Nando Gazzolo - I Limoni - Eugenio Montale (Poesie e Messaggi di Saggezza)
HTML-код
- Опубликовано: 13 апр 2009
- Tratto dal Box: Vola Alta Parola della collana: Poesie e Messaggi di Saggezza - I Limoni - Eugenio Montale - disponibile su iTunes e Cdbaby visita myspace.com/letteraarecords
Stupenda poesia di Montale ....magistrale Nando Gazzolo...il mio preferito
Soave la voce di Nando Gazzolo, profonda la poesia !
Magnifico, stupenda riflessione di Montale unita alla voce di Gazzolo
Sempre emozionante,Nando, ascoltare la tua voce recitare questa poesia di chi ha saputo trasformare in arte certi angoli liguri accompagnati dalle emozioni che noi conosciamo.
Che dono di Dio ha ricevuto il grande Gazzolo....che voce.....
Talmente bella la poesia e talmente profonda la voce che mi sono commossa. Sublime
Che bello ,ascoltare queste perle,da una voce così musicale, profonda,di un grande attore 💯
Che meraviglia siamo lontano dal suo pensiero
Meraviglioso
Una voce calda canta una poesia fra le più belle del Novecento,e Montale è il più grande poeta del Novecento italiano,premio Nobel 1975
La poesia è bellissima, la voce sublime el'interpretazione magistrale di Gazzolo ne fanno una melodia avvolgente ed emozionante
Ogni Silla pronunciata con dolcezza o forza a seconda del caso
Un immenso poeta e un altrettanto immenso attore
già dalla prima parola vibra l'anima
Un poeta immenso e un ottimo lettore.
mamma mia ma quant'è bella questa poesia, non mi stanco mai di ascoltarla!
favolosa poesia, voce incredibile
Splendido! Grande maestro che da emozioni: questo è l'attore. E i versi di Montale fluiscono e avvolgono.
Nando Gazzolo era l'attore preferito di mia madre , è un piacere ascoltare la sua voce , era stupenda .
meravigliosa
bravissimo nell'interpretare questa poesia,complimenti!
...il tedio dell'inverno sulle case..😢
Voce davvero emozionante. Poesia immortale. Ma provate a leggere che cosa piazza RUclips come sottotitoli (rilevati dalla voce)....
meravigliosa!!
Bellissima
@olmaleo La banalità alberga nei cuori di chi ha la pretesa di assoggettare ai propri gusti anche quelli degli altri. La banalità è anche la critica insensata; a chi piace leggere una poesia può farlo in silenzio, a chi piace ascoltare una poesia la può leggere a voce alta o ascoltarla letta da altri, a chi non piace una poesia sostenuta da un commento musicale, basta che la ignori, a chi non piace la poesia può sempre non leggere e non ascoltare. Libertà è anche questa. Auguri. Lettera A srl
peccato che questa bellissima poesia, non sia accompagnata da un video pieno di alberi di limoni, e di fiori di ogni genere, come si trovano nelle fasce della Liguria dove Montale si è sicuramente ispirato x questa poesia. comunque grazie mille di averla messa in rete interpretata magistralmente da Gazzolo. ciaoo
« Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.
Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l'odore dei limoni.
Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno più languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità.
Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rumorose dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo del cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità. »
Grazie per il testo de I Limoni! Thank you very much for the text
Una voce meravigliosa da ascoltare sempre !!!
grazie olmaleo: pienamente d'accordo. Purtroppo l'ignoranza e l'insensibilità dilagano
Bella, tra altre, l'immagine dell'odore dei limoni, unica ricchezza di "noi" umani, in un momento storico in cui, per miracolo (o volere divino), la guerra tace. Maria Luisa Mazzocchi San Marino
Quanto rompe le scatole questa chitarra.
@olmaleo Quindi trarre da un bel libro un film (fatto da immagini, suoni, parole cioè unione di diversi ambiti) è segno di 'allegra commistione che viola il sacro testo'? Vogliamo forse negare che le arti possono essere complementari e che, ad esempio, guardare un quadro con un giusto sottofondo musicale possa essere piacevole e rafforzarne la visione? Certo non è obbligatorio farlo....
Per me disturba!
@billevanstrio Vedo che abbiamo trovato un punto d'incontro e intendiamoci ancora di più, non sono una vecchia zia. Film ricavati da libri, ma diciamo di più, videogiochi o canzoni che diventano film, non mi scandalizzano per niente. Il discorso è un altro. Qualcuno si appropria di un testo e lo trasforma, lo plagia ecc., benissimo. Ma quando un testo "parla" per se stesso, lasciamo che fiorisca nella nuda verità della sua origine. A questo mi riferivo. Sinceramente e rispettosamente.
come si chiama la musica?
@olmaleo è una tesi interessante la sua, di tutto rispetto. io però credo che una buona musica, e soprattutto adatta, possa "far bene" alla poesia. Sto parlando certamente del potere di evocazione, e con la musica come sottofondo la parola può acquistare quel valore non immediato .cordiali saluti.
La musica si intreccia alla voce. Ci vorrebbe una app per disattivare la musica. On line Montale stesso legge i limoni senza interferenze.
@olmale Si può capire il tuo punto di vista, ma non è un criterio estetico così solido. La poesia è nata con la musica, e anche se ognuna ha il suo intimo ritmo, questo non vuol dire che interferiscano. Anche nella lettura silenziosa una poesia è ogni volta un po' diversa, letta da Gazzolo è diversa da ogni tua, e Montale stesso si corresse spesso.
Insomma, la tua idea di poesia e di musica è troppo asettica, pura; la perfezione in arte è una sensazione, lampo concettuale, non un fatto.
acanthi :)
Piccola divagazione. In merito all'appunto di Montale nei primi versi, Pascoli considerava troppo generico il mazzolino di rose e viole leopardiano, e preferiva nomi botanici più precisi. Così Fernando Bandini, a cui piaceva citare piante non comuni, almeno nei poemetti. A semplice titolo di curiosità, ricordo anche la preferenza per i licheni di Camillo Sbarbaro, dei quali aveva una discreta raccolta. Comunque, il modo di nominare le piante o la scelta per l'una o l'altra minpare non abbia influito in alcun modo sulla loro bella poesia, non ultima, ovviamente, quella di Montale. Maria Luisa Mazzocchi San Marino
peccato per l'insulso sottofondo (e neanche tanto "sotto") musicale. rovina praticamente tutto e non permette di cogliere la musicalità già così profondamente presente nella poesia di Montale. e rovina anche la musicalità "cantante" della lettura di Gazzolo.
anzi, è una scelta davvero orribile quella della musichetta, un vero disastro.
non esageriamo...
Sono della tua opinione
@letteraarecords Cortese e civile risposta, ma da quando esprimere un'opinione è assoggettare i gusti? I gusti vanno anche formati studiando e la critica fa parte della ricezione dell'arte. L'allegra commistione che pretende di unire diversi ambiti violando la specificità e la forza di un testo è perfetto specchio di una fruizione disinvolta e superficiale. Liberta è andare agli Uffizi con le cuffiette e acoltare rap davanti all'Annunciazione di Simone Martini? Per conto mio è imbecillità.
illustr. imbecillòn de superioris. il rap no, ma cosa c'entra? il rap con l'Annunciazione... che paragone... questo sottofondo - è vero leggermente invadente - non è poi così estraneo, come stile, alla poesia. Io direi che semplicemente il volume è troppo alto, eppure non mi distrae affatto. "PER CONTO MIO" - come parli? - potrebbe essere più basso, ma più che altro per non dare adito a punzecchianti critiche da parte degli schifiltosi, incapaci di commuoversi se l'atmosfera non è a regola d'arte, pronti a dar dell'imbecille a chi ha gentilmente messo a disposizione tale gemma letteraria, invece di ringraziare. la voce è forte e chiara, presente. e la poesia rimane godibilissima. de gustibus... (de stronzibus...). hai di meglio da offrire?
violando lo dici tu. certo è una scelta. certo può non piacere. ci mancherebbe. troppo audace? ullallà, sono atterrito, costernato per tale profanazione. ma soprattutto, siamo tutti molto preoccupati per questa "fruizione disinvolta e superficiale". a' cazzone...