Ma non ha senso in realtà, perché di fatto è avanzato 1/12 che è stato redistribuito tra i 3 fratelli con questo giochetto, lasciando a bocca asciutta chi doveva ereditare quel 1/12. Comunque poi immagino il messaggio di fondo abbia senso, ma l'esempio non ne ha.
@nicoladeleonardis5101 @nicoladeleonardis5101 0 secondi fa profe la ricordo ancpra con estrema stima e, perchè no, affetto: la sua prima lezione di economia fu sterpitosa, con applauso finale. indimenticabile. L'esame fu ancora più spettacolare: mi cacciò con ignominia quasi lanciando il libretto fuori dalla porta. Mi servì prchè nella sessione dopo presi 27. lunga vita prof!
No cara Maria non è un sofisma, ma semplice aritmetica. Infatti 1/2 + 1/4 +1/6 = 11/12 dal che si potevano arguire le porzioni corrette dell'eredità cioè 6/12+3/12+2/12 . Poiché i pastori non sono dei matematici però ci voleva la benevolenza di un pastore più colto.
@@andreafioravanti9529 Il padre prevedeva 1/12 di eredità che non spettava ai figli, né spettava ad essi scegliere a chi donarlo. Capisco che l'eredità da 11 è passata a 12 (tant'è che ognuno ha avuto di più rispetto a quanto gli spettava in origine), ma c'è qualcuno (che non è noto sapere, ma che comunque deve esistere) a cui spettava quel cammello in più e che è rimasto a bocca asciutta, e non stava ai figli scegliere a chi darlo.
@Saverio Calabretta Non c’è erede ma di certo non tocca a coloro a cui sono stati previsti gli altri 11/12, quindi proprio loro non hanno voce in capitolo, nemmeno (e soprattutto) per la scelta di a chi destinare il restante 1/12.
@Saverio Calabretta È il tuo punto di vista, rispettabile ovviamente, ma non per forza condivisibile. Io ad esempio sono di altro avviso: ci sarà un motivo per il quale il de cujus non ha lasciato 1/12 dell’eredità ai figli, quindi era palese sua volontà (sempre se interessi a qualcuno rispettarla) dare a loro solo 11/12 e non 12/12. Non ci è dato sapere a chi andasse, è vero, ma sappiamo a chi di certo non va. In tal caso quindi i figli vanno estromessi dalla decisione della sorte di quel 1/12 e quest’ultimo va allo stato.
@Saverio Calabretta Be', anche un ladro che ruba probabilmente sarà felice col suo bottino così come non sarà felice quando andrà in prigione per via della giustizia, ecco perché per me giustizia e felicità devono viaggiare su binari indipendenti.
conoscevo un'altra versione: la metà al primo, la metà di quello che avanza al secondo, la metà di quello che avanza al terzo; e se avanza ancora qualcosa, vada al mio vecchio amico Jussuf. L'eredità consisteva in sette cammelli... Il povero vecchio Jussuf aveva un solo cammello...
Per questo mi ama il Padre, perché io depongo la mia 18 vita per prenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la depongo da me stesso; io ho il potere di deporla e il potere di prenderla di 19 nuovo; questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio. Gesù Cristo, il Signore.
Belle riflessioni, da conservare. In aggiunta, la matematica prevede lo stesso risultato di 6, 3 e 2 cammelli. Infatti 1/12 anch'esso va diviso nelle parti definitive, e resterà sempre un residuo, anch'esso sempre da spartire. Con lo strumento matematico chiamato "serie geometrica convergente" si ottengono i valori.
Per chi dice che non è stata rispettata la volontà del padre: non è vero, perché il testamento prevedeva che 1/12 venisse regalato (ovviamente se non è specificato a chi, sono gli eredi legittimari a deciderlo), ed essi hanno regalato più di 1/12 perché hanno regalato al regalatore di passaggio (che non aveva più diritto a riprenderselo, perché l'aveva donato) più di 1/12 degli 11 cammelli. Ma hanno ricompensato come segno di gratitudine il suo gesto gratuito (ha rischiato di non averlo indietro). Questo ovviamente suppone che il diritto comune di quelle popolazioni prevedesse 1) che i legittimari o comunque gli eredi designati fossero anche di diritto attuatori e interpreti legittimi del testamento; 2) che l'asse ereditario non si calcolasse sulla base del suo stato al momento della morte ma al momento dell'attuazione del testamento. Ed è vero che si tratta di un esito certamente migliore di quello che avrebbero avuto dividendosi a turno un cammello o convertendolo in denaro, il che avrebbe richiesto una procedura potenzialmente conflittuale e una disponibilità non immediata di un bene
È evidente l'intenzione di Zamagni con questa storiella: la necessità di soffondere la giustizia con la benevolenza. Vero, l'ha fatto con un esempio che presenta una falla (1/2 + 1/4 + 1/6 non fa il 100%) e l'ha usato a suo piacimento, ma l'importante è il messaggio no? Un po' quando alludono al meraviglioso 'mistero' della natura per cui il calabrone tecnicamente non potrebbe volare..
L'anomalia, Luca, non sta nella suddivisione legale dell'eredità, ma solo in una incongruenza matematica. Se tu parti da una quantità Q qualsiasi, e ne togli successivamente 1/2 1/4 1/6, non si esaurisce l'intera quantità, ma gli 11/12 ( 1/2 + 1/4 +1/6 = 11/12). La differenza che rimane è 1/12 di Q. Dunque, se Q = 11 rimane 1/12 di 11; se Q = 12, rimane 1/12 di 12 che è 1; se Q = 24, rimane 1/12 di 24, che è 2, e così via. Si vede che con il dono di un cammello, ne avanza 1. Ma è solo un caso che si ottenga lo stesso risultato di una distribuzione corretta in parti proporzionali. La soluzione sta nell'interpretare le frazioni, non come frazioni del totale dell'eredità, ma come quote proporzionali. Vale a dire che gli 11 cammelli devono essere ripartiti tra i tre fratelli in parti proporzionali a 1/2 1/4 1/6. Ed allora, indicando con X Y Z le parti, deve essere: X : 1/2 = Y : 1/4 = Z : 1/6 Applicano la proprietà del comporre abbiamo ( X + Y + Z) : (1/2 + 1/4 + 1/6) = X: 1/2 = Y :1/4 = Z : 1/6 11 : 11/12 = X : 1/2 = Y : 1/4 = Z : 1/6. risolvendo le proporzioni so ottengono le quote parti : 6 3 2 come deve essere. Anche la suddivisione in seguito alla donazione del passante è errata, ma è solo per caso che consente di ottenere un risultato che riporta la pace tra i tre fratelli.
Penso che il punto sia proprio che la giustizia, le regole, non possono mai essere perfette e coprire ogni caso, infatti la somma delle percentuali non da il 100% e visto che il padre è morto, nessuno potrà mai riscrivere queste regole meglio. È proprio laddove le regole non arrivano che si genera l’incomprensione e l’odio, perché senza formalismo tutto diventa soggettivo e può facilmente instaurarsi l’egoismo e la prepotenza. Se però laddove non arrivano le regole arriva la generosità e il dono di una o più persone, allora tutti sono disposti a fare un passo indietro e farsi andare bene pure queste regole fallate. Il sacrificio, l’umiltà e la generosità funzionano con le persone proprio perché non devono seguire regole formali e sono forse quello che distinguerà sempre i grandi uomini dai piccoli.
In realtà le regole scritte dal padre prevedevano che alla fine della spartizione dell'eredità dovesse rimanere un residuo, e invece se la pappano tutta, ecco perché l'esempio è sbagliato. La storiella è stata utilizzata un po' a piacimento partendo da una divisione fallace e arrivando ad un insegnamento (bellissimo, per carità).
Questo è il punto: chi prende il residuo, che non sarebbe intero? I cammelli non si possono dividere! Il residuo alla fine se lo prende il cammelliere che ha avuto il coraggio di “donare” un cammello, creando la pace, per poi riprenderselo. Ovviamente è un esempio pensato ad hoc, ma serve solo a far passare un insegnamento, cioè che donando e dando l’esempio si può molto spesso sconfiggere l’egoismo generale.
@@MarcoVanetti Sì, ma la falla rimane anche nella rappresentazione. Il padre ha previsto che ai figli non spettasse tutta l'eredità, e comunque di sicuro non spettava ai figli scegliere a chi dare la parte residua. Per quanto fosse stato eticamente istintivo restituire il cammello al donatore, ma chi aveva il diritto a decidere ciò? I figli. In pratica c'era qualcuno di imprecisato a cui spettava quella parte e che invece è rimasto a bocca asciutta. E ciò non rispecchia di certo la volontà del padre (ovvero la rappresentazione della «giustizia»).
La volontà del padre, ossia la legge, non era completa, esaustiva, soddisfacente. Fa anche questo parte dell’insegnamento, il dono serve proprio a colmare l’incompletezza intrinseca di qualsiasi sistema di regole scritte dall’uomo.
Va osservato che 1/2+1/4+1/6 non fa 1 per cui la divisione come concepita dal padre prevede un residuo (ovvero 1/12, ossia l'8,33%) che, sebbene non fosse dato sapere a chi spettasse, di sicuro non spettava ai figli. In base alla maccheronica divisione effettuata sono tutti contenti, vero, ma non è stata rispettata la volontà del padre in quanto l'eredità viene spartita totalmente senza lasciare nulla come previsto dal testamento. Va altresì osservato che con la donazione l'eredità diventa di 12 cammelli e non più di 11, ma quel cammello restante spetterebbe a qualcuno la cui scelta non spettava di certo ai figli, e tale qualcuno è rimasto a bocca asciutta. Comprendo e apprezzo il significato e l'insegnamento della (chiamiamola così) parabola, ma purtroppo è fallace.
la somma delle percentuali non facendo 100% implica che vi è ancora qualcosa da dividere, essendo 11 cammelli, arrotondando il riparto all'intero superiore tutti otterrebbero di più rispetto alla configurazione originaria, il totale in più complessivo è proprio un cammello e quindi non serve alcun dono di nulla. Inoltre la disposizione testamentaria implica che non tutto il patrimonio sia destinato agli eredi, essendo beni indivisibili dovrebbero essere venduti e monetizzati ripartiti nelle quote prestabilite e l'eccedenza rimanente non destinata agli eredi, se si volesse rispettare la volontà del testamento. Esempi illogici
@@Marco-mw9ky Te lo spiego io. Il padre vuole che vada 1/2 a un figlio, 1/4 a un altro e 1/6 all'altro ancora. Ora se sommi 1/2+1/4+1/6, il totale non è il 100% dell'eredità, ma il 91,67% di quest'ultima, per cui il padre ha previsto, nel suo testamento, un 8,33% dell'eredità che non spettava ai figli (a chi spettasse non è dato sapere, ma di certo non ai figli). Con la maccheronica idea della spartizione nel video, l'eredità viene divisa totalmente, infatti ognuno ha qualcosa in più proprio perché si prende parte di quel 8,33% residuo, quindi l'esempio è sbagliato.
1/2 + 1/4 + 1/6 non fa 1, il problema è a monte e quindi il conflitto tra i fratelli parte dall’errata ripartizione. Se il cammelliere avesse lasciato 12 cammelli invece di 11 si sarebbero scannati per quell’1 rimanente.
se avessero da principio accettato che il primo prendesse un po' più della metà,, si sarebbero accorti che poi il secondo prendeva un po' più di un quarto e anche l'ultimo avrebbe preso un po' più del suo sesto. E così si sarebbero spartiti spontaneamente quella parte che avanzava dalla ripartizione originaria per arrivare al 100%
Sono d'accordo. Basta fare le divisioni ed arrotondare tutto per eccesso. Si arriva alla spartizione 6,3,2. Ma come dice il professore non è una questione di matematica. Bisogna andare alla ricerca di un significato più profondo della storiella. Una di queste interpretazioni può essere quella proposta
Bell esempio, ma io aggiungerei che ci vuole anche fiducia nei propri genitori, perche invece di saltare subito alle conclusioni ed avessero pensato che il padre non avrebbe mai messo i figli in una situazione del genere, sarebbero arrivati alla soluzione anche con 11 cammelli che fa 6/3/2 con la morale di essere uniti fra loro ,che è quello che vorrebbe ogni genitore. 11÷2=5.5 11÷4=2,75 11÷6=1,833333 1÷2=0,5 1÷4=0,25 1÷6=0,16666667
Per tutti quelli che continuano a dire che 1/2+1/4+1/6 non è il 100% e che per fare una metafora non si deve usare cattiva matematica ecc... Il vecchio, i cui averi erano solo 11 cammelli, avrebbe realisticamente avuto basi matematiche paragonabili alla loro? Mettiamo che abbia commesso un errore nel fare il testamento....loro in che modo, matematicamente corretto avrebbero gestito la situazione? Il vecchio è morto, i fratelli si scannano...dove sarebbe l'errore della metafora? (che ripeto è una metafora?) Talvolta bisogna smettere di guardare il dito (ed il suo più che probabile errore di parallasse) e guardare la Luna.
Te lo spiego subito in che modo matematicamente corretto avrebbero potuto gestire la situazione. I tre fratelli avrebbero potuto riconoscere che le frazioni stabilite dal padre definiscono delle "quote di competenza" su un patrimonio da concepire in maniera molto più astratta (ed efficace) di semplici unità intere possedute. Un modo di risolvere la questione sarebbe stato, ad esempio, il seguente: ai figli spettano rispettivamente 5,5 2,75 e 1,83 cammelli il che può portare al seguente patto.... il primo figlio userà 5 cammelli per il 50% del tempo e 6 cammelli per l'altro 50%; il secondo figlio invece 2 cammelli per il 25% del tempo e 3 per il 75% del tempo.... e così via. Sempre dovremmo pensare (e non talvolta) che sia il dito che la Luna sono preziosi così come la conoscenza della parallasse e, perché no, tenendo conto di quest'ultima sforzarsi di orientare il dito di conseguenza.
@@mci9324ma che ve bevete ? 5.5 + 2.75 + 1.83 = 10.083 Avanzano 0.91 cammelli, che si sarebbero potuti dividere senza l'aiuto di nessuno (0.91/3 = 0.30) raggiungendo le quote 5.80, 3.05 e 2.13 praticamente 6, 3 e 2
Sì, infatti dal totale, calcolato al momento dell'attuazione del testamento (12 cammelli) è stato tolto in forma di donazione liberale più di 1/12 di 11 cammelli previsto dal padre. Quindi i figli hanno attuato (addirittura in eccesso) la volontà donativa del padre. Ovviamente il racconto sottointende che il padre (o il diritto comune) lasciava ai figli il potere discrezionale o interpretativo di individuare il Terzo, destinatario del dono.
@@steverosenbaum9836 il totale però erano 11 cammelli, non 12. Il dodicesimo cammello non era stato previsto dal padre. I figli si sono pappati tutti gli averi del padre, anche quel 1/12 che egli non aveva intenzione di donargli
È servito solo per passare a 12 il numero di cammelli...è cmq errato perchè il primo e il secondo figlio hanno ottenuto quanto dettato dall'eredità,mentre il terzo ha ottenuto 2 cammelli quando avrebbe dovuto averne 1,8 circa ;)
Comunque a parte l'ovvio significato concettuale di questa lezione, quando non puoi smezzare un cammello ci si divide i beni e si appara con i soldi. Mica era così difficile.
Ma ci si poteva arrivare anche senza il cammello donato: bastava fare una semplice operazione con le frazioni 1/2+1/4+1/6= m.c.m. 12 1/2 •12= 6 1/4•12= 3 1/6•12=2 6+3+2=11
Semplicemente grandioso...una meritevole giustizia suprema....da riconsiderare profondamente...ogni minuto!!
Grandioso prof. Zamagni! Capace con tanta semplicità, di stupire sempre!
Infatti è semplicemente stupefacente.
Con tanta ignoranza o furbizia altro che semplicitá .
Ma non ha senso in realtà, perché di fatto è avanzato 1/12 che è stato redistribuito tra i 3 fratelli con questo giochetto, lasciando a bocca asciutta chi doveva ereditare quel 1/12. Comunque poi immagino il messaggio di fondo abbia senso, ma l'esempio non ne ha.
Questa è vecchia
TUTTI DOVREBBERO VEDERE QUESTO VIDEO... E POI CONDIVIDERLO...
Si se vi piacciono le favole e non la matematica è l'ideale
@nicoladeleonardis5101
@nicoladeleonardis5101
0 secondi fa
profe la ricordo ancpra con estrema stima e, perchè no, affetto: la sua prima lezione di economia fu sterpitosa, con applauso finale. indimenticabile. L'esame fu ancora più spettacolare: mi cacciò con ignominia quasi lanciando il libretto fuori dalla porta. Mi servì prchè nella sessione dopo presi 27. lunga vita prof!
Semplicemente è un sofisma e come tale incanterà molti.
No cara Maria non è un sofisma, ma semplice aritmetica. Infatti 1/2 + 1/4 +1/6 = 11/12 dal che si potevano arguire le porzioni corrette dell'eredità cioè 6/12+3/12+2/12 . Poiché i pastori non sono dei matematici però ci voleva la benevolenza di un pastore più colto.
@@andreafioravanti9529 Il padre prevedeva 1/12 di eredità che non spettava ai figli, né spettava ad essi scegliere a chi donarlo. Capisco che l'eredità da 11 è passata a 12 (tant'è che ognuno ha avuto di più rispetto a quanto gli spettava in origine), ma c'è qualcuno (che non è noto sapere, ma che comunque deve esistere) a cui spettava quel cammello in più e che è rimasto a bocca asciutta, e non stava ai figli scegliere a chi darlo.
@Saverio Calabretta Non c’è erede ma di certo non tocca a coloro a cui sono stati previsti gli altri 11/12, quindi proprio loro non hanno voce in capitolo, nemmeno (e soprattutto) per la scelta di a chi destinare il restante 1/12.
@Saverio Calabretta È il tuo punto di vista, rispettabile ovviamente, ma non per forza condivisibile. Io ad esempio sono di altro avviso: ci sarà un motivo per il quale il de cujus non ha lasciato 1/12 dell’eredità ai figli, quindi era palese sua volontà (sempre se interessi a qualcuno rispettarla) dare a loro solo 11/12 e non 12/12. Non ci è dato sapere a chi andasse, è vero, ma sappiamo a chi di certo non va. In tal caso quindi i figli vanno estromessi dalla decisione della sorte di quel 1/12 e quest’ultimo va allo stato.
@Saverio Calabretta Be', anche un ladro che ruba probabilmente sarà felice col suo bottino così come non sarà felice quando andrà in prigione per via della giustizia, ecco perché per me giustizia e felicità devono viaggiare su binari indipendenti.
conoscevo un'altra versione: la metà al primo, la metà di quello che avanza al secondo, la metà di quello che avanza al terzo; e se avanza ancora qualcosa, vada al mio vecchio amico Jussuf. L'eredità consisteva in sette cammelli... Il povero vecchio Jussuf aveva un solo cammello...
Quindi a Jussuf non è spettato nulla, dato che si è utilizzato una maccheronica spartizione del tutto.
Bel video
Per questo mi ama il Padre, perché io depongo la mia
18 vita per prenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la depongo da me stesso; io ho il potere di deporla e il potere di prenderla di
19 nuovo; questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio.
Gesù Cristo, il Signore.
OO
Belle riflessioni, da conservare. In aggiunta, la matematica prevede lo stesso risultato di 6, 3 e 2 cammelli. Infatti 1/12 anch'esso va diviso nelle parti definitive, e resterà sempre un residuo, anch'esso sempre da spartire. Con lo strumento matematico chiamato "serie geometrica convergente" si ottengono i valori.
Per chi dice che non è stata rispettata la volontà del padre: non è vero, perché il testamento prevedeva che 1/12 venisse regalato (ovviamente se non è specificato a chi, sono gli eredi legittimari a deciderlo), ed essi hanno regalato più di 1/12 perché hanno regalato al regalatore di passaggio (che non aveva più diritto a riprenderselo, perché l'aveva donato) più di 1/12 degli 11 cammelli. Ma hanno ricompensato come segno di gratitudine il suo gesto gratuito (ha rischiato di non averlo indietro). Questo ovviamente suppone che il diritto comune di quelle popolazioni prevedesse 1) che i legittimari o comunque gli eredi designati fossero anche di diritto attuatori e interpreti legittimi del testamento; 2) che l'asse ereditario non si calcolasse sulla base del suo stato al momento della morte ma al momento dell'attuazione del testamento. Ed è vero che si tratta di un esito certamente migliore di quello che avrebbero avuto dividendosi a turno un cammello o convertendolo in denaro, il che avrebbe richiesto una procedura potenzialmente conflittuale e una disponibilità non immediata di un bene
È evidente l'intenzione di Zamagni con questa storiella: la necessità di soffondere la giustizia con la benevolenza.
Vero, l'ha fatto con un esempio che presenta una falla (1/2 + 1/4 + 1/6 non fa il 100%) e l'ha usato a suo piacimento, ma l'importante è il messaggio no? Un po' quando alludono al meraviglioso 'mistero' della natura per cui il calabrone tecnicamente non potrebbe volare..
L'anomalia, Luca, non sta nella suddivisione legale dell'eredità, ma solo in una incongruenza matematica.
Se tu parti da una quantità Q qualsiasi, e ne togli successivamente 1/2 1/4 1/6, non si esaurisce l'intera quantità, ma gli 11/12 ( 1/2 + 1/4 +1/6 = 11/12). La differenza che rimane è 1/12 di Q.
Dunque, se Q = 11 rimane 1/12 di 11; se Q = 12, rimane 1/12 di 12 che è 1; se Q = 24, rimane 1/12 di 24, che è 2, e così via.
Si vede che con il dono di un cammello, ne avanza 1. Ma è solo un caso che si ottenga lo stesso risultato di una distribuzione corretta in parti proporzionali. La soluzione sta nell'interpretare le frazioni, non come frazioni del totale dell'eredità, ma come quote proporzionali. Vale a dire che gli 11 cammelli devono essere ripartiti tra i tre fratelli in parti proporzionali a 1/2 1/4 1/6. Ed allora, indicando con X Y Z le parti, deve essere:
X : 1/2 = Y : 1/4 = Z : 1/6
Applicano la proprietà del comporre abbiamo
( X + Y + Z) : (1/2 + 1/4 + 1/6) = X: 1/2 = Y :1/4 = Z : 1/6
11 : 11/12 = X : 1/2 = Y : 1/4 = Z : 1/6. risolvendo le proporzioni so ottengono le quote parti :
6 3 2 come deve essere.
Anche la suddivisione in seguito alla donazione del passante è errata, ma è solo per caso che consente di ottenere un risultato che riporta la pace tra i tre fratelli.
Giustizia benevolente....wow
Chiara Guttadauro sei molto carina complimenti
La carità presuppone la giustizia. Chi si contenta di quest'ultima sta a posto.... tutto il resto è un lusso. :-P
Capolavoro
❤
👏👏👏
Penso che il punto sia proprio che la giustizia, le regole, non possono mai essere perfette e coprire ogni caso, infatti la somma delle percentuali non da il 100% e visto che il padre è morto, nessuno potrà mai riscrivere queste regole meglio. È proprio laddove le regole non arrivano che si genera l’incomprensione e l’odio, perché senza formalismo tutto diventa soggettivo e può facilmente instaurarsi l’egoismo e la prepotenza. Se però laddove non arrivano le regole arriva la generosità e il dono di una o più persone, allora tutti sono disposti a fare un passo indietro e farsi andare bene pure queste regole fallate. Il sacrificio, l’umiltà e la generosità funzionano con le persone proprio perché non devono seguire regole formali e sono forse quello che distinguerà sempre i grandi uomini dai piccoli.
In realtà le regole scritte dal padre prevedevano che alla fine della spartizione dell'eredità dovesse rimanere un residuo, e invece se la pappano tutta, ecco perché l'esempio è sbagliato. La storiella è stata utilizzata un po' a piacimento partendo da una divisione fallace e arrivando ad un insegnamento (bellissimo, per carità).
Questo è il punto: chi prende il residuo, che non sarebbe intero? I cammelli non si possono dividere! Il residuo alla fine se lo prende il cammelliere che ha avuto il coraggio di “donare” un cammello, creando la pace, per poi riprenderselo. Ovviamente è un esempio pensato ad hoc, ma serve solo a far passare un insegnamento, cioè che donando e dando l’esempio si può molto spesso sconfiggere l’egoismo generale.
@@MarcoVanetti D’accordo, ma è pur vero che si basa su un criterio matematico sbagliato.
@@MarcoVanetti Sì, ma la falla rimane anche nella rappresentazione. Il padre ha previsto che ai figli non spettasse tutta l'eredità, e comunque di sicuro non spettava ai figli scegliere a chi dare la parte residua. Per quanto fosse stato eticamente istintivo restituire il cammello al donatore, ma chi aveva il diritto a decidere ciò? I figli. In pratica c'era qualcuno di imprecisato a cui spettava quella parte e che invece è rimasto a bocca asciutta. E ciò non rispecchia di certo la volontà del padre (ovvero la rappresentazione della «giustizia»).
La volontà del padre, ossia la legge, non era completa, esaustiva, soddisfacente. Fa anche questo parte dell’insegnamento, il dono serve proprio a colmare l’incompletezza intrinseca di qualsiasi sistema di regole scritte dall’uomo.
Va osservato che 1/2+1/4+1/6 non fa 1 per cui la divisione come concepita dal padre prevede un residuo (ovvero 1/12, ossia l'8,33%) che, sebbene non fosse dato sapere a chi spettasse, di sicuro non spettava ai figli. In base alla maccheronica divisione effettuata sono tutti contenti, vero, ma non è stata rispettata la volontà del padre in quanto l'eredità viene spartita totalmente senza lasciare nulla come previsto dal testamento. Va altresì osservato che con la donazione l'eredità diventa di 12 cammelli e non più di 11, ma quel cammello restante spetterebbe a qualcuno la cui scelta non spettava di certo ai figli, e tale qualcuno è rimasto a bocca asciutta. Comprendo e apprezzo il significato e l'insegnamento della (chiamiamola così) parabola, ma purtroppo è fallace.
Questo è vero ma rifacendo le divisioni del restante 8,33 i conti tornano come ho scritto prima
@@marcellocassese4988 Grazie tante, ma si tratta di conti fatti da Topolino visto che i tre germani si pappano anche la parte che non gli spetta.
la somma delle percentuali non facendo 100% implica che vi è ancora qualcosa da dividere, essendo 11 cammelli, arrotondando il riparto all'intero superiore tutti otterrebbero di più rispetto alla configurazione originaria, il totale in più complessivo è proprio un cammello e quindi non serve alcun dono di nulla. Inoltre la disposizione testamentaria implica che non tutto il patrimonio sia destinato agli eredi, essendo beni indivisibili dovrebbero essere venduti e monetizzati ripartiti nelle quote prestabilite e l'eccedenza rimanente non destinata agli eredi, se si volesse rispettare la volontà del testamento. Esempi illogici
rugby bulldozer spiegamelo io sono ignorante . Ma sono curioso
@@Marco-mw9ky Te lo spiego io. Il padre vuole che vada 1/2 a un figlio, 1/4 a un altro e 1/6 all'altro ancora. Ora se sommi 1/2+1/4+1/6, il totale non è il 100% dell'eredità, ma il 91,67% di quest'ultima, per cui il padre ha previsto, nel suo testamento, un 8,33% dell'eredità che non spettava ai figli (a chi spettasse non è dato sapere, ma di certo non ai figli). Con la maccheronica idea della spartizione nel video, l'eredità viene divisa totalmente, infatti ognuno ha qualcosa in più proprio perché si prende parte di quel 8,33% residuo, quindi l'esempio è sbagliato.
1/2 + 1/4 + 1/6 non fa 1, il problema è a monte e quindi il conflitto tra i fratelli parte dall’errata ripartizione. Se il cammelliere avesse lasciato 12 cammelli invece di 11 si sarebbero scannati per quell’1 rimanente.
Alessandro Martinelli quindi come li avrebbe dovuto ripartire il padre
Esattamente
Quell'uno che rimaneva si vendeva e si dividevano lultimo rimasto .
se avessero da principio accettato che il primo prendesse un po' più della metà,, si sarebbero accorti che poi il secondo prendeva un po' più di un quarto e anche l'ultimo avrebbe preso un po' più del suo sesto. E così si sarebbero spartiti spontaneamente quella parte che avanzava dalla ripartizione originaria per arrivare al 100%
Sono d'accordo. Basta fare le divisioni ed arrotondare tutto per eccesso. Si arriva alla spartizione 6,3,2. Ma come dice il professore non è una questione di matematica. Bisogna andare alla ricerca di un significato più profondo della storiella. Una di queste interpretazioni può essere quella proposta
Bell esempio, ma io aggiungerei che ci vuole anche fiducia nei propri genitori, perche invece di saltare subito alle conclusioni ed avessero pensato che il padre non avrebbe mai messo i figli in una situazione del genere, sarebbero arrivati alla soluzione anche con 11 cammelli che fa 6/3/2 con la morale di essere uniti fra loro ,che è quello che vorrebbe ogni genitore.
11÷2=5.5
11÷4=2,75
11÷6=1,833333
1÷2=0,5
1÷4=0,25
1÷6=0,16666667
Bellissima intervista a Stefano ZAMAGNI! Guarda ora 👉🏻
ruclips.net/video/WpiV8EmYsWM/видео.html
Per tutti quelli che continuano a dire che 1/2+1/4+1/6 non è il 100% e che per fare una metafora non si deve usare cattiva matematica ecc...
Il vecchio, i cui averi erano solo 11 cammelli, avrebbe realisticamente avuto basi matematiche paragonabili alla loro? Mettiamo che abbia commesso un errore nel fare il testamento....loro in che modo, matematicamente corretto avrebbero gestito la situazione?
Il vecchio è morto, i fratelli si scannano...dove sarebbe l'errore della metafora? (che ripeto è una metafora?)
Talvolta bisogna smettere di guardare il dito (ed il suo più che probabile errore di parallasse) e guardare la Luna.
Te lo spiego subito in che modo matematicamente corretto avrebbero potuto gestire la situazione. I tre fratelli avrebbero potuto riconoscere che le frazioni stabilite dal padre definiscono delle "quote di competenza" su un patrimonio da concepire in maniera molto più astratta (ed efficace) di semplici unità intere possedute. Un modo di risolvere la questione sarebbe stato, ad esempio, il seguente: ai figli spettano rispettivamente 5,5 2,75 e 1,83 cammelli il che può portare al seguente patto.... il primo figlio userà 5 cammelli per il 50% del tempo e 6 cammelli per l'altro 50%; il secondo figlio invece 2 cammelli per il 25% del tempo e 3 per il 75% del tempo.... e così via.
Sempre dovremmo pensare (e non talvolta) che sia il dito che la Luna sono preziosi così come la conoscenza della parallasse e, perché no, tenendo conto di quest'ultima sforzarsi di orientare il dito di conseguenza.
@@mci9324ma che ve bevete ? 5.5 + 2.75 + 1.83 = 10.083
Avanzano 0.91 cammelli, che si sarebbero potuti dividere senza l'aiuto di nessuno (0.91/3 = 0.30) raggiungendo le quote 5.80, 3.05 e 2.13 praticamente 6, 3 e 2
Vecio
1/2+1/4+1/6 non fa 1 ma 11/12.
Il padre non sapeva fare la proporzioni!
1/2+1/4+1/6= totale eredità (11)
Minimo comune multiplo (m.c.m.) tra i denominatori 2, 4, 6 = 12
1/2+1/4+1/6=(6+3+2)/12
Tutto qui.
Bellissimo!
Ma non c'ho capito un ca$$o...
Si ma il padre non aveva intenzione di lasciare il totale dei cammelli ai figli...
Sì, infatti dal totale, calcolato al momento dell'attuazione del testamento (12 cammelli) è stato tolto in forma di donazione liberale più di 1/12 di 11 cammelli previsto dal padre. Quindi i figli hanno attuato (addirittura in eccesso) la volontà donativa del padre. Ovviamente il racconto sottointende che il padre (o il diritto comune) lasciava ai figli il potere discrezionale o interpretativo di individuare il Terzo, destinatario del dono.
@@steverosenbaum9836 il totale però erano 11 cammelli, non 12. Il dodicesimo cammello non era stato previsto dal padre. I figli si sono pappati tutti gli averi del padre, anche quel 1/12 che egli non aveva intenzione di donargli
Storia vera, parte dell'eredità era destinata alle società unite cammellieri arabi
Certo ma 1/2 + 1/4 + 1/6 non fa 1 quindi il padre non conosceva la matematica
la morale è condivisibile, ma dal punto di vista matematico è una bestemmia
Sulla morale delle frazioni che non si sommano ad 1 pure avrei qualche riserva.....
חֶסֶד + גְּבוּרָה = צַדִּיק in קַבָּלָה
si si, 1/2 + 1/6 + 1/4 non fa 100%... ma non avete capito un cazzo di quello che ha voluto dire, eh? :)
abbiamo capito che si vuole dare un messaggio morale, ma non si può partire da un calcolo matematico incongruente.
perché non ci illumini tu?
78
e comunque 1/2 + 1/4 + 1/6 = 11/12
chi pratica il dono non impoverisce mai
Oggi è il 13 Ottobre 2018, e io non ho ancora voglia di fare un caxxo...
Bellissima spiegazione matematica
ruclips.net/video/CJcBqsrew-k/видео.html
giusto e benevolo non male vero russia ucraina?
E' bellissimo e affascinante ma resta 1/12 fuori dai giochi.... (io inizierei dicendo che i cammelli erano 12 e uno muore...)
Genio assoluto
Qualcuno lo disse 2000 anni fa'
Si vede che anche questo qualcuno non capiva un cazzo di matematica...
il mio prof di religione mi ha mostrato questo video...
non ho capito un ca55o
ma una volta donato...perchè se lo riprende??? sono di nuovo da capo...anzi scannano anche il finto donatore che non aiuta in realtà...o no??.
Il cammelliere li ha distratti dal disastro. I litiganti accettano il gesto in quanto uno sconosciuto ha dato valore alla loro vita.
È servito solo per passare a 12 il numero di cammelli...è cmq errato perchè il primo e il secondo figlio hanno ottenuto quanto dettato dall'eredità,mentre il terzo ha ottenuto 2 cammelli quando avrebbe dovuto averne 1,8 circa ;)
@@FaYtb00 ... cioè avrebbe dovuto stabilire di usarne 1 per il 20% del tempo e 2 per il rimanente 80% :-D
Comunque a parte l'ovvio significato concettuale di questa lezione, quando non puoi smezzare un cammello ci si divide i beni e si appara con i soldi.
Mica era così difficile.
Ma ci si poteva arrivare anche senza il cammello donato: bastava fare una semplice operazione con le frazioni
1/2+1/4+1/6=
m.c.m. 12
1/2 •12= 6
1/4•12= 3
1/6•12=2
6+3+2=11