Inchiesta ultras, finirà sotto scorta il pm che segue le indagini

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  • Опубликовано: 3 окт 2024
  • Finirà sotto scorta Paolo Storari, il pubblico ministero titolare dell’inchiesta che ha decapitato le curve degli ultras di Inter e Milan. Una decisione che sarà formalizzata settimana prossima nel comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
    La richiesta di scorta è stata avanzata dal procuratore di Milano, Marcello Viola, vista l’esposizione e la delicatezza dell’inchiesta in cui si stanno ricostruendo rapporti tra gli ultras ed esponenti di potenti famiglie della n’drangheta. La scorta sarebbe quindi necessaria per tutelare il magistrato, titolare delle indagini insieme alla collega Sara Ombra, già destinataria della stessa misura di protezione. Storari avrebbe fatto sapere che la scorta non sarebbe necessaria, ma difficilmente sarà così.
    L’inchiesta ha fatto finire in manette 19 persone, 16 in carcere e tre ai domiciliari, accusate di associazione a delinquere. In cella sono finiti tutti i capi della curva nord dell’Inter e i reggenti della curva Sud del Milan.
    Intanto si sono conclusi a Milano gli interrogatori di garanzia degli arrestati. Solo uno ha deciso di rispondere alle domande del Gip Domenico Santoro. Si tratterebbe di Christian Ferrario, ritenuto il prestanome del leader ultrà nerazzurro Andrea Beretta e di Antonio Bellocco, ucciso a coltellate da Beretta un mese fa. Ferrario ha ammesso gli addebiti contestati che riguardano una presunta intestazione fittizia con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa.
    Non hanno risposto alle domande del Gip Gianfranco Ferdico, il padre di Marco, uno dei capi ultrà dell'Inter, Renato Bosetti e Giuseppe Caminiti, insieme ad altri due che si trovavano ai domiciliari. Caminiti, come Bellocco legato alla ‘ndrangheta, è accusato anche dell’omicidio nel 1992 di Fausto Borgioli, uomo della banda di Francis Turatello.

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