Gesù "moltiplica" o "condivide" i pani? Si tende molto nella predicazione oggi a mettere da parte l'elemento miracoloso in favore di quello teologico, ma dimenticando che non c'è teologia senza manifestazione del divino. In tutti e quattro i vangeli il racconto di Gesù che sfama la folla con pochi pani è uno dei racconti fondamentali su Gesù, tanto che Matteo e Marco lo raccontano rispettivamente due volte. Alla base di tutti racconti evangelici il credente trova una testimonianza dell'incontro con Dio attraverso Gesù, un incontro che è non è solo concettuale e dottrinale, ma soprattutto efficace e trasformante e che culmina nella Resurrezione, l'evento che offre un nuovo significato a tutta l'esistenza. Nel caso specifico di Matteo il tema in evidenza è quello del limite. È dal limite, dalla stanchezza di Gesù, dalla fame della folla, dalla scarsa comprensione dei discepoli che devono mediare tra il Maestro e la gente, che nasce il miracolo. Dai cinque pani e due pesci portati a Gesù e poi benedetti da lui. Siamo oltre la condivisione. Condividere con generosità è un presupposto, il punto è l'effetto: dalla nostra generosità, pur limitata, Gesù ricava abbastanza risorse per saziare moltitudini.
Offrire il proprio limite a Gesù, con fiducia per permettergli di trasformarlo in opera di Dio. Grazie per il dono di questa chiave di lettura della parola di Dio
Io sinceramente non credo nel prodigio della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Se è proprio successo un fatto del genere 2000 anni fa, nel mio oggi la cosa non mi tocca, anzi devo dire che credere in un Dio con tali poteri metterebbe in crisi la mia fede in lui: non posso conciliare tanta sofferenza umana per la fame, oggi, sopratutto in tanti bambini, con un Dio misericordioso ed onnipotente.... che potrebbe ma non fà. Questo non vuol dire che non credo in Gesù : il significato di quel segno, anche se è raccontato utilizzando immagini letterarie, c'è comunque. L' insegnamento di Gesù di condividere ciò che si ha e ciò che si è per andare incontro ai bisogni degli altri. Penso che questi atteggiamenti siano, allora come oggi, presenza del divino in mezzo a noi, con noi.... non cose da superpoteri magici
Che bella questa spiegazione! Non avevo mai pensato alla moltiplicazione dei pani e dei pesci sotto questa luce, devo dire che è di notevole aiuto per una giusta comprensione per mettere al servizio degli altri i nostri doni, ciò che siamo e ciò che abbiamo senza lasciarsi sopraffare da un senso di inadeguatezza e di inutilità. Affidarsi a Gesù coi propri limiti alimenta inoltre la nostra fede è la nostra attenzione per cogliere i segni dello spirito di Dio al nostro fianco e nella comunità.
Per me è una moltiplicazione dei pani..ma il senso della parola vuole farci capire che è la condivisione che fa (moltiplicazione) !! Spero tanto che il mondo capisca che bisogna condividere tutto per essere fratelli e figli di un solo Dio!! Grazie Signore Gesù perché Tu hai parole di vita eterna.
Grazie prof!! Mi piace questa pagina del vangelo perché mi "mette in movimento", non mi permette di piangermi addosso davanti agli ostacoli, mi obbliga a essere attiva. Non so se il paragone sia sbagliato, ma mi sembra di vedere in concreto la parabola dei talenti. Mettere in gioco il tanto o il poco di cui siamo/disponiamo, per portare frutto
La consapevolezza dei nostri limiti non è la scusa per non fare è proprio bello poter offrire a Dio ciò che abbiamo, poi interviene Lui. Se non riconosciamo il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, come si può poi credere alla Resurrezione?
Perche' il miracolo e' raccontato 2 volte'Guarda quanti pani,quanti pesci,e quante persone,e quanto e' rimasto,nel primo e nel secondo miracolo.E la risposta che Gesu',dette agli apostoli,quando si preoccupavano,di non avere da mangiare durante i loro viaggi.Meno avrete,e piu' vi sara' dato.Mai preoccuparsi
In questo vangelo non so se gli apostoli per compassione verso la folla chiedono a Gesù di mandarli via, o perché sono angosciati della situazione e cercano di trasmettere questa angoscia a Gesù.
Gesù "moltiplica" o "condivide" i pani? Si tende molto nella predicazione oggi a mettere da parte l'elemento miracoloso in favore di quello teologico, ma dimenticando che non c'è teologia senza manifestazione del divino. In tutti e quattro i vangeli il racconto di Gesù che sfama la folla con pochi pani è uno dei racconti fondamentali su Gesù, tanto che Matteo e Marco lo raccontano rispettivamente due volte. Alla base di tutti racconti evangelici il credente trova una testimonianza dell'incontro con Dio attraverso Gesù, un incontro che è non è solo concettuale e dottrinale, ma soprattutto efficace e trasformante e che culmina nella Resurrezione, l'evento che offre un nuovo significato a tutta l'esistenza. Nel caso specifico di Matteo il tema in evidenza è quello del limite. È dal limite, dalla stanchezza di Gesù, dalla fame della folla, dalla scarsa comprensione dei discepoli che devono mediare tra il Maestro e la gente, che nasce il miracolo. Dai cinque pani e due pesci portati a Gesù e poi benedetti da lui. Siamo oltre la condivisione. Condividere con generosità è un presupposto, il punto è l'effetto: dalla nostra generosità, pur limitata, Gesù ricava abbastanza risorse per saziare moltitudini.
Grazie Bella,prof! e cordiali saluti :)
Offrire il proprio limite a Gesù, con fiducia per permettergli di trasformarlo in opera di Dio. Grazie per il dono di questa chiave di lettura della parola di Dio
Ciao. Non credo li lasci soli...
Io sinceramente non credo nel prodigio della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Se è proprio successo un fatto del genere 2000 anni fa, nel mio oggi la cosa non mi tocca, anzi devo dire che credere in un Dio con tali poteri metterebbe in crisi la mia fede in lui: non posso conciliare tanta sofferenza umana per la fame, oggi, sopratutto in tanti bambini, con un Dio misericordioso ed onnipotente.... che potrebbe ma non fà. Questo non vuol dire che non credo in Gesù : il significato di quel segno, anche se è raccontato utilizzando immagini letterarie, c'è comunque. L' insegnamento di Gesù di condividere ciò che si ha e ciò che si è per andare incontro ai bisogni degli altri. Penso che questi atteggiamenti siano, allora come oggi, presenza del divino in mezzo a noi, con noi.... non cose da superpoteri magici
Grazie infinite prof! Che meraviglia meditare la parola di Dio con l'aiuto delle sue spiegazioni.
Che bella questa spiegazione! Non avevo mai pensato alla moltiplicazione dei pani e dei pesci sotto questa luce, devo dire che è di notevole aiuto per una giusta comprensione per mettere al servizio degli altri i nostri doni, ciò che siamo e ciò che abbiamo senza lasciarsi sopraffare da un senso di inadeguatezza e di inutilità. Affidarsi a Gesù coi propri limiti alimenta inoltre la nostra fede è la nostra attenzione per cogliere i segni dello spirito di Dio al nostro fianco e nella comunità.
Buonasera Don Pagano, grande prof. che il Signore la benedica sempre affinché continui ad essere fonte inesauribile per tutti noi. Grazie.
Grazie professore per la sua chiara spiegazione
Per me è una moltiplicazione dei pani..ma il senso della parola vuole farci capire che è la condivisione che fa (moltiplicazione) !! Spero tanto che il mondo capisca che bisogna condividere tutto per essere fratelli e figli di un solo Dio!! Grazie Signore Gesù perché Tu hai parole di vita eterna.
Grazie prof, Dio ti benedica.
Una spiegazione molto molto esaustiva non mi hanno mai fatto una spiegazione così grazie mille
Grazie di cuore per questa bellissima spiegazione, come sempre mi aiuti a riflettere e a comprendere molte cose!!
Bel video
Ciao Prof buona serata.
Grazie prof!!
Mi piace questa pagina del vangelo perché mi "mette in movimento", non mi permette di piangermi addosso davanti agli ostacoli, mi obbliga a essere attiva.
Non so se il paragone sia sbagliato, ma mi sembra di vedere in concreto la parabola dei talenti. Mettere in gioco il tanto o il poco di cui siamo/disponiamo, per portare frutto
Questa spiegazione non è bella, prof . È bellissima.
Apprezzo di più quando dialoghi, preferisco meno quando leggi. Anche se è cmq sempre interessante
La consapevolezza dei nostri limiti non è la scusa per non fare è proprio bello poter offrire a Dio ciò che abbiamo, poi interviene Lui. Se non riconosciamo il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, come si può poi credere alla Resurrezione?
Perche' il miracolo e' raccontato 2 volte'Guarda quanti pani,quanti pesci,e quante persone,e quanto e' rimasto,nel primo e nel secondo miracolo.E la risposta che Gesu',dette agli apostoli,quando si preoccupavano,di non avere da mangiare durante i loro viaggi.Meno avrete,e piu' vi sara' dato.Mai preoccuparsi
Per me hanno con
Diviso
O preso in maniera miracolosa!
E poi sono rimaste 12 ceste
12 come le tribù di Israele
Che sono rimaste lì
Ma gli altri dove saranno mai andati?
Per me a caccia di cibo
Oltretutto ben addestrati
Vi farò pescatori di uomini
Ma loro cosa erano
Animali?
Per porre un simile ad un livello superiore
Bisogna sentirsi tali
In questo vangelo non so se gli apostoli per compassione verso la folla chiedono a Gesù di mandarli via, o perché sono angosciati della situazione e cercano di trasmettere questa angoscia a Gesù.