Come calcolare veramente quanto guadagni su ogni singolo prodotto

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  • Опубликовано: 31 май 2020
  • Nel video precedente ti ho mostrato il modo sbagliato per calcolare quanto guadagni realmente su ogni singolo prodotto.
    Un modo che porta a risultati fuorvianti pur essendo quello tradizionale e più diffuso.
    In questo video invece voglio mostrarti come calcolare veramente quanto guadagni su ogni singolo prodotto.
    Come si calcola quindi il guadagno unitario?
    Prendendo il prezzo unitario e sottraendo il costo del singolo prodotto.
    Quindi il problema risiede nell’attribuzione dei costi al singolo prodotto.
    Sempre nel video precedente abbiamo visto che i costi si dividono in variabili e fissi.
    • I costi variabili non presentano problemi visto che variano al variare delle vendite, caratteristica che li rende facilmente attribuibili al singolo prodotto. Sono quindi necessari per calcolare il Margine di contribuzione unitario, fondamentale per capire se da un prodotto si sta guadagnando o meno. È infatti l’aumento di utile che hai quando effettui una vendita
    • I costi fissi sono invece più problematici, e nel modo tradizionale di fare i conti vengono attribuiti ai singoli prodotti. In questo caso, con la teoria dei vincoli, non vengono attribuiti i singoli costi fissi alle vendite perché non variano al variare delle vendite. Ecco perché non vanno attribuiti sul singolo prodotto (sarebbe inutile e fuorviante). Quello che invece bisogna fare è misurare l’utilizzo della Risorsa chiave (Vincolo)
    Quindi per calcolare quanto si guadagna sul singolo pezzo ci si deve limitare a misurare il Margine di contribuzione unitario:
    • Prendendo i ricavi unitari (il prezzo del tuo prodotto)
    • Sottraendo i costi variabili unitari (come il costo della merce)
    • Si ottiene così il Margine di contribuzione unitario
    Ed è proprio questo che permette di capire se conviene o meno vendere.
    In pratica:
    • Se il Margine di contribuzione è positivo ti conviene vendere, perché il tuo utile aumenta in modo proporzionale al suo valore
    • Se invece il Margine di contribuzione è negativo non ti conviene vendere perché il tuo utile diminuisce in modo proporzionale al suo valore
    Attenzione però!
    In alcuni casi potrebbe essere comunque conveniente vendere con il Margine di contribuzione negativo. È il caso di un’offerta fatta per acquisire un nuovo cliente, perché non si tratta di una perdita, bensì di un investimento.
    Questo vale ovviamente se hai capacità produttiva disponibile.
    Ma se non l’avessi?
    In questo caso devi aumentare la resa della Risorsa chiave, aspetto che vedremo meglio nei prossimi video.
    Ora che abbiamo visto la parte teorica possiamo passare a un esempio numerico concreto di calcolo del Margine di contribuzione unitario. Un modo diverso di fare i conti che deriva dalla teoria dei vincoli e che supera il modo tradizionale e fuorviante di fare i conti di quanto guadagni sul singolo prodotto o cliente.
    Lo trovi a partire dal min. 07:10.
    Per capire meglio questo esempio ti consiglio (se non l’hai ancora fatto) di vedere il video precedente che trovi a questo link:
    • L’errore da non commet...
    Per questo video è tutto.
    Ti ringrazio come sempre per la visione e ti invito a iscriverti al canale RUclips per essere avvisato ogni volta che uscirà un nuovo video.
    Ti ricordo inoltre che puoi scaricare gratuitamente il primo capitolo del mio libro: “I numeri non mentono” cliccando su questo link:
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    www.numerium.it/numeri-non-me...
    Buona lettura!
    Claudio Cerutti

Комментарии • 13

  • @genu67
    @genu67 4 года назад +1

    Grazie per le ottime informazioni che divulghi… Non ho fatto ragioneria o economia, ma è, inconsapevolmente, il modo in cui ho sempre fatto i miei conti della serva… Adesso hanno il suo perché e una spiegazione logica e concreta! Grazie veramente…

  • @user-ui9yo5tq1r
    @user-ui9yo5tq1r 7 месяцев назад

    Grazie per il video, utilissimo come sempre.
    La vendita a margine di contribuzione negativo, secondo me, purtroppo, alcune volte è appunto necessaria nel singolo prodotto per fidelizzare il cliente nuovo. Altre volte per cercare di 'trattare bene' il cliente fisso che delle volte si aspetta un trattamento diverso proprio perché è fisso.

  • @dik79
    @dik79 Год назад +1

    Stiamo affrontando un controllo di gestione in azienda e le tue spiegazioni (semplici da capire) aiutano ad ottimizzare tali processi.
    Le difficoltà arrivano sempre in anni con fatturati diversi dove i driver di allocazione dei costi fissi complicano i calcoli e le decisioni.

  • @claudiodellepiane8386
    @claudiodellepiane8386 Год назад

    Buonasera Claudio. Nello stabilire i costi dei prodotti il costo del personale in ferie come deve imputato?

  • @marcomarcellino6115
    @marcomarcellino6115 4 месяца назад +1

    Mail mandata👍

  • @williammarcandalli4145
    @williammarcandalli4145 3 года назад

    Ciao e bei video, però visto che sono all’inizio dell apertura della mia nuova ditta individuale mi piacerebbe chiederti , se possibile , una semplificazione per calcolare le tasse che dovrei pagare . Potrei avere un contatto per poterti scrivere ? Grazie

  • @matteocalzametre2178
    @matteocalzametre2178 Год назад

    Ciao Claudio! In tutti questi passaggi dove inserire l'IVA per l'acquisto del prodotto e per la vendita dello stesso?

    • @numerium-claudiocerutti6179
      @numerium-claudiocerutti6179  Год назад +1

      L'Iva se è totalmente detraibile la devi escludere dai conteggi in quanto è solo un giroconto finanziario e non incide nel conto economico (non ti fa aumentare né i costi né i ricavi)

  • @marcomarcellino6115
    @marcomarcellino6115 4 месяца назад

    Grande video, molto interessante. Non mi è chiara solamente cosa si intende per “Provvigione”

    • @numerium-claudiocerutti6179
      @numerium-claudiocerutti6179  4 месяца назад +1

      La provvigione è l'importo pagato al venditore per aver procurato la vendita (è quindi un costo variabile perché direttamente connesso con la vendita)

    • @marcomarcellino6115
      @marcomarcellino6115 4 месяца назад

      Ah ecco, si presuppone allora un canale di vendita a provvigione. Seguo con interesse i tuoi video, perché sto cercando di stilare dei listini prezzi per la mia attività di import export settore beveraggio. Ho notato che nei tuoi video fai sempre riferimento ad attività di tipo produttivo. Ma nel caso di attività di tipo commerciale, come si fa a calcolare i costi fissi per arrivare al prezzo minimo? Poi penso ad esempio al trasporto che generalmente è un costo variabile, come si puo gestire la fluttuazione di prezzo sia del trasporto stesso, che dell’incidenza delli stesso sul prodotto finito? Penso ad esempio ad un bancale che a volte trasporta 700 bottiglie, altre volte 500…sono davvero confuso, dai tuoi video ho capito che il modello di creazione dei prezzi era completamente fuorviante…

    • @numerium-claudiocerutti6179
      @numerium-claudiocerutti6179  4 месяца назад

      Nel settore del commercio dove il limite non è interno (capacità produttiva limitata dalle ore delle persone) ma esterno (numero clienti) per fare i prezzi devi tenor conto che soprattutto di quello.
      Più che un fattore di calcolo interno, è una questione di marketing. Devi fare il prezzo che ti consente nel lungo termine di massimizzare i guadagni.
      Difficile dare una risposta esauriente in un commento, se ti interessa approfondire la questione con una consulenza specifica mail ad info@numerium.it.
      Buon lavoro!