Bravi! Il mago di Messchirk lo penso dalla prospettiva della filosofia perennis, laddove, oltre ogni disorientata speculazione immanentista trova a mio avviso ragion d'essere il senso profondo del suo pensiero. La filosofia ha il suo limite, che consiste nel non risolversi mai nel compimento dell'universalizzazione dell'io, e dunque è sempre fatta di tentativi in tal senso, ma che puntualmente è costretta a far precipitare al suolo della contraddizione o anche oltre, tutti coloro che raggiungono certe quote non comunemente arrivabili. Il genio si impasta con le condizioni di tempo, luogo, e circostanza, e pur non cessando di essere genio e dunque universale, assume certe fattezze e sapori talvolta non gradevoli. Tuttavia, il limite del pensatore moderno, consiste nel fatto di associare il genio all'essente in quanto elemento attualizzato dal soggetto, e dunque tende a misurare il genio a seconda delle varie modalità di espressione di quest'ultimo in rapporto ai fattori di coesione sociale. Sta infatti a coloro che sanno leggere la genialità dentro ogni modalità con la quale si riveste esteriormente, poiché il genio non appartiene al filosofo ma da esso viene travolto. Se in una qualsiasi società consacrata persone di tale carica venivano sostenute e portate alla realizzazione, e dunque a svolgere la loro funzione positiva, nella società moderna la capacità di gestione del genio dipende tutta dal soggetto con le sue limitazioni individuali.
i guess Im randomly asking but does someone know of a way to get back into an instagram account? I somehow forgot my login password. I would appreciate any help you can give me.
La tesi del ritorno alla metafisica della Di Cesare, per cui l'essere si ontizza nel popolo tedesco e l'ente tecnocratico nel popolo ebraico, mi sembra la visione più ragionevole e plausibile.
Quella è una banalità di 'critica' che Heidegger più di chiunque altro sulla Terra sapeva porsi, e che nasce dal NON aver compreso cosa Heidegger intende con 'Storia dell'Essere': chi crede che il suo pensiero sia 'laico-umanistico' non ha compreso assolutamente nulla di lui (vedi poveracci come Sini e compagnia). La Macchinazione non nasce dal nulla, e la verità dell'Essere non implica l'assenza di essenzialità (Wesenheit) stabile nelle cose: per Heidegger le Essenze ESISTONO e son sempre ESISTITE, contrariamente a quanto crede la Sovversione postmoderna (Derrida et alii). La Lotta fa parte della Storia dell'Essere, non può essere rimossa con una volontà di potenza irenista, gli attori essenziali hanno un ruolo vero. Sono proprio cose scontante per un lettore di Heidegger in buona fede queste. P.S.: Vedendo chi oggi domina alta finanza, media ecc. e la mentalità che propaga, bisogna riconoscere che comprese tantissimo.
Da due studiosi così importanti ci si aspettava qualcosa di più.La Di Cesare sembra continuamente attenta a difendere sotterraneamente la posizione di Heidegger e al limite permette che sia solo lei quella che può muovere critiche perché gli altri potrebbero svilire troppo il suo personaggio. IL problema degli ebrei visto come spiegazione metafisica da parte di Heidegger poteva essere chiarito meglio, come d'altronde fa molto bene nel suo libro. Interessante invece, anche se solo accennato, il concetto di rivoluzione come lo intendeva Heidegger e reinterpretato dalla sinistra in varie dimensioni. Deludente anche Fusaro perché legge Heidegger in maniera esclusiva alla sua visione marxista della società e a ricuperare il pensiero marxista-hegheliano in ogni concetto. Bene, come sempre, la chiarezza della sua esposizione, ma mi sarei aspettato una presa di posizione più esplicita sull'Heidegger antisemita. Interessante quella visione finale di Heidegger di attesa e di impotenza di fronte a una realtà che non si può modificare, ma che si modificherà forse da sola. "Il destino del nostro essere è la nostra finitezza insuperabile".
Invece nell'esposizione è stata magnifica, a mille miglia da impostori e buffoni come Vattimo e compari (e molto superiore a Fusaro). Heidegger descrisse precisamente il mondo odierno: chi domina l'alta finanza, i media, l'accademia, la cultura ecc.? Il piano dei 'Protocolli' si sta pienamente realizzando, come indicò Evola.
La 'sinistra' inoltre non ha reinterpretato affatto l'Evento di Heidegger, ma al più manipolato come ha fatto anche con Nietzsche e altri in questi 70 anni di disinformazione accademica rispetto ai grandi autori scomodi. L'Evento di cui parla non è la sovversione della 'morale degli schiavi' frutto della volontà di potenza della soggettività, che fa bagnare gli ontici (décadents li chiamava Nietzsche), anche un bambino ce la farebbe a capirlo. Non è un qualcosa di umanistico-egualitario.
Fusaro deve per forza farci sapere che conosce il tedesco. Implacabile con i suoi riempibocca. La De Cesare mi pare un po' smarrire il filo...ogni tanto. Tutti e due terribilmente ripetitivi.
al fatto che heidegger li vedeva come un popolo sradicato, senza casa e senza patria.. Perche' così il destino aveva deciso per loro. Un popolo subdolo secondo Heidegger che tramite artifizi e piani oscuri tenta o tentava di accaparrarsi il potere delle nazioni che li ospita/va. Quindi non v,e' posto per loro, ne qui ne in Madagascar e neanche in Palestina. Un popolo che va rimosso per la salvezza del mondo nella sua bellezza, nella sua naturalita' ma che e' in pericolo dalla perfidia e dalla voracita' di quelle menti ebraiche che lo vogliono tecnico, matematico, mentale, cinico e privo di quella liberta' cui l,uomo e' piu' affine (naturalmente).
Che bello, una che dice le cose come stanno senza gli spregevoli sofismi degli eristi stipendiati. Heidegger comprese tutto. Basta guardare chi domina politicamente oggi. Un discorso simile andrebbe fatto su Nietzsche, dipinto come una sorta di hippy arcobaleno dalla disinformazione accademica degli ultimi 50 anni. Lo si fa con tutti i grandi autori scomodi nelle grigie aule.
Heidegger durante il periodo del rettorato aiuto' suoi colleghi ebrei a trovare una sistemazione,oltre a proibire falo' di libri ebrei.Questi sono fatti.
Non all’ora di parlare di tecnica, bisognerebbe sottrarre da noi la parte emotiva/sentimentale quasi compassionevole che ci lega a quei crimini atroci, per poter leggerlo in modo più parziale possibile.
E se Heidegger fosse stato antisemita avrà avuto i suoi giustissimi motivi. Mettere la propria spiritualità ariana e solare al primo posto e difenderla da chi vuole distruggerla cambiandola con un adorazione materialista financo togliendo addirittura l'idea di Dio dalla mente dei non ebrei, potrebbe essere un buon motivo per essere antisemita.
Grazie, davvero bellissimo ed interessante.
Bravi!
Il mago di Messchirk lo penso dalla prospettiva della filosofia perennis, laddove, oltre ogni disorientata speculazione immanentista trova a mio avviso ragion d'essere il senso profondo del suo pensiero.
La filosofia ha il suo limite, che consiste nel non risolversi mai nel compimento dell'universalizzazione dell'io, e dunque è sempre fatta di tentativi in tal senso, ma che puntualmente è costretta a far precipitare al suolo della contraddizione o anche oltre, tutti coloro che raggiungono certe quote non comunemente arrivabili.
Il genio si impasta con le condizioni di tempo, luogo, e circostanza, e pur non cessando di essere genio e dunque universale, assume certe fattezze e sapori talvolta non gradevoli.
Tuttavia, il limite del pensatore moderno, consiste nel fatto di associare il genio all'essente in quanto elemento attualizzato dal soggetto, e dunque tende a misurare il genio a seconda delle varie modalità di espressione di quest'ultimo in rapporto ai fattori di coesione sociale.
Sta infatti a coloro che sanno leggere la genialità dentro ogni modalità con la quale si riveste esteriormente, poiché il genio non appartiene al filosofo ma da esso viene travolto.
Se in una qualsiasi società consacrata persone di tale carica venivano sostenute e portate alla realizzazione, e dunque a svolgere la loro funzione positiva, nella società moderna la capacità di gestione del genio dipende tutta dal soggetto con le sue limitazioni individuali.
..praticamente terapia tapioco, prematurata come fosse antani, ma scappellata a destra.
bellissimo. la conclusione della Di Cesare è un po' complicata, andrà letta e approfondita. Grazie !
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Bella lezione
La tesi del ritorno alla metafisica della Di Cesare, per cui l'essere si ontizza nel popolo tedesco e l'ente tecnocratico nel popolo ebraico, mi sembra la visione più ragionevole e plausibile.
Quella è una banalità di 'critica' che Heidegger più di chiunque altro sulla Terra sapeva porsi, e che nasce dal NON aver compreso cosa Heidegger intende con 'Storia dell'Essere': chi crede che il suo pensiero sia 'laico-umanistico' non ha compreso assolutamente nulla di lui (vedi poveracci come Sini e compagnia).
La Macchinazione non nasce dal nulla, e la verità dell'Essere non implica l'assenza di essenzialità (Wesenheit) stabile nelle cose: per Heidegger le Essenze ESISTONO e son sempre ESISTITE, contrariamente a quanto crede la Sovversione postmoderna (Derrida et alii).
La Lotta fa parte della Storia dell'Essere, non può essere rimossa con una volontà di potenza irenista, gli attori essenziali hanno un ruolo vero. Sono proprio cose scontante per un lettore di Heidegger in buona fede queste.
P.S.: Vedendo chi oggi domina alta finanza, media ecc. e la mentalità che propaga, bisogna riconoscere che comprese tantissimo.
Coraggiosi, bravissimi
Da due studiosi così importanti ci si aspettava qualcosa di più.La Di Cesare sembra continuamente attenta a difendere sotterraneamente la posizione di Heidegger e al limite permette che sia solo lei quella che può muovere critiche perché gli altri potrebbero svilire troppo il suo personaggio. IL problema degli ebrei visto come spiegazione metafisica da parte di Heidegger poteva essere chiarito meglio, come d'altronde fa molto bene nel suo libro. Interessante invece, anche se solo accennato, il concetto di rivoluzione come lo intendeva Heidegger e reinterpretato dalla sinistra in varie dimensioni. Deludente anche Fusaro perché legge Heidegger in maniera esclusiva alla sua visione marxista della società e a ricuperare il pensiero marxista-hegheliano in ogni concetto. Bene, come sempre, la chiarezza della sua esposizione, ma mi sarei aspettato una presa di posizione più esplicita sull'Heidegger antisemita. Interessante quella visione finale di Heidegger di attesa e di impotenza di fronte a una realtà che non si può modificare, ma che si modificherà forse da sola. "Il destino del nostro essere è la nostra finitezza insuperabile".
Invece nell'esposizione è stata magnifica, a mille miglia da impostori e buffoni come Vattimo e compari (e molto superiore a Fusaro). Heidegger descrisse precisamente il mondo odierno: chi domina l'alta finanza, i media, l'accademia, la cultura ecc.? Il piano dei 'Protocolli' si sta pienamente realizzando, come indicò Evola.
La 'sinistra' inoltre non ha reinterpretato affatto l'Evento di Heidegger, ma al più manipolato come ha fatto anche con Nietzsche e altri in questi 70 anni di disinformazione accademica rispetto ai grandi autori scomodi.
L'Evento di cui parla non è la sovversione della 'morale degli schiavi' frutto della volontà di potenza della soggettività, che fa bagnare gli ontici (décadents li chiamava Nietzsche), anche un bambino ce la farebbe a capirlo. Non è un qualcosa di umanistico-egualitario.
Fusaro s'era appena tolto gli sci
Ahahahah m’hai piegata
Sai soltanto fare questo brp😂😂😂😂😂
Secondo me di Heidegger non ci ha mai capito una minchia nessuno... Gli ebrei sono nemici dell'Essere???
Fusaro deve per forza farci sapere che conosce il tedesco. Implacabile con i suoi riempibocca. La De Cesare mi pare un po' smarrire il filo...ogni tanto. Tutti e due terribilmente ripetitivi.
ma alla fine,..ah ebbreo..ma io te..che cazzo se dovemo dì?
Tesoro ti segnalo io❤
A cosa si riferisce Donatella di Cesare quando dice : " gli ebrei non devono essere in europa ne in madagascar"
al fatto che heidegger li vedeva come un popolo sradicato, senza casa e senza patria.. Perche' così il destino aveva deciso per loro. Un popolo subdolo secondo Heidegger che tramite artifizi e piani oscuri tenta o tentava di accaparrarsi il potere delle nazioni che li ospita/va. Quindi non v,e' posto per loro, ne qui ne in Madagascar e neanche in Palestina. Un popolo che va rimosso per la salvezza del mondo nella sua bellezza, nella sua naturalita' ma che e' in pericolo dalla perfidia e dalla voracita' di quelle menti ebraiche che lo vogliono tecnico, matematico, mentale, cinico e privo di quella liberta' cui l,uomo e' piu' affine (naturalmente).
Heidegger comprese la verità essenziale. Basta vedere chi domina oggi l'alta finanza, i media ecc. e poi leggere i 'Protocolli di Sion'.
Ma perché parla sempre così imbruttita la Di cesare?
Che bello, una che dice le cose come stanno senza gli spregevoli sofismi degli eristi stipendiati. Heidegger comprese tutto. Basta guardare chi domina politicamente oggi.
Un discorso simile andrebbe fatto su Nietzsche, dipinto come una sorta di hippy arcobaleno dalla disinformazione accademica degli ultimi 50 anni. Lo si fa con tutti i grandi autori scomodi nelle grigie aule.
La De Cesare ignora colpevole tè il bellissimo libro della Breccio.
Heidegger durante il periodo del rettorato aiuto' suoi colleghi ebrei a trovare una sistemazione,oltre a proibire falo' di libri ebrei.Questi sono fatti.
un'ora di fuffa.
Heidegger è stato un notevole filosofo. Purtroppo ha detto anche delle cazzate megagalattiche
Non condivido: Fusaro molto più brillante sul piano filosofico, Di Cesare più adesa ai documenti storici
Ludwig II d'altronde è l'unica ad aver approfondito i quaderni neri ed è giusto che lo faccia pesare.
In due non ne fanno uno
Poco chiara la De Cesare, molto più il giovane Fusaro
Heidegger: un autore sopravvalutato.
Non all’ora di parlare di tecnica, bisognerebbe sottrarre da noi la parte emotiva/sentimentale quasi compassionevole che ci lega a quei crimini atroci, per poter leggerlo in modo più parziale possibile.
Sottovalutare Heidegger è la volontà del "pensiero unico", di chi oggi comanda il mondo e ci fa indossare la museruola in questa farsa pandemica
@@padredavidfabbri8488 Esatto!
E se Heidegger fosse stato antisemita avrà avuto i suoi giustissimi motivi. Mettere la propria spiritualità ariana e solare al primo posto e difenderla da chi vuole distruggerla cambiandola con un adorazione materialista financo togliendo addirittura l'idea di Dio dalla mente dei non ebrei, potrebbe essere un buon motivo per essere antisemita.
Robe da matti
Pessimi.
UNA FUORI DI TESTA.... la di cesare!
Ma che cazzo hai capito tu?
Due nullità!