Intervista Umberto Eco - Lezione di Semiotica (RAI 1974)
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- Опубликовано: 15 апр 2021
- Un'attualissima "lezione televisiva" di Umberto Eco, andata in onda il 16 giugno 1974 nell'ambito della rubrica culturale "Settimo giorno", curata dagli scrittori Francesca Sanvitale ed Enzo Siciliano con il contributo di nomi del calibro di Tullio De Mauro. In questa puntata dedicata appunto a "Il mondo dei segni" Eco si cimenta in una magistrale opera di divulgazione della semiotica, disciplina allora in pieno sviluppo in Italia anche grazie al contributo del grande intellettuale, che proprio in quegli anni ne aveva iniziato l'insegnamento all'Università di Bologna. Ad arricchire la trasmissione, gli interventi di studiosi quali Roman Jakobson e Roland Barthes e di letterati come Franco Fortini e Alberto Arbasino.
LA TV CHE SPINGEVA A PENSARE, A GUARDARE AL MONDO CON GLI STRUMENTI PER INTERPRETARLO. OGGI, NON E' ALTRO CHE UN CONTENITORE TRASH PER FAR "DIVERGERE" LE MENTI DELLE MASSE ABBRUTITE DAL CONSUMISMO. MENO MALE CHE ESISTE YT E CHI PUBBLICA CLIP DI QUESTO GENERE. GRAZIE!
Quando la programmazione di RAI 5 sarà la programmazione di RAI 1 questo sarà un paese civile:quindi mai.
@@Cicciput non è che intendevi viceversa?
collo No,direi. Quando la programmazione attuale di rai 5 sarà cio che trasmette rai 1,saremo un paese civile. Ma in effetti si può dirla anche al contrario:quando ciò che rai 1 trasmette sarà ciò che trasmette oggi rai 5 ,saremo un paese civile.
Dai su, anche 40/50 anni fa in tv c'era monnezza indegna tipo il Bagaglino e Drive In, e anche oggi ci sono le cose belle tipo Ulisse, SuperQuark o aCdC. La TV è SEMPRE stata un mix di roba bella e schifezze, oggi come in passato.
@@francisjirons È assolutamente vero:esiste tv di qualità in chiaro anche oggi.
Se lo riproponessero in Tv, lo metterebbero di lunedì, alle 4 di notte, perché in prima serata c’è Amadeus. Poi ci lamentiamo che i ragazzi stanno su internet...
Hai pienamente ragione. Oggi purtroppo prevale l'effimero, oppure l'eterno bad taste.
Non sono d'accordo con quello che dite. Rispetto alla vecchia generazione i ragazzi sono più istruiti e più indipendenti rispetto al passato. Inoltre penso che lei abbia un problema di comprensione del mezzo, in quanto la metodologia di funzionamento internet non è altro che una interconnessione tra calcolatori, tale che anche una Tv attuale risulta connessa a internet. Probabilmente lei intende i social network, invece, che sono un mezzo che io ritengo inutile, infatti.
@@gabrielesabatini1730 oggi i ragazzi sono più istruiti? Secondo i dati de l'OCSE gli abbandoni scolastici precoci, in Italia, si sono attestati al 15%, ed è un numero in continua crescita e che preoccupa per il prossimo futuro. I ragazzi delle ultimissime generazioni sono persone particolarmente distanti e indifferenti rispetto alla politica e - più in generale - all'impegno pubblico. I giovani sono ripiegati sul loro privato e si disinteressano della dimensione pubblica. Possiamo obbiettare sul fatto se sia solo colpa loro o della società in generale, che forse non da i giusti stimoli. Quindi, tenuto conto di ciò non penso proprio che possono essere attratti da programmi simili.
@@Eskyfjoraur005 riguardo l'istruzione non sono d'accordo, se ci sono più abbandoni scolastici rispetto al passato non vuol dire che oggi noi giovani usciamo da scuola rincoglioniti... tieni conto che probabilmente la maggior parte di questi "abbandoni" sono problemi famigliari.
E poi non puoi paragonare due generazioni così distanti, i tempi sono cambiati, è chiaro che programmi del genere non possono piacere oggi... e poi cosa pensi, che ai ragazzi del tempo piacesse sentire qualcuno parlare per più di 40 minuti in televisione?
Parli come se non avessimo valori, mi sono rotto le palle di sentire lo stesso ritornello di continuo "i giovani di oggi sono privi di riferimenti, scopi" "generazione vuota" quando alla fine senza di noi il mondo resterebbe quello di cinquant'anni fa, quindi basta giudicare e stereotipare noi giovani come sfaticati.
Oggi basta parlare di un episodio di sbronza in discoteca o di un finestrino rotto per far di tutta l'erba un fascio
@@gabrielesabatini1730 più istruiti in senso lato non vuol dire nulla, dalle mie esperienze più varie, comunque non direi proprio, poi se andiamo sulla cultura umanistica, Dio aiutaci
Grazie per il contributo, è davvero molto attuale e utile. Non ricordavo Barhes così utopista, ma Eco è davvero un grande divulgatore, televisivamente molto efficace. Ah....se ci fossero dei video in cui spieghi la sua difficilissima teoria sulla produzione segnica (di cui avrebbe scritto l'anno dopo nel suo trattato di semiotica generale). La sua sintesi del segno come mancanza è molto narrativa, e piena di spunti, come tutto il suo discorso. Grazie davvero!
Veramente interessante. Grazie di averlo caricato
Una televisione istruttiva e "slow", mentre ora ti sbattano in faccia tutto in fretta senza dare possibilità di riflettere
Ho 43 anni e per me è troppo slow... Sino gia 5 passi avanti coi ragionamenti ad ogni loro parola... Infatti di solito metto i video su youtube almeno a velocità x 1,5...
Questa trasmissione andava in onda in quella che oggi sarebbe la "seconda serata" sul cosiddetto "secondo canale".
Considerando la TV di oggi viene da chiedersi :
"come siamo caduti cosi in basso?"
Domanda offerta
Mancanza d'alternative.
Semplice, la nascita e l'affermazione delle tv commerciali, il seguire i modelli peggiori del sistema anglosassone, la tv pubblica che invece di differenziarsi ha cominciato ad inseguire le stesse logiche delle tv commerciali ...
Grazie!
Grazie mille!
Disciplina passata incredibilmente di moda da quando la comunicazione è diventata un oggetto di indagine sistematico e integrato della biologia e della psicologia.
Sicuramente ad oggi per il mondo della comunicazione si prediligono diverse metodologie d'analisi, tuttavia credo che l'incontro tra psicologia e semiotica possa creare una nuova, rinnovata e funzionale metodologia di analisi, non solo della comunicazione, ma più in generale della società e cultura, sotto l'egida della Semiotica Cognitiva e non più sotto quella della sociosemiotica
@@slurp451 sai qualcosa di più al riguardo, intendo sul rapporto tra semiotica e cognitivismo? Grazie.
Come ti arroghi l’immagine del Maestro per sputare sentenze? Il MIO amato Nolano ha lasciato che le fiamme divorassero il suo corpo in nome della veritá e della memoria che serve per perpetuarla…ma tu non ti sarai scomodato nemmeno a leggere, in tutta la sua feroce volgaritá, Il Candelaio…amico mio, ombre siamo…
Da tanto alla D' Urso, Palombelli, Maria De Filippi...non credo sia un caso! Dobbiamo tornare a questa televisione, prima del baratro.
ma fu Eco a voler la tv di oggi, forse nn l hai compreso
@@MauroMarcenaro ah sì, e quando?
Palombelli rossa…che pena…
OTTIMO. grazie per il caricamento
Grazie ai camalli!
Spettacolare! Grazie
@@vincenzoditoma9368 Sic
Mi ricordo che riuscivo a vedere questo tipo di programmi solo quando ero strafatto!
Sono strafatto e lo sto guardando Mario, che bello.
@@guidodomenichelli1596 Ahahahahahah grandi!
Quanta cultura!
Ahahahahah
Oh no, l’ho fatto di nuovo.
CHE BELLA TELEVISIONE!!!!! POTER ASCOLTARE INTELLETTUALI QUALI BARTHES , FORTINI E ALTRI E POI IL CONDUTTORE BRAVISSIMO!!! CHE TRISTEZZA DOVER ASCOLTARE I PERSONAGGI TELEVISIVI DI OGGI!!!!!
Wesachannel mi ha portato qui, e ciò è cosa buona e giusta
Come no!
A me ha portato qui una canzone :"If i was a girl i will be a lesbian".... Credo sia cosa altrettanto buona e giusta
@@anjavs Eco agisce per vie misteriose
L'incontro fra il siciliano e il tedesco
A 27:17 Umberto Eco dimostra che già nel 1974 stava elaborando (almeno mentalmente) "Il nome della rosa", perché ne menziona un caposaldo del finale.
E' un romanzo plagiato
@@landofw56 Quale sarebbe il manoscritto orginale? O ti riferisce al fatto che abbia pescato a piene mani da letteratura già esistente? Se è questo, Eco non lo nega affatto: Umberto Eco, Postille al Nome della rosa, Bompiani, 1983.
«Si fanno libri solo su altri libri e intorno ad altri libri. […] I libri parlano sempre di altri libri e ogni storia racconta una storia già raccontata. Lo sapeva Omero, lo sapeva Ariosto, per non dire di Rabelais o di Cervantes.».
@@marcobiondani1095 Documentati. "Il nome della rosa" è un plagio di un romanzo dovuto alla penna di uno scrittore turco.
@@landofw56 Fesserie. Quello di cui parli è il romanzo "Lo scomunicato" di Costas Socratous (greco cipriota, non turco) che ha fatto causa per plagio contro Eco e l'ha persa perché non c'è nessuna reale attinenza tra le due storie, ma solo delle somiglianze irrilevanti. Ma secondo te Umberto Eco, uno che ha letto 50.000 libri nella vita, aveva bisogno di scopiazzare uno sconosciuto romanziere cipriota per ideare un racconto? Inventatevi meglio le fake news per favore
@@classicidelcinema Posa il fiasco, amico.
Intéressant de voir Barthes plongé en plein délire.
Finalmente la semiotica spiegata bene
Un abisso separa questa Rai da quella attuale..che tristezza
Guarda Rai 5: invece delle mummie passate e presenti, c’è arte attuale e classicismo contemporáneo…una Boheme fatta con studenti dei giorni d’oggi, un Rigoletto al servizio di un giovane clone di Pablo Escobar misto a Renatino, il dandy di Romanzo Criminale. Opera e attualitá…guarda RAI 5…
min 27: 20 ....." gli resta la capacità di ridere.." he he Umbertino, avevi già in mente il venerabile Jorge.
Persone cosi' non sono piu' rintracciabili, purtroppo! Adesso ci sono i seriosi che si prendono troppo sul serio. Anche in passato ce ne erano. Ma non cosi' tanti.
E ci sono quelli che ignorano che le ultime parole dell’ultima frase dell’ultima opera di Giuseppe Verdi recita “Tutto è burla” [Barricco, L’Amore è un dardo].
Chi ha conoscenza per intendere, intenda.
voce fuori campo di piera rolandi (?)
La mia materia preferita ai tempi dell'università. Per la mia professione poi, aver studiato semiotica si è rivelato importantissimo. In particolare devo molto alla semiotica generativa di Greimas.
Posso chiederle qual è la sua professione? Ci do un esame tra un paio di settimane, e mi sono incuriosito
@@matteobiancato5859 assolutamente. Mi occupo di comunicazione aziendale e coordino l'area divulgazione tecnica di un'azienda del settore edilizio. Nella mia professione, nell'impostare le varie comunicazioni e nel promuovere il brand aziendale, adotto regole e basi tratte dagli insegnamenti ricevuti in materia. La semiotica visiva e la semiotica del testo sono fondamentali per chi si occupa di comunicazione.
@@federicop.8315 Molto interessante, grazie mille
Lavorare a una cosa per volta finché non l'hai finita...
da pochi secondi prima del minuto 8:00 RUclips HA CENSURATO IL CONTENUTO PARLATO..- cosa ha detto la voce di cosi scomodo?
si purtroppo manca l'audio, chissa'
Non sapevo che Fabio dei TheJackal negli anni '70 si facesse chiamare Umberto Eco
A me sombre più Lucio Dalla
dalla cultura alla fogna di oggi
Dalla cloaca di un tempo alla fogna di oggi
dal minuto 7:41 al 9:22 purtroppo manca l'audio. Sarebbe possibile avere la versione completa di audio per favore?
problemi di copyright
@@tony.pagoda peccato spero non mi sia perso qualcosa di estremamente rilevante. Bellissimo video comunque e grazie per averlo caricato
valla a fare oggi una trasmissione così...Passa Parola...L'eredità....Ciao Darwin....e dovremmo pure stare tranquili ???
E stai citando programmi nati 20 anni fa (di cui Passa Parola terminato da 15, Ciao Darwin che ha avuto edizioni sporadiche, e l'Eredità che alla fin fine è compito). Non parliamo proprio della roba degli ultimi 6-7 anni
@@gregorianallanheavans8095 credo che sotto le "mentitissime" spoglie del programma-esperimento su cui Bonolis ha sempre cercato di infinocchiarci, con la scusa dello "scontro tra opposti" (che poi lui vuole sostenere opposti non sono) ...Ciao Darwin sia in assoluto il programma più spazzatura della storia della televisione italiana, almeno secondo me. Guardo la TV da 40 anni e credo che, con tutti i limiti del personaggio e della persona, ad un Pippo Baudo non sarebbe venuta in mente un programma del genere neanche sotto effetto di acidi
M’ inchino di fronte a tanto sapiente uso di sí somma intelligenza.
Non mi stupiscono i commenti contro questo genio: gente che non è stata in grado di leggere nemmeno un romanzo del maestro, figuriamoci se può comprendere la semiotica, materia sfuggente, che da mesi cerco di studiare nell’ambito della linguistica per preparare un esame di teoria della letteratura.
Molti di questi signori in protesta, avranno forse partecipato a corsi di PNL, tenuti da pincopallini qualsiasi ed ignorano chi furono i fondatori di questa nuova forma di vedere il mondo (la mappa non è il territorio)...di conseguenza non sanno che questo celeberrimo sistema si basa sullo strutturalismo di Saussure...se almeno lèggessero 1984...forse un po’ di voglia di sapere come funzionano le trappole del linguaggio e le prigioni concettuali in cui sono rinchiusi senza speranza, entrerebbe nei loro cervelli ottusati (neologismo) ... ma, voi c’ avete l’intelletto sani, vedrete que da questa sorte di biso tenía usciranno solo muggiti: insulti, parolacce, sciocchezze: gli unici segni che hanno a disposizione per comunicare e, quel ch’è peggio, gli unici suoni che il loro cervello riesce ad elaborare.
Eco era egocentrico, forse, ma che c’entra? Chissenefrega! Non sono mica il suo psicoterapeuta. Tutti gli interrogativi che fanno sorgere certe questioni, per alcune persone sono veramente fesserie. Ma che vi ci mettete a fare qui? Io detesto il calcio, ma evito i canali que lo trasmettono, non passò il tempo a offendere Pelé o Maradona (soprattutto perché so riconoscere che, in quello che praticarono, furono dei veri fuori classe), mi limito a vedere cose che mi piacciono. 🐲
La semiontica (o semiologia ) non e’ una scienza. Eco giustamente si riferisce ad essa come una disciplina (generico) e non disciplina scientifica. Una disciplina scientifica si fonta sul concetto di esperimento (riproducibile una volte fissate le condizioni iniziali) come processo di verifica di una data ipotesi o teoria. Cioe’ non avviene nel caso della semiotica. Poi vabbe’ il discorso sarebbe piu lungo...
qualcuno sa dirmi il nome del pezzo che si sente di sottofondo al servizio min 3.54?
E' la canzone dei puffi
@@landofw56 sei troppo simpatico te l'hanno mai detto?
cmq era Deodato september 13
@@vaxxili Adeodato, il figlio illegittimo di Agostino?
@@vaxxili Grazie! Ciao
Almeno qui si scopre Umberto Eco in maniera più approfondita.
Si capisce che era sopravvalutato
@@willemprimo4230 A dir poco. Era solo un plagiario come Einstein
@@landofw56 C.V.D.
@@francescojsb 34 d.C.
Molto bello... grazie! Barthes azzarda un discorso veramente vetero marxista.
Beh nel '74 mica tanto vetero, si era nel pieno dell'ubriacatura degli intellettuali francesi per la Cina
English subtitles would be hugely appreciated (se possibile)
You lose nothing. Be sure!
@@landofw56 visto il tuo inglese, non ti farebbe male acculturarti un po'
@@Luca_86 My English is perfect, but you don't know Italian that I know very well too: in fact "acculturarti" is a barbarism coming from French. An ignorant who wants to teach... f.o.
You lose nothing: be sure!
@@Luca_86 F.o.
La sigla?
Un arrangiamento del preludio n 7 op. 12 mi sembra
@@24cf648 Una canzone dei puffi
@@24cf648 Si giusto, uno dei 10 pezzi per pianoforte solo dell'op.12, (ovviamente fatto col sintetizzatore), giusto però anche citare l'autore, Sergei Prokofiev
Che grandissimi fancazzisti..! Roland Barthes ha detto una cagata pazzesca, e Arbasino deve aver pippato. L’unico degno è Jacobson
Beh, cierto, che come Linguisten…in tuo linguaggio Lancia molto a desiderare…che ne pensó? Credo che una ripassatina al significante e al formalismo (cioè, mi stai parlando di J., la letteratura come letteratura in sé, forma, espressione, forma). Mª va lá, parolaio (era dei tuoi tempi, no, questa parola). O sei un teppistello del terzo millennio.
Ah, io non ho passato l’esame di storia della letteratura, perché mi si fece buio su Roland Barth, ma questo no fa di lui un cretino, anzi, dimostra solo la mia ignoranza!
Immenso
Immensamente stolido
Sideralmente inavvicinabile alla tv di oggi
Ma questo in video è palesemente Fabio dei Jackall!
Bel servizio. Trovo la semiotica abbastanza triviale, come un esempio di correlazione matematica. Per il resto, con la TV siamo caduti in basso dagli anni 80
Grande Arbasino!
Quando gli uomini di cultura comunicavano tra loro in francese...
Sembra un pochino Fabio Balsamo dei The Jackal, sarebbe carino un video con lui che lo impersona.
E già... troppe pere.
Rega' tutto molto interessante, ma voglio assolutamente sapere il nome dell'intro. Per favore aiutatemi
che cos'è l' INTRO?
prokofiev mi pare da vision fugitives oppure 12 pezzi per pf suonati al moog
Prokofiev, preludi Op.12 No.7 "Arpa". Qui in una versione elettronica.
@@al30sal7 ah ecco si quello ;)
@@giuserastelli4245 penso sia la musica che si sente all'inizio del video
l'esemoio del no non penso che e' stato azzeccato
Leggendo i commenti se ne nota qualcuno a cui evidentemente Eco non è simpatico.
A parte che non è possibile piacere a tutti e che fortunatamente sono molto pochi questi "hater", ma fondamentalmente direi che sono inevitabili, parlar male di qualcuno fa sempre più figo che parlarne bene, specie se parliamo di una delle personalità intellettuali più rilevanti della nostra storia recente, fa sentire importanti, è il classico esempio del terrapiattista che da del testa di cazzo ad Albert Einstein.
Ma la cosa fondamentale, soprattutto imperdonabile, agli occhi dei detrattori, compiuta da Eco, è aver avuto il coraggio di dire, esplicitamente e senza nessun politically correct, di quanto i social siano pieni di imbecilli che una volta avrebbero potuto parlare (ed essere tacitati) solo al bar ed invece adesso, di far circolare le proprie "idee", hanno le stesse possibilità di un premio Nobel (citazione direi fin troppo ripetuta ed abusata, facendo adesso un mea culpa), quindi è ovvio che chi si sente consciamente o inconciamente di appartenere a quella categoria stigmatizzata da Eco adesso non perda l'occasione per provare a vendicarsi.
e ascoltate cazzarola
Ma come dai ad ascolta' l'ovvio?
Se vuoi canto na sigla da cartoni animati, di sicuro fa piu' effetto
.
La persona più abile a trasformare qualsiasi cosa, dall'antico Egitto fino ai Puffi, in soldi e potere accademico.
Quando pagare un canone per un servizio pubblico aveva un senso
Guarda che all'epoca questi programmi avevano 3 spettatori... ( ed oggi ne avrebbero 1) il loro canone non era rilevante.
@@leominerva3494 guarda che il concetto di servizio pubblico non ricalca quello di pay per view; allora, per fare un esempio relativo ad altri settori, sarebbero irrilevanti le tasse pagate dai malati gravi rispetto al costo delle loro cure per la collettività che non ne usufruisce: peccato che appunto per questo il loro costo sia sostenibile e abbia senso per i sani pagare le tasse.
Nessuna traccia delle R
Genio
Il discorso di Barthes cosí criptico e interessante meriterebbe ore ed ore di approfondimento. Sta forse dicendo che in un orizzonte di visione materialistico-dialettica della storia il raggiungimento del socialismo reale prevederebbe un universo privo di segni, intellettuali e quindi scevro da sistemi ideologici di potere?
posa il fiasco
@@landofw56 ma come, proprio mo che avevo ricominciato a beve 😂✊?
Al minuto 12:00 dice per ben due volte "queste frutta". La prima volta pensavo fosse un lapsus. Invece lo ripete. 🤨
È un uso non comune ma esiste
Non è errato
Rispondo alle 2 persone che hanno commentato. "Queste frutta" poteva essere corretto qualche secolo fa. "Frutta" ovviamente nasce come plurale del sostantivo "frutto" (se ricordo bene il latino del liceo: "frutctum, fructa"). Ma dire "queste frutta" nel '900 sarebbe come dire "giuochiamo a calcio?", oppure "che bell'augello!". Non è più corretto. Lo è stato in passato, certo, ma ora non lo è ragionevolmente più.
Non riesco a credere che Eco, nel suo quotidiano familiare, chiedesse a sua moglie "Hai comprato quelle frutta?" rientrando la sera a casa dall'università. Quindi se ha detto "Queste frutta" davanti alle telecamere solo per ostentare di essere un accademico, come probabile, francamente è stato ridicolo.
@@krafthund Per una volta sto dalla parte di Umberto Ego. Anche Federico Tozzi scrive le frutta. E' forma arcaica, NON scorretta.
@@krafthund no
Psichedelica intro musicale...
Che mattone della madonna! Passare la propria esistenza a disquisire dei segni tra animali invece di, chessò, ascoltare Fedez al concertone! Stavamo messi male nel 1974
Eco so CHI è…ma Fedez? Quién coño le ha oído aparte tú?
@@adrianamahabharata cono del tu papà e del tuo abuleito e del tu hermano e di quella grandissima vasca di tua madre... hola
Che c'entrava il simbolo del diavolo semisubliminale? Tanto per dare a capire che sono svergognati...?!
Altri tempi, la televisione poteva essere un mezzo per diffondere cultura e aiutare ad alzarne il livello degli italiani. Peccato che poi...
Sono un italiano piagnone perché non sopporto chi paragona .this alla tv di oggi. La stupiditá é un segno. Capite.. oggi...con i progressi rispetto a 50 anni fa. Oggi per chi conosce la lingua italiana e almeno la lingua inglese.. con la rete, il tubo e le biblioteche digitali, rai play etc quanta bellezza esiste. Chiaro che una massa informata da una buona tv, elegga migliori rappresentanti, e si sappia ribellare, ma pazienza ci vorrebbero 20, 25 anni per rieducare le masse. Gli anni 80 sono stati anni di ignoranza, quanti segreti non si sapevano...esisteva sempre la canzonetta, le sigarette, lo zucchero, i semi dell'inquinamento e quante sere invece di eco stavano invece programmi discutibili e non si poteva cambiare canale perché..non c'era scelta. Certo c'erano piú libri ma....
Devi aver vissuto un infanzia orribile.
Gli anni 80 avevano documentari scientifici su tutti i canali, cartoni animati che facevano scuola e programmi televisivi con persone educate e rispettose.
Il dopo e' stato il guaio.
Tocca tornare indietro.
Ma qualche mollusco dice che non si puo'.
Ve cucinerei a fiamma alta.
Essero inutili.
@@ancheiosonozhangzhan4135Grazie per il suo commento, forse non é chiara la mia velata allusione antropogeopolitica. Me ne scuso gentile Barbara.
secondo me il tuo discorso è giusto nel senso della quantità degli strumenti e di disponibilità delle fonti che le generazioni presenti hanno a disposizione.
di giovani ragazzi che si interessano alla storia dell'arte, della musica, della letteratura ce ne sono molti di più di allora proprio perché chi vuole, può accedere facilmente e gratuitamente ad un abominevole quantità di dati ed informazioni, relativi all'opera stessa ermetica e pura, a differenza degli anni passati dove il reperimento delle fonti era senz'altro più faticoso, però mi permetto di aggiungere non per questo meno soddisfacente e appagante!
ciò che distrae, per chiudere, credo sia semplicemente l'impreparata e sterile critica che contorna qualsiasi sempre l'opera stessa, qualunque essa sia, sputata da persone superficiali e ardite, che emulano i veri studiosi intellettuali (come in questo documentario) cui non apporta nulla allo spettatore, generando solo risultato il risultato opposto, cioè quello di allontanare l'interessato o almeno ridurne l'approfondimento.
@@carminebonacci3103 vero oggi si va meno in biblioteca e molte persone si accontentano dei primi risultati che i motori di ricerca scelgono per loro. 10 anni fa seguii una conferenza molto intima e conviviale di Eco, e diceva che internet genera poveri e ricchi, I ricchi sono quelli che sono capaci di discriminare le fonti
Se vogliamo non c era nemmeno il vhs e se c era dovevo registrare gli eventi, rivedere un video, riascolatare certi passaggi è molto più arricchente di vedere gli spot del mulino bianco tra mediaset e rai
ruclips.net/video/SQ2OYwK3Fog/видео.html
Io userei uno zero per rappresentare Umberto Ego
Basta questo documentario per prendere 10 a semiotica il giorno dopo... e poi disperarsi per lo stato della scuola in Italia...
Soporifero!
Eco è solo un pallone gonfiato.! .e pure riipetitivo !
E tu una probabile nullità intellettuale, o sbaglio?
Secondo me se ti chiedo di cosa ha parlato fai scena muta.
@@ufficiostampa753 parli con me suppongo....ho 8 libri di Eco, vengo dai '70, allora si mangiava libri, avevo parecchi amici al Dams, tutto qui, '70
@@dinotressane9615 No, no... Mi riferivo al signore che gonfia i palloni. Anch'io vengo dai '70 con parecchi amici al DAMS - we know what we mean. Ciao.
@@ufficiostampa753 LIBERI!!!
Barthes farnetica.
L'intelligenza di una mente superiore sempre più evidente sullo sfondo dell'ignoranza compiaciuta dei commenti.
👏👏👏
L'ignoranza genera la paura, da cui la denigrazione seguita dalla violenza. in sintesi, l'impotenza.
Troppo banale sta scienza, na che scienza e'?
I segni sono un'abbreviazione del linguaggio, come scrivere un telegramma.
Ovvio che se non sai leggere e mette in fila du parole, e' inutile ditte niente
@@ancheiosonozhangzhan4135 - Cara Signora, i segni non sono un'abbreviazione del linguaggio, ma un "altro" linguaggio, che come tutti i linguaggi merita di essere conosciuto. Ecco perché, ad esempio, la teoria alla scuola guida: per imparare la reazione davanti a un semaforo rosso, a un cartello di stop, a un senso unico... Che salva la vita a te e agli altri. Vede, lo dice anche lei: chi non sa leggere e mettere in fila due parole... Come è noto è sempre vittima.
ma mi sembra tutto molto ovvio quello che dice. Ma per davvero si studia all'universita'? io ho studiato fisica teorica, e di ovvio non c'era proprio niente
È come se le dicessi: “E che serve andare a studiare Fisica all’università? L’ho fatta anch’io al liceo classico!”
Chiaramente il grado di analisi e la varietà e quantità di temi trattati in un corso universitario sono ben diversi (giustamente) da quelli trattabili in un intervento fatto a scopo divulgativo trasmesso dalla televisione pubblica degli anni 70.
quanta prosopopea, abilita dell attore, nn vedo nulla id grande in questo uomo, se nn la forza con cui il potere oligarchico che lo ha sempre sostenuto, un uomo social democratico reazionario, basta vedere quali furono le sue scelte nel campo del etica e delle guerre attuate con la scusa, pazzesca dei diritti umani, poveretto il mondo se lo dimenticherà.
Eco ?
Guardi che il "potere oligarchico che lo ha sempre sostenuto" consiste nelle più importanti università del mondo, che in virtù dei suoi contributi alla cultura non lo dimenticheranno tanto facilmente come lei crede. Quali altri poteri, altrimenti? E quali scelte nel campo dell'etica? Un reazionario Eco? Vada a leggersi "Il fascismo eterno", poi ne riparliamo.
@@ufficiostampa753 caro signore nn so cosa sia il fascismo e nn ho la pretesa di conoscerlo nei libri di chi ha vinto, e nn lo cerco nemmeno nei libri di chi ha perso, se nn conosce il potere delle oligarchie, dovrebbe ripassare il passato e poi dare un occhio al presente, senza para occhi ideologici. Le università oggi nn son piu quelle di allora.. ma aziende di servizi culturali , nn devo spiegare a nessuno cosa significa e implica questo. Mi allineo con Pasolini , perché lei nn pensi che sia il solo , ho la sua stessa idea su Eco e Calvino e le aggiungo Cesare Pavese,'' buon sangue nn mente. ''
@@MauroMarcenaro- No, non ci siamo. Se posso convenire con lei che le università di oggi sono quello che sono (e tuttavia senza alcuna alternativa valida, perlomeno al momento), il suo "allineamento" con Calvino e Pasolini contro Eco come intellettuale è fuorviante: il primo aveva divergenze su questioni meramente letterarie, il secondo era, come Eco peraltro, persona che non amava farsi contraddire e che si scontrò per un articolo sull'omosessualità su cui poi Eco onestamente si ricredette. D'altronde sia Pasolini che Calvino avevano le loro belle falle (vedi il cinema dell'uno e le rigidità dell'altro). Se poi lei non sa cosa sia il fascismo peggio per lei, ma anche qui non le credo. Anche se sotto altri nomi, se si guarda un po' intorno forse lo vede. Ovviamente no paraocchi ideologici, come ben dice lei. Mi stia bene.
@@ufficiostampa753 allora per lei le istituzioni oggi sono molto meglio del fascismo, l ebreo Adorno nel 68 nn la vedeva cosi, ''il nazismo é stato superato in orrore'', la mia esperienza con le università, è stata dolorosa umanamente, e disgustosa nel complesso, un ammasso di burocrati , chi spaventato e chi tira la carretta come e peggio di don Abbondio. Vediamo quale sudditanza la ns nazione deve subire , quale propaganda e quali i politici che ci si ritrova, con una grande mano dell università' acquiescenti sempre col peggio dell esistente , ossia con le oligarchie finanziarie, nn comprendo perche le vuol difendere , e poi nn usando il suo nome ma un fake account, le lascio un video di Galli ''nn sulla ragione ma sul terrore si basa la politica di oggi'' ruclips.net/video/XrHfyoUUZsU/видео.html
Boh... non so... penso bisogna parlare di meno e fare delle cose più pratiche e concrete. Vedo dei contenuti molto poveri. Amo l’arte, la grafica, ho fatto studi sempre in ambito del design, dell’arte e della grafica. Per me quello che conta è la pratica. A me da fastidio quando si teorizza troppo. Quando si fa il pane occorre mettere le mani nella pasta e non si ottiene di certo stando seduti su una poltroncina a fumarsi una pipa. All’università non so per quale motivo avevo dei docenti di filosofia, parlavano di arte, di Umberto Eco e altri filosofi e ho percepito dei discorsi e dei ragionamenti davvero molto limitati. Il mio sogno è quello di essere un allievo di Fidia nella sua bottega, o di di Caravaggio, Tiepolo, Tiziano... imparare da loro a fare le tele, a mescolare i colori, capire le loro ricette, le loro tecniche. Goethe era un filosofo, un letterato, Sara stato il genio che tutti dicono, ma quando parla di colore, di arte, si vede che non è proprio la sua materia. Ha scritto solo delle cretinate assurde. È come se mi metto a parlare di astronomia quando dovrei occuparmi di grafica. Io diffido da questi filosofi, questi santoni quando parlano di arte. Non è la loro materia. I segni sono materia di artisti, non di dottori o avvocati.
In Francia, usa, Germania....si studiano le scienze ....qua ste cazzate
L'ego del nulla
Sotto la barba niente.
dupalle..............................ho resistito pochi secondi!!!!!!!!!!!!!! macchiiiiisenefrega
Grazie per averci resi partecipi della sua sensazione
Eppure la semeiotica è importante. Prova ne sia quando le fanno il gesto dell'ombrello.
Sai quanto frega agli altri che a te freghi o non freghi ? Puoi tornartene su mediaset play a rivederti Barbara d'Urso
Sicuramente piu interessante......psicologi da 4 sordi....
.bucati.........tutta spazzatura digitale.........
@@peppegermano3382 Indovinare i tuoi "gusti culturali" è cosa molto facile, quanto alla psicologia proprio non c'entra nulla nè con la trasmissione, nè con Eco, forse è un tuo desiderio più o meno conscio per cercare di spiegarti questo tuo impellente desiderio di far sapere agli altri cose tue che agli altri non possono fregare di meno.
La semiotica è un scienza ?
Ma che cazzo stai dicendo ?!
Sì, la semeiotica E' una scienza: una scienza che si occupa dello studio della comunicazione di diverso tipo fra esseri umani e anche - secondo alcuni - tra animali. E' basata sull'interpretazione dei segni ed è importante conoscerla per capire gli altri e sapere come comportarsi. Come ad esempio ora, mentre ti mostro il dito medio.
Non si inizia con senti ... Che cafone
insopportabile
Che fai qui?
@@dinotressane9615 cioé, vuoi sapere quanto son durato?
Mamma che noia..
Wise sto cazzo
@@vincenzoditoma9368 infatti essendo yt di dominio pubblico ho voluto esprimere un sentimento provato
Ma poverino Wise mica voleva offendere nessuno! Voleva solo catturare la nostra dotta attenzione su quanto questi programmi potessero fare scendere il latte ai coglioni!
@@vincenzoditoma9368 a te per esempio visto che mi hai risposto...
@@vincenzoditoma9368 cosa fai cerchi i vocaboli su internet ahahahah mica ho detto che Eco è un pirla, a me piace solo che trovo la semantica noiosa, non inutile ... Quindi non ho detto niente ai tuoi beniamini tranquillo, puoi fare sogni sereni
Non si capisce un cazzo .....ma cosa dice questo signore? Mah! ....solo i Piddini lo potevano magnificare....
A me francamente Eco è sempre sembrato chiarissimo nelle sue esposizioni, anche per chi non ha un titolo di studio importante, ed era questo il bello. "Il nome della rosa" ha venduto milioni di copie e non credo che siano state buttate nel cestino come illeggibili: eppure era un trattato di semiotioca travestito da semplice poliziesco. Se poi solo i Piddini potevano magnificare Eco... Si vede che hanno più cervello della media.
Eh tu se' un citrullo di nulla, Bertolini... 😂😂😂😂😂
Che sagoma.... !! 😄😄😄
Grazie mille!