Don Giovanni ai classici in particolare a dei Sepolcri a Petrarca e Dante è confermato con l'incontro di Lucio Battisti con Lucio Dalla nel 1984 in cui Lucio Battisti prende in giro Lucio Dalla che voleva fare concerti dopo concerti semplicemente per aumentare la popolarità verso il pubblico mentre Lucio Battisti parla di come immagina la musica e Lucio Dalla che non ci capisce nulla poi dirà in una intervista alla Rai dopo la morte di Lucio Battisti sembrava più che parlare di come comporre musica che stava progettando una centrale nucleare. Questo incontro è l'equivalente dell'incontro tra Ugo Foscolo e Ippolito Pindemonte sull'editto di Napoleone sulle sepolture che poi ha portato all'opera dei Sepolcri mentre Lucio Battisti la sua centrale nucleare altro non è l'opera completa l'Apparenza che la stiamo aspettando ma ormai è imminente.
A me i dischi bianchi di Battisti piacciono da impazzire. Detto questo, Panella in una recente intervista ha detto che scriveva i testi in un solo giorno, a volte anche più di uno al giorno. Quindi non credo che ci sia da fare un estremo lavoro di ricerca su testi volutamente ermetici, sebbene ricchi di citazioni
Panella ha collaborato per quasi 20 anni con Amedeo Minghi dando vita ad una collaborazione fruttuosa.... oltre alla canzonetta ' vattene Amore ' il duo ha sfornato canzoni bellissime ed estremamente sofisticate. Testi poetici e melodie raffinate.... Particolarissimi i dischi bianchi con Lucio Battisti ( sicuramente una musica di un certo livello). Aggiungo che Personalmente ho preferito i testi che Amedeo Minghi ha scritto con un altro poeta gaio Chiocchio ed indimenticabili sono le canzoni di Battisti - Mogol
Gli album con la copertina bianca sono 5 ma uno non è Don Giovanni perché ha una tonalità gialla come la sabbia del deserto del Sahara. In realtà gli ultimi 4 album di Battisti Panella sono solo temporaneamente bianchi in quanto quando verrà fatto la pubblicazione completa dell'opera l'Apparenza avranno anche loro una tonalità colorata di verde, arancione rosso e celeste per cui alla fine l'unico album di quelli già pubblicati ad avere la copertina a sfondo bianco sarà il primo E Già.
Per rendere misterioso le canzoni, Lucio Battisti ha fatto sovrapporre ai suoi messaggi un altro testo di un altro autore che poi è l'autore dei testi ( Mogol e poi Panella ) così da portare l'ascoltatore in un vicolo cieco e per quanto si sforza a pensare cosa voleva dire l'autore del testo non ci arriverà mai a capire cosa voleva dire Lucio Battisti ( il Grande Inganno ). Che la cosa sta così lo sa capisci da 2 fatti. IL secondo è che Pasquale Panella prima che uscisse l'album Hegel decide di chiudere la collaborazione con Lucio Battisti in quanto non sa più cosa scrivere per Lucio Battisti. In realtà si è accorto che Lucio Battisti gli ha fatto riscrivere così tante volte i testi delle canzoni ( non è vero che le musiche sono state fatte dopo, ma solo che Panella era all'oscuro delle musiche che è un altra cosa ) che i concetti con cui era partito Pasquale Panella si erano ormai frantumati per cui quella libertà di scrivere senza vincoli alla musica si era frantumata , in altre parole Panella non ha la più pallida idea di dove voleva arrivare Lucio Battisti e quindi si sente inutile ma ormai Lucio Battisti aveva completato le canzoni che voleva fare con lui ( doveva fare canzoni con un autore di nome Pasquale per il fatto che l'ispirazione l'aveva avuta nel periodo pasquale del 1972 quando è morto Escher ) e ironia della sorte invita a continuare se lo vuole ancora ben sapendo che non lo farà. Che Panella in Hegel non ci capisce più nulla è evidente basta pensare al legame che c'è nel titolo Tubinga con la frase Nella testa di Seneca si sente Il motorino di un frullatore che per capirlo bisogna avere una cultura completa non posseduta da Pasquale Panella. Una cosa simile Lucio Battisti l'ha fatta con Mogol facendoli scrivere Motocicletta 10 HP tutta cromata. Il primo motivo lo si capisce da come inizia la canzone Don Giovanni in cui Lucio Battisti all'insaputa di Pasquale Panella ( come pure di Mogol ) le canzoni le compone assieme ad suo angelo custode che poi sarebbe l'artista mentre Lucio Battisti si limita a fare il fumista ossia quello che sfuma ( nasconde ) i messaggi che devono essere nella canzone in un altro testo che fa scrivere ad un altro autore. Tutto ciò è molto difficile sia perché è difficile dialogare con il suo angelo custode ( nella intervista del 18 maggio 1979 Lucio Battisti dice che ha difficoltà a capire la sua musica e non sa mai cosa verrà fuori proprio perché il dialogo con l'artista che è angelo custode è un fenomeno paranormale ) e poi il ruolo del fumista è un ruolo matematico in cui deve fare la quadratura di due testi in cui non deve dire nulla a chi scrive il testo della canzone. Per comprendere il grado di difficoltà e a chi Lucio Battisti si è ispirato basta pensare ad un quadro di Escher in cui mentre si disegna dei cavalieri neri su cavalli neri ne esce anche dei cavalieri bianchi su cavalli bianchi. Ah ecco dove spunta il bianco delle copertine ! A conferma di questa mia idea sono i due quadri che ha dipinto Lucio Battisti Pasqua 2 aprile 1972 Una Giornata Uggiosa e l'Apparenza che sono stati ispirati alle due litografie di Escher Giorno e Notte e Gallerie di Stampe. Guarda caso che Una giornata Uggiosa è proprio Pasqua 1972 quando il lunedì santo muore Escher 27 marzo 1972 e Lucio Battisti viene colto da un doppio sentimento, il primo di colore grigio che è di dolore per la morte di un genio e poi ( nel giorno di Pasqua ) di colore rosa come ispirazione delle cose che ha fatto questo genio e che lui vuole fare in musica. Il primo dado dell'opera l'Apparenza che partendo dal nulla zero ( 0= " " E Già ) percorrere in 5 passi per raggiungere Escher 1=a 2=b 3=c 4=d 5=E ( E di Escher ) facendo in musica quello che ha fatto Escher in pittura ossia allineare la musica alle varie espressioni artistiche dell'uomo quale la poesia scritta, la pittura , la matematica , l'architettura e la filosofia. Questo sogno lo nasconde nel quadro l'Apparenza sotto forma di una formula ricorsiva x(k):= x(k-1) + 1 con x(0)=0 e k= 1 2 3 4 5 che poi è la x della ricorsione con cui viene crocifisso Lucio Battisti la stessa x che si vede nel video di Hegel nella prima e ultima immagine dopo "ultimo ronzo". Il bello che esiste il doppio del gioco ossia ci sarà anche il secondo dado ( ultimo ronzo ) che va al contrario " "Z V U T S e l'opera completa l'Apparenza la cui pubblicazione penso sia imminente ( il Padrone del Tempo ossia non è necessario essere in carne ed ossa ma è sufficiente essere vivo e vivace per pubblicare un opera d'arte ).
Che belli questi post, Balice. In poche righe dici molto. Non mi ricordavo più della catena associativa Lucrezio - Cicerone - Petrarca - Foscolo: basta gustare la sequenza dei nomi a rendere lo splendore classico della bianchezza del marmo; pensare che siano tutti evocati e messi in dialogo, da poche parole, eppure inequivocabilmente, dà i brividi. Che raffinatezza suprema! Non ricordavo neanche che E Già corrispondesse (in quanto 0) alla x della formula ricorsiva, quindi non pensavo più al fatto che il numero di iterazioni è finito (5). Questo mi induce due riflessioni (spero di non stare ripetendomi). Primo, che forse c'è un collegamento tra il numero 5 e il fatto che l'algebra possa risolvere equazioni massimo di quinto grado. Dovrei ripassare l'argomento, tuttavia l'intuizione mi spinge fortemente in questa direzione. Tu che ne pensi? Secondo, Don Giovanni, in quanto prima iterazione della formula, non presenterebbe ancora caratteristiche ricorsive ("frattali"), laddove i quattro dischi successivi sarebbero tra loro più affini in quanto quattro "immagini" intrinsecamente caratterizzate da auto-similarità. Che questo spieghi il fatto che gli ultimi quattro siano così simili tra loro a livello di grafica, che sia usciti totalmente "bianchi" e che debbano essere successivamente colorati, a differenza di Don Giovanni?
@@lucassiccardi8764 Non ti ricordi la catena associativa Lucrezio - Cicerone - Petrarca - Foscolo perché non hai voluto affrontare il discorso in quanto si trattava di analizzare un video fatto da Pier Giorgio Odifreddi che parlava sul libro DE RERUM NATURA. In questi commenti non trovi però l'essenza Le Cose che Pensano perché va analizzato a fondo E si spostò La tua testa estranea Che rotolò Cadere la guardai Riflessa tra ghiacciai Sessanta volte che Cacciava fuori La lingua e t'abbracciai Di sangue m'inguaiai Da altre parti trovi commenti a riguardo. IL discorso si era interrotto perché non ti avevo fornito i dettagli su come Lucio Battisti aveva detto i nomi e cognomi dei due assassini di Ruggero Pascoli e per te la cosa restava ambigua.(era destino interrompere del resto mancava ancora un anno all'Apparenza ). IL primo dado dell'opera l'Apparenza ( ne parla in Dalle Prime Battute ) ha la faccia 1 Don Giovanni e la faccia opposta quella più nascosta è la faccia 6 ( [6]=[0] in Z/[6] ) E Già in cui Don Giovanni è "su come sei " ( nell'album Don Giovanni, Lucio Battisti dice quali sono le sue tre identità e completa le identità del suo angelo custode ) mentre E Già è la faccia nascosta dove il dado poggia e infatti si vede un riquadro o recinto su uno sfondo bianco i suoi piedi che poggiano per Terra in cui sotto si vede la sabbia e quindi il colore giallo di Don Giovanni che si trova nella faccia opposta. La spiaggia dove è stato fatta la foto di E Già è del Galles in cui (vedi il libro Specchi Opposti ) inizialmente sopra la spiaggia gialla ci dovevano essere una distesa di fiori bianchi ( il forte vento li ha portati via ) abbinato con Lucio Battisti vestito di bianco ( la copertina va vista come bianca ) che si trova dalla parte opposta del deserto del Sahara che sarebbe il colore di Don Giovanni dove c'è la storia del Piccolo Principe con l'amico serpente che lo fa morire ( c'è anche questo libro come riferimento ). La cosa importante ( è qui che nel 1988 ho avuto l'intuizione che Lucio Battisti si era ispirato ad Escher e la conferma l'ho avuta nel 2020 quando ha analizzato i quadri ) è lo scambio sintassi 1-6 e semantica quando dice su come sei 1 Don Giovanni 6 E Già in cui nel dado le facce opposte danno per somma sempre 7 Ora però semanticamente è Don Giovanni ad essere sei nel senso che è su quell'album che Lucio Battisti dice come è ( tu sei ) di essere nato due volte 6 marzo 1940 ( il gamberetto del suo compleanno ) con identità re Luigi XV - Gesù - Giovanni Battista e poi il 5 marzo 1943 con identità Napoleone - Gesù - Giovanni Battista L'album ad avere la copertina bianca nel primo dado alla fine sarà solo E Già mentre gli altri saranno colorati. La cosa si trova nella canzone Verità Nascoste (sostituire disperate notti con copertine bianche ) in cui quello che canta è colui che scriverà i testi delle canzoni ( sarà il cavallo del viaggio con Lucio Battisti ) degli altri 4 album del secondo dado corrispondenti ai 4 album temporaneamente bianchi. IL 50% degli album 2 3 4 5 è incomprensivo o ambiguo perché richiede un completamento che viene fatto con i 4 album aggiunti . Sul discorso del completamento ne abbiamo parlato con quello della faccia 5=E e S=[-5]=[5] che corrispondono ad Hegel e Sarah che si uniscono con la acca SaraH Hegel ossia lo zero cantato insomma quello che non si pronuncia ( la connessione con 0 è una cosa che avevi messa in evidenza tu in altre parole degli O di Giotto che si formano fra i due dadi ) . Sui colori (dovrebbero essere verde arancione rosso celeste ) in cui Bianco e Giallo sono certi e sono le facce 6 ed 1 avrei da dire ma sono in ritardo sul trovare la soluzione matematica di un quesito per cui non dico nulla ma posso anticipare che sarà una grossa sorpresa in cui Lucio Battisti non finisce mai di stupire. Per le equazioni algebriche quella di grado 5 non esiste una formula in termini solo di somme, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni e radicali dei coefficienti delle equazioni anche se per certe categorie di coefficienti si può ancora trovare una formula così. Il sogno di Lucio Battisti era di fare in musica quello che aveva fatto Escher in pittura e quindi di allineare le varie espressioni dell'uomo poesia scritta , pittura, matematica, architettura e filosofia alla musica. Don Giovanni ha i testi di primo grado della poesia scritta in cui si vede bene lo stile di Panella ( è quello delle canzoni di Enzo Carella Fosse Vero Malamore Barbara ) ma poi si aumenta di grado in cui Oh dello stupore è l'O di Giotto una conica di secondo grado e poi spunta Escher che già in 2D ti fa vedere il 4D con inserimento delle altre espressioni dell'uomo per arrivare ad Hegel in cui Panella getta la spugna perché ha capito: non sono io l'artista !
@@balice7418 Non è proprio così. Il video di Odifreddi l'avevo visto ben due volte e ci avevo trovato le considerazioni sull'"effetto Droste", sull'autoreferenzialità cioè. Quello che non ricordavo era, più banalmente, che Cicerone funge da collegamento tra il De Rerum Natura e i Sepolcri di Foscolo. Similmente, non è perché non fossi del tutto convinto sull'omicidio Pascoli che l'anno scorso la corrispondenza si è interrotta. A livello razionale ti direi che ho messo Battisti da parte perché devo occuparmi di altri lavori, tuttavia ho il sospetto che ci sia qualcosa che va al di là della mia volontà. Anche in questo momento dovrei dedicarmi ad altro, e non era nelle mie intenzioni riaprire di già il discorso. Piuttosto, è possibile che si tratti del destino che strattona. L'anno scorso dovevo aiutarti su qualcosa, forse riguardo il profilo nascosto nella copertina della Sposa Occidentale o forse riguardo qualcos'altro, e una volta adempiuto al mio ruolo l'influsso del destino si era calmato. Forse ora sta spingendo di nuovo perché devo fare qualcos'altro. Tornando alle mie domande, mi sembra di capire che riguardo la differenza tra Don Giovanni e i quattro "bianchi" siamo d'accordo: Don Giovanni, in quanto immagine della prima iterazione, non presenta i vincoli ricorsivi interni che caratterizzano i quattro successivi. Per usare un'analogia, potremmo dire che Don Giovanni corrisponde al crocefisso senza spirito, che l'Apparenza corrisponde al crocefisso "ripetuto" una prima volta nello spirito, posto a 90° rispetto al crocefisso stesso (come nel quadro L'Apparenza), e così via. Confermi questa mia impostazione? Parlando invece della formula per risolvere le equazioni di quinto grado, vorrei sottolineare una cosa. È vero che possono esistere equazioni di grado n, e che di alcuni casi speciali conosciamo anche le soluzioni. Ma il fatto che non sia possibile una formula per la soluzione generale delle equazioni di grado maggiore al quinto ha (anche) una dimostrazione geometrica. In altri termini, esistono ragioni profonde, a livello di teoria dei numeri, del perché il quinto grado rappresenta un limite. Vorrei insomma chiarire che non sto dicendo che Battiati si è limitato a cinque iterazioni perché non potesse fare di più, ma che cinque iterazioni bastano per coprire il "tutto" del pensiero umano. Conosci la dimostrazione geometrica dell'impossibilità di soluzione sistematica delle equazioni di grado superiore alle quintiche?
[ricopio la mia risposta precedente perché il tuo messaggio è sparito nel frattempo e non so se la notifica ti sia arrivata] Non è proprio così. Il video di Odifreddi l'avevo visto ben due volte e ci avevo trovato le considerazioni sull'"effetto Droste", sull'autoreferenzialità cioè. Quello che non ricordavo era, più banalmente, che Cicerone funge da collegamento tra il De Rerum Natura e i Sepolcri di Foscolo. Similmente, non è perché non fossi del tutto convinto sull'omicidio Pascoli che l'anno scorso la corrispondenza si è interrotta. A livello razionale ti direi che ho messo Battisti da parte perché devo occuparmi di altri lavori, tuttavia ho il sospetto che ci sia qualcosa che va al di là della mia volontà. Anche in questo momento dovrei dedicarmi ad altro, e non era nelle mie intenzioni riaprire di già il discorso. Piuttosto, è possibile che si tratti del destino che strattona. L'anno scorso dovevo aiutarti su qualcosa, forse riguardo il profilo nascosto nella copertina della Sposa Occidentale o forse riguardo qualcos'altro, e una volta adempiuto al mio ruolo l'influsso del destino si era calmato. Forse ora sta spingendo di nuovo perché devo fare qualcos'altro. Tornando alle mie domande, mi sembra di capire che riguardo la differenza tra Don Giovanni e i quattro "bianchi" siamo d'accordo: Don Giovanni, in quanto immagine della prima iterazione, non presenta i vincoli ricorsivi interni che caratterizzano i quattro successivi. Per usare un'analogia, potremmo dire che Don Giovanni corrisponde al crocefisso senza spirito, che l'Apparenza corrisponde al crocefisso "ripetuto" una prima volta nello spirito, posto a 90° rispetto al crocefisso stesso (come nel quadro L'Apparenza), e così via. Confermi questa mia impostazione? Parlando invece della formula per risolvere le equazioni di quinto grado, vorrei sottolineare una cosa. È vero che possono esistere equazioni di grado n, e che di alcuni casi speciali conosciamo anche le soluzioni. Ma il fatto che non sia possibile una formula per la soluzione generale delle equazioni di grado maggiore al quinto ha (anche) una dimostrazione geometrica. In altri termini, esistono ragioni profonde, a livello di teoria dei numeri, del perché il quinto grado rappresenta un limite. Vorrei insomma chiarire che non sto dicendo che Battiati si è limitato a cinque iterazioni perché non potesse fare di più, ma che cinque iterazioni bastano per coprire il "tutto" del pensiero umano. Conosci la dimostrazione geometrica dell'impossibilità di soluzione sistematica delle equazioni di grado superiore alle quintiche?
@@lucassiccardi8764 Sono d'accordo sulle precisazioni che hai detto, ti avevo risposto per semplicità in modo sommario. Ammetto che il dialogo con te è stato molto utile per fare nuove scoperte sul pensiero di Lucio Battisti in particolare sei stato tu a vedere Lucio Battisti deformato nella copertina del CD la Sposa Occidentale che poi la deformazione è irrilevante da un punto di vista topologico ma rende difficoltosa la scoperta in cui ci vuole intelligenza e sapere cosa cercare. Da questo risultato sono andato oltre e per scoprire le novità ti devi leggerti un bel po' di commenti nel video di Hegel. A riguardo della soluzione in forma chiusa delle equazioni algebriche c'è il teorema di Abel-Ruffini la cui dimostrazione definitiva è del norvegese Abel 1826 che dice che non esiste una formula risolutiva per le equazioni dal 5 grado in sù. Per quelle di 5 grado esistono se si pone dei vincoli, il criterio per determinare se un'equazione può essere risolta tramite radicali fu dato da Évariste Galois. Questo matematico ebbe un triste destino morì nel 1832 non ancora 21-enne a seguito di un duello con la pistola generato per motivi sentimentali.
Praticamente avete parlato di Panella. Potevate spendere due parole anche sulla musica ... Comunque, il Battisti bianco, insieme a Panella, di gran lunga superiore al non bianco
Esatto. Qui c'è un gran sproloquiare e arzigogolare sui testi - più che legittimo, in onore a Panella - ma delle musiche non si parla. Ovviamente comprendo quanto sia molto più difficile parlare di musica che di testi. Spero che nel libro sia anche trattata l'unica cosa che veramente importava a Lucio - sono da sempre convinto che lui potesse cantare l'elenco telefonico di Milano, non gliene importava granché di quel che cantava.
"Il doppio del gioco" è la storia di lui che "tradisce" lei e di lei che, avendolo scoperto con appostamenti ecc. "Giura in concreto di non fare mai più l'agente segreto"; lei inizialmente non gli dice nulla, limitandosi a tradirlo a sua volta, ma in seguito gli rivela che "...L'ha sempre saputo \ E l'ha sempre ignorato\ Ed il doppio del gioco\ L'ha molto moltiplicato \ Ed io mai che lo sospettai \ Quante volte con lei scambiai" (scambiai i partner). Gent.mo Francesco Patrizi, lei dal minuto 13,20 afferma che la canzone tratti di agenti segreti! Forse ho inteso male! Un saluto
A rega' possibile che nessuno citi mai Le cose che pensano? Già solo pe sto capolavoro Lucio ha fatto l'ennesimo centro coi dischi bianchi. E poi era lui che volava sopra tutto e tutti checche' se ne possa dire scrivere e pensare.
Le persone che ritengono quei dischi dei capolavori lo dicono semplicemente perché sono dei fan (fanatici, appunto) di Lucio Battisti. Se fossero stati incisi da un pinco pallino qualunque nessuno se li filerebbe. Premettendo che l'inserimento che fa Patrizi di "Don Giovanni" nei c.d. dischi bianchi è un errore. Perché la metodogia compositiva in questo disco era diversa. In questo caso la composizione avvenne in modo canonico: prima la musica e poi le parole. Nei dischi bianchi Panella gli inviava via fax dei testi e su quelli componeva poi le musiche, non si incontrarono mai durante le composizioni di quei 4 dischi. I dischi sono molto meno ricercati rispetto a quelli prodotti fino a "una giornata uggiosa", sia in termini di arrangiamenti, composizione e melodia. Erano dischi fatti a tirare via, fatti in poco tempo e senza una vera passione.
Oppure tu di Lucio Battisti non hai capito un acca. Il piacere di ascoltare la musica è soggettivo a me l'album che ho ascoltato di più in assoluto è stato Hegel semplicemente perché mi piace ed ha i testi a grado 5 e poi i messaggi di Lucio Battisti che sono contenuti li trovo più facili da capire rispetto a quelli di Battisti Mogol. Per esempio ho fatto molta fatica specie I Giardini di Marzo ed ERA che sfido chiunque a dire qual è il poeta che racconta la storia nei I Giardini di Marzo ( Mogol sta parlando di se stesso ma Lucio Battisti a chi si sta riferendo mentre canta ? ) e in ERA come si chiama la ragazza che evidentemente ha lo stesso nome di prima. Per scoprire a quale donna si sta riferendo in ERA anche se sono due bisogna avere compreso il resto delle canzoni e quindi non è per niente facile. Trovo molto più semplice scoprire la donna che si nasconde dietro al nome maschile Hegel Tubinga e capire quali sono le due catastrofe che racconta in Tubinga in cui il vero titolo della canzone non è Tubinga ma un oggetto a lui contenuto. E in te, Tubinga, in te non c'è un juke-box e non un tostapane qual è il titolo della canzone ? Fate attenzione che tostapane è elettrodomestico che tosta il pane e Panella è il vezzeggiativo di Pane per cui Lucio Battisti dice di aver cotto Panella facendo rifare innumerevoli volte i testi visto che dovevano avere un grado di complessità 5. Alla fine Panella si è cotto e non avendoci capito un acca di cosa voleva Lucio Battisti e i testi finali non avevano quasi nulla delle idee con cui era partito, decise prima ancora che uscisse l'album di interrompere la collaborazione con Lucio Battisti. La cosa sorprendente delle canzoni di Lucio Battisti è che indipendente dal grado della complessità dei testi, sia Mogol che Panella non hanno mai capito i messaggi che Lucio Battisti ha messo nelle sue canzoni che poi sarebbe il suo pensiero rimasto unico e inalterato e poi distribuito in tutte le sue canzoni. L'album E Già nonostante ha i testi a grado 0 ed usando la mono tonalità non è per niente banale. Capire cosa vuole dire e se uno non ha una laurea in matematica non riuscirà mai a capire chi è lo Straniero incontrato in un vecchio treno a vapore, quel tipo intellettuale appariscente che in fondo in fondo non valeva niente per i suoi colleghi e che lo fecero impazzire anche se poi alla fine tutti gli dettero ragione. Uno delle tante interpretazioni che si può dare alla copertina è che il carattere E è il primo carattere che canta Lucio Battisti dicendo Hegel mentre nello scrivere si inizia con la acca per cui quel carattere E sta per canto ed essendo in stampatello diventa Canto in Stampatello ossia il bel Canto di Lucio Battisti che merita di essere ascoltato. Nel video associato alla canzone Hegel all'istante 1:57 c'è un rebus che risolto dice: Dietro ad ogni Segreto ma con Battisti c'è sempre un acca e come vedo tu di acca ( faccio notare che non c'è l'apostrofo in un acca ) non ne hai trovato neanche uno. Proviamo ? Quale segreto nasconde la canzone Luci ah visto che c'è un acca ? Quale è il legame con la canzone precedente la Luce dell'Est ? Aiutino prima devi scoprire E in te, Tubinga, in te non c'è un juke-box e non un tostapane cosa c'è altrimenti di Lucio Battisti non sai un acca !
@@balice7418 tu sei la perfetta incarnazione del fan(atico) di Lucio Battisti che descrivevo. Comunque, alcune note tecniche: - gli album bianchi furono il risultato di un contratto con la CBS (anche se alcuni vennero marchiati dalla Numero 1) dell'epoca per 4 dischi. Uscirono tutti a intervalli infatti puntuali (prima settimana di ottobre del 1988-'90-'92-'94). - molto probabilmente dopo Hegel Battisti non avrebbe più fatto nulla, non ci sono prove di nuove canzoni, contatti con musicisti per fare musiche, o affitti degli studi. - Panella non vide MAI Battisti in quegli anni, quindi è assai improbabile che ci siano queste spiegazioni che tu credi. Non vi era nessun rapporto tra i due. Si conobbero durante la registrazione di un album di Pappalardo.
@@c.8619 Oppure tu hai un basso quoziente intellettuale con nessuna culturale matematica e storia dell'arte. La cosa che dà fastidio non è che se tu sei ignorante ( essere ignorante è una cosa comune a tutti ) , ma nella tua ignoranza pretendi che lo siano anche gli altri e qualsiasi cosa che uno dice che è a te è incomprensibile è pura follia generata da una mente malata. Lucio Battisti ha studiato una vita e tutto quello che ha fatto è stato ben pensato e non ha nulla da invidiare ai filosofi e matematici più illustri di lui. Non hai la pallida idea cosa sia la topologia e per te le copertine che ha fatto sono degli schizzi fatti a caso privi di significato e ovviamente non hai capito un acca di Lucio Battisti. Panella come Mogol non ha avuto nessuna informazione sui messaggi che Lucio Battisti voleva inserire nelle sue canzoni per cui pensare cosa Panella abbia voluto dire con quei testi è solo una perdita di tempo. L'obiettivo di Lucio Battisti è di rendere comprensivo l'opera composta da due dadi da gioco con 12 album solo quando ci sarà la pubblicazione completa assieme ad un film e alla sua testi di laurea in matematica e questo avverrà in un particolare momento storico. Lucio Battisti 6 luglio 1972 Potrei crederci, ma l'istinto mio non mente Prima e dopo la scatola non c'è niente Eppure l'anima è, è immortale Se così non è, allora cantare cosa vale? Uomo libero che vivi nella mia mente Prima e dopo la scatola non c'è niente La canzone Registrazione presente nell'album E Già fa riferimento a questa canzone Prima e Dopo la Scatola in cui Lucio Battisti produsse il primo album di Alberto Radius in cui c'era anche la canzone Rock n.1 ( è per questo che dice Chissà se è Rock o no ) e i testi delle canzoni li ha scritti Lucio Battisti. Altra canzone presente in quell'album, Il mio Cane si chiama Zenone. Vai a vederti cosa è il paradosso di Zenone ( sicuramente non lo capirai perché sei ignorante in matematica ) e poi dovresti capire perché aggiunge in Tubinga Nel coraggio di Achille, le rotelle Per fare l'orlo alle pastarelle Sei così ignorante in matematica e storia dell'arte che non ci arrivi a capire che Un bel poligono al posto della stella E nel quadrato il tondo, andando bene il bel poligono è il pentagono e la stella è quella Pitagorica inscritta nel pentagono e che sta parlando dell'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci in cui oltre al quadrato e al cerchio ci sono i tre vertici del triangolo aureo 72 36 72. Qual è il vero titolo della canzone Tubinga ? E in te, Tubinga, in te non c'è un juke-box e non un tostapane E' un oggetto ma quale ? Panella non lo sa, infatti tosta_pane è riferito a Panella che è il vezzeggiativo di Pane e Lucio Battisti gli ha fatto riscrivere innumerevoli volte i testi dell'album Hegel fino a fargli tostare il cervello ( pane - Panella ) e alla fine Panella prima ancora che venisse pubblicato l'album Hegel aveva deciso di chiudere la collaborazione con Lucio Battisti perché si è reso conto che era diventato inutile. Ma perché è importante capire cosa c'è dentro al titolo della canzone Tubinga ? Perché identifica la catastrofe che Lucio Battisti racconta nella canzone da cui predice un altra catastrofe che poi si è verificata dopo la sua morte. La congettura che fa Lucio Battisti della sua vita è di essere composto da tre identità e ogni volta che rinasce una identità viene sostituita ( Le Tre Verità in cui parla della morte di una sua identità per opera del destino ). Nella nascita del 6 marzo 1942 Lucio Battisti era composto da Gesù, Re Sole Nero e Giovanni Battista in cui la frase Dopo di Noi il Diluvio è legata al Re Sole Nero che è era pessimista e la frase l'ha detta una sua amante. 5 marzo 1943 Lucio Battisti era composto da Gesù, Giovanni Battista e Napoleone e grazie al profeta Giovanni Battista che Lucio Battisti è riuscito a profetizzare diverse catastrofe come la catastrofe del Vajont , il terremoto del Friuli, Attentato delle Torri Gemelle , il crollo del Ponte Morandi il corona Virus e una che non si è ancora verificata descritta nel quadro La Canzone della Terra. 18 maggio 2021 Lucio Battisti è composto da Gesù, Napoleone e Bin Laden un mixer perfetto per essere ascoltato da tutto il mondo e quindi capace di modificare il destino dell'uomo. Quando nella canzone Nel Cuore Nell'anima dice non ridere quando vedrai il bambino Gesù, si sta riferendo allo sceicco mussulmano Bin Laden. Ma se non capisci un acca di Lucio Battisti perché non ti interessi di altre canzoni che sono alla tua portata ed eviti di fare figuracce da imbecille.
@@c.8619 Lucio Battisti nelle sue canzoni usa gli orari con tanto di ore e minuti come 7 e 40 , 8 e 50 oppure 3:45 però per la sua morte ha usato solo le ore 8 come nella canzone il Vento in cui scrive una lettera alla moglie e l'Interprete di un film in cui dopo la morte a letto si mette a fare l'amore con l'identità femminile del suo angelo custode in cui non ha perso neanche un minuto di non amore e quindi è morto quanto previsto con precisione di un minuto e nella canzone il Bell'Addio dice Alle 8 in punto tu prendi e te ne vai ci lasci il cuore ma te ne vai Ma il cuore non è un foulard e ritornerai In cui ha usato il verbo secondo quanto detto in Tubinga Parlandoti di me ti dirò: "Egli Del resto il foulard è un oggetto che identifica Lucio Battisti. La canzone il Bell'Addio che nonostante era presente tra i nastri del borsello ritrovato ad ottobre del 1995 è stata fatta ascoltare per la prima volta proprio il giorno della sua morte, Lucio Battisti dice che sarebbe morto alle ore 8 in punto. Se uno non conosce l'istante della sua morte e di minuti in un giorno ce ne sono 60 x 24 = 1440 e quindi la probabilità di azzeccarla è 1/1440 = 0,00069 come ha fatto Lucio Battisti ad indovinare in cui visto che lo dice tre volte nelle sue canzoni e ne era fortemente convinto visto che prima ancora che accadesse dice che non c'è stato nessun piccolo incidente ? E stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me Ma nella mente tua non c'è Capire tu non puoi Qui Lucio Battisti dice di avvertire le brutte notizie ed è una cosa che capita a lui ma non a noi e noi no riusciamo a capire come fa Ma se non riusciamo a capire, perché TU IMBECILLE pretendi di sapere anche le cose che non sai ? Faccio notare che anche Rino Gaetano è riuscito in una sua canzone a raccontare come poi sarebbe morto. Altra osservazione. Lucio Battisti nella canzone il Bell'Addio oltre a dire l'istante preciso della sua morte ha promesso che ritornerà dopo una odissea ossia dopo un tempo abbastanza lungo per cui è normale aspettarci che ci sarà la sua Apparenza come si vede bene nel quadro dipinto a Pasqua del 1972.
@@balice7418 non ho capito nel tuo delirio se questo "imbecill@" dovrei essere io, ad ogni modo preferisco la mia presunta imbecillità ai tuoi nevrotici pensieri. Buona notte
Secondo me mancherebbero (magari mi sbaglio - io non ho letto il libro) i tre inediti scritti con Panella: Gabbianoni, Il bell'addio e La pace. Di quest'ultima (La pace) venne scritto il testo che non fu mai musicato da Battisti e doveva essere inserita ne "L'apparenza", le altre due in "Don Giovanni"
Battisti per me è il n° 1, sui bianchi amo don giovanni gli altri meno
Год назад+4
Il fatto che Rapetti consideri "Il Fuoco" il brano più brutto di Battisti la dice lunga sull'intelligenza di questa persona. Detto questo, voglio andare a cena con Patrizi per (farlo) parlare dei Bianchi. Mi dài il suo numero?🤠
I testi non ha senso analizzarli ...Battisti è sempre stato un compositore geniale musicale e quello gli interessava...il resto era contorno...le sue canzoni sono geniali per la forma canzone
Non ho letto il libro di Francesco Patrizi ma, da conoscitore dei dischi bianchi e di Baudelaire, e da studioso di Joyce, queste interpretazioni mi sembrano completamente campate in aria. Quattro anni a studiare? Quattro anni a inventare, magari, e con ben poco estro... L'unico spunto interessante che si sente nel video concerne Vattene Amore, che però guarda caso nulla ha a che fare con il progetto di Battisti. Come ha scritto Balice, è particolarmente ironico citare Petrarca e il classicismo, che sarebbero attinenti, solo per opporgli Baudelaire (e quanto detto nel video a tal proposito non è affatto convincente). La lezione di TS Eliot su tradizione e talento individuale non è ancora stata recepita da questo autore, che viene detto "colto" nel video in un momento imbarazzante. Francesco Patrizi: ma tu (ho provato a riformulare la frase usando il lei, ma non ci sono riuscito) pensi davvero che Lucio Battisti, quando guardava al suo futuro al di là di Mogol, non avesse proprio nessuna fantasia? Nessuna idea? Solo scegliere un nuovo autore che gli desse dei testi da musicare? Che parlassero di qualunque roba barbosa trita e ritrita, una storia d'amore tirata avanti per cinque dischi (all'inizio di Hegel lei "torna indietro perché ha capito che è un gioco, e se il gioco è bello perché interromperlo"? questo il climax del capolavoro), se questo fosse andato al nuovo paroliere? Pensi veramente che Battisti si sia liberato di Mogol per contribuire meno ai contenuti profondi dei testi di quanto avesse fatto fino a quel momento, affidando cioè più responsabilità al nuovo paroliere, piuttosto che meno?
Non sono assolutamente d’accordo con chi ritiene questi i dischi di un musicista fallito. In quei dischi ci sono pezzi che meriterebbero di essere annoverati tra i classici di Battisti. Contengono melodie che, pur guardando al futuro, non sono poi così dissimili dallo stile storico di Battisti. Penso a uno degli ultimi pezzi, “Estetica”. È puro Battisti, quello di trent’anni prima. I testi di Panella hanno impedito a molti, secondo me, di notare questo aspetto: quella di Battisti era sempre musica pop. Il fatto che poi gli eredi abbiano deciso di impedirne qualsiasi tipo di diffusione ha compromesso una rivalutazione compiuta presso le nuove generazioni. Mi chiedo come mai intendano, di fatto, far cadere nell’oblio tutta questa produzione del loro marito/padre. Di fatto, dipendesse da loro l’unico modo per poter ascoltare questi dischi è comprarne il Cd/Vinile/Mc, che peraltro non vengono ristampati da decenni. (I caricamenti qui su RUclips sono ovviamente illegali, e avvengono al di là della volontà dei Battisti). Perché condannare questi dischi alla sparizione è un vero mistero.
Oppure tu non hai capito un acca di Lucio Battisti. Le ristampe sono state fatte di recente e il completamento della pubblicazione dell'opera l'Apparenza ideata da Lucio Battisti nel 1972 avverrà dal figlio Luca come dice la canzone Prima e Dopo La Scatola terminata di registrare il 6 luglio 1972 . Questa canzone è l'unica canzone pubblicata che ha il testo scritto da Lucio Battisti dopo aver incontrato il poeta ( Mogol ) e quando ancora il cantante registrava assieme ai musicisti come viene ricordato nella canzone Registrazione del 1982. Il meglio di Lucio Battisti non lo abbiamo ancora vissuto per cui basta aspettare.
"Lo Spleen di Lucio " è un libro difficile da seguire. Pesante se uno è abituato ad una lettura classica. L'ho trovato decisamente faticoso per via di percorsi che l'autore confuta in maniera quasi scientifica. Non è per tutti. Molti tenderanno ad arrendersi a questo progetto ed al suo itinerario. Ma tant'è.
L'Apparenza a volte Inganna e cercare di capire queste canzoni pensando a cosa voleva dire Pasquale Panella è prendere un vicolo cieco che porta alla noia più che a scoprire cose interessanti. Lucio Battisti dice tutt'altre cose che sia Mogol che Panella non hanno la pallida idea cosa vuole dire. Don Giovanni racconta chi è Lucio Battisti o meglio chi è il fumista e chi è l'artista mentre E Già racconta gli eventi fondamentali della vita di Lucio Battisti. Gli altri 4 album raccontano la vita di personaggi famosi sia della mitologia dell'Arte che della Scienza e poi il tutto condito con delle catastrofe bibliche con una in particolare che non è ancora arrivata. Il tutto è logicamente connesso con le canzoni di Battisti Mogol in cui Lucio Battisti usa lo stesso formalismo a 5 assiomi per raccontare il suo unico pensiero rimasto inalterato nel tempo. L'opera l'Apparenza è stata pubblicata solo a metà per cui prima di vedere che impatto che ha sul pubblico bisogna aspettare la pubblicazione completa che avverrà anche in versione inglese.
Vanno sentiti e quando ti si drizzano i peli e ti si portano in volo che cacchio vuoi studiare? non è fondamentale studiare la poesia, basta goderne! O no?
Se Battisti non avesse inciso i dischi bianchi sarebbe stato comunque Battisti mentre se avesse inciso solo i dischi bianchi non sarebbe stato di certo Battisti....ergo i bianchi sono dischi che non aggiungono quasi nulla alla carriera del grande Lucio
Se non avesse fatto CSAR come si potrebbe sapere chi è la ragazza ERA e perché Lucio Battisti ha paura quando incontra la seconda ragazza che assomiglia a ERA come te. Poi se ne è andata ad aprile o a maggio ? La risposta è a maggio. il 4 novembre 1969 Lucio Battisti ha fatto una trasmissione in TV in cui ha raccontato che il 4 novembre 1957 ha deciso che nella vita avrebbe fatto il mestiere del musicista in cui ha fatto una scenetta prendendo in giro Loretta Goggi non poteva essere la nipotina di Einstein perché aveva sbagliato il conto della età di Lucio Battisti. Il quesito che è nato allora era questo: se Loretta Goggi era stata una bambina prodigio di quale genio era la nipotina ? La risposta la si trova nell'album l'Apparenza in cui c'è la canzone Per Nome e poi Che tempo fa oggi dici guardando attorno sapendo che fa un tempo ogni giorno.
Se non avesse fatto la canzone Hegel come si poteva sapere chi era la iena della canzone Questo Inferno Rosa ? Già quello che abita al piano di sopra non è che è proprio Lucio Battisti come dice lui il 4 novembre 1969 in TV ? E poi tutti questi anonimi attori della canzone l'Anonimo compreso la casa che senso ha che esistevano se poi non ci fosse stato il video Hegel ?
Sì, è la conferma che per capire i dischi di quel periodo ci vuole una cultura eccessiva, che né io, né la massima parte di quelli che fingono di capirli, hanno. La cultura media del popolo italiano è da VI (sesta) elementare e si capisce dalla quantità di sfondoni, per lo più ortografici, che contengono i commenti che lasciano sulle piattaforme. Ero convinto, da sempliciotto qual sono, che la fine della collaborazione con Mogol avesse avuto origine dalla richiesta di quest'ultimo di dividere diversamente gli utili (l'ho sentito dalla sua voce). Fino ad un certo periodo si attribuiva la quasi totalità del successo a Battisti, come se Mogol fosse stato un comprimario casuale. Poi si capì che la composizione di Mogol, difficile da comprendere fino in fondo, era una favola costruita su uno spicchio di vita, vissuta o immaginata. Battisti era notoriamente attaccato al denaro e questo, unito alla convinzione che avrebbe venduto anche se avesse cantato "un pezzo di m..." lo spinse a rifiutare la richiesta. All'inizio, sull'abbrivio, fu così, (Battisti si acquistava a scatola chiusa) ma poi le vendite calarono costantemente. La musicalità delle parole di Mogol svanì e le interpretazioni decrebbero molto, in qualità. Ma sì, sono io che non ci arrivo!
Tranquillo Dici che non capisci Ma io so che tutti capiscono tutto le cose sono più semplici di quello che si pensa e quando ci sarà la pubblicazione dell'opera completa l'Apparenza Lucio Battisti sarà di nuovo primo in classifica e tutto ciò non per denaro visto che da morti i soldi non servono ma per far vedere che è lui il Numero Uno.
Ma infatti è musicalmente che il Battisti bianco è superiore. Mogol è Mogol grazie a Battisti. Mica vogliamo credere che "alla fine del mese i soldi erano già finiti" è bella per questo? I giardini di Marzo è un capolavoro musicale. Certo, preferisco sempre "però il rinoceronte". Ma capisco che "sentirsi al centro dei carciofi tenerelli" non piaccia a tutti.
@@cristianmancini1 ... e perché? Se te dico CArlo Pinco, o CAterina Pallino, che te cambia???? Cristian Mancini, per me, resta un anonimo che posta sempre lo stesso, ripetitivo commento che trovo in tutti i video de Battisti!!!! Quindi, almeno un po' de fantasia, eddai!!!! 😎
Il mio parere sui dischi bianchi di Battisti.... Capolavori
Ho tutti i dischi di Lucio Battisti e da quando sono nato ascolto le sue canzoni, posso dire da fanatico come sono del grande Battisti che le canzoni bianche come le chiamate voi mettono i brividi, bellissime da ascoltare sempre.
Lucio Battisti ha la capacità di sorprendere e la sorpresa finale sarà oltre ogni immaginazione.
@@balice7418🥱
Qualsiasi persona che parla di Battisti fa qualcosa di bello perché esprime quello che prova ascoltando le sue canzoni che sono davvero ricche di emozioni e misteri. Data la ricchezza di informazioni contenute spesso si arriva a conclusioni a volte simili ma spesso molto diverse e molto dipende dalla propria cultura. Io mi sento avvantaggiato perché come Lucio Battisti sono un matematico e quindi capisco al volo quando parla di matematica. Lucio Battisti quando fece E Già nel 1982 era già in stato di studio avanzato in matematica e infatti per comprendere quell'album dalle canzoni "rozze" ci vuole una laurea in matematica e se non vengono comprese difficilmente si può capire quello che ha fatto in seguito del resto un libro di matematica per comprendere un teorema a pagina 54 (= 9x6 il numero non l'ho scelto a caso ) deve essere noto tutti i teoremi delle pagine precedenti.
Di questi libri che cercano di dare una interpretazione delle canzoni di Lucio Battisti riferendosi agli album dopo Mogol penso che il migliore sia il primo Specchi Opposti di Ivano Rebustini se non altro perché è partito da E Già che è la base su cui viene costruito il primo dado dell'opera l'Apparenza.
Ho dato un rapido sguardo al libro di Francesco Patrizi e senza dubbio è scritto da una persona che ha una preparazione letterale decisamente superiore alla mia, ma o vuoi perché privo di cultura matematica vuoi per un limite di quoziente intellettuale per fare la quadratura aggiunge cose ( aumento dell'entropia artistica ) che Lucio Battisti non pensa e che con l'inganno magari ha indotto a far pensare a Panella che sembra all'Apparenza l'autore dei testi, del resto Panella come Mogol è all'oscuro di quello che vuole dire Lucio Battisti.
Un tir che si ritira significa che il tir è stato tamponato è talmente facile da capire che dopo diverse volte che l'autore del libro ci gira attorno non riesce a capirlo. Per definizione di tir è un qualcosa che viene trainato e se il problema dell'incidente è la vista ossia non vede l'insegna notturna presente nel tir vuoi perché difettosa vuoi perché c'è stata la curva alla fine lo tampona e lo comprime (si ritira ) perché il tir è fatto per essere tirato come un carro con i buoi o cavalli davanti e non spinto da dietro che verrebbe compresso. Se pensiamo ad un Tir come un camion nello scontro frontale è l'auto che si ritira non il tir che sta dietro al camion-trattore. Pensando sempre all'entropia se incidente era uno scontro frontale non era necessario chiamare in causa un tir. Evocare la morte di Ruggero Pascoli e non pensare che il tir potrebbe essere un carretto trainato da un cavallo è mancanza di elasticità mentale. E' un classico incidente che un auto tampona un carretto trainato da un cavallo da tiro che procede lentamente dopo il tramonto quando il sole è andato oltre l'orizzonte semplicemente perché spesso ha una scarsa insegna notturna e la curva riduce i tempi per capire che davanti c'è un carro agricolo. Del resto il Bell'Addio ( dove fa riferimento alla morte di Ruggero Pascoli con 10 agosto ore 6 ) fa parte delle canzoni di Don Giovanni per cui questa informazione va usata perché Lucio Battisti da bravo matematico usa le cose tenendo bassa l'entropia artistica e quindi tutto quello che dice va usato.
Ma perché è importante sapere la dinamica di questo incidente e cosa lo lega a qualcosa che è presente nell'album di così sensazionale ? Tutto ciò l'autore del libro non lo dice.
Poi parlare di Petrarca e non pensare che l'architettura della canzone le cose che pensano può essere il sonetto Solo e Pensoso in cui Lucio Battisti ragiona se continuare ad amare o dimenticare Anna la straniera ( è lei che lo va a trovare in Ancora Tu e lo si capisce da come stai e sembri più giovane perché torna indietro di 10 anni dal 1986 al 1976 su come lo fa bisogna aver analizzato l'album E Già ma per l'autore del libro che non conosce la matematica è tutto un tabù ) che lo ha respinto che poi la prima volta che la vide non la guardò e quindi non se ne innamorò subito anche qui c'è un limite mentale. Poi basta pensare alla genialità di cosa ha fatto il Petrarca per giungere a ritrovare il libro delle cose DE RERUM NATURA che è auto referenziale ossia parla di se stesso come messo in evidenza da Italo Calvino ( se una notte d'inverno un viaggiatore ) allora il passo a le cose che pensano è molto breve. Stiamo parlando di poesia e di libri classici e il ricordo è fondamentale nell'opera dei Sepolcri per cui Cicerone è presente all'inizio e lo è pure in DE RERUM NATURA ( Lucrezio è uno scrittore fantasma che poi è Cicerone ) ritrovato a seguito di una intuizione di Francesco Petrarca.
Equivoci amici non tutti sono amici alcuni dicono di esserlo e dopo fanno il doppio gioco magari fanno i traditori. Ma quanti sono questi equivoci amici che sono stati invitati ad assistere ad un evento ? Basta contarli è la conta di UNO avviene in questo modo 12 + 1 + 2 = 15. Pensando all'entropia ha forse a che fare con la celebre cena e gli invitati ? Penso proprio di sì considerato che si mette in evidenza gli invitati.
Si gira attorno tra io tu lei un groviglio di pensieri che fa solo aumentare l'entropia e poi c'è una frase di Lucio Battisti che dice tutto è IO TU NOI TUTTI in cui dopo di NOI c'è TUTTI e quindi la famosa frase ( del resto l'album Don Giovanni riprende frasi canoniche e parla di libri e poesie classiche ) Dopo di Noi il diluvio ( se mai è da chiedersi perché Lucio Battisti chiama in causa re Luigi XV ) allora il diluvio è il termine virtuale per dire Tutti. Dopo che Lucio Battisti avrà pubblicato la sua opera al completo ( non è ancora avvenuta e quindi sta parlando al futuro ) TUTTI escluso nessuno parleranno bene di questa opera e cercheranno di copiarla alcuni bene altri male e la cosa durerà per molto tempo.
Poi non è vero che Lucio Battisti non pensa alle vendite alla fine come fa intuire nella sua intervista del 18 maggio 1979 sarà primo davanti al primo posto degli altri che poi sono dentro a TUTTI che come sempre cercheranno di copiarlo.
Ci sono due frasi in particolare ( ce ne sono diverse però due lo sono un po' di più ) di questo primo dado che mi ha davvero emozionato da portare il mio bicchiere di piacere tutto pieno.
La seconda è
Nel libro d'avventure saltiamo le parole e le figure
Per un matematico come lo è Lucio Battisti e anch'io quando si guarda una pagina di un libro si cerca se è presente una formula o dei numeri e se la cosa è interessante si comincia ad esaminare il resto della pagina. Se la pagina non ha nulla di tutto ciò si passa alla pagina successiva. Ma allora cosa si guarda quando si sfoglia un libro di avventure ? Il numero delle pagine !
Questa osservazione è importante perché permette di capire dove si trova il triangolo isoscele quale caratteristiche ha e come esegue la trigonometria tra gli occhi e la bocca che dice ad occhio e croce diciamo 36.
I bianchi hanno un solo difetto... creano DIPENDENZA talmente sono EMOZIONANTI!!!!
Giusto
Vero,è quello che vado affermando da sempre
in
"L' apparenza" è un capolavoro di album
"L'apparenza" è l'album più bello della storia della musica italiana ed è l'unico che non hanno nominato in questo video
Non per censura o cattiva volontà ma per questioni di tempo e anche per caso. Comunque nel libro è ampiamente raccontato.
vero. bellissimo quanto criptico e sfuggente
Eccezionale…un esauriente testo che fa luce sul periodo più interessante di Lucio…
La musica di Battisti e le parole di Panella ci danno la possibilità di usare il nostro cervello senza che l'immagine consueta ci addolcisca la comprensione. Lo sforzo è necessario per attivare l'intelligenza nel vero senso della parola ossia, leggersi dentro.
hai detto tutto
Gli album E già Don Giovanni e Giornata Uggiosa.........fantastici e futuristici. Big❤
Molto interessante grazie !
Come ha fatto Panella a passare da Trottolino amoroso ai dischi bianchi non si capira" mai!
Chi non conosce i Bianchi di Battisti ,non possono essere definiti Battistiani , assolutamente no .
Veramente la canzone Le Cose che Pensano il testo ha l'architettura del sonetto Solo e Pensoso di Francesco Petrarca ed il motivo è evidente. L'album Don Giovanni è l'allineamento della poesia scritta e più in generale dei libri classici con la musica. Francesco Petrarca ha avuto l'idea geniale di andare a cercare i libri classici che erano andati perduti nei monasteri e questo ha permesso poi Poggio Bracciolini ( ricorda tanto Poggio Bustone in cui nel legame per nome c'è anche Busto-Braccio evocato nella canzone i Sacchi della Posta ) di trovare il libro di Lucrezio ( che poi è Cicerone quello della scritta presente nei Sepolcri ) DE RERUN NATURA la natura delle cose e quindi le Cose che Pensano. Se Ugo Foscolo ha fatto dei Sepolcri in cui all'ombra di un cipresso troviamo la scritta di Cicerone
Deorum manium iura sancta sunto
Lucio Battisti all'ombra di un ciliegio ci mette anche lui una frase di 5 parole
TUTTO SUCCEDE QUANDO TUTTO RIPOSA
Uno può dire che non è vero, perché non c'è nessuna scritta vicino alla tomba di Lucio Battisti , ma il bello che la sepoltura definitiva di Lucio Battisti non è ancora avvenuta e per quello che c'è scritto nella canzone Una Giornata Uggiosa in cui inizialmente si trova in un cimitero di campagna in Brianza poi verrà spostata dalla Brianza Velenosa per andare vicino ad un laghetto ad 1 ora dalla sua casa nativa ( i pesci vivi indicano anche il segno dei pesci quando è nato a marzo 2 volte ) e questo non può che essere il laghetto dell'EUR a Roma dove ci sono i ciliegi che tra la seconda metà di marzo e la prima metà di Aprile sono in fiore e formano i Giardini di Marzo il luogo considerato più bello di Lucio Battisti.
L'abbinamento di Don Giovanni ai classici in particolare a dei Sepolcri a Petrarca e Dante è confermato con l'incontro di Lucio Battisti con Lucio Dalla nel 1984 in cui Lucio Battisti prende in giro Lucio Dalla che voleva fare concerti dopo concerti semplicemente per aumentare la popolarità verso il pubblico mentre Lucio Battisti parla di come immagina la musica e Lucio Dalla che non ci capisce nulla poi dirà in una intervista alla Rai dopo la morte di Lucio Battisti
sembrava più che parlare di come comporre musica che stava progettando una centrale nucleare.
Questo incontro è l'equivalente dell'incontro tra Ugo Foscolo e Ippolito Pindemonte sull'editto di Napoleone sulle sepolture che poi ha portato all'opera dei Sepolcri mentre Lucio Battisti la sua centrale nucleare altro non è l'opera completa l'Apparenza che la stiamo aspettando ma ormai è imminente.
A me i dischi bianchi di Battisti piacciono da impazzire. Detto questo, Panella in una recente intervista ha detto che scriveva i testi in un solo giorno, a volte anche più di uno al giorno. Quindi non credo che ci sia da fare un estremo lavoro di ricerca su testi volutamente ermetici, sebbene ricchi di citazioni
Panella ha collaborato per quasi 20 anni con Amedeo Minghi dando vita ad una collaborazione fruttuosa.... oltre alla canzonetta ' vattene Amore ' il duo ha sfornato canzoni bellissime ed estremamente sofisticate. Testi poetici e melodie raffinate....
Particolarissimi i dischi bianchi con Lucio Battisti ( sicuramente una musica di un certo livello). Aggiungo che
Personalmente ho preferito i testi che Amedeo Minghi ha scritto con un altro poeta gaio Chiocchio ed indimenticabili sono le canzoni di Battisti - Mogol
Gli album con la copertina bianca sono 5 ma uno non è Don Giovanni perché ha una tonalità gialla come la sabbia del deserto del Sahara. In realtà gli ultimi 4 album di Battisti Panella sono solo temporaneamente bianchi in quanto quando verrà fatto la pubblicazione completa dell'opera l'Apparenza avranno anche loro una tonalità colorata di verde, arancione rosso e celeste per cui alla fine l'unico album di quelli già pubblicati ad avere la copertina a sfondo bianco sarà il primo E Già.
Per rendere misterioso le canzoni, Lucio Battisti ha fatto sovrapporre ai suoi messaggi un altro testo di un altro autore che poi è l'autore dei testi ( Mogol e poi Panella ) così da portare l'ascoltatore in un vicolo cieco e per quanto si sforza a pensare cosa voleva dire l'autore del testo non ci arriverà mai a capire cosa voleva dire Lucio Battisti ( il Grande Inganno ).
Che la cosa sta così lo sa capisci da 2 fatti. IL secondo è che Pasquale Panella prima che uscisse l'album Hegel decide di chiudere la collaborazione con Lucio Battisti in quanto non sa più cosa scrivere per Lucio Battisti. In realtà si è accorto che Lucio Battisti gli ha fatto riscrivere così tante volte i testi delle canzoni ( non è vero che le musiche sono state fatte dopo, ma solo che Panella era all'oscuro delle musiche che è un altra cosa ) che i concetti con cui era partito Pasquale Panella si erano ormai frantumati per cui quella libertà di scrivere senza vincoli alla musica si era frantumata , in altre parole Panella non ha la più pallida idea di dove voleva arrivare Lucio Battisti e quindi si sente inutile ma ormai Lucio Battisti aveva completato le canzoni che voleva fare con lui ( doveva fare canzoni con un autore di nome Pasquale per il fatto che l'ispirazione l'aveva avuta nel periodo pasquale del 1972 quando è morto Escher ) e ironia della sorte invita a continuare se lo vuole ancora ben sapendo che non lo farà.
Che Panella in Hegel non ci capisce più nulla è evidente basta pensare al legame che c'è nel titolo Tubinga con la frase
Nella testa di Seneca si sente
Il motorino di un frullatore
che per capirlo bisogna avere una cultura completa non posseduta da Pasquale Panella. Una cosa simile Lucio Battisti l'ha fatta con Mogol facendoli scrivere
Motocicletta 10 HP tutta cromata.
Il primo motivo lo si capisce da come inizia la canzone Don Giovanni in cui Lucio Battisti all'insaputa di Pasquale Panella ( come pure di Mogol ) le canzoni le compone assieme ad suo angelo custode che poi sarebbe l'artista mentre Lucio Battisti si limita a fare il fumista ossia quello che sfuma ( nasconde ) i messaggi che devono essere nella canzone in un altro testo che fa scrivere ad un altro autore. Tutto ciò è molto difficile sia perché è difficile dialogare con il suo angelo custode ( nella intervista del 18 maggio 1979 Lucio Battisti dice che ha difficoltà a capire la sua musica e non sa mai cosa verrà fuori proprio perché il dialogo con l'artista che è angelo custode è un fenomeno paranormale ) e poi il ruolo del fumista è un ruolo matematico in cui deve fare la quadratura di due testi in cui non deve dire nulla a chi scrive il testo della canzone. Per comprendere il grado di difficoltà e a chi Lucio Battisti si è ispirato basta pensare ad un quadro di Escher in cui mentre si disegna dei cavalieri neri su cavalli neri ne esce anche dei cavalieri bianchi su cavalli bianchi. Ah ecco dove spunta il bianco delle copertine ! A conferma di questa mia idea sono i due quadri che ha dipinto Lucio Battisti Pasqua 2 aprile 1972 Una Giornata Uggiosa e l'Apparenza che sono stati ispirati alle due litografie di Escher Giorno e Notte e Gallerie di Stampe. Guarda caso che Una giornata Uggiosa è proprio Pasqua 1972 quando il lunedì santo muore Escher 27 marzo 1972 e Lucio Battisti viene colto da un doppio sentimento, il primo di colore grigio che è di dolore per la morte di un genio e poi ( nel giorno di Pasqua ) di colore rosa come ispirazione delle cose che ha fatto questo genio e che lui vuole fare in musica. Il primo dado dell'opera l'Apparenza che partendo dal nulla zero ( 0= " " E Già ) percorrere in 5 passi per raggiungere Escher 1=a 2=b 3=c 4=d 5=E ( E di Escher ) facendo in musica quello che ha fatto Escher in pittura ossia allineare la musica alle varie espressioni artistiche dell'uomo quale la poesia scritta, la pittura , la matematica , l'architettura e la filosofia. Questo sogno lo nasconde nel quadro l'Apparenza sotto forma di una formula ricorsiva x(k):= x(k-1) + 1 con x(0)=0 e k= 1 2 3 4 5 che poi è la x della ricorsione con cui viene crocifisso Lucio Battisti la stessa x che si vede nel video di Hegel nella prima e ultima immagine dopo "ultimo ronzo".
Il bello che esiste il doppio del gioco ossia ci sarà anche il secondo dado ( ultimo ronzo ) che va al contrario " "Z V U T S e l'opera completa l'Apparenza la cui pubblicazione penso sia imminente ( il Padrone del Tempo ossia non è necessario essere in carne ed ossa ma è sufficiente essere vivo e vivace per pubblicare un opera d'arte ).
Che belli questi post, Balice. In poche righe dici molto.
Non mi ricordavo più della catena associativa Lucrezio - Cicerone - Petrarca - Foscolo: basta gustare la sequenza dei nomi a rendere lo splendore classico della bianchezza del marmo; pensare che siano tutti evocati e messi in dialogo, da poche parole, eppure inequivocabilmente, dà i brividi. Che raffinatezza suprema!
Non ricordavo neanche che E Già corrispondesse (in quanto 0) alla x della formula ricorsiva, quindi non pensavo più al fatto che il numero di iterazioni è finito (5). Questo mi induce due riflessioni (spero di non stare ripetendomi). Primo, che forse c'è un collegamento tra il numero 5 e il fatto che l'algebra possa risolvere equazioni massimo di quinto grado. Dovrei ripassare l'argomento, tuttavia l'intuizione mi spinge fortemente in questa direzione. Tu che ne pensi? Secondo, Don Giovanni, in quanto prima iterazione della formula, non presenterebbe ancora caratteristiche ricorsive ("frattali"), laddove i quattro dischi successivi sarebbero tra loro più affini in quanto quattro "immagini" intrinsecamente caratterizzate da auto-similarità. Che questo spieghi il fatto che gli ultimi quattro siano così simili tra loro a livello di grafica, che sia usciti totalmente "bianchi" e che debbano essere successivamente colorati, a differenza di Don Giovanni?
@@lucassiccardi8764 Non ti ricordi la catena associativa Lucrezio - Cicerone - Petrarca - Foscolo perché non hai voluto affrontare il discorso in quanto si trattava di analizzare un video fatto da Pier Giorgio Odifreddi che parlava sul libro DE RERUM NATURA. In questi commenti non trovi però l'essenza Le Cose che Pensano perché va analizzato a fondo
E si spostò
La tua testa estranea
Che rotolò
Cadere la guardai
Riflessa tra ghiacciai
Sessanta volte che
Cacciava fuori
La lingua e t'abbracciai
Di sangue m'inguaiai
Da altre parti trovi commenti a riguardo.
IL discorso si era interrotto perché non ti avevo fornito i dettagli su come Lucio Battisti aveva detto i nomi e cognomi dei due assassini di Ruggero Pascoli e per te la cosa restava ambigua.(era destino interrompere del resto mancava ancora un anno all'Apparenza ).
IL primo dado dell'opera l'Apparenza ( ne parla in Dalle Prime Battute ) ha la faccia 1 Don Giovanni e la faccia opposta quella più nascosta è la faccia 6 ( [6]=[0] in Z/[6] ) E Già in cui Don Giovanni è "su come sei " ( nell'album Don Giovanni, Lucio Battisti dice quali sono le sue tre identità e completa le identità del suo angelo custode ) mentre E Già è la faccia nascosta dove il dado poggia e infatti si vede un riquadro o recinto su uno sfondo bianco i suoi piedi che poggiano per Terra in cui sotto si vede la sabbia e quindi il colore giallo di Don Giovanni che si trova nella faccia opposta. La spiaggia dove è stato fatta la foto di E Già è del Galles in cui (vedi il libro Specchi Opposti ) inizialmente sopra la spiaggia gialla ci dovevano essere una distesa di fiori bianchi ( il forte vento li ha portati via ) abbinato con Lucio Battisti vestito di bianco ( la copertina va vista come bianca ) che si trova dalla parte opposta del deserto del Sahara che sarebbe il colore di Don Giovanni dove c'è la storia del Piccolo Principe con l'amico serpente che lo fa morire ( c'è anche questo libro come riferimento ). La cosa importante ( è qui che nel 1988 ho avuto l'intuizione che Lucio Battisti si era ispirato ad Escher e la conferma l'ho avuta nel 2020 quando ha analizzato i quadri ) è lo scambio sintassi 1-6 e semantica quando dice su come sei
1 Don Giovanni 6 E Già in cui nel dado le facce opposte danno per somma sempre 7
Ora però semanticamente è Don Giovanni ad essere sei nel senso che è su quell'album che Lucio Battisti dice come è ( tu sei ) di essere nato due volte
6 marzo 1940 ( il gamberetto del suo compleanno ) con identità
re Luigi XV - Gesù - Giovanni Battista
e poi il 5 marzo 1943 con identità
Napoleone - Gesù - Giovanni Battista
L'album ad avere la copertina bianca nel primo dado alla fine sarà solo E Già mentre gli altri saranno colorati. La cosa si trova nella canzone Verità Nascoste (sostituire disperate notti con copertine bianche ) in cui quello che canta è colui che scriverà i testi delle canzoni ( sarà il cavallo del viaggio con Lucio Battisti ) degli altri 4 album del secondo dado corrispondenti ai 4 album temporaneamente bianchi. IL 50% degli album 2 3 4 5 è incomprensivo o ambiguo perché richiede un completamento che viene fatto con i 4 album aggiunti . Sul discorso del completamento ne abbiamo parlato con quello della faccia 5=E e S=[-5]=[5] che corrispondono ad Hegel e Sarah che si uniscono con la acca SaraH Hegel ossia lo zero cantato insomma quello che non si pronuncia ( la connessione con 0 è una cosa che avevi messa in evidenza tu in altre parole degli O di Giotto che si formano fra i due dadi ) .
Sui colori (dovrebbero essere verde arancione rosso celeste ) in cui Bianco e Giallo sono certi e sono le facce 6 ed 1 avrei da dire ma sono in ritardo sul trovare la soluzione matematica di un quesito per cui non dico nulla ma posso anticipare che sarà una grossa sorpresa in cui Lucio Battisti non finisce mai di stupire.
Per le equazioni algebriche quella di grado 5 non esiste una formula in termini solo di somme, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni e radicali dei coefficienti delle equazioni anche se per certe categorie di coefficienti si può ancora trovare una formula così.
Il sogno di Lucio Battisti era di fare in musica quello che aveva fatto Escher in pittura e quindi di allineare le varie espressioni dell'uomo poesia scritta , pittura, matematica, architettura e filosofia alla musica. Don Giovanni ha i testi di primo grado della poesia scritta in cui si vede bene lo stile di Panella ( è quello delle canzoni di Enzo Carella Fosse Vero Malamore Barbara ) ma poi si aumenta di grado in cui Oh dello stupore è l'O di Giotto una conica di secondo grado e poi spunta Escher che già in 2D ti fa vedere il 4D con inserimento delle altre espressioni dell'uomo per arrivare ad Hegel in cui Panella getta la spugna perché ha capito: non sono io l'artista !
@@balice7418 Non è proprio così. Il video di Odifreddi l'avevo visto ben due volte e ci avevo trovato le considerazioni sull'"effetto Droste", sull'autoreferenzialità cioè. Quello che non ricordavo era, più banalmente, che Cicerone funge da collegamento tra il De Rerum Natura e i Sepolcri di Foscolo.
Similmente, non è perché non fossi del tutto convinto sull'omicidio Pascoli che l'anno scorso la corrispondenza si è interrotta. A livello razionale ti direi che ho messo Battisti da parte perché devo occuparmi di altri lavori, tuttavia ho il sospetto che ci sia qualcosa che va al di là della mia volontà. Anche in questo momento dovrei dedicarmi ad altro, e non era nelle mie intenzioni riaprire di già il discorso. Piuttosto, è possibile che si tratti del destino che strattona. L'anno scorso dovevo aiutarti su qualcosa, forse riguardo il profilo nascosto nella copertina della Sposa Occidentale o forse riguardo qualcos'altro, e una volta adempiuto al mio ruolo l'influsso del destino si era calmato. Forse ora sta spingendo di nuovo perché devo fare qualcos'altro.
Tornando alle mie domande, mi sembra di capire che riguardo la differenza tra Don Giovanni e i quattro "bianchi" siamo d'accordo: Don Giovanni, in quanto immagine della prima iterazione, non presenta i vincoli ricorsivi interni che caratterizzano i quattro successivi. Per usare un'analogia, potremmo dire che Don Giovanni corrisponde al crocefisso senza spirito, che l'Apparenza corrisponde al crocefisso "ripetuto" una prima volta nello spirito, posto a 90° rispetto al crocefisso stesso (come nel quadro L'Apparenza), e così via. Confermi questa mia impostazione?
Parlando invece della formula per risolvere le equazioni di quinto grado, vorrei sottolineare una cosa. È vero che possono esistere equazioni di grado n, e che di alcuni casi speciali conosciamo anche le soluzioni. Ma il fatto che non sia possibile una formula per la soluzione generale delle equazioni di grado maggiore al quinto ha (anche) una dimostrazione geometrica. In altri termini, esistono ragioni profonde, a livello di teoria dei numeri, del perché il quinto grado rappresenta un limite. Vorrei insomma chiarire che non sto dicendo che Battiati si è limitato a cinque iterazioni perché non potesse fare di più, ma che cinque iterazioni bastano per coprire il "tutto" del pensiero umano.
Conosci la dimostrazione geometrica dell'impossibilità di soluzione sistematica delle equazioni di grado superiore alle quintiche?
[ricopio la mia risposta precedente perché il tuo messaggio è sparito nel frattempo e non so se la notifica ti sia arrivata]
Non è proprio così. Il video di Odifreddi l'avevo visto ben due volte e ci avevo trovato le considerazioni sull'"effetto Droste", sull'autoreferenzialità cioè. Quello che non ricordavo era, più banalmente, che Cicerone funge da collegamento tra il De Rerum Natura e i Sepolcri di Foscolo.
Similmente, non è perché non fossi del tutto convinto sull'omicidio Pascoli che l'anno scorso la corrispondenza si è interrotta. A livello razionale ti direi che ho messo Battisti da parte perché devo occuparmi di altri lavori, tuttavia ho il sospetto che ci sia qualcosa che va al di là della mia volontà. Anche in questo momento dovrei dedicarmi ad altro, e non era nelle mie intenzioni riaprire di già il discorso. Piuttosto, è possibile che si tratti del destino che strattona. L'anno scorso dovevo aiutarti su qualcosa, forse riguardo il profilo nascosto nella copertina della Sposa Occidentale o forse riguardo qualcos'altro, e una volta adempiuto al mio ruolo l'influsso del destino si era calmato. Forse ora sta spingendo di nuovo perché devo fare qualcos'altro.
Tornando alle mie domande, mi sembra di capire che riguardo la differenza tra Don Giovanni e i quattro "bianchi" siamo d'accordo: Don Giovanni, in quanto immagine della prima iterazione, non presenta i vincoli ricorsivi interni che caratterizzano i quattro successivi. Per usare un'analogia, potremmo dire che Don Giovanni corrisponde al crocefisso senza spirito, che l'Apparenza corrisponde al crocefisso "ripetuto" una prima volta nello spirito, posto a 90° rispetto al crocefisso stesso (come nel quadro L'Apparenza), e così via. Confermi questa mia impostazione?
Parlando invece della formula per risolvere le equazioni di quinto grado, vorrei sottolineare una cosa. È vero che possono esistere equazioni di grado n, e che di alcuni casi speciali conosciamo anche le soluzioni. Ma il fatto che non sia possibile una formula per la soluzione generale delle equazioni di grado maggiore al quinto ha (anche) una dimostrazione geometrica. In altri termini, esistono ragioni profonde, a livello di teoria dei numeri, del perché il quinto grado rappresenta un limite. Vorrei insomma chiarire che non sto dicendo che Battiati si è limitato a cinque iterazioni perché non potesse fare di più, ma che cinque iterazioni bastano per coprire il "tutto" del pensiero umano.
Conosci la dimostrazione geometrica dell'impossibilità di soluzione sistematica delle equazioni di grado superiore alle quintiche?
@@lucassiccardi8764 Sono d'accordo sulle precisazioni che hai detto, ti avevo risposto per semplicità in modo sommario. Ammetto che il dialogo con te è stato molto utile per fare nuove scoperte sul pensiero di Lucio Battisti in particolare sei stato tu a vedere Lucio Battisti deformato nella copertina del CD la Sposa Occidentale che poi la deformazione è irrilevante da un punto di vista topologico ma rende difficoltosa la scoperta in cui ci vuole intelligenza e sapere cosa cercare. Da questo risultato sono andato oltre e per scoprire le novità ti devi leggerti un bel po' di commenti nel video di Hegel.
A riguardo della soluzione in forma chiusa delle equazioni algebriche c'è il teorema di Abel-Ruffini la cui dimostrazione definitiva è del norvegese Abel 1826 che dice che non esiste una formula risolutiva per le equazioni dal 5 grado in sù. Per quelle di 5 grado esistono se si pone dei vincoli, il criterio per determinare se un'equazione può essere risolta tramite radicali fu dato da Évariste Galois. Questo matematico ebbe un triste destino morì nel 1832 non ancora 21-enne a seguito di un duello con la pistola generato per motivi sentimentali.
Battisti che scrive la musica partendo dai testi di Panella fa l'operazione opposta a quella del periodo di Mogol (a detta di Mogol)
Non ci sarà mai un altro Battisti purtroppo
Temo di no ma la scuola cantautorale in Italia è ancora di ottimo livello.
Ma la vita artistica di Lucio Battisti non è terminata per cui basta solo aspettare.
Praticamente avete parlato di Panella. Potevate spendere due parole anche sulla musica ...
Comunque, il Battisti bianco, insieme a Panella, di gran lunga superiore al non bianco
Esatto. Qui c'è un gran sproloquiare e arzigogolare sui testi - più che legittimo, in onore a Panella - ma delle musiche non si parla. Ovviamente comprendo quanto sia molto più difficile parlare di musica che di testi. Spero che nel libro sia anche trattata l'unica cosa che veramente importava a Lucio - sono da sempre convinto che lui potesse cantare l'elenco telefonico di Milano, non gliene importava granché di quel che cantava.
A Battisti interessava essere Musicista,
Testi di tizio o Caio poco cambia
Nel libro c'è anche una disamina delle musiche. Ma il fatto è che l'approccio al duo Battisti/Panella è soprattutto letterario.
"Il doppio del gioco" è la storia di lui che "tradisce" lei e di lei che, avendolo scoperto con appostamenti ecc. "Giura in concreto di non fare mai più l'agente segreto"; lei inizialmente non gli dice nulla, limitandosi a tradirlo a sua volta, ma in seguito gli rivela che "...L'ha sempre saputo \ E l'ha sempre ignorato\ Ed il doppio del gioco\ L'ha molto moltiplicato \ Ed io mai che lo sospettai \ Quante volte con lei scambiai" (scambiai i partner). Gent.mo Francesco Patrizi, lei dal minuto 13,20 afferma che la canzone tratti di agenti segreti! Forse ho inteso male! Un saluto
Il Gentilissimo Patrizi a me pare un minus habens.
I bianchi sono il futuro
Ma per "Don Giovanni", non si era sempre letto che è stato l'unico dal quale sono nate prima le musiche?
Esattamente
me lo compro assolutamente
Mooooolto interessante
Ironico?
Non esistono nelle piattaforme. Hanno messo tutta la discografia fino a "Una giornata uggiosa". Difficilmente possono essere "studiati meglio".
Su yuotube si trovano tutti dove vivi????😊
@marcomicheloni2201 illegalmente, se la Signora Veronesi se ne accorge...
@@domenicosacco5845 cazzo scrivi analfabeta funzionale ci sono.tutto gli album bianchi
A rega' possibile che nessuno citi mai Le cose che pensano?
Già solo pe sto capolavoro Lucio ha fatto l'ennesimo centro coi dischi bianchi. E poi era lui che volava sopra tutto e tutti checche' se ne possa dire scrivere e pensare.
Interessante, intervista.
Và insegnato a scuola il duo Battisti Panella è cultura letteraria e musicale
Non solo loro due, però. Ce ne sono centinaia, nella vera musica italiana.
Le persone che ritengono quei dischi dei capolavori lo dicono semplicemente perché sono dei fan (fanatici, appunto) di Lucio Battisti. Se fossero stati incisi da un pinco pallino qualunque nessuno se li filerebbe.
Premettendo che l'inserimento che fa Patrizi di "Don Giovanni" nei c.d. dischi bianchi è un errore. Perché la metodogia compositiva in questo disco era diversa. In questo caso la composizione avvenne in modo canonico: prima la musica e poi le parole. Nei dischi bianchi Panella gli inviava via fax dei testi e su quelli componeva poi le musiche, non si incontrarono mai durante le composizioni di quei 4 dischi.
I dischi sono molto meno ricercati rispetto a quelli prodotti fino a "una giornata uggiosa", sia in termini di arrangiamenti, composizione e melodia. Erano dischi fatti a tirare via, fatti in poco tempo e senza una vera passione.
Oppure tu di Lucio Battisti non hai capito un acca.
Il piacere di ascoltare la musica è soggettivo a me l'album che ho ascoltato di più in assoluto è stato Hegel semplicemente perché mi piace ed ha i testi a grado 5 e poi i messaggi di Lucio Battisti che sono contenuti li trovo più facili da capire rispetto a quelli di Battisti Mogol. Per esempio ho fatto molta fatica specie I Giardini di Marzo ed ERA che sfido chiunque a dire qual è il poeta che racconta la storia nei I Giardini di Marzo ( Mogol sta parlando di se stesso ma Lucio Battisti a chi si sta riferendo mentre canta ? ) e in ERA come si chiama la ragazza che evidentemente ha lo stesso nome di prima. Per scoprire a quale donna si sta riferendo in ERA anche se sono due bisogna avere compreso il resto delle canzoni e quindi non è per niente facile. Trovo molto più semplice scoprire la donna che si nasconde dietro al nome maschile Hegel Tubinga e capire quali sono le due catastrofe che racconta in Tubinga in cui il vero titolo della canzone non è Tubinga ma un oggetto a lui contenuto.
E in te, Tubinga, in te non c'è un juke-box e non un tostapane
qual è il titolo della canzone ?
Fate attenzione che tostapane è elettrodomestico che tosta il pane e Panella è il vezzeggiativo di Pane per cui Lucio Battisti dice di aver cotto Panella facendo rifare innumerevoli volte i testi visto che dovevano avere un grado di complessità 5. Alla fine Panella si è cotto e non avendoci capito un acca di cosa voleva Lucio Battisti e i testi finali non avevano quasi nulla delle idee con cui era partito, decise prima ancora che uscisse l'album di interrompere la collaborazione con Lucio Battisti.
La cosa sorprendente delle canzoni di Lucio Battisti è che indipendente dal grado della complessità dei testi, sia Mogol che Panella non hanno mai capito i messaggi che Lucio Battisti ha messo nelle sue canzoni che poi sarebbe il suo pensiero rimasto unico e inalterato e poi distribuito in tutte le sue canzoni.
L'album E Già nonostante ha i testi a grado 0 ed usando la mono tonalità non è per niente banale. Capire cosa vuole dire e se uno non ha una laurea in matematica non riuscirà mai a capire chi è lo Straniero incontrato in un vecchio treno a vapore, quel tipo intellettuale appariscente che in fondo in fondo non valeva niente per i suoi colleghi e che lo fecero impazzire anche se poi alla fine tutti gli dettero ragione.
Uno delle tante interpretazioni che si può dare alla copertina è che il carattere E è il primo carattere che canta Lucio Battisti dicendo Hegel mentre nello scrivere si inizia con la acca per cui quel carattere E sta per canto ed essendo in stampatello diventa Canto in Stampatello ossia il bel Canto di Lucio Battisti che merita di essere ascoltato.
Nel video associato alla canzone Hegel all'istante 1:57 c'è un rebus che risolto dice:
Dietro ad ogni Segreto ma con Battisti c'è sempre un acca
e come vedo tu di acca ( faccio notare che non c'è l'apostrofo in un acca ) non ne hai trovato neanche uno.
Proviamo ? Quale segreto nasconde la canzone Luci ah visto che c'è un acca ? Quale è il legame con la canzone precedente la Luce dell'Est ?
Aiutino prima devi scoprire
E in te, Tubinga, in te non c'è un juke-box e non un tostapane
cosa c'è altrimenti di Lucio Battisti non sai un acca !
@@balice7418 tu sei la perfetta incarnazione del fan(atico) di Lucio Battisti che descrivevo.
Comunque, alcune note tecniche:
- gli album bianchi furono il risultato di un contratto con la CBS (anche se alcuni vennero marchiati dalla Numero 1) dell'epoca per 4 dischi. Uscirono tutti a intervalli infatti puntuali (prima settimana di ottobre del 1988-'90-'92-'94).
- molto probabilmente dopo Hegel Battisti non avrebbe più fatto nulla, non ci sono prove di nuove canzoni, contatti con musicisti per fare musiche, o affitti degli studi.
- Panella non vide MAI Battisti in quegli anni, quindi è assai improbabile che ci siano queste spiegazioni che tu credi. Non vi era nessun rapporto tra i due. Si conobbero durante la registrazione di un album di Pappalardo.
@@c.8619 Oppure tu hai un basso quoziente intellettuale con nessuna culturale matematica e storia dell'arte.
La cosa che dà fastidio non è che se tu sei ignorante ( essere ignorante è una cosa comune a tutti ) , ma nella tua ignoranza pretendi che lo siano anche gli altri e qualsiasi cosa che uno dice che è a te è incomprensibile è pura follia generata da una mente malata.
Lucio Battisti ha studiato una vita e tutto quello che ha fatto è stato ben pensato e non ha nulla da invidiare ai filosofi e matematici più illustri di lui.
Non hai la pallida idea cosa sia la topologia e per te le copertine che ha fatto sono degli schizzi fatti a caso privi di significato e ovviamente non hai capito un acca di Lucio Battisti.
Panella come Mogol non ha avuto nessuna informazione sui messaggi che Lucio Battisti voleva inserire nelle sue canzoni per cui pensare cosa Panella abbia voluto dire con quei testi è solo una perdita di tempo.
L'obiettivo di Lucio Battisti è di rendere comprensivo l'opera composta da due dadi da gioco con 12 album solo quando ci sarà la pubblicazione completa assieme ad un film e alla sua testi di laurea in matematica e questo avverrà in un particolare momento storico.
Lucio Battisti 6 luglio 1972
Potrei crederci, ma l'istinto mio non mente
Prima e dopo la scatola non c'è niente
Eppure l'anima è, è immortale
Se così non è, allora cantare cosa vale?
Uomo libero che vivi nella mia mente
Prima e dopo la scatola non c'è niente
La canzone Registrazione presente nell'album E Già fa riferimento a questa canzone Prima e Dopo la Scatola in cui Lucio Battisti produsse il primo album di Alberto Radius in cui c'era anche la canzone Rock n.1 ( è per questo che dice Chissà se è Rock o no ) e i testi delle canzoni li ha scritti Lucio Battisti.
Altra canzone presente in quell'album, Il mio Cane si chiama Zenone. Vai a vederti cosa è il paradosso di Zenone ( sicuramente non lo capirai perché sei ignorante in matematica ) e poi dovresti capire perché aggiunge in Tubinga
Nel coraggio di Achille, le rotelle
Per fare l'orlo alle pastarelle
Sei così ignorante in matematica e storia dell'arte che non ci arrivi a capire che
Un bel poligono al posto della stella
E nel quadrato il tondo, andando bene
il bel poligono è il pentagono e la stella è quella Pitagorica inscritta nel pentagono e che sta parlando dell'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci in cui oltre al quadrato e al cerchio ci sono i tre vertici del triangolo aureo 72 36 72.
Qual è il vero titolo della canzone Tubinga ?
E in te, Tubinga, in te non c'è un juke-box e non un tostapane
E' un oggetto ma quale ?
Panella non lo sa, infatti tosta_pane è riferito a Panella che è il vezzeggiativo di Pane e Lucio Battisti gli ha fatto riscrivere innumerevoli volte i testi dell'album Hegel fino a fargli tostare il cervello ( pane - Panella ) e alla fine Panella prima ancora che venisse pubblicato l'album Hegel aveva deciso di chiudere la collaborazione con Lucio Battisti perché si è reso conto che era diventato inutile.
Ma perché è importante capire cosa c'è dentro al titolo della canzone Tubinga ?
Perché identifica la catastrofe che Lucio Battisti racconta nella canzone da cui predice un altra catastrofe che poi si è verificata dopo la sua morte.
La congettura che fa Lucio Battisti della sua vita è di essere composto da tre identità e ogni volta che rinasce una identità viene sostituita ( Le Tre Verità in cui parla della morte di una sua identità per opera del destino ).
Nella nascita del
6 marzo 1942 Lucio Battisti era composto da
Gesù, Re Sole Nero e Giovanni Battista
in cui la frase Dopo di Noi il Diluvio è legata al Re Sole Nero che è era pessimista e la frase l'ha detta una sua amante.
5 marzo 1943 Lucio Battisti era composto da
Gesù, Giovanni Battista e Napoleone
e grazie al profeta Giovanni Battista che Lucio Battisti è riuscito a profetizzare diverse catastrofe come la catastrofe del Vajont , il terremoto del Friuli, Attentato delle Torri Gemelle , il crollo del Ponte Morandi il corona Virus e una che non si è ancora verificata descritta nel quadro La Canzone della Terra.
18 maggio 2021 Lucio Battisti è composto da
Gesù, Napoleone e Bin Laden
un mixer perfetto per essere ascoltato da tutto il mondo e quindi capace di modificare il destino dell'uomo.
Quando nella canzone Nel Cuore Nell'anima dice non ridere quando vedrai il bambino Gesù, si sta riferendo allo sceicco mussulmano Bin Laden.
Ma se non capisci un acca di Lucio Battisti perché non ti interessi di altre canzoni che sono alla tua portata ed eviti di fare figuracce da imbecille.
@@c.8619 Lucio Battisti nelle sue canzoni usa gli orari con tanto di ore e minuti come 7 e 40 , 8 e 50 oppure 3:45 però per la sua morte ha usato solo le ore 8 come nella canzone il Vento in cui scrive una lettera alla moglie e l'Interprete di un film in cui dopo la morte a letto si mette a fare l'amore con l'identità femminile del suo angelo custode in cui non ha perso neanche un minuto di non amore e quindi è morto quanto previsto con precisione di un minuto e nella canzone il Bell'Addio dice
Alle 8 in punto tu prendi e te ne vai ci lasci il cuore ma te ne vai
Ma il cuore non è un foulard e ritornerai
In cui ha usato il verbo secondo quanto detto in Tubinga
Parlandoti di me ti dirò: "Egli
Del resto il foulard è un oggetto che identifica Lucio Battisti.
La canzone il Bell'Addio che nonostante era presente tra i nastri del borsello ritrovato ad ottobre del 1995 è stata fatta ascoltare per la prima volta proprio il giorno della sua morte, Lucio Battisti dice che sarebbe morto alle ore 8 in punto.
Se uno non conosce l'istante della sua morte e di minuti in un giorno ce ne sono 60 x 24 = 1440 e quindi la probabilità di azzeccarla è 1/1440 = 0,00069
come ha fatto Lucio Battisti ad indovinare in cui visto che lo dice tre volte nelle sue canzoni e ne era fortemente convinto visto che prima ancora che accadesse dice che non c'è stato nessun piccolo incidente ?
E stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me
Ma nella mente tua non c'è
Capire tu non puoi
Qui Lucio Battisti dice di avvertire le brutte notizie ed è una cosa che capita a lui ma non a noi e noi no riusciamo a capire come fa
Ma se non riusciamo a capire, perché TU IMBECILLE pretendi di sapere anche le cose che non sai ?
Faccio notare che anche Rino Gaetano è riuscito in una sua canzone a raccontare come poi sarebbe morto.
Altra osservazione. Lucio Battisti nella canzone il Bell'Addio oltre a dire l'istante preciso della sua morte ha promesso che ritornerà dopo una odissea ossia dopo un tempo abbastanza lungo per cui è normale aspettarci che ci sarà la sua Apparenza come si vede bene nel quadro dipinto a Pasqua del 1972.
@@balice7418 non ho capito nel tuo delirio se questo "imbecill@" dovrei essere io, ad ogni modo preferisco la mia presunta imbecillità ai tuoi nevrotici pensieri. Buona notte
Secondo me mancherebbero (magari mi sbaglio - io non ho letto il libro) i tre inediti scritti con Panella: Gabbianoni, Il bell'addio e La pace.
Di quest'ultima (La pace) venne scritto il testo che non fu mai musicato da Battisti e doveva essere inserita ne "L'apparenza", le altre due in "Don Giovanni"
Giro le domande a Francesco Patrizi, Grazie.
Battisti per me è il n° 1, sui bianchi amo don giovanni gli altri meno
Il fatto che Rapetti consideri "Il Fuoco" il brano più brutto di Battisti la dice lunga sull'intelligenza di questa persona.
Detto questo, voglio andare a cena con Patrizi per (farlo) parlare dei Bianchi.
Mi dài il suo numero?🤠
Non posso, ma puoi chiamare in Bct e fartelo passare 😉
@@francescofranceschini781 🙂Un po' scherzavo (un po' no). Comunque grazie. E soprattutto complimenti per il canale: me lo guarderò bene bene☺
@ grazie!
Ma la canzone il Fuoco ha anche un testo ed è di Lucio Battisti e verrà pubblicata nell'opera completa l'Apparenza che dovrebbe essere imminente.
@@balice7418 si parla di mesi o anni?
I bianchi....se ne salva mezzo
... e va già di lusso!!!
Iibro indispensabile.
Certo eliminare l amore dalle sue canzoni ha descritto la sua vita
è una possibilità, sì
I testi non ha senso analizzarli ...Battisti è sempre stato un compositore geniale musicale e quello gli interessava...il resto era contorno...le sue canzoni sono geniali per la forma canzone
Non ho letto il libro di Francesco Patrizi ma, da conoscitore dei dischi bianchi e di Baudelaire, e da studioso di Joyce, queste interpretazioni mi sembrano completamente campate in aria. Quattro anni a studiare? Quattro anni a inventare, magari, e con ben poco estro... L'unico spunto interessante che si sente nel video concerne Vattene Amore, che però guarda caso nulla ha a che fare con il progetto di Battisti.
Come ha scritto Balice, è particolarmente ironico citare Petrarca e il classicismo, che sarebbero attinenti, solo per opporgli Baudelaire (e quanto detto nel video a tal proposito non è affatto convincente). La lezione di TS Eliot su tradizione e talento individuale non è ancora stata recepita da questo autore, che viene detto "colto" nel video in un momento imbarazzante.
Francesco Patrizi: ma tu (ho provato a riformulare la frase usando il lei, ma non ci sono riuscito) pensi davvero che Lucio Battisti, quando guardava al suo futuro al di là di Mogol, non avesse proprio nessuna fantasia? Nessuna idea? Solo scegliere un nuovo autore che gli desse dei testi da musicare? Che parlassero di qualunque roba barbosa trita e ritrita, una storia d'amore tirata avanti per cinque dischi (all'inizio di Hegel lei "torna indietro perché ha capito che è un gioco, e se il gioco è bello perché interromperlo"? questo il climax del capolavoro), se questo fosse andato al nuovo paroliere?
Pensi veramente che Battisti si sia liberato di Mogol per contribuire meno ai contenuti profondi dei testi di quanto avesse fatto fino a quel momento, affidando cioè più responsabilità al nuovo paroliere, piuttosto che meno?
Non sono assolutamente d’accordo con chi ritiene questi i dischi di un musicista fallito. In quei dischi ci sono pezzi che meriterebbero di essere annoverati tra i classici di Battisti. Contengono melodie che, pur guardando al futuro, non sono poi così dissimili dallo stile storico di Battisti. Penso a uno degli ultimi pezzi, “Estetica”. È puro Battisti, quello di trent’anni prima. I testi di Panella hanno impedito a molti, secondo me, di notare questo aspetto: quella di Battisti era sempre musica pop. Il fatto che poi gli eredi abbiano deciso di impedirne qualsiasi tipo di diffusione ha compromesso una rivalutazione compiuta presso le nuove generazioni. Mi chiedo come mai intendano, di fatto, far cadere nell’oblio tutta questa produzione del loro marito/padre. Di fatto, dipendesse da loro l’unico modo per poter ascoltare questi dischi è comprarne il Cd/Vinile/Mc, che peraltro non vengono ristampati da decenni. (I caricamenti qui su RUclips sono ovviamente illegali, e avvengono al di là della volontà dei Battisti). Perché condannare questi dischi alla sparizione è un vero mistero.
Oppure tu non hai capito un acca di Lucio Battisti. Le ristampe sono state fatte di recente e il completamento della pubblicazione dell'opera l'Apparenza ideata da Lucio Battisti nel 1972 avverrà dal figlio Luca come dice la canzone Prima e Dopo La Scatola terminata di registrare il 6 luglio 1972 . Questa canzone è l'unica canzone pubblicata che ha il testo scritto da Lucio Battisti dopo aver incontrato il poeta ( Mogol ) e quando ancora il cantante registrava assieme ai musicisti come viene ricordato nella canzone Registrazione del 1982. Il meglio di Lucio Battisti non lo abbiamo ancora vissuto per cui basta aspettare.
Io li conosco tutti
"Lo Spleen di Lucio " è un libro difficile da seguire. Pesante se uno è abituato ad una lettura classica. L'ho trovato decisamente faticoso per via di percorsi che l'autore confuta in maniera quasi scientifica. Non è per tutti. Molti tenderanno ad arrendersi a questo progetto ed al suo itinerario. Ma tant'è.
L'Apparenza a volte Inganna e cercare di capire queste canzoni pensando a cosa voleva dire Pasquale Panella è prendere un vicolo cieco che porta alla noia più che a scoprire cose interessanti. Lucio Battisti dice tutt'altre cose che sia Mogol che Panella non hanno la pallida idea cosa vuole dire. Don Giovanni racconta chi è Lucio Battisti o meglio chi è il fumista e chi è l'artista mentre E Già racconta gli eventi fondamentali della vita di Lucio Battisti. Gli altri 4 album raccontano la vita di personaggi famosi sia della mitologia dell'Arte che della Scienza e poi il tutto condito con delle catastrofe bibliche con una in particolare che non è ancora arrivata. Il tutto è logicamente connesso con le canzoni di Battisti Mogol in cui Lucio Battisti usa lo stesso formalismo a 5 assiomi per raccontare il suo unico pensiero rimasto inalterato nel tempo. L'opera l'Apparenza è stata pubblicata solo a metà per cui prima di vedere che impatto che ha sul pubblico bisogna aspettare la pubblicazione completa che avverrà anche in versione inglese.
A volte la complessità è necessaria, anche perché viviamo in un'epoca di comunicazioni troppo elementari. Ciao, grazie del tuo intervento.
Vanno sentiti e quando ti si drizzano i peli e ti si portano in volo che cacchio vuoi studiare? non è fondamentale studiare la poesia, basta goderne! O no?
Sì e no, per come la vedo io: approfondire qualche significato non è male, a volte.
lucio dalla ....quello fa venire da ridere ......
... commento infelice e privo di rispetto.
Che competenze hai tu per giudicare Dalla??
Se Battisti non avesse inciso i dischi bianchi sarebbe stato comunque Battisti mentre se avesse inciso solo i dischi bianchi non sarebbe stato di certo Battisti....ergo i bianchi sono dischi che non aggiungono quasi nulla alla carriera del grande Lucio
Se non avesse fatto CSAR come si potrebbe sapere chi è la ragazza ERA e perché Lucio Battisti ha paura quando incontra la seconda ragazza che assomiglia a ERA come te. Poi se ne è andata ad aprile o a maggio ? La risposta è a maggio.
il 4 novembre 1969 Lucio Battisti ha fatto una trasmissione in TV in cui ha raccontato che il 4 novembre 1957 ha deciso che nella vita avrebbe fatto il mestiere del musicista in cui ha fatto una scenetta prendendo in giro Loretta Goggi non poteva essere la nipotina di Einstein perché aveva sbagliato il conto della età di Lucio Battisti. Il quesito che è nato allora era questo:
se Loretta Goggi era stata una bambina prodigio di quale genio era la nipotina ?
La risposta la si trova nell'album l'Apparenza in cui c'è la canzone Per Nome e poi
Che tempo fa oggi
dici guardando attorno sapendo
che fa un tempo ogni giorno.
Se non avesse fatto la canzone Hegel come si poteva sapere chi era la iena della canzone Questo Inferno Rosa ? Già quello che abita al piano di sopra non è che è proprio Lucio Battisti come dice lui il 4 novembre 1969 in TV ?
E poi tutti questi anonimi attori della canzone l'Anonimo compreso la casa che senso ha che esistevano se poi non ci fosse stato il video Hegel ?
Non saprei se aggiungono o tolgono: di certo sono molto coraggiosi ed eccentrici.
@@francescofranceschini781 ... càpito sul tuo commento per caso: finalmente qualcuno che scrive un pensiero sensato e condivisibile!!! 🤝
Battisti il n1 prima, ma i bianchi solo Dongiovanni gli altri no
A questa osservazione lascio che sia Francesco Patrizi, se vuole, a rispondere. Da parte mia, grazie dell'attenzione.
Ok i testi Va bene tutto ma Lucio Battisti in primis è un grande musicista la sua inarrivabile melodia dov'è finita? 😮
Sì vada ad ascoltare i brani "Le cose che pensano", "Don Giovanni", "L'apparenza", "Specchi opposti riflessi" e poi ne riparliamo!
@@david66342 certo ci sono anche pezzi notevoli mica no
Era un cantante finito gli ultimi dischi bianchi erano penosi
Questo è il tuo semplicissimo pensiero, DON GIOVANNI vendette più di 500000 mila copie per non parlare de LA SPOSA OCIDENTALE 700000 copie
🤣penoso sei tu
De gustibus non est disputandum....
@@ninodibiase9008 tu certe ius
@@claugo1379 al 2020 Don Giovanni era arrivato a 800000 copie
Sì, è la conferma che per capire i dischi di quel periodo ci vuole una cultura eccessiva, che né io, né la massima parte di quelli che fingono di capirli, hanno. La cultura media del popolo italiano è da VI (sesta) elementare e si capisce dalla quantità di sfondoni, per lo più ortografici, che contengono i commenti che lasciano sulle piattaforme. Ero convinto, da sempliciotto qual sono, che la fine della collaborazione con Mogol avesse avuto origine dalla richiesta di quest'ultimo di dividere diversamente gli utili (l'ho sentito dalla sua voce). Fino ad un certo periodo si attribuiva la quasi totalità del successo a Battisti, come se Mogol fosse stato un comprimario casuale. Poi si capì che la composizione di Mogol, difficile da comprendere fino in fondo, era una favola costruita su uno spicchio di vita, vissuta o immaginata. Battisti era notoriamente attaccato al denaro e questo, unito alla convinzione che avrebbe venduto anche se avesse cantato "un pezzo di m..." lo spinse a rifiutare la richiesta. All'inizio, sull'abbrivio, fu così, (Battisti si acquistava a scatola chiusa) ma poi le vendite calarono costantemente. La musicalità delle parole di Mogol svanì e le interpretazioni decrebbero molto, in qualità. Ma sì, sono io che non ci arrivo!
Tranquillo
Dici che non capisci
Ma io so che tutti capiscono tutto
le cose sono più semplici di quello che si pensa e quando ci sarà la pubblicazione dell'opera completa l'Apparenza Lucio Battisti sarà di nuovo primo in classifica e tutto ciò non per denaro visto che da morti i soldi non servono ma per far vedere che è lui il Numero Uno.
... analisi lucida e coerente. Bravo!!!
😎
@@balice7418 🥱
Ma infatti è musicalmente che il Battisti bianco è superiore. Mogol è Mogol grazie a Battisti. Mica vogliamo credere che "alla fine del mese i soldi erano già finiti" è bella per questo? I giardini di Marzo è un capolavoro musicale.
Certo, preferisco sempre "però il rinoceronte". Ma capisco che "sentirsi al centro dei carciofi tenerelli" non piaccia a tutti.
@@alessandrosogliuzzo7089 ... superiore?
Musica elettronica fatta al computer...
Era Er meio.
... ao' c'hai na fantasia nei commenti ... 🤭
@@CA.... ma chi sei? Firmate
@@cristianmancini1 ... e perché?
Se te dico CArlo Pinco, o CAterina Pallino, che te cambia????
Cristian Mancini, per me, resta un anonimo che posta sempre lo stesso, ripetitivo commento che trovo in tutti i video de Battisti!!!!
Quindi, almeno un po' de fantasia, eddai!!!!
😎
@@CA.... perché spara cazzate nascondendosi è facile. Firmati cagone
@@cristianmancini1... ma vattelo un po' a pija' in der ...
Basta ad esaltare musiche che oggettivamente non sono in nessun modo paragonabile a quelle fino al 1980.
Argomenta
Illuminaci dimmenzo