Necropoli di San Giuliano VII secolo a.C - Parco del Marturanum - Blera - Barbarano Romano
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- Опубликовано: 2 ноя 2024
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Un ponte di legno porta sulla rocca tufacea di San Giuliano, ove sorge la piccola chiesa medievale omonima, anch'essa in tufo, oltrepassando la quale si giunge ad un punto panoramico affacciato sul sottostante vallone. Il parco regionale Marturanum è un'area naturale protetta situata nel Lazio settentrionale, istituita con la Legge Regionale n.41 del 17 luglio 1984. Occupa una superficie di 1.240 ha ricadente nel territorio del comune di Barbarano Romano nella provincia di Viterbo. Il territorio è stato modellato dall'attività vulcanica Vicana, le quali colate ignimbritiche, circa 155.000 anni fa, hanno depositato il tipico ‘tufo rosso a scorie nere’ sul preesistente Flysch.
L'area è pertanto caratterizzata da grandi valloni tufacei, ricoperti di fitta vegetazione, ove scorrono due principali corsi d'acqua: il Fiume Biedano e il Fiume Vesca. A testimonianza del recente vulcanismo, sono altresì presenti sorgenti termali mineralizzate, abbondanti in ferro. Nelle forre, lungo il corso dei fiumi, sono presenti numerosi mammiferi, tra i quali la volpe, il cinghiale, il tasso, l'istrice, il gatto selvatico, la puzzola europea, la nutria. La presenza d'acqua e la scarsa frequentazione umana consentono la sopravvivenza di numerosi anfibi, tra i quali la rara salamandrina dagli occhiali. Tra i volatili si annoverano: l'usignolo di fiume, il luì piccolo, la ghiandaia marina europea, il martin pescatore comune e la cicogna nera. Nel parco nidificano inoltre diverse specie di rapaci notturni e diurni, fra tutti si citano: il lanario, il biancone, il nibbio reale, lo sparviero comune, il gheppio e il falco pellegrino. Nell'area centro meridionale del parco, caratterizzata da prato pascolo, si incontrano di frequente animali allevati allo stato brado, quali vacche e cavalli di razza maremmana. Il fitto bosco ripariale contraddistingue la base della forra, umida e ombrosa, ove padroneggiano maggiormente l'ontano nero, l'olmo, i pioppi bianchi e neri, diversi tipi di salice, nonché una fitta vegetazione arborea e arbustiva ricca di felci, quali l'equiseto. Traggono vita dai ruscelli alcune specie di elofite, piante parzialmente sommerse, come la canapa d'acqua, il sedano d'acqua, la veronica beccabunga e quella acquatica.