Nessuno di questi audiofili spende 50 euro per farsi un esame audiometrico perchè potrebbero scoprire che oltre i 10000 Hz non ci sentono più ma il loro impianto arriva a 25000 Hz. Esiste un limite umano purtroppo che è dovuto all'età e generalmente dopo i 40 anni gli effetti sono tangibili proprio da quella strumentazione che usano per testare gli impianti. Esiste poi il gusto personale della qualità sonora che è diversa da individuo a individuo e che non è possibile eleggere come il migliore. Quando si fa un discorso sui cavi (ma vale per un qualsiasi componente hi-fi) bisognerebbe veramente farsi un esame di coscienza ma soprattutto un esame audiometrico, perchè se sono realmente consapevole del mio limite forse sarei più "prudente" nell'acquisto di un qualsiasi componente.
@@pinux4377 si, sei fortunato. Nel mio caso 58 anni max 14.000hz però ho lavorato in ambienti rumorosi (anche se protetto) e suono in una band, ma non si può negare il decadimento dell'udito, poi le eccezioni esistono per fortuna.
@@carlolarena3469 quello che voglio dire è che, finchè non fai un esame audiometrico, non puoi sapere quale frequenza limite arriva il tuo orecchio. Non bisogna essere necessariamente sordi, o avere l'otosclerosi. Il decadimento è lento e graduale quindi accanirsi su componenti che declamano valori eccezionali ma il tuo orecchio non li può percepire è uno spreco di soldi. Sinceramente, quanti possessori di impianti costosissimi fanno un esame audiometrico?
@@MikeBorgheseAudio piccolo fuori tema Sono il ragazzo del DATS versione 1, nella diretta di 2 lunedì fa. Purtroppo lunedì scorso non ho potuto collegarmi (spero di non saltare l'appuntamento prossimo). Sapendo che queste dirette non le tieni pubbliche, c'è modo (anche in futuro) di poterla rivedere? Grazie mile
Ho superato i 60 anni e il mio udito è peggiorato da tempo. Mi sono reso conto di non poter udire cose ormai impossibili, questo mi ha aiutato nella scelta nell'acquisto del mio piccolo ed economico impianto. Sono soddisfatto. Il tempo delle sedute d'ascolto è passato. Mi godo i minuti che posso dedicare a questo bel passatempo. Ciao da Roma.
In una intervista, pubblicata nel 1995 dalla rivista Audio, Van Gelder ha affermato: ”Il più grande “distorsore” è l’LP stesso. Ho fatto migliaia di master LP. Ne facevo 17 al giorno, con due torni in contemporanea, e sono contento di vedere l’LP andare in pensione. Per quanto mi riguarda è stata una liberazione. È stata una battaglia costante cercare di far suonare la musica degli LP come dovrebbe. Il vinile non è mai stato un buon supporto. E se alla gente non piace quello che sente in digitale, dovrebbe biasimare l’ingegnere che ha fatto la ripresa audio. Incolpare l’etichetta. Incolpare l’ingegnere di miscelazione. Ecco perché alcune registrazioni digitali suonano terribilmente, non lo nego, ma la colpa non è della tecnologia digitale” Rudy Van Gelder
Vero. Infatti io spesso mi sono rifatto da solo certi CD audio originali registrati veramente male, con gli stessi brani riprodotti in alta qualitá e la differenza c'è eccome, come dalla notte al giorno. 😉
Cosa vuoi se faceva 17 lp al giorno non badava alla qualita,hai provato ad ascoltare qualche lp inciso da un certo bernie grundman,poi la qualita dell,incisione e al primo posto nella resa sonora del supporto,i migliori cd di jazz sono stati utilizzati nastri o addirittura vinili, ci sara poi un perche se si dice quel lettore digitale ha un suono analogico.❤ buona musica su qualsiasi supporto❤
sono perfettamente d'accordo, molti dei primi cd avevano un bilanciamento tonale eccessivamente sparato sulle medie e alte frequenze, ma ho sempre ritenuto cio' una questione di ignoranza e incapacita' nel mixing/mastering. Successivamente dagli anni 90 in poi i cd si sono "aggiustati" e suonavano molto piu' equilibrati. Purtroppo oggi questo problema ce lo abbiamo sui files audio, anche di presunta alta qualita'.
Da fonico, mi permetto di aggiungere un altro fattore che ritengo fondamentale: l’acustica della stanza. Un diffusore tecnicamente bellissimo, posizionato male e/o in una stanza che suona male, come risultato darà un sistema che suona male. Io stesso, in questo momento, ho la fortuna di avere due coppie di diffusori di alto livello, che nella stanza e nella posizione dove si trovano attualmente suonano veramente male (cancellazioni pesanti, risonanze modali brutte, ecc). Non appena mi dedicherò al trattamento acustico, la situazione cambierà dal giorno alla notte! Inutile quindi andare a preoccuparsi dei cavi oltre il dovuto, se il collo di bottiglia è altrove. In condizioni ottimali forse un minimo di senso in più potrebbe anche averlo, ma resto comunque convinto che facendo una proporzione le persone in grado di apprezzare tali finezze si possano contare sulle dita di una mano. Sia chiaro: finché non si parla di salute, ognuno è libero di pensarla come vuole e agire come vuole, purché sia felice. La cosa importante è usare le proprie orecchie, e non quelle degli altri.
Poi magari colleghi due diffusori della madonna col cavo oxygen-free, però il destro è lungo 1m e il sinistro è 3m e quindi la resistenza è significativamente diversa. Ma vuoi mettere la soddisfazione di pagarli un botto, avere componenti pregiatissimi, e poi fare una castroneria di principio?
Tanti audiofili mi ricordano Albanese che assaggia, anzi degusta, un vino con tutte le menate dei grandi sommelier e poi sentenzia "E' rosso!". Comunque non tutti gli apparecchi hifi suonano uguale, soprattutto gli abbinamenti sono importantissimi. Quello che influisce di più sul risultato finale è la fonte, cioè la registrazione, poi l'ambiente e di seguito tutto il resto. Negli abbinamenti tra i vari apparecchi la sinergia è essenziale e tutti i componenti ci mettono del proprio nel raggiungere un determinato suono che non deve per forza piacere a tutti o essere il più fedele possibile alla registrazione. Detto questo le differenze tra gli apparecchi e in misura minore tra i cavi ci sono, l'importante è conoscerli ed abbinarli per raggiungere il risultato che si vuole. In tutto ciò la psicoacustica è importantissima, come è importantissimo l'adattamento dell'orecchio e del cervello ad un determinato suono, quello che gli audiofili chiamano rodaggio degli apparecchi in realtà non è altro che l'adattarsi dell'ascoltatore al suono dell'impianto, impianto che una volta che ci si è assuefatti fa venire la voglia di cambiarlo con un altro che ci dia, almeno all'apparenza, un suono diverso. Su queste debolezze dell'essere umano i venditori di fumo (produttori, negozianti, esperti più o meno tali) ci lucrano. Ma questo vale in quasi tutti i settori merceologici, soprattutto quelli di nicchia ed "esoterici".
Parlo per esperienza personale : secondo me, ci vuole equilibrio. Ogni componente deve poter essere messo in condizione di liberare il suo potenziale. E basta,partendo dalla fonte. Ho cambiato molti amplificatori, molti diffusori, non ho mai sentito super differenze. La grossa differenza, l ho percepita passando ad una buona fonte con un mini PC dedicato. Ciò ha fatto sì che la componentistica possa lavorare come deve. Ah, I cavi, SONO SEMPRE GLI STESSI. cavi da 6€ al metro
Ti do completamente ragione. L'orecchio tende a perdere qualità, e Anche se uno avesse l'orecchio perfetto, non ha senso migliorare l'impianto spingendolo all'estremo, perché la spesa non copre la percentuale di miglioramento. Considero valido solo un miglioramento tale da assicurarsi un suono bello che piaccia, il resto sono giustificazioni da narcisisti.
Ciao Sono anni che predico il suggerimento di curare queste persone. Ma prima di tutto chi ne sfrutta la credulità e la passione Siamo arrivati al punto di notare chi afferma di ascoltare differenze timbriche ponendo distanziatori fra il pavimento ed il cavo di alimentazione. Ma dai ragazzi..... Queste non sono paranoie: si tratta di atti di "Fede psicoacustica" Dovrebbero far si di evitare in qualche modo il "trattamento psicologico" perpetrato dai fornitori Ormai le elettroniche permettono riproduzioni del tutto fedeli alla sorgente. Il vero distorsore della catena audio è l'altoparlante
Produco registrazioni audio sinfoniche e jazz da trent'anni per case discografiche, e sono pienamente d'accordo con te, gli "audiofili" ascoltano le mie registrazioni in "alta definizione" con impianti 10 volte più costosi dell'attrezzatura che le ha prodotte...
Il problema è che non viene indicato mai da nessuna parte il modello e marchiò di amplificatore e diffusori da cui si è creato il master. Tutto sta il problema
@@minaiacom si, perché invece dove i dischi in alta definizione li registrano veramente bene il mixing lo fanno con una coppia di Magico M9 e il mastering con delle Wilson Chronosonic.. dai, per piacere!! In uno studio di registrazione professionale (e non parlo degli home studio, ma di studi in cui si produce musica di artisti internazionali) se va bene la coppia di monitor che utilizzano per registrare il brano costa 100 volte meno dei sopracitati diffusori
@Niccolo Quattrocchi cosa c’entra il microfono (o tutto ciò che è usato in fase di registrazione)?!? Si parla di fedeltà di riproduzione di un brano per come è stato inteso dall’artista.. se la fase di mastering nella sua massima espressione è stata fatta su diffusori di un certo tipo, riprodurla su diffusori dal costo centinaia di volte maggiore molto probabilmente non renderà la riproduzione migliore, ma quasi sicuramente la renderà diversa da come l’ha intesa l’artista che l’ha prodotta!!
Per chi mette cavi grossissimi sugli amplificatori da 20, 50, o 100watt, prendete il phon che avete in casa, leggete quanti watt consuma, poi guardate lo spessore del cavo (e considerate che ci sono 2 guaine di mezzo). Comunque bel video e bel gatto. Mi piace questo format con intermezzi felini. PS. questo video l'ho ascoltato dalle mixcube. o almeno la mia interpretazione delle mixcube.
Occhio, perché la corrente che scorre nei cavi audio, a parità di potenza, è superiore alla corrente che scorre nell'impianto elettrico di casa (a causa delle tensioni notevolmente differenti). Esempio: 100W su 230V sono 0,43A. Per la legge di Ohm, la stessa potenza su un altoparlante da 8Ω verrà erogata da una corrente di 3,5A (I=√(P/R) -> I=√(100/8)). Quindi, ci sarà una caduta di tensione di quasi 10 volte a parità di cavo, questa caduta di tensione diventa calore nei cavi, che ne aumenta la resistività (e, quindi, peggiora il problema). Ovvio che per 3,5A non si rende necessario un cavo da 10mmq, è sufficiente uno da 1,5. Personalmente, preferisco utilizzare i cavi audio da 2,5mmq per un motivo estetico (mi piace vedere il colore del rame) e funzionale (per distinguerli dagli altri tipi di cavi e la comodità di avere già i due poli appaiati e segnati), ma nulla mi vieta di utilizzare dei cavi da 1,5mmq per impiantistica (come ho fatto per i collegamenti interni delle casse).
@@marcop8273, verissimo, proprio per questo lo paragonavo al phon. Il mio per esempio è da 2300watt e il filo è circa 3mm in totale (è quello piatto, quindi con i due cavi interni che corrono paralleli).
Il problema dei diffusori reflex di oggi è che sono costruiti solo per essere più fighi come forma e dimensione. In passato JBL produceva diffusori bass reflex che erano armadi e suonavano divinamente. Poi oggi i filtri crossover sono fatti con decine di componenti utilizzati per coprire tutte le pecche degli altoparlanti utilizzati. Se prendete un diffusore da 15000 euro la coppia e verificate il costo degli altoparlanti impiegati, scoprirete che non si spiega mai il prezzo richiesto. Il mercato è pieno di magnifiche opere di falegnameria che suonano come scatole di scarpe. Il problema è che ci stiamo abituando ad ascoltare diffusori mediocri spacciati per highend solo per il prezzo.
Concordo in pieno.. Quello che manca in fondo è il senso della misura e le proporzioni tra prezzo e differenze. Un rca ben fatto da 30/40 EU è ottimo in assoluto e non avrà nessun deficit rispetto a quello da 500, senza danni al bilancio familiare.. Lo stesso vale x i cavi diffusori, un quadripolare da 1,5 - 2,5 incrociando I due opposti é ottimo.. Quelli che non digerisco sono i 220v speciali.. (magari dal contatore partono i plastipiombo da 1,5..😆😆) Bravo Mike.. Come sempre..
Eppure a me un audiofilo,dopo che ha detto che dovrei buttare tutto😄,ha aggiunto: Poi,in quel punto,il cavo ,fa una piega troppo stretta..... Io gli ho risposto:a volte gli occhi sentono più delle orecchie... L’importante è che siano dimensionati correttamente. Ma non ditelo a nessuno
Ciao. Vedo il tuo primo video oggi. Bè queste cose le ho pensavo da prima che tu nascessi .. ero appassionato di alta fedeltà già negli anni 80. Volevo le casse ESB col woofer da 30 ed un ampi da 200 w, sembrava che solo quelle potessero soddisfare un ascoltatore. Poi sono andati di moda le minicasse con tweetter e wooferino da 12 cm e dicevano che suonavano benissimo e che potevano essere il massimo..... A parte la fisica..... ma mi avete preso per il culo fino ad allora!!!! Mi sono stancato di spendere soldi e mi sono detto che l'importante è la musica e la emozione che ci dà, la fedeltà basta che sia sufficiente a farcela godere. Saluti
Qualche tempo fa ho letto da qualche parte di un test in doppio cieco, dal quale era risultato che gli esperti audiofili non erano in grado di distinguere un cavo per cassa ultra costoso, da uno fatto raddrizzando un appendiabiti in filo di ferro.
Bel video e hai perfettamente ragione, lo dico x esperienza diretta, diventa una vera fissazione, ad ogni cambiamento fatto si vuole sempre di più...e non ha mai fine, ascoltare musica in modo a noi piacevole è ciò che conta, senza troppe paranoie...
Sono d'accordo con te su tutto, su tutti gli argomenti, al 100%. Mi ha fatto piacere vedere esposte nel tuo video, le stesse cose che penso io. Convinzioni che ho raggiunto dopo decine di anni di studio e lavoro nell'elettronica dei segnali (non solo audio).
La questione del cavo in rame privo di ossigeno, non è che ti fa sentire meglio, è che riduce di molto la formazione di ossido di rame sulla parte spelta del cavo. L'ossido di rame ha una conduzione elettrica più bassa del rame, quindi, il cavo in rame privo di ossigeno riduce la possibilità che si abbia una perdita di conduzione nel tempo, dovuto dall'inevitabile ossidazione del cavo stesso . Per questo i "puristi" preferiscono cavi in argento. L'ossido di argento ha una conduzione elettrica praticamente identica a quella dell'argento (e comunque più alta del rame) e nel tempo non c'è una perdita percepibile. Se compri un cavo e lo piazzi li per anni, in ogni caso si ossida. Se poi lo vai a paragonare allo stesso cavo messo quando hai installato l'impianto, ha indubbiamente meno prestazioni. Lo sono in grado di percepire? No, ma solo perché l'impianto lo ascolti sempre e il tuo orecchio si è abituato al progressivo decadimento. Se dopo 5/6 anni sostituisci il cavo e ne metti uno identico, ma non ossidato, ti rendi conto della differenza. Altra caratteristica importante è la sezione del cavo. Più si ha sezione di cavo (in mm2) più si ha portata elettrica e questo è un argomento indiscutibile. La prova la si ha in modo lampante guardando il proprio impianto elettrico a casa (se costruito da un professionista); le prese di elettrodomestici "grossi" come frigorifero e forno sono collegate a cavi di sezione più grande rispetto a tutte le altre prese. La questione schermatura del cavo dipende molto da dove ho l'impianto e cosa c'è attorno. Se non si ha nulla attorno e ci sono solo i cavi di potenza, della schermatura me ne posso anche relativamente fregare, ma se di fianco ai cavi corrono altri cavi come :corrente, antenna TV o satellite, cavi di altri elettrodomestici... Allora forse è meglio avere cavi ben schermati. Lo percepisco? Dipende da che impianto ho! Se uso un impianto relativamente modesto, questo è in grado di "far sparire" molti ronzii perché generalmente la qualità è bassa e tutto viene mescolato assieme ai dettagli persi. Ma se ho un impianto votato a mettere in risalto il dettaglio allora lo si percepisce. Poi comunque tutto dipende dal l'orecchio di chi ascolta. Un muratore che usa tutti i giorni il martello pneumatico probabilmente ha un orecchio che nel tempo ha perso la capacità di percepire determinate frequenze e in questo caso anche un impianto da 50 mila euro non può far nulla.
Finalmente qualcuno che distingue tra chi acquista componenti ed accessori HiFi perché sa cosa sta acquistando e chi invece si beve qualsiasi cosa gli raccontino perché non sa di cosa si parli, non possiede una preparazione nei campi della fisica toccati dalla riproduzione musicale e quindi non è in grado di capire e giudicare (l'orecchio ed il cervello sono i peggiori strumenti di misura). In quelle condizioni fa la fortuna di costruttori e commercianti senza scrupoli. Un tempo chi spendeva parecchi stipendi per il proprio impianto si documentava (allora vi erano solo fonti autorevoli) e raggiungeva un livello di competenza almeno decente. Poi i fabbricanti decisero di ampliare la platea dei possibili acquirenti iniziando a vendere anche nei negozi di "bianco" (termine che si usava per indicare i negozi di elettrodomestici) apparecchi che spesso non erano neanche definibili HiFi. Il mercato allora fu saturo e dovevano inventarsi qualche favola che inevitabilmente sarebbe stata creduta dal nuovo parco clienti di nessuna competenza: s'incominciò allora con il suono dei cavi degli altoparlanti ed ancora non si è smesso di propagare altre fesserie simili. Diffusori ed elettroniche sono spesso oggetti di arredamento più che componenti di una catena HiFi !!!
Carissimo Mike, metti l'Audiofilo in un calderone di impressioni che contiene di tutto. Molte cose condivisibili altre proprio no. Non e' questione di migliaia di euro. I componenti di una catena hifi non sono tutti uguali. E la loro diversità sfugge a una mera ragione di prezzo, e anche a una presunta smascheratura derivante da una dimostrabilità scientifica. Di Audiofili ce ne sono di tanti tipi: chi e' innamorato dell'estetica e dell'alta tecnologia di un ampli o magari vuole arredare bene un salotto. Chi vuole essere aggiornato e cambia casse o testina a ripetizione. Chi non ha problemi economici e compra il cavo da tre mila euro per il suo Mcintosh da otto mila. Chi e' allenato, come dici tu: già, questo e' il punto. Se sei allenato le differenze le senti. Ma non necessariamente tra il cavo da migliaia di euro e quello da 30. Ma anche tra quelli della stessa fascia di prezzo medio bassa. Le differenze ci sono, indipendentemente dal costo e una persona allenata ( musicista, audiofilo, appassionato che sia) può coglierle distintamente. E' il tuo ideale di musica riprodotta che stai cercando. E la ricerca si affina finchè non senti quella rugosità sui basso del violoncello o le diverse timbriche dei tamburi della batteria. Finchè davanti a te non si ricrea quella scena sonora e quella profondità che ti posizionano davanti a un palco o in un auditorium. Se ti sta bene tutto, poco importa, se sei felice cosi' meglio. Se un ottimo compatto mi appaga certo che non li capisco quelli che sperperano migliaia di euro in elettroniche. Dico solo che se la passione ti chiama, alimentala con le tue orecchie. Sii aperto all'ascolto. Inizierai con un impianto di poco prezzo, e se le tue orecchie lo chiederanno ti porteranno alla ricerca e a sperimentare nuove soluzioni, nuovi accoppiamenti senza necessariamente dilapidare denaro. La domanda e' cosa vuoi dalla musica riprodotta? In che misura fa parte della tua vita? Il mondo e' pieno di sfumature e anche in una catena hifi ce ne sono a centinaia, al di la' di ogni evidenza che la scienza può indicarci.
Grazie del commento e del parere scritto in modo educato e preciso, non tutti lo fanno e apprezzo molto ! Prima o poi spero di poter fare io stesso dei test in ceca, per verificare di persona se c'è un cambio di stimolo con diversi setup (questi test sono particolarmente difficili da effettuare).
Mike Concordo sui cavi... io li compro senza svenarmi ..tanto non cambia.. ti dico sono iscritto in qualche gruppo di audiofili e si parla del tuo video .. Ovvio non bene !!! io faccio parte di quelli che credono che le paranoie sono altre ..vedi qualita della registrazione dei supporti e la costruzione dei diffusori che spesso non è fatta bene !!! Molto spesso la gente paga il Brand senza capire la realta !!! Continua cosi..grazie !!!
Detto questo (vedi commento precedente) giusto un paio di piccole precisazioni...: È vero che i "segnali digitali" o vengono compresi o.. nisba, ci sono però alcuni casi ove ci si accontenta di... presumerli. Per esempio è il caso purtroppo proprio dei normali lettori cd audio che quando non riescono a leggere tentano un'interpolazione per ricostruire i dati mancanti. Il risultato, quando ciò avviene, è tremendo. Galeotta fu la fretta con cui i promotori dell'attuale cd audio dovettero definire i dettagli tecnici del supporto. Sui cavi dei diffusori è dagli anni sessanta che predico solo l'uso di comuni cavi dal maggior diametro (e minore lunghezza) possibile: il motivo non risiede nella possibile perdita di qualche watt o tanto meno nel possibile riscaldamento dei conduttori, ma nel miglior trasferimento possibile, verso i diffusori, del fattore di smorzamento dell'amplificatore. Come ben sai, le membrane degli altoparlanti vorrebbero muoversi... come piace a loro, ma qualsiasi movimento non imposto dall'amplificatore genera una f.e.m. che finisce nella bassissima impedenza interna di uscita dell'amplificatore che in quel modo frena duramente ogni oscillazione incontrollata del cono. Anche solo pochi decimi di Ohm introdotti dal cavo dei diffusori tendono inevitabilmente a ridurre drasticamente il fattore di smorzamento. "Cassa chiusa" non è sinonimo necessariamente di sospensione pneumatica: è anche un baffle infinito è una cassa chiusa ma non si avvale dell'elasticità dell'aria contenuta all'interno per controllare il woofer: lo scopo principale è quello di evitare il cortocircuito acustico. La definizione "sospensione pneumatica" nasce appunto dall'esigenza di distinguere i due diversi sistemi.
Ciao Mike. Intanto complimenti per l'esposizione, la simpatia e il modo in cui esprimi le tue opinioni. Io non sono per nulla un audiofilo e sono molto scettico di natura (Carl Sagan Docet). Quello che esprimi sembra essere teoricamente perfetto... poi però penso ad esempio ai non vedenti e alla loro capacità (sviluppata nel tempo) di sentire/ascoltare. Statisticamente un non vedente ha portato al massimo possibile la sua capacità di sentire. Ecco.. un non vedente di cui sopra... sentirà sicuramente meglio di me perchè è "allenato" a sentire.. e non certo perchè "crede" di sentire. Ecco io credo (IMHO) che un Audiofilo ha nel tempo affinato la sua capacità di sentire arrivando a captare piccole sfumature che altri nemmeno percepiscono. Di norma un audiofilo serio è anche un buon conoscitore di musica e quindi sa esattamente cosa cercare in un determinato brano per capire se un impianto sta restituendo tutto quello che il brano può dare. Diverso il discorso se partiamo dalla domanda: Tutti hanno bisogno di un impianto Hi-Fi con i cavi da 1xxxx euro? No assolutamente. il 90% non ha cultura ne audio ne musicale quindi un buon impianto stereo di qualità (e no non parlo della sound bar ma di qualcosina in più) copre le esigenze della maggioranza. A volte ho l'impressione che si confonda quello che va bene con la maggior parte delle persone con quello che certe tecnologie possono fare. Ps. Una trasmissione digitale in un pc è composta da 0 e 1 con tanto di bit di controllo alla fine. Quindi se qualcosa va storto nella trasmissione c'è la possibilità di richiedere il pacchetto "mancante". Nelle trasmissioni audio digitali questo non si può fare perchè non c'è "tempo" per verificare e richiedere la parte mancante.. l'impianto sta suonando. Ecco il perchè dei cavi digitali di un certo livello hanno il loro perchè per alcuni, pochi, audiofili.
Complimenti....tecnicamente perfetto. A qualche amico audiofilo che spende bei soldoni per l'hi fi dico sempre che non ascolta la musica ma l'impianto!!
@@andreabincoletto8609 Lo so benissimo cosa significa audiofilo non ho bisogno di Wikipedia e tra l'altro l'alta fedeltà piace anche a me. Rispondo così "stupidamente" quando gli amici audiofili esasperano con domande tecniche assurde (per es. sui cavi) e appunto entrano in paranoia come dice il titolo del video, tralasciando magari l'acquisto di qualche disco o cd registrati ad arte per testare l'impianto e ascoltare contemporaneamente anche buona musica... ..perciò di quale stupidaggine va parlando...buon ascolto!!
@@gaetanolucciola3683 La stupidaggine consiste nel consigliare ad un audiofilo di non fare l'audiofilo. L'audiofilo ascolta l'impianto, come hai scritto tu in tono canzonatorio, ma lo fa con l'intento di spremere ogni stilla di buon suono da ciò che ha a disposizione o anche valutando nuovi acquisti. La musica è il mezzo, non il fine. Se un amico appassionato di auto ti invita a provare il suo nuovo bolide elaborato e si lambicca il caervello perché gli manca un po' di coppia ai bassi regimi che fai, gli consigli di godersi il viaggio e il panorama? Mi pare che la categoria degli audiofili sia tra quelle più maltrattate da gente che nemmeno sa cosa sia l'audiofilia. Boh...
@@andreabincoletto8609 Ma assolutamente non mi permetterei mai di dire a un audiofilo di non fare l'audiofilo ci mancherebbe altro non sono nessuno per fare questo almeno che non voglia uscirene con le ossa rotte...ripeto l'hi fi mi è sempre piaciuta e ho dei ricordi molto belli in questo campo ma credo che nella ricerca del suono perfetto qualcuno tende a esagerare...comunque buon ascolto e se lei ha questa passione le auguro tantissimi anni ancora di divertimento( penso sia la cosa principale).
@@gaetanolucciola3683 In ogni hobby c'è chi tende a esagerare, non è esclusiva dell'audiofilia. Quello che infastidisce è che si mettano delle etichette a una categoria, che - nella stragrande maggioranza dei casi - è composta da persone perfettamente equilibrate e capaci di valutare le priorità. E in questo, anche il titolo del video qui sopra non aiuta. Guarda ti dirò una cosa: credo che alla fine, in chi formula certi giudizi da "esterno", ci sia solo una bella dose di invidia, vedendo quali cifre girano in questo mondo. Tutti convinti di poter far meglio con meno, ma non è questo il punto: se uno ha disponibilità può permettersi di investire in cose che ai "profani" possono apparire frivole. Giudicare è sempre sbagliato, lasciate che ognuno coltivi la sua passione a modo suo. Buoni ascolti anche a te.
a riguardo: Rivista Nuova Elettronica n 172-173, pag 112, articolo "se non volete farvi spogliare" (facilmente reperibile il pdf in rete). Nell'agosto '94 la suddetta prendeva a schiaffi le riviste audiofile che volevano convincere i poveri utenti, a suon di articoli firmati da pseudoingegneri, che spendere botte di soldi dava il massimo della qualità. NE rispose con prove di laboratorio, analizzatori di spettro e altro. Un pezzetto di storia dell'audio che consiglio a tutti di leggere e che farà riflettere. Oggi, con internet, c'è rimasto solo Mike a smontare le teorie 😁
Sono un neofita e da quel che ho visto Ia community hi-fi di RUclips Italia è dominata da presuntuosi uomini di mezza età che sfoggiano i loro giocattolini e secondo me di musica ne capiscono ben poco. Grazie di esistere.
Concordo con i ragionamenti fatti!I cosidetti esperti audiofili sono come i cosidetti fotografi spendono un sacco sull attrezzatura ma dopo guardi le fotografie e ti fai delle domande😃
@Mike: finalmente qualcuno che parla chiaro su tutta la fuffa che infesta il settore hi-fi. Ma hai dimenticato il punto fondamentale che invalida lo stesso concetto di "alta fedeltà": la registrazione. "Alta fedeltà" a cosa ? Non sappiamo in realtà come era l'evento originale che stiamo tentando di riprodurre con un impianto hi-fi, quello che abbiamo in mano è una registrazione (non importa su quale supporto, fisico o virtuale) che - ammettendo abbia origine da un evento reale - è stata elaborata e manipolata in studio da filtri, compressori, processori di tutti i generi in base alle scelte dei tecnici del suono. Nessuno può sapere come era in realtà l'evento originale, e di conseguenza nessuno può sapere se la riproduzione data dall'impianto gli si avvicina o meno. Ancora di più: talvolta l'evento originale non è mai esistito, e quello che sta dentro il nostro supporto è una totale "creazione" a tavolino tramite composizione di più registrazioni effettuate in tempi e luoghi diversi (esperienza personale). Ciò che cerchiamo di raggiungere con un impianto hi-fi è solo la coerenza con quella che è la nostra personale idea di "riproduzione realistica", non una cosa reale e oggettiva. Ovvero: l'hi-fi non esiste, divertiamoci con la my-fi.
Io ho smesso di discutere di queste cose circa vent'anni fa. Quando in casa di un audiofilo propietario di un impianto di decine di migliaia di euro discutendo con costui mi sono accorto che non voleva parlare di musica, del brano o dell'artista che sceglievano di ascoltare, ma del tin tin, o del boom boom che con il suo impianto era più facile ascoltare... Preferisco discutere di musica...
Hai citato i conndensatori e giustamente hai detto che non è ci sia tutta questa differenza, per esempio gli elottrolitici, nelle loro caratteristiche è chiaramente citata la durata nel tempo, di solito la vita media di un elettrolitico è specificata in 2000, 5000, 10000 ore, questo dato si riferisce a quando il condensatore è spinto a lavorare al massimo, ciò accade solo se il condensatore è usato nelle alimentazioni, se è usato come disaccoppiamento tra sezioni di circuito non viene sottoposto a grossi passaggi di corrente e difficilmente si deteriora nel tempo (tra i vari circuiti operazionali), una dimostrazione pratica ce l’abbiamo nelle varie lampadine a basso consumo, per questioni di dimensioni qui gli elettrolitici sono più piccoli possibili e spinti a lavorare al massimo, è molto probabile che il primo componente che ci smolla e fa smettere alla lampadina di funzionare sia lui o che comunque smettendo di funzionare rompa qualcosaltro. Parlando dei condensatori in polipropilene MKP al posto di quelli al poliestere MKT è praticamente obbligatorio usarli nei filtri crossover passivi, specialmente nelle casse professionali che sono spinte al massimo, cio è dovuto al fatto che i MKP ad alta frequenza hanno una resistenza serie minore e perciò scaldano molto meno dei corrispondenti MKT, in vita mia ho riparato vari crossover con MKT bruciati mai ho visto MKP bruciati piuttosto si brucia il driver delle alte frequenze prima. Ovvia l’accortezza di distanziare resistenze che scaldano e possono aumentare la temperatura di eventuali condensatori nelle vicinanze. Induttanze su nucleo o in aria, qui vi sono grosse differenze, non è che ci sia la migliore o la peggiore, qui la differenza la fà prima di tutto il nucleo che deve essere in grado di tenere tutta la potenza senza saturare, le ditte specializzate nel fare induttanze per crossover lo sanno bene e usano materiali che sono un pò il loro segreto, quelle in aria non hanno questo problema e non saturano, il problema di queste ultime è un’altro oltre ovviamente al maggior costo, è che più lungo è il filo più è alta la resistenza, quindi più potenza si dissipa sul filo piuttosto che nell’altoparlante, e qui casca l’asino audiofilo che spende 500 euro in un cavo di potenza di 8mmq di sezione lungo 2 m per avere poi una bobina in serie avvolta in aria costosissima con 50m di filo, forse è meglio fare il contrario o no😁
Tutto chiaro come il sole Esposizione senza mezzi termini e mezze misure.... Complimenti ! ..ma ci sarà sempre qualcuno che preferisce la filosofia alla matematica e ti dirà che sei "tropo professore"..ma tanto è.. Le paranoie e le fisse devono giustificare le spese folli....
Pienamente d'accordo su tutto Mike. Il troppo storpia in tutto. Unica cosa, se c'è chi vuole farsi fregare soldi cacchi suoi. Anzi perché non li danno a noi?
Caro Mike, a parte che mi fai ridere un casino. Però, sono completamente d’accordo con te. Dal mio punto di vista vale molto di +1 buona realizzazione dei diffusori chi sono poi quelli che ti fanno sentire la musica, e il loro posizionamento.inoltre, una parola vorrei spenderla sul trattamento dell’ambiente di ascolto, e anche sul trovare la posizione corretta di ascolto.queste cose, valgono molto di più della scelta dei cavi
Credo ci sia una certa differenza tra la teoria e l'esperienza personale. Nell'ascolto diretto entrano in gioco tante variabili, in primis il gusto soggettivo. Gli amplificatori, fortunatamente, non suonano tutti allo stesso modo. Sarà strano, ma ho riscontrato differenze tra un cavo di potenza in rame rosso ed uno in OFC o tra uno in rame ed un altro in rame argentato. Idem tra i cavi di segnale RCA e quelli XLR. Se poi si usano le cuffiette col cellulare, allora è un'altra cosa.
se ascolti dal cellulare con una cuffia di classe con l'impedenza molto bassa senti alla grande! Guarda caso la maggior parte degli "audiofili "ascolta rock e metal giusto per parlare di gusti. Per chi ha un orecchio raffinato questo tipo di musica è un ricordo dell'adolescenza da ascoltare solo quando la nostalgia fa capolino., La musica è ben altra e un impianto deve suonare bene con quella non con le distorsioni spaccatimpani di strumenti musicali elettrici suonati da cani che si spacciano per musicisti!
Mi piacciono molto i tuoi ragionamenti perché mi sembrano la soluzione giusta per la realtà delle cose, la cosiddetta quadra del cerchio, purtroppo o per fortuna le cose che sono su carta perfette non è detto che lo siano o che servono nella realtà, unico neo del video... Se mi metti il gatto mi distraggo 😍 e non capisco più niente ❤️❤️❤️
Parafrasando un noto cantautore della mia epoca, direi: "Ho visto anche degli audiofili felici...", o per meglio dire, una volta uno l'ho conosciuto! 🤭 Tu sei forte, ma Seppia è adorabile! 😸
Mike, la mia stima per te sta arrivando a livelli stellari... è rarissimo non trovare ciarlatani che fomentano certe false credenze, la cosa bella è che spesso costoro sono davvero convinti di quel che dicono e non ci lucrano nemmeno su. Naturalmente tu sarai un ottimo tecnico e sicuramente hai detto cose giuste, ma come saprai meglio di me non c'è niente da fare, quando la gente è convinta delle cose non c'è modo di fargli cambiare idea.
@@MikeBorgheseAudio mica solo audio.... lo scorso anno ho fatto un video dove parlavo male del laserdisc, ancora ricevo commenti di insulti ora, non c'è niente da fare, l'appassionato, anche davanti all'evidenza negherà sempre
Sempre realistico nei tuoi video. Purtroppo le caratteristiche "di targa" di tutti gli speakers sono ingannevoli, non perché non raggiungano certe frequenze (che siano 20hz o 20khz) ma perché noi poveri umani, come dici tu, non possiamo arrivarci, semplice. Basta un semplice EQ digitale vst per verificarlo, buttateci il suono che volete e fate scorrere passabasso o passa alto verso i loro limiti udubili e leggete la frequenza... Seppia, bellissima..
Ciao grazie per il video molto interessante. Senti, ho un dubbio: ho sempre letto su riviste che si occupavano di musica e hi-fi, fin dalla fine degli anni 70, in rubriche che parlavano di suggerimenti ai lettori, che era possibile associare a degli amplificatori in particolare certi tipi di casse con caratteristiche specifiche cioè poter far si che l'accoppiamento tra amplificatore e casse potesse essere ottimale. Questa cosa mi ha sempre lasciato nel fino a che non ho letto di recente che gli amplificatori con un certo tipo possono davvero "smuovere" diciamo meglio le casse a seconda delle delle loro caratteristiche tenendo conto di alcuni precisi parametri. È un piccolissimo passo in avanti, dove potrei saperne di più? Grazie.
Ottimo Ottimo Ottimo video👍👍👍👍 ho perso il conto di quante PARANOIEINUTULI! mi sono fatto prima di iniziare a capire meglio cosa mi soddisfava. Il semplice piacere di ascoltare la musica che ci piace senza malditesta anche a un volume leggermente alto è stato il primo risultato. e poi si continua, arriva l'amico : bello si sente bene devo comprare lo stereo vieni con me lo scegliamo insieme. Un altro : belle queste casse me ne fai un paio anche a me? Ecc.ecc.ecc. Anni 80 😃😃😃 per una camera cavi da 5 o max 10 metri ma che c............. Grazie Mike mi accendi sempre i ricordi 👏👏👏✌
Con il dovuto rispetto a chi vuole oggetti di prestigio blasonati costosi per il puro piacere di possedere cose per pochi eletti (questo secondo me è il vero motivo, e chiunque a diritto di spendere i suoi soldi come vuole) da vecchio cultore di musica e HI-FI sono d'accordo sulle tue posizioni, i famosi 'dettagli' tanto proclamati da alcuni 'Audiofili' sono esclusivamente delle manie di perfezione che non incidono minimamente nella globalità di un' ascolto in alta fedeltà, sono altri i parametri che incidono e si possono raggiungere anche con costi contenuti seguendo l' ABC dell'alta fedeltà Ambiente e posizionamento qualità della sorgente della conversione analogica dell'amplificazione e della diffusione, avendo tutto ciò il resto incide forse allo 0,5%. Un saluto.
ottimo video come al solito c'era un video su YT in cui il tuo connazionale spendeva un sacco di soldi in cavi, piattaforme, sollevatori di cavi, filtri di alimentazione, ecc ecc ecc, per poter mettere una TROMBA sull'altoparlante come decorazione
Qualche giorno fa ho avuto la possibilità di provare nel mio impianto - che conosco bene - un cavo Qed (XT40i) e un Audioquest di qualche anno fa (flx slip 14/4). Nonostante i limiti fisiologici imposti dall'udito umano di cui si è parlato posso garantirvi che la differenza comunque è stata percepibile. Quello che posso dire è che talvolta le differenze non sono percepibili, a volte invece risultano distinguibili. Un ruolo fondamentale lo riveste anche la catena, che potrebbe essere pure semplice ed economica, la quale però dovrebbe essere in grado di rendere udibili le differenze.
Finalmente uno che dice le cose come stanno, bravo io sono anni che mi confronto con "audiofili" che sono solo fissati e mi dicono che cambiando la spina di alimentazione il suono migliora!!!! senza contare poi tutto il resto, watt; cavi, connettori, ecc.
bravo come sempre e qui sei ancora piu bravo! gli audiofili intrinsecamente definiti , purtroppo non sanno veramente nulla di tecnica e di tecnologia. eppure si propongono come i guru di dogmi incontrastati... nel peggio del fanatismo e del contraddittorio, rinnegano e denigrano l'operato di tecnici e della tecnologia, che loro stessi osannano come fosse l'oracolo dell'edonismo fine a se stesso. ne sento molti che si spippolano le sinapsi con i supermega esotech cavi e cavicchioli da costi inconcepibili, per poi non voler capire che la molecola del rame è una sola . cu29 simbolo e numero atomico. non solo, non capendo una mazza su cosa siano e su come si diffondono le interferenze sia prodotte da una rete che captate via etere, si affidano alle magiche scatolette di legno o di altre diavolerie stupide e d inutili, per pavoneggiarsi sui loro acquisti. quando in alcuni post, ho cercato di far capire l'estrema importanza di trasferimento ottimale di energia; su linee ad accoppiamento tra bassa impedenza dinamica in uscita da un generatore e alta impedenza di un utilizzatore, compresi esempi tecnici , mi sono visto deriso . quello che a me interessa, non è sicuramente il meccanismo mentale dell'ignoranza, cio che mi preme è il saggio divulgare delle idee, del sapere e della comprovata tecnica che aiuta e serve a tutti. a maggior ragione per chi ne è totalmente a secco , diventa di grande utilità per muovere i primi passi su trattati che possono essere e lo sono su tanti aspetti, ostici e di non facile comprensione. per te e per come ti "muovi" in questi video , posso solo dire ,che meriti sempre un plauso e 1000 bravo , ogni volta che divulghi trattati di tecnologia. P.s: ho cambiato solo la mail di iscrizione a youtube ma sono un tuo follower da circa 1 anno. saluti!
Forse anche per quanto concerne nel campo delle cuffie Hi End , ci facciamo delle paranoie ! Non sono convinto che ci sia bisogno di un rodaggio perché un paio di cuffie funzionino al top ; A mio parere sono le nostre orecchie che si fanno un nuovo rodaggio ad ogni paio di cuffie nuove ! Quello che voglio dire, è che quando siamo convinti che le cuffie suonino meglio, è perché sono le nostre orecchie che si sono adattate al tipo di suono che le cuffie trasmettono.
@@pierregabella4161 Avvertenza: comprare ampli dalla Cina è conveniente ma ha i suoi rischi, ovviamente. Al costo dell'ampli vanno aggiunti una ventina di Euro per l'alimentatore. Va bene anche uno universale da PC settato alla massima tensione sopportabile dall'ampli.
Sei molto preparato e piacevole da. Ascoltare ma mi permetto di segnalarti una tua carenza : la scarsa conoscenza o ignoranza del enorme miglioramento sonoro nel ascolto di un CD appena tolto dal freezer!! (ovv ironic mode on). 30 e più passa anni fa ebbi uno scontro con un uomo pipistrello che asseriva il fatto. Davanti ad altri 5 cosiddetti audiofili feci un blind test... Si scopri che forse il free, er di casa mia era meno musicale del casa del audiofili in questione! :))))))
Bellissimo compendio, che sottoscrivo al 100%. Purtroppo tutti gli argomenti che hai trattato sono Dogmi di Fede: gli unici modi con cui si può far cambiare religione a qualcuno/a sono un innamoramento o la tortura. E neanche quelli funzionano sempre. 😂😂😂
Ciao Mike, pensi che anche le ciabatte HiFi che filtrano le interferenze di rete siano una paranoia da audiofili? Grazie per il video molto interessante
Il cavo oxigen free consiste nel fatto che filo rame o lega argento.. Viene estruso in modo tale da non lasciare ossigeno all interno del cavo impedendo al filo di ossidarsi alla lunga e ottenendo una resa migliore nel tempo
A me pare che, anche nel caso dei cavi, prevalga nell'audiofilo medio il piacere nel possedere l'oggetto cavo piuttosto del piacere nell'ascoltare bene la musica che tale cavo dovrebbe trasportare.... Quindi, concordo in pieno con il contenuto di questo video...
Bellissimo video Mike, grazie. Per quanto riguarda invece le puntine dei giradischi, una vale l'altra dal punto di vista della qualità del suono? o c'è differenza tra una puntina di fascia bassa ed una molto più costosa?
@@picseba2756 sei sicuro che non cambia nulla?...non fidarti di quello che dicono gli altri, fai le tue esperienze e poi decidi. Comunque si, nella maggioranza dei casi una puntina piú costosa suona meglio di una poco costosa, così come un giradischi, un amplificatore, i diffusori ecc...
Mike, non hai le idee chiare sulla vera Alta Fedeltà. Ti chiedo scusa se te lo scrivo, ma stai dando un sacco di informazioni che non voglio dire sbagliate, ma inesatte, incomplete, inappropriate. Non si diventa tecnici del suono, esperti audiofili in poco tempo. Quello che tu stai dicendo può ed è in buona parte vero ma NON per i livelli veramente esoterici (che brutta parola), quello che tu dici va bene per i normali impianti hi-fi che la gente ha (non tutti si possono permettere la Ferrari, una Pagani o Lamborghini) scusa il paragone, vivo nella motor valley) Non deridere “gli audiofili esoterici”, stai pestando una m…. 💩 Buon lavoro comunque. 😊
Col passare degli anni ho compreso che la maggior parte del commercio si basa sulla bugia e su caratteristiche che spesso sono rilevabili con degli strumenti ma non a livello un umano. In tutti i campi dove la parola "PASSIONE" è anche sinonimo di fregatura. Perché spesso chi coltiva qualche passione si fa fregare dell'entusiasmo e ignora molte altre cose. In in certo senso chi ha una passione viene "truffato" da un narrazione appositamente creata per ipnotizzare l'acquirente. Così vediamo biciclette che costano come auto, cellulari da 1000 euro di cui la maggior parte di chi li di chi li acquista ne fa un uso come un telefono da 100 euro, televisori che promettono di entrare nello schermo, (chissà se qualcuno ha mai fatto la prova su un vecchio pc, a cambiare le impostazioni dello schermo da 16 milioni di colori a 36 non accorgersi della differenza) e impianti audio allucinanti che fanno credere di poter ascoltare chissà che cosa. Anche se ora sarò criticato. Credo fortemente e lo riscrivo, che per la maggior parte delle volte le persone vengono inconsciamente truffate. E lo scrive uno che al tempo faceva parte di quella categoria, avendo speso ben 25.000 nel corso degli anni in elettronica. Che andava alle mostre del suono e rimaneva entusiasta dalle "sfumature sonore" come le chiamavano per chiederti 10.000 euro per un ampli. Poi un giorno ti si accende la lampadina quando scopri che un lettore Denon da 1.800 euro suona come un lettore di marca anonima ma che al contrario masticava tutto pure i dischi rovinati senza problemi. Non la tiro per le lunghe anche se avrei molti molti molti altri esempi... Detto questo ci sono due categorie di persone che vendono elettroniche audio - gli onesti e i disonesti - i primi sono consapevoli di tutto ciò che ho scritto e guidano il cliente attraverso la loro esperienza e professionalità, all'acquisto di un impianto più che valido senza dover accendere un mutuo. I secondi sono quelli che ti vendono il fumo facendoti credere nella super qualità dei componenti, (che sicuramente non nego ci sia) ma che la tua parte umana non coglierà affatto per vari motivi o che ne potrà cogliere una parte minima che non ne giustifica la spesa. Insomma sarebbe come avere una Ferrari ma la tua vista permette di guidarla massimo a 80kmh... però riempie il tuo ego davanti agli altri, ed è proprio con questo che ti fregano. meditate gente, meditate... grazie comunque per i tuoi video che sono comunque interessanti...
Grande Mike. Io mi sono fatto 2 domande quando ho connesso 2 digidesign 192 su computer diversi Aes ebu. E con mia grande sorpresa cambiando il cavo aes ebu cambiava il suono. Non mi chiedere perché, non lo voglio sapere neanche io. Fatto sta che per scongiurare l effetto placebo ho fatto test della controfase e non si annullava tra i 2 cavi. Collegamento aes ebu con clock identico tra 2 schede professionali che hanno il reclock del input. Boh da allora sono molto piú prudente a dire "é una cagata ..." magari é semplicemente uno step che ancora non ho raggiunto. O esagero la scienza ancora non ha capito tutto. Buon lavoro
Gran bel video. Pacato e ben argomentato. Complimenti. Attento solo a una cosa: Cesare ha avuto 23 pugnalate, qualche produttore di cavi of potrebbe essere tentato di replicare 😁
Finalmente in pieno accordo con tutto ciò che hai detto. Aggiungerei che nella scala delle priorità di spesa per i vari componenti di un impianto audio, spenderei il 70% del baget per le casse acustiche.
@@pinospadavecchia1 ...Mike ha cercato di correggere il tuo errore, con diplomazia... 🙂 Ma non ha ottenuto il risultato sperato. "BUDGET" non "baget"...
Sono assolutamente d’accordo sui contenuti del video e mi piace anche lo stile espositivo. Io, da potenziale “tossico audiofilo”, piuttosto che andare alla ricerca del SantoGraal ho sempre preferito cercare un suono rispettabile con una spesa contenuta. Anche perché non stampo soldi. Chi mi conosce sa che ho sempre ascoltato musica in modo dignitoso, pensando che avessi chi sa quale impianto alieno. Non è così, ho solo un discreto orecchio e rispetto il lavoro di chi ha prodotto l’album. Per questo odio i sub-woofer, le sound bar e gli accrocchi home theatre. Anche laddove ci sono mega impianti esoterici se scavi a fondo trovi sempre un’area di incoerenza. E guarda un po’, il trattamento acustico della stanza è spesso sottovalutato (per varie ragioni) ma è una variabile cruciale. Serve equilibrio e coerenza. Ti seguo, bravo!
Poi però mi piacerebbe sapere quale sarebbe il messaggio(tecnico) originale dell'autore(ammesso che sia consapevole di questo) di un determinato brano , perchè se riproduci lo stesso formato su 10 impianti diversi (anche di elevata qualità) sicuramente si sentiranno 10 cose diverse, la precisione quindi già va a farsi benedire A questo punto la riproduzione diventa soggetta ai gusti personali (ad esempio mi piace di più questo impianto invece di quell'altro, poi magari farò anche delle modifiche per adattarlo ai miei gusti, sempre personali) quindi meglio godersi il messaggio musicale che almeno quello più o meno rimane invariato, e tanti saluti all'audiofilìa
@@MikeBorgheseAudio per me per contenere le differenze è come dicevi tu che(considerando che gli impianti in fondo a monte caratterizzano meno il segnale, i diffusori invece "colorano" molto di più) si dovrebbero usare almeno delle casse monitor con la loro risposta piatta, inoltre si dovrebbero ascoltare in un ambiente ben trattato, così si ridurrebbero molto le differenze, ma ho dei dubbi che anche così facendo ci sarebbero comunque molte differenze lo stesso all'ascolto
quello che dici e' pura verita' su tutto riguardo ai cavi e etc e' statodocumentato anche da nuova elettronica ai tempi e si giunge a quello che dici tu x questo sei una persona seria che merita fiducia ciao
Come fuorviare a chi si avvicina al mondo della buona riproduzione musicale. "Get better sound" se lo trovate comprate questo libro, in pratica c'è un po di tutto e non si discosta molto da quanto dice l'autore del video, con l'unica differenza che Jim Smith (autore del libro) ha alle spalle oltre 40 anni di esperienza.
Senza nominarlo credo di sapere chi è quell'audiofilo che in un video RUclips depreca i cavi economici nelle casse,è il noto proprietario di una piccola ed infima etichetta discografica per audiofili che produce musica tanto ben registrata quanto solitamente assai noiosa...quest'individuo è proprio il prototipo dell'audiofilo pieno di paranoie che crede nelle cavo-late ed in tutto il resto inoltre ci ho avuto a che fare ed è una persona con una puzza sotto il naso pazzesca.
Questa persona ha anche affermato che un cavo XLR per microfono è cosa ben diversa da un cavo XLR per linea e vorrei sapere dov'è tutta questa differenza secondo lui.
Mi stai aiutando a disintossicarmi dalle paranoie audiofile..... purtroppo gli audiofili quasi sempre non sono tecnici e proprio per questo motivo i venditori li hanno sempre presi in giro e con la scusa di ottenere sempre di più hanno creato un mercato del tutto inutile ma molto redditizio per loro. Vedasi i cavi....che costano un casino ma sempre meno di un nuovo ampli o delle nuove casse, cosi siamo spinti a spendere per migliorare quello che nell'immediato non riusciamo a cambiare... e loro "fanno cassetto" fino al momento del vero e proprio acquisto che ci dissangua. Io credo che nulla vada lasciato al caso, si parte dalla presa elettrica e si finisce ai diffusori, ma questo non vuol dire spendere 1000 euro per i supporti dei cavi di potenza, come dici tu non sono percepibili certe cose, fanno persino fatica ad essere misurate da apparecchiature molto più sensibili delle nostre orecchie. Bei video Mike, solo chi non è prettamente del settore può aprirci un po' gl'occhi. Grazie
Aldilà delle leggende audiofile i cavi oxygen free hanno qualità che tu non hai menzionato, e sono utilizzati principalmente in altri ambiti. Per quel che riguarda l'audio un effetto benefico è quello di una più alta refrattarietà all'ossidazione. I cavi hanno un importanza in campo audio non proporzionale al costo però, ma se l'e differenze si sentono in impianti di estrema trasparenza. La cosa certa è che non si otterrà un miglior suono spendendo di più, ma provandone diversi tipi si possono ottenere differenze. Se poi parliamo di giradischi e testine MM le differenze di capacità fra diversi tipi di cavi portano ad ottenere risultati completamente diversi. Quindi criticare il fighettismo hifi è giusto, ma essere troppo superficiali è sbagliato
Bravo Mike, bel video molto "limpido". Già sai che come al solito si scatenerà un casino, quanto ci vorrà prima che salti fuori il fantomatico impianto rivelatore? Hi-fi con i piedi per terra! Poi ognuno spende e si diverte come meglio crede!
Ogni tanto vorrei dirlo a un amico di 68 anni che continua a progettare pre a valvole… vorrei spiegargli cos’è l’effetto raddrizzante e la distorsione di seconda armonica che dà il suono caldo che tanto ama. Poi mi dice quanto suonano meglio i suoi flac 192/24… e lascio perdere
Ho suonato in gruppi rock e pop e in orchestre di musica classica. Nell'acquisto di componenti e cavi hi-fi ho sempre usato l'orecchio per giudicare. Conosco molti strumenti e so come suonano dal vivo, e se il suono dell'apparecchio si avvicina a quello dal vivo, lo compro.
Nessuno di questi audiofili spende 50 euro per farsi un esame audiometrico perchè potrebbero scoprire che oltre i 10000 Hz non ci sentono più ma il loro impianto arriva a 25000 Hz.
Esiste un limite umano purtroppo che è dovuto all'età e generalmente dopo i 40 anni gli effetti sono tangibili proprio da quella strumentazione che usano per testare gli impianti.
Esiste poi il gusto personale della qualità sonora che è diversa da individuo a individuo e che non è possibile eleggere come il migliore.
Quando si fa un discorso sui cavi (ma vale per un qualsiasi componente hi-fi) bisognerebbe veramente farsi un esame di coscienza ma soprattutto un esame audiometrico, perchè se sono realmente consapevole del mio limite forse sarei più "prudente" nell'acquisto di un qualsiasi componente.
Questo commento lo metto in evidenza perché rende bene l'idea, grazie Ivano !
@@pinux4377 si, sei fortunato. Nel mio caso 58 anni max 14.000hz però ho lavorato in ambienti rumorosi (anche se protetto) e suono in una band, ma non si può negare il decadimento dell'udito, poi le eccezioni esistono per fortuna.
@@carlolarena3469 quello che voglio dire è che, finchè non fai un esame audiometrico, non puoi sapere quale frequenza limite arriva il tuo orecchio. Non bisogna essere necessariamente sordi, o avere l'otosclerosi. Il decadimento è lento e graduale quindi accanirsi su componenti che declamano valori eccezionali ma il tuo orecchio non li può percepire è uno spreco di soldi. Sinceramente, quanti possessori di impianti costosissimi fanno un esame audiometrico?
@@MikeBorgheseAudio piccolo fuori tema
Sono il ragazzo del DATS versione 1, nella diretta di 2 lunedì fa. Purtroppo lunedì scorso non ho potuto collegarmi (spero di non saltare l'appuntamento prossimo). Sapendo che queste dirette non le tieni pubbliche, c'è modo (anche in futuro) di poterla rivedere? Grazie mile
@@davide1986fly no, le live non si possono rivedere.
Ma tranquillo, no problema, ci si vede alla prossima.
Ho superato i 60 anni e il mio udito è peggiorato da tempo. Mi sono reso conto di non poter udire cose ormai impossibili, questo mi ha aiutato nella scelta nell'acquisto del mio piccolo ed economico impianto. Sono soddisfatto. Il tempo delle sedute d'ascolto è passato. Mi godo i minuti che posso dedicare a questo bel passatempo. Ciao da Roma.
In una intervista, pubblicata nel 1995 dalla rivista Audio, Van Gelder ha affermato: ”Il più grande “distorsore” è l’LP stesso. Ho fatto migliaia di master LP. Ne facevo 17 al giorno, con due torni in contemporanea, e sono contento di vedere l’LP andare in pensione. Per quanto mi riguarda è stata una liberazione. È stata una battaglia costante cercare di far suonare la musica degli LP come dovrebbe. Il vinile non è mai stato un buon supporto. E se alla gente non piace quello che sente in digitale, dovrebbe biasimare l’ingegnere che ha fatto la ripresa audio. Incolpare l’etichetta. Incolpare l’ingegnere di miscelazione. Ecco perché alcune registrazioni digitali suonano terribilmente, non lo nego, ma la colpa non è della tecnologia digitale” Rudy Van Gelder
Vero.
Infatti io spesso mi sono rifatto da solo certi CD audio originali registrati veramente male, con gli stessi brani riprodotti in alta qualitá e la differenza c'è eccome, come dalla notte al giorno. 😉
Cosa vuoi se faceva 17 lp al giorno non badava alla qualita,hai provato ad ascoltare qualche lp inciso da un certo bernie grundman,poi la qualita dell,incisione e al primo posto nella resa sonora del supporto,i migliori cd di jazz sono stati utilizzati nastri o addirittura vinili, ci sara poi un perche se si dice quel lettore digitale ha un suono analogico.❤ buona musica su qualsiasi supporto❤
sono perfettamente d'accordo, molti dei primi cd avevano un bilanciamento tonale eccessivamente sparato sulle medie e alte frequenze, ma ho sempre ritenuto cio' una questione di ignoranza e incapacita' nel mixing/mastering. Successivamente dagli anni 90 in poi i cd si sono "aggiustati" e suonavano molto piu' equilibrati. Purtroppo oggi questo problema ce lo abbiamo sui files audio, anche di presunta alta qualita'.
Da fonico, mi permetto di aggiungere un altro fattore che ritengo fondamentale: l’acustica della stanza. Un diffusore tecnicamente bellissimo, posizionato male e/o in una stanza che suona male, come risultato darà un sistema che suona male. Io stesso, in questo momento, ho la fortuna di avere due coppie di diffusori di alto livello, che nella stanza e nella posizione dove si trovano attualmente suonano veramente male (cancellazioni pesanti, risonanze modali brutte, ecc). Non appena mi dedicherò al trattamento acustico, la situazione cambierà dal giorno alla notte! Inutile quindi andare a preoccuparsi dei cavi oltre il dovuto, se il collo di bottiglia è altrove. In condizioni ottimali forse un minimo di senso in più potrebbe anche averlo, ma resto comunque convinto che facendo una proporzione le persone in grado di apprezzare tali finezze si possano contare sulle dita di una mano. Sia chiaro: finché non si parla di salute, ognuno è libero di pensarla come vuole e agire come vuole, purché sia felice. La cosa importante è usare le proprie orecchie, e non quelle degli altri.
Sono perfettamente d'accordo.
Io sono fortunato il mio salotto e una vera cassa,il vecchio impianto vola.
Poi magari colleghi due diffusori della madonna col cavo oxygen-free, però il destro è lungo 1m e il sinistro è 3m e quindi la resistenza è significativamente diversa. Ma vuoi mettere la soddisfazione di pagarli un botto, avere componenti pregiatissimi, e poi fare una castroneria di principio?
@@hansroemerszoonvanderbrikk7626 bhe si possono mettere della stessa lunghezza....dajee
@@hansroemerszoonvanderbrikk7626 perché riesci a trovare la differenza tra 0,001 ohm e 0,005 ohm complimenti
Io per sicurezza ho schermato anche l'orecchio. Provate! Tutta un'altra storia 😍
Tanti audiofili mi ricordano Albanese che assaggia, anzi degusta, un vino con tutte le menate dei grandi sommelier e poi sentenzia "E' rosso!". Comunque non tutti gli apparecchi hifi suonano uguale, soprattutto gli abbinamenti sono importantissimi. Quello che influisce di più sul risultato finale è la fonte, cioè la registrazione, poi l'ambiente e di seguito tutto il resto. Negli abbinamenti tra i vari apparecchi la sinergia è essenziale e tutti i componenti ci mettono del proprio nel raggiungere un determinato suono che non deve per forza piacere a tutti o essere il più fedele possibile alla registrazione. Detto questo le differenze tra gli apparecchi e in misura minore tra i cavi ci sono, l'importante è conoscerli ed abbinarli per raggiungere il risultato che si vuole. In tutto ciò la psicoacustica è importantissima, come è importantissimo l'adattamento dell'orecchio e del cervello ad un determinato suono, quello che gli audiofili chiamano rodaggio degli apparecchi in realtà non è altro che l'adattarsi dell'ascoltatore al suono dell'impianto, impianto che una volta che ci si è assuefatti fa venire la voglia di cambiarlo con un altro che ci dia, almeno all'apparenza, un suono diverso. Su queste debolezze dell'essere umano i venditori di fumo (produttori, negozianti, esperti più o meno tali) ci lucrano. Ma questo vale in quasi tutti i settori merceologici, soprattutto quelli di nicchia ed "esoterici".
Un video più chiaro del tuo non esiste.bravissimo.
Parlo per esperienza personale : secondo me, ci vuole equilibrio. Ogni componente deve poter essere messo in condizione di liberare il suo potenziale. E basta,partendo dalla fonte. Ho cambiato molti amplificatori, molti diffusori, non ho mai sentito super differenze. La grossa differenza, l ho percepita passando ad una buona fonte con un mini PC dedicato. Ciò ha fatto sì che la componentistica possa lavorare come deve. Ah, I cavi, SONO SEMPRE GLI STESSI. cavi da 6€ al metro
Ti do completamente ragione.
L'orecchio tende a perdere qualità, e Anche se uno avesse l'orecchio perfetto, non ha senso migliorare l'impianto spingendolo all'estremo, perché la spesa non copre la percentuale di miglioramento.
Considero valido solo un miglioramento tale da assicurarsi un suono bello che piaccia, il resto sono giustificazioni da narcisisti.
Ciao
Sono anni che predico il suggerimento di curare queste persone.
Ma prima di tutto chi ne sfrutta la credulità e la passione
Siamo arrivati al punto di notare chi afferma di ascoltare differenze timbriche ponendo distanziatori fra il pavimento ed il cavo di alimentazione.
Ma dai ragazzi.....
Queste non sono paranoie: si tratta di atti di "Fede psicoacustica"
Dovrebbero far si di evitare in qualche modo il "trattamento psicologico" perpetrato dai fornitori
Ormai le elettroniche permettono riproduzioni del tutto fedeli alla sorgente.
Il vero distorsore della catena audio è l'altoparlante
Produco registrazioni audio sinfoniche e jazz da trent'anni per case discografiche, e sono pienamente d'accordo con te, gli "audiofili" ascoltano le mie registrazioni in "alta definizione" con impianti 10 volte più costosi dell'attrezzatura che le ha prodotte...
È proprio quello che penso quando vedo in vendita roba che costa quanto una villa
Il problema è che non viene indicato mai da nessuna parte il modello e marchiò di amplificatore e diffusori da cui si è creato il master. Tutto sta il problema
Infatti in commercio ci sono dischi in "alta definizione" registrati veramente male.
@@minaiacom si, perché invece dove i dischi in alta definizione li registrano veramente bene il mixing lo fanno con una coppia di Magico M9 e il mastering con delle Wilson Chronosonic.. dai, per piacere!! In uno studio di registrazione professionale (e non parlo degli home studio, ma di studi in cui si produce musica di artisti internazionali) se va bene la coppia di monitor che utilizzano per registrare il brano costa 100 volte meno dei sopracitati diffusori
@Niccolo Quattrocchi cosa c’entra il microfono (o tutto ciò che è usato in fase di registrazione)?!?
Si parla di fedeltà di riproduzione di un brano per come è stato inteso dall’artista.. se la fase di mastering nella sua massima espressione è stata fatta su diffusori di un certo tipo, riprodurla su diffusori dal costo centinaia di volte maggiore molto probabilmente non renderà la riproduzione migliore, ma quasi sicuramente la renderà diversa da come l’ha intesa l’artista che l’ha prodotta!!
Per chi mette cavi grossissimi sugli amplificatori da 20, 50, o 100watt, prendete il phon che avete in casa, leggete quanti watt consuma, poi guardate lo spessore del cavo (e considerate che ci sono 2 guaine di mezzo).
Comunque bel video e bel gatto. Mi piace questo format con intermezzi felini.
PS. questo video l'ho ascoltato dalle mixcube. o almeno la mia interpretazione delle mixcube.
Occhio, perché la corrente che scorre nei cavi audio, a parità di potenza, è superiore alla corrente che scorre nell'impianto elettrico di casa (a causa delle tensioni notevolmente differenti).
Esempio: 100W su 230V sono 0,43A.
Per la legge di Ohm, la stessa potenza su un altoparlante da 8Ω verrà erogata da una corrente di 3,5A (I=√(P/R) -> I=√(100/8)).
Quindi, ci sarà una caduta di tensione di quasi 10 volte a parità di cavo, questa caduta di tensione diventa calore nei cavi, che ne aumenta la resistività (e, quindi, peggiora il problema).
Ovvio che per 3,5A non si rende necessario un cavo da 10mmq, è sufficiente uno da 1,5.
Personalmente, preferisco utilizzare i cavi audio da 2,5mmq per un motivo estetico (mi piace vedere il colore del rame) e funzionale (per distinguerli dagli altri tipi di cavi e la comodità di avere già i due poli appaiati e segnati), ma nulla mi vieta di utilizzare dei cavi da 1,5mmq per impiantistica (come ho fatto per i collegamenti interni delle casse).
@@marcop8273, verissimo, proprio per questo lo paragonavo al phon. Il mio per esempio è da 2300watt e il filo è circa 3mm in totale (è quello piatto, quindi con i due cavi interni che corrono paralleli).
Il problema dei diffusori reflex di oggi è che sono costruiti solo per essere più fighi come forma e dimensione.
In passato JBL produceva diffusori bass reflex che erano armadi e suonavano divinamente.
Poi oggi i filtri crossover sono fatti con decine di componenti utilizzati per coprire tutte le pecche degli altoparlanti utilizzati.
Se prendete un diffusore da 15000 euro la coppia e verificate il costo degli altoparlanti impiegati, scoprirete che non si spiega mai il prezzo richiesto.
Il mercato è pieno di magnifiche opere di falegnameria che suonano come scatole di scarpe.
Il problema è che ci stiamo abituando ad ascoltare diffusori mediocri spacciati per highend solo per il prezzo.
bravissimo concordo al 100% finalmente uno che parla chiaro e ricorda la verità e spiegazioni super utili ed ovvie
Concordo in pieno.. Quello che manca in fondo è il senso della misura e le proporzioni tra prezzo e differenze. Un rca ben fatto da 30/40 EU è ottimo in assoluto e non avrà nessun deficit rispetto a quello da 500, senza danni al bilancio familiare.. Lo stesso vale x i cavi diffusori, un quadripolare da 1,5 - 2,5 incrociando I due opposti é ottimo.. Quelli che non digerisco sono i 220v speciali.. (magari dal contatore partono i plastipiombo da 1,5..😆😆) Bravo Mike.. Come sempre..
Eppure a me un audiofilo,dopo che ha detto che dovrei buttare tutto😄,ha aggiunto:
Poi,in quel punto,il cavo ,fa una piega troppo stretta.....
Io gli ho risposto:a volte gli occhi sentono più delle orecchie...
L’importante è che siano dimensionati correttamente.
Ma non ditelo a nessuno
Ciao. Vedo il tuo primo video oggi. Bè queste cose le ho pensavo da prima che tu nascessi .. ero appassionato di alta fedeltà già negli anni 80. Volevo le casse ESB col woofer da 30 ed un ampi da 200 w, sembrava che solo quelle potessero soddisfare un ascoltatore. Poi sono andati di moda le minicasse con tweetter e wooferino da 12 cm e dicevano che suonavano benissimo e che potevano essere il massimo..... A parte la fisica..... ma mi avete preso per il culo fino ad allora!!!! Mi sono stancato di spendere soldi e mi sono detto che l'importante è la musica e la emozione che ci dà, la fedeltà basta che sia sufficiente a farcela godere. Saluti
Qualche tempo fa ho letto da qualche parte di un test in doppio cieco, dal quale era risultato che gli esperti audiofili non erano in grado di distinguere un cavo per cassa ultra costoso, da uno fatto raddrizzando un appendiabiti in filo di ferro.
Non stento a crederci...
Bel video e hai perfettamente ragione, lo dico x esperienza diretta, diventa una vera fissazione, ad ogni cambiamento fatto si vuole sempre di più...e non ha mai fine, ascoltare musica in modo a noi piacevole è ciò che conta, senza troppe paranoie...
Sei stato a dir poco eccelso ed equilibrato, equilibrio alla base del quale sta una bella dose di buon senso! un saluto dall'appennino emiliano 🙂
Sei tanto geniale quanto esaustivo e stai già facendo storia!!😮❤
Sono d'accordo con te su tutto, su tutti gli argomenti, al 100%. Mi ha fatto piacere vedere esposte nel tuo video, le stesse cose che penso io. Convinzioni che ho raggiunto dopo decine di anni di studio e lavoro nell'elettronica dei segnali (non solo audio).
Tutto esatto bravo te lo dice uno che ha avuto tutto e di più.
La questione del cavo in rame privo di ossigeno, non è che ti fa sentire meglio, è che riduce di molto la formazione di ossido di rame sulla parte spelta del cavo. L'ossido di rame ha una conduzione elettrica più bassa del rame, quindi, il cavo in rame privo di ossigeno riduce la possibilità che si abbia una perdita di conduzione nel tempo, dovuto dall'inevitabile ossidazione del cavo stesso . Per questo i "puristi" preferiscono cavi in argento. L'ossido di argento ha una conduzione elettrica praticamente identica a quella dell'argento (e comunque più alta del rame) e nel tempo non c'è una perdita percepibile. Se compri un cavo e lo piazzi li per anni, in ogni caso si ossida. Se poi lo vai a paragonare allo stesso cavo messo quando hai installato l'impianto, ha indubbiamente meno prestazioni. Lo sono in grado di percepire? No, ma solo perché l'impianto lo ascolti sempre e il tuo orecchio si è abituato al progressivo decadimento. Se dopo 5/6 anni sostituisci il cavo e ne metti uno identico, ma non ossidato, ti rendi conto della differenza. Altra caratteristica importante è la sezione del cavo. Più si ha sezione di cavo (in mm2) più si ha portata elettrica e questo è un argomento indiscutibile. La prova la si ha in modo lampante guardando il proprio impianto elettrico a casa (se costruito da un professionista); le prese di elettrodomestici "grossi" come frigorifero e forno sono collegate a cavi di sezione più grande rispetto a tutte le altre prese. La questione schermatura del cavo dipende molto da dove ho l'impianto e cosa c'è attorno. Se non si ha nulla attorno e ci sono solo i cavi di potenza, della schermatura me ne posso anche relativamente fregare, ma se di fianco ai cavi corrono altri cavi come :corrente, antenna TV o satellite, cavi di altri elettrodomestici... Allora forse è meglio avere cavi ben schermati. Lo percepisco? Dipende da che impianto ho! Se uso un impianto relativamente modesto, questo è in grado di "far sparire" molti ronzii perché generalmente la qualità è bassa e tutto viene mescolato assieme ai dettagli persi. Ma se ho un impianto votato a mettere in risalto il dettaglio allora lo si percepisce. Poi comunque tutto dipende dal l'orecchio di chi ascolta. Un muratore che usa tutti i giorni il martello pneumatico probabilmente ha un orecchio che nel tempo ha perso la capacità di percepire determinate frequenze e in questo caso anche un impianto da 50 mila euro non può far nulla.
Finalmente qualcuno che distingue tra chi acquista componenti ed accessori HiFi perché sa cosa sta acquistando e chi invece si beve qualsiasi cosa gli raccontino perché non sa di cosa si parli, non possiede una preparazione nei campi della fisica toccati dalla riproduzione musicale e quindi non è in grado di capire e giudicare (l'orecchio ed il cervello sono i peggiori strumenti di misura). In quelle condizioni fa la fortuna di costruttori e commercianti senza scrupoli.
Un tempo chi spendeva parecchi stipendi per il proprio impianto si documentava (allora vi erano solo fonti autorevoli) e raggiungeva un livello di competenza almeno decente.
Poi i fabbricanti decisero di ampliare la platea dei possibili acquirenti iniziando a vendere anche nei negozi di "bianco" (termine che si usava per indicare i negozi di elettrodomestici) apparecchi che spesso non erano neanche definibili HiFi.
Il mercato allora fu saturo e dovevano inventarsi qualche favola che inevitabilmente sarebbe stata creduta dal nuovo parco clienti di nessuna competenza: s'incominciò allora con il suono dei cavi degli altoparlanti ed ancora non si è smesso di propagare altre fesserie simili.
Diffusori ed elettroniche sono spesso oggetti di arredamento più che componenti di una catena HiFi !!!
Carissimo Mike, metti l'Audiofilo in un calderone di impressioni che contiene di tutto. Molte cose condivisibili altre proprio no. Non e' questione di migliaia di euro. I componenti di una catena hifi non sono tutti uguali. E la loro diversità sfugge a una mera ragione di prezzo, e anche a una presunta smascheratura derivante da una dimostrabilità scientifica. Di Audiofili ce ne sono di tanti tipi: chi e' innamorato dell'estetica e dell'alta tecnologia di un ampli o magari vuole arredare bene un salotto. Chi vuole essere aggiornato e cambia casse o testina a ripetizione. Chi non ha problemi economici e compra il cavo da tre mila euro per il suo Mcintosh da otto mila. Chi e' allenato, come dici tu: già, questo e' il punto. Se sei allenato le differenze le senti. Ma non necessariamente tra il cavo da migliaia di euro e quello da 30. Ma anche tra quelli della stessa fascia di prezzo medio bassa. Le differenze ci sono, indipendentemente dal costo e una persona allenata ( musicista, audiofilo, appassionato che sia) può coglierle distintamente. E' il tuo ideale di musica riprodotta che stai cercando. E la ricerca si affina finchè non senti quella rugosità sui basso del violoncello o le diverse timbriche dei tamburi della batteria. Finchè davanti a te non si ricrea quella scena sonora e quella profondità che ti posizionano davanti a un palco o in un auditorium. Se ti sta bene tutto, poco importa, se sei felice cosi' meglio. Se un ottimo compatto mi appaga certo che non li capisco quelli che sperperano migliaia di euro in elettroniche. Dico solo che se la passione ti chiama, alimentala con le tue orecchie. Sii aperto all'ascolto. Inizierai con un impianto di poco prezzo, e se le tue orecchie lo chiederanno ti porteranno alla ricerca e a sperimentare nuove soluzioni, nuovi accoppiamenti senza necessariamente dilapidare denaro. La domanda e' cosa vuoi dalla musica riprodotta? In che misura fa parte della tua vita?
Il mondo e' pieno di sfumature e anche in una catena hifi ce ne sono a centinaia, al di la' di ogni evidenza che la scienza può indicarci.
Grazie del commento e del parere scritto in modo educato e preciso, non tutti lo fanno e apprezzo molto !
Prima o poi spero di poter fare io stesso dei test in ceca, per verificare di persona se c'è un cambio di stimolo con diversi setup (questi test sono particolarmente difficili da effettuare).
Complimenti, non avrei saputo scriverlo meglio!!!
Sono totalmente d'accordo.
Mike Concordo sui cavi... io li compro senza svenarmi ..tanto non cambia.. ti dico sono iscritto in qualche gruppo di audiofili e si parla del tuo video .. Ovvio non bene !!! io faccio parte di quelli che credono che le paranoie sono altre ..vedi qualita della registrazione dei supporti e la costruzione dei diffusori che spesso non è fatta bene !!! Molto spesso la gente paga il Brand senza capire la realta !!! Continua cosi..grazie !!!
Detto questo (vedi commento precedente) giusto un paio di piccole precisazioni...:
È vero che i "segnali digitali" o vengono compresi o.. nisba, ci sono però alcuni casi ove ci si accontenta di... presumerli.
Per esempio è il caso purtroppo proprio dei normali lettori cd audio che quando non riescono a leggere tentano un'interpolazione per ricostruire i dati mancanti. Il risultato, quando ciò avviene, è tremendo.
Galeotta fu la fretta con cui i promotori dell'attuale cd audio dovettero definire i dettagli tecnici del supporto.
Sui cavi dei diffusori è dagli anni sessanta che predico solo l'uso di comuni cavi dal maggior diametro (e minore lunghezza) possibile: il motivo non risiede nella possibile perdita di qualche watt o tanto meno nel possibile riscaldamento dei conduttori, ma nel miglior trasferimento possibile, verso i diffusori, del fattore di smorzamento dell'amplificatore.
Come ben sai, le membrane degli altoparlanti vorrebbero muoversi... come piace a loro, ma qualsiasi movimento non imposto dall'amplificatore genera una f.e.m. che finisce nella bassissima impedenza interna di uscita dell'amplificatore che in quel modo frena duramente ogni oscillazione incontrollata del cono. Anche solo pochi decimi di Ohm introdotti dal cavo dei diffusori tendono inevitabilmente a ridurre drasticamente il fattore di smorzamento.
"Cassa chiusa" non è sinonimo necessariamente di sospensione pneumatica: è anche un baffle infinito è una cassa chiusa ma non si avvale dell'elasticità dell'aria contenuta all'interno per controllare il woofer: lo scopo principale è quello di evitare il cortocircuito acustico. La definizione "sospensione pneumatica" nasce appunto dall'esigenza di distinguere i due diversi sistemi.
Ciao Mike. Intanto complimenti per l'esposizione, la simpatia e il modo in cui esprimi le tue opinioni. Io non sono per nulla un audiofilo e sono molto scettico di natura (Carl Sagan Docet). Quello che esprimi sembra essere teoricamente perfetto... poi però penso ad esempio ai non vedenti e alla loro capacità (sviluppata nel tempo) di sentire/ascoltare. Statisticamente un non vedente ha portato al massimo possibile la sua capacità di sentire.
Ecco.. un non vedente di cui sopra... sentirà sicuramente meglio di me perchè è "allenato" a sentire.. e non certo perchè "crede" di sentire.
Ecco io credo (IMHO) che un Audiofilo ha nel tempo affinato la sua capacità di sentire arrivando a captare piccole sfumature che altri nemmeno percepiscono. Di norma un audiofilo serio è anche un buon conoscitore di musica e quindi sa esattamente cosa cercare in un determinato brano per capire se un impianto sta restituendo tutto quello che il brano può dare.
Diverso il discorso se partiamo dalla domanda: Tutti hanno bisogno di un impianto Hi-Fi con i cavi da 1xxxx euro? No assolutamente. il 90% non ha cultura ne audio ne musicale quindi un buon impianto stereo di qualità (e no non parlo della sound bar ma di qualcosina in più) copre le esigenze della maggioranza.
A volte ho l'impressione che si confonda quello che va bene con la maggior parte delle persone con quello che certe tecnologie possono fare.
Ps. Una trasmissione digitale in un pc è composta da 0 e 1 con tanto di bit di controllo alla fine. Quindi se qualcosa va storto nella trasmissione c'è la possibilità di richiedere il pacchetto "mancante". Nelle trasmissioni audio digitali questo non si può fare perchè non c'è "tempo" per verificare e richiedere la parte mancante.. l'impianto sta suonando. Ecco il perchè dei cavi digitali di un certo livello hanno il loro perchè per alcuni, pochi, audiofili.
Complimenti....tecnicamente perfetto. A qualche amico audiofilo che spende bei soldoni per l'hi fi dico sempre che non ascolta la musica ma l'impianto!!
E secondo te cosa significa audiofilo? Basta Wikipedia per farti capire che hai scritto una stupidaggine.
@@andreabincoletto8609 Lo so benissimo cosa significa audiofilo non ho bisogno di Wikipedia e tra l'altro l'alta fedeltà piace anche a me. Rispondo così "stupidamente" quando gli amici audiofili esasperano con domande tecniche assurde (per es. sui cavi) e appunto entrano in paranoia come dice il titolo del video, tralasciando magari l'acquisto di qualche disco o cd registrati ad arte per testare l'impianto e ascoltare contemporaneamente anche buona musica... ..perciò di quale stupidaggine va parlando...buon ascolto!!
@@gaetanolucciola3683 La stupidaggine consiste nel consigliare ad un audiofilo di non fare l'audiofilo. L'audiofilo ascolta l'impianto, come hai scritto tu in tono canzonatorio, ma lo fa con l'intento di spremere ogni stilla di buon suono da ciò che ha a disposizione o anche valutando nuovi acquisti. La musica è il mezzo, non il fine.
Se un amico appassionato di auto ti invita a provare il suo nuovo bolide elaborato e si lambicca il caervello perché gli manca un po' di coppia ai bassi regimi che fai, gli consigli di godersi il viaggio e il panorama?
Mi pare che la categoria degli audiofili sia tra quelle più maltrattate da gente che nemmeno sa cosa sia l'audiofilia. Boh...
@@andreabincoletto8609 Ma assolutamente non mi permetterei mai di dire a un audiofilo di non fare l'audiofilo ci mancherebbe altro non sono nessuno per fare questo almeno che non voglia uscirene con le ossa rotte...ripeto l'hi fi mi è sempre piaciuta e ho dei ricordi molto belli in questo campo ma credo che nella ricerca del suono perfetto qualcuno tende a esagerare...comunque buon ascolto e se lei ha questa passione le auguro tantissimi anni ancora di divertimento( penso sia la cosa principale).
@@gaetanolucciola3683 In ogni hobby c'è chi tende a esagerare, non è esclusiva dell'audiofilia. Quello che infastidisce è che si mettano delle etichette a una categoria, che - nella stragrande maggioranza dei casi - è composta da persone perfettamente equilibrate e capaci di valutare le priorità. E in questo, anche il titolo del video qui sopra non aiuta.
Guarda ti dirò una cosa: credo che alla fine, in chi formula certi giudizi da "esterno", ci sia solo una bella dose di invidia, vedendo quali cifre girano in questo mondo. Tutti convinti di poter far meglio con meno, ma non è questo il punto: se uno ha disponibilità può permettersi di investire in cose che ai "profani" possono apparire frivole. Giudicare è sempre sbagliato, lasciate che ognuno coltivi la sua passione a modo suo.
Buoni ascolti anche a te.
a riguardo: Rivista Nuova Elettronica n 172-173, pag 112, articolo "se non volete farvi spogliare" (facilmente reperibile il pdf in rete). Nell'agosto '94 la suddetta prendeva a schiaffi le riviste audiofile che volevano convincere i poveri utenti, a suon di articoli firmati da pseudoingegneri, che spendere botte di soldi dava il massimo della qualità. NE rispose con prove di laboratorio, analizzatori di spettro e altro. Un pezzetto di storia dell'audio che consiglio a tutti di leggere e che farà riflettere. Oggi, con internet, c'è rimasto solo Mike a smontare le teorie 😁
Sono un neofita e da quel che ho visto Ia community hi-fi di RUclips Italia è dominata da presuntuosi uomini di mezza età che sfoggiano i loro giocattolini e secondo me di musica ne capiscono ben poco. Grazie di esistere.
Fantastico! Divertente, spiritoso e molto competente. Complimenti.
Concordo con i ragionamenti fatti!I cosidetti esperti audiofili sono come i cosidetti fotografi spendono un sacco sull attrezzatura ma dopo guardi le fotografie e ti fai delle domande😃
@Mike: finalmente qualcuno che parla chiaro su tutta la fuffa che infesta il settore hi-fi. Ma hai dimenticato il punto fondamentale che invalida lo stesso concetto di "alta fedeltà": la registrazione. "Alta fedeltà" a cosa ? Non sappiamo in realtà come era l'evento originale che stiamo tentando di riprodurre con un impianto hi-fi, quello che abbiamo in mano è una registrazione (non importa su quale supporto, fisico o virtuale) che - ammettendo abbia origine da un evento reale - è stata elaborata e manipolata in studio da filtri, compressori, processori di tutti i generi in base alle scelte dei tecnici del suono. Nessuno può sapere come era in realtà l'evento originale, e di conseguenza nessuno può sapere se la riproduzione data dall'impianto gli si avvicina o meno.
Ancora di più: talvolta l'evento originale non è mai esistito, e quello che sta dentro il nostro supporto è una totale "creazione" a tavolino tramite composizione di più registrazioni effettuate in tempi e luoghi diversi (esperienza personale).
Ciò che cerchiamo di raggiungere con un impianto hi-fi è solo la coerenza con quella che è la nostra personale idea di "riproduzione realistica", non una cosa reale e oggettiva. Ovvero: l'hi-fi non esiste, divertiamoci con la my-fi.
I cavi possono fare la differenza sulle lunghe distanze, ma nel piccolo di una stanza è impercettibile
Io ho smesso di discutere di queste cose circa vent'anni fa.
Quando in casa di un audiofilo propietario di un impianto di decine di migliaia di euro discutendo con costui mi sono accorto che non voleva parlare di musica, del brano o dell'artista che sceglievano di ascoltare, ma del tin tin, o del boom boom che con il suo impianto era più facile ascoltare...
Preferisco discutere di musica...
Hai citato i conndensatori e giustamente hai detto che non è ci sia tutta questa differenza, per esempio gli elottrolitici, nelle loro caratteristiche è chiaramente citata la durata nel tempo, di solito la vita media di un elettrolitico è specificata in 2000, 5000, 10000 ore, questo dato si riferisce a quando il condensatore è spinto a lavorare al massimo, ciò accade solo se il condensatore è usato nelle alimentazioni, se è usato come disaccoppiamento tra sezioni di circuito non viene sottoposto a grossi passaggi di corrente e difficilmente si deteriora nel tempo (tra i vari circuiti operazionali), una dimostrazione pratica ce l’abbiamo nelle varie lampadine a basso consumo, per questioni di dimensioni qui gli elettrolitici sono più piccoli possibili e spinti a lavorare al massimo, è molto probabile che il primo componente che ci smolla e fa smettere alla lampadina di funzionare sia lui o che comunque smettendo di funzionare rompa qualcosaltro. Parlando dei condensatori in polipropilene MKP al posto di quelli al poliestere MKT è praticamente obbligatorio usarli nei filtri crossover passivi, specialmente nelle casse professionali che sono spinte al massimo, cio è dovuto al fatto che i MKP ad alta frequenza hanno una resistenza serie minore e perciò scaldano molto meno dei corrispondenti MKT, in vita mia ho riparato vari crossover con MKT bruciati mai ho visto MKP bruciati piuttosto si brucia il driver delle alte frequenze prima. Ovvia l’accortezza di distanziare resistenze che scaldano e possono aumentare la temperatura di eventuali condensatori nelle vicinanze.
Induttanze su nucleo o in aria, qui vi sono grosse differenze, non è che ci sia la migliore o la peggiore, qui la differenza la fà prima di tutto il nucleo che deve essere in grado di tenere tutta la potenza senza saturare, le ditte specializzate nel fare induttanze per crossover lo sanno bene e usano materiali che sono un pò il loro segreto, quelle in aria non hanno questo problema e non saturano, il problema di queste ultime è un’altro oltre ovviamente al maggior costo, è che più lungo è il filo più è alta la resistenza, quindi più potenza si dissipa sul filo piuttosto che nell’altoparlante, e qui casca l’asino audiofilo che spende 500 euro in un cavo di potenza di 8mmq di sezione lungo 2 m per avere poi una bobina in serie avvolta in aria costosissima con 50m di filo, forse è meglio fare il contrario o no😁
mooolto bravo complimenti, spieghi semplice e chiaro.
Tutto chiaro come il sole
Esposizione senza mezzi termini e mezze misure.... Complimenti !
..ma ci sarà sempre qualcuno che preferisce la filosofia alla matematica e ti dirà che sei "tropo professore"..ma tanto è..
Le paranoie e le fisse devono giustificare le spese folli....
Ahahahahahahahaha..... Mi fai morire! anche a me gli audiofili fanno innervosire :D Buon Natale ;)
Bravo! E quando uno SA le cose, le spiega anche meglio!
Grande Mike... video semplice e pieno di verità...bravissimo
Pienamente d'accordo su tutto Mike. Il troppo storpia in tutto.
Unica cosa, se c'è chi vuole farsi fregare soldi cacchi suoi.
Anzi perché non li danno a noi?
Caro Mike, a parte che mi fai ridere un casino. Però, sono completamente d’accordo con te. Dal mio punto di vista vale molto di +1 buona realizzazione dei diffusori chi sono poi quelli che ti fanno sentire la musica, e il loro posizionamento.inoltre, una parola vorrei spenderla sul trattamento dell’ambiente di ascolto, e anche sul trovare la posizione corretta di ascolto.queste cose, valgono molto di più della scelta dei cavi
Non è l'orecchio che ascolta ma il cervello per mezzo dell'orecchio😊
Credo ci sia una certa differenza tra la teoria e l'esperienza personale.
Nell'ascolto diretto entrano in gioco tante variabili, in primis il gusto soggettivo.
Gli amplificatori, fortunatamente, non suonano tutti allo stesso modo.
Sarà strano, ma ho riscontrato differenze tra un cavo di potenza in rame rosso ed uno in OFC o tra uno in rame ed un altro in rame argentato.
Idem tra i cavi di segnale RCA e quelli XLR.
Se poi si usano le cuffiette col cellulare, allora è un'altra cosa.
se ascolti dal cellulare con una cuffia di classe con l'impedenza molto bassa senti alla grande! Guarda caso la maggior parte degli "audiofili "ascolta rock e metal giusto per parlare di gusti. Per chi ha un orecchio raffinato questo tipo di musica è un ricordo dell'adolescenza da ascoltare solo quando la nostalgia fa capolino., La musica è ben altra e un impianto deve suonare bene con quella non con le distorsioni spaccatimpani di strumenti musicali elettrici suonati da cani che si spacciano per musicisti!
Mi piacciono molto i tuoi ragionamenti perché mi sembrano la soluzione giusta per la realtà delle cose, la cosiddetta quadra del cerchio, purtroppo o per fortuna le cose che sono su carta perfette non è detto che lo siano o che servono nella realtà, unico neo del video... Se mi metti il gatto mi distraggo 😍 e non capisco più niente ❤️❤️❤️
Parafrasando un noto cantautore della mia epoca, direi: "Ho visto anche degli audiofili felici...", o per meglio dire, una volta uno l'ho conosciuto! 🤭
Tu sei forte, ma Seppia è adorabile! 😸
Mike, la mia stima per te sta arrivando a livelli stellari... è rarissimo non trovare ciarlatani che fomentano certe false credenze, la cosa bella è che spesso costoro sono davvero convinti di quel che dicono e non ci lucrano nemmeno su. Naturalmente tu sarai un ottimo tecnico e sicuramente hai detto cose giuste, ma come saprai meglio di me non c'è niente da fare, quando la gente è convinta delle cose non c'è modo di fargli cambiare idea.
#complottistiaudio
@@MikeBorgheseAudio mica solo audio.... lo scorso anno ho fatto un video dove parlavo male del laserdisc, ancora ricevo commenti di insulti ora, non c'è niente da fare, l'appassionato, anche davanti all'evidenza negherà sempre
@@Psycho93 Non ci resta che sospirare
Sempre realistico nei tuoi video.
Purtroppo le caratteristiche "di targa" di tutti gli speakers sono ingannevoli, non perché non raggiungano certe frequenze (che siano 20hz o 20khz) ma perché noi poveri umani, come dici tu, non possiamo arrivarci, semplice.
Basta un semplice EQ digitale vst per verificarlo, buttateci il suono che volete e fate scorrere passabasso o passa alto verso i loro limiti udubili e leggete la frequenza...
Seppia, bellissima..
Ciao grazie per il video molto interessante. Senti, ho un dubbio: ho sempre letto su riviste che si occupavano di musica e hi-fi, fin dalla fine degli anni 70, in rubriche che parlavano di suggerimenti ai lettori, che era possibile associare a degli amplificatori in particolare certi tipi di casse con caratteristiche specifiche cioè poter far si che l'accoppiamento tra amplificatore e casse potesse essere ottimale. Questa cosa mi ha sempre lasciato nel fino a che non ho letto di recente che gli amplificatori con un certo tipo possono davvero "smuovere" diciamo meglio le casse a seconda delle delle loro caratteristiche tenendo conto di alcuni precisi parametri. È un piccolissimo passo in avanti, dove potrei saperne di più?
Grazie.
Concordo su tutto, a certi "audiofili" bisognerebbe tirargli le orecchie :-)
Io ho fatto varie casse da componenti presi da discarica più che soddisfatto del lavoro!
nella catena della qualità audio, la cosa più importante rimane il: Cotton Fioc :-)
Ottimo Ottimo Ottimo video👍👍👍👍 ho perso il conto di quante PARANOIEINUTULI! mi sono fatto prima di iniziare a capire meglio cosa mi soddisfava. Il semplice piacere di ascoltare la musica che ci piace senza malditesta anche a un volume leggermente alto è stato il primo risultato. e poi si continua, arriva l'amico : bello si sente bene devo comprare lo stereo vieni con me lo scegliamo insieme. Un altro : belle queste casse me ne fai un paio anche a me? Ecc.ecc.ecc.
Anni 80 😃😃😃 per una camera cavi da 5 o max 10 metri ma che c.............
Grazie Mike mi accendi sempre i ricordi 👏👏👏✌
Con il dovuto rispetto a chi vuole oggetti di prestigio blasonati costosi per il puro piacere di possedere cose per pochi eletti (questo secondo me è il vero motivo, e chiunque a diritto di spendere i suoi soldi come vuole) da vecchio cultore di musica e HI-FI sono d'accordo sulle tue posizioni, i famosi 'dettagli' tanto proclamati da alcuni 'Audiofili' sono esclusivamente delle manie di perfezione che non incidono minimamente nella globalità di un' ascolto in alta fedeltà, sono altri i parametri che incidono e si possono raggiungere anche con costi contenuti seguendo l' ABC dell'alta fedeltà Ambiente e posizionamento qualità della sorgente della conversione analogica dell'amplificazione e della diffusione, avendo tutto ciò il resto incide forse allo 0,5%. Un saluto.
Sei un grande!! 92 minuti di applausi...👏👏👏
ottimo video come al solito
c'era un video su YT in cui il tuo connazionale spendeva un sacco di soldi in cavi, piattaforme, sollevatori di cavi, filtri di alimentazione, ecc ecc ecc, per poter mettere una TROMBA sull'altoparlante come decorazione
Qualche giorno fa ho avuto la possibilità di provare nel mio impianto - che conosco bene - un cavo Qed (XT40i) e un Audioquest di qualche anno fa (flx slip 14/4). Nonostante i limiti fisiologici imposti dall'udito umano di cui si è parlato posso garantirvi che la differenza comunque è stata percepibile. Quello che posso dire è che talvolta le differenze non sono percepibili, a volte invece risultano distinguibili. Un ruolo fondamentale lo riveste anche la catena, che potrebbe essere pure semplice ed economica, la quale però dovrebbe essere in grado di rendere udibili le differenze.
Hai imposto un "equalizzazione" tramite un cavo, ma a livello puramente elettrico, tolti casi limite, non cambia nulla..
Finalmente uno che dice le cose come stanno, bravo io sono anni che mi confronto con "audiofili" che sono solo fissati e mi dicono che cambiando la spina di alimentazione il suono migliora!!!! senza contare poi tutto il resto, watt; cavi, connettori, ecc.
Cambiando la spina di alimentazione il suono migliora soprattutto se è molto bella e molto costosa.
@@etabeta8480 da qualche parte ho visto davvero in vendita cavi di alimentazione con spine Schuko con i contatti dorati
Bravissimo. Abilità rara nel rendere semplici le questioni complesse, soprattutto esatte.
bravo come sempre e qui sei ancora piu bravo! gli audiofili intrinsecamente definiti , purtroppo non sanno veramente nulla di tecnica e di tecnologia. eppure si propongono come i guru di dogmi incontrastati... nel peggio del fanatismo e del contraddittorio, rinnegano e denigrano l'operato di tecnici e della tecnologia, che loro stessi osannano come fosse l'oracolo dell'edonismo fine a se stesso. ne sento molti che si spippolano le sinapsi con i supermega esotech cavi e cavicchioli da costi inconcepibili, per poi non voler capire che la molecola del rame è una sola . cu29 simbolo e numero atomico. non solo, non capendo una mazza su cosa siano e su come si diffondono le interferenze sia prodotte da una rete che captate via etere, si affidano alle magiche scatolette di legno o di altre diavolerie stupide e d inutili, per pavoneggiarsi sui loro acquisti. quando in alcuni post, ho cercato di far capire l'estrema importanza di trasferimento ottimale di energia; su linee ad accoppiamento tra bassa impedenza dinamica in uscita da un generatore e alta impedenza di un utilizzatore, compresi esempi tecnici , mi sono visto deriso . quello che a me interessa, non è sicuramente il meccanismo mentale dell'ignoranza, cio che mi preme è il saggio divulgare delle idee, del sapere e della comprovata tecnica che aiuta e serve a tutti. a maggior ragione per chi ne è totalmente a secco , diventa di grande utilità per muovere i primi passi su trattati che possono essere e lo sono su tanti aspetti, ostici e di non facile comprensione. per te e per come ti "muovi" in questi video , posso solo dire ,che meriti sempre un plauso e 1000 bravo , ogni volta che divulghi trattati di tecnologia. P.s: ho cambiato solo la mail di iscrizione a youtube ma sono un tuo follower da circa 1 anno. saluti!
Grazie mille dei complimenti Bernard !
Forse anche per quanto concerne nel campo delle cuffie Hi End , ci facciamo delle paranoie !
Non sono convinto che ci sia bisogno di un rodaggio perché un paio di cuffie funzionino al top ;
A mio parere sono le nostre orecchie che si fanno un nuovo rodaggio ad ogni paio di cuffie nuove !
Quello che voglio dire, è che quando siamo convinti che le cuffie suonino meglio, è perché sono le nostre orecchie che si sono adattate al tipo di suono che le cuffie trasmettono.
Ti lascio un commento.
Sei il nostro Mito😁🎹🎺🎻🎸📯🎼💪👍
Preoccupatevi più che altro del contatto, cioè della qualità delle prese maschio femmina
Ciao,un suggerimento per un amplificatore stereo?
Ormai si trovano in commercio degli economici ampli cinesi in Classe D che suonano da dio a prezzi incredibilmente bassi.
Potresti suggerirmene un paio?Ti ringrazio in anticipo
@@pierregabella4161 Avvertenza: comprare ampli dalla Cina è conveniente ma ha i suoi rischi, ovviamente. Al costo dell'ampli vanno aggiunti una ventina di Euro per l'alimentatore. Va bene anche uno universale da PC settato alla massima tensione sopportabile dall'ampli.
@@piemmetubo ti ringrazio per il consiglio ma non hai risposto alla mia domanda
@@pierregabella4161 Argh! Google mi ha cancellato i due link ad Aliexpress :-(
Cerca lì con chiave Breeze Audio e ti si apre un mondo.
Hai ragione su tutto
Anche su "si potrebbe esere stati fregati" è corretto!!!
Anzi.. È corretto 2 volte 😁
Sei molto preparato e piacevole da. Ascoltare ma mi permetto di segnalarti una tua carenza : la scarsa conoscenza o ignoranza del enorme miglioramento sonoro nel ascolto di un CD appena tolto dal freezer!! (ovv ironic mode on).
30 e più passa anni fa ebbi uno scontro con un uomo pipistrello che asseriva il fatto.
Davanti ad altri 5 cosiddetti audiofili feci un blind test...
Si scopri che forse il free, er di casa mia era meno musicale del casa del audiofili in questione! :))))))
Bellissimo compendio, che sottoscrivo al 100%.
Purtroppo tutti gli argomenti che hai trattato sono Dogmi di Fede: gli unici modi con cui si può far cambiare religione a qualcuno/a sono un innamoramento o la tortura. E neanche quelli funzionano sempre. 😂😂😂
io ho risolto il problema dell'alta fedeltà .... sono completamente sordo .... cazz me ne freca a me !!
Complimenti ! Spieghi un sacco bene e non fai marketing .. cosa si può volere di Più !!!
Ciao Mike, pensi che anche le ciabatte HiFi che filtrano le interferenze di rete siano una paranoia da audiofili?
Grazie per il video molto interessante
Per rispondere seriamente dovresti farti questa domanda: in rete tipicamente quali e quante interferenze ci sono?
Il cavo oxigen free consiste nel fatto che filo rame o lega argento.. Viene estruso in modo tale da non lasciare ossigeno all interno del cavo impedendo al filo di ossidarsi alla lunga e ottenendo una resa migliore nel tempo
A me pare che, anche nel caso dei cavi, prevalga nell'audiofilo medio il piacere nel possedere l'oggetto cavo piuttosto del piacere nell'ascoltare bene la musica che tale cavo dovrebbe trasportare....
Quindi, concordo in pieno con il contenuto di questo video...
Ti sei meritato la mia iscrizione...un dono RARO...complimenti mi trovi totalmente d' accordo
....ma si tutto giusto! Ci vorrebbero addirittura degli strumenti che controllano gli strumenti di calibrzione😂
Bellissimo video Mike, grazie.
Per quanto riguarda invece le puntine dei giradischi, una vale l'altra dal punto di vista della qualità del suono? o c'è differenza tra una puntina di fascia bassa ed una molto più costosa?
Se non ci fosse differenza quelle "molto piú costose" non le comprerebbe nessuno...
@@torintalcul e perchè allora con i cavi costosissimi non cambia nulla rispetto ai cavi economici?
@@picseba2756 sei sicuro che non cambia nulla?...non fidarti di quello che dicono gli altri, fai le tue esperienze e poi decidi.
Comunque si, nella maggioranza dei casi una puntina piú costosa suona meglio di una poco costosa, così come un giradischi, un amplificatore, i diffusori ecc...
Certi cavi si potrebbero riciclare per caricare le Tesla. Roba che su quella lunghezza porta 100kW 😂
Mike, non hai le idee chiare sulla vera Alta Fedeltà. Ti chiedo scusa se te lo scrivo, ma stai dando un sacco di informazioni che non voglio dire sbagliate, ma inesatte, incomplete, inappropriate. Non si diventa tecnici del suono, esperti audiofili in poco tempo.
Quello che tu stai dicendo può ed è in buona parte vero ma NON per i livelli veramente esoterici (che brutta parola), quello che tu dici va bene per i normali impianti hi-fi che la gente ha (non tutti si possono permettere la Ferrari, una Pagani o Lamborghini) scusa il paragone, vivo nella motor valley)
Non deridere “gli audiofili esoterici”, stai pestando una m…. 💩
Buon lavoro comunque. 😊
Col passare degli anni ho compreso che la maggior parte del commercio si basa sulla bugia e su caratteristiche che spesso sono rilevabili con degli strumenti ma non a livello un umano. In tutti i campi dove la parola "PASSIONE" è anche sinonimo di fregatura. Perché spesso chi coltiva qualche passione si fa fregare dell'entusiasmo e ignora molte altre cose. In in certo senso chi ha una passione viene "truffato" da un narrazione appositamente creata per ipnotizzare l'acquirente. Così vediamo biciclette che costano come auto, cellulari da 1000 euro di cui la maggior parte di chi li di chi li acquista ne fa un uso come un telefono da 100 euro, televisori che promettono di entrare nello schermo, (chissà se qualcuno ha mai fatto la prova su un vecchio pc, a cambiare le impostazioni dello schermo da 16 milioni di colori a 36 non accorgersi della differenza) e impianti audio allucinanti che fanno credere di poter ascoltare chissà che cosa. Anche se ora sarò criticato. Credo fortemente e lo riscrivo, che per la maggior parte delle volte le persone vengono inconsciamente truffate. E lo scrive uno che al tempo faceva parte di quella categoria, avendo speso ben 25.000 nel corso degli anni in elettronica. Che andava alle mostre del suono e rimaneva entusiasta dalle "sfumature sonore" come le chiamavano per chiederti 10.000 euro per un ampli. Poi un giorno ti si accende la lampadina quando scopri che un lettore Denon da 1.800 euro suona come un lettore di marca anonima ma che al contrario masticava tutto pure i dischi rovinati senza problemi. Non la tiro per le lunghe anche se avrei molti molti molti altri esempi... Detto questo ci sono due categorie di persone che vendono elettroniche audio - gli onesti e i disonesti - i primi sono consapevoli di tutto ciò che ho scritto e guidano il cliente attraverso la loro esperienza e professionalità, all'acquisto di un impianto più che valido senza dover accendere un mutuo. I secondi sono quelli che ti vendono il fumo facendoti credere nella super qualità dei componenti, (che sicuramente non nego ci sia) ma che la tua parte umana non coglierà affatto per vari motivi o che ne potrà cogliere una parte minima che non ne giustifica la spesa. Insomma sarebbe come avere una Ferrari ma la tua vista permette di guidarla massimo a 80kmh... però riempie il tuo ego davanti agli altri, ed è proprio con questo che ti fregano. meditate gente, meditate... grazie comunque per i tuoi video che sono comunque interessanti...
Grande Mike. Io mi sono fatto 2 domande quando ho connesso 2 digidesign 192 su computer diversi Aes ebu. E con mia grande sorpresa cambiando il cavo aes ebu cambiava il suono. Non mi chiedere perché, non lo voglio sapere neanche io. Fatto sta che per scongiurare l effetto placebo ho fatto test della controfase e non si annullava tra i 2 cavi. Collegamento aes ebu con clock identico tra 2 schede professionali che hanno il reclock del input. Boh da allora sono molto piú prudente a dire "é una cagata ..." magari é semplicemente uno step che ancora non ho raggiunto. O esagero la scienza ancora non ha capito tutto. Buon lavoro
Gran bel video. Pacato e ben argomentato. Complimenti. Attento solo a una cosa: Cesare ha avuto 23 pugnalate, qualche produttore di cavi of potrebbe essere tentato di replicare 😁
Finalmente in pieno accordo con tutto ciò che hai detto. Aggiungerei che nella scala delle priorità di spesa per i vari componenti di un impianto audio, spenderei il 70% del baget per le casse acustiche.
Almeno il 50% del budget dovrebbe andare nel trattamento acustico della stanza, poi su ciò che rimane concordo con te.
@@MikeBorgheseAudio non a caso avevo parlato del baget per i vari componenti strettamente riferito all'impianto audio
@@pinospadavecchia1
...Mike ha cercato di correggere il tuo errore, con diplomazia... 🙂
Ma non ha ottenuto il risultato sperato. "BUDGET" non "baget"...
Sono assolutamente d’accordo sui contenuti del video e mi piace anche lo stile espositivo. Io, da potenziale “tossico audiofilo”, piuttosto che andare alla ricerca del SantoGraal ho sempre preferito cercare un suono rispettabile con una spesa contenuta. Anche perché non stampo soldi. Chi mi conosce sa che ho sempre ascoltato musica in modo dignitoso, pensando che avessi chi sa quale impianto alieno. Non è così, ho solo un discreto orecchio e rispetto il lavoro di chi ha prodotto l’album. Per questo odio i sub-woofer, le sound bar e gli accrocchi home theatre. Anche laddove ci sono mega impianti esoterici se scavi a fondo trovi sempre un’area di incoerenza. E guarda un po’, il trattamento acustico della stanza è spesso sottovalutato (per varie ragioni) ma è una variabile cruciale. Serve equilibrio e coerenza. Ti seguo, bravo!
Poi però mi piacerebbe sapere quale sarebbe il messaggio(tecnico) originale dell'autore(ammesso che sia consapevole di questo) di un determinato brano , perchè se riproduci lo stesso formato su 10 impianti diversi (anche di elevata qualità) sicuramente si sentiranno 10 cose diverse, la precisione quindi già va a farsi benedire
A questo punto la riproduzione diventa soggetta ai gusti personali (ad esempio mi piace di più questo impianto invece di quell'altro, poi magari farò anche delle modifiche per adattarlo ai miei gusti, sempre personali)
quindi meglio godersi il messaggio musicale che almeno quello più o meno rimane invariato, e tanti saluti all'audiofilìa
Il messaggio è sempre la parte più importante del brano, concordo.
@@MikeBorgheseAudio per me per contenere le differenze è come dicevi tu che(considerando che gli impianti in fondo a monte caratterizzano meno il segnale, i diffusori invece "colorano" molto di più) si dovrebbero usare almeno delle casse monitor con la loro risposta piatta, inoltre si dovrebbero ascoltare in un ambiente ben trattato, così si ridurrebbero molto le differenze, ma ho dei dubbi che anche così facendo ci sarebbero comunque molte differenze lo stesso all'ascolto
condivido in pieno il tuo pensiero ..........
quello che dici e' pura verita' su tutto riguardo ai cavi e etc e' statodocumentato anche da nuova elettronica ai tempi e si giunge a quello che dici tu x questo sei una persona seria che merita fiducia ciao
Come fuorviare a chi si avvicina al mondo della buona riproduzione musicale. "Get better sound" se lo trovate comprate questo libro, in pratica c'è un po di tutto e non si discosta molto da quanto dice l'autore del video, con l'unica differenza che Jim Smith (autore del libro) ha alle spalle oltre 40 anni di esperienza.
Completamente d'accordo, sempre sostenuto!
I cavi dentro le casse non hanno bisogno di essere particolari, fanno un tragitto talmente breve !.
Senza nominarlo credo di sapere chi è quell'audiofilo che in un video RUclips depreca i cavi economici nelle casse,è il noto proprietario di una piccola ed infima etichetta discografica per audiofili che produce musica tanto ben registrata quanto solitamente assai noiosa...quest'individuo è proprio il prototipo dell'audiofilo pieno di paranoie che crede nelle cavo-late ed in tutto il resto inoltre ci ho avuto a che fare ed è una persona con una puzza sotto il naso pazzesca.
Questa persona ha anche affermato che un cavo XLR per microfono è cosa ben diversa da un cavo XLR per linea e vorrei sapere dov'è tutta questa differenza secondo lui.
non sarà mica quello che per dire una cosa semplicissima impiega un ora di video? mister Lincetto giusto per fare nomi?
Beh,vedo che anche senza far nomi ci intendiamo bene lo stesso.
Splendido! Dedicato a tutti i terrapiattisti dell'alta fedeltà. Grazie
Mi stai aiutando a disintossicarmi dalle paranoie audiofile..... purtroppo gli audiofili quasi sempre non sono tecnici e proprio per questo motivo i venditori li hanno sempre presi in giro e con la scusa di ottenere sempre di più hanno creato un mercato del tutto inutile ma molto redditizio per loro. Vedasi i cavi....che costano un casino ma sempre meno di un nuovo ampli o delle nuove casse, cosi siamo spinti a spendere per migliorare quello che nell'immediato non riusciamo a cambiare... e loro "fanno cassetto" fino al momento del vero e proprio acquisto che ci dissangua. Io credo che nulla vada lasciato al caso, si parte dalla presa elettrica e si finisce ai diffusori, ma questo non vuol dire spendere 1000 euro per i supporti dei cavi di potenza, come dici tu non sono percepibili certe cose, fanno persino fatica ad essere misurate da apparecchiature molto più sensibili delle nostre orecchie. Bei video Mike, solo chi non è prettamente del settore può aprirci un po' gl'occhi. Grazie
Aldilà delle leggende audiofile i cavi oxygen free hanno qualità che tu non hai menzionato, e sono utilizzati principalmente in altri ambiti. Per quel che riguarda l'audio un effetto benefico è quello di una più alta refrattarietà all'ossidazione. I cavi hanno un importanza in campo audio non proporzionale al costo però, ma se l'e differenze si sentono in impianti di estrema trasparenza. La cosa certa è che non si otterrà un miglior suono spendendo di più, ma provandone diversi tipi si possono ottenere differenze. Se poi parliamo di giradischi e testine MM le differenze di capacità fra diversi tipi di cavi portano ad ottenere risultati completamente diversi. Quindi criticare il fighettismo hifi è giusto, ma essere troppo superficiali è sbagliato
Complimenti!
A volte si configura il reato di circonvenzione di incapace❤😂😂😂
Bravo Mike, bel video molto "limpido". Già sai che come al solito si scatenerà un casino, quanto ci vorrà prima che salti fuori il fantomatico impianto rivelatore? Hi-fi con i piedi per terra! Poi ognuno spende e si diverte come meglio crede!
Qualcosa di hifi coi piedi per terra lo sto progettando, ne saprete di più col tempo.
@@MikeBorgheseAudio non vedo l'ora!!
L'impianto rivelatore 🤣 più musica e meno pippe mentali.
Bravissimo, complimenti !
Ogni tanto vorrei dirlo a un amico di 68 anni che continua a progettare pre a valvole… vorrei spiegargli cos’è l’effetto raddrizzante e la distorsione di seconda armonica che dà il suono caldo che tanto ama. Poi mi dice quanto suonano meglio i suoi flac 192/24… e lascio perdere
Ho suonato in gruppi rock e pop e in orchestre di musica classica. Nell'acquisto di componenti e cavi hi-fi ho sempre usato l'orecchio per giudicare. Conosco molti strumenti e so come suonano dal vivo, e se il suono dell'apparecchio si avvicina a quello dal vivo, lo compro.
bravo e scegli in base a cosa ? devono suonare bene con il rock o con la classica o con tutte e due?