Citroen ID 19 Cabriolet decapottabile 1965.

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  • Опубликовано: 7 сен 2024
  • La Citroën ID, prodotta con diverse denominazioni tra il 1957 e il 1975, non è altro che una versione economica della Citroën DS.
    Esternamente, la ID differiva dalla DS solo per alcuni particolari: cornici dei fari verniciate anziché cromate, idem per le cerniere dello sportello del bagagliaio, coprimozzi cromati anziché dei veri copricerchi integrali, alloggiamenti per gli indicatori di posizione verniciati di color nero anziché cromati, terminale di scarico sul lato sinistro anziché in posizione centrale, tetto in vetroresina non verniciata e montanti centrali e posteriori in tinta con il tetto. Inoltre, la ID venne prevista inizialmente in tre sole tinte di carrozzeria, e cioè nero, celeste e turchese. La semplificazione proseguiva anche nell'abitacolo, dove i rivestimenti erano più economici (anche se a pagamento era possibile ottenere quelli della DS) ed il quadro strumenti era ridisegnato assieme alla disposizione dei comandi. Inoltre, gli schienali non erano regolabili ed erano stati eliminati il dispositivo lavavetro ed il bracciolo centrale sul divano posteriore, mentre l'impianto di riscaldamento era più economico e l'interno del bagagliaio era privo di rivestimenti. Meccanicamente, le differenze con la DS stavano innanzitutto nel propulsore, basato su quello della "sorella" più ricca e sempre da 1911 cm³, ma con una testata meno prestante, un minor rapporto di compressione, tre supporti di banco anziché cinque ed una potenza massima scesa da 75 a 66 CV. Di fatto, si trattava di un motore più simile a quello originario montato sulle Traction Avant di pari cilindrata. Ma le differenze tecniche non si limitavano a questo: anche l'impianto di alimentazione era più semplificato, così come l'accensione a bobina singola. Inoltre, la ID 19 (questo il suo nome per esteso, che rivelava anche la cilindrata del suo motore) era anche sprovvista di servosterzo e di servofreno: per questo motivo, allo scopo di limitare gli sforzi da parte del conducente, la scatola sterzo venne maggiormente demoltiplicata, mentre l'azionamento del freno di servizio venne affidata ad un pedale convenzionale in luogo del pulsante sul pavimento. Anche la trasmissione era di tipo tradizionale: al posto del cambio semiautomatico era quindi presente un cambio manuale a 4 marce. Rimasero invariate però le famose sospensioni idropneumatiche, sebbene il circuito idraulico fosse stato semplificato, visto che non doveva più andare ad azionare anche sterzo, freni, cambio e frizione, ma solo il sofisticato gruppo sospensioni.
    La ID Cabriolet venne immessa nel mercato nel luglio 1961, vale a dire cinque mesi dopo la corrispondente cabriolet su base DS. Il motore era lo stesso delle ID 19 Confort e Luxe, cioè con cilindrata di 1911 cm³ e potenza massima di 66 CV. Le caratteristiche strutturali erano le stesse della DS Cabriolet, cambiavano solo gli allestimenti, più semplificati nella ID. Scopo di questa novità fu quello di proporre l'affascinante cabriolet ad un prezzo più contenuto. La breve carriera commerciale della ID 19 Cabriolet si articolò in due fasi: durante la prima, la vettura venne equipaggiata con il motore delle ID 19 Luxe e Confort, ossia con l'unità da 66 CV, mentre a partire dal maggio del 1962 venne montato il motore della contemporanea DS 19, sempre da 1,9 litri ma con potenza massima di 83 CV. In realtà, la ID Cabriolet rimase molto nell'ombra e i risultati commerciali furono molto inferiori alle aspettative, basti pensare che si vendette solo una ID Cabriolet su dodici: le altre undici erano DS Cabriolet. In totale ne furono prodotte e commercializzate solo 112 dal luglio 1961 all'agosto 1965, considerando anche un primo prototipo risalente al 1960. Resta il fatto che la versione cabrio è sempre affascinante anche se era la versione economica.

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