Una volta in cammino sul PCT un neozelandese mi disse: "Don’t expect it to heal you". Avevo deciso di fare quel cammino proprio perché pensavo che camminando per 6 mesi potesse guarirmi dai miei fantasmi del passato, ma non è così, solo dopo quelle frasi ho capito cosa dovevo fare e ho cambiato approccio al cammino. Avevo passato il Yosemite National Park e avevo visto gente mollare definitivamente il cammino e vi assicuro che è tosta veramente tosta. Ragazzi quando ci buttiamo su grandi imprese dopo esser stati feriti da qualcuno o da qualche evento della nostra vita, non crediate che facendo grandi imprese possiate "sanare" le vostre ferite. Quando crediamo che facendo imprese e normi, cambiando posto, città, cultura ecc ecc crediamo veramente di guarire le nostre paura in realtà stiamo solo rimando il nostro incontro con noi stessi e con questo con le nostre ferire. Il tempo non guarisce niente se prima non mi metto di buona volontà a voler veramente guarire. Ve lo assicuro ve lo scrive un ragazzo che ne ha viste di cotte e di crude nella mia vita, e peggio di essere rapinati o picchiati. Capisco che l'ansia generalizzata sia un problema, ma per non sminuire le paure altrui, ricordiamoci che ci sono molte altre persone che fanno il nostro percorso e che vengono da situazioni anche peggio di noi e magari non hanno tutto queste possibilità per guarire, eppure cercano di farlo. Credo che Luca, per quanto mi riguarda, stia solo rimandando la cosa in Giappone, gli auguro tutto il bene di sto mondo, ma spero che veramente affronti i suoi fantasmi con un percorso adeguato in futuro.
socrate disse: perchè ti stupisci se i lunghi viaggi non servono, dal momento che porti in giro te stesso? ti incalza il medesimo motivo che ti ha spinto fuori casa
"Hai fatto tutto per cambiare ciò che era intorno a te e nulla per cambiare ciò che era dentro di te ove ancora albergano i tuoi demoni" direbbe qualcuno.
Da persona che sta facendo 6 mesi in Giappone, confermo tutto sulle amicizie. Mi piacerebbe vivere qua, è sempre stato il mio sogno e conosco la lingua, ma dopo questi mesi sono convinta che non succederà mai perché sarai sempre visto come lo straniero, anche se conosci a mena dito ogni aspetto della cultura. Comprendo il comfort e la sicurezza che derivano dallo stare in un paese tutto sommato sicuro (lo dico da persona che sta ad Osaka al momento, una delle città con più criminalità), ma ci sono tante altre cose da mettere in conto, soprattutto a livello di amicizie e reti di supporto. Auguro tutto il meglio a Luca e spero che il Giappone gli porti il sollievo che cerca.
Quello che mi preoccupa e che se, mai sia, anche in Giappone dovesse succedergli qualcosa tipo rapine/aggressioni potrebbe andare completamente in pezzi. Ti sei trasferito dall'altra parte del mondo per scappare da una paura e ti rendi conto che quella paura ti raggiunge anche lì.
è un ragazzo con evidenti problemi, non è l'italia il problema. Ha proprio paura della vita e di usci di casa, si vede anche per come parla e per come si muove, si vede che è una persona delicata che si rompe come un grissino, poraccio mi fa pena spero si riprende
Praticamente Sheldon in the big bang theory che dopo una rapina si trasferisce in un paesino di 14 abitanti ai confini del pianeta ma anche una volta lì la situazione non cambia e lui comunque si becca uno scippo
Cercare di risolvere dei problemi psicologici andando in Giappone mi sembra come cercare di risolvere problemi di alimentazione in un McDonald. Che poi sarà sicuro quanto ti pare il Giappone, ma è anche perché sostanzialmente nessuno interagisce con nessuno. In Italia puoi avere gli amici con cui uscire regolarmente, i familiari da andare a trovare ogni tanto, conoscenti che puoi incontrare in giro per la tua città. In Giappone chi hai? I parenti e gli amici italiani vivono dall'altra parte del mondo e francamente non riesco a immaginarmi Luca che il sabato sera va a bere con i suoi amici Akira e Satoshi. Alla fine andrà a vivere in Giappone come già vive in Italia, ma con ancora meno interazioni sociali. Faccia quello che vuole, per carità, ma mi sembra chiaro quanto questa soluzione sia stata male ponderata.
I parenti quando inizi ad avvicinarti ai 30 poco ti frega dai siamo sinceri... E se non sei asociale gli amici te li fai non conta se tu ce lo vedi o meno 😂 conta essere aperti a nuove conoscenze... E quale punto in comune un mangaka italiano può avere con un qualsiasi giapponese? 😂 Penso sia abbastanza ovvia la risposta... Senza contare che ci sta andando con la sua figa... Quindi proprio da solo o in brutta compagnia non si trova cosa ne dici? 😉 Ora fatti tu 2 + 2 e vedi se non gli conveniva andarsene in Giappone 🇯🇵 Sopratutto se è sempre stato un tuo sogno starci a lungo o magari viverci... Alla fine fai 20 viaggi all'anno in Giappone a sto punto rimani a viverci e fanculo... 😂
Io sono marchigiana e il pericolo più grande sono i cinghiali, boh. Comunque dall'alto dei miei quasi 7 anni all'estero, non mi sembra che Luca stia facendo i ragionamenti di chi va all'estero a vivere con consapevolezza. Si muove in base a traumi non risolti e gli sembra così impensabile essere distante dalla famiglia che farebbe avanti e indietro dal Giappone più volte l'anno. POI, come dice Dario, questa potrebbe anche fungere da prova. C'è tanta gente che va all'estero per pochi mesi e poi si trova così bene che ci rimane a vita.
Ora come ora le Marche sono anche la regione più salubre dove vivere in Italia, ERGO tra i climi migliori d'Europa, se non del mondo. Inoltre le "grandi città" delle Marche sono statisticamente molto sicure. In ogni caso, gli indici di criminalità italiani e giapponesi sono molto simili, quindi tutto questo video è letteralmente no-sense.
Io paradossalmente avrei semplicemente detto a Luca di non pubblicare questo video, ma di parlarne con Dario e altri (cosa che ha fatto effettivamente), e di viverla con meno pesantezza: se é un esperimento, porci delle aspettative troppo alte ti fa poi perdere l idea del "buttare un progetto" quando magari non funziona al 100%. Capisco l intento di parlare dell ansia e del viverla meno in Giappone, ma come messaggio é davvero deleterio dire a chi soffre d ansia "evita i problemi, pensa al paese dove vuoi andare" piuttosto che "esistono, li affronto, E INTANTO provo il Giappone". Per me ha mischiato due cose lontanissime. Conosco tantissime persone che vivono all estero, ma lo hanno fatto con intenti diversi e meno personali. Peró oh, non lo nego, invidio il suo esperimento e mi auguro che almeno possa trarne il meglio per sé.
“Io voglio essere il cambiamento che cerco nel mondo” Scappare dall’altra parte del mondo non mi pare proprio la maniera giusta di portare ad un cambiamento…
@@finmat95no amico. Pensa per la tua esistenza e lascia che le persone prendano consapevolezza di come vogliono affrontare i loro demoni. Talvolta ti potranno sembrare sbagliati ma la volontà di reagire in questo video io l’ho notata molto bene. Si chiama ricerca della propria serenità. I percorsi esistono non solo per la meta esattamente come i concetti non esistono solo per essere espressi. I modi sono estremamente importanti. Mi viene da pensare che tu ancora non abbia preso coscienza di quanto un modo errato dire le cose possa servire solo a te e non alla persona che vorresti svegliare.
@@giuggiolasemola Ma sai, io ci penserei pure alla mia esistenza se solo non mi venissero sbattute in faccia ste storie da persone, come Dario Moccia, che ci tengono a farmele conoscere. Il fatto è che Mangaka non ha preso consapevolezza di niente. E la ricerca della serenità non trova soluzione nell'effetto placebo che è solo una illusione, un ambiente dove sembra esserci pace ma in verità continui a rimanere fragile come lo eri prima. La soluzione è affrontare le proprie fragilità, ma bisogna esserne prima consapevoli e poi avere la voglia di risolverle. E che i modi siano estremamente importanti concordo.
Secondo me mentalmente sta cercando solo di convincersi ad andare in Giappone, cercando altre motivazioni oltre l’ammirazione che ha di suo. Parere personale
se lui andando là si sente al sicuro (anche non essendolo completamente) e ha la possibilità di fare quest’esperienza, perché no? Se se la vive male qui in Italia perché dovrebbe rimanere controvoglia?
La penso come te. Ha voglia di andar lì e vuole cambiare aria. Capita a molti. Non c'è bisogno di avere per forza un trauma per trasferirsi. Per chiarire, credo anche io sia una sua sincera autoconvinzione, non dico certo che lo dica per fare contenuto
Un giorno devo capire questa ossessione maniacale per il Giappone. Il Paese più freddo e distaccato del mondo, sembra super colorato e dolcioso ma è tutto finto, con relazioni sociali che devi programmare, si basano su schemi sociali che manco il medioevo e se ti azzardi a lavorare per una loro azienda, puoi morire dentro l'ufficio. Il Giappone è uno di quei Paesi che da turista fa sicuramente piacere visitare, io stesso ci andrei, ma mai MAI oserei stare più del necessario. Luca è un influencer, fa un tipo di lavoro che magari anche se si trovasse nel Burundi, continuerebbe a non avere problemi, figuriamoci in Giappone che è uno dei Paesi più tecnologici al mondo. Il problema è che secondo me lui soffre di pesanti ansie sociali, traumi mai superati e si rifiuta di affrontare determinati episodi della sua vita, cercando di trasferirsi nel peggior Paese possibile per la salute mentale. Che a lui piaccia ben venga naturalmente, si vede che ama tantissimo il Giappone, ma "per serenità", non credo proprio.
molto semplice, anime e manga dove elducurano la pillola. Basti pensare come il Giappone sia un paese che non ha fatto conto con i suoi demoni del passato recente
A me sembra chiaro che questa scelta di andare a vivere in Giappone è dettata almeno al 50% dal suo essere un fanatico dei manga e degli anime e si troverebbe così in quello che crede un paese dei balocchi. Poi l'ansia sociale e tutto il resto ma i suoi problemi sono quelli tipici da hikikomori e lui, secondo me, andando li pensa che starà meglio perché le persone simili a lui sono molte di più. Poi non risolverà nulla alla fine.
Riassumo con: se avete i (palesi,e importanti) problemi che ha lui, ma anche molto più leggeri, fatevi aiutare da un professionista serio. In questi percorsi inoltre si ha spesso bisogno di familiari e amici vicino ,e lui sta evidentemente scappando andando nel paese che ha sempre sognato per via delle sue passioni. I problemi però cosi te li porti dietro. Gli auguro di avere fortuna e risolvere,ma non seguite il suo esempio ragazzi. Non sottovalutate l’importanza della terapia , e della vicinanza, anche fisica, delle persone care. Edit: leggo ora i commenti e sono contentissimo di vedere che , la quasi totalità , pensa praticamente lo stesso. Spero che qualcuno a lui vicino lo faccia ragionare. In generale, perché abbiamo visto tutti i problemi relazionali (e non) che ha mostrato negli anni da quando lo “conosciamo”. In questo video dice cose da persona completamente offuscata da una paura perlopiù irrazionale, mi dispiace dirlo.
@@vynncore lo so,evidentemente deve continuare. Raramente sono percorsi brevi e/o semplici. Io sono un po’ più grande della media di chi segue lui o Dario ( ho un paio danni in più di quest’ultimo) e mi sento in dovere di pensare ai ragazzi più giovani, che sentono questi discorsi qua.Bisogna avere fiducia nelle terapie, e nei professionisti,di qualsiasi tipo siano, altroché basta. Tra l’altro in questo caso è lampante che abbia (ancora) bisogno d’aiuto.
Infatti una cosa che non ho mai capito delle varie vicissitudini di Luca è perchè le persone a lui vicine non intervengono. TIpo come quando ha detto che per mesi ha dormito 2 ore a notte o proprio non dormiva e non riusciva neanche più a rendersi conto di quanti giorni passavano. Ok all'epoca era fidanzato con la ex, quindi ci sarà un motivo se è ex. Poi magari in realtà l'hanno fatto e semplicemente non vuole essere aiutato non sappiamo, però boh
Ti trovi in disaccordo con mangaka…non con luca. Se ancora non ti sei reso conto che é tutto forzato e finto, anche i discorsi come questo…boh, povero te
@@brobro2673 nessun complotto…quale complotto? Semplicemente recita la sua apparente rincoglionitaggine. Come quando non sapeva usare paypal e ha un impresa milionaria…dai su… Ora fa la recita per trasferirsi affermando tesi assolutamente improponibili per le quali ogni persona pensante affermerebbe quello che dice dario. Mangaka é un genio imprenditoriale, é oggettivo. Mi scoprendo solamente che riesca a guadagnare anche così tanti soldi con la maschera palese che mette su twich
Mah, basterebbe andare in qualsiasi paese in Italia sotto i 2000 abitanti, qua dove sto io (1700 abitanti in Sardegna)i carabinieri giocano a briscola in caserma dalla mattina alla sera. Non succede mai nulla. Quello che succederà (secondo me) è che andrà in Giappone senza però effettivamente superare mai questa sua paura, e su malauguratamente dovesse subire un brutto episodio pure in Giappone allora sarebbe ancora più difficile uscirne.
A prima lite tra ubriaconi fuori da un locale giapponese, farà il video “ecco perché mi trasferisco in papa nuova Guinea..” madonna Luca riprenditi.. potrai scappare dalle paure quanto vuoi, ma queste ti seguiranno ovunque andrai!
Per essere uno che si studia ogni statistica di qualsiasi incidente possibile è particolare che Luca non capisca la differenza tra probabilità e avvenimento.
Mangaka come progetto Happiness con le tre domande ahahah. Comunque per quanto mi dispiace per lui, come dice Dario sarà un effetto placebo, se non risolvi quest'ansia puoi andare anche su Marte ma non cambia nulla. Per stare bene fuori devi stare bene dentro. Molte cose nella nostra vita sono fuori dal nostro controllo, e non ci possiamo fare niente, dovrebbe partire da questo concetto secondo me.
beh l’effetto placebo è medicamente riconosciuto, quindi se lui andando là si sente al sicuro (anche non essendolo completamente) e ha la possibilità di fare quest’esperienza, perché no? Se se la vive male qui in Italia perché dovrebbe rimanere controvoglia?
@@wildstyle3743 in che senso non risolve il problema? Se il problema è la serenità e il senso di sicurezza, il problema sarebbe risolto, almeno dal punto di vista interiore
@@Jack_Polaretto nel senso che da quanto ho capito è un trauma che ha avuto, e che riecheggia in lui ogni volta, quindi deve risolverlo lui interiormente, perché non esiste un posto dove cose del genere non possono accadere, e se accadano (anche se magari con minori possibilità) nel posto dove pensi di essere al sicuro, è letteralmente La Fine. Perciò dovrebbe risolvere le sue ansie interne, essere sereno nel profondo, risolvere il trauma e poter sentirsi al sicuro ovunque
@@wildstyle3743 Bisognerebbe evitare di vederla come se i traumi fossero problemi situati nella coscienza e che una volta risolti è come se non ci fossero mai stati. Quando si parla di affrontare un trauma solitamente si vanno a risolvere i problemi che il tuo trauma ti porta, si impara a evitare ciò che lo fa emergere, si tenta di trovare sfoghi alternativi e quant'altro. Ma di fatto quello che sta facendo è la sua soluzione, la cosa che più si avvicina a una "cura". Magari è una scelta drastica e ci sarebbero molte altre alternative meno problematiche, ma se come effetto placebo funziona... buon per lui, tanto sempre un altro effetto placebo dovrebbe andarsi a cercare se restasse in italia.
Cambiare paese, cambiare vita, cambiate conoscenze, è un impresa. Le imprese vanno affrontate fisicamente e psicologicamente in forma, e Luca non lo sembra affatto. Non è un problema su dove si va, ma su come si va. Quindi se queste sono le premesse, destinato a fallire. Mi dispiace, spero riesca a trovare ciò che cerca realmente.
L’ansia generalizzata è una brutta bestia, ne soffro da sempre e capisco quanto sia difficile da comprendere (infatti Dario ha faticato a dare il giusto peso a certe preoccupazioni, che ahimè sono a volte impossibili da battere pur avendo tutta la logica e la razionalizzazione del mondo). Non so quanto sia saggio trasferirsi in Giappone con l’ansia, però gli auguro di trovare la sua quadra
@@matteoinvernizzi7302 eh già, anche perché da fuori sembrano solo paranoie e comportamenti stupidi, che con l’incomorensione non fanno che essere alimentate a dismisura
In Europa con l'Unione Europea e tutto ciò che ne consegue è diventato molto più normale cambiare paese anche solo per un'esperienza di vita/lavorativa, il Giappone invece è da sempre abbastanza isolazionista e mi pare sia facilmente comprensibile perché noi si è molto più portati a dire "bah, per il momento sto bene qui ma vediamo in futuro", non è un indicatore di qualità della vita in un paese, solo di diversa mentalità. Si aggiunga che se c'è una cosa che unisce gli italiani da Bolzano a Lampedusa è proprio lamentarsi e pensare che altrove vada tutto meglio. Poi il 99% di chi va all'estero, alla fine ritorna in Italia con due eccezioni: 1. mette su famiglia all'estero 2. era immigrato anche in Italia.
Ma le statistiche le basate sulla simpatia dell'argomento o su quanto vi sta antipatico chi parla? Il 99% di chi va all'estero torna in italia, ma quando mai haahahahahah conosco decine di persone della mia zona che si sono trasferiti fuori dall'italia, qualcuno anche fuori dal continente, nessuno tornerà in Italia, non c'è un singolo motivo valido al momento. Se uno torna in italia è perchè la sua famiglia è nata qui, il contrario di quello che hai scritto.
Alloggiavo a Ikebukuro, ho visto 4 yakuza prendere un turista che ha messo il naso nel posto sbgliato e portarlo a fare un giro, certo forse è piu tranquillo in generale ma se ha quest'ansia e non si fa aiutare per affrontarla se gli capita qualcosa la potrebbe essere molto piu destabilizzante Spero che questo ragazzo riesca a trovare il modo di aiutarsi
Sono uno psicologo, questo ragionamente é completamente irrazionale ed é un chiaro segno di non guarigione dal disturbo d'ansia generalizzata e sopratutto dal trauma. L'andare in giappone per evitare di sentirsi in pericolo é un palese evitamento patologico, direi all'ennesima potenza, se il suo terapeuta non lo palesa in seduta il ragazzo finisce male. Mi spiace per Luca, ti auguro di riuscire ad affrontare seriamente la tua paura avendo il coraggio di affidarti seriamente a qualcuno
Domanda tecnica, qualora Luca volesse effettivamente andare a vivere in Giappone, al di là dei suoi problemi psicologici, la sua terapia richiederebbe necessariamente che lui resti in Italia o potrebbe proseguirla anche all'estero? Mi sembra un po' restrittivo "costringere" qualcuno a restare in un luogo in cui non vuole vivere solo per guarirlo, a mo' di terapia d'urto. Ovviamente chiedo la tua opinione da professionista.
@@nero9506 partiamo dal presupposto che uno psicologo non puó costringere un paziente a fare nulla, ci mancherebbe. Peró è suo dovere palesare la probabile natura dei suoi comportamenti, specialmente quando sono patologici e dannosi per il paziente, per esempio facendo notare 1 gli enormi costi dietro un evitamento così pervasivo (addirittura cambiare paese) 2 l'irrazionalità dei pensieri che ci sono dietro, che potrebbero essere riassunti in "nelle marche/dove vivo non sono al sicuro, sono costantemente in pericolo" "l'italia é tutta pericolosa, devo cambiare paese" e così via, facendo notare che non sono pensieri logici, cosa di cui Luca sembra essere convinto, ma che é il disturbo che sta parlando e non lo fà ragionare in modo razionale, cosa che probabilmente lo spaventa in quanto spesso le persone con dag non riescono a lasciare il controllo e il fatto di non essere razionali sul momento li fa impazzire, perché significa dover "darw" il controllo a qualcunaltro. Detto questo, non ci sono problemi a proseguire una terapja online dal giappone, il problema é che se il paziente arriva ad andare in Giappone per la sua ansia sociale é già un fallimento della psicoterapia e andrebbe secondo me inviato ad un altro psicoterapeuta.
Attenzione, con questo non intendo che sia necessariamente dovuto al terapeuta la non riuscita, puó essere anche dovuta ad una eccessiva rigidità di Luca o ad un "arroganza" delle sue posizioni che non é disposto a mettere in discussioni, ma anche questo va palesato in terapia ed eventualmente va interrotta e proposto un cambio
Più che altro vede il Giappone come la soluzione magica e si renderà conto non è così avendo ancora più conseguenze negative, dovrebbe assolutamente fare un percorso o se lo fa valutare se cambiare professionista
@@YamiChill2000 intanto dire che in Italia c'é un problema di sicurezza é di per se scorretto, per il semplice fatto che c'é una differenza abbissale fra la criminalità di Caserta, di Bolzano, di Roma, di Francavilla a mare e così via. Ci sono zone ad alta intensità criminale e zone assolutamente tranquilla, ció non toglie che statisticamenten puoi vivere una vita tranquilla alle vele di Scampia ed essete stuprata in un paesino del Trentino (per citare zone a caso). Il punto é che noi non viviamo in Colombia dove rischi effettivamente che ti ammazzino per delle difficoltà veramente pervasive ma viviamo in un paese del primo mondo con zone più o meno problematiche, fralaltro Luca vive nelle Marche, che di problematico hanno ben poco. Ció che per alcuni potrebbe sembrare un "ragionamento logico" é in realtà un frutto di un pensiero rigido che tende a generalizzare poche informazioni ragionando per estremi. Invece di accettare la possibilità che nella vita le cose brutte possono accadere e non si puó avere il controllo su tutto, ha deciso di cercare un isola felice, quindi ha etichettato l'Italia come pericolosa in base ad un singolo evento traumatico accaduto in una vita e ha etichettato il Giappone come sicuro in base ad informazioni raccolte ed esperienze infinitamente più brevi e vissute da turista, le quali non sono in alcun modo correlate ad un assenza di possibilità di essere aggredito o rapinato, al limite é meno probabile. Fralaltro, da fan di manga e anime, dalle rappresentazioni di alcune opere che denunciano i seri problemi del Giappone, questo mon sembra proprio essere il paradiso di morbidi cuscini che Luca sembra motivato a voler pensare che sia. In sintesi, il problema é che Luca avrebbe potuto sentirsi sicuro senza dubbio in Italia, magari cambiando zona, il fatto che arrivi fino in Giappone e paghi un prezzo così alto fa capire 1 che é schiavo della paura 2 che la paura non lo fa essere razionale come lui crede, ma gli fa filtrare le informazioni in modo selettivo, di conseguenza questo comportamento non è funzionale. Ovviamente per quello che si puó vedere da quanto visto e raccontato dai video, sembra essere in una fase dove invece di affrontare la paura che ha dentro é disposto a fuggire e pagare qualsiasi prezzo pur di cercare una sicurezza assoluta
Sicuramente alla base di tutto c'è anche il desiderio di andare verso il Giappone immaginario con cui la nostra generazione è cresciuta. E il punto è qui: prima o poi scoprirà che il Giappone reale ha i suoi problemi, non dissimilmente dall'Italia, ambedue con le proprie specificità; e ciò va unito al fatto che non ha una rete sociale alla quale appoggiarsi e che sarà sempre visto dai locali come "l'occidentale", a causa di un ben noto e diffuso pregiudizio della cultura giapponese verso lo straniero che a volte rasenta purtroppo la xenofobia. Lui sicuramente tutto questo lo sa o lo immagina; ma non sarebbe tempo sprecato approfondire quel passo di una lettera di Seneca a Lucilio, nel quale il primo spiegava al secondo che per trovare la serenità dell'anima bisogna cambiare i pensieri non il cielo che abbiamo sopra la testa, altrimenti finiremo solo per portarci i cattivi pensieri in valigia. D'altra parte però gli auguro che in Giappone riesca almeno a rilassarsi, a trovare una propria dimensione e a godersi la vita.
Da persona che ha avuto esperienze simili se non peggiore alle tue Luca ti dico, andare in un posto in cui è più difficile succedano non aiuterà. Perché se ti risuccede li (cosa che assolutamente non auguro) i traumi peggioreranno tantissimo. Personalmente io dalle mie esperienze ho imparato due cose, la prima conta dove giri ma nel senso che bisogna evitare vicoli bui, dove c'è poca gente, e dove non c'è nemmeno un negozio, e se proprio vai in quei posti non col cellulare in mano bisogna sempre guardarsi intorno mentre si cammina mai il cellulare questo a prescindere da dove ti trovi. La seconda cosa è la capacità di capire la situazione e le persone. Purtroppo senza offesa Luca, ma sembra che quest'ultima capacità ti manchi conpletamente, tu sei un essere puro, ma certe volte questa cosa ti si ritorce contro, devi cercare di capire se una persona è malintenzionata a vista, questo già è difficile per le persone normali tu non so come potresti fare, però serve, io mi sono molto allenato con mio padre a sentire le energie delle persone, che potrebbe sembrare una supercazzola, ma in realtà penso che tutti possano farlo, alle volte possiamo capire se una persona sta male anche se si comporta normalmente raffinando questo senso si può capire se una persona è instabile. Io a vista da lontano ho riconosciuto varie persone problematiche, una volta in particolare ero con degli amici, ho visto questi tizi stare seduti su un gradino e subito mi hanno dato brutte sensazioni, dissi ai miei amici questa cosa non mi crebbero, allora io mi dirissi in un negozio e gli dissi "se succede qualcosa venite li", dopo un minuto che stavo li sono venuti correndo pallidi e spaventati a morte, uno dei tizi si era avvicinato e li aveva minacciati in modi molto brutti. Se ti guardi intorno e sai sentire le persone ed eviti vicoli bui palesemente pericolosi puoi girare ovunque qui in italia. Inoltre penso che più che andare in Giappone per sentirti sicuro dovresti andare da uno psicologo, molti vedono l'andare da uno di essi come una sorta di onta ma è completamente normale e molte volte necessario in caso di traumi e cose simili. Ovviamente però la scelta è tua puoi fare come vuoi e io ti auguro il meglio.
Alcune persone sono talmente limpide(nel bene e nel male) che è possibile captare il loro carattere e le loro intenzioni, alcune invece sanno mascherare bene la loro natura.
Premettendo che non ho niente contro luca , ma da psicologo posso dire con certezza che Luca ha idealizzato un paese intero decidendo di trasferirsi in pianta stabile dando per scontato solo perche ha passato in Giappone pochi gioni...e dicendo una marea di giustificazioni a mio avviso anche molto poco credibili... sta solo scappando ... o meglio si sta illudendo che trasferendosi in giappone le sue problematiche personali spariranno non rendendosi conto che se i problemi non gli affronti i problemi ti seguiranno ovunque tu andrai..Ha commesso svariati errori di valutazione..per esempio non ha nemmeno preso in considerazione il fatto che il luogo comune "tutto il mondo è paese" è un luogo comune ahimè molto veritiero,,lui dice che sta risolvendo un trauma e lo vuole risolvere SCAPPANDO di quanto piu sbagliato si possa fare nei problemi d ansia. Detto cio appena si rendera conto che dopo un po di tempo che vivra in giappone e si rendera conto che le situazioni potenzialmente pericolose saranno esattamente le stesse di qui sara un doppio problema.Infatti Dario ha detto una cosa super saggia "i problemi vanno risolti qui" ed è assolutamente vero.Dario come al solito ha detto tutto giusto.Mi dispiace dirlo ma qui Luca dimostra pura vigliaccheria...caro Luca dai tuoi amati eroi dei manga non hai imparato proprio nulla e mi dispiace tanto dirlo
"Dottore, ma se io sento costantemente dolore e mi metto in questa posizione e il dolore sparisce, è tutto risolto no? se prendessi questa medicina omeopatica e dopo un po' iniziassi a sentirmi bene, significherebbe che il problema si è risolto, vero?"
Io mi sono trasferito in Corea del Sud 6 mesi fa ed è stata la migliore scelta della mia vita. A 26 anni avevo pochi progetti e poco interesse nel posto dove ho vissuto per tutta la vita, ora ho un mondo nuovo da esplorare, milioni di opportunità da cogliere e esperienze da fare. Per questo a chi ha l’opportunità e l’interesse per esplorare, migliorare e crescere consiglio sempre di buttarsi. Poi ad ognuno il suo ovviamente.
@@fisherzissou9380 dipende dal tipo di visto che vorresti, quello lavorativo da 3 anni è difficilissimo da prendere senza raccomandazioni o offerte di lavoro da aziende o compagnie grandicelle, mentre i requisiti per quelli da studente e vacanza lavorativa (H1) non sono così tremendi. Io personalmente ho H1 e ho forse l’occasione di prolungarlo o “upgradarlo” visto che ho iniziato un business qui con la mia ragazza (coreana). Comunque i documenti richiesti e altre informazioni li puoi trovare facilmente sul sito dell’ambasciata coreana in italia
@@finmat95 madonna la finanza 😅 Come ho scritto nella risposta precedente ho iniziato un business mio (e della mia ragazza) che soprattutto negli ultimi mesi sta andando molto bene, mentre per i primi mesi mi mantenevo con i soldi che ho risparmiato quando lavoravo in italia, e nel frattempo conoscevo un sacco di persone. Nel visto che ho io uno dei documenti necessari è il conto bancario con almeno 3000€ proprio per questo motivo, mantenersi finché non trovi qualcosa. Poi è ovvio che non è per tutti o che non tutti possono permetterselo, come tutte le cose.
"Un po' di razzismo", quello che dice luca è comprensibile ma vivere in Giappone, da occidentale, è molto difficile. è praticamente impossibile essere accettati nella società, anche se parli fluentemente la lingua rimarrai sempre di cultura e mentalità europea. Da esperienza personale, dopo un certo periodo la magia del Giappone sparisce (se ci abiti e lavori) e devi affrontare quello il Giappone è. Le cose diventano molto più semplici se il partner è giapponese, il quale/la quale ti può indirizzare nella vita quotidiana ma comunque si esce molto dalla confort zone italiana. è vero che la sicurezza è a livelli assurdi ma comunque i livelli di razzismo verso agli stranieri è assurdo, verrai sempre trattato come diverso. C'è anche un altissima divisione sociale, mi è capitato di essere trattato in maniera molto poco gentile finchè non ho mostrato il mio status sociale, facendo vedere che appartengo all'univeristà piu prestigiosa del giappone hanno cambiato immediatamente atteggiamento. Poi ci sono altri mille problemi che comunque sono da considerare.
10:51 Sopratutto visto che semplicemente vedendo una persona correre nella sua direzione l'ha terrorizzato così tanto, se si becca anche solo il singolo accenno di pericolo da aggressione i traumi salteranno fuori di nuovo, solo che molto peggio perché per lui significherà che in nessun luogo al mondo è al sicuro.
Stessa situazione di quando fece il video dicendo che aveva risolto il suo problema di burnout e al posto che dormire 2 ore a notte (o non dormire) ora dormiva 5 ore a notte e tutto si sarebbe risolto e sarebbe ripartito alla grande, tutti nei commenti a dire che era sì meglio di prima ma era ancora lontano da una routine sostenibile e infatti poco dopo sparì di nuovo per mesi. Finche non fece un altro video dicendo che era andato in burnout di nuovo (ma dai?). Mi auguro di sbagliare ma per me si ripeterà la stessa cosa: tra un anno farà un altro video in cui si scoprirà che scappare in Giappone non ha affatto risolto il problema
Non è un problema di sicurezza dell'Italia, ma un suo problema psicologico che dobrebbe risolvere parlando con degli esperti, non andando in Giappone, poi ognuno è libero di fare quello che vuole, però a mio parere il Giappone non è la soluzione
se lui andando là si sente al sicuro (anche non essendolo completamente) e ha la possibilità di fare quest’esperienza, perché no? Se se la vive male qui in Italia perché dovrebbe rimanere controvoglia?
@@Jack_Polaretto ripeto, è una mia opinione, potrei anche sbagliarmi, ma il trauma che ha subito probabilmente ha lasciato delle "cicatrici" nella sua psiche che lo portano a non sentrisi al sicuro, e probabilmente il Giappone non è la soluzione perchè anche se cambia stato la psiche rimane quella, poi io non sono uno psicologo quindi potrei sbagliarmi, poi se lui si trova bene in Giappone buon per lui io non giudico
@@lucas0s_ certo è una tua opinione, ma che fa riferimento allo stato d’animo e condizione psicologica di un altro. Puoi al massimo dire che per te non funzionerebbe. La domanda è, perché per Luca non dovrebbe funzionare? Se crede che ciò lo porti a trovare la serenità, cosa ti fa contraddire quello che pensa? La microcriminalità in Giappone è più bassa che in Italia. Questo dato, anche se non gli garantisce una sicurezza totale, può anche fungere da effetto placebo rassicurante che lo farà vivere in modo più tranquillo la vita di tutti i giorni
@@Jack_PolarettoMa non si tratta di funzionare o meno, semplicemente non risolvi il problema, l'hai detto tu stesso che è un placebo. È statistica, in Italia ci sono x casi all'anno, in Giappone y, y è un numero molto più basso ma non è zero. Se malauguratamente tra 3 anni si dovesse ritrovare nell'insieme y che si fa? A parer mio ci saranno molti più cocci da raccogliere. Poi oh, y è così piccolo e Luca così cauto che non entrerà mai in quell'insieme, glielo auguro
@@howlmo2605 Si augura sempre il bene, ma bisogna accorgersi che si sta parlando di probabilità, ed uno non può basare la sua vita, le sue speranze, obiettivi, certezze su qualcosa di non meglio definito, aleatorio e probabilistico. Non si pianta un albero di banane in cima ad una montagna dicendo "Ma forse sai, con il tempo favorevole, se non ci fosse mai vento e sempre sole, forse la pianta crescerà". Insomma non bisogna vivere SPERANDO che le cose accadano o non accadono, altrimenti si sarà SEMPRE in balia degli eventi e degli altri.
@@bondrewd5935 Ancora, cosa c'entra? Come hanno già detto mica va a fare l'impiegato in Giappone, che gliene frega delle concezioni che hanno o che non hanno?
@@orfeoassiti6669 Boh sarò matto io ma credo che Luca dovrà interagire con della gente lì sul posto, gente che ha esattamente lo stesso problema che ha lui in Italia con una sola differenza: non vogliono ammettere di avere un problema. In che modo questo sarà salutare per luca esattamente? Non è diverso da un ex tossico che va a vivere in una tenda al centro di una piazza di spaccio...
@@bondrewd5935no come ha spiegato anche lui nel video fa comunque tutto qui in Italia, coi giapponesi non deve lavorare al massimo dovrebbe fare.amicizia anche se la vedo dura.
Assolutamente d'accordo con Dario, dai problemi non si scappa fa parte della crescita personale, poi puoi anche scappare ma non sei onesto con te stesso se dici che ti va bene.
@@Renevas no dai davvero i terremoti in Giappone sono molto più frequenti, c’è da dire che uno qui un po’ più serio fa i macelli mentre li sono molto ma molto più organizzati e pronti
Si, quello era incluso tra i problemi probabilmente, ma se preferisce magari non essere derubato piuttosto che sentire un terremoto, boh l'importante è che sia contento Lucone
@@TheWhitechains quindi fammi capire, stai guardando un film come Beau ha paura mentre guardi un video su RUclips, mentre leggi i commenti del video. Top
Se il problema è la sicurezza, perché scegliere il Giappone piuttosto che il Canada o i paesi scandinavi? Sono paesi molto più vicini alla nostra cultura, con una qualità della vita superiore (che io sappia) e in cui è abbastanza facile integrarsi.
Non è assolutamente vero. Integrarsi nei paesi scandinavi è estremamente complesso perché hanno una formazione culturale completamente opposta alla nostra. Inoltre, la favola dei paesi scandinavi sicuri e stabili è uno specchio per le allodole. Basta consultare gli ultimi report svedesi e islandesi, consultabili in Inglese sui vari giornali nazionali. Chi, ad esempio, innalzi i paesi scandinavi come la Svezia come un luogo estremamente sicuro sbaglia di grosso. Attualmente uno dei pochissimi paesi al mondo dove davvero ha una qualità della vita altissima è la Svizzera che è impestata di Ndrangheta, attenzione. Fortunatamente però la Confederazione fece un patto con le mafie intelligente...
@@ugoconteditiberiade2161 Inoltre ricordiamo che la Svizzera ha un costo della vita estremamente alto, e quindi è molto restrittiva con la gente che può permettersi di trasferirsi lì. Senza contare che, anche in questo caso, si tratta di un paese veramente poco inclusivo con gli stranieri, non tanto per razzismo ma per quanto riguarda il senso di comunità che si crea tra le persone. Poi vabbe', la Svizzera è nota per avere prettamente interessi politici monetari, e ciò si riflette spesso nella realtà del paese.
@@nero9506 Vero, ti do ragione ma in parte perché ci vivo in Svizzera. Il costo della vita è sicuramente altissimo, ma hai un 'altrettanto stipendio e varie agevolazioni. Certamente se vivi in Zurigo centro e non prendi almeno 10 mila franchi al mese, o entrambi, marito e moglie hanno una professione, allora si è piuttosto dura. Ciò non toglie che dipende spesso dalla zona in cui vivi poiché ogni cantone ha una sua propria politica interna ove gestisce stipendi,affitti ecc ecc in maniera autonoma rispetto al "potere centrale" a Berna. Inoltre, è un paese che si, risente molto un proprio isolamento sociale condito anche con episodi di razzismo, ma ti posso assicurare che puoi provenire anche dalla zona più sperduta del mondo, ma se parli tedesco e hai un talento non gliene frega nulla se sei asiatico o zingaro (giusto per dire), sarai sempre apprezzato. Certo ti sfruttano fino all'osso, ma quando poi prendi 10k al mese, con tanti di servizi efficienti garantiti, ti fa quasi piacere!
Ho vissuto in Giappone e Moccia fa bene a sottolineare la realtà sanitaria giapponese che è veramente pietosa rispetto alla nostra. Mi sono rotta il femore e nonostante l'assicurazione sanitaria ho speso 1700 euro di ricovero per star in ospedale 13 giorni. Inoltre danno pochissima importanza alla sanità mentale e i pochi psicologi che ci sono sono malamente preparati. Ho sentito troppe volte di stranieri che non hanno mai ricevuto un giusto supporto medico in Giappone. Addirittura dottori che dicono a malati di depressione "Sii piu felice". Quindi temo che sia davvero una scelta troppo avventata. Anche perchè, il Giappone ha un lato oscuro. E' pieno di pervertiti o stalker. Io e ogni ragazza conosciuta che abita in Giappone ha avuto almeno un episodio di stalkeraggio. A me in Italia non era mai successo.
Sì veramente... Però mi sembra che la faccenda della sicurezza sia un po' una scusa perché francamente il livello di criminalità nei paesi dell'appennino marchigiano è paragonabile a quello di Pura o Neggio, vale a dire zero. Sicuramente quella brutta esperienza di cui parla lo ha segnato, però andarsene all'altro capo del mondo per una rapina avvenuta poi tipo 15 anni fa... Caelum non debes mutare, sed animum, come direbbe Seneca
"ha lasciato il suo MacBook per tenere il posto" Sono cose del genere che mi pongono degli interrogativi sull'effettiva necessità del suffragio universale.
Assolutamente ci sarà l'effetto placebo, i traumi non scompaiono per magia e non se ne vanno con il tempo semplicemente così. Anzi, dovesse mai subire un altro episodio traumatico stando lì, che anche se meno probabile non è impossibile, la sua salute mentale peggiorerà ancora di più.
Con tutto il rispetto, ma credo che Luca stia cercando di autogiustificarsi, e giustificare al pubblico, quello che mi sembra un "capriccio" di volersi trasferire nel suo "paese dei balocchi". Ps. Io farei la stessa cosa, e non giudico la scelta quanto più "critico" quelle che mi sembrano siano "scuse" e "giustificazioni" finte per dare un peso diverso a questo suo progetto di vita
@@akon8 completamente d'accordo con te. E comunque non può pensare di risolvere i suoi problemi con 6 mesi da uno psicologo, un po' di pazienza non gli farebbe male, anche perché "scappare" dai problemi non fa' altro che aumentarli.
@@LucaS-nu1py ma quale sarebbe il problema nell'ammettere direttamente di volercisi spostare solo perche gli piace? (chiedo serio, sono un poco fuori dai "social" e non vedo che ripercussioni possano esserci)
Mi dispiace che abbia passato un esperienza del genere e ancora di più che abbia reagito in questo modo, invece di fortificarlo sembra avergli creato solo altri problemi. Credo che nessun posto sia sicuro, o al massimo lo è relativamente, non lo è mai al 100% e non si può mai sapere. Puoi sapere solo se riesci a fare affidamento sulla tua capacità di difenderti o meno
per la ragazza che ha perso il macbook a roma termini, capisco l'abitudine, ma anche informarsi dovrebbe essere necessario se si viaggia: termini è una delle stazioni più pericolose d'italia e d'europa, quando ci passo tasche con le zip e zaino messo davanti, se qualcuno ti urla per chiederti qualcosa lo si ignora e si tira dritto, sperando non ti segua. altro che lasciare il pc sul tavolo...
Io vivo a Londra nel est in una delle zone piu povere e ci sono tantissime rapine e accoltellamenti. Però devi comunque uscire e vivere la tua vita, non puoi chiuderti in casa e non uscire mai piu..
@@masterjunky863 Ma in realtà tutta londra è piena di stranieri, sono di piu i ragazzini parti di gang che fanno queste cose, la maggior parte britannici
Non sono informatissima sul Giappone perché ci sono andata solo in vacanza ma dopo 9 mesi in Corea del Sud posso dire che è un altro mondo rispetto all'Italia. Puoi lasciare il tuo pc in un cafe, uscire a pranzare, e quando torni al cafe il computer è ancora lì. Da persona bianca sei privilegiata, e comunque il microrazzismo che posso aver subito una o due volte in Asia è sempre meglio di quando ricevo fischi dai muratori in Italia. Tutto funziona alla perfezione... I mezzi di trasporto, la sanità, tutti i servizi... In confronto a Seoul, Milano è un paesello. E per quanto riguarda la nostalgia di casa, ci si convive. È difficile avvicinarsi agli asiatici ma è semplicissimo stringere amicizia con altri stranieri o addirittura Italiani. L'unica pecca è che non è facile ottenere un visto e che gli affitti sono alle stelle. La vita aziendale è tosta, ma gli stipendi sono più alti rispetto all'Italia. Chiaramente ci sono altri lati negativi, ma alla fine dipende da cosa si cerca.
Beh detto da Kim jun sung 98 mi fido sicuramente del parere senza mai pensare che si tratti di una persona fissata con l’Oriente tanto quanto Luca! La criminalità è universale, illudetevi che negli atti posti ai vive meglio.. la verità? Se non impari a convivere con te stesso qualsiasi posto ti farà schifo.
boia, grazie a Dario ed anche ai molti commentatori, che non ho letto in toto, ma che sono estremamente intelligenti. C'è un sacco di gente che va in Giappone e ci vive per dei periodi, senza bisogno di fare l'analisi dei propri problemi personali. Piú che un canale yt, a questo tipo gli ci vole unobravo e un'altro terapeuta presenziale, per capire se stesso senza fare autocommiserazione cheap e risultare meno palloso.
Abito a 20 km da lui e conosco le marche come le mie tasche essendo anche piu grande di lui ...posso dire nella maniera piu trasparente possibile che il suo è tutto un fattore di testa che va curato e capito non mi dilungo che non ho voglia ma per come la vedo io se continua a ragionare così tra 20 anni sarà in terapia giapponese per la paura dei terremoti
Non sono d'accordo con quello che dice dario, luca in italia sta male ha idealizzato dei posti, e vuole andarci, pensa che starà meglio e ci va, perché mai lui dovrebbe rimanere in italia e trovare un modo per adattarsi e farsi andare bene l'Italia e gli italiani? Luca ha un carattere diverso e più chiuso rispetto alla norma, mi sono rotto le scatole vedere gente che ha un carattere più aperto imporre il proprio modo di essere anche agli altri pensando che i più chiusi hanno un problema, e vanno aiutati, ora non è questo il caso di dario, ha detto che in fondo è contento se luca è contento, però in generale il sentimento comune è che se sei introverso ha un problema e vai aiutato.
Io credo che Mangaka non abbia problemi per l introversione, ma per l ansia (discorso molto diverso), che se non trattata con cura può aver effetti molto più gravi del semplice passare il tempo in casa per preferenze personali Io personalmente l avrei presa più come esperimento più temporaneo perché in Piemonte mi trovo strabene, ma capisco quel che dici Bellissima la tua pfp comunque, sto rigiocando DAI proprio in questi giorni e ho appena riportato Ser Lanuggino a Redcliff :,,)
Sono d'accordo con Dario, secondo me il metodo di Luca non è il migliore per risolvere i problemi, però oh se vuole provare ben venga, gli auguro che non gli capiti una situazione simile pure lì in Giappone, perché potrebbe veramente traumatizzarlo, ancora di più di quanto lo sia adesso.
da persona esterna mi sento di dire che il discorso di Luca non sta né in cielo né in terra, gli auguro di trovarsi bene nel posto che ha idealizzato all'inverosimile altrimenti chissà che duro colpo
Lavoro per una grande multinazionale giapponese in Italia, ogni tot mesi l’amministratore delegato viene nella nostra sede a controllare la pulizia, la sicurezza sul lavoro e la produttività dei dipendenti e l’ultima volta mi ha colpito molto vederlo tiare su da terra un bullone e dire “sorry”. Precisione quasi maniacale ma che portano gli standard qualitativi a livelli più alti, ogni settimana riceviamo grafici di andamento dove grazie alle direttive riusciamo ad ottenere grandi profitti. premi e aumenti di stipendio sono molto meritocratici, in pratica più ottieni risultati più vieni pagato. Adoro questa mentalità giapponese, magari se mi va bene un giorno provo a chiedere lo spostamento di sede in Giappone.
Diciamo le cose come stanno: Luca si caca sotto della società, ogni cosa negativa che vede ne fa un dramma. Il Giappone è una meta fantastica da visitare, ma non ci vivrei mai
Il male di vivere lo seguirà ovunque. Anche se si trasferisse su di un'isola deserta. Prima deve affrontare i suoi demoni (magari con il supporto di Professionista)poi prende certe decisioni altrimenti se li porterà dietro ovunque andrà.
Mi permetto di fare un appunto tecnico: Dario parla di ansia sociale ma non è così (l’ansia sociale è la versione più importante della timidezza per capirsi). In generale, la preoccupazione e il senso di agitazione dopo eventi traumatici è chiamato “disturbo dell’adattamento”. Questo vale per i primi mesi. Se il disturbo persiste si possono valutare altre diagnosi e l’evoluzione dell’etichetta in “disturbo da stress post traumatico” oppure altri disturbi specifici (ad esempio, per la paura e l’agitazione mi ritiro in casa e l’umore si deprime; oppure la preoccupazione comincia ad essere dilagante e prospetta eventi catastrofici; etc etc). Un buon percorso di psicoterapia, in questo caso consiglierei cognitivo comportamentale, ti aiuta sicuramente. Scusate per il pippone. Sono psicoterapeuta cognitivo comportamentale io stesso e mi occupo di valutazioni diagnostiche oltre che svolgere io percorsi. Spero di aver aiutato.
Secondo me l’approccio di Luca è completamente sbagliato, penso che prima di considerare minimamente il trasferimento dovrebbe provare ad affrontare questi problemi qui in Italia con l’aiuto di uno specialista, a parer mio non si scappa dai problemi ma si affrontano
Gia io solo da mezza Italiana in Polonia sento delle mancanze qui (e al contrario quando sto in Italia sento la mancanza di usi polacchi), figuriamoci se vai da solo Italiano dall'altra parte del mondo
Sono stato in Giappone 3 volte per vacanza. Bellissimo paese da turista. A vivere non ci andrei manco se mi portassero a forza. Una concezione di vita troppo lontana da quella di noi latini, rapporti che non sai mai se sono veri o basati sull'educazione, e pare un nazionalismo molto marcato verso chi pensa di andarci a vivere. No grazie e direi ancor meno se uno è fragile psicologicamente.
Vedo solo critiche, ha semplicemente fatto bene, se ce la fa riuscirà tranquillamente a farsi una vita sociale. È indipendente economicamente e nessuno gli dà degli orari, questo posto gli può dare una certa serenità in base alla persona che è
Non conosco questa persona ma ho vissuto 7 anni in Giappone e secondo me è il posto più sbagliato che poteva trovare per trovare un equilibrio mentale.
Ho vissuto in Giappone per piu di anno, auguri a vivere in GIappone con problematiche psicologiche, dove accedere a uno psicologo che parli inglese e abbastanza complicato e accedere a benzodiazepine e antidepressivi non e proprio semplicissimo. Aggiungiamoci poi che avere un circolo di amici in Giappone, a meno che non siano colleghi e o amici stranieri e praticamente impossibile.
Lo psicologo ormai esiste anche tramite videochiamate quindi no problem, non penso Luca assuma psicofarmaci quindi no problem, e fintanto che è stato in Italia se n'è praticamente sempre fregato di avere amici irl quindi no problem
Un conto è vivere a Cacate sull’Adda dove si è 3 gatti un altro è Tokyo dove sei in mezzo a milioni di persone, ti senti soffocare ancora più di prima! Anche perché la lingua poi è una barriera estremamente difficile da superare
Trasferirsi dall'altra parte del pianeta per affrontare un calvario burocratico e trovare uno che ti prescrive antidepressivi di cui ingozzarti....mmmmh, non so, non mi sembra una scelta così saggia.
trasferirsi dall altra parte del mondo per scappare da una paura non è la soluzione migliore anzi, nascondere certe cose a te stesso prima o poi ti farà cadere a pezzi. Ps. non è che l'italia sia tutto sto pattume, non sono mai andato in giro "sull attenti" o simili e non mi è mai successo nulla, se non un ubriaco a milano un po manesco una sera bha.
Io non ho capito bene se la sua paura sia semplicemente di un’aggressione fisica, perché se fosse così oltre a uno psicologo( che comunque è utilissimo) sarebbe molto utile un bel po’ di palestra, qualche corso di autodifesa o arti marziali e magari un’arma difensiva come uno spray al peperoncino. Chiaro che anche con tutto ciò bisogna comunque evitare il confronto e fuggire sempre piuttosto che lottare, però avendo in mano comunque un gran fisico e nozioni di combattimento, la paura sicuramente si riduce, perché non hai paura di essere impotente ma sei pronto all’eventualità
Non seguo Mangaka non lo conosco né come creator né come personaggio, le sue vicende etc quindi faccio questo discorso da persona al di fuori del contesto di Twich, dalle dinamiche di community. Da donna che vive a Milano e quindi con tutte le paure e le precauzioni del caso nel girare la sera non comprendo fino in fondo ciò che ha provato. Giustamente è rimasto traumatizzato dall'esperienza però lui vive in una delle zone più tranquille del paese con pochissima micro criminalità non penso che faccia particolare differenza trasferirsi in Giappone e continuare là la propria vita senza un sostegno psicologico che ti aiuti ad elaborare il trauma
a parte tutto, ragazzi non idealizzate il Giappone. E' vero è un paese sicuro, ma non è manga e anime. Tenete in considerazione che non esiste integrazione in questo paese, punto primo. Il Giappone è un paese fatto e pensato per i giapponesi, dovrete scendere a compromessi su molte cose. Se non conosci la lingua sei tagliato fuori da tutto. Ti ritrovi a vivere tra expat, e allora che senso ha vivere in un luogo se non hai modo di capire nulla di quello che ti circonda? meglio farsi un viaggio ogni tanto. La socializzazione con i locali è estremamente differente, una delle cose piu' sofferte dagli stranieri qui. Il costo della vita è alto. Non fatevi ingannare da chi dice che gli stipendi sono piu' alti che in Italia, il paragone è sbagliato. Sono stipendi rapportati al costo della vita, e debbo dire che sono mediamente bassi, se non avete una forte specializzazione tecnica. Considerate anche che nonostante l'apparenza, il Giappone è un paese estremamemnte statico e immutabile - parlando di grandi questioni, non ci sono cambiamenti, non ci sono grandi riflessioni e movimenti. Nulla di fondamentale cambia, e ci sono grossi problemi sociali e culturali. Quello che vi attrae sono solo mode passeggere, e il Giappone non è andate ad Akihabra e Shinjuku. Fate l'esperienza per qualche tempo, prima di pensare di trasferirvi stabilmente in un altro paese. Non basatevi solo sull'idea che avete di un posto.
@@hyomaaiiroofficial non sono uno psichiatra ma mi sembra un disturbo da stress post traumatico . Comunque una diagnosi di ansia generalizzata già la tiene. È a tutti gli effetti un disturbo contenuto nel DSM5, a volte abusiamo del termine “ansia” quanto è a tutti gli effetti una patologia psichiatrica e come tale va curata nei modi giusti
Hai ragione caro Luca però il MALE fa parte della vita e COMANDA la vita come gli pare ... se ti fa bene cambiare posto di vita cambialo , ma non si può scappare dal MALE finché si è in vita . Io sono un maschio che ha una condanna da quando sono nato e la cosa più importante che ho capito in 34 anni di vita fatta da tanto bene e tanto male è : IL MALE È GRATIS ;IL BENE SI PAGA . . . . .(spero di essermi fatto capire)
Fotto con la depressione, ne conosco i nei Sono andato anche in Giappone per fuggir da lei Pensavo proprio al posto più remoto, ehi Pensavo tipo Kyoto schiaccia chiodo Ma non puoi uscire dalla tua pelle Né dalla depre quando ti prende azzeccatissimo direi
Una volta in cammino sul PCT un neozelandese mi disse: "Don’t expect it to heal you". Avevo deciso di fare quel cammino proprio perché pensavo che camminando per 6 mesi potesse guarirmi dai miei fantasmi del passato, ma non è così, solo dopo quelle frasi ho capito cosa dovevo fare e ho cambiato approccio al cammino. Avevo passato il Yosemite National Park e avevo visto gente mollare definitivamente il cammino e vi assicuro che è tosta veramente tosta.
Ragazzi quando ci buttiamo su grandi imprese dopo esser stati feriti da qualcuno o da qualche evento della nostra vita, non crediate che facendo grandi imprese possiate "sanare" le vostre ferite. Quando crediamo che facendo imprese e normi, cambiando posto, città, cultura ecc ecc crediamo veramente di guarire le nostre paura in realtà stiamo solo rimando il nostro incontro con noi stessi e con questo con le nostre ferire. Il tempo non guarisce niente se prima non mi metto di buona volontà a voler veramente guarire. Ve lo assicuro ve lo scrive un ragazzo che ne ha viste di cotte e di crude nella mia vita, e peggio di essere rapinati o picchiati. Capisco che l'ansia generalizzata sia un problema, ma per non sminuire le paure altrui, ricordiamoci che ci sono molte altre persone che fanno il nostro percorso e che vengono da situazioni anche peggio di noi e magari non hanno tutto queste possibilità per guarire, eppure cercano di farlo. Credo che Luca, per quanto mi riguarda, stia solo rimandando la cosa in Giappone, gli auguro tutto il bene di sto mondo, ma spero che veramente affronti i suoi fantasmi con un percorso adeguato in futuro.
socrate disse: perchè ti stupisci se i lunghi viaggi non servono, dal momento che porti in giro te stesso? ti incalza il medesimo motivo che ti ha spinto fuori casa
"Hai fatto tutto per cambiare ciò che era intorno a te e nulla per cambiare ciò che era dentro di te ove ancora albergano i tuoi demoni" direbbe qualcuno.
Da persona che sta facendo 6 mesi in Giappone, confermo tutto sulle amicizie. Mi piacerebbe vivere qua, è sempre stato il mio sogno e conosco la lingua, ma dopo questi mesi sono convinta che non succederà mai perché sarai sempre visto come lo straniero, anche se conosci a mena dito ogni aspetto della cultura. Comprendo il comfort e la sicurezza che derivano dallo stare in un paese tutto sommato sicuro (lo dico da persona che sta ad Osaka al momento, una delle città con più criminalità), ma ci sono tante altre cose da mettere in conto, soprattutto a livello di amicizie e reti di supporto.
Auguro tutto il meglio a Luca e spero che il Giappone gli porti il sollievo che cerca.
@@LucaS-nu1pyscelta peggiore un cavolo...sicuro di conoscerlo?
Mena dito 100% cotone maglia tubulare 150grammi?
@@LucaS-nu1pybhoooooo GAZZATA DETECTOR
@@nakle_burger sbam
@@nakle_burgermerda sei stato più veloce di me..!!😂😂
Quello che mi preoccupa e che se, mai sia, anche in Giappone dovesse succedergli qualcosa tipo rapine/aggressioni potrebbe andare completamente in pezzi. Ti sei trasferito dall'altra parte del mondo per scappare da una paura e ti rendi conto che quella paura ti raggiunge anche lì.
penso sia anche per questo che Dario ha consigliato a Luca (Mangaka) di risolvere il problema della paura di quelle cose in Italia
Macchè rapine, la lingua la cultura, le regole, ne uscirà più distrutto di prima
è un ragazzo con evidenti problemi, non è l'italia il problema. Ha proprio paura della vita e di usci di casa, si vede anche per come parla e per come si muove, si vede che è una persona delicata che si rompe come un grissino, poraccio mi fa pena spero si riprende
@@riccvven2078 Credo che sia andato anche per evitare gente come te
@@riccvven2078ma non solo per quello ti pare che fai una scelta simile per paura di essere rapinato
Praticamente Sheldon in the big bang theory che dopo una rapina si trasferisce in un paesino di 14 abitanti ai confini del pianeta ma anche una volta lì la situazione non cambia e lui comunque si becca uno scippo
All'aeroporto 😂
Ecco la sensazione di deja vu,era questo
Ricordate il nome dell'episodio?
@@sonoritachepassione581 "The Status Quo Combustion" settima stagione se non erro...credo,non son certa
Cercare di risolvere dei problemi psicologici andando in Giappone mi sembra come cercare di risolvere problemi di alimentazione in un McDonald. Che poi sarà sicuro quanto ti pare il Giappone, ma è anche perché sostanzialmente nessuno interagisce con nessuno. In Italia puoi avere gli amici con cui uscire regolarmente, i familiari da andare a trovare ogni tanto, conoscenti che puoi incontrare in giro per la tua città. In Giappone chi hai? I parenti e gli amici italiani vivono dall'altra parte del mondo e francamente non riesco a immaginarmi Luca che il sabato sera va a bere con i suoi amici Akira e Satoshi. Alla fine andrà a vivere in Giappone come già vive in Italia, ma con ancora meno interazioni sociali. Faccia quello che vuole, per carità, ma mi sembra chiaro quanto questa soluzione sia stata male ponderata.
vero
Amen, l'importante è che stia bene con se stesso Luca
@@lor4415 il problema é questa, in breve tempo capirà che questo non lo farà stare bene con se stesso. Intanto gli auguro il meglio
@@Andre-ln2qu eh vabbè, però è meglio se lo capisce da solo cosa è giusto o meno per lui
I parenti quando inizi ad avvicinarti ai 30 poco ti frega dai siamo sinceri... E se non sei asociale gli amici te li fai non conta se tu ce lo vedi o meno 😂 conta essere aperti a nuove conoscenze... E quale punto in comune un mangaka italiano può avere con un qualsiasi giapponese? 😂 Penso sia abbastanza ovvia la risposta... Senza contare che ci sta andando con la sua figa... Quindi proprio da solo o in brutta compagnia non si trova cosa ne dici? 😉
Ora fatti tu 2 + 2 e vedi se non gli conveniva andarsene in Giappone 🇯🇵
Sopratutto se è sempre stato un tuo sogno starci a lungo o magari viverci...
Alla fine fai 20 viaggi all'anno in Giappone a sto punto rimani a viverci e fanculo... 😂
Ho appena scoperto che le Marche sono tipo il mondo post-apocalittico di Ken il guerriero.
Macerata e Tolentino sono un sottobosco di spaccio e criminalità
Qua ci sono tipo i scorpioni
@@Erwyn_ E allora è invivibile. Chiaro.
È il muticulturalismo baby
@@adofonconi9753 cioè?
Io sono marchigiana e il pericolo più grande sono i cinghiali, boh.
Comunque dall'alto dei miei quasi 7 anni all'estero, non mi sembra che Luca stia facendo i ragionamenti di chi va all'estero a vivere con consapevolezza. Si muove in base a traumi non risolti e gli sembra così impensabile essere distante dalla famiglia che farebbe avanti e indietro dal Giappone più volte l'anno.
POI, come dice Dario, questa potrebbe anche fungere da prova. C'è tanta gente che va all'estero per pochi mesi e poi si trova così bene che ci rimane a vita.
Ora come ora le Marche sono anche la regione più salubre dove vivere in Italia, ERGO tra i climi migliori d'Europa, se non del mondo.
Inoltre le "grandi città" delle Marche sono statisticamente molto sicure.
In ogni caso, gli indici di criminalità italiani e giapponesi sono molto simili, quindi tutto questo video è letteralmente no-sense.
@@leo_adrianLe Marche sono una bella regione anche se Falconara Marittima è un bronx.
È semplicemente un weaboo e ci si sarebbe comunque trasferito
Io paradossalmente avrei semplicemente detto a Luca di non pubblicare questo video, ma di parlarne con Dario e altri (cosa che ha fatto effettivamente), e di viverla con meno pesantezza: se é un esperimento, porci delle aspettative troppo alte ti fa poi perdere l idea del "buttare un progetto" quando magari non funziona al 100%.
Capisco l intento di parlare dell ansia e del viverla meno in Giappone, ma come messaggio é davvero deleterio dire a chi soffre d ansia "evita i problemi, pensa al paese dove vuoi andare" piuttosto che "esistono, li affronto, E INTANTO provo il Giappone". Per me ha mischiato due cose lontanissime.
Conosco tantissime persone che vivono all estero, ma lo hanno fatto con intenti diversi e meno personali.
Peró oh, non lo nego, invidio il suo esperimento e mi auguro che almeno possa trarne il meglio per sé.
“Io voglio essere il cambiamento che cerco nel mondo”
Scappare dall’altra parte del mondo non mi pare proprio la maniera giusta di portare ad un cambiamento…
Stavo pensando la stessa identica cosa, ma pareva brutto dirlo a muso duro
@@crios8307 Ma bisogna dirlo, la verità deve fare male, ma se non la dice non c'è la possibilità di iniziare un percorso di guarigione.
E' giusto che si faccia la sua esperienza e che capisca.
@@finmat95no amico. Pensa per la tua esistenza e lascia che le persone prendano consapevolezza di come vogliono affrontare i loro demoni. Talvolta ti potranno sembrare sbagliati ma la volontà di reagire in questo video io l’ho notata molto bene. Si chiama ricerca della propria serenità. I percorsi esistono non solo per la meta esattamente come i concetti non esistono solo per essere espressi. I modi sono estremamente importanti. Mi viene da pensare che tu ancora non abbia preso coscienza di quanto un modo errato dire le cose possa servire solo a te e non alla persona che vorresti svegliare.
@@giuggiolasemola Ma sai, io ci penserei pure alla mia esistenza se solo non mi venissero sbattute in faccia ste storie da persone, come Dario Moccia, che ci tengono a farmele conoscere. Il fatto è che Mangaka non ha preso consapevolezza di niente. E la ricerca della serenità non trova soluzione nell'effetto placebo che è solo una illusione, un ambiente dove sembra esserci pace ma in verità continui a rimanere fragile come lo eri prima. La soluzione è affrontare le proprie fragilità, ma bisogna esserne prima consapevoli e poi avere la voglia di risolverle. E che i modi siano estremamente importanti concordo.
Secondo me mentalmente sta cercando solo di convincersi ad andare in Giappone, cercando altre motivazioni oltre l’ammirazione che ha di suo. Parere personale
Io penso che sia più uno scappare da i propri traumi correndo in giappone. Penso che debba affrontare i suoi traumi con vari psicologi per superarli
se lui andando là si sente al sicuro (anche non essendolo completamente) e ha la possibilità di fare quest’esperienza, perché no? Se se la vive male qui in Italia perché dovrebbe rimanere controvoglia?
La penso come te. Ha voglia di andar lì e vuole cambiare aria. Capita a molti. Non c'è bisogno di avere per forza un trauma per trasferirsi. Per chiarire, credo anche io sia una sua sincera autoconvinzione, non dico certo che lo dica per fare contenuto
Un giorno devo capire questa ossessione maniacale per il Giappone. Il Paese più freddo e distaccato del mondo, sembra super colorato e dolcioso ma è tutto finto, con relazioni sociali che devi programmare, si basano su schemi sociali che manco il medioevo e se ti azzardi a lavorare per una loro azienda, puoi morire dentro l'ufficio. Il Giappone è uno di quei Paesi che da turista fa sicuramente piacere visitare, io stesso ci andrei, ma mai MAI oserei stare più del necessario. Luca è un influencer, fa un tipo di lavoro che magari anche se si trovasse nel Burundi, continuerebbe a non avere problemi, figuriamoci in Giappone che è uno dei Paesi più tecnologici al mondo. Il problema è che secondo me lui soffre di pesanti ansie sociali, traumi mai superati e si rifiuta di affrontare determinati episodi della sua vita, cercando di trasferirsi nel peggior Paese possibile per la salute mentale. Che a lui piaccia ben venga naturalmente, si vede che ama tantissimo il Giappone, ma "per serenità", non credo proprio.
molto semplice, anime e manga dove elducurano la pillola. Basti pensare come il Giappone sia un paese che non ha fatto conto con i suoi demoni del passato recente
Si chiama weabooismo
A me sembra chiaro che questa scelta di andare a vivere in Giappone è dettata almeno al 50% dal suo essere un fanatico dei manga e degli anime e si troverebbe così in quello che crede un paese dei balocchi. Poi l'ansia sociale e tutto il resto ma i suoi problemi sono quelli tipici da hikikomori e lui, secondo me, andando li pensa che starà meglio perché le persone simili a lui sono molte di più. Poi non risolverà nulla alla fine.
Riassumo con: se avete i (palesi,e importanti) problemi che ha lui, ma anche molto più leggeri, fatevi aiutare da un professionista serio.
In questi percorsi inoltre si ha spesso bisogno di familiari e amici vicino ,e lui sta evidentemente scappando andando nel paese che ha sempre sognato per via delle sue passioni.
I problemi però cosi te li porti dietro. Gli auguro di avere fortuna e risolvere,ma non seguite il suo esempio ragazzi.
Non sottovalutate l’importanza della terapia , e della vicinanza, anche fisica, delle persone care.
Edit: leggo ora i commenti e sono contentissimo di vedere che , la quasi totalità , pensa praticamente lo stesso. Spero che qualcuno a lui vicino lo faccia ragionare. In generale, perché abbiamo visto tutti i problemi relazionali (e non) che ha mostrato negli anni da quando lo “conosciamo”. In questo video dice cose da persona completamente offuscata da una paura perlopiù irrazionale, mi dispiace dirlo.
Ma lui fa già terapia, non osannatela come la cura a tutti i problemi. Non funziona con tutti, basta
@@vynncore lo so,evidentemente deve continuare. Raramente sono percorsi brevi e/o semplici. Io sono un po’ più grande della media di chi segue lui o Dario ( ho un paio danni in più di quest’ultimo) e mi sento in dovere di pensare ai ragazzi più giovani, che sentono questi discorsi qua.Bisogna avere fiducia nelle terapie, e nei professionisti,di qualsiasi tipo siano, altroché basta. Tra l’altro in questo caso è lampante che abbia (ancora) bisogno d’aiuto.
Infatti una cosa che non ho mai capito delle varie vicissitudini di Luca è perchè le persone a lui vicine non intervengono. TIpo come quando ha detto che per mesi ha dormito 2 ore a notte o proprio non dormiva e non riusciva neanche più a rendersi conto di quanti giorni passavano. Ok all'epoca era fidanzato con la ex, quindi ci sarà un motivo se è ex. Poi magari in realtà l'hanno fatto e semplicemente non vuole essere aiutato non sappiamo, però boh
@@megawarpig3401 E chi ha detto che non sono intervenute? a me pare che Luca sia molto testardo, forse è lui che ha voluto rifiutare il loro aiuto.
@@finmat95 Infatti se leggi alla fine ho scritto che magari sono intervenute e non lo sappiamo
è incredibile come più passi il tempo e più mi trovo in disaccordo con qualsiasi cosa luca dica (resta sempre mio padre)
Ti trovi in disaccordo con mangaka…non con luca.
Se ancora non ti sei reso conto che é tutto forzato e finto, anche i discorsi come questo…boh, povero te
@@JankyDice96un grande complotto
@@JankyDice96 vai spiega sta teoria del complotto
@@brobro2673 nessun complotto…quale complotto?
Semplicemente recita la sua apparente rincoglionitaggine.
Come quando non sapeva usare paypal e ha un impresa milionaria…dai su…
Ora fa la recita per trasferirsi affermando tesi assolutamente improponibili per le quali ogni persona pensante affermerebbe quello che dice dario.
Mangaka é un genio imprenditoriale, é oggettivo. Mi scoprendo solamente che riesca a guadagnare anche così tanti soldi con la maschera palese che mette su twich
luha*
Mah, basterebbe andare in qualsiasi paese in Italia sotto i 2000 abitanti, qua dove sto io (1700 abitanti in Sardegna)i carabinieri giocano a briscola in caserma dalla mattina alla sera. Non succede mai nulla. Quello che succederà (secondo me) è che andrà in Giappone senza però effettivamente superare mai questa sua paura, e su malauguratamente dovesse subire un brutto episodio pure in Giappone allora sarebbe ancora più difficile uscirne.
A prima lite tra ubriaconi fuori da un locale giapponese, farà il video “ecco perché mi trasferisco in papa nuova Guinea..”
madonna Luca riprenditi.. potrai scappare dalle paure quanto vuoi, ma queste ti seguiranno ovunque andrai!
Da "Papua Nuova Guinea" (il taxista non stava per prendergli la carta di credito! Shock!!!) a "Tasmania" arrivoooo!!!!!😂
Malllui ama i màngah!!! 😂
Per essere uno che si studia ogni statistica di qualsiasi incidente possibile è particolare che Luca non capisca la differenza tra probabilità e avvenimento.
Mi sembra il protagonista del film Pagemaster, un bambino con mille paure che si basa sulle statistiche per non fare nulla a livello sociale.
Mangaka come progetto Happiness con le tre domande ahahah. Comunque per quanto mi dispiace per lui, come dice Dario sarà un effetto placebo, se non risolvi quest'ansia puoi andare anche su Marte ma non cambia nulla. Per stare bene fuori devi stare bene dentro. Molte cose nella nostra vita sono fuori dal nostro controllo, e non ci possiamo fare niente, dovrebbe partire da questo concetto secondo me.
beh l’effetto placebo è medicamente riconosciuto, quindi se lui andando là si sente al sicuro (anche non essendolo completamente) e ha la possibilità di fare quest’esperienza, perché no? Se se la vive male qui in Italia perché dovrebbe rimanere controvoglia?
@@Jack_Polaretto ma infatti lo può fare tranquillamente ma non risolve il problema, tutto qua
@@wildstyle3743 in che senso non risolve il problema? Se il problema è la serenità e il senso di sicurezza, il problema sarebbe risolto, almeno dal punto di vista interiore
@@Jack_Polaretto nel senso che da quanto ho capito è un trauma che ha avuto, e che riecheggia in lui ogni volta, quindi deve risolverlo lui interiormente, perché non esiste un posto dove cose del genere non possono accadere, e se accadano (anche se magari con minori possibilità) nel posto dove pensi di essere al sicuro, è letteralmente La Fine.
Perciò dovrebbe risolvere le sue ansie interne, essere sereno nel profondo, risolvere il trauma e poter sentirsi al sicuro ovunque
@@wildstyle3743 Bisognerebbe evitare di vederla come se i traumi fossero problemi situati nella coscienza e che una volta risolti è come se non ci fossero mai stati. Quando si parla di affrontare un trauma solitamente si vanno a risolvere i problemi che il tuo trauma ti porta, si impara a evitare ciò che lo fa emergere, si tenta di trovare sfoghi alternativi e quant'altro.
Ma di fatto quello che sta facendo è la sua soluzione, la cosa che più si avvicina a una "cura". Magari è una scelta drastica e ci sarebbero molte altre alternative meno problematiche, ma se come effetto placebo funziona... buon per lui, tanto sempre un altro effetto placebo dovrebbe andarsi a cercare se restasse in italia.
Cambiare paese, cambiare vita, cambiate conoscenze, è un impresa. Le imprese vanno affrontate fisicamente e psicologicamente in forma, e Luca non lo sembra affatto. Non è un problema su dove si va, ma su come si va.
Quindi se queste sono le premesse, destinato a fallire.
Mi dispiace, spero riesca a trovare ciò che cerca realmente.
L’ansia generalizzata è una brutta bestia, ne soffro da sempre e capisco quanto sia difficile da comprendere (infatti Dario ha faticato a dare il giusto peso a certe preoccupazioni, che ahimè sono a volte impossibili da battere pur avendo tutta la logica e la razionalizzazione del mondo). Non so quanto sia saggio trasferirsi in Giappone con l’ansia, però gli auguro di trovare la sua quadra
Concordo pienamente con te, riesci a capire le paure e le ansie di Luca solo se le vivi in prima persona
@@matteoinvernizzi7302 eh già, anche perché da fuori sembrano solo paranoie e comportamenti stupidi, che con l’incomorensione non fanno che essere alimentate a dismisura
a me sembra solo uno che sa sempre a piagne, con evidenti piccoli problemi mentali
@@gabbodj95 si, difatti capisco perfettamente Luca perché anche io da qualche anno sto vivendo la sua stessa situazione
@@lucaabete6485 cvd
In Europa con l'Unione Europea e tutto ciò che ne consegue è diventato molto più normale cambiare paese anche solo per un'esperienza di vita/lavorativa, il Giappone invece è da sempre abbastanza isolazionista e mi pare sia facilmente comprensibile perché noi si è molto più portati a dire "bah, per il momento sto bene qui ma vediamo in futuro", non è un indicatore di qualità della vita in un paese, solo di diversa mentalità. Si aggiunga che se c'è una cosa che unisce gli italiani da Bolzano a Lampedusa è proprio lamentarsi e pensare che altrove vada tutto meglio. Poi il 99% di chi va all'estero, alla fine ritorna in Italia con due eccezioni: 1. mette su famiglia all'estero 2. era immigrato anche in Italia.
Ma le statistiche le basate sulla simpatia dell'argomento o su quanto vi sta antipatico chi parla? Il 99% di chi va all'estero torna in italia, ma quando mai haahahahahah conosco decine di persone della mia zona che si sono trasferiti fuori dall'italia, qualcuno anche fuori dal continente, nessuno tornerà in Italia, non c'è un singolo motivo valido al momento. Se uno torna in italia è perchè la sua famiglia è nata qui, il contrario di quello che hai scritto.
Alloggiavo a Ikebukuro, ho visto 4 yakuza prendere un turista che ha messo il naso nel posto sbgliato e portarlo a fare un giro, certo forse è piu tranquillo in generale ma se ha quest'ansia e non si fa aiutare per affrontarla se gli capita qualcosa la potrebbe essere molto piu destabilizzante Spero che questo ragazzo riesca a trovare il modo di aiutarsi
Portarlo a fare un giro in che senso?
"Fotto con la depressione ne conosco i nei,
Sono andato anche in Giappone per fuggir da lei"
"Ma non puoi uscire dalla tua pelle
E dalla depre quando ti prende"
Men will literally move to Japan instead of going to therapy
Sono uno psicologo, questo ragionamente é completamente irrazionale ed é un chiaro segno di non guarigione dal disturbo d'ansia generalizzata e sopratutto dal trauma. L'andare in giappone per evitare di sentirsi in pericolo é un palese evitamento patologico, direi all'ennesima potenza, se il suo terapeuta non lo palesa in seduta il ragazzo finisce male. Mi spiace per Luca, ti auguro di riuscire ad affrontare seriamente la tua paura avendo il coraggio di affidarti seriamente a qualcuno
Domanda tecnica, qualora Luca volesse effettivamente andare a vivere in Giappone, al di là dei suoi problemi psicologici, la sua terapia richiederebbe necessariamente che lui resti in Italia o potrebbe proseguirla anche all'estero? Mi sembra un po' restrittivo "costringere" qualcuno a restare in un luogo in cui non vuole vivere solo per guarirlo, a mo' di terapia d'urto. Ovviamente chiedo la tua opinione da professionista.
@@nero9506 partiamo dal presupposto che uno psicologo non puó costringere un paziente a fare nulla, ci mancherebbe. Peró è suo dovere palesare la probabile natura dei suoi comportamenti, specialmente quando sono patologici e dannosi per il paziente, per esempio facendo notare 1 gli enormi costi dietro un evitamento così pervasivo (addirittura cambiare paese) 2 l'irrazionalità dei pensieri che ci sono dietro, che potrebbero essere riassunti in "nelle marche/dove vivo non sono al sicuro, sono costantemente in pericolo" "l'italia é tutta pericolosa, devo cambiare paese" e così via, facendo notare che non sono pensieri logici, cosa di cui Luca sembra essere convinto, ma che é il disturbo che sta parlando e non lo fà ragionare in modo razionale, cosa che probabilmente lo spaventa in quanto spesso le persone con dag non riescono a lasciare il controllo e il fatto di non essere razionali sul momento li fa impazzire, perché significa dover "darw" il controllo a qualcunaltro. Detto questo, non ci sono problemi a proseguire una terapja online dal giappone, il problema é che se il paziente arriva ad andare in Giappone per la sua ansia sociale é già un fallimento della psicoterapia e andrebbe secondo me inviato ad un altro psicoterapeuta.
Attenzione, con questo non intendo che sia necessariamente dovuto al terapeuta la non riuscita, puó essere anche dovuta ad una eccessiva rigidità di Luca o ad un "arroganza" delle sue posizioni che non é disposto a mettere in discussioni, ma anche questo va palesato in terapia ed eventualmente va interrotta e proposto un cambio
Più che altro vede il Giappone come la soluzione magica e si renderà conto non è così avendo ancora più conseguenze negative, dovrebbe assolutamente fare un percorso o se lo fa valutare se cambiare professionista
@@YamiChill2000 intanto dire che in Italia c'é un problema di sicurezza é di per se scorretto, per il semplice fatto che c'é una differenza abbissale fra la criminalità di Caserta, di Bolzano, di Roma, di Francavilla a mare e così via. Ci sono zone ad alta intensità criminale e zone assolutamente tranquilla, ció non toglie che statisticamenten puoi vivere una vita tranquilla alle vele di Scampia ed essete stuprata in un paesino del Trentino (per citare zone a caso). Il punto é che noi non viviamo in Colombia dove rischi effettivamente che ti ammazzino per delle difficoltà veramente pervasive ma viviamo in un paese del primo mondo con zone più o meno problematiche, fralaltro Luca vive nelle Marche, che di problematico hanno ben poco. Ció che per alcuni potrebbe sembrare un "ragionamento logico" é in realtà un frutto di un pensiero rigido che tende a generalizzare poche informazioni ragionando per estremi. Invece di accettare la possibilità che nella vita le cose brutte possono accadere e non si puó avere il controllo su tutto, ha deciso di cercare un isola felice, quindi ha etichettato l'Italia come pericolosa in base ad un singolo evento traumatico accaduto in una vita e ha etichettato il Giappone come sicuro in base ad informazioni raccolte ed esperienze infinitamente più brevi e vissute da turista, le quali non sono in alcun modo correlate ad un assenza di possibilità di essere aggredito o rapinato, al limite é meno probabile. Fralaltro, da fan di manga e anime, dalle rappresentazioni di alcune opere che denunciano i seri problemi del Giappone, questo mon sembra proprio essere il paradiso di morbidi cuscini che Luca sembra motivato a voler pensare che sia. In sintesi, il problema é che Luca avrebbe potuto sentirsi sicuro senza dubbio in Italia, magari cambiando zona, il fatto che arrivi fino in Giappone e paghi un prezzo così alto fa capire 1 che é schiavo della paura 2 che la paura non lo fa essere razionale come lui crede, ma gli fa filtrare le informazioni in modo selettivo, di conseguenza questo comportamento non è funzionale. Ovviamente per quello che si puó vedere da quanto visto e raccontato dai video, sembra essere in una fase dove invece di affrontare la paura che ha dentro é disposto a fuggire e pagare qualsiasi prezzo pur di cercare una sicurezza assoluta
Sicuramente alla base di tutto c'è anche il desiderio di andare verso il Giappone immaginario con cui la nostra generazione è cresciuta. E il punto è qui: prima o poi scoprirà che il Giappone reale ha i suoi problemi, non dissimilmente dall'Italia, ambedue con le proprie specificità; e ciò va unito al fatto che non ha una rete sociale alla quale appoggiarsi e che sarà sempre visto dai locali come "l'occidentale", a causa di un ben noto e diffuso pregiudizio della cultura giapponese verso lo straniero che a volte rasenta purtroppo la xenofobia.
Lui sicuramente tutto questo lo sa o lo immagina; ma non sarebbe tempo sprecato approfondire quel passo di una lettera di Seneca a Lucilio, nel quale il primo spiegava al secondo che per trovare la serenità dell'anima bisogna cambiare i pensieri non il cielo che abbiamo sopra la testa, altrimenti finiremo solo per portarci i cattivi pensieri in valigia. D'altra parte però gli auguro che in Giappone riesca almeno a rilassarsi, a trovare una propria dimensione e a godersi la vita.
Da persona che ha avuto esperienze simili se non peggiore alle tue Luca ti dico, andare in un posto in cui è più difficile succedano non aiuterà. Perché se ti risuccede li (cosa che assolutamente non auguro) i traumi peggioreranno tantissimo. Personalmente io dalle mie esperienze ho imparato due cose, la prima conta dove giri ma nel senso che bisogna evitare vicoli bui, dove c'è poca gente, e dove non c'è nemmeno un negozio, e se proprio vai in quei posti non col cellulare in mano bisogna sempre guardarsi intorno mentre si cammina mai il cellulare questo a prescindere da dove ti trovi. La seconda cosa è la capacità di capire la situazione e le persone. Purtroppo senza offesa Luca, ma sembra che quest'ultima capacità ti manchi conpletamente, tu sei un essere puro, ma certe volte questa cosa ti si ritorce contro, devi cercare di capire se una persona è malintenzionata a vista, questo già è difficile per le persone normali tu non so come potresti fare, però serve, io mi sono molto allenato con mio padre a sentire le energie delle persone, che potrebbe sembrare una supercazzola, ma in realtà penso che tutti possano farlo, alle volte possiamo capire se una persona sta male anche se si comporta normalmente raffinando questo senso si può capire se una persona è instabile. Io a vista da lontano ho riconosciuto varie persone problematiche, una volta in particolare ero con degli amici, ho visto questi tizi stare seduti su un gradino e subito mi hanno dato brutte sensazioni, dissi ai miei amici questa cosa non mi crebbero, allora io mi dirissi in un negozio e gli dissi "se succede qualcosa venite li", dopo un minuto che stavo li sono venuti correndo pallidi e spaventati a morte, uno dei tizi si era avvicinato e li aveva minacciati in modi molto brutti. Se ti guardi intorno e sai sentire le persone ed eviti vicoli bui palesemente pericolosi puoi girare ovunque qui in italia. Inoltre penso che più che andare in Giappone per sentirti sicuro dovresti andare da uno psicologo, molti vedono l'andare da uno di essi come una sorta di onta ma è completamente normale e molte volte necessario in caso di traumi e cose simili. Ovviamente però la scelta è tua puoi fare come vuoi e io ti auguro il meglio.
Chiedo per sincera curiosità: hai seguito qualche tecnica per sviluppare questo senso? C'è qualche libro che potrebbe tornare utile?
Alcune persone sono talmente limpide(nel bene e nel male) che è possibile captare il loro carattere e le loro intenzioni, alcune invece sanno mascherare bene la loro natura.
un essere puro, lol , ti manderei qualche video lol
Non si può scappare dai propri fantasmi. Luca è un ragazzo molto debole e giovane ed è normale che non abbia ancora assimilato questa dura lezione
Arriverà il momento in cui dovrà assimilarla, e non sarà indolore.
Premettendo che non ho niente contro luca , ma da psicologo posso dire con certezza che Luca ha idealizzato un paese intero decidendo di trasferirsi in pianta stabile dando per scontato solo perche ha passato in Giappone pochi gioni...e dicendo una marea di giustificazioni a mio avviso anche molto poco credibili... sta solo scappando ... o meglio si sta illudendo che trasferendosi in giappone le sue problematiche personali spariranno non rendendosi conto che se i problemi non gli affronti i problemi ti seguiranno ovunque tu andrai..Ha commesso svariati errori di valutazione..per esempio non ha nemmeno preso in considerazione il fatto che il luogo comune "tutto il mondo è paese" è un luogo comune ahimè molto veritiero,,lui dice che sta risolvendo un trauma e lo vuole risolvere SCAPPANDO di quanto piu sbagliato si possa fare nei problemi d ansia. Detto cio appena si rendera conto che dopo un po di tempo che vivra in giappone e si rendera conto che le situazioni potenzialmente pericolose saranno esattamente le stesse di qui sara un doppio problema.Infatti Dario ha detto una cosa super saggia "i problemi vanno risolti qui" ed è assolutamente vero.Dario come al solito ha detto tutto giusto.Mi dispiace dirlo ma qui Luca dimostra pura vigliaccheria...caro Luca dai tuoi amati eroi dei manga non hai imparato proprio nulla e mi dispiace tanto dirlo
"Dottore, ma se io sento costantemente dolore e mi metto in questa posizione e il dolore sparisce, è tutto risolto no? se prendessi questa medicina omeopatica e dopo un po' iniziassi a sentirmi bene, significherebbe che il problema si è risolto, vero?"
Io mi sono trasferito in Corea del Sud 6 mesi fa ed è stata la migliore scelta della mia vita.
A 26 anni avevo pochi progetti e poco interesse nel posto dove ho vissuto per tutta la vita, ora ho un mondo nuovo da esplorare, milioni di opportunità da cogliere e esperienze da fare.
Per questo a chi ha l’opportunità e l’interesse per esplorare, migliorare e crescere consiglio sempre di buttarsi.
Poi ad ognuno il suo ovviamente.
Ti posso chiedere info su come ottenere la cittadinanza in Corea del Sud? Mi pare abbiano regole abbastanza rigide
@@fisherzissou9380 dipende dal tipo di visto che vorresti, quello lavorativo da 3 anni è difficilissimo da prendere senza raccomandazioni o offerte di lavoro da aziende o compagnie grandicelle, mentre i requisiti per quelli da studente e vacanza lavorativa (H1) non sono così tremendi.
Io personalmente ho H1 e ho forse l’occasione di prolungarlo o “upgradarlo” visto che ho iniziato un business qui con la mia ragazza (coreana).
Comunque i documenti richiesti e altre informazioni li puoi trovare facilmente sul sito dell’ambasciata coreana in italia
Aspetta due anni, nella mia esperienza è il tempo che ci vuole perché l'incanto svanisca e la razionalità torni a funzionare
Un conto è parlare così in generale, un altro poi è venire alla concretezza, sei da 6 mesi in Corea e che fai? studi? lavori?
@@finmat95 madonna la finanza 😅
Come ho scritto nella risposta precedente ho iniziato un business mio (e della mia ragazza) che soprattutto negli ultimi mesi sta andando molto bene, mentre per i primi mesi mi mantenevo con i soldi che ho risparmiato quando lavoravo in italia, e nel frattempo conoscevo un sacco di persone.
Nel visto che ho io uno dei documenti necessari è il conto bancario con almeno 3000€ proprio per questo motivo, mantenersi finché non trovi qualcosa.
Poi è ovvio che non è per tutti o che non tutti possono permetterselo, come tutte le cose.
"Un po' di razzismo", quello che dice luca è comprensibile ma vivere in Giappone, da occidentale, è molto difficile. è praticamente impossibile essere accettati nella società, anche se parli fluentemente la lingua rimarrai sempre di cultura e mentalità europea. Da esperienza personale, dopo un certo periodo la magia del Giappone sparisce (se ci abiti e lavori) e devi affrontare quello il Giappone è. Le cose diventano molto più semplici se il partner è giapponese, il quale/la quale ti può indirizzare nella vita quotidiana ma comunque si esce molto dalla confort zone italiana. è vero che la sicurezza è a livelli assurdi ma comunque i livelli di razzismo verso agli stranieri è assurdo, verrai sempre trattato come diverso. C'è anche un altissima divisione sociale, mi è capitato di essere trattato in maniera molto poco gentile finchè non ho mostrato il mio status sociale, facendo vedere che appartengo all'univeristà piu prestigiosa del giappone hanno cambiato immediatamente atteggiamento. Poi ci sono altri mille problemi che comunque sono da considerare.
Una mentalità molto rude e retrograda.
Immagina avere paura di camminare per le strade di un paesino italiano (tra i posti più sicuri al mondo) e andartene in Giappone solo per questo
Negli anni 80 delle belle coppiette camminavano per le strade di un paesino italiano, prima di essere avvicinati da un simpatico vecchietto
non si sa mai
Stiamo parlando di Mangaka eh
@@cali156 fra oggettivamente non puoi prendere come esempio un caso così estremo di 40 anni fa come il mostro di firenze
Se uno ha i soldi ci sta
10:51 Sopratutto visto che semplicemente vedendo una persona correre nella sua direzione l'ha terrorizzato così tanto, se si becca anche solo il singolo accenno di pericolo da aggressione i traumi salteranno fuori di nuovo, solo che molto peggio perché per lui significherà che in nessun luogo al mondo è al sicuro.
Stessa situazione di quando fece il video dicendo che aveva risolto il suo problema di burnout e al posto che dormire 2 ore a notte (o non dormire) ora dormiva 5 ore a notte e tutto si sarebbe risolto e sarebbe ripartito alla grande, tutti nei commenti a dire che era sì meglio di prima ma era ancora lontano da una routine sostenibile e infatti poco dopo sparì di nuovo per mesi. Finche non fece un altro video dicendo che era andato in burnout di nuovo (ma dai?).
Mi auguro di sbagliare ma per me si ripeterà la stessa cosa: tra un anno farà un altro video in cui si scoprirà che scappare in Giappone non ha affatto risolto il problema
Scippatori quando scoprono che in Giappone la gente lascia le borse ai tavoli:stonks
napoletani*
Non è un problema di sicurezza dell'Italia, ma un suo problema psicologico che dobrebbe risolvere parlando con degli esperti, non andando in Giappone, poi ognuno è libero di fare quello che vuole, però a mio parere il Giappone non è la soluzione
se lui andando là si sente al sicuro (anche non essendolo completamente) e ha la possibilità di fare quest’esperienza, perché no? Se se la vive male qui in Italia perché dovrebbe rimanere controvoglia?
@@Jack_Polaretto ripeto, è una mia opinione, potrei anche sbagliarmi, ma il trauma che ha subito probabilmente ha lasciato delle "cicatrici" nella sua psiche che lo portano a non sentrisi al sicuro, e probabilmente il Giappone non è la soluzione perchè anche se cambia stato la psiche rimane quella, poi io non sono uno psicologo quindi potrei sbagliarmi, poi se lui si trova bene in Giappone buon per lui io non giudico
@@lucas0s_ certo è una tua opinione, ma che fa riferimento allo stato d’animo e condizione psicologica di un altro. Puoi al massimo dire che per te non funzionerebbe. La domanda è, perché per Luca non dovrebbe funzionare? Se crede che ciò lo porti a trovare la serenità, cosa ti fa contraddire quello che pensa? La microcriminalità in Giappone è più bassa che in Italia. Questo dato, anche se non gli garantisce una sicurezza totale, può anche fungere da effetto placebo rassicurante che lo farà vivere in modo più tranquillo la vita di tutti i giorni
@@Jack_PolarettoMa non si tratta di funzionare o meno, semplicemente non risolvi il problema, l'hai detto tu stesso che è un placebo. È statistica, in Italia ci sono x casi all'anno, in Giappone y, y è un numero molto più basso ma non è zero. Se malauguratamente tra 3 anni si dovesse ritrovare nell'insieme y che si fa? A parer mio ci saranno molti più cocci da raccogliere. Poi oh, y è così piccolo e Luca così cauto che non entrerà mai in quell'insieme, glielo auguro
@@howlmo2605 Si augura sempre il bene, ma bisogna accorgersi che si sta parlando di probabilità, ed uno non può basare la sua vita, le sue speranze, obiettivi, certezze su qualcosa di non meglio definito, aleatorio e probabilistico. Non si pianta un albero di banane in cima ad una montagna dicendo "Ma forse sai, con il tempo favorevole, se non ci fosse mai vento e sempre sole, forse la pianta crescerà". Insomma non bisogna vivere SPERANDO che le cose accadano o non accadono, altrimenti si sarà SEMPRE in balia degli eventi e degli altri.
Ottima scelta il Giappone e sottolineo il Giappone per trovare serenità nei ritmi di lavoro
Ma che c'entra, mica va a fare il salaryman.
@@strongwukNon c'è differenza, loro hanno proprio un problema nella concezione del lavoro e del lavoratore
@@bondrewd5935 Ancora, cosa c'entra? Come hanno già detto mica va a fare l'impiegato in Giappone, che gliene frega delle concezioni che hanno o che non hanno?
@@orfeoassiti6669 Boh sarò matto io ma credo che Luca dovrà interagire con della gente lì sul posto, gente che ha esattamente lo stesso problema che ha lui in Italia con una sola differenza: non vogliono ammettere di avere un problema. In che modo questo sarà salutare per luca esattamente? Non è diverso da un ex tossico che va a vivere in una tenda al centro di una piazza di spaccio...
@@bondrewd5935no come ha spiegato anche lui nel video fa comunque tutto qui in Italia, coi giapponesi non deve lavorare al massimo dovrebbe fare.amicizia anche se la vedo dura.
Assolutamente d'accordo con Dario, dai problemi non si scappa fa parte della crescita personale, poi puoi anche scappare ma non sei onesto con te stesso se dici che ti va bene.
Mangaka al primo terremoto 💀💀💀
Bhe in italia non siamo messi molto diversamente
@@Renevas no dai davvero i terremoti in Giappone sono molto più frequenti, c’è da dire che uno qui un po’ più serio fa i macelli mentre li sono molto ma molto più organizzati e pronti
Si, quello era incluso tra i problemi probabilmente, ma se preferisce magari non essere derubato piuttosto che sentire un terremoto, boh l'importante è che sia contento Lucone
@@lor4415 su questo non ci piove infatti stavo scherzando
@@brunomarotta4178certo avevo inteso😂
Luca è il protagonista di "Beau is Afraid" nei primi 40 min del film
lo sto vedendo adesso, pisciato sotto
@@TheWhitechains quindi fammi capire, stai guardando un film come Beau ha paura mentre guardi un video su RUclips, mentre leggi i commenti del video. Top
Hanno inventato il tasto pausa dio meo
@@TheWhitechains tipica pausa a un terzo di film per vedere mangaka ahajhaha
Se il problema è la sicurezza, perché scegliere il Giappone piuttosto che il Canada o i paesi scandinavi?
Sono paesi molto più vicini alla nostra cultura, con una qualità della vita superiore (che io sappia) e in cui è abbastanza facile integrarsi.
Non è assolutamente vero. Integrarsi nei paesi scandinavi è estremamente complesso perché hanno una formazione culturale completamente opposta alla nostra. Inoltre, la favola dei paesi scandinavi sicuri e stabili è uno specchio per le allodole. Basta consultare gli ultimi report svedesi e islandesi, consultabili in Inglese sui vari giornali nazionali. Chi, ad esempio, innalzi i paesi scandinavi come la Svezia come un luogo estremamente sicuro sbaglia di grosso. Attualmente uno dei pochissimi paesi al mondo dove davvero ha una qualità della vita altissima è la Svizzera che è impestata di Ndrangheta, attenzione. Fortunatamente però la Confederazione fece un patto con le mafie intelligente...
@@ugoconteditiberiade2161 Inoltre ricordiamo che la Svizzera ha un costo della vita estremamente alto, e quindi è molto restrittiva con la gente che può permettersi di trasferirsi lì. Senza contare che, anche in questo caso, si tratta di un paese veramente poco inclusivo con gli stranieri, non tanto per razzismo ma per quanto riguarda il senso di comunità che si crea tra le persone. Poi vabbe', la Svizzera è nota per avere prettamente interessi politici monetari, e ciò si riflette spesso nella realtà del paese.
@@nero9506 Vero, ti do ragione ma in parte perché ci vivo in Svizzera. Il costo della vita è sicuramente altissimo, ma hai un 'altrettanto stipendio e varie agevolazioni. Certamente se vivi in Zurigo centro e non prendi almeno 10 mila franchi al mese, o entrambi, marito e moglie hanno una professione, allora si è piuttosto dura. Ciò non toglie che dipende spesso dalla zona in cui vivi poiché ogni cantone ha una sua propria politica interna ove gestisce stipendi,affitti ecc ecc in maniera autonoma rispetto al "potere centrale" a Berna. Inoltre, è un paese che si, risente molto un proprio isolamento sociale condito anche con episodi di razzismo, ma ti posso assicurare che puoi provenire anche dalla zona più sperduta del mondo, ma se parli tedesco e hai un talento non gliene frega nulla se sei asiatico o zingaro (giusto per dire), sarai sempre apprezzato. Certo ti sfruttano fino all'osso, ma quando poi prendi 10k al mese, con tanti di servizi efficienti garantiti, ti fa quasi piacere!
Quali paesi scandinavi? La Svezia che ormai è piena di gang?
Come ho scritto sotto diversi commenti: è semplicemente un weaboo.
Ho vissuto in Giappone e Moccia fa bene a sottolineare la realtà sanitaria giapponese che è veramente pietosa rispetto alla nostra.
Mi sono rotta il femore e nonostante l'assicurazione sanitaria ho speso 1700 euro di ricovero per star in ospedale 13 giorni.
Inoltre danno pochissima importanza alla sanità mentale e i pochi psicologi che ci sono sono malamente preparati. Ho sentito troppe volte di stranieri che non hanno mai ricevuto un giusto supporto medico in Giappone. Addirittura dottori che dicono a malati di depressione "Sii piu felice".
Quindi temo che sia davvero una scelta troppo avventata.
Anche perchè, il Giappone ha un lato oscuro. E' pieno di pervertiti o stalker. Io e ogni ragazza conosciuta che abita in Giappone ha avuto almeno un episodio di stalkeraggio. A me in Italia non era mai successo.
Luca bastava venire a Lugano, c'è tutto quello che chiedevi dal Giappone ma restando relativamente vicino a tutto
Sì veramente... Però mi sembra che la faccenda della sicurezza sia un po' una scusa perché francamente il livello di criminalità nei paesi dell'appennino marchigiano è paragonabile a quello di Pura o Neggio, vale a dire zero. Sicuramente quella brutta esperienza di cui parla lo ha segnato, però andarsene all'altro capo del mondo per una rapina avvenuta poi tipo 15 anni fa... Caelum non debes mutare, sed animum, come direbbe Seneca
Certo, perchè il costo di vita a Lugano è esattamente paragonabile a quello delle Marche.
@@finmat95perché il costo della vita del Giappone è simile a quello delle Marche?
@@simonegreco4620 No ma sicuramente non elevato quanto quello Svizzero.
Luca l’uomo dei due mondi, soprannome già dato ad un uomo che ha cambiato la storia d’ItaliNOOOOOOOO
"ha lasciato il suo MacBook per tenere il posto"
Sono cose del genere che mi pongono degli interrogativi sull'effettiva necessità del suffragio universale.
😂
Un posto tranquillo in Italia,è sicuramente la Sardegna.
Se mio mio padre non si trova bene in Giappone può venire tranquillamente, accettiamo tutti 👽
Mangaka vorrebbe vivere in una cassaforte praticamente
Praticamente sì, in un caveau di una banca possibilmente. E nessuno deve rompere la sua comfort zone.
Ma con tanti MÀNGAH!!!
Assolutamente ci sarà l'effetto placebo, i traumi non scompaiono per magia e non se ne vanno con il tempo semplicemente così. Anzi, dovesse mai subire un altro episodio traumatico stando lì, che anche se meno probabile non è impossibile, la sua salute mentale peggiorerà ancora di più.
Gli auguro il meglio onestamente
SECONDO ME e dalla mia esperienza, ci vuole uno psicologo cognitivo e comportamentale che lo aiuta con le priorità e l'organizzazione
Luca ha un modo contorto di ragionare, fa paura.
Semplicemente non ragiona
@@criscros95 La sua visione è completamente distorta per evitare la realtà dei fatti.
Addirittura paura è esagerato…quando sei dal lato di chi osserva è tutto diverso
Con tutto il rispetto, ma credo che Luca stia cercando di autogiustificarsi, e giustificare al pubblico, quello che mi sembra un "capriccio" di volersi trasferire nel suo "paese dei balocchi".
Ps. Io farei la stessa cosa, e non giudico la scelta quanto più "critico" quelle che mi sembrano siano "scuse" e "giustificazioni" finte per dare un peso diverso a questo suo progetto di vita
Da una parte sarebbe meglio così, perché se quelli fossero i veri motivi per cui vuole trasferirsi la situazione sarebbe davvero grave
@@akon8 completamente d'accordo con te.
E comunque non può pensare di risolvere i suoi problemi con 6 mesi da uno psicologo, un po' di pazienza non gli farebbe male, anche perché "scappare" dai problemi non fa' altro che aumentarli.
Ma poi perchè dovrebbe giustificarsi?
@@jacopom.7477 Ovviamente è solo una mia sensazione e non una constatazione, se si sta davvero "giustificando" non né saprei individuare il motivo
@@LucaS-nu1py ma quale sarebbe il problema nell'ammettere direttamente di volercisi spostare solo perche gli piace? (chiedo serio, sono un poco fuori dai "social" e non vedo che ripercussioni possano esserci)
Mi dispiace che abbia passato un esperienza del genere e ancora di più che abbia reagito in questo modo, invece di fortificarlo sembra avergli creato solo altri problemi. Credo che nessun posto sia sicuro, o al massimo lo è relativamente, non lo è mai al 100% e non si può mai sapere. Puoi sapere solo se riesci a fare affidamento sulla tua capacità di difenderti o meno
per la ragazza che ha perso il macbook a roma termini, capisco l'abitudine, ma anche informarsi dovrebbe essere necessario se si viaggia: termini è una delle stazioni più pericolose d'italia e d'europa, quando ci passo tasche con le zip e zaino messo davanti, se qualcuno ti urla per chiederti qualcosa lo si ignora e si tira dritto, sperando non ti segua. altro che lasciare il pc sul tavolo...
Roma termini lasci un MacBook su un tavolo ti aspetti di ritrovarlo ?
A termini non ritrovi neppure te stesso, ti fottono persino la forma fisica
Lucilla le ha aspirato pure il cervello
Io vivo a Londra nel est in una delle zone piu povere e ci sono tantissime rapine e accoltellamenti. Però devi comunque uscire e vivere la tua vita, non puoi chiuderti in casa e non uscire mai piu..
Casualmente una zona piena di stranieri immagino
@@masterjunky863 Ma in realtà tutta londra è piena di stranieri, sono di piu i ragazzini parti di gang che fanno queste cose, la maggior parte britannici
Non sono informatissima sul Giappone perché ci sono andata solo in vacanza ma dopo 9 mesi in Corea del Sud posso dire che è un altro mondo rispetto all'Italia. Puoi lasciare il tuo pc in un cafe, uscire a pranzare, e quando torni al cafe il computer è ancora lì. Da persona bianca sei privilegiata, e comunque il microrazzismo che posso aver subito una o due volte in Asia è sempre meglio di quando ricevo fischi dai muratori in Italia. Tutto funziona alla perfezione... I mezzi di trasporto, la sanità, tutti i servizi... In confronto a Seoul, Milano è un paesello. E per quanto riguarda la nostalgia di casa, ci si convive. È difficile avvicinarsi agli asiatici ma è semplicissimo stringere amicizia con altri stranieri o addirittura Italiani. L'unica pecca è che non è facile ottenere un visto e che gli affitti sono alle stelle. La vita aziendale è tosta, ma gli stipendi sono più alti rispetto all'Italia. Chiaramente ci sono altri lati negativi, ma alla fine dipende da cosa si cerca.
Beh detto da Kim jun sung 98 mi fido sicuramente del parere senza mai pensare che si tratti di una persona fissata con l’Oriente tanto quanto Luca! La criminalità è universale, illudetevi che negli atti posti ai vive meglio.. la verità? Se non impari a convivere con te stesso qualsiasi posto ti farà schifo.
@@robertapiraino2260 Roberta mi sa che ti servirebbe un viaggetto all'estero se pensi che la criminalità sia uguale universalmente 😅
Sei felice perché sei privilegiata socialmente essendo occidentale quindi?
@@robertapiraino2260classica mentalità da provinciale che non ha mai messo il muso fuori dal suo orticello
Non sai quanto ho aspettato questo video giuppone, non lo sai
La chat continua ad essere imbarazzante
Un posto non è la salvezza e non cancella nulla di traumatico o doloroso, ma può curare nel tempo
Un trauma se non lo risolvi ti segue ovunque vai, cambiare posto sicuramente aiuta ma non durerà molto se non risolve il trauma prima.
boia, grazie a Dario ed anche ai molti commentatori, che non ho letto in toto, ma che sono estremamente intelligenti. C'è un sacco di gente che va in Giappone e ci vive per dei periodi, senza bisogno di fare l'analisi dei propri problemi personali. Piú che un canale yt, a questo tipo gli ci vole unobravo e un'altro terapeuta presenziale, per capire se stesso senza fare autocommiserazione cheap e risultare meno palloso.
In Canada rispetto agli Usa hanno la sanità gratuita
7:19 come minimo nella prima settimana in Giappone arrivano due Yakuza che lo derubano
Con i capelli alla yosuke di jojo
Abito a 20 km da lui e conosco le marche come le mie tasche essendo anche piu grande di lui ...posso dire nella maniera piu trasparente possibile che il suo è tutto un fattore di testa che va curato e capito non mi dilungo che non ho voglia ma per come la vedo io se continua a ragionare così tra 20 anni sarà in terapia giapponese per la paura dei terremoti
20 anni? ma come siamo ottimisti.
Incredibile come ogni creator che si trasferisce all’estero debba mettere le mani avanti dicendo non lo faccio per le tasse per evitare la Shit storm
Non sono d'accordo con quello che dice dario, luca in italia sta male ha idealizzato dei posti, e vuole andarci, pensa che starà meglio e ci va, perché mai lui dovrebbe rimanere in italia e trovare un modo per adattarsi e farsi andare bene l'Italia e gli italiani? Luca ha un carattere diverso e più chiuso rispetto alla norma, mi sono rotto le scatole vedere gente che ha un carattere più aperto imporre il proprio modo di essere anche agli altri pensando che i più chiusi hanno un problema, e vanno aiutati, ora non è questo il caso di dario, ha detto che in fondo è contento se luca è contento, però in generale il sentimento comune è che se sei introverso ha un problema e vai aiutato.
Io credo che Mangaka non abbia problemi per l introversione, ma per l ansia (discorso molto diverso), che se non trattata con cura può aver effetti molto più gravi del semplice passare il tempo in casa per preferenze personali
Io personalmente l avrei presa più come esperimento più temporaneo perché in Piemonte mi trovo strabene, ma capisco quel che dici
Bellissima la tua pfp comunque, sto rigiocando DAI proprio in questi giorni e ho appena riportato Ser Lanuggino a Redcliff :,,)
@@crios8307 oddio in anni di identità rubata sei il primo che ha capito a cosa faccio riferimento ahahah
@@serwoolsley chiaramente sottovalutato, sarà lui il vero villain di DA Dreadwolf >:)
certo, dovesse capitargli qualcosa in Giappone, chissà come ne uscirà di testa, se è come dice.
Sono d'accordo con Dario, secondo me il metodo di Luca non è il migliore per risolvere i problemi, però oh se vuole provare ben venga, gli auguro che non gli capiti una situazione simile pure lì in Giappone, perché potrebbe veramente traumatizzarlo, ancora di più di quanto lo sia adesso.
non fate vedere a mangaka qualsiasi film di Kitano sennò si spaventa
da persona esterna mi sento di dire che il discorso di Luca non sta né in cielo né in terra, gli auguro di trovarsi bene nel posto che ha idealizzato all'inverosimile altrimenti chissà che duro colpo
Lavoro per una grande multinazionale giapponese in Italia, ogni tot mesi l’amministratore delegato viene nella nostra sede a controllare la pulizia, la sicurezza sul lavoro e la produttività dei dipendenti e l’ultima volta mi ha colpito molto vederlo tiare su da terra un bullone e dire “sorry”.
Precisione quasi maniacale ma che portano gli standard qualitativi a livelli più alti, ogni settimana riceviamo grafici di andamento dove grazie alle direttive riusciamo ad ottenere grandi profitti.
premi e aumenti di stipendio sono molto meritocratici, in pratica più ottieni risultati più vieni pagato.
Adoro questa mentalità giapponese, magari se mi va bene un giorno provo a chiedere lo spostamento di sede in Giappone.
Minchia bellissimo voglio vivere in Giappone (sono un ragazzo scippatore)
Diciamo le cose come stanno: Luca si caca sotto della società, ogni cosa negativa che vede ne fa un dramma. Il Giappone è una meta fantastica da visitare, ma non ci vivrei mai
Dopo 8 anni tra università e dottorato non mi hanno mai aperto lo zaino a venezia
Il male di vivere lo seguirà ovunque. Anche se si trasferisse su di un'isola deserta. Prima deve affrontare i suoi demoni (magari con il supporto di Professionista)poi prende certe decisioni altrimenti se li porterà dietro ovunque andrà.
Mi permetto di fare un appunto tecnico: Dario parla di ansia sociale ma non è così (l’ansia sociale è la versione più importante della timidezza per capirsi).
In generale, la preoccupazione e il senso di agitazione dopo eventi traumatici è chiamato “disturbo dell’adattamento”. Questo vale per i primi mesi. Se il disturbo persiste si possono valutare altre diagnosi e l’evoluzione dell’etichetta in “disturbo da stress post traumatico” oppure altri disturbi specifici (ad esempio, per la paura e l’agitazione mi ritiro in casa e l’umore si deprime; oppure la preoccupazione comincia ad essere dilagante e prospetta eventi catastrofici; etc etc).
Un buon percorso di psicoterapia, in questo caso consiglierei cognitivo comportamentale, ti aiuta sicuramente.
Scusate per il pippone.
Sono psicoterapeuta cognitivo comportamentale io stesso e mi occupo di valutazioni diagnostiche oltre che svolgere io percorsi.
Spero di aver aiutato.
1:05
Potevo scegliere tra ben 11 civiltà dive... no scusate chiedo perdono
Secondo me l’approccio di Luca è completamente sbagliato, penso che prima di considerare minimamente il trasferimento dovrebbe provare ad affrontare questi problemi qui in Italia con l’aiuto di uno specialista, a parer mio non si scappa dai problemi ma si affrontano
Gia io solo da mezza Italiana in Polonia sento delle mancanze qui (e al contrario quando sto in Italia sento la mancanza di usi polacchi), figuriamoci se vai da solo Italiano dall'altra parte del mondo
Sono stato in Giappone 3 volte per vacanza.
Bellissimo paese da turista.
A vivere non ci andrei manco se mi portassero a forza.
Una concezione di vita troppo lontana da quella di noi latini, rapporti che non sai mai se sono veri o basati sull'educazione, e pare un nazionalismo molto marcato verso chi pensa di andarci a vivere.
No grazie e direi ancor meno se uno è fragile psicologicamente.
Vedo solo critiche, ha semplicemente fatto bene, se ce la fa riuscirà tranquillamente a farsi una vita sociale. È indipendente economicamente e nessuno gli dà degli orari, questo posto gli può dare una certa serenità in base alla persona che è
Non conosco questa persona ma ho vissuto 7 anni in Giappone e secondo me è il posto più sbagliato che poteva trovare per trovare un equilibrio mentale.
Ho vissuto in Giappone per piu di anno, auguri a vivere in GIappone con problematiche psicologiche, dove accedere a uno psicologo che parli inglese e abbastanza complicato e accedere a benzodiazepine e antidepressivi non e proprio semplicissimo. Aggiungiamoci poi che avere un circolo di amici in Giappone, a meno che non siano colleghi e o amici stranieri e praticamente impossibile.
Lo psicologo ormai esiste anche tramite videochiamate quindi no problem, non penso Luca assuma psicofarmaci quindi no problem, e fintanto che è stato in Italia se n'è praticamente sempre fregato di avere amici irl quindi no problem
@@lorenzobattaglia5927 che tristezza
@@robertogambini4798 🤷🏻♂️
Un conto è vivere a Cacate sull’Adda dove si è 3 gatti un altro è Tokyo dove sei in mezzo a milioni di persone, ti senti soffocare ancora più di prima! Anche perché la lingua poi è una barriera estremamente difficile da superare
Trasferirsi dall'altra parte del pianeta per affrontare un calvario burocratico e trovare uno che ti prescrive antidepressivi di cui ingozzarti....mmmmh, non so, non mi sembra una scelta così saggia.
Affrontare i problemi X
Scappare dall'altra parte del mondo ✓
Mangaka ha un mandato di cattura nazionale? Non lo sapevo. Il suo ragionamento insensato sembra che vuole coprire un problema più grosso
mai prendere decisioni cosi importanti quando si è "annebbiati" mentalmente
Se ne fossi consapevole sì, ma se non lo fossi......eeeeeeeeeeh
trasferirsi dall altra parte del mondo per scappare da una paura non è la soluzione migliore anzi, nascondere certe cose a te stesso prima o poi ti farà cadere a pezzi.
Ps. non è che l'italia sia tutto sto pattume, non sono mai andato in giro "sull attenti" o simili e non mi è mai successo nulla, se non un ubriaco a milano un po manesco una sera bha.
se giri alla stazione di pisa la sera vedrai in pericolo ci sei
Ma con la lucillona? Capiamo un attimo daaai
mangaka è in crisi esistenziale pesante
Aridaje co sto death shield manga più venduto in italia
Famoso per i motivi sbagliati, ma gli vogliamo bene, voleva un po' sboronare prima di aprirsi sulle sue debolezze
Io non ho capito bene se la sua paura sia semplicemente di un’aggressione fisica, perché se fosse così oltre a uno psicologo( che comunque è utilissimo) sarebbe molto utile un bel po’ di palestra, qualche corso di autodifesa o arti marziali e magari un’arma difensiva come uno spray al peperoncino. Chiaro che anche con tutto ciò bisogna comunque evitare il confronto e fuggire sempre piuttosto che lottare, però avendo in mano comunque un gran fisico e nozioni di combattimento, la paura sicuramente si riduce, perché non hai paura di essere impotente ma sei pronto all’eventualità
Non seguo Mangaka non lo conosco né come creator né come personaggio, le sue vicende etc quindi faccio questo discorso da persona al di fuori del contesto di Twich, dalle dinamiche di community. Da donna che vive a Milano e quindi con tutte le paure e le precauzioni del caso nel girare la sera non comprendo fino in fondo ciò che ha provato. Giustamente è rimasto traumatizzato dall'esperienza però lui vive in una delle zone più tranquille del paese con pochissima micro criminalità non penso che faccia particolare differenza trasferirsi in Giappone e continuare là la propria vita senza un sostegno psicologico che ti aiuti ad elaborare il trauma
a parte tutto, ragazzi non idealizzate il Giappone. E' vero è un paese sicuro, ma non è manga e anime.
Tenete in considerazione che non esiste integrazione in questo paese, punto primo.
Il Giappone è un paese fatto e pensato per i giapponesi, dovrete scendere a compromessi su molte cose.
Se non conosci la lingua sei tagliato fuori da tutto. Ti ritrovi a vivere tra expat, e allora che senso ha vivere in un luogo se non hai modo di capire nulla di quello che ti circonda? meglio farsi un viaggio ogni tanto.
La socializzazione con i locali è estremamente differente, una delle cose piu' sofferte dagli stranieri qui.
Il costo della vita è alto. Non fatevi ingannare da chi dice che gli stipendi sono piu' alti che in Italia, il paragone è sbagliato. Sono stipendi rapportati al costo della vita, e debbo dire che sono mediamente bassi, se non avete una forte specializzazione tecnica.
Considerate anche che nonostante l'apparenza, il Giappone è un paese estremamemnte statico e immutabile - parlando di grandi questioni, non ci sono cambiamenti, non ci sono grandi riflessioni e movimenti. Nulla di fondamentale cambia, e ci sono grossi problemi sociali e culturali. Quello che vi attrae sono solo mode passeggere, e il Giappone non è andate ad Akihabra e Shinjuku.
Fate l'esperienza per qualche tempo, prima di pensare di trasferirvi stabilmente in un altro paese. Non basatevi solo sull'idea che avete di un posto.
Diceva orazio caelum non animum mutant qui trans mare currunt
Che bello l’arredamento tutto To Love Ru
Bello il poster di to love ru dietro Luca
Quoto tutto quello che ha detto Dario, ha solo bisogno di un buon psicologo e fare un percorso
Come se non l'avesse già fatto
@@GesuBambino- se lo ha fatto evidentemente non è stato abbastanza a livello di tempo. Queste cose richiedono tanto tanto lavoro (sono un medico)
@@brunomarotta4178 che psicopatologie può avere mangaka96? Io quando lo ascolto, mi sembra il solito INCEL
Anche un esorcista
@@hyomaaiiroofficial non sono uno psichiatra ma mi sembra un disturbo da stress post traumatico . Comunque una diagnosi di ansia generalizzata già la tiene. È a tutti gli effetti un disturbo contenuto nel DSM5, a volte abusiamo del termine “ansia” quanto è a tutti gli effetti una patologia psichiatrica e come tale va curata nei modi giusti
Hai ragione caro Luca però il MALE fa parte della vita e COMANDA la vita come gli pare ... se ti fa bene cambiare posto di vita cambialo , ma non si può scappare dal MALE finché si è in vita . Io sono un maschio che ha una condanna da quando sono nato e la cosa più importante che ho capito in 34 anni di vita fatta da tanto bene e tanto male è : IL MALE È GRATIS ;IL BENE SI PAGA . . . . .(spero di essermi fatto capire)
Fotto con la depressione, ne conosco i nei
Sono andato anche in Giappone per fuggir da lei
Pensavo proprio al posto più remoto, ehi
Pensavo tipo Kyoto schiaccia chiodo
Ma non puoi uscire dalla tua pelle
Né dalla depre quando ti prende
azzeccatissimo direi