Il mistero di Emanuele Petri e le indagini sul presunto mostro
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- Опубликовано: 3 окт 2024
- Il mistero della morte di Emanuele Petri che già negli anni 80 pedinava Narducci quando ancora nessuno pensava al collegamento tra il medico e il mostro di Firenze. Nell'appartamento fiorentino aveva rinvenuto i 'trofei' di Narducci, ovvero le parti asportate dalle vittime.
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grande Purgatori, riposa in pace
Mignini è un magistrato estremamente astuto ed intelligente. Ciò che ha maggior importanza in questo frammento è quello che NON dice, o fa intendere a chi vuole intendere di non poter dire. Da uomo di mestiere, sa bene che cosa significhi incontrare ostacoli in un'indagine, ma come ripete più volte qui, il pubblico deve sapere.
Petri assegnato ai Servizi e la commistione tra massoneria e Stato, sono il non-detto sul Mostro(i) di Firenze di questa intervista, e la persona su cui si sbilancia di più, ma senza fare nomi, è il questore dell'epoca.
"Indagini in salita"
Direi il punto più importante di tutti.
Certo che dove ha indagato Mignini sono nati i più grandi misteri italiani.
Io un dubbio sul narducci ce l'ho sempre avuto, settembre 85 ultimo delitto del mostro, ottobre 85 morte narducci, dopo niente più delitti, c'è qualcosa che non torna secondo me, poi saranno coincidenze, ma il dubbio resta
Per chi crede a Pacciani mostro ti direbbe: Pacciani era stato messo in galera per due anni e i delitti sono cessati. Poi quando è uscito era già nel registro degli indagati per gli omicidi delle coppie. 🤷♂️
Come vedi non se ne esce più …
La penso ugualmente: strana coincidenza...
@@vincenzomelodia3280 qualcosa col narducci secondo me c'è.
@@antoniomasullo8929altro che qualcosa..
I dubbi su Narducci sono troppi,ma parliamo di fatti,dati oggettivi. Quante volte avete sentito di un caso acclarato di sostituzione di cadavere in Italia? La sostituzione del cavadere di Narducci,non è solo uno scandalo,ma una mistificazione gravissima,che non si fa senza alcun motivo. Stessa cosa mettersi d'accordo per evitare l'autopsia,ma quale famiglia perde un figlio sano in giovane età e non vuole sapere come e quando è morto? Altro atto esemplare di mistificazione,qualcosa di cui non si sente parlare spesso.
Terzo fatto,come è possibile che un poliziotto,si metta ad indagare da solo su una persona rinomata,un medico famoso,una persona dell'alta borghesia e dunque "protetto" dalle indagini normali,soprattutto quando il nome di Narducci non era mai stato fatto nella vicenda mostro. Questo è il punto fondamentale,a me fa pensare tantissimo questo fatto,non ti metti ad indagare su qualcuno cosi a caso,senza lasciare poi fascicoli o tracce scritte delle stesse indagini,sembra quasi che le indagini su Narducci dovessero rimanere nascoste o comunque a conoscenza di pochissimi... Inoltre,quale poliziotto,potrebbe mai dire che sono state ritrovate parti di corpo umano in un appartamento di un medico,se non fosse vero? Io credo che su Narducci ci sia stato un meccanismo di insabbiamento e mistificazione fuori da ogni realtà,c'era e si doveva nascondere qualcosa per forza,non so se fosse lui il mostro,ma una condotta simile da parte di varie figure dello Stato,non si è mai vista in nessun altro caso italiano.
È chiaro si trattasse di sacrifici per messe nere!!.forti e potenti come gli altolocati mandanti...ma il mago!!?? Il fulcro di tutto??? Quali indagini??
Giuttari non ebbe di certo la libertà di divulgare I nomi dei veri mostri, infatti scrisse tutto sotto forma di romanzi quando andó in pensione
Esposizione molto confusa.
Lasciate in pace Emanuele petri
Fanno i complimenti ad Emanuele Petri. Lo definiscono un eccellente investigatore.
@Antonello Bordignon Ciao, a volte quelli bravi, proprio perché troppo bravi, vengono trasferiti . Siamo pieni di ottimi investigatori trasferiti a ruoli marginali.
Il povero Petri era entrato in polizia nel 1973, quanti anni di servizio all'epoca dei fatti? Pochini per avere la titolarità di un incarico di indagine. Certo avrebbe potuto far parte di una squadra ma allora perché non relazionare tutto l'episodio?
La questione mi pare sia stata già definita con sentenze di assoluzione passate in giudicato. Nonostante questo il Dr. Mignini insiste sugli assunti già smontati. Questo la dice lunga sulla fiducia che gli stessi Magistrati hanno della giustizia italiana.
Chi è stato assolto?
In quale processo?
Se ti riferisci a Calamandrei, non attinenza con questo video.
Mignini sta raccontando il modo in cui si sono svolte le indagini e quali sono le domande rimaste senza risposta,non vedo alcun tipo di insistenza da parte di Mignini.
Si parla, anche giustamente, del Narducci, dei buchi legati al personaggio, alla sua misteriosa morte. A proposito di morte...io ancora non ho ben chiaro chi era l'uomo "pescato" nel Trasimeno, dove e' sepolta la salma del Narducci, insomma lo stesso ruolo della famiglia che mi sembra altrettanto oscuro e pieno di ombre. Qui non se ne parla mai in modo chiaro e il magistrato, a mio parere, non ha le idee chiare.
Era lui, e dopo le stupidaggini di Mignini la moglie lo ha fatto cremare, giustamente.
Era un personaggio legato al traffico di droga sudamericano.
Mi pare fosse un messicano morto tempo tempo prima in seguito ad uno scontro tra cartelli del narcotraffico rivali. Una salma che non era nella disponibilità di molti,per poterla "usare" per lo scambio,bisognava avere autorizzazioni di un certo tipo.
Il cadavere ritrovato era di un messicano morto in un incidente giorni prima, il Dottor Mignini sa molto ma non si esprime ,ci sono persone a San Feliciano che sanno ma hanno ancora oggi paura di parlare ,la potenza della famiglia Narducci la espresso in questo video il Mignini
Ma quante chiacchiere....se era così potente non gli ammazzavano così il figlio, e chi sa potrebbe mandare una lettera anonima, non diciamo eresie
@@federicopizziolo4988ma cosa dice? Chiunque può essere ucciso, soprattutto se aveva giri "strani" come fra l'altro appurato.
Se è come dici è ancora più doveroso che chi sa parliiiii
E chi lo dice? 😅
@@lukaf2393 Ma appurato da chi?
Il cadavere ritovato se non era Narducci e' stato identificato???
No
Era del fratello di Pupo.
Era un corriere della droga, mi sembra sud americano.
Il narducci era già sepolto, nel lago ritrovarono quest uomo molto più piccolo di statura, secondo me messo lì per sviare le indagini o le colpe del narducci, era una famiglia molto in vista.
Ma se è stato scambiato il cadavere il cadavere .. chi era il morto nel pontile ?
Poi perché la polizia era complice di questa assurdità? È una cosa che non riesco veramente a capire poi non vedo un collegamento così scontato con i fatti accaduti a Firenze
Nessuno a indagato sul fratello di vigna? Fate una ricerca su di lui ....ci sono molte coincidenze e insabbiamento
Dici che era lui?
sembra fosse una persona con problemi mentali
@@manfredimanfredi5764 se guardi il primo identikit fatto c'è una somiglianza. Devi vedere l'identikit in quale anno è stato fatto e vedere la foto di suo fratello sempre nell'anno quando fu fatto l'identikit.
Lo so che sembra strano ma per nn essere mai scoperto e strano per una persona normale
@@fabiocucinotta9429 quindi volete dire che il fratello di Vigna era uno che partecipava ai riti,il primo identikit fu fatto in base alla testimonianza di una signora.
Ottimi Purgatori e Mignini
Ma si è fatto il dna di Narducci post riesumazione per confrontarlo con quello dei familiari per capire se era lui o se come dice qualcuno è scappato all estero?
Si, ed era lui.
Non dire minchiate, non hanno fatto nessun DNA e Narducci è stato riconosciuto direttamente da Mignini in persona, neanche dai familiari. @@antialtaic
Mi dispiace dirlo ma Non riesco HA seguire il signore i suoi discorsi vagano com'è che quello che spiega è nascosto da tanti misteri
Per me Francesco Narducci è il mostro,Calamandrei ho dei dubbi
Scusi, Mignini, ma c'é qualcosa che non capisco bene...
Petri avrebbe inseguito Narducci in moto, e Narducci sarebbe fuggito riuscendo a sfuggirgli. Questo significherebbe essenzialmente TRE cose:
1) Petri aveva identificato Narducci o almeno la sua motocicletta (ad esempio, dalla targa)
2) Narducci aveva commesso un reato del quale Petri era a conoscenza
3) Petri aveva tentato, prima dell'inseguimento, di fermare il Narducci
Se questi tre assunti non fossero veri, a che titolo Petri avrebbe inseguito Narducci? Per fargli paura?
Posto quindi che i tre assunti siano veri, e considerato il fatto che Narducci era persona nota, con indirizzo di residenza, sedi di lavoro conosciute , etc. come mai il Narducci non é stato arrestato il giorno successivo, o la notte stessa, a casa sua?!?
E se Petri si fosse lanciato in un inseguimento perché era venuto a conoscenza di un reato commesso da Narducci, non avrebbe dovuto stendere un rapporto, anziché raccontarlo ad un pescatore?
Lei, Mignini, davvero si é "bevuto" acriticamente questa storia inverosimile? Oppure in realtà non gliela hanno mai raccontata, considerato che manca qualunque riscontro documentale?
Oh finalmente uno che ragiona! E se metti in fila tutte le boiate come queste dette e fatte da Mignini, Canessa, Vigna, Perugini e Giuttari allora si capisce perché il mdf dormisse sonni super tranquilli
Tutte invenzioni? Anche la sostituzione del cadavere di Narducci per nascondere la morte per strangolamento (dimostrata dall'autopsia successiva di anni)?
Anche il fatto che l'autopsia non fosse stata fatta subito dopo il ritrovamento del cadavere e che lo stesso non sia mai stato fotografato dalla polizia ne sia stata fatta la visita esterna? Che non sia stata rilevata la temperatura ?
E nonostante ciò su quel ponticello ci fosse un affollamento di forze dell'ordine che tenevano lontani i "curiosi". Tutto inventato, vero?
@@giulios.6416 E' un'obiezione il cui senso mi rimane incomprensibile. Io non ho mai accennato né al cadavere di Narducci, né all'autopsia. E' lei che, senza un motivo apparente, sta mettendo in relazione dei fatti che io non ho mai menzionato; fa, di sua iniziativa, delle affermazioni, ma come se fossi stato io a farle.
Io parlavo dell'inseguimento.
Molti anni fa, una notte dei miei conoscenti non si fermarono all'ALT della Polizia; erano ragazzi, e fu una bravata.
Partì un inseguimento, nel corso del quale loro riuscirono inizialmente a sfuggire agli inseguitori; poi vennero bloccati comunque, perché per radio vennero allertate altre auto, e non ebbero più la possibilità di sfuggire. I genitori del proprietario dell'auto, anche durante l'inseguimento SAPEVANO GIA' cosa fosse accaduto, perché un'altra
auto della Polizia si era già recata presso la residenza dell'intestatario della vettura, e stazionava davanti il portone dello stabile.
Di contro, mai nessun pescatore, a quanto io ne sappia, é stato mai informato di tale episodio
Qui, invece, viene raccontata una storia inverosimile; e quand'anche il cadavere di Narducci fosse stato sostituito, questo non fa sì che gli asini volino. E nemmeno rende Narducci il "Mostro di Firenze".
A scopo sensazionalistico, si può inventare tutto ciò che la mente riesce ad immaginare; ma qui, l'unica cosa che appare evidente ed oggettiva, é che delle procedure che andrebbero eseguite per prassi sono state neglette. Si può essere trattato di omissioni, di delibertate falsificazioni o di altro; ma gli unici reati di cui si ha evidena sembrano proprio questi.
Riguardo poi agli altri episodi che cita, e cioè la morte del Narducci e gli avvenimenti susseguenti, posso solo fare due considerazioni.
La prima é che di trafugamenti o (presunte) sostituzioni di cadavere ne é piena la Storia: da Mussolini a Salvatore Giuliano; questo non rende ne Mussolini né Giuliano il "Mostro di Firenze"; vi sono innumerevoli motivazioni per cui ciò possa accadere.
La seconda, e ben più importante é che un uomo delle istituzioni DEVE perseguire i fini istituzionali seguendo le procedure che le istituzioni stesse hanno appositamente predisposto per la persecuzione di tali fini; e dovrebbe mantenere tali direttive anche se in quiscenza.
Se poi le suddette procedure dovessero risultare generalmente inadeguate, lo deve far presente nelle sedi opportune, indicando quali limiti le suddette procedure pongano; qualora invece l'inadeguatezza delle procedure, ed i limiti conseguenti, dovessero rigardare un singolo, specifico, a causa di peculiarità che presnterebbe, anche lì il problema deve essere sollevato nelle sedi opportune, affinché lo specifico problema possa trovare la sua soluzione.
Che per "sedi opportune" possa intendersi un programma televisivo, per qualto autorevole possa essere, é una forzatura tanto eccessiva da non poter essere in alcun modo giustificata.
Instillare sospetti, con velate allusioni, nel corso di un programma televisivo senza fornire elementi oggettivi può vedersi solo come un'azione di dubbio gusto; ma se compiuta da un uomo delle istituzioni, essa trascende il mero concetto di cattivo gusto.
E ciò vale anche per le allusioni alla morte di Pacciani, i cui reperti autoptici appaiono inequivocabili; ventilare l'ipotesi che sia stato ucciso (senza la benché minima evidenza di ciò) equivale ad insinuare come Giovanni Marello fosse un incapace, o animato da malafede.
Sono proprio atteggiamenti come questo che hanno grandemente contribuito ad evitare che si giungesse ad una conclusione verosimile della vicenda "Mostro di Firenze"; di contro, sempre atteggiamenti come questo hanno consentito articoli, saggi, romanzi, conferenze, interviste, trasmissioni televisive, canali RUclips, tesi di
laurea... eccetto che per sedici persone, il "Mostro di Firenze" ha rappresentato un enorme vantaggio per l'Ialia intera
@@voxhumana4950 complimenti, molto conciso. E con esempi che calzano alla perfezione.
Io mi riferivo ai commenti scatenati dal tuo, che danno del cialtrone a Mignini, Giuttari e chiunque abbia fatto ipotesi in merito.
Anche a me risulta assurdo dare credito a chi dice che siano stati trovati i "trofei" senza che siano state fatte denunce, senza sequestri, senza incriminazioni....
Rimane il fatto che lo stesso magistrato ha trovato altri riscontri (quelli si, concreti) ai quali non si e dato seguito, screditarne tutto il lavoro o anche solo non riconoscerlo mi pare un'offesa all'intelligenza
@@giulios.6416 La faccenda dei "trofei" farebbe capo all'ispettore Napoleoni, il quale si sarebbe recato all'interno di un appartamento del quale non ricordava neanche l'ubicazione, posta in una strada inesistente. Oltre ad entrarvi senza autorizzazione (violzione di domicilio con probabile effrazione), era il medesimo che conduceva le indagini presso "sensitivi", indagini per le quali, peraltro, si faceva anche pagare lo straordinario.
Mignini ha fatto arrestare Spezi, il che non é stata una bella azione, considerato come fosse palesemente inutile (come peraltro dimostrato dai fatti); e l'esercizio dei poteri istituzionali con motivazioni personali é da considerare scandaloso. E' alla base della pessima condizione nella quale versa la nostra Nazione.
Per Giuttari vale lo stesso principio. La persecuzione che pose in atto verso Spezi lo condusse a reperire il famigerato biglietto firmato da Tricomi, con il quale si attestava l'esistenza di un ritaglio di giornale pervenuto anonimamente, e che rimandava al delitto di Signa. Dallo stesso biglietto si arguiva come ciò fosse avvenuto ben prima di Baccaiano; e ciò é d'altra parte confermato da quanto narra Tricomi nel suo "Memorie di un ottantenne", dove si dice che la segnalazione giunse dopo il delitto di Calenzano.
Eppure, a questo dato non é mai stato il benché minimo rilievo.
Di contro, Giuttari ha trovato la sua strada come romanziere, in questa vicenda.
Dal mio punto di vista, é assolutamente accettabile rivelare particolari o aneddoti attinenti ad episodi noti e meno noti nei quali ci si trova coinvolti nello svolgimento delle attività istituionali. E' assolutametne accettabile cambiare attività lavorativa.
E' invece meno accettabile sfruttare ciò che si é fatto nel corso dell'attività istituzionale per trarre vantaggi di tipo economico o commerciale nella nuova attività lavorativa. Non che sia vietato, beninteso; é solo una visione personale della moralità. Mercificare professioni o ruoli istituzionali é un atteggiamento dal quale ho sempre preso il massimo della distanza.
Se, d'altra parte, leggiamo, ad esempio, i rapporti del GIDES, ci rendiamo conto di come la "vicinanza concettuale" ai principi ai quali si ispiravano le indagini dell'ispettore Napoleoni sia ben maggiore di quella che dovrebbe essere per rimanere nei limiti della decenza.
Sul "Mostro di Firenze" si é scritto tutto ed il contrario di tutto; e ciò ha fatto sì che le ipotesi spaziassero da un singolo assassino intelligente colto ed abile, che agiva perché affetto da una patologia, ad una moltitudine di oligofrenici diretti da un'altra moltitudine d scriteriati.
Praticamente, il "Mostro di Firenze" può essere chiunque. Come ipotesi di lavoro non é granché. E gran parte della responsabilità nel generare delle ipotesi di lavoro che NON POSSONO arrivare ai responsabili é proprio sulle spalle di Mignini e di Giuttari.
Perché ciò accade anche quando si preferisce far galoppare la fantasia, piuttosto che guardare con realismo a ciò, per quanto poco sia, che si ha in mano. Come il biglietto di Spezi che, piaccia o no, costituiva una prova documentale, per quanto indiretta. Nel verbale della perquisizione domiciliare,il suo sequestro non é nemmeno menzionato
Mignini quanto parla... parla parla divaga.. e non si capisce mai niente !
AUTOREFERENZIALE
Buongiorno c'è sempre stato un alone sul identità del mdf che potesse appartenere ad un apparato dello stato o che potesse introdursi in tali apparati. Guardando la foto di questo petri e vedendo ultimi video di cocchi sul DNA e ultimo identikit si nota una certa rassomiglianza e se non si vede bene dicono che questo aveva dei capelli rossicci che è un po generico ma dalla foto si vede che petri non ha i capelli castano scuro ma virano sul chiaro ,in più dal DNA si escludono tutti quelli che hanno girato intorno alla vicenda compreso narducci, il famoso 3 livello che tutti parlano per me non e chi comissinava,ma piuttosto qualcuno che era interessato a comprare i feticci e a questi che poteva appartenere nordoccidentale avendo conoscenze nei luoghi dove sono successi gli omici
Sicuramente non erano i 3 guardoni che sono stati processati
Ma se non è riuscito a prenderlo sapeva dove abitava, sarebbe potuto andare lì se aveva qualcosa da dire
Si è anche accostato il mostro al serial killer americano Zodiac.
Io incrociando alcune date e alcuni dati me ne sono convinto…..c’entrava Joe Bevilacqua…. Forse lui stesso…. L’ho scritto in un post…. È una mia opinione!!!!
Ma sarà un altro mistero irrisolto italiano
Il mostro di Fi ha un nome e un cognome da sempre FN
🤔
Mignini mi sembra che di prove concrete ne porta poche parla sempre di “sentito dire” … mi lascia perplesso ogni volta
Mi
Mignini è un mitomane, dai su basta.
Un poliziotto invece di fare rapporto racconta la storia a un pescatore? Certi magistrati ormai si credono sceneggiatori…
Fantascienza elevata alla terza. Ci dica chi ha ucciso Meredith prima...
Lo sanno tutti.
Il mostro di Firenze è Nadia Desdemona Lioce!
Petri era finito allo polfer
il granchiaro non è credibile