Bellissimo video e spiegato molto bene. Mentre in 6b di strapiombo con un po’ di trazioni si puo’ passare, un 6b di placca anche se sviti i bulloni con le dita, non ti alzi. Arrampico da 40 anni, e a cavallo tra gli anni 80 e 90, force per spingere i gradi piu’ rapidamente, ci si e’ spinti sugli strapiombi. E’ interessante notare, come Manolo, indiscusso re delle placche super-tecniche insieme allo scomparso Roberto Bassi, sia ancora riuscito ad aprire vie di grado 9a in vie di placca o leggermente strapiombanti, come nel caso di Eternit. Forse come scrisse Paolo Caruso nel suo bellissimo libro, l’Arte di Arrampicare, il grado di un tiro potrebbe essere diviso in due parti: un grado per l’intelligenza motoria, ed uno per l’impegno fisico: questo darebbe la possibilita’ di valorrizzare anche la tecnica e la bellezza del gesto, e non solo la forza.
@@ClimbingNOBIG E' una tendenza se non di tutte le falesie italiane, almeno di quelle dell'italia centrale. I gradi su placca sono durissimi. Qual'è la percentuale di arrampicatori, fra quelli che si allenano con costanza, che riesce a liberare un 6b? Pochi, meno della metà. La maggior parte della gente ha bisogno di un training specifico e mirato per oltrepassare questo grado. Volendo cercare un metro di paragone, nel boulder la maggior parte degli arrampicatori che scala 2-3 volte a settimana riesce a portarsi a casa un 6b dopo qualche mese di pratica. Inoltre, stando a quanto raccontano gli arrampicatori professionisti, vie di grado alto (sopra l'8b), spesso non hanno passaggi chiave più difficili di un 6c/7a di boulder. I nostri 6b, sono spesso al livello di un 6c di boulder. Poi vabè, i gradi in arrampicata sono l'opposto di una scienza esatta. Però questa tendenza è piuttosto diffusa.
@@agnulittumcmi dispiace, ma devo dissentire. Primo ti puoi allenare (forza e resistenza) quanto vuoi, ma se in placca non sei preciso con piedi e baricentro, non vai da nessuna parte. Secondo il 6b è un grado che ormai fanno in poco tempo tutti coloro che scalano con un po' di costanza e passione . Credo si possa parlare di training specifico dopo il 7b. Discorso che assolutamente non vale per la placca( non intendo muro verticale a tacche o buchi, ma placca compatta), dove il training specifico è quasi inutile e dove è assolutamente necessaria esperienza e intelligenza motoria.
@@fab4299 nell'Appennino centrale il 6b è il punto d'arrivo per tutti quello che non fanno un allenamento costante. Per il 6c o sei un ventenne rampante o ti fai il mazzo sul trave, soprattutto in placca. Strapiombo e boulder sono decisamente più accomodanti.
@@agnulittumc forse abbiamo due idee diverse di placca, sicuramente per me la vera placca non esige assolutamente trave, Pan gullich e via dicendo, ma piedi e baricentro. Per quanto riguarda arrampicata old school su muro verticale, piedi sfigati, tacche o buchi sfigati e magari lucidi, bè quella è una grana non solo dell'Appennino centrale, ma direi europea. Provare per credere vecchie vie di Manolo , Mariacher, Bassi e company ad Arco, settoi classici di Finale e Lumignano. Un esempio francese potrebbe essere Buoux per citarne uno. Se hai problemi a fare un qualsiasi 6b consiglio vivamente di scalare tanto su questo stile e dimenticare la trave fino a quando non si acquisisce esperienza.
Bellissime immagini ottima spiegazione 👏👏👏
Belle vie e spiegate molto bene! Grazie
Bellissimo video
Bellissimo video e spiegato molto bene. Mentre in 6b di strapiombo con un po’ di trazioni si puo’ passare, un 6b di placca anche se sviti i bulloni con le dita, non ti alzi. Arrampico da 40 anni, e a cavallo tra gli anni 80 e 90, force per spingere i gradi piu’ rapidamente, ci si e’ spinti sugli strapiombi. E’ interessante notare, come Manolo, indiscusso re delle placche super-tecniche insieme allo scomparso Roberto Bassi, sia ancora riuscito ad aprire vie di grado 9a in vie di placca o leggermente strapiombanti, come nel caso di Eternit.
Forse come scrisse Paolo Caruso nel suo bellissimo libro, l’Arte di Arrampicare, il grado di un tiro potrebbe essere diviso in due parti: un grado per l’intelligenza motoria, ed uno per l’impegno fisico: questo darebbe la possibilita’ di valorrizzare anche la tecnica e la bellezza del gesto, e non solo la forza.
in palestra un 7b
In che senso?
@@ClimbingNOBIG E' una tendenza se non di tutte le falesie italiane, almeno di quelle dell'italia centrale. I gradi su placca sono durissimi. Qual'è la percentuale di arrampicatori, fra quelli che si allenano con costanza, che riesce a liberare un 6b? Pochi, meno della metà. La maggior parte della gente ha bisogno di un training specifico e mirato per oltrepassare questo grado. Volendo cercare un metro di paragone, nel boulder la maggior parte degli arrampicatori che scala 2-3 volte a settimana riesce a portarsi a casa un 6b dopo qualche mese di pratica. Inoltre, stando a quanto raccontano gli arrampicatori professionisti, vie di grado alto (sopra l'8b), spesso non hanno passaggi chiave più difficili di un 6c/7a di boulder. I nostri 6b, sono spesso al livello di un 6c di boulder. Poi vabè, i gradi in arrampicata sono l'opposto di una scienza esatta. Però questa tendenza è piuttosto diffusa.
@@agnulittumcmi dispiace, ma devo dissentire.
Primo ti puoi allenare (forza e resistenza) quanto vuoi, ma se in placca non sei preciso con piedi e baricentro, non vai da nessuna parte.
Secondo il 6b è un grado che ormai fanno in poco tempo tutti coloro che scalano con un po' di costanza e passione .
Credo si possa parlare di training specifico dopo il 7b.
Discorso che assolutamente non vale per la placca( non intendo muro verticale a tacche o buchi, ma placca compatta), dove il training specifico è quasi inutile e dove è assolutamente necessaria esperienza e intelligenza motoria.
@@fab4299 nell'Appennino centrale il 6b è il punto d'arrivo per tutti quello che non fanno un allenamento costante. Per il 6c o sei un ventenne rampante o ti fai il mazzo sul trave, soprattutto in placca. Strapiombo e boulder sono decisamente più accomodanti.
@@agnulittumc forse abbiamo due idee diverse di placca, sicuramente per me la vera placca non esige assolutamente trave, Pan gullich e via dicendo, ma piedi e baricentro.
Per quanto riguarda arrampicata old school su muro verticale, piedi sfigati, tacche o buchi sfigati e magari lucidi, bè quella è una grana non solo dell'Appennino centrale, ma direi europea.
Provare per credere vecchie vie di Manolo , Mariacher, Bassi e company ad Arco, settoi classici di Finale e Lumignano.
Un esempio francese potrebbe essere Buoux per citarne uno.
Se hai problemi a fare un qualsiasi 6b consiglio vivamente di scalare tanto su questo stile e dimenticare la trave fino a quando non si acquisisce esperienza.