Caro Alfredo, la ringrazio per questo video che, come al solito, ci da la possibilità di ragionare con calma e dati alla mano dell’argomento preso in considerazione, in questo caso l’eventuale difesa di se stessi da animali selvatici. Sempre spiegazioni esaustive e veritiere. Vorrei permettermi però un suggerimento: Ha mai pensato al podcast? Nonostante il mezzo video sia importante (sia come impatto sul suo canale che sull’attenzione della gente) non sarebbe male poter ascoltare questi suggerimenti e queste sue risposte come fossero su un canale radio. Lascerebbero l’attenzione intatta mentre si è liberi di utilizzare lo smartphone per altro, che so io: lo schermo cellulare per la navigazione ma l’audio per le sue parole. Poi magari, da questa base di partenza si potrebbero anche fare delle collaborazioni o delle interviste, dove lei dirige le domande e la “linea editoriale”. Insomma nel ringraziarla nuovamente, rimarco il fatto che la segui con molta attenzione. Un saluto :)
Buonasera, e grazie per le gentili parole. Sinceramente non so come si realizzi un podcast, ritengo tuttavia che non sia troppo difficile, mi sbaglio? Il problema è il tempo, come sempre: tra tante attività, dovrei trovare il tempo anche per questa. Se posso lo farò, intanto la ringrazio molto per il consiglio. Saluti, AD
Molto interessante, grazie. Secondo me l’incontro di gran lunga più temibile è quello con i malintenzionati, fortunatamente il bosco non è l’abitat giusto.
Bravissimo Alfredo! È la prima volta che leggo qualcosa di serio in merito all'uso del coltello in Italia tenendo conto che pur essendo assurde le leggii in merito .....dura lex sed lex! Sono un vecchio cacciatore e escursionista e ho girato un pò in posti dimenticati dal buon Dio con la assistenza di professionisti locali. Ebbene tutti, dico tutti in Europa, Africa , USA avevano con loro in coltello piccolo, lama da 10 cm circa spesso a serramanico, con cui scuoiare le prede, mangiare e fare piccoli lavori e una accettina da 500 grammi circa per spaccare legna e per usi diversi e rompere le articolazioni e nel caso le ossa di animali di media grossa taglia. Non sono mai stato in posti dove era necessario un machete o comunque dove il machete era considerato un utensile multiuso e nel caso una arma cioè in giungle o simili posti, e quindi non ho esperienza in merito. Per la difesa negli USA molte guide portano un revolver calibro 357 M o 44 M oltre alla arma di caccia, in Africa solo la arma di caccia, e in Europa nessuna guida è armata per difesa. Solo in Grecia dove abbondano nei boschi cani randagi, come in Italia, che rappresentano l'unico pericolo per l'escursionista, in genere le guide TRASPORTANO, non portano, un coltello piccolo che sanno usare benissimo con una tecnica che dettaglio in seguito. Da loro ho imparato come muovermi in Italia. Personalmente in una tasca esterna dello zaino trasporto un Cold Steel Mod HUNTER lama 11 cm, che uso per a caccia per scuoiare e preparare le prede, avvolto in un tovagliolo insieme a un pezzo di pane e un salame. Ad un controllo in tutta Europa, severissima Inghilterra inclusa, è questo un giustificato motivo per TRASPORTARE un PICCOLO coltello nello zaino cioè per tagliare pane e salame e altri usi domestici. Tornando all'insegnamento della guida greca, simpaticissimo ed efficientissimo ex pastore imprestato al turismo, nel caso, deprecato di attacco da parte di una cane randagio si deve mettere subito lo zaino davanti al corpo come scudo contro il cane. Poi si estrae il pacchetto con il pane e salame e coltello e si butta il mangiare al cane. In genere questo ferma l'attacco. Se il cane comunque ci attacca si deve alzare sulle zampe posteriori per mordere lo zaino e allora si prende il coltello con il filo in alto pronti a sventrare l'animale dal basso verso l'alto. Così mi ha insegnato una guida Greca che, sopravvalutando le venti parole di Greco che conosco, insisteva sulla parola xifos, che vuol dire pugnale, e non macheri che appunto indica un generico coltello. In pratica mi voleva comunicare di usare il coltello come un pugnale. Certo occorre sangue freddo, calma e forza che certamente un cacciatore in genere possiede, forse un escursionista un pò meno ma non vedo alternative Ho chiesto: perché non usare un bastone ( in greco bastuni) contro un cane? Mi ha risposto che un cane è troppo veloce e bisogna stare fermi appoggiando la schiena a un albero per fermarlo e costringerlo a un attacco frontale e ucciderlo o ferirlo gravemente. E se per un qualunque motivo interviene la polizia? In Grecia come in Italia la risposta è semplice: "trasportavo un PICCOLO coltello per mangiare, mi sono trovato in pericolo di vita o grave ferita ( in Italia secondo quanto previsto dall'Art. 54 CP Stato di Necessità) ho usato un attrezzo trasportato per mangiare ( e non una arma per difendermi!) per evitare un gravissimo danno che comunque ho cercato di evitare in modo incruento dando al cane il mio mangiare" P.S. Mi sono un pò dilungato e mi scuso ma visto la professionalità dell'Autore del video mi sono permesso di condivedere una esperienza che ritengo utile. Ma se invece fossi riuscito ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta.😮
Grazie Alfredo per le spiegazioni interessantissime sul comportamento animale 🤗💚 Hai ridimensionato con ragione e saggezza le cose. Il coltello è uno strumento versatile atto ad offendere, sia direttamente sia indirettamente. E quindi potrebbe essere un argomento supplementare nella difesa personale secondo il principio : chi può di più può di meno. Questo vale anche per il tuo bellissimo Parang. Direttamente, perché la sua massa consente una grande forza di taglio (l'energia cinetica essendo il risultato della metà della massa per la velocità al quadrato). E il taglio può essere un'offesa, benché sia minore della pugnalata. Indirettamente, perché permette di costruire per esempio un palo dove l'orso potrebbe impalarsi da solo, sbilanciato dal proprio peso, come illustrato nel film THE EDGE, quando Antony Hopkins confeziona la punta di un palo con un classico coltello da tasca. In America ci sono diverse storie veramente vissute di persone che hanno potuto sopravvivere ad un attacco di orsi grazie al coltello, come nel film THE REVENANT che hai citato. Il nome della firma Ka-Bar ne è anche lui un esempio : l'azienda decise di usar quel nome per la prima volta in una pubblicità nel 1923. Questo nome deriva da una lettera di un cliente della marca che raccontava le sue avventure, dovette usare il suo coltello per districarsi dalle grinfie di un orso ferito che lo ha aggredito dopo che il suo fucile si era inceppato. La lettera era poco leggibile e dall'espressione "Kill a Bear", "kill a bear" erano leggibili solo le lettere KABAR...così è nato il nome Ka-Bar, diventato così famoso in tutto il mondo. Grazie Alfredo per tutto e a presto 👊😊
Grazie a Lei per le gentili parole e le precisazioni :-) Certamente, in una situazione disperata, ci si difende con ciò che si ha a disposizione. Saluti, AD
Una riflessione fatta ad alta voce, "mentre si passeggia nella natura", che è pienamente condivisibile. Piuttosto, noi escursionisti potremmo avere contatti con cani da pastore o con cani rinselvatichiti in atteggiamento aggressivo. Il comportamento su come "sganciarsi" è già stato suggerito. Mi chiedo se potrebbe esser utile avere con se un robusto bastone da passeggio, per tener a distanza l'animale. E se portarsi al seguito una tromba da stadio sia un buon mezzo di dissuasione. Io non ho esperienze al riguardo. Diverso è nell'arco alpino, l'ormai frequente problema degli attacchi contro le greggi al pascolo, da parte di gruppi di cani selvatici o di lupi singoli o in branco. Ma riguarda i pastori e nemmeno lì il coltello potrebbe essere risolutivo.
Buonasera :-) Grazie per la precisazione e le cortesi parole. Conosco la differenza e credo di aver parlato di insetti e artropodi, forse non mi sono spiegato bene nel video. Saluti, AD
Salve Alfredo mi sento onorato e lusingato per averti ispirato nella realizzazione di questo bellissimo ed interessantissimo video!!! Però come ti ho già scritto in altra sede sicuramente il mio quesito non era riferito ne sicuramente alla possibile difesa da una tigre o un leone o un grizzly!!!!! Ma come avevo spiegato mi riferivo ad un eventuale difesa da un possibile attacco di un cane inselvatichito o un cinghiale magari ferito e molto aggressivo!!!! La mia domanda era riferita esclusivamente all'utilizzo del tuo magnifico coltello Fox Parang, in quanto avendo una punta quasi arrotondato e non avendo le sembianze di un coltello " classico " la domanda non te l'avrei mai fatta sicuramente per il tuo fox explorator in quanto avendo una punta particolarmente appuntita e accentuata la risposta viene da se!!!!!
Buonasera. Ho solo preso spunto dalla interessante domanda fatta per realizzare questo video, non c'è stato alcun intento denigratorio da parte mia :-) Grazie per le gentili parole. Saluti, AD
@@AlfredoDoricchi non ho assolutamente pensato che ci fosse stato un intento denigratorio!!! Comunque se ti può far piacere mi ha colpito e incuriosito talmente tanto il tuo Fox Parang che ho deciso di comprarlo!!! A giorni dovrebbe arrivarmi a casa. Ancora complimenti a presto
Ottime riflessioni, oltre che sul coltello, sui pericoli che in generale ci si può trovare davanti in natura in Italia. Un appunto però: capisco che una passeggiata del bosco sia un buon momento per girare un video, però 40 minuti di ripresa del terreno mentre cammini sono da mal di mare oltre che non dare nessun contributo aggiuntivo. Magari alterna le riprese durante la camminata (ma almeno al panorama, non al terreno!), con dei momenti in cui ti fermi e parli alla telecamera ferma su un treppiede. Oppure prendi in considerazione l’idea del podcast, come qualcun altro ha già suggerito. Anche se di fatto non ho guardato il video, ma l’ho solo ascoltato, anche i rumori dei continui passi sul fogliame non erano proprio gradevoli. Contenuti comunque sempre al top! 😊👍
In caso di pernottamento per più giorni, mi hanno sempre consigliato di legare il sacco dei rifiuti su un ramo alto. Ciò dovrebbe tenere alla larga i cinghiali, ma nel caso (improbabile) della presenza di orsi basterebbe?
Buongiorno :-) Sicuramente quello di legare sia il cibo che i rifiuti in alto è un buon consiglio, però non è sufficiente. Bisogna anche sistemarli ad una certa distanza dal luogo di pernottamento, in modo che eventuali animali pericolosi convergano lontano dal luogo in cui pernottiamo. Saluti, AD
Fare delle scintille con l’ acciarino potrebbe essere una tattica di dissuasione per allontanare un animale selvatico che vuole aggredirci? ad esempio il mio cane appena vede o sente una fiamma si nasconde.
Buongiorno :-) Non so risponderle con sicurezza, tuttavia non credo, sinceramente, che la cosa possa funzionare per difendersi da un animale che attacca. Gli animali selvatici mettono a repentaglio la propria vita ogni giorno: se possono evitano lo scontro, ma se decidono di attaccare lo fanno con decisione ed è difficile fermarli. A volte, è vero, degli attacchi sono stati bloccati con forti rumori, ampi movimenti delle braccia, urla e cose simili, tuttavia si tratta di casi rari. La cosa migliore è prevenire, per evitare lo scontro con un animale molto più forte, agile, deciso di noi. Se poi la situazione si facesse disperata, certo difendersi con ogni mezzo, ma questo viene da sè, è l'istinto di sopravvivenza che ognuno di noi ha. Saluti, AD
@@AlfredoDoricchi grazie per la sua risposta, una piccola nota…per quanto riguarda la lacunosa normativa in ambito coltelli leggendo online la conclusione di varie sentenze ho notato che ha avuto peso in ambito decisionale anche la dimensione del coltello.
Caro Alfredo, la ringrazio per questo video che, come al solito, ci da la possibilità di ragionare con calma e dati alla mano dell’argomento preso in considerazione, in questo caso l’eventuale difesa di se stessi da animali selvatici. Sempre spiegazioni esaustive e veritiere. Vorrei permettermi però un suggerimento: Ha mai pensato al podcast?
Nonostante il mezzo video sia importante (sia come impatto sul suo canale che sull’attenzione della gente) non sarebbe male poter ascoltare questi suggerimenti e queste sue risposte come fossero su un canale radio. Lascerebbero l’attenzione intatta mentre si è liberi di utilizzare lo smartphone per altro, che so io: lo schermo cellulare per la navigazione ma l’audio per le sue parole. Poi magari, da questa base di partenza si potrebbero anche fare delle collaborazioni o delle interviste, dove lei dirige le domande e la “linea editoriale”. Insomma nel ringraziarla nuovamente, rimarco il fatto che la segui con molta attenzione. Un saluto :)
Condivido pienamente il tuo pensiero!
Buonasera, e grazie per le gentili parole. Sinceramente non so come si realizzi un podcast, ritengo tuttavia che non sia troppo difficile, mi sbaglio? Il problema è il tempo, come sempre: tra tante attività, dovrei trovare il tempo anche per questa. Se posso lo farò, intanto la ringrazio molto per il consiglio. Saluti, AD
Molto interessante, grazie.
Secondo me l’incontro di gran lunga più temibile è quello con i malintenzionati, fortunatamente il bosco non è l’abitat giusto.
Bravissimo Alfredo! È la prima volta che leggo qualcosa di serio in merito all'uso del coltello in Italia tenendo conto che pur essendo assurde le leggii in merito .....dura lex sed lex! Sono un vecchio cacciatore e escursionista e ho girato un pò in posti dimenticati dal buon Dio con la assistenza di professionisti locali. Ebbene tutti, dico tutti in Europa, Africa , USA avevano con loro in coltello piccolo, lama da 10 cm circa spesso a serramanico, con cui scuoiare le prede, mangiare e fare piccoli lavori e una accettina da 500 grammi circa per spaccare legna e per usi diversi e rompere le articolazioni e nel caso le ossa di animali di media grossa taglia. Non sono mai stato in posti dove era necessario un machete o comunque dove il machete era considerato un utensile multiuso e nel caso una arma cioè in giungle o simili posti, e quindi non ho esperienza in merito. Per la difesa negli USA molte guide portano un revolver calibro 357 M o 44 M oltre alla arma di caccia, in Africa solo la arma di caccia, e in Europa nessuna guida è armata per difesa. Solo in Grecia dove abbondano nei boschi cani randagi, come in Italia, che rappresentano l'unico pericolo per l'escursionista, in genere le guide TRASPORTANO, non portano, un coltello piccolo che sanno usare benissimo con una tecnica che dettaglio in seguito. Da loro ho imparato come muovermi in Italia. Personalmente in una tasca esterna dello zaino trasporto un Cold Steel Mod HUNTER lama 11 cm, che uso per a caccia per scuoiare e preparare le prede, avvolto in un tovagliolo insieme a un pezzo di pane e un salame. Ad un controllo in tutta Europa, severissima Inghilterra inclusa, è questo un giustificato motivo per TRASPORTARE un PICCOLO coltello nello zaino cioè per tagliare pane e salame e altri usi domestici. Tornando all'insegnamento della guida greca, simpaticissimo ed efficientissimo ex pastore imprestato al turismo, nel caso, deprecato di attacco da parte di una cane randagio si deve mettere subito lo zaino davanti al corpo come scudo contro il cane. Poi si estrae il pacchetto con il pane e salame e coltello e si butta il mangiare al cane. In genere questo ferma l'attacco. Se il cane comunque ci attacca si deve alzare sulle zampe posteriori per mordere lo zaino e allora si prende il coltello con il filo in alto pronti a sventrare l'animale dal basso verso l'alto. Così mi ha insegnato una guida Greca che, sopravvalutando le venti parole di Greco che conosco, insisteva sulla parola xifos, che vuol dire pugnale, e non macheri che appunto indica un generico coltello. In pratica mi voleva comunicare di usare il coltello come un pugnale. Certo occorre sangue freddo, calma e forza che certamente un cacciatore in genere possiede, forse un escursionista un pò meno ma non vedo alternative Ho chiesto: perché non usare un bastone ( in greco bastuni) contro un cane? Mi ha risposto che un cane è troppo veloce e bisogna stare fermi appoggiando la schiena a un albero per fermarlo e costringerlo a un attacco frontale e ucciderlo o ferirlo gravemente. E se per un qualunque motivo interviene la polizia? In Grecia come in Italia la risposta è semplice: "trasportavo un PICCOLO coltello per mangiare, mi sono trovato in pericolo di vita o grave ferita ( in Italia secondo quanto previsto dall'Art. 54 CP Stato di Necessità) ho usato un attrezzo trasportato per mangiare ( e non una arma per difendermi!) per evitare un gravissimo danno che comunque ho cercato di evitare in modo incruento dando al cane il mio mangiare" P.S. Mi sono un pò dilungato e mi scuso ma visto la professionalità dell'Autore del video mi sono permesso di condivedere una esperienza che ritengo utile. Ma se invece fossi riuscito ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta.😮
Grazie per le utili informazioni. Come sempre il buon senso è l'arma migliore.
Grazie a Lei :-) Concordo, ovviamente. Saluti, AD
Grazie Alfredo per le spiegazioni interessantissime sul comportamento animale 🤗💚
Hai ridimensionato con ragione e saggezza le cose.
Il coltello è uno strumento versatile atto ad offendere, sia direttamente sia indirettamente. E quindi potrebbe essere un argomento supplementare nella difesa personale secondo il principio : chi può di più può di meno.
Questo vale anche per il tuo bellissimo Parang.
Direttamente, perché la sua massa consente una grande forza di taglio (l'energia cinetica essendo il risultato della metà della massa per la velocità al quadrato).
E il taglio può essere un'offesa, benché sia minore della pugnalata.
Indirettamente, perché permette di costruire per esempio un palo dove l'orso potrebbe impalarsi da solo, sbilanciato dal proprio peso, come illustrato nel film THE EDGE, quando Antony Hopkins confeziona la punta di un palo con un classico coltello da tasca.
In America ci sono diverse storie veramente vissute di persone che hanno potuto sopravvivere ad un attacco di orsi grazie al coltello, come nel film THE REVENANT che hai citato.
Il nome della firma Ka-Bar ne è anche lui un esempio : l'azienda decise di usar quel nome per la prima volta in una pubblicità nel 1923. Questo nome deriva da una lettera di un cliente della marca che raccontava le sue avventure, dovette usare il suo coltello per districarsi dalle grinfie di un orso ferito che lo ha aggredito dopo che il suo fucile si era inceppato. La lettera era poco leggibile e dall'espressione "Kill a Bear", "kill a bear" erano leggibili solo le lettere KABAR...così è nato il nome Ka-Bar, diventato così famoso in tutto il mondo.
Grazie Alfredo per tutto e a presto 👊😊
Grazie a Lei per le gentili parole e le precisazioni :-) Certamente, in una situazione disperata, ci si difende con ciò che si ha a disposizione.
Saluti, AD
Una riflessione fatta ad alta voce, "mentre si passeggia nella natura", che è pienamente condivisibile.
Piuttosto, noi escursionisti potremmo avere contatti con cani da pastore o con cani rinselvatichiti in atteggiamento aggressivo. Il comportamento su come "sganciarsi" è già stato suggerito.
Mi chiedo se potrebbe esser utile avere con se un robusto bastone da passeggio, per tener a distanza l'animale. E se portarsi al seguito una tromba da stadio sia un buon mezzo di dissuasione.
Io non ho esperienze al riguardo.
Diverso è nell'arco alpino, l'ormai frequente problema degli attacchi contro le greggi al pascolo, da parte di gruppi di cani selvatici o di lupi singoli o in branco.
Ma riguarda i pastori e nemmeno lì il coltello potrebbe essere risolutivo.
Buonasera :-) Grazie per le utili riflessioni. Saluti, AD
Ciao Alfredo, bella disquisizione. Un piccolo appunto: la zecca non é un insetto ma é un artropode. Un caro saluto, i tuoi video sono speciali.
Buonasera :-) Grazie per la precisazione e le cortesi parole. Conosco la differenza e credo di aver parlato di insetti e artropodi, forse non mi sono spiegato bene nel video. Saluti, AD
Salve Alfredo mi sento onorato e lusingato per averti ispirato nella realizzazione di questo bellissimo ed interessantissimo video!!! Però come ti ho già scritto in altra sede sicuramente il mio quesito non era riferito ne sicuramente alla possibile difesa da una tigre o un leone o un grizzly!!!!! Ma come avevo spiegato mi riferivo ad un eventuale difesa da un possibile attacco di un cane inselvatichito o un cinghiale magari ferito e molto aggressivo!!!! La mia domanda era riferita esclusivamente all'utilizzo del tuo magnifico coltello Fox Parang, in quanto avendo una punta quasi arrotondato e non avendo le sembianze di un coltello " classico " la domanda non te l'avrei mai fatta sicuramente per il tuo fox explorator in quanto avendo una punta particolarmente appuntita e accentuata la risposta viene da se!!!!!
Buonasera. Ho solo preso spunto dalla interessante domanda fatta per realizzare questo video, non c'è stato alcun intento denigratorio da parte mia :-) Grazie per le gentili parole. Saluti, AD
@@AlfredoDoricchi non ho assolutamente pensato che ci fosse stato un intento denigratorio!!! Comunque se ti può far piacere mi ha colpito e incuriosito talmente tanto il tuo Fox Parang che ho deciso di comprarlo!!! A giorni dovrebbe arrivarmi a casa.
Ancora complimenti a presto
@@lonewolf4x4 Bene, spero proprio che il Fox Parang risponda alle sue aspettative :-) Ci faccia sapere, se vuole. Saluti, AD
Ottime riflessioni, oltre che sul coltello, sui pericoli che in generale ci si può trovare davanti in natura in Italia.
Un appunto però: capisco che una passeggiata del bosco sia un buon momento per girare un video, però 40 minuti di ripresa del terreno mentre cammini sono da mal di mare oltre che non dare nessun contributo aggiuntivo.
Magari alterna le riprese durante la camminata (ma almeno al panorama, non al terreno!), con dei momenti in cui ti fermi e parli alla telecamera ferma su un treppiede. Oppure prendi in considerazione l’idea del podcast, come qualcun altro ha già suggerito.
Anche se di fatto non ho guardato il video, ma l’ho solo ascoltato, anche i rumori dei continui passi sul fogliame non erano proprio gradevoli.
Contenuti comunque sempre al top! 😊👍
Grazie per l'apprezzamento dei contenuti. Purtroppo non sono un buon videomaker, comunque terrò conto dei suoi consigli :-) Saluti, AD
In caso di pernottamento per più giorni, mi hanno sempre consigliato di legare il sacco dei rifiuti su un ramo alto. Ciò dovrebbe tenere alla larga i cinghiali, ma nel caso (improbabile) della presenza di orsi basterebbe?
Buongiorno :-) Sicuramente quello di legare sia il cibo che i rifiuti in alto è un buon consiglio, però non è sufficiente. Bisogna anche sistemarli ad una certa distanza dal luogo di pernottamento, in modo che eventuali animali pericolosi convergano lontano dal luogo in cui pernottiamo. Saluti, AD
Fare delle scintille con l’ acciarino potrebbe essere una tattica di dissuasione per allontanare un animale selvatico che vuole aggredirci? ad esempio il mio cane appena vede o sente una fiamma si nasconde.
Buongiorno :-) Non so risponderle con sicurezza, tuttavia non credo, sinceramente, che la cosa possa funzionare per difendersi da un animale che attacca.
Gli animali selvatici mettono a repentaglio la propria vita ogni giorno: se possono evitano lo scontro, ma se decidono di attaccare lo fanno con decisione ed è difficile fermarli. A volte, è vero, degli attacchi sono stati bloccati con forti rumori, ampi movimenti delle braccia, urla e cose simili, tuttavia si tratta di casi rari. La cosa migliore è prevenire, per evitare lo scontro con un animale molto più forte, agile, deciso di noi. Se poi la situazione si facesse disperata, certo difendersi con ogni mezzo, ma questo viene da sè, è l'istinto di sopravvivenza che ognuno di noi ha.
Saluti, AD
@@AlfredoDoricchi grazie per la sua risposta, una piccola nota…per quanto riguarda la lacunosa normativa in ambito coltelli leggendo online la conclusione di varie sentenze ho notato che ha avuto peso in ambito decisionale anche la dimensione del coltello.
Lontano dalla civiltà cmq sono più pericolosi gli animali a due zampe.
Condivido in pieno ogni concetto espresso. Purtroppo è con l'ignoranza che ci scontra piu frequentemente altroché con lupi ed orsi 😁.
La ringrazio e condivido il suo pensiero :-) Saluti, AD