Qual è il giusto prezzo dei tuoi prodotti?

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  • Опубликовано: 6 окт 2024
  • Questa domanda è ricorrente, ma in realtà non esiste un prezzo “giusto”.
    Sicuramente non esiste un prezzo massimo. L’unico limite è il valore che riesci a far percepire ai tuoi clienti con il Marketing. Ovviamente il valore percepito deve essere reale, e non una fregatura!
    È però possibile stabilire il prezzo minimo, calcolabile a livello interno in base al costo orario della tua struttura aziendale.
    In questo modo è possibile stabilire qual è il prezzo minimo al di sotto del quale non è possibile avere un utile, anche se occupi al 100% la tua capacità produttiva.
    Ma come si calcola il prezzo minimo?
    Con questa semplice addizione: Costo ore utilizzo struttura + Costi variabili
    Il Costo minimo è quello che ti permette di andare a pareggio se utilizzi al 100% la tua capacità produttiva.
    Un prezzo inferiore non sarebbe sostenibile perché non ti permetterebbe matematicamente di andare in utile.
    A volte alcune aziende applicano appositamente questa strategia “predatoria” di sottocosto per conquistare nuove fette di mercato andando appositamente in perdita per diversi anni (es. Amazon, Uber). Per farlo però servono molti capitali, quindi questa strategia non è applicabile a un piccolo imprenditore.
    Partiamo ora da una delle componenti del prezzo minimo: il Costo orario di struttura, che si calcola prendendo tutti i costi fissi annui e dividendo questo numero per le ore annue disponibili (Risorsa chiave-Vincolo).
    Il risultato è il costo orario della tua struttura.
    Essa misura il guadagno orario (Mdc orario) “minimo” per andare a pareggio utilizzando la tua capacità produttiva al 100%.
    Un tetto al di sotto del quale non puoi raggiungere l’utile.
    Come si calcola quindi il prezzo minimo?
    Prendendo il Costo orario di struttura e aggiungendo i costi variabili.
    Esistono però dei casi particolari in cui è consentito andare al di sotto del prezzo minimo.
    Vediamo quali sono:
    • Prezzo inferiore al minimo, ma superiore ai costi variabili.
    In questo caso conviene effettuare la vendita se ho capacità produttiva disponibile, perché la singola vendita accresce il mio utile. Ma questo è valido solo sul breve termine. Trovi un esempio numerico concreto a partire dal min. 09:00. Nel medio lungo termine occorrono delle motivazioni strategiche per tenere il prezzo al di sotto del minimo, come la vendita di prodotti Front- End o di prodotti complementari per tenersi un cliente
    • Prezzo inferiore al minimo, ma al di sotto dei costi variabili.
    In questo caso la singola vendita è una vera e propria perdita. Questa vendita va evitata nel modo più assoluto perché non porta vantaggi nemmeno sul breve termine, ma solo danni. Trovi un esempio numerico concreto a partire dal min. 12:06. Ma come per ogni buona regola, anche in questo caso c’è un’eccezione, che sono gli stessi casi di prima: la vendita di prodotti Front- End (che vende altri prodotti ad alto margine) o di prodotti complementari per tenersi un cliente (che compra prodotti ad alto margine).
    A parte queste eccezioni quindi non conviene mai vendere al di sotto dei costi variabili.
    Anche per questo video è tutto.
    Ti ringrazio come sempre per la visione e ti invito a iscriverti al canale RUclips per essere avvisato ogni volta che uscirà un nuovo video.
    Ti ricordo inoltre che puoi scaricare gratuitamente il primo capitolo del mio libro: “I numeri non mentono” cliccando su questo link:
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    Buona lettura!
    Claudio Cerutti

Комментарии • 7

  • @lucahost4407
    @lucahost4407 4 года назад +2

    Grande Claudio grazie questo video è perfetto per la mia realtà 👍

  • @energiamc4602
    @energiamc4602 2 года назад +1

    Ciao Claudio i tuoi video sono molto interessanti e pratici. Non ho capito come calcolare le "ore annue disponibili risorsa chiave (vincolo)"

  • @williammarcandalli4145
    @williammarcandalli4145 4 года назад +1

    Molto interessanti i tuoi video , ma mi aiuteresti a calcolare il margine di guadagno da un prezzo di vendita con delle spese di vendita all interno , in modo molto semplice . Grazie

  • @aldopasinelli
    @aldopasinelli 4 года назад

    Buongiorno Claudio, video molto interessante e ricco di spunti. Nei costi fissi solitamente cose viene considerato ? Costi finanziari (ie mutui, ecc.), oneri previdenziali, tasse, ecc. ?
    Grazie

    • @numerium-claudiocerutti6179
      @numerium-claudiocerutti6179  4 года назад

      I costi fissi sono tutti i costi che hai in azienda meno i costi variabili (e le imposte, dato che l'utile è calcolato al lordo della tassazione).
      Attenzione che i mutui sono costi solo per la quota interessi e non per la quota capitale.
      Comumque la distinzione tra costi fissi e costi variabili la spiego in questo video m.ruclips.net/video/Yd4OSKryNyY/видео.html

  • @andmagy
    @andmagy 3 года назад

    Buongiorno Claudio, nei costi fissi devo considerare anche elementi dello stato patrimoniale, tipo Rimanenza Merci? Ed eventuali spese tipo le Spese Straordinarie, o i depositi cauzionali, vanno considerati anche quelli?

    • @claudio.cerutti
      @claudio.cerutti 3 года назад

      No, i costi fissi (così come tutti i costi) si trovano solo nel Conto Economico, non nello Stato Patrimoniale