GSP

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  • Опубликовано: 13 сен 2024
  • Irene Lupi, con crew MANTICORE, GSP, 2017.
    Video, colore, sonoro, 4' 37''
    Courtesy l'artista, MANTICORE e Casa Masaccio Arte Contemporanea
    Irene Lupi è stata chiamata dal Museo Casa Masaccio Centro per l'Arte Contemporanea nel 2017 a intervenire all'interno del progetto “Casa Masaccio: On Air Collection”, a cura di Desdemona Ventroni, nell'ambito di una rilettura della Collezione Comunale di Arte Contemporanea.
    Il lavoro GSP si compone di un sonoro creato per l'occasione e della narrazione rap di un testo critico eseguita dal vivo da una crew di giovani rapper del territorio, i MANTICORE.
    La base musicale è stata ottenuta tramite un software in grado di trasformare le immagini di tre opere della collezione in sound, grazie al supporto e all'elaborazione di Alessandro Ielo, ingegnere del suono.
    Le tre opere prese in considerazione, che rappresentano diverse stagioni artistiche, sono: il dipinto di Remo Gardeschi “La periferia”(1959), l'intallazione di Gianni Pettena “Dialogo Pettena-Arnolfo” (1968) e quella di Mauro Staccioli che nel 1996 con “Corso Italia” invase il corso principale di San Giovanni Valdarno, con grandi ruote di cemento.
    Il minimo comune denominatore delle opere selezionate è il dialogo hanno con il territorio, presupposto dal quale Lupi è voluta partire per sviluppare una rielaborazione dello stato attuale del la città e una lettura dei diversi lavori che non guardi solo agli addetti ai lavori, ma che abbia un più ampio respiro.
    Proprio per adempiere a questa intenzione il testo critico è stato affidato a una crew di giovani rapper locali a cui è stato chiesto di mettere in rima le opere così come da loro percepite.
    GSP, prodotto dal Museo Casa Masaccio, fa parte della Collezione Comunale d'Arte Contemporanea.
    Irene Lupi (Livorno, 1983). Si diploma all’Accademia di Belle arti di Firenze nel 2007 e nel 2014 si specializza in Arti visive e nuovi linguaggi espressivi iniziando a lavorare con il mezzo video, uno di quelli che più predilige. Nel 2013 vince una borsa di studio del Siena Art Institute per partecipare al progetto Above and Below Ground con Mark Dion e Amy Yoes.
    Per il Museo Marino Marini e Casa Masaccio ha curato progetti didattici indirizzati a studenti del territorio. Nel 2016 e nel 2017 vince per due volte consecutive il premio TU35 del Centro Pecci di Prato. Le sue opere utilizzano il video per narrare storie sulla permanenza della memoria e la rappresentazione di sé.

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