Capisco l’ansia da numeretto salvafila nelle situazioni ludiche e aggiungo che a me mette proprio ansia in generale che qualcosa di privato come girellare tra i libri e sceglierli diventi un rito collettivo con annesso carrozzone e gente che si vanta di essere stata al Salone (bravi, bene, bis). E quindi sono anni che ci voglio andare e non ci vado mai, ma prima o poi ci andrò anche solo rivedere lo stand di Ippocampo 😊 Coccole per Sara!! 🤗🤗🤗
Capisco cosa vuoi dire: credo sia un po' la stessa cosa, il notare quando un'esperienza viene vissuta in modo "cannibale", aggressivo. Quando riguarda qualcosa che per me ha un valore umano la patisco ancora di più. Sono diventata con gli anni un po' troppo sensibile alle atmosfere aggressive nei contesti che per me hanno un significato.
Buonasera Sara, guardi io ho un lavoro su turni e capita di lavorare Natale, Compleanno, Ponti da 25 Aprile o Primo Maggio e non ho Blue Monday o stress da rientro. Mi ha incuriosito il capitolo Minibombo, ho provato a regalare libri ai nipoti del primogenito di mia cugina anni fa. Il primo volume dei Mumin e Il Meraviglioso Viaggio di Nils Holgersson della Lagerloef. Piaciuto? Mia cugina disse bello ma non so se sia stato letto o meno. Da bambino mi compravano libri e si leggeva. Anni dopo rifiutavo le letture, tranne gli obblighi scolastici.
Questo è stato il mio primo Salone e l'ho trovata una bella esperienza non solo per la grande offerta editoriale che c'era ma perchè ho potuto incontrare alcuni creator che seguo da tempo. Mi dispiace non esserci incrociati anche perchè non seguendo tutti i tuoi video non sapevo che saresti venuta. Come libri ne ho presi un bel pò ma te ne cito uno poichè trovo possa essere bello anche per tuo figlio. Si chiama L'imprevisto di Erika de Pieri, edizione Lavieri (allo stand però era disponibile solo il secondo volume e, credo, il quarto). E' un albo illustrato su un orso polare che diventa genitore adottivo di un pinguino. Come l'ho letto l'ho subito preso e ho voglia di recuperare gli altri volumi perchè l'ho trovato molto tenero come libro.
Io quest'anno non sono riuscita ad andare per impegni multipli di mio figlio. Il prossimo anno lo indurro' a bigiare gli impegni sportivi e musicali promettendogli montagne di libri e fumetti😅❤
Non conosco Librokilo, fammi sapere com'è! Lo Scarabeo ohimè non l'ho proprio visto perché tutto il padiglione Oval l'ho girato in modalità Roomba, sbattendo contro gli stand in ordine casuale!
Non ti ci metto la mano sul fuoco perché essendo comunque libera professionista ho la P.IVA da sempre e dichiaro ogni cosa con quello, ma CREDO che non sia necessaria, per pubblicare in self. I diritti d'autore possono venire dichiarati tranquillamente come diritti d'autore (sia da autori self che da autori editi), credo. O comunque ricadere nella quota della ritenuta d'acconto. Se vorresti farlo anche tu, parlane col tuo commercialista, non credo ci siano problemi.
@@boerosara Ciao magari fosse così facile Stai attenta Ci sono diversi commercialisti online che fanno ter.orismo istigando il fisco I loro clienti sono personaggi che si fanno scrivere i libri chissà da chi per lo più manuali e ne pubblicano decine all' anno È ovvio che loro sono imprenditori Ci sono tanti autori che scrivono sotto nei commenti che la loro è una interpretazione arbitraria che non riguarda chi scrive di proprio pugno i suoi libri Alcuni commenti sono lunghissimi con tanto di citazioni di leggi specificando che il contratto con Amazon in italiano non ha valore legale perché è una traduzione automatica Amazon non è un semplice distributore ma funge da editore in quanto è lui che stampa e mette in commercio l' imprenditore gli consegna il prodotto finito deve affittare il magazzino e cose del genere E lì ci sono le prime crepe Sì lo puoi pubblicare senza la partita iva ma non puoi farlo editare non puoi farlo impaginare la copertina la devi fare tu La pubblicità neanche a parlarne Tutte cose che sono sono inventati di sana pianta interpretando in maniera arbitraria il contratto di Amazon in italiano La partita iva per professionisti per loro non va bene ci vuole quella dei commercianti con tanto di iscrizione al registro imprese Inps e tutto il cucuzzaro Qualcuno gli ha fatto notare che il codice che indicano loro è per la vendita diretta con Amazon è vendita indiretta ma loro persistono Equiparare un autore che impiega magari anni a scrivere il proprio romanzo a persone che di fatto sono editori di melma ci vuole uno stomaco forte Ovviamente ci sono avvocati e commercialisti che la pensano diversamente ognuno con le proprie sfumature Praticamente ê il far west ognuno fa ciò che vuole Nella pratica se una persona vuole stare tranquilla per autopubblicare deve aprire la partita iva Questa è l' Itaglia
Guarda, in tutta onestà non conosco per niente il mondo di cui parli (commercialisti online, imprenditori che pubblicano decine di libri l'anno, ecc.). Mi riferivo semplicemente al privato autore self che vuole autopubblicare il proprio romanzo. E lo può fare tranquillamente: a fine anno KDP produce i documenti fiscali da presentare al commercialista per la dichiarazione dei redditi. Avendo io partita IVA, no problem, faccio tutto con quello - ma per gli altri mi risultano dichiarabili come royalties (percepivo royalties da editori "fisici" da giovanissima, prima di aprire una partita IVA, e le ho sempre dichiarate senza problemi). Per qualsiasi dubbio è meglio parlare direttamente con il proprio commercialista (fisico) mostrando a lui/lei il contratto senza cercare interpretazioni in rete. (Quanto al non può farlo editare/impaginare, su questo ti posso dire abbastanza con sicurezza che è falso. Chiunque, qualunque privato, può avvalersi di un servizio da parte di un libero professionista - editor, grafico, ecc. - che gli emette regolare fattura. Il contratto tra loro finisce là, a prescindere dall'uso che dell'output farà il committente, al fisco di quello non ne frega nulla. Puoi tenertelo nel cassetto o pubblicarlo su Amazon o regalarlo sul tuo sito. Hai pagato un professionista per farti un lavoro, stop).
@@boerosara Ciao Per certi fiscalisti non è così In un commento una professionista con partita iva che aveva già pubblicato libri su Amazon chiedeva chiarimenti Libri scritti da lei Risposta Deve iscriversi al registro imprese Aggiungere il codice attività Registrarsi gestione commercianti Non si scappa Se gli parli del diritto d' autore rispondono che Amazon non è una casa editrice Sei l' autore di te stesso un imprenditore In tanti hanno sottolineato che sono privati cittadini e hanno scritto loro il libro Risposta Chi svolge questa attività in maniera continuativa e organizzata deve aprire la partita iva Tradotto se scrivi un libro uno solo però in modo amatoriale lasciando doppi spazi refusi e più ne ha più ne metta ti danno il loro bollo di approvazione altrimenti partita iva Altra domanda Se pubblico un libro tramite Amazon scritto da me non sono obbligato ad aprire partita iva sono royalty Risposta Amazon non opera come una case editrice per la vendita dei suoi libri è richiesta la partita iva Non se ne esce Per loro il contratto di edizione è l' unico mezzo per i diritti d'autore Amazon è un distributore le sue non sono vere royalty Se pubblichi senza partita iva lo fai a tuo rischio e pericolo Capisci che la loro interpretazione forzata porta acqua al loro mulino Spaventa molti potenziali autori con danno per chi svolge editing e illustrazioni Rende precaria la situazione degli autori che non si sono fatti intimidire Fomenta il fisco a perseguire gli autori che pubblicano con Amazon senza partita iva Trattati come criminali Il ministero della cultura che dovrebbe fare luce su questo tema nemmeno una parola In teoria il diritto d' autore dovrebbe salvaguardare il lavoro degli scrittori Alcuni impiegano anni per scrivere la propria opera Secondo loro l' unica opzione è il contratto di edizione Cosa importa che ci sono tanti esempi di autori ignorati dalle case editrici poi diventati famosi che si sono autopubblicati Ci sono anche autori insoddisfatti del rapporto con le case editrici che decidono di autopubblicarsi Questi personaggi rendono l' autopublicazione una questione ambigua una zona d'ombra tra legalità e illegalità Francamente non potrei vivere con la costante paura che un giorno mi arrivi l' avviso per tutti gli arretrati
Guarda, la necessità della p.IVA commercianti abbastanza serenamente te la escludo. Amazon non è "una vera casa editrice" (cosa non del tutto precisa, attribuisce anche codici ISBN e per molti altri aspetti si configura come un editore) ma è sicuramente un negozio. Sono loro a stampare, distribuire, immagazzinare e vendere la tua opera, non tu, che cedi a loro la piena facoltà di farlo, mantenendo i diritti sull'opera. Te non vendi niente. Non è eBay. Quindi, a te non serve essere configurato fiscalmente come "commerciante." Serve solo poter dichiarare le entrate che derivano dall'autopubblicazione. Non posso mettere la mano sul fuoco sul discorso royalties o meno perché appunto, non ho mai avuto questo problema, dichiarando le entrate delle mie poche autopubblicazioni direttamente con la P.IVA. Ma sono abbastanza certa che rientrando nei 5000 euro annuo si possano dichiarare con ritenuta d'acconto. Quindi: qualsiasi dilemma fiscale non dovrebbe essere lontanamente un problema per il privato che vuole autopubblicarsi il romanzo, e che senz'altro non sfora i 5000 annui di royalties. Se ti restano dubbi e vorresti farlo, ripeto, chiedi al commercialista (fisico, il tuo, senza stare ad arrovellarti online) e vedrai che ti rassicurerà su questo ;)
Forse vivevo in una caverna fino a questo momento, ma non conoscevo la casa editrice Alcatraz. Ora sono che ho dato un’occhiata al catalogo sono in super fissa e curiosa di sentire cosa hai da dire sui volumi che hai preso. P.s. Colore di capelli meraviglioso P.s. Pt.2 ma agli occhi sono lentine??
Forse li conosci come Tsunami, il marchio di musica! Alcatraz è il marchio con la collana Bizarre, che è quella dei classici weird che mostro nel video :) Grazie 💜 li ho scuriti un po' sopra! Sì, sono lenti a contatto viola (ho gli occhi neri).
Inizia da Charlotte Sometimes, il tema Cure mi ispira molto 😍 e un abbraccione per te che hai bisogno di coccole 💗
Capisco l’ansia da numeretto salvafila nelle situazioni ludiche e aggiungo che a me mette proprio ansia in generale che qualcosa di privato come girellare tra i libri e sceglierli diventi un rito collettivo con annesso carrozzone e gente che si vanta di essere stata al Salone (bravi, bene, bis).
E quindi sono anni che ci voglio andare e non ci vado mai, ma prima o poi ci andrò anche solo rivedere lo stand di Ippocampo 😊
Coccole per Sara!! 🤗🤗🤗
Capisco cosa vuoi dire: credo sia un po' la stessa cosa, il notare quando un'esperienza viene vissuta in modo "cannibale", aggressivo. Quando riguarda qualcosa che per me ha un valore umano la patisco ancora di più. Sono diventata con gli anni un po' troppo sensibile alle atmosfere aggressive nei contesti che per me hanno un significato.
@@boerosara sì ecco, è proprio quello ❤️
❤
Buonasera Sara, guardi io ho un lavoro su turni e capita di lavorare Natale, Compleanno, Ponti da 25 Aprile o Primo Maggio e non ho Blue Monday o stress da rientro. Mi ha incuriosito il capitolo Minibombo, ho provato a regalare libri ai nipoti del primogenito di mia cugina anni fa. Il primo volume dei Mumin e Il Meraviglioso Viaggio di Nils Holgersson della Lagerloef. Piaciuto? Mia cugina disse bello ma non so se sia stato letto o meno. Da bambino mi compravano libri e si leggeva. Anni dopo rifiutavo le letture, tranne gli obblighi scolastici.
Questo è stato il mio primo Salone e l'ho trovata una bella esperienza non solo per la grande offerta editoriale che c'era ma perchè ho potuto incontrare alcuni creator che seguo da tempo. Mi dispiace non esserci incrociati anche perchè non seguendo tutti i tuoi video non sapevo che saresti venuta.
Come libri ne ho presi un bel pò ma te ne cito uno poichè trovo possa essere bello anche per tuo figlio. Si chiama L'imprevisto di Erika de Pieri, edizione Lavieri (allo stand però era disponibile solo il secondo volume e, credo, il quarto). E' un albo illustrato su un orso polare che diventa genitore adottivo di un pinguino. Come l'ho letto l'ho subito preso e ho voglia di recuperare gli altri volumi perchè l'ho trovato molto tenero come libro.
Ah ah, ma io lo vedo solo ora questo video! È stato un piacere e comunque REBBIBBIAREGNA
Il dialogo con quelli del Libro di Destra per mettere loro pressione sul disegnetto è bellissimo 😂
Charlotte Sometimes BELLISSIMO 💞
Bravissima, viva il Salone (e chi gli sopravvive :-))
Io quest'anno non sono riuscita ad andare per impegni multipli di mio figlio. Il prossimo anno lo indurro' a bigiare gli impegni sportivi e musicali promettendogli montagne di libri e fumetti😅❤
Sono la nostra scusa per fare danni!
❤❤
Sara.... E Lo Scarabeo?? Io andrò presto al Librokilo a Parma. Non ci sono mai stata,spero non sia una ....💩🤣
Non conosco Librokilo, fammi sapere com'è! Lo Scarabeo ohimè non l'ho proprio visto perché tutto il padiglione Oval l'ho girato in modalità Roomba, sbattendo contro gli stand in ordine casuale!
❤❤❤❤❤❤
Ciao
C'erano pure i self
Beati loro che si possono permettere la partita iva
Non ti ci metto la mano sul fuoco perché essendo comunque libera professionista ho la P.IVA da sempre e dichiaro ogni cosa con quello, ma CREDO che non sia necessaria, per pubblicare in self. I diritti d'autore possono venire dichiarati tranquillamente come diritti d'autore (sia da autori self che da autori editi), credo. O comunque ricadere nella quota della ritenuta d'acconto. Se vorresti farlo anche tu, parlane col tuo commercialista, non credo ci siano problemi.
@@boerosara
Ciao magari fosse così facile
Stai attenta
Ci sono diversi commercialisti online che fanno ter.orismo istigando il fisco
I loro clienti sono personaggi che si fanno scrivere i libri chissà da chi per lo più manuali e ne pubblicano decine all' anno
È ovvio che loro sono imprenditori
Ci sono tanti autori che scrivono sotto nei commenti che la loro è una interpretazione arbitraria che non riguarda chi scrive di proprio pugno i suoi libri
Alcuni commenti sono lunghissimi con tanto di citazioni di leggi specificando che il contratto con Amazon in italiano non ha valore legale perché è una traduzione automatica
Amazon non è un semplice distributore ma funge da editore in quanto è lui che stampa e mette in commercio l' imprenditore gli consegna il prodotto finito deve affittare il magazzino e cose del genere
E lì ci sono le prime crepe
Sì lo puoi pubblicare senza la partita iva ma non puoi farlo editare non puoi farlo impaginare la copertina la devi fare tu
La pubblicità neanche a parlarne
Tutte cose che sono sono inventati di sana pianta interpretando in maniera arbitraria il contratto di Amazon in italiano
La partita iva per professionisti per loro non va bene ci vuole quella dei commercianti con tanto di iscrizione al registro imprese Inps e tutto il cucuzzaro
Qualcuno gli ha fatto notare che il codice che indicano loro è per la vendita diretta con Amazon è vendita indiretta ma loro persistono
Equiparare un autore che impiega magari anni a scrivere il proprio romanzo a persone che di fatto sono editori di melma ci vuole uno stomaco forte
Ovviamente ci sono avvocati e commercialisti che la pensano diversamente ognuno con le proprie sfumature
Praticamente ê il far west ognuno fa ciò che vuole
Nella pratica se una persona vuole stare tranquilla per autopubblicare deve aprire la partita iva
Questa è l' Itaglia
Guarda, in tutta onestà non conosco per niente il mondo di cui parli (commercialisti online, imprenditori che pubblicano decine di libri l'anno, ecc.). Mi riferivo semplicemente al privato autore self che vuole autopubblicare il proprio romanzo. E lo può fare tranquillamente: a fine anno KDP produce i documenti fiscali da presentare al commercialista per la dichiarazione dei redditi. Avendo io partita IVA, no problem, faccio tutto con quello - ma per gli altri mi risultano dichiarabili come royalties (percepivo royalties da editori "fisici" da giovanissima, prima di aprire una partita IVA, e le ho sempre dichiarate senza problemi). Per qualsiasi dubbio è meglio parlare direttamente con il proprio commercialista (fisico) mostrando a lui/lei il contratto senza cercare interpretazioni in rete.
(Quanto al non può farlo editare/impaginare, su questo ti posso dire abbastanza con sicurezza che è falso. Chiunque, qualunque privato, può avvalersi di un servizio da parte di un libero professionista - editor, grafico, ecc. - che gli emette regolare fattura. Il contratto tra loro finisce là, a prescindere dall'uso che dell'output farà il committente, al fisco di quello non ne frega nulla. Puoi tenertelo nel cassetto o pubblicarlo su Amazon o regalarlo sul tuo sito. Hai pagato un professionista per farti un lavoro, stop).
@@boerosara
Ciao
Per certi fiscalisti non è così
In un commento una professionista con partita iva che aveva già pubblicato libri su Amazon chiedeva chiarimenti
Libri scritti da lei
Risposta
Deve iscriversi al registro imprese
Aggiungere il codice attività
Registrarsi gestione commercianti
Non si scappa
Se gli parli del diritto d' autore rispondono che Amazon non è una casa editrice
Sei l' autore di te stesso un imprenditore
In tanti hanno sottolineato che sono privati cittadini e hanno scritto loro il libro
Risposta
Chi svolge questa attività in maniera continuativa e organizzata deve aprire la partita iva
Tradotto se scrivi un libro uno solo però in modo amatoriale lasciando doppi spazi refusi e più ne ha più ne metta ti danno il loro bollo di approvazione altrimenti partita iva
Altra domanda
Se pubblico un libro tramite Amazon scritto da me non sono obbligato ad aprire partita iva sono royalty
Risposta
Amazon non opera come una case editrice per la vendita dei suoi libri è richiesta la partita iva
Non se ne esce
Per loro il contratto di edizione è l' unico mezzo per i diritti d'autore
Amazon è un distributore le sue non sono vere royalty
Se pubblichi senza partita iva lo fai a tuo rischio e pericolo
Capisci che la loro interpretazione forzata porta acqua al loro mulino
Spaventa molti potenziali autori con danno per chi svolge editing e illustrazioni
Rende precaria la situazione degli autori che non si sono fatti intimidire
Fomenta il fisco a perseguire gli autori che pubblicano con Amazon senza partita iva
Trattati come criminali
Il ministero della cultura che dovrebbe fare luce su questo tema nemmeno una parola
In teoria il diritto d' autore dovrebbe salvaguardare il lavoro degli scrittori
Alcuni impiegano anni per scrivere la propria opera
Secondo loro l' unica opzione è il contratto di edizione
Cosa importa che ci sono tanti esempi di autori ignorati dalle case editrici poi diventati famosi che si sono autopubblicati
Ci sono anche autori insoddisfatti del rapporto con le case editrici che decidono di autopubblicarsi
Questi personaggi rendono l' autopublicazione una questione ambigua una zona d'ombra tra legalità e illegalità
Francamente non potrei vivere con la costante paura che un giorno mi arrivi l' avviso per tutti gli arretrati
Guarda, la necessità della p.IVA commercianti abbastanza serenamente te la escludo. Amazon non è "una vera casa editrice" (cosa non del tutto precisa, attribuisce anche codici ISBN e per molti altri aspetti si configura come un editore) ma è sicuramente un negozio. Sono loro a stampare, distribuire, immagazzinare e vendere la tua opera, non tu, che cedi a loro la piena facoltà di farlo, mantenendo i diritti sull'opera. Te non vendi niente. Non è eBay. Quindi, a te non serve essere configurato fiscalmente come "commerciante." Serve solo poter dichiarare le entrate che derivano dall'autopubblicazione. Non posso mettere la mano sul fuoco sul discorso royalties o meno perché appunto, non ho mai avuto questo problema, dichiarando le entrate delle mie poche autopubblicazioni direttamente con la P.IVA. Ma sono abbastanza certa che rientrando nei 5000 euro annuo si possano dichiarare con ritenuta d'acconto. Quindi: qualsiasi dilemma fiscale non dovrebbe essere lontanamente un problema per il privato che vuole autopubblicarsi il romanzo, e che senz'altro non sfora i 5000 annui di royalties. Se ti restano dubbi e vorresti farlo, ripeto, chiedi al commercialista (fisico, il tuo, senza stare ad arrovellarti online) e vedrai che ti rassicurerà su questo ;)
È sempre un piacere ascoltarti. Grazie!
Grazie a te!
Bellissimo il libro di destra 🤣🤣🤣
Top capolavoro del Salone anche per me!
Forse vivevo in una caverna fino a questo momento, ma non conoscevo la casa editrice Alcatraz. Ora sono che ho dato un’occhiata al catalogo sono in super fissa e curiosa di sentire cosa hai da dire sui volumi che hai preso.
P.s. Colore di capelli meraviglioso
P.s. Pt.2 ma agli occhi sono lentine??
Forse li conosci come Tsunami, il marchio di musica! Alcatraz è il marchio con la collana Bizarre, che è quella dei classici weird che mostro nel video :)
Grazie 💜 li ho scuriti un po' sopra! Sì, sono lenti a contatto viola (ho gli occhi neri).