Ottima spiegazione. Finalmente anche anche un "povero" agronomo come me ha potuto farsi una idea più chiara delle principali classi di amplificazione 😉
complimenti per la spiegazione. Ho amplificatore in classe A e anche un piccolo impianto a classe D in una stanza piccola, onestamente quello a classe D è molto godibile, alla fine poi ci sono tanti componenti che fanno il suono, i diffusori sono importanti, l'ambiente della stanza, andare alla ricerca ossessiva della fedeltà quando (vuoi anche per l'età😆) è difficilmente percepibile e distinguibile ad orecchio, forse non ha molto senso. Alla fine certo quello in classe A sarà di qualità superiore, ma ciò non toglie che anche quello di classe D possa dare grandi soddisfazioni di esperienze percettive e uditive. Non è consigliabile essere oltranzisti 😅
BELLISSIMO! Da sempre amante dei classe AB in quanto ho un debole per il transistor e, spesso, mi costruisco qualche finalino a casa (che immancabilmente smonto dopo 15 giorni...va beh). Dicevo che ho sempre amato i classe AB e quest'inverno ho deciso di ricostruirmi un impianto in auto con tutti i pro (pochi) e i contro (parecchi) che ci sono nel far suonare un'auto, per problemi di spazio sono sceso al compromesso di un, anzi due a quattro canali, amplificatori in classe D di Audison e...non ce n'è, questi classe D non mi stanno facendo minimamente rimpiangere i classe AB. Tutto come da te descritto, potenza, consumo, temperatura, dimensioni e, appunto, sfido l'orecchio umano a sentire certe differenze specie in auto. Forse gridano un pò troppo nelle medioalte a potenze sostenute o forse l'orecchio, date le potenza, và in "saturazione" e quindi impasta le medioalte, in ogni caso devo ricredermi sui classe D e sulla tecnologia in merito perché ha fatto dei passi enormi!
Grazie mille per le tue spiegazioni, mi hai reso più chiari certi concetti. Io, casualmente, avendo 3 impianti stereo, mi sto gustando un'amplificazione a valvole in classe AB, una a mosfet, sempre classe AB, ed un ampli AVM in classe D. Questo AVM in classe D, mi è stato consigliato dal mio rivenditore di riferimento, per pilotare dei diffusori piuttosto ostici (Magneplanar, che scendono a 2 ohm !) che mi hanno fatto saltare una resistenza di un amplificatore integrato "cinese" a valvole, classe AB (non all'altezza di pilotare questi diffusori ... venduto !) Io personalmente, mi sono innamorato Di questo amplificatore, perché, secondo me, ha più pregi che difetti 1) costa meno degli altri, 2) eroga tantissima corrente e tanta potenza, quindi in grado di pilotare senza sforzi tutti i diffusori, anche quelli più ostici, 3) è un componente molto leggero, 4) cosa importantissima, forse la più importante, funziona benissimo e non mi fa rimpiangere assolutamente ne il valvolare (finale Audio Resarch VS55), ne quello a mosfet (finale Conrad-Johnson MF 200). Se dovessi comprare comprare un impianto stereo nuovo, penso che mi affiderei ad un amplificatore in classe "D" !
Grazie a te del commento e dei complimenti! La tua esperienza è l'ennesima prova che non si può eleggere una classe "vincente" ma al di là di stretti parametri tecnici e soprattutto quando questi diventano molti, il tutto diventa relativo e soggettivo. La classe D, ha innumerevoli vantaggi e il livello attuale di fedeltà è davvero alto. Ben vengano esperienze positive in merito. Grazie.
Grazie per i complimenti e il commento. Krell KSA 50? Beh...un signor amplificatore, entrato meritatamente nella storia. Nonostante gli anni è sempre un riferimento, nella sua "semplicità" circuitale ma con componenti correttamente dimensionati per sfruttare al massimo i suoi 50 Watt. Tuttora da considerare come un ampli di riferimento. Regala ascolti stupendi! Complimenti.👍👌
Video molto interessante e utile per chi ha poca dimestichezza a livello tecnico.Concordo quasi in pieno su quanto elencato tra vantaggi e svantaggi tra le varie classi,ma manca un dato a mio avviso molto importante. Dopo oltre 35 anni di prove con amplificazioni di tutti i tipi con i più svariati Diffusori e sorgenti,sono arrivato alle conclusione che dove la Classe A ma anche quella AB vincono sulla Classe D in termini di musicalità,naturalezza e traspearenza solo dove sia le sorgenti che i diffusori siano di livello medio alto o altissimo.Di conseguenza impianti normalmente piuttosto costosi.Dove se ondò me la Classe D stravince e in quei setup completi,dove il costo globale è alla,portata di molti e parlo di costi sotto i 10 K totali. Un altro parametro che contraddistingue la Classe D come la migliore è di fatto,il fattore di smorzamento,che nella mia esperienza spesso ha limitato proprio la suddetta musicalità,sopratutto in gamma medio bassa e bassa. Con diffusori che hanno come filosofia costruttiva dei driver che hanno di fatto un notevole controllo e pochissima escursione,con un fattore di smorzamento elevato creano un suono asettico e asciutto.Esistono Amplificatori anche in Classe AB molto costosi che offrono questo “vantaggio” ,e infatti li ho abbandonati a favore di valori comunque più che sufficienti ( 200/300 ).Oltretutto un elevato Damping Factor ( oltre i 500 ) rischi a volumi elevati di danneggiare quei Woofer che sono già molto rigidi e poco smorzanti.Sempre un mio parere ma che mi risulta sia anche stato testato.Classe A e in alcuni casi Classe AB tutta la vita.
Grazie del complimento e del commento. Trovo interessanti e corrette le tue osservazioni. Sintetizzando, sicuramente la classe A e AB si esprimono al meglio e sono "sfruttate" se tutta la "catena audio" è adeguata al livello ovvero sorgenti, diffusori e ambiente. La classe D è apparentemente meno esigente e porta pertanto la spesa più in basso, non rinunciando eccessivamente alla qualità. Per quanto riguarda il fattore di smorzamento sono d'accordo, ma meriterebbe una trattazione più approfondita, come hai anticipato tu, riguardo gli effetti del damping factor sulla resa acustica, diversa a seconda dei diffusori impiegati ed anche del tipo di musica ascoltata che può sfruttare fattori elevati o esserne penalizzata. Come ben già saprai nell'audio, le variabili sono davvero tante e vanno contestualizzate e affrontate di volta in volta tecnicamente. Classe A tutta la vita...beh...mi trovi d'accordo, come ho detto nel video, per me il top sono i single ended valvolari, ma non ho potuto fare a meno di apprezzare eccellentissimi ampli in AB e in D, tali da farmi rimanere davvero stupito. Oggi abbiamo, per fortuna, livelli davvero alti per ciascuna classe.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio in classe d, per me degni di nota, sono gli hegel. Ma se devo spendere 4k euro per un classe d, tanto vale prendere un buonissimo SS classe A, o valvolare usato.
Piccola specifica: Se parliamo a livello home theater un efficienza del 90% può essere ragionevole. Ma a livello di car audio(subwoofer o componenti in portiera) per semplificare: il 90% lo vedi col binocolo o comunque bisogna rispettare molti paletti.(gli addetti ai lavori seri e non della domenica sanno cosa intendo) E mi fermo qui. Detto questo, video davvero esaustivo. Complimenti
Grazie del commento e dei complimenti. Credo ti stia riferendo alla classe D, che in ambito "home" e "studio" raggiungono tranquillamente efficienze del 90%. In ambito car audio le cose sono un po' diverse per mille motivi. Uno dei problemi più grandi secondo me del car audio, sono i watt buttati li a caso...giusto per dirne una. Comunque il car audio meriterebbe altre considerazioni. Che magari un giorno farò.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio L'ambito home e professionale hanno da sempre alta efficienza poiché richiedono relativamente pochi watt e i classe A/AB ci vanno a nozze e si presta molta più attenzione anche All enclosure. l efficienza del 85/90% la raggiungi anche con classe D su un impianto di car audio ma i paletti da rispettare (primo su tutti la distorsione ) richiedono costi esorbitanti e installatori a modo. Suonando ore e ore a cannone(con portiere/subwoofer o entrambi) con batterie AGM Nell ipotesi migliore ( pochi hanno i soldi per LTO) gli ampli scaldano e calano di efficienza oltre a produrre picchi di assortimento da panico con conseguente usura accelerata dei componenti interni fino anche alla rottura. Macchina accesa o con alimentatore collegato al contatore è solo un rimandare i danni sopracitati. Attendo con ansia un video fatto dalla prospettiva di un professionista e tecnico. Sui watt buttati a caso oltre a datasheet/schede tecniche discutibili, con le dovute dimostrazioni tecniche verrebbe fuori un polverone tra denunce e altro🤣. Si fidi
sono stato il 1000 esimo mi piace, ho vinto qualche cosa? A parte gli scherzi, discorso condivisibilissimo. Anche io non ho particolari preferenze, ma tutto è commisurato al costo/beneficio. Ho sentito piccolissimi classe D suonare divinamente (a parità di diffudori ovviamente). Io mi posso permettere degli ottimi ampli in classe A e AB a transistor e sono soddisfattissimo. La vera differenza la fanno i diffusori e l'ambiente (a mio parere.) Buon ascolto a tutti.
WOW !!! Ti ringrazio per aver fatto il 1000esimo commento!!! Beh, hai vinto la mia stima e la mia gratitudine 😊😉👌 In questo video ho voluto parlare solo delle classi di amplificazione, ma ovviamente concordo con te che pur essendo gli amplificatori importanti, l'ambiente e i diffusori sono molto più determinanti e incisivi nell'acustica di un ambiente. Pur rimanendo la differenza con le varie classi spiegate nel video.
Mi Piace, posso dire che possiedo DUE di queste Classi ,UN finale in Classe A Single Ended Valvolare con le 211GE. Nos finali dal peso di 55KG e dalla potenza di 15watt max . e un Classe A in Trasistor di 30Watt. Mentre In Classe AB, ho 3 Amplificatori che vanno dai 50Watt ai 160Watt. La musica quando è incisa bene, si sente la differenza di ascolto tra i vari Amplificatori. NON ho mai sentito un Classe D. Ma a conferma di quello che è stato detto in merito all'Ascolto e alla resa finale della Classe D, posso ribadire che un mio amico ha ascoltato e provato questa Classe D da un "autocostruttore" mi ha ribadito che è rimasto a bocca aperta dal suono finale che ha sentito.
Grazie del commento! Complimenti per il "parco macchine" di amplificatori che hai. Hai centrato il punto in tutte le tue considerazioni. Se la musica e la sorgente audio sono di qualità così come anche i diffusori, la differenza tra le varie classi e tipologie (valvole e transistor) la si percepisce tranquillamente. La classe D, come anche tu hai testimoniato, ha raggiunto livelli davvero altissimi di fedeltà e qualità da lasciare davvero a bocca aperta. E' il bello della tecnologia che avanza...possiamo godere sia di quelle passate che di quelle moderne...e decidere in base a "sfumature" dettate dai nostri gusti individuali.
dal vivo non ho avuto modo, ma c'è qualche canale che effettua test e registrazioni con attrezzatura seria ed ho avuto modo di restare basito su una comparativa tra lo splendido Yamaha A-S2200 e un classe D addirittura che si può acquistare in scatola di montaggio. Credo e devo ammettere, sebbene sia stato sempre contrario alla classe D che oggi la musica é cambiata, e parecchio, nel vero senso della parola! :)
Sei chiaro ,conciso e capace di illustrare concetti difficili a livello del grande pubblico.Sto per acquistare un ampli Denon pma 860 che lavora in classe A per i primi 15 w.Quindi dovrebbe scaldare in modo normale..E' definito new optical,sai cosa significa?Usci'nel 1991.
Grazie mille davvero per i tuoi complimenti, mi fanno molto piacere !! Complimenti anche per il futuro acquisto ! Il Denon 860 è un ottimo amplificatore, il suono di certi giapponesi mi piace davvero molto e il il pma860 è uno di questi. Quanto alla tua domanda, new optical class A è un circuito il grado appunto di far lavorare per i primi watt i transistor finali in classe A e successivamente, in presenza di maggiore richiesta, in classe AB. Diversamente da altri circuiti concorrenti che svolgono tale funzione, la Denon fa uso di un fotoaccopiatore opportunamente inserito in un circuito in grado di far variare la polarizzazione (bias) dei transistor e farli lavorare quindi in classe A o AB. L'uso di questa metodica, da maggiore velocità nella rilevazione della richiesta e nel passaggio dalla classe A alla classe AB. Un ottima soluzione e un ottimo ampli. Complimenti 👍😉👌
Oooooo finalmente una spiegazione onesta che mi fa riflettere, hify è una ricetta dove non si tralascia nulla,ma la mia domanda è con tutta questa attenzione ai particolari,i miei diffusori hanno la stessa timbrica a 20 gradi di temperatura e cosa cambia a 28 gradi destate in casa ,mi stupisco che nessun audiofolo scriva che ascolta musica in zona climatizzata per avere le migliori condizioni degli altoparlanti.Quindi se cerchiamo la perfezione non esiste, esistono le emozioni io personalmente ho anche una scatoletta in classe D che tira da paura e tutte queste differenze non le trovo cosi determinanti .
Bravissimo! Professionale e chiarissimo. Ho finalmente capito le differenze tra le varie dipologie di amplificatori grazie alla tua spiegazione. Vorrei avere un tuo consiglio su un amplificatore da abbinare a due vecchie casse AK PO2, delle quali ti riporto le specifiche dell'etichetta: Amplifier Power 20 - 50 W RMS, Impedenza 8 Ohms, Efficienza 89 dB. Anche se per ora utilizzerà queste casse, in futuro le cambierò con altre moderne, quindi l'amplificatore che cerco non deve essere esclusivamente dedicato a queste, ma vorrei acquistare un buon ampli in generale. Non sono un accanito audiofilo, ma ho esperienza come musicista, quinadi ho un orecchio sensibile e vorrei un ampli decente per ascoltare musica. Cosa mi consiglieresti, tenendo presente che il mio budget massimo è intorno ai 130?
Ti ringrazio per il commento ed i complimenti, davvero molto apprezzati! 😊👌👍Per politica del canale, non faccio sponsorizzazioni a brand. Però un piccolo consiglio posso dartelo. Con un budget di 130 euro lascerei perdere il nuovo... pur non andando sull'High end ma rimanendo sull'HiFi con quel budget sul nuovo hai roba "scarsa" di qualità...Di sentire sicuramente sentirai, ma se vuoi un minimo di qualità con quel budget, dovresti andare sull'usato...e comunque non sarà facile trovare qualcosa di veramente buono...rimarrei sull'usato, tendente al vintage...tipo NAD, YAMAHA, Rotel...le "classiche" marche insomma....se invece tiri un pò sù il budget il discorso cambia.... ultimo consiglio, lascia perdere chi ti promette ottimi risultati a pochissimo prezzo... rischi davvero di buttare soldi...se sei musicista e quindi hai un orecchio che sa riconoscere i vari aspetti musicali, dovresti puntare sulla qualità e se il budget è limitato, l'usato (anche vintage) mi sembra quasi una scelta obbligata.... fammi sapere ... in bocca al lupo 👍
Grazie del video ritengo esaustivo quanto basta alla panoramica delle classi e non allo specifico sulle singole classi. Le detrazioni sulla classe D sono notevoli sin dal principio, nonostante tutto, visto costi e risultati riceve ugualmente approvazione e successo oggi piu' di ieri. Poi sai... proprio ieri scrivevo ai russi per Aimp che e' da anni che non fa piu' bene il play di tracce mixate, andando di corsa a playare la traccia successiva, chiudendo la traccia precedente circa un secondo prima e' cosi' da anni sia su windows che android. Dunque non e' un fatto di poco conto perche' senti male album come Animals, Dark side Of the Moon, Oxygene e tantissimi altri. Ho sempre evitato commenti al forum sperando che nelle varie release risolvessero, ma gnente proprio. Quello che e' peggio che non c'erano decine di commenti che segnalassero il problema. Quindi proprio ieri mi chiedevo la gente oggi spende per le Shennaiser, le grandi iMaccone, Audio Technica, ecc Ma alla fine per sentire che ? Come sente la gente ? Che se sente ? Bo borom bom bom, la canzone al supermercato ??? Forse e' per questo che gli emmeppittre' sono qui da trentatre anni duri a morire, e tutto il resto vien da se....
Grazie del commento. Il video voleva essere una panoramica generale sulle varie classi, ma come hai ben detto, non è una trattazione specifica sulle singole classi. Magari in futuro farò video più specifici in merito. Concordo anche con la tua analisi...che meriterebbe un'approfondimento. La tecnologia è migliorata parecchio ma la base? Il resto? Concordo.
@@maui-maui4011da noi in toscana si dice "a ufo non mi stufo" la differenza tra un master di studio (superiore al CD)e lo stesso pubblicato sul tubo è talmente grande che puoi percepirla anche dall' altoparlantino del cellulare ma il tubo è aggratis.
Grazie per chiarezza dell' esposizione, mi ha tolto gli ultimi dubbi sulla classe D che per chi come me super ottantenne, ha acceso la musica da mane a sera. Su un sito orientale ho preso per pochi euro un amplificatore stereo in classe D : suona in maniera straordinaria sia per la dinamica, la chiarezza e la precisione del suono. Data la mia età sono rimasto fedele alle valvole ma questo affarino non me le fa rimpiangere! Incredibile vero?
Ho da poco acquistato un amplificatore integrato della ROTEL RA1572 MKII che lavora in classe AB.Se devo essere sincero non mi entusiama tanto rispetto alla mia precedente amplificazione della NAD composta da pre e finale.Il Rotel lo sento molto piatto e con poca dinamica. Un tuo parere sul Rotel mi farebbe piacere.
Mah guarda..i Rotel sono ottimi prodotti... ma sono molto ma molto "lineari", che in gergo comune "piatti"...il chè non è proprio un difetto, anzi...quanto alla poca dinamica, in parte hai ragione, ma dipende dai specifici prodotti... va anche a gusti, generalmente è meglio associarli a diffusori non altrettanto "piatti" ma dalla caratterizzazione marcata, pena un netto "appiattimento" di tutto. In alcuni generi musicali la cosa può essere apprezzabile, in altri no.
Complimenti per la esaustiva e chiara esposizione. Domanda: il Denon PMA-510 era dichiarato in classe Direct A. Sa dirmi a cosa si riferisca. E' un amplificatore storico che inserii circa 42 anni fa all'interno di una mini camera acustica pubblicata allora sulla rivista Suono e visionata dal grande fonico Gaetano Ria, allora fonico della prestigiosa Trafalgar. Un saluto.
Grazie mille dei complimenti e del commento. Il Denon PMA 510 è davvero un ottimo ampli, considerato anche che è degli anni 80! Ha una buona sezione di alimentazione ed un ottimo pre phono. Risulta avere un sistema DIRECT DC Servo System, ovvero non utilizza condensatori di accoppiamento tra i vari stadi essendo stato progettato per non averli. Con tutti i vantaggi sonori che ne derivano. Di contro utilizza una particolare controreazione. Non è un classe A ma un classe AB. Resta comunque un validissimo e ottimo prodotto anche ai giorni nostri. Complimenti, lo custodisca gelosamente e con cura.
Ottima disamina 💯 l’unico aspetto che non hai trattato e che rientra nelle problematiche della classe D riguardo all’aspetto squisitamente sonico, è l’alimentatore switch rispetto al trasformatore toroidale della classe A A/B. Attualmente ho da qualche anno, un integrato NAD C368 e confermo che a fronte di una timbrica molto gradevole e ambrata (come da tradizione NAD) la temperatura di esercizio e il peso, il problema dell’alimentatore switch è nella distorsione armonica non eccelsa e che introduce spurie nella rete elettrica, rispetto ad un alimentatore lineare, che invece funge da filtro ed ha un migliore THD e nero infrastrumentale (licenza audiofila). Un altro neo, è che a volume molto contenuto generalmente, un classe D non restituisce dinamica e piani sonori ottimali. Per il resto, complimenti per il canale 😉
Grazie mille per i complimenti, per il commento e per aver condiviso la tua opinione in merito. Concordo in pieno su quanto da te affermato, ma purtroppo per seguire una linea "semplice e sintetica" dei video, non troppo approfondita, devo inevitabilmente "tagliare" qualche concetto. Comunque ho fatto un video dove parlo più specificatamente dei vari tipi di alimentatori. NAD sempre ottimi prodotti. Concordo sulla poca "resa" della classe D a bassi volumi. Non è sempre così in alcuni circuiti, ma generalmente sono daccordo. Grazie 👍👌
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Sono d’accordo 😉 una linea più fruibile, inevitabilmente lascia fuori qualche aspetto più tecnico. La classe D ha fatto passi da gigante, non so quando margine possa ancora avere ma moduli Hypex N-core sono sicuramente molto validi (che si trovano nella serie Master di NAD e nel Cambridge Evo). Devo ammettere che però, due brand per me di riferimento come Naim ed Hegel e a salire nell’Hi-End adottano la classe A/B e hanno sempre tirato fuori il meglio dalle mie B&W 603 e dalle serie successive (700/800) per non parlare di Classé, Chord Electronics, Michi, Mark Levinson…😉
@@DavidHi-Fi Guarda, a me dispiace un sacco che il mondo Hi-Fi non sia così "seguito" e vissuto come lo era un tempo. Abbiamo raggiunto davvero ottimi livelli in generale, anche se ormai il settore sta diventando sempre più "di nicchia". La classe D è cresciuta tantissimo, ma ci sono ancora margini di miglioramento soprattutto sul fronte "filtraggio". La classe A/B d'altro canto, si è consolidata tantissimo, e oggi possiamo avere ampli di estrema qualità dal sound spettacolare!!
Grazie mille per i complimenti! Rispondo volentieri alla sua domanda. In elettronica la classe AA non esiste. E' semplicemente un nome che Technics ha dato ad una sua tipologia circuitale di amplificazione. Senza entrare troppo nei dettagli (che richiederebbe un discorso lungo con concetti approfonditi di elettronica), le posso dire che la classe AA di technics, consisteva in un doppio circuito di amplificazione, il primo funzionante in classe A a transistor MOS, il secondo in classe B utilizzvaa dei transistor bipolari. Entrambi gli amplificatori erano collegati attraverso un ponte di resistenze. Questo a detta di Techincs, portava ad avere i vantaggi sia della classe A che della classe B, pertanto avevano deciso di ribattezzare il loro circuito "classe AA" (che in elettronica non esiste). Per quanto la soluzione fosse originale e dall'ottimo risultato sonoro, a livello strettamente elettronico non possono essere considerati amplificatori in classe A ma AB, per le ragioni spiegate nel video. La furbizia di chiamare questa configurazione Classe AA è sicuramente un'ottima trovata commerciale, ma a livello elettronico resta pur sempre un classe AB. Diverso il principio della precedente "The New Class A" sempre di Technics, che di fatto era più vicino alla vera classe A rispetto alla soluzione successiva chiamata Classe AA. I progettisti al di la delle classi, applicano spesso soluzioni "proprietarie" ed originali, sfruttando le varie configurazioni circuitali e combinandole tra loro, come nel caso di Technics con la "classe AA", al fine di migliorare i diversi parametri. Altro problema, i componenti della loro classe AA, erano inseriti in un circuito integrato (soluzione non apprezzata dagli audiofili più esigenti) ed in caso di guasto, bisognava sostituire l'intero circuito integrato, ad oggi quasi introvabile. Restano comunque ottimi prodotti dalle eccellenti qualità sonore, pertanto le consiglio di tenersi stretto il suo ampli, che al di là della classe reale e di quella "commerciale" resta comunque un ottimo amplificatore. Spero che la risposta sia stata esauriente. Grazie ancora per il commento.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Buongiorno. volevo solo complimentarmi sulla conoscenza della "fantomatica" classe AA di technics. è sempre stata fonte di disguidi e male interpretazioni proprio a causa del nome commerciale AA di cui rarissime persone sanno cosa sia. Ho ancora il mio vecchio ed affezionato SUVX800 che mi ha tenuto compagnia per tutta la mia gioventù. Non lo uso molto, ma dopo quasi 30 anni suona ancora anche se ci vorrebbe una revisionatina ahah. Ma di sicuro rimmarrà con me per sempre, ne abbiam passate troppe insieme...
Buongiorno DEPALO, dopo aver visto il videomi sono sorti dei dubbi in merito al fattore di smorzamento. A me hanno insegnato che non ha nulla a che vedere con il fatto di frenare o meno gli altoparlanti. Ma che è un rapporto tra valori elettrici dell'amplificatore che non centrano con quanto detto poco fa. Le risulta? Grazie
Buongiorno, il fattore di smorzamento è un numero che esprime un semplice rapporto tra l'impedenza dell'altoparlante e l'impedenza dell'amplificatore. Di fatto, questo numero, che è un semplice rapporto di impedenze, esprime la capacità di assorbire il movimento inerziale dell'altoparlante. Poi, su quanto questo faccia la differenza a livelli acustici, ne possiamo parlare...credo farò un video a riguardo...
Il cono degli altoparlanti, quando torna posizione di riposo, si comporta come generatore di corrente e inserisce un segnale al rovescio. Se il cono è piccolo e la cassa è chiusa questo problema è minimo ma se il cono è grande e la cassa è bass reflex il problema cresce ecco perché gli amplificatori da palco di solito hanno lo smorzamento superiore a 100 mentre per gli ampli casalinghi è spesso sufficiente 25. Se la controreazione è ben progettata, va a minimizzare il problema ma se è messa allegramente può generare segnali imprevedibili e perciò il solo fattore di smorzamento di per se è un indicatore ingannevole perché bisogna avere uno smorzamento alto con una controreazione bassa oppure va usata la controreazione del tipo serie di corrente che non da problemi anche se alta ma che costringe spesso ad usare più finali in parallelo anziché una sola coppia.
Bel video e bella spiegazione! Gli audiofili sono quelli che disprezzano la classe D per la manipolazione del segnale, ma stranamente non sembrano preoccuparsi delle pesantissime manipolazioni dell'equalizzazione RIAA quando ascoltano i vinili... 🤦Classe D è stata un'invenzione geniale e vorrei vedere quanti audiofili riuscirebbero a percepire la differenza nella distorsione armonica rispetto alla classe A in un test alla cieca (sempre che ci sia...). Poi chiaramente, come hai detto tu, ognuno compra quello che lo appaga!
Grazie del commento. Hai detto bene, vi sono in giro amplificatori blasonati e costosi, ma anche pre phono classificati "high end" fatti da reti di equalizzazione RIAA con due componenti in croce e neanche di precisione! Per non parlare dei pre-phono con i DSP (eccesso opposto)...eppure in pochissimi se ne preoccupano...ma ce ne sarebbero tanti altri di esempi...la classe D oggi ha raggiunto un livello davvero ottimo di qualità ed è ancora in via di "perfezionamento". Ciò non toglie che ognuno di noi può propendere per una tecnologia piuttosto che un altra, se ne condivide la filosofia costruttiva e ne è appagato. Per fortuna oggi possiamo godere di ottimi livelli nelle varie classi di funzionamento. Rimane una questione di gusti...ma non affosserei mai una classe a favore di un altra...oggi come oggi.
Per me per la riproduzione può andare benissimo anche un classe D. Ormai la classe A è veramente utile solo in fase di Registrazione professionale, dove è veramente necessario un segnale non alterato.
La ringrazio. Il Nikko TRM 600 è un classe AB a transistor BJT. Un buon ampli all'epoca e secondo me lo è tutt'ora, considerando la sua "semplicità" circuitale e il suo buon dimensionamento circuitale. Se ti soddisfa e se ben messo, tienitelo stretto.👍
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Grazie per la risposta... assolutamente, mi è stato regalato qualche anno fa, aveva qualche problema ai finali del canale sinistro, ho sostituito i finali (sempre con gli originali) ho sostituito tutti gli elettrolitici e i trimmer per stare tranquillo, ora va che è uno spettacolo, ha un suono fantastico.
Ciao, grazie del commento e della domanda. In quegli anni, tante case mettevano a punto soluzioni per "migliorare" i difetti della classe AB. La Technics fece il sistema New Class A Compudrive. La Pioneer invece denominò i suoi ampli "non switching" di fatto l'amplificazione avviene in classe AB. Il sistema fa si che durante il periodo in cui una delle due coppie dei transistor finali non lavora, viene mantenuta una soglia di bias in modo da non farlo "spegnere" del tutto e non avere appunto la commutazione, ovvero non switching. Tale soluzione dovrebbe migliorare di molto i valori di distorsione e quindi migliorare il suono. Di fatto invece i miglioramenti non furono così spiccati da giustificarne l'utilizzo. Il progetto aveva cmq dei difetti che negli anni portarono a diversi guasti su queste macchine. Tutte queste "migliorie" alla classe AB negli anni sparirono e lasciarono il posto alla classe AB pura e alla nuova classe D. In ogni caso il tuo pioneer, resta un ottimo prodotto vintage con un gran bel suono. Tienitelo stretto. Spero di aver risposto alla tua domanda. Grazie
Buongiorno, oggigiorno vedo molta classe D specie nel campo audio Pro, dove appunto c'è bisogno di molta potenza riducendo i pesi e i consumi energetici e dove la "finezza" del suono è abbastanza trascurabile ( chi si andrebbe a fare un test su un un concerto rock a base di batteria e chittare in over e distorsore)...
Buongiorno, la ringrazio del commento. Si, la classe D è sempre più presente nel pro, non sono per gli indiscutibili vantaggi tecnici, ma anche perché la qualità che propone si sta alzando sempre più di livello. Questo fa si che venga utilizzata non solo in ambito "concerti" ma anche in ambiti di "produzione" dove la qualità diventa fondamentale... che ci piaccia o no, è il presente e sarà il futuro...senza nulla togliere, anzi, alle altre classi che credo andranno avanti ancora per molto.
Grazie per il commento. New optical class A di Denon è un circuito che sfrutta un fotoaccoppiatore ottico per rilevare i livelli di segnale in ingresso e regolare opportunamente il bias dei finali in modo da polarizzare i finali e farli lavorare per i primi watt in classe a e i restanti in classe AB. Non è un classe A puro ma è, come spiegavo nel video una variante e personalizzazione progettuale applicata alla classe AB, in modo da avvicinarlo il più possibile al funzionamento in classe A. Seppur di fatto non lo sia. Un buon progetto e una buona features
mi piacerebbe tanto avere chiarimenti sulla effettiva mania dei cavi,in genere , dai prezzi esosi e la loro effettiva funzionalità. ma sti cavi di alimentazione, solo l’ultimo metro e mezzo, sono cosi importanti? una buona serata
L'argomento cavi di per sé sarebbe semplice, ma in giro ci sono troppe teorie e convinzioni basate più sul marketing che sull'elettronica. Farò sicuramente un video in merito. Per ora posso anticiparti che i cavi hanno sicuramente la loro importanza nella catena dell'alta fedeltà, ma bisogna comprendere dove finisce la parte "tecnica" e dove inizia la parte "commerciale".
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio verissimo, io dal mio piccolo gli dedico il giusto piccolo e delle spese ragionate e ragionevoli. Sempre parlando di qualità ovviamente 👍
Sono un fortunato possessore di una coppia di AR M1. Le amplifico con un piccolo ed economicissimo classe D. Il resto della catena è molto semplice. Non so se il miracolo lo fanno le AR.... Il suono è piacevole.
Grazie del commento. Norma rappresenta un'altra eccellenza italiana. Prodotti di alta qualità costruttiva e progettazione accurata. Il Revo 140 è un ampli che spinge, tanta potenza e buona qualità. Può pilotare tranquillamente tantissimi diffusori. Vai tranquillo. L'unico consiglio che mi sento di darti è di curare bene la scelta dei diffusori in relazione all'ambiente. Il Revo 140 è bello potente, su ambienti "piccoli" non verrebbe molto sfruttato...scegliendo dei diffusori idonee alle dimensioni e alle caratteristiche dello stesso, andrai a sfruttarlo appieno e godrai di ottimi ascolti!
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Serve molta divulgazione in questo campo perché il rapporto coi negozianti e’molto peggiorato, a causa delle nuove vie di acquisto, andrebbe ponderato tutto con calma e con l’aiuto di canali come questo, un rivenditore onesto che consiglia bene è una rarità qui al sud e a quanto sento si contano anche al nord, se ad esempio la norma facesse rottamazioni ad libitum, con la fama che hanno non potrebbero stare dietro alla produzione, dato che scrivi grazie del commento, ti chiedo cosa ne pensi del super tweeter st300 tannoy per le mie stirling? Vorrei comprare un clone dello stesso, orientabile verso l’alto, complicato trovare il driver e fare il crossover, originale costa quanto delle ottime casse floor standing. Ho notato che alleggerisce il carico delle freq basse rendendole più mediose, con un super tweeter a nastro, ma snaturava il progetto cassa, in oltre consiglio di non comprare da autocostruttori come ho fatto io perché il valore di rivendita è pari a zero. A meno di non avere il tecnico a fianco. Saluti.
Ciao e' il promo video seguo , per me e ' molto utile capire le tipologie di amplificatori, Mi cimento ha fare casse acustiche fai da te , me al cavo bene , ho tutti amplificatori in classe d , che significa BT.C , Li compro da Amazon costano poco? Mimmo da Bari, spero che mi leggi mi dai una tua risposta Grazie.
Ciao, grazie del commento. Mi chiedi cosa significa BT.C, immagino tu voglia dire BJT. E' l'acronimo di Bipolar Junction Transistor...sono transistor a giunzione bipolare...su amazon e non solo, trovi tante schede già pronte, dal costo sicuramente basso, ma dalla qualità non sempre ottimale.
Quindi gli amplificatori integrati sono di classe D,se non o capito male,CMQ bellissima spiegazione semplice e chiara,averlo capito io che di spiegazione tecnica non mi entra in testa, li capiranno tutti😅..complimenti
Grazie dei complimenti e del commento. No, gli amplificatori integrati, sono integrati in quanto integrano al loro interno lo stadio PRE. Gli amplificatori FINALI invece (non integrati) necessitano del preamplificatore. Quindi puoi trovare amplificatore integrati in classe A, AB e D. Ovviamente la tendenza attuale è quella di spingersi sulla più efficiente classe D.
Premetto che sono del tutto ignorante sul fronte 'scientifico', quindi grazie per la spiegazione che ho trovato chiarissima per quanto riguarda il funzionamento 'fisico' e gli aspetti positivi delle singole classi. Quello che non riesco proprio a capire sono gli aspetti negativi. L'unica cosa chiara è che l'ampli in CLASSE 'A' è il migliore ma SCALDA MOLTO!!. Immagino che d'estate avere accanto una stufetta in piena attività non sia piacevole però si può anche sopportare. Comunque, questo che cosa comporta, una vita più breve dell'ampli a causa di un'usura maggiore dei componenti? E «BASSA POTENZA» «CONSUMI ECCESSIVI» «EFFICIENZA ENERGETICA BASSA» «AVERE BISOGNO DI ALIMENTAZIONI ESTREMAMENTE ABBONDANTI» che significano? Il consumo di energia elettrica non è costante? E se è variabile, in funzione di che cosa varia? Se la potenza risulta essere bassa significa che devo ALZARE IL VOLUME? Un ampli da 35W in classe A è "potente" o no?! Sono in procinto di acquistare un ampli con queste caratteristiche: è sconsigliabile? Servirebbe una potenza maggiore? Last but not least... le bollette Enel saliranno? :-]))) Grazie molte, e abbi pazienza. Capisco che è più gratificante parlare con intenditori ;-])
Grazie mille del commento e delle tue considerazioni. Non preoccuparti per il tuo livello tecnico, è un piacere per me aiutare attraverso i miei video e i commenti, tranquillo. Quanto alle tue domande...nel video per dovere di cronaca e informazione ho dovuto descrivere a grandi linee, pregi e difetti di ciascuna classe, così come sono. Poi le considerazioni da fare per le scelte personali, ovviamente sono soggettive. Tecnicamente la classe A ha quei difetti. Il consumo di un ampli in classe A è praticamente costante, ma "elevato" rispetto alle altre. Questa differenza tecnica comporta non solo il fatto che "scaldi" maggiormente (con tutte le problematiche che ne derivano) ma soprattutto porta ad avere un amplificatore dai costi, ingombri e peso sicuramente più elevati rispetto alle altre classi. Quanto alla potenza, è più bassa se rapportata alle altre classi. Cosa significa? Tutto e niente. Dipende dai diffusori che hai. Se hai lo stesso diffusore un classe AB avrà "tendenzialmente" più watt, quindi spingerà di più a livello di volume. Più è bassa la potenza più avrai bisogno di alzare l'efficienza dei diffusori. Ma è tutto relativo anche all'ambiente dove ascolti e ai tuoi gusti in termini di "volume". Le bollette enel saliranno? Dipende da quanto ascolti...sicuramente a parità, con un classe A consumerai molto di più rispetto ad un classe D. In ogni caso un classe A non è per nulla sconsigliabile, tutt'altro...se hai fatto la scelta verso questa classe, vuole dire che il discorso, costi, ingombri, calore, consumi, ecc passano per te in secondo piano rispetto alla "filosofia" costruttiva e ai vantaggi del classe A, ovvero avere i finali polarizzati in modo da amplificare il segnale audio in toto a 360° senza "spezzettamenti" con una fedeltà tendenzialmente superiore alle altre classi. Questo non vuol dire che non abbia difetti, ma semplicemente che a te, o a me, tali difetti passano in secondo piano rispetto ai vantaggi che apprezziamo. Quindi vai tranquillo...purché tu abbia valutato bene i pro e i contro. Un classe A comunque, soprattutto se valvolare merita ancor più attenzione all'accoppiamento coi diffusori.
Un ampli da 35 watt in classe A, non è molto potente ma proprio perché la classe A, non ha contaminazione,in uscita avrà tutto lo spettro audio disponibile, ossia tutta quella sfumatura che riempie, e anche "pochi watt" si fanno sentire 👍
Generalmente i vintage 70-80 per la maggior parte, sono dei classe AB...più nel dettaglio, fino ai primi anni 80 venivano utilizzati in massa i transistor BJT, più avanti sono stati via via sempre più impiegati i MOSFET, che hanno permesso un discreto incremento "prestazionale" generale , seppur alcuni rimpiangono e preferiscano l'uso dei BJT. Per lo più comunque erano classe AB, salvo eccezioni e casi particolari....
Complimenti per il tutorial. In rete si trova un semplice schema con un mosfet per canale 2SK1058 in classe A single ended (ZCA) molto semplice da pochi wat . Potresti dirmi un tuo parere. Grazie
Grazie per i complimenti e il commento. Il circuito da te menzionato credo si riferisca a quello di Mark Houston. Un ottimo schema semplice e minimale, come piacciono a me che ben si presta all'autocostruzione e alla sperimentazione. Occhio però che richiede innanzitutto diffusori ad alta efficienza (almeno 90 dB/m), massima cura nello stadio di alimentazione, implementando magari più celle a p-greco correttamente dimensionate. La dissipazione del calore inoltre diventa fondamentale. Più si mantengono freddi i componenti, più evitiamo derive e sbalzi che porterebbero ad un cambio del punto di lavoro, aumento di distorsione e rumore esponenziale. I componenti stessi utilizzati devono essere di ottima qualità e tipologia corretta. Il fatto di avere zero controreazione, che teoricamente potrebbe rappresentare un vantaggio, nella pratica potrebbe portare a livelli di distorsione e rumore elevati. Per non parlare dell'impedenza di uscita che farebbe crollare il fattore di smorzamento. Concludendo, un ottimo circuito dalle buone qualità soniche, eccezionale per l'autocostruzione. Ma che si presta anche a modifiche sperimentali, al fine di tirarne fuori le massime prestazioni.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Ti ringrazio molto per la risposta proverò a costruirne 1 . Per costruirlo riesco, ma non ho conoscenza sufficiente sul lato elettronico per capire bene il concetto controreazione ecc. Quindi devo limitarmi a seguire lo schema . Quando lo avrò finito (con calma) mi piacerebbe farti sapere una mia opinione su come suona.
@@ACUBI-lf3jw Sarà mio piacere non solo avere le tue opinioni in merito, ma se posso esserti d'aiuto in fase "costruttiva" non esitare a farmi domande. Sto studiano un modo per interagire maggiormente coi miei iscritti e sono in cantiere video dedicati all'autocostruzione. 👍😉👌
Un finale in push pull tecnicamente può essere un classe B o un classe AB a seconda di come viene polarizzato. A fini pubblicitari alcuni usano dire che un push pull suona in classe A a bassi wattaggi, poi communta in classe AB. Elettronicamente parlando invece un push pull al massimo può essere un classe AB e mai classe A proprio perché essendo diviso nella sezione Push e sezione Pull il segnale è diviso in due. Vi sono amplificatori in classe A non single ended che hanno più di una valvola, ma non sono in push pull.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio grazie della risposta. Concordo sull'ultima cosa che ha detto : pure io sono passato dallo SS alle valvole. E non intendo tornare indietro. Troppo coinvolgente come suono.
Grazie! sei stato fantastico, hai dato una spiegazione spettacolare e comprensibile per tutti, ottimo video, finalmente qualcuno che parla di questi argomenti in modo più comprensibile (oserei dire il Barbero dell’audiofilia) , mi sono iscrito subito ed adesso guardo gli altri.Complmenti davvero. Posso farti delle domande sulla mia attrezzatura e chiederti consigli? buona serata
Grazie mille dei complimenti, davvero eccezionali e stimolanti a fare nuovi video. Grazie davvero di cuore!! Troppo buono !!! Puoi chiedermi tranquillamente tutto, a breva attiverò la sezione community. Grazie per l'iscrizione al canale e i commenti, mi fa davvero piacere.
Grazie, ne approfitto. Ho composto una catena audio che ora dopo un anno penso sia un po’ sbilanciata, perché ero un po’ giù di contanti e mi ero concentrato sull’ amplificazione. Adesso vorrei aggiustarla un po’. Ma entrando nei negozi spesso dedicano poca attenzione a chi non spende meno di 20.000€.Ho un lettore cd Rotel tribute A11,un Ampli Synthesis Roma510ax(come già detto) e diffusori Miller&Kreisel Made in usa di 35 anni fa con casse da stand satelliti doppio medio e doppio tweeter in cassa chiusa tutto peerless con un subwoofer da 30cm a taglio fisso,che per altro io tengo al minimo perché a me non piace il bum bum bum!!! Poi uso il macbooK air con Qobuz ed audirvana attaccato al Chord Mojo via usb. Un piatto Technics 1210 mk II (li ho perché ho fatto il DJ ma vorrei cambiarli con un bel trazione a cinghia,non so) pre-phono Pro-ject tube box s2. Spesso attacco con coassiale il cd al mojo. Non cambia tanto, alza il volume, però amplia scena musicale e alcuni dettagli si spostano nella scena( tipo da dx a sx o simili),cosa ne pensi.A questo punto,senza considerare l’ambiente che ottimizzerò perché stó traslocando, mi aiuteresti a bilanciare un po’ il tutto senza spendere le fatidiche 10 o 20.000€? So che è questione di ascolto, però una direzione , un consiglio,una serie di marchi dove appoggiarmi,son sicuro che tu sai cosa dire. Specialmente DAC e diffusori. Grazie per il tuo nuovo canale. 🎉🎉🎉
@@fedezek mah guarda, la tua catena audio non è niente male, più che altro non conosco il modello di diffusori che hai e quindi saprai meglio te come suonano in accoppiata col tuo Roma. Parti col piede giusto dando la giusta attenzione ed importanza all'ambiente, che è fondamentale! Stare sotto i 10 K è fattibile senza andare sull'esoterico...andiamo al dunque, guarda così su due piedi per quanto riguarda il DAC, potresti rimanere in casa Synthesis, che hanno un buon DAC valvolare e andresti a chiudere il cerchio. Altrimenti, sempre così di primo acchito mi viene in mente il TEAC UD-701 che non è valvolare ma ha un circuito davvero ottimo sia come dac che come alimentatore, tutto molto curato e forse superiore al Synthesis e tra l'altro fa anche da streamer di rete. Se vuoi star più giù di prezzo col dac, Cambridge Audio, Musical Fidelity fanno ottimi DAC. Come diffusori, beh bisognerebbe fare tante considerazioni e sapere cosa ascolti e sopratutto in quale ambiente andranno posizionate. Così a grandi linee, Sonus Faber, sul nuovo sali un pò coi prezzi, ma magari tra l'usato e nuovo di qualche serie precedente trovi buoni prezzi. Credo che alcuni modelli si accoppino bene al Roma... ci vedrei bene anche qualche Focal o Klipsh. Così su due piedi...
La massima fedeltà (intesa come massima integrità del segnale o minore distorsione) anche nei classe A non si raggiunge mai con amplificatori realizzate con un solo componente un solo componente perchè la non linearita intrinseca del componente stesso non è abbattuta da un feedback di controllo.
Il concetto di massima fedeltà, nella realtà è praticamente impossibile da raggiungere ed uno dei motivi è proprio quello che dice lei, ovvero la non linearità e tutti gli altri fattori che il componente stesso introduce. Si cerca di avvicinarsi. Detto questo i single ended in classe A pura, hanno dei livelli altissimi di fedeltà. Quanto alla controreazione, ovviamente presente può essere più o meno invasiva, con tutti i suoi pro e contro, a seconda della bontà del progetto e dei componenti utilizzati.
Se per fedeltà intendiamo quello che ogni tecnico (e non comune audiofilo) intende cioè: fedeltà al segnale d'ingresso, quindi integrità del segnale, mi spiace ma i classe A single-ended non sono un chiaro esempio di altissima fedeltà (pensi solo al loro livello di THD). Se invece alcuni audiofili li considerano i migliori esempi di riproduzione sonora questo è un altro fatto che non è supportato da nessun fondamento tecnico o scientifico. @@DEPALOAUDIOelettronicaeradio
Oltre l'amplificazione del segnale delle varie classi, bisogna considerare la risposta in frequenza su tutta la banda audio e la classe di distorsione a determinate frequenze.
Grazie del commento. Certo, la classe non è assolutamente l'unico parametro da considerare, ma ce ne sono tantissimi, tra cui alcuni come quelli da lei citati.
Stare nei 500 è un pò difficile senza andare nell'usato. Comunque, ci sono prodotti di provenienza "orientale" che stanno abbondantemente in questa fascia di prezzo...ma se vuoi stare su roba un pò più di qualità, seppur "entry" level...potresti dare un occhiata al Topping PA5 o PA3, salendo un pò ma sempre nel budget YAMAHA A-U670, salendo di poco la serie D di NAD, tipo il NAD D 3020 o D 3045 o il NAD C 338 che è un integrato ibrido..purtroppo è una fascia di prezzo dove c'è tanta roba e molti sono anche abbastanza decenti e buoni...dipende un pò da cosa cerchi e dalle caratteristiche che necessiti oltre la classe D...
@@filippovitiello9594 io ho preso un Pioneer A-50DA, 75w per canale su 8ohm. Trovato usato a 400€. Per me é una bomba! Ascolto di tutto, dal jazz, all'elettronica al brutal death metal! Lui non fa una piega, riproduce tutto, bene e senza stancare l'udito. Lo ascolto per ore. PS. Uso delle Elac DBR62 come diffusori. Cari saluti!
Gli audiofili sono strani vogliono usare il vinile con tutte le sue manipolazioni meccaniche fisiche e chimiche per non parlare che sono incisi da una fonte digitale e si preoccupano della classe D
Grazie del commento! Hai ragione, non tutti gli audiofili però, solo quelli più "estremi"... allacciandomi al tuo discorso del vinile, aggiungo che sullo stesso viene applicata una equalizzazione RIAA in fase di registrazione e in fase di riproduzione...con tutti questi passaggi e considerate come sono costruite le reti di equalizzazioni di medio livello, che il suono rimanga puro e fedele ce ne vuole...eppure lo si apprezza cmq...
Nel audio professionale ormai viaggiano tutti in classe D . Perciò che va ad ascoltare i concerti dei Rolling Stone gli ascolta in classe D.....o sbaglio.
Complimenti per la descrizione ineccepibile, ora però devi fare un’altro video in cui spieghi la differenza delle alimentazioni che fanno parte integrante nel suono prodotto quando si spingono gli ampli al massimo, tra alimentazione tradizionale, switching e switching con pfc ci sono grosse differenze percepibili. Buon lavoro.
Grazie mille del commento, dei complimenti e del suggerimento! Sicuramente farò un video sulle diverse tipologie di alimentazione, un argomento importante e interessante.
Ho difficoltà a percepire differenze facendo lavorare uno stesso ampli in A e in AB.... (Triplo inseguitore di emettitiore push pull complementare) Il classe D invece lo sento peggio anche se gli ultimi vanno bene quasi da ingannare anche gli audiofili più smaliziati
Salve, grazie del commento. Le classi valgono per qualsiasi circuito di amplificazione. Gli amplificatori integrati si chiamano così perché integrano al loro interno anche il preamplificatore, ma il discorso delle classi vale per tutti gli amplificatori, finali e integrati.
Spiegazione comprensibilissima a chiunque ma forse un po' troppo semplificata e viziata da un certo bias, peraltro confermato dalla preferenza per le valvole che, pur essendo spesso molto piacevoli da ascoltare, sono paradossalmente quelle che sulla carta distorcono di più.
Com'è la cosa che le valvole in realtà non sono più fedeli dei transistor? Ho sentito dire che le valvole in realtà introducono "suoni" o modificazioni al segnale sonoro che lo fanno percepire come migliore ma che in realtà, proprio perchè modificato, è meno fedele che coi transistor
Il transistor di per sè ha meno distorsione delle valvole...ma, nell'utilizzo pratico ed in molti casi, di fatto, il suono valvolare è meno distorto e più gradevole all'ascolto...
@@supermassiveblckmandipende da quante e quali valvole usi ma comunque le EL34 che sono le preferite dai puristi non danno granché corrente quindi scordati dei bassi cattivi però a volume non eccessivo il basso si sente bene anche con le valvole.
Grazie del commento. La classe AA in elettronica non esiste, è un nome "commerciale" di una tipologia particolare di classe AB coniata da Technics anni fa.
Grazie del commento. La classe D ha indiscutibili vantaggi.. personalmente non credo esista "la migliore" o la "peggiore".. ogni classe ha i suoi pro e i suoi contro...questione di gusti... comunque sia caschi in piedi..l'importante è scegliere sempre prodotti di qualità che "suonino" bene
Grazie del commento. Dipende dai tuoi gusti, da quello che cerchi e da budget. Prima discriminante stato solido o valvolare. Musical fidelity, rotel, aeron, marantz, costi non eccessivi e prodotti ottimi.
Il discorso che la modulazione avviene in uno spettro non udibile e che quindi non causa problemi è un errore comune. La fisica non perdona certi compromessi, la frequenza per quanto elevata sia è soggetta a intermodulazione, data dai sottomultipli delle armoniche che comunque vada vanno ad incidere sul nostro amato segnale. Purtroppo non è una questione prettamente filosofica, la differenza è tanta e udibile da chiunque
La classe D viene ghettizzata perché ha sbaragliato il campo. Ricordo che quando uscì il primo T-amp, tutti gridarono al miracolo.. io ho sia le valvole che lo stato solido e il classe D.. suonano tutti meravigliosamente.. 😊
Grazie del commento, che condivido appieno!! Ricordo anch'io quanto uscì il T-Amp, o lo amavi o lo odiavi. Alla fine il bello è invece godersi le varie classi e le varie soluzioni 👍😉👌
Domanda: io ho un sintoampli giapponese del 1999 che è in classe H+, suona molto bene e scalda come un termosifone, eppure la classe H+ non è la classe A...
Grazie del commento. Come spiegato nel video, vi sono diverse "varianti" di classe...una di queste è la classe H che è una variante della classe G...in pratica sono dei finali in classe AB in cui l'alimentazione degli stessi non è fissa, ma variabile, superata una cerca soglia. Ciò permette, pur restando dei classe AB con i relativi vantaggi, di avere un rendimento parecchio superiore ed in molti casi una dinamica maggiore.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio grazie della risposta. Quando l'ho comprato usato ci sono rimasto leggendo che è un classe H+, è una classe che prima d'ora non conoscevo, allora mi sono informato ed ho letto che è una variante della classe G, quello che non capivo è perchè scalda come un classe A, ha persino la ventola posteriore che si attiva se il calore supera una certa soglia...
Per quanto riguarda il fatto che scaldi, beh..in teoria un classe H non solo dovrebbe scaldare molto meno di un classe A per via della sua maggiore efficienza, anche rispetto un classe AB...se il tuo scalda parecchio presumo che sia stato progettato volutamente in questo modo..quindi il riscaldamento che noti non è una prerogativa di quella classe di funzionamento ma specifica del tuo amplificatore...
A livello strettamente elettronico, la cosa è stata affrontata, ad oggi con ottimi risultati...poi son gusti e scelte del tutto lecite e motivate. Grazie del commento
New Class A, o Class AA, ecc,ecc sono stati più che altro dei marchi commerciali che Technics dava alle sue configurazioni circuitali che nel migliore dei casi erano dei classe AB e nei casi peggiori amplificatori a circuiti integrati. Configurazioni circuitali che cercavano (ed in parte ci riuscivano) a ridurre i "difetti" della classe AB, cercando di farla assomigliare ad un classe A.
Grazie del commento. Come spiegato nel video le classi principali sono quelle elencate, con le loro caratteristiche positive e negative. I vari produttori personalizzano e migliorano le varie classi, oppure in alcuni casi combinano le stesse, come nel caso dell'AD della rose audio. Non hanno inventato una classe ma un circuito che "combina" le due per cercare di migliorare quella che è la classe del suo ampli, ovvero la D. La classe A è utilizzata solo in una parte del circuito per un specifico motivo. Di fatto resta un classe D, per quanto ottimo, evoluto e con un parte di circuito in classe A. Ma si tratta di un classe D sicuramente ben studiato, ben progettato ed evoluto al fine di ridurre gli svantaggi del classe D.
Complementi per chiarezza ed onesta’ intellettuale. Personalmente non comprendo bene il concetto di “audiofilo”, se non nel senso di “amore per l’ascolto bello”, perché ascolto fedele faccio fatica a comprenderlo. Se per ascolto fedele, hi-fi, intendiamo un riproduttore capace di farci ascoltare esattamente ciò che desidera l’autore, come possiamo essere sicuri che anche la sola posizione in cui disponiamo i diffusori del nostro impianto non modifichino di fatto ciò che l’Autore voleva farci ascoltare? O come possiamo sapere se lo zampino del fonico non abbia, seppur parzialmente, modificato il suono finale? Come diresti tu, forse più opportuno parlare si filosofie quando si usano impianti da un ottimo livello in su … e, ancora, se tanti brand si definiscono hi-fi, in cosa consisterebbe allora la forma sonora di Klipsh piuttosto che McIntosh, eccetera?
Innanzitutto grazie mille dei complimenti, molto graditi e del commento. Concordo quasi totalmente sui concetti da te espressi, ti lascio sotto un link che fa riferimento ad un mio video in cui faccio alcune considerazioni sull'audiofilia. Concordo sul concetto di audiofilo ma aggiungo che lo stesso vada alla ricerca del "suono migliore tra le mura domestiche" compatibilmente con le sue competenze e possibilità, non certo a livello assoluto. Sulla fedeltà hai ragione, in quanto se la intendiamo in senso generico, il campo diventa strettamente tecnico ma ampio di elementi. Come tu stesso hai detto, nella fedeltà rapportata alla sorgente, incidono una marea di variabile, l'ambiente con tutti i suoi elementi, i diffusori, la disposizione degli stessi e tantissime altre cose...andando a ritroso, anche il fonico stesso che ha equalizzato il tutto...è verissimo. Penso però che parlando di impianti audio ed apparecchiature, il concetto di fedeltà debba necessariamente essere ristretto a queste apparecchiature. Sarà poi compito dell'audiofilo, in relazione alle sue competenze e necessità approfondire eventualmente altre tematiche. Concordo anche col tuo ultimo concetto. Qual è il senso della parola "fedeltà" se poi tra Klipsh, McIntosh, Accuphase, Sonus Faber, ecc..ecc...vi sono differenze? Beh...credo che queste differenze possano considerarsi più come "sfumature" e "caratteristiche" intrinseche dei vari marchi che mescolarsi con il concetto di "fedelta"...da intendersi non in senso stretto ma relativo. Osservazioni interessanti per ottimi spunti di riflessione comunque, grazie. Ti lascio il link al mio video: ruclips.net/video/rorqj-A3D_A/видео.html
I gusti sono tutti giusti, certo. Quello che non sopporto è la visione fanatica delle cose. Mi è capitato di vedere anche trasformatori avvolti "in aria", poiché bla bla bla... una caterva di frasi fatte, copia-incolla da riviste "autorevoli" ed ipnotiche del settore. Tutto crolla miseramente poi, quando ti rendi conto che quello che ascoltano è assolutamente indegno, ripreso malissimo, masterizzato peggio...
Ottima spiegazione. Finalmente anche anche un "povero" agronomo come me ha potuto farsi una idea più chiara delle principali classi di amplificazione 😉
Sono davvero contento se questo video abbia aiutato a capire meglio le varie classi. Grazie a te per la visione e il commento! :)
Saluti da Calceranica... Scusa, non potevo resistere!
complimenti per la spiegazione. Ho amplificatore in classe A e anche un piccolo impianto a classe D in una stanza piccola, onestamente quello a classe D è molto godibile, alla fine poi ci sono tanti componenti che fanno il suono, i diffusori sono importanti, l'ambiente della stanza, andare alla ricerca ossessiva della fedeltà quando (vuoi anche per l'età😆) è difficilmente percepibile e distinguibile ad orecchio, forse non ha molto senso. Alla fine certo quello in classe A sarà di qualità superiore, ma ciò non toglie che anche quello di classe D possa dare grandi soddisfazioni di esperienze percettive e uditive. Non è consigliabile essere oltranzisti 😅
Finalmente uno che ne parla perfettamente e che fa capire pure a Ciccio pasticcio le differenze
Grazie mille !!! Troppo buono 👌😉
Complimenti. Concetti spiegati molto chiaramente e in modo semplice, anche per i non esperti. 👍🏻
BELLISSIMO!
Da sempre amante dei classe AB in quanto ho un debole per il transistor e, spesso, mi costruisco qualche finalino a casa (che immancabilmente smonto dopo 15 giorni...va beh).
Dicevo che ho sempre amato i classe AB e quest'inverno ho deciso di ricostruirmi un impianto in auto con tutti i pro (pochi) e i contro (parecchi) che ci sono nel far suonare un'auto, per problemi di spazio sono sceso al compromesso di un, anzi due a quattro canali, amplificatori in classe D di Audison e...non ce n'è, questi classe D non mi stanno facendo minimamente rimpiangere i classe AB.
Tutto come da te descritto, potenza, consumo, temperatura, dimensioni e, appunto, sfido l'orecchio umano a sentire certe differenze specie in auto.
Forse gridano un pò troppo nelle medioalte a potenze sostenute o forse l'orecchio, date le potenza, và in "saturazione" e quindi impasta le medioalte, in ogni caso devo ricredermi sui classe D e sulla tecnologia in merito perché ha fatto dei passi enormi!
Grazie mille, finalmente ho chiari i concetti di classe in ambito di amplificazione audio.
Complimenti per il video...molto chiare le spiegazioni che hai dato.
Grazie per la visione il commento, mi fa davvero piacere!
Bravo!!! finalmente una spiegazione comprensibile semplice ma assolutmente esustiva .grazie.
Grazie a te per i complimenti!!! Fanno tanto piacere e sono uno stimolo proseguire... grazie
Grazie mille per il video.
Davvero molto, ma molto chiaro e utile.
Grazie a te del commento e dei complimenti !!! 😉👌👍
fantastica spiegazione mi hai tolto dei dubbi che avevo ,semplice e conciso
Grazie Grazie Grazie a te dei complimenti!!! Felice di averti tolto qualche dubbio!! :-)
ottima spiegazione, complimenti.
Grazie davvero per i complimenti, la visione e il commento!
Grazie mille per le tue spiegazioni, mi hai reso più chiari certi concetti. Io, casualmente, avendo 3 impianti stereo, mi sto gustando un'amplificazione a valvole in classe AB, una a mosfet, sempre classe AB, ed un ampli AVM in classe D. Questo AVM in classe D, mi è stato consigliato dal mio rivenditore di riferimento, per pilotare dei diffusori piuttosto ostici (Magneplanar, che scendono a 2 ohm !) che mi hanno fatto saltare una resistenza di un amplificatore integrato "cinese" a valvole, classe AB (non all'altezza di pilotare questi diffusori ... venduto !) Io personalmente, mi sono innamorato Di questo amplificatore, perché, secondo me, ha più pregi che difetti 1) costa meno degli altri, 2) eroga tantissima corrente e tanta potenza, quindi in grado di pilotare senza sforzi tutti i diffusori, anche quelli più ostici, 3) è un componente molto leggero, 4) cosa importantissima, forse la più importante, funziona benissimo e non mi fa rimpiangere assolutamente ne il valvolare (finale Audio Resarch VS55), ne quello a mosfet (finale Conrad-Johnson MF 200). Se dovessi comprare comprare un impianto stereo nuovo, penso che mi affiderei ad un amplificatore in classe "D" !
Grazie a te del commento e dei complimenti! La tua esperienza è l'ennesima prova che non si può eleggere una classe "vincente" ma al di là di stretti parametri tecnici e soprattutto quando questi diventano molti, il tutto diventa relativo e soggettivo. La classe D, ha innumerevoli vantaggi e il livello attuale di fedeltà è davvero alto. Ben vengano esperienze positive in merito. Grazie.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio grazie mille a te. Seguirò con molto interesse i tuoi video, anzi questo video lo giro subito ad un mio amico audiofilo
Complimenti per il know how !!!
Grazie mille per il commento, il like e l'iscrizione al canale! Mi fa piacere essere d'aiuto e che sia apprezzato! :)
bravissimo ottima spiegazione. Per quanto mi riguarda, Krell KSA 50. Spettacolare
Grazie per i complimenti e il commento. Krell KSA 50? Beh...un signor amplificatore, entrato meritatamente nella storia. Nonostante gli anni è sempre un riferimento, nella sua "semplicità" circuitale ma con componenti correttamente dimensionati per sfruttare al massimo i suoi 50 Watt. Tuttora da considerare come un ampli di riferimento. Regala ascolti stupendi! Complimenti.👍👌
Concordo, notevole oggetto che ho avuto il piacere di ascoltare.
Video molto interessante e utile per chi ha poca dimestichezza a livello tecnico.Concordo quasi in pieno su quanto elencato tra vantaggi e svantaggi tra le varie classi,ma manca un dato a mio avviso molto importante. Dopo oltre 35 anni di prove con amplificazioni di tutti i tipi con i più svariati Diffusori e sorgenti,sono arrivato alle conclusione che dove la Classe A ma anche quella AB vincono sulla Classe D in termini di musicalità,naturalezza e traspearenza solo dove sia le sorgenti che i diffusori siano di livello medio alto o altissimo.Di conseguenza impianti normalmente piuttosto costosi.Dove se ondò me la Classe D stravince e in quei setup completi,dove il costo globale è alla,portata di molti e parlo di costi sotto i 10 K totali. Un altro parametro che contraddistingue la Classe D come la migliore è di fatto,il fattore di smorzamento,che nella mia esperienza spesso ha limitato proprio la suddetta musicalità,sopratutto in gamma medio bassa e bassa. Con diffusori che hanno come filosofia costruttiva dei driver che hanno di fatto un notevole controllo e pochissima escursione,con un fattore di smorzamento elevato creano un suono asettico e asciutto.Esistono Amplificatori anche in Classe AB molto costosi che offrono questo “vantaggio” ,e infatti li ho abbandonati a favore di valori comunque più che sufficienti ( 200/300 ).Oltretutto un elevato Damping Factor ( oltre i 500 ) rischi a volumi elevati di danneggiare quei Woofer che sono già molto rigidi e poco smorzanti.Sempre un mio parere ma che mi risulta sia anche stato testato.Classe A e in alcuni casi Classe AB tutta la vita.
Grazie del complimento e del commento. Trovo interessanti e corrette le tue osservazioni. Sintetizzando, sicuramente la classe A e AB si esprimono al meglio e sono "sfruttate" se tutta la "catena audio" è adeguata al livello ovvero sorgenti, diffusori e ambiente. La classe D è apparentemente meno esigente e porta pertanto la spesa più in basso, non rinunciando eccessivamente alla qualità. Per quanto riguarda il fattore di smorzamento sono d'accordo, ma meriterebbe una trattazione più approfondita, come hai anticipato tu, riguardo gli effetti del damping factor sulla resa acustica, diversa a seconda dei diffusori impiegati ed anche del tipo di musica ascoltata che può sfruttare fattori elevati o esserne penalizzata. Come ben già saprai nell'audio, le variabili sono davvero tante e vanno contestualizzate e affrontate di volta in volta tecnicamente. Classe A tutta la vita...beh...mi trovi d'accordo, come ho detto nel video, per me il top sono i single ended valvolari, ma non ho potuto fare a meno di apprezzare eccellentissimi ampli in AB e in D, tali da farmi rimanere davvero stupito. Oggi abbiamo, per fortuna, livelli davvero alti per ciascuna classe.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio in classe d, per me degni di nota, sono gli hegel.
Ma se devo spendere 4k euro per un classe d, tanto vale prendere un buonissimo SS classe A, o valvolare usato.
Grazie per il video, spiegato in maniera esemplare! :)
Grazie del commento e dei complimenti 👍👌
Piccola specifica:
Se parliamo a livello home theater un efficienza del 90% può essere ragionevole.
Ma a livello di car audio(subwoofer o componenti in portiera) per semplificare:
il 90% lo vedi col binocolo o comunque bisogna rispettare molti paletti.(gli addetti ai lavori seri e non della domenica sanno cosa intendo)
E mi fermo qui.
Detto questo, video davvero esaustivo. Complimenti
Grazie del commento e dei complimenti. Credo ti stia riferendo alla classe D, che in ambito "home" e "studio" raggiungono tranquillamente efficienze del 90%. In ambito car audio le cose sono un po' diverse per mille motivi. Uno dei problemi più grandi secondo me del car audio, sono i watt buttati li a caso...giusto per dirne una. Comunque il car audio meriterebbe altre considerazioni. Che magari un giorno farò.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio
L'ambito home e professionale hanno da sempre alta efficienza poiché richiedono relativamente pochi watt e i classe A/AB ci vanno a nozze e si presta molta più attenzione anche All enclosure.
l efficienza del 85/90% la raggiungi anche con classe D su un impianto di car audio ma i paletti da rispettare (primo su tutti la distorsione ) richiedono costi esorbitanti e installatori a modo.
Suonando ore e ore a cannone(con portiere/subwoofer o entrambi) con batterie AGM Nell ipotesi migliore ( pochi hanno i soldi per LTO) gli ampli scaldano e calano di efficienza oltre a produrre picchi di assortimento da panico con conseguente usura accelerata dei componenti interni fino anche alla rottura.
Macchina accesa o con alimentatore collegato al contatore è solo un rimandare i danni sopracitati.
Attendo con ansia un video fatto dalla prospettiva di un professionista e tecnico.
Sui watt buttati a caso oltre a datasheet/schede tecniche discutibili, con le dovute dimostrazioni tecniche verrebbe fuori un polverone tra denunce e altro🤣. Si fidi
Di una chiarezza encomiabile.
La ringrazio molto per il complimento!! Mi fa davvero molto piacere 👌😊👍
sono stato il 1000 esimo mi piace, ho vinto qualche cosa?
A parte gli scherzi, discorso condivisibilissimo. Anche io non ho particolari preferenze, ma tutto è commisurato al costo/beneficio. Ho sentito piccolissimi classe D suonare divinamente (a parità di diffudori ovviamente). Io mi posso permettere degli ottimi ampli in classe A e AB a transistor e sono soddisfattissimo. La vera differenza la fanno i diffusori e l'ambiente (a mio parere.)
Buon ascolto a tutti.
WOW !!! Ti ringrazio per aver fatto il 1000esimo commento!!! Beh, hai vinto la mia stima e la mia gratitudine 😊😉👌 In questo video ho voluto parlare solo delle classi di amplificazione, ma ovviamente concordo con te che pur essendo gli amplificatori importanti, l'ambiente e i diffusori sono molto più determinanti e incisivi nell'acustica di un ambiente. Pur rimanendo la differenza con le varie classi spiegate nel video.
Ottima spiegazione! Dovresti fare un video sulla retroazione negativa
Ottimo video. Grazie
Mi Piace, posso dire che possiedo DUE di queste Classi ,UN finale in Classe A Single Ended Valvolare con le 211GE. Nos finali dal peso di 55KG e dalla potenza di 15watt max . e un Classe A in Trasistor di 30Watt. Mentre In Classe AB, ho 3 Amplificatori che vanno dai 50Watt ai 160Watt. La musica quando è incisa bene, si sente la differenza di ascolto tra i vari Amplificatori. NON ho mai sentito un Classe D. Ma a conferma di quello che è stato detto in merito all'Ascolto e alla resa finale della Classe D, posso ribadire che un mio amico ha ascoltato e provato questa Classe D da un "autocostruttore" mi ha ribadito che è rimasto a bocca aperta dal suono finale che ha sentito.
Grazie del commento! Complimenti per il "parco macchine" di amplificatori che hai. Hai centrato il punto in tutte le tue considerazioni. Se la musica e la sorgente audio sono di qualità così come anche i diffusori, la differenza tra le varie classi e tipologie (valvole e transistor) la si percepisce tranquillamente. La classe D, come anche tu hai testimoniato, ha raggiunto livelli davvero altissimi di fedeltà e qualità da lasciare davvero a bocca aperta. E' il bello della tecnologia che avanza...possiamo godere sia di quelle passate che di quelle moderne...e decidere in base a "sfumature" dettate dai nostri gusti individuali.
dal vivo non ho avuto modo, ma c'è qualche canale che effettua test e registrazioni con attrezzatura seria ed ho avuto modo di restare basito su una comparativa tra lo splendido Yamaha A-S2200 e un classe D addirittura che si può acquistare in scatola di montaggio. Credo e devo ammettere, sebbene sia stato sempre contrario alla classe D che oggi la musica é cambiata, e parecchio, nel vero senso della parola! :)
Sei chiaro ,conciso e capace di illustrare concetti difficili a livello del grande pubblico.Sto per acquistare un ampli Denon pma 860 che lavora in classe A per i primi 15 w.Quindi dovrebbe scaldare in modo normale..E' definito new optical,sai cosa significa?Usci'nel 1991.
Grazie mille davvero per i tuoi complimenti, mi fanno molto piacere !! Complimenti anche per il futuro acquisto ! Il Denon 860 è un ottimo amplificatore, il suono di certi giapponesi mi piace davvero molto e il il pma860 è uno di questi. Quanto alla tua domanda, new optical class A è un circuito il grado appunto di far lavorare per i primi watt i transistor finali in classe A e successivamente, in presenza di maggiore richiesta, in classe AB. Diversamente da altri circuiti concorrenti che svolgono tale funzione, la Denon fa uso di un fotoaccopiatore opportunamente inserito in un circuito in grado di far variare la polarizzazione (bias) dei transistor e farli lavorare quindi in classe A o AB. L'uso di questa metodica, da maggiore velocità nella rilevazione della richiesta e nel passaggio dalla classe A alla classe AB. Un ottima soluzione e un ottimo ampli. Complimenti 👍😉👌
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Grazie grazie,molto esauriente!
Oooooo finalmente una spiegazione onesta che mi fa riflettere, hify è una ricetta dove non si tralascia nulla,ma la mia domanda è con tutta questa attenzione ai particolari,i miei diffusori hanno la stessa timbrica a 20 gradi di temperatura e cosa cambia a 28 gradi destate in casa ,mi stupisco che nessun audiofolo scriva che ascolta musica in zona climatizzata per avere le migliori condizioni degli altoparlanti.Quindi se cerchiamo la perfezione non esiste, esistono le emozioni io personalmente ho anche una scatoletta in classe D che tira da paura e tutte queste differenze non le trovo cosi determinanti .
Il video me l'ero perso...
Top spiegazione🔈🔈🔈🔈🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🌟🌟🌟🌟
Grazie mille, mi fa davvero piacere 👍👍😉😉👌👌
Bravissimo! Professionale e chiarissimo. Ho finalmente capito le differenze tra le varie dipologie di amplificatori grazie alla tua spiegazione. Vorrei avere un tuo consiglio su un amplificatore da abbinare a due vecchie casse AK PO2, delle quali ti riporto le specifiche dell'etichetta: Amplifier Power 20 - 50 W RMS, Impedenza 8 Ohms, Efficienza 89 dB. Anche se per ora utilizzerà queste casse, in futuro le cambierò con altre moderne, quindi l'amplificatore che cerco non deve essere esclusivamente dedicato a queste, ma vorrei acquistare un buon ampli in generale. Non sono un accanito audiofilo, ma ho esperienza come musicista, quinadi ho un orecchio sensibile e vorrei un ampli decente per ascoltare musica. Cosa mi consiglieresti, tenendo presente che il mio budget massimo è intorno ai 130?
Ti ringrazio per il commento ed i complimenti, davvero molto apprezzati! 😊👌👍Per politica del canale, non faccio sponsorizzazioni a brand. Però un piccolo consiglio posso dartelo. Con un budget di 130 euro lascerei perdere il nuovo... pur non andando sull'High end ma rimanendo sull'HiFi con quel budget sul nuovo hai roba "scarsa" di qualità...Di sentire sicuramente sentirai, ma se vuoi un minimo di qualità con quel budget, dovresti andare sull'usato...e comunque non sarà facile trovare qualcosa di veramente buono...rimarrei sull'usato, tendente al vintage...tipo NAD, YAMAHA, Rotel...le "classiche" marche insomma....se invece tiri un pò sù il budget il discorso cambia.... ultimo consiglio, lascia perdere chi ti promette ottimi risultati a pochissimo prezzo... rischi davvero di buttare soldi...se sei musicista e quindi hai un orecchio che sa riconoscere i vari aspetti musicali, dovresti puntare sulla qualità e se il budget è limitato, l'usato (anche vintage) mi sembra quasi una scelta obbligata.... fammi sapere ... in bocca al lupo 👍
Grazie del video ritengo esaustivo quanto basta alla panoramica delle classi e non allo specifico sulle singole classi.
Le detrazioni sulla classe D sono notevoli sin dal principio, nonostante tutto, visto costi e risultati riceve ugualmente approvazione e successo oggi piu' di ieri.
Poi sai... proprio ieri scrivevo ai russi per Aimp che e' da anni che non fa piu' bene il play di tracce mixate, andando di corsa a playare la traccia successiva, chiudendo la traccia precedente circa un secondo prima e' cosi' da anni sia su windows che android.
Dunque non e' un fatto di poco conto perche' senti male album come Animals, Dark side Of the Moon, Oxygene e tantissimi altri.
Ho sempre evitato commenti al forum sperando che nelle varie release risolvessero, ma gnente proprio.
Quello che e' peggio che non c'erano decine di commenti che segnalassero il problema.
Quindi proprio ieri mi chiedevo la gente oggi spende per le Shennaiser, le grandi iMaccone, Audio Technica, ecc
Ma alla fine per sentire che ? Come sente la gente ? Che se sente ? Bo borom bom bom, la canzone al supermercato ???
Forse e' per questo che gli emmeppittre' sono qui da trentatre anni duri a morire, e tutto il resto vien da se....
Grazie del commento. Il video voleva essere una panoramica generale sulle varie classi, ma come hai ben detto, non è una trattazione specifica sulle singole classi. Magari in futuro farò video più specifici in merito. Concordo anche con la tua analisi...che meriterebbe un'approfondimento. La tecnologia è migliorata parecchio ma la base? Il resto? Concordo.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio
Grazie per il commento in risposta
@@maui-maui4011da noi in toscana si dice "a ufo non mi stufo" la differenza tra un master di studio (superiore al CD)e lo stesso pubblicato sul tubo è talmente grande che puoi percepirla anche dall' altoparlantino del cellulare ma il tubo è aggratis.
Grazie per chiarezza dell' esposizione, mi ha tolto gli ultimi dubbi sulla classe D che per chi come me super ottantenne, ha acceso la musica da mane a sera. Su un sito orientale ho preso per pochi euro un amplificatore stereo in classe D : suona in maniera straordinaria sia per la dinamica, la chiarezza e la precisione del suono. Data la mia età sono rimasto fedele alle valvole ma questo affarino non me le fa rimpiangere! Incredibile vero?
Il difetto dei classe D sono le alte sopra i 10khz che con l'età vengono percepite meno
Ho da poco acquistato un amplificatore integrato della ROTEL RA1572 MKII che lavora in classe AB.Se devo essere sincero non mi entusiama tanto rispetto alla mia precedente amplificazione della NAD composta da pre e finale.Il Rotel lo sento molto piatto e con poca dinamica. Un tuo parere sul Rotel mi farebbe piacere.
Mah guarda..i Rotel sono ottimi prodotti... ma sono molto ma molto "lineari", che in gergo comune "piatti"...il chè non è proprio un difetto, anzi...quanto alla poca dinamica, in parte hai ragione, ma dipende dai specifici prodotti... va anche a gusti, generalmente è meglio associarli a diffusori non altrettanto "piatti" ma dalla caratterizzazione marcata, pena un netto "appiattimento" di tutto. In alcuni generi musicali la cosa può essere apprezzabile, in altri no.
Complimenti per la esaustiva e chiara esposizione. Domanda: il Denon PMA-510 era dichiarato in classe Direct A. Sa dirmi a cosa si riferisca. E' un amplificatore storico che inserii circa 42 anni fa all'interno di una mini camera acustica pubblicata allora sulla rivista Suono e visionata dal grande fonico Gaetano Ria, allora fonico della prestigiosa Trafalgar. Un saluto.
Grazie mille dei complimenti e del commento. Il Denon PMA 510 è davvero un ottimo ampli, considerato anche che è degli anni 80! Ha una buona sezione di alimentazione ed un ottimo pre phono. Risulta avere un sistema DIRECT DC Servo System, ovvero non utilizza condensatori di accoppiamento tra i vari stadi essendo stato progettato per non averli. Con tutti i vantaggi sonori che ne derivano. Di contro utilizza una particolare controreazione. Non è un classe A ma un classe AB. Resta comunque un validissimo e ottimo prodotto anche ai giorni nostri. Complimenti, lo custodisca gelosamente e con cura.
Ottima disamina 💯 l’unico aspetto che non hai trattato e che rientra nelle problematiche della classe D riguardo all’aspetto squisitamente sonico, è l’alimentatore switch rispetto al trasformatore toroidale della classe A A/B. Attualmente ho da qualche anno, un integrato NAD C368 e confermo che a fronte di una timbrica molto gradevole e ambrata (come da tradizione NAD) la temperatura di esercizio e il peso, il problema dell’alimentatore switch è nella distorsione armonica non eccelsa e che introduce spurie nella rete elettrica, rispetto ad un alimentatore lineare, che invece funge da filtro ed ha un migliore THD e nero infrastrumentale (licenza audiofila). Un altro neo, è che a volume molto contenuto generalmente, un classe D non restituisce dinamica e piani sonori ottimali. Per il resto, complimenti per il canale 😉
Grazie mille per i complimenti, per il commento e per aver condiviso la tua opinione in merito. Concordo in pieno su quanto da te affermato, ma purtroppo per seguire una linea "semplice e sintetica" dei video, non troppo approfondita, devo inevitabilmente "tagliare" qualche concetto. Comunque ho fatto un video dove parlo più specificatamente dei vari tipi di alimentatori. NAD sempre ottimi prodotti. Concordo sulla poca "resa" della classe D a bassi volumi. Non è sempre così in alcuni circuiti, ma generalmente sono daccordo. Grazie 👍👌
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Sono d’accordo 😉 una linea più fruibile, inevitabilmente lascia fuori qualche aspetto più tecnico. La classe D ha fatto passi da gigante, non so quando margine possa ancora avere ma moduli Hypex N-core sono sicuramente molto validi (che si trovano nella serie Master di NAD e nel Cambridge Evo). Devo ammettere che però, due brand per me di riferimento come Naim ed Hegel e a salire nell’Hi-End adottano la classe A/B e hanno sempre tirato fuori il meglio dalle mie B&W 603 e dalle serie successive (700/800) per non parlare di Classé, Chord Electronics, Michi, Mark Levinson…😉
@@DavidHi-Fi Guarda, a me dispiace un sacco che il mondo Hi-Fi non sia così "seguito" e vissuto come lo era un tempo. Abbiamo raggiunto davvero ottimi livelli in generale, anche se ormai il settore sta diventando sempre più "di nicchia". La classe D è cresciuta tantissimo, ma ci sono ancora margini di miglioramento soprattutto sul fronte "filtraggio". La classe A/B d'altro canto, si è consolidata tantissimo, e oggi possiamo avere ampli di estrema qualità dal sound spettacolare!!
Davvero interessante e spiegato in modo piacevole... Ho un ampli in classe aa.. Puòi dirmi dove si colloca nella graduatoria?
Grazie mille per i complimenti! Rispondo volentieri alla sua domanda. In elettronica la classe AA non esiste. E' semplicemente un nome che Technics ha dato ad una sua tipologia circuitale di amplificazione. Senza entrare troppo nei dettagli (che richiederebbe un discorso lungo con concetti approfonditi di elettronica), le posso dire che la classe AA di technics, consisteva in un doppio circuito di amplificazione, il primo funzionante in classe A a transistor MOS, il secondo in classe B utilizzvaa dei transistor bipolari. Entrambi gli amplificatori erano collegati attraverso un ponte di resistenze. Questo a detta di Techincs, portava ad avere i vantaggi sia della classe A che della classe B, pertanto avevano deciso di ribattezzare il loro circuito "classe AA" (che in elettronica non esiste). Per quanto la soluzione fosse originale e dall'ottimo risultato sonoro, a livello strettamente elettronico non possono essere considerati amplificatori in classe A ma AB, per le ragioni spiegate nel video. La furbizia di chiamare questa configurazione Classe AA è sicuramente un'ottima trovata commerciale, ma a livello elettronico resta pur sempre un classe AB. Diverso il principio della precedente "The New Class A" sempre di Technics, che di fatto era più vicino alla vera classe A rispetto alla soluzione successiva chiamata Classe AA. I progettisti al di la delle classi, applicano spesso soluzioni "proprietarie" ed originali, sfruttando le varie configurazioni circuitali e combinandole tra loro, come nel caso di Technics con la "classe AA", al fine di migliorare i diversi parametri. Altro problema, i componenti della loro classe AA, erano inseriti in un circuito integrato (soluzione non apprezzata dagli audiofili più esigenti) ed in caso di guasto, bisognava sostituire l'intero circuito integrato, ad oggi quasi introvabile. Restano comunque ottimi prodotti dalle eccellenti qualità sonore, pertanto le consiglio di tenersi stretto il suo ampli, che al di là della classe reale e di quella "commerciale" resta comunque un ottimo amplificatore.
Spero che la risposta sia stata esauriente. Grazie ancora per il commento.
1000 grazie... Spiegazione impeccabile, si me lo tengo molto stretto il mio pre e finale che per me è anche bellissimo
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Buongiorno. volevo solo complimentarmi sulla conoscenza della "fantomatica" classe AA di technics. è sempre stata fonte di disguidi e male interpretazioni proprio a causa del nome commerciale AA di cui rarissime persone sanno cosa sia. Ho ancora il mio vecchio ed affezionato SUVX800 che mi ha tenuto compagnia per tutta la mia gioventù. Non lo uso molto, ma dopo quasi 30 anni suona ancora anche se ci vorrebbe una revisionatina ahah. Ma di sicuro rimmarrà con me per sempre, ne abbiam passate troppe insieme...
Buongiorno DEPALO, dopo aver visto il videomi sono sorti dei dubbi in merito al fattore di smorzamento. A me hanno insegnato che non ha nulla a che vedere con il fatto di frenare o meno gli altoparlanti. Ma che è un rapporto tra valori elettrici dell'amplificatore che non centrano con quanto detto poco fa. Le risulta? Grazie
Buongiorno, il fattore di smorzamento è un numero che esprime un semplice rapporto tra l'impedenza dell'altoparlante e l'impedenza dell'amplificatore. Di fatto, questo numero, che è un semplice rapporto di impedenze, esprime la capacità di assorbire il movimento inerziale dell'altoparlante. Poi, su quanto questo faccia la differenza a livelli acustici, ne possiamo parlare...credo farò un video a riguardo...
Il cono degli altoparlanti, quando torna posizione di riposo, si comporta come generatore di corrente e inserisce un segnale al rovescio.
Se il cono è piccolo e la cassa è chiusa questo problema è minimo ma se il cono è grande e la cassa è bass reflex il problema cresce ecco perché gli amplificatori da palco di solito hanno lo smorzamento superiore a 100 mentre per gli ampli casalinghi è spesso sufficiente 25.
Se la controreazione è ben progettata, va a minimizzare il problema ma se è messa allegramente può generare segnali imprevedibili e perciò il solo fattore di smorzamento di per se è un indicatore ingannevole perché bisogna avere uno smorzamento alto con una controreazione bassa oppure va usata la controreazione del tipo serie di corrente che non da problemi anche se alta ma che costringe spesso ad usare più finali in parallelo anziché una sola coppia.
@@brunobassi2440 Esattamente !! Grazie per la specifica approfondita e dettagliata 👌👌
Bel video e bella spiegazione! Gli audiofili sono quelli che disprezzano la classe D per la manipolazione del segnale, ma stranamente non sembrano preoccuparsi delle pesantissime manipolazioni dell'equalizzazione RIAA quando ascoltano i vinili... 🤦Classe D è stata un'invenzione geniale e vorrei vedere quanti audiofili riuscirebbero a percepire la differenza nella distorsione armonica rispetto alla classe A in un test alla cieca (sempre che ci sia...). Poi chiaramente, come hai detto tu, ognuno compra quello che lo appaga!
Grazie del commento. Hai detto bene, vi sono in giro amplificatori blasonati e costosi, ma anche pre phono classificati "high end" fatti da reti di equalizzazione RIAA con due componenti in croce e neanche di precisione! Per non parlare dei pre-phono con i DSP (eccesso opposto)...eppure in pochissimi se ne preoccupano...ma ce ne sarebbero tanti altri di esempi...la classe D oggi ha raggiunto un livello davvero ottimo di qualità ed è ancora in via di "perfezionamento". Ciò non toglie che ognuno di noi può propendere per una tecnologia piuttosto che un altra, se ne condivide la filosofia costruttiva e ne è appagato. Per fortuna oggi possiamo godere di ottimi livelli nelle varie classi di funzionamento. Rimane una questione di gusti...ma non affosserei mai una classe a favore di un altra...oggi come oggi.
@Andrea V. Ancora peggio: sentono pupo
Per me per la riproduzione può andare benissimo anche un classe D. Ormai la classe A è veramente utile solo in fase di Registrazione professionale, dove è veramente necessario un segnale non alterato.
Nulla da eccepire....poi son gusti
Ottima spiegazione, io ho un Nikko TRM 600 ma non ho info sulla classe, che classe potrebbe essere?
La ringrazio. Il Nikko TRM 600 è un classe AB a transistor BJT. Un buon ampli all'epoca e secondo me lo è tutt'ora, considerando la sua "semplicità" circuitale e il suo buon dimensionamento circuitale. Se ti soddisfa e se ben messo, tienitelo stretto.👍
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Grazie per la risposta... assolutamente, mi è stato regalato qualche anno fa, aveva qualche problema ai finali del canale sinistro, ho sostituito i finali (sempre con gli originali) ho sostituito tutti gli elettrolitici e i trimmer per stare tranquillo, ora va che è uno spettacolo, ha un suono fantastico.
Ciao. Ho un amplificatore integrato PIONEER SA-940 del 1984 venivano definiti non-switching amp. 70 w su 8 ohm. Che classe sarà? grazie
Ciao, grazie del commento e della domanda. In quegli anni, tante case mettevano a punto soluzioni per "migliorare" i difetti della classe AB. La Technics fece il sistema New Class A Compudrive. La Pioneer invece denominò i suoi ampli "non switching" di fatto l'amplificazione avviene in classe AB. Il sistema fa si che durante il periodo in cui una delle due coppie dei transistor finali non lavora, viene mantenuta una soglia di bias in modo da non farlo "spegnere" del tutto e non avere appunto la commutazione, ovvero non switching. Tale soluzione dovrebbe migliorare di molto i valori di distorsione e quindi migliorare il suono. Di fatto invece i miglioramenti non furono così spiccati da giustificarne l'utilizzo. Il progetto aveva cmq dei difetti che negli anni portarono a diversi guasti su queste macchine. Tutte queste "migliorie" alla classe AB negli anni sparirono e lasciarono il posto alla classe AB pura e alla nuova classe D.
In ogni caso il tuo pioneer, resta un ottimo prodotto vintage con un gran bel suono. Tienitelo stretto. Spero di aver risposto alla tua domanda. Grazie
Grazie per il video, ne faresti uno sulle differenti alimentazioni ?
Grazie del commento! È in fase di elaborazione, uscirà a breve il video sull'alimentazione
Buongiorno, oggigiorno vedo molta classe D specie nel campo audio Pro, dove appunto c'è bisogno di molta potenza riducendo i pesi e i consumi energetici e dove la "finezza" del suono è abbastanza trascurabile ( chi si andrebbe a fare un test su un un concerto rock a base di batteria e chittare in over e distorsore)...
Buongiorno, la ringrazio del commento. Si, la classe D è sempre più presente nel pro, non sono per gli indiscutibili vantaggi tecnici, ma anche perché la qualità che propone si sta alzando sempre più di livello. Questo fa si che venga utilizzata non solo in ambito "concerti" ma anche in ambiti di "produzione" dove la qualità diventa fondamentale... che ci piaccia o no, è il presente e sarà il futuro...senza nulla togliere, anzi, alle altre classi che credo andranno avanti ancora per molto.
Complimenti per il canale, una domanda sui miei DENON PMA 860 e 1060 e' scritto New Optical Class A , cosa vuol dire? Grz
Grazie per il commento. New optical class A di Denon è un circuito che sfrutta un fotoaccoppiatore ottico per rilevare i livelli di segnale in ingresso e regolare opportunamente il bias dei finali in modo da polarizzare i finali e farli lavorare per i primi watt in classe a e i restanti in classe AB. Non è un classe A puro ma è, come spiegavo nel video una variante e personalizzazione progettuale applicata alla classe AB, in modo da avvicinarlo il più possibile al funzionamento in classe A. Seppur di fatto non lo sia. Un buon progetto e una buona features
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio grazie x la delucidazione
Amico, hai fatto un bel video
Grazie mille !!! Un complimento che mi fa davvero piacere 👌😉👍
mi piacerebbe tanto avere chiarimenti sulla effettiva mania dei cavi,in genere , dai prezzi esosi e la loro effettiva funzionalità. ma sti cavi di alimentazione, solo l’ultimo metro e mezzo, sono cosi importanti?
una buona serata
L'argomento cavi di per sé sarebbe semplice, ma in giro ci sono troppe teorie e convinzioni basate più sul marketing che sull'elettronica. Farò sicuramente un video in merito. Per ora posso anticiparti che i cavi hanno sicuramente la loro importanza nella catena dell'alta fedeltà, ma bisogna comprendere dove finisce la parte "tecnica" e dove inizia la parte "commerciale".
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio verissimo, io dal mio piccolo gli dedico il giusto piccolo e delle spese ragionate e ragionevoli. Sempre parlando di qualità ovviamente 👍
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Già, e quella del tutto "subliminale".
Ottimo 👍🏻
Sono un fortunato possessore di una coppia di AR M1. Le amplifico con un piccolo ed economicissimo classe D. Il resto della catena è molto semplice. Non so se il miracolo lo fanno le AR.... Il suono è piacevole.
Vorrei comprare un norma revo 140 usato quando lo troverò, che ne pensi? Complimenti per il canale.
Grazie del commento. Norma rappresenta un'altra eccellenza italiana. Prodotti di alta qualità costruttiva e progettazione accurata. Il Revo 140 è un ampli che spinge, tanta potenza e buona qualità. Può pilotare tranquillamente tantissimi diffusori. Vai tranquillo. L'unico consiglio che mi sento di darti è di curare bene la scelta dei diffusori in relazione all'ambiente. Il Revo 140 è bello potente, su ambienti "piccoli" non verrebbe molto sfruttato...scegliendo dei diffusori idonee alle dimensioni e alle caratteristiche dello stesso, andrai a sfruttarlo appieno e godrai di ottimi ascolti!
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio
Serve molta divulgazione in questo campo perché il rapporto coi negozianti e’molto peggiorato, a causa delle nuove vie di acquisto, andrebbe ponderato tutto con calma e con l’aiuto di canali come questo, un rivenditore onesto che consiglia bene è una rarità qui al sud e a quanto sento si contano anche al nord, se ad esempio la norma facesse rottamazioni ad libitum, con la fama che hanno non potrebbero stare dietro alla produzione, dato che scrivi grazie del commento, ti chiedo cosa ne pensi del super tweeter st300 tannoy per le mie stirling? Vorrei comprare un clone dello stesso, orientabile verso l’alto, complicato trovare il driver e fare il crossover, originale costa quanto delle ottime casse floor standing.
Ho notato che alleggerisce il carico delle freq basse rendendole più mediose, con un super tweeter a nastro, ma snaturava il progetto cassa, in oltre consiglio di non comprare da autocostruttori come ho fatto io perché il valore di rivendita è pari a zero. A meno di non avere il tecnico a fianco.
Saluti.
Ciao e' il promo video seguo , per me e ' molto utile capire le tipologie di amplificatori, Mi cimento ha fare casse acustiche fai da te , me al cavo bene , ho tutti amplificatori in classe d , che significa BT.C , Li compro da Amazon costano poco? Mimmo da Bari, spero che mi leggi mi dai una tua risposta Grazie.
Ciao, grazie del commento. Mi chiedi cosa significa BT.C, immagino tu voglia dire BJT. E' l'acronimo di Bipolar Junction Transistor...sono transistor a giunzione bipolare...su amazon e non solo, trovi tante schede già pronte, dal costo sicuramente basso, ma dalla qualità non sempre ottimale.
OTTIMO!!! sono audiofilo da una vita ma non ho mai approfondito il significato "reale"
Non è mai troppo tardi 😉👌
Quindi gli amplificatori integrati sono di classe D,se non o capito male,CMQ bellissima spiegazione semplice e chiara,averlo capito io che di spiegazione tecnica non mi entra in testa, li capiranno tutti😅..complimenti
Grazie dei complimenti e del commento. No, gli amplificatori integrati, sono integrati in quanto integrano al loro interno lo stadio PRE. Gli amplificatori FINALI invece (non integrati) necessitano del preamplificatore. Quindi puoi trovare amplificatore integrati in classe A, AB e D. Ovviamente la tendenza attuale è quella di spingersi sulla più efficiente classe D.
Premetto che sono del tutto ignorante sul fronte 'scientifico', quindi grazie per la spiegazione che ho trovato chiarissima per quanto riguarda il funzionamento 'fisico' e gli aspetti positivi delle singole classi. Quello che non riesco proprio a capire sono gli aspetti negativi. L'unica cosa chiara è che l'ampli in CLASSE 'A' è il migliore ma SCALDA MOLTO!!. Immagino che d'estate avere accanto una stufetta in piena attività non sia piacevole però si può anche sopportare. Comunque, questo che cosa comporta, una vita più breve dell'ampli a causa di un'usura maggiore dei componenti? E «BASSA POTENZA» «CONSUMI ECCESSIVI» «EFFICIENZA ENERGETICA BASSA» «AVERE BISOGNO DI ALIMENTAZIONI ESTREMAMENTE ABBONDANTI» che significano? Il consumo di energia elettrica non è costante? E se è variabile, in funzione di che cosa varia? Se la potenza risulta essere bassa significa che devo ALZARE IL VOLUME? Un ampli da 35W in classe A è "potente" o no?! Sono in procinto di acquistare un ampli con queste caratteristiche: è sconsigliabile? Servirebbe una potenza maggiore?
Last but not least... le bollette Enel saliranno? :-])))
Grazie molte, e abbi pazienza. Capisco che è più gratificante parlare con intenditori ;-])
Grazie mille del commento e delle tue considerazioni. Non preoccuparti per il tuo livello tecnico, è un piacere per me aiutare attraverso i miei video e i commenti, tranquillo. Quanto alle tue domande...nel video per dovere di cronaca e informazione ho dovuto descrivere a grandi linee, pregi e difetti di ciascuna classe, così come sono. Poi le considerazioni da fare per le scelte personali, ovviamente sono soggettive. Tecnicamente la classe A ha quei difetti. Il consumo di un ampli in classe A è praticamente costante, ma "elevato" rispetto alle altre. Questa differenza tecnica comporta non solo il fatto che "scaldi" maggiormente (con tutte le problematiche che ne derivano) ma soprattutto porta ad avere un amplificatore dai costi, ingombri e peso sicuramente più elevati rispetto alle altre classi. Quanto alla potenza, è più bassa se rapportata alle altre classi. Cosa significa? Tutto e niente. Dipende dai diffusori che hai. Se hai lo stesso diffusore un classe AB avrà "tendenzialmente" più watt, quindi spingerà di più a livello di volume. Più è bassa la potenza più avrai bisogno di alzare l'efficienza dei diffusori. Ma è tutto relativo anche all'ambiente dove ascolti e ai tuoi gusti in termini di "volume". Le bollette enel saliranno? Dipende da quanto ascolti...sicuramente a parità, con un classe A consumerai molto di più rispetto ad un classe D.
In ogni caso un classe A non è per nulla sconsigliabile, tutt'altro...se hai fatto la scelta verso questa classe, vuole dire che il discorso, costi, ingombri, calore, consumi, ecc passano per te in secondo piano rispetto alla "filosofia" costruttiva e ai vantaggi del classe A, ovvero avere i finali polarizzati in modo da amplificare il segnale audio in toto a 360° senza "spezzettamenti" con una fedeltà tendenzialmente superiore alle altre classi.
Questo non vuol dire che non abbia difetti, ma semplicemente che a te, o a me, tali difetti passano in secondo piano rispetto ai vantaggi che apprezziamo. Quindi vai tranquillo...purché tu abbia valutato bene i pro e i contro. Un classe A comunque, soprattutto se valvolare merita ancor più attenzione all'accoppiamento coi diffusori.
Un ampli da 35 watt in classe A, non è molto potente ma proprio perché la classe A, non ha contaminazione,in uscita avrà tutto lo spettro audio disponibile, ossia tutta quella sfumatura che riempie, e anche "pochi watt" si fanno sentire 👍
una curiosità da neofita: ma i "vintage" che io ricordo es. Marantz 1060, sansui o pioneer SA500 (dei miei favolosi aa '70) ... che classe erano?
Generalmente i vintage 70-80 per la maggior parte, sono dei classe AB...più nel dettaglio, fino ai primi anni 80 venivano utilizzati in massa i transistor BJT, più avanti sono stati via via sempre più impiegati i MOSFET, che hanno permesso un discreto incremento "prestazionale" generale , seppur alcuni rimpiangono e preferiscano l'uso dei BJT. Per lo più comunque erano classe AB, salvo eccezioni e casi particolari....
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio grazie
👍
Grazie👍
Complimenti per il tutorial. In rete si trova un semplice schema con un mosfet per canale 2SK1058 in classe A single ended (ZCA) molto semplice da pochi wat . Potresti dirmi un tuo parere. Grazie
Grazie per i complimenti e il commento. Il circuito da te menzionato credo si riferisca a quello di Mark Houston. Un ottimo schema semplice e minimale, come piacciono a me che ben si presta all'autocostruzione e alla sperimentazione. Occhio però che richiede innanzitutto diffusori ad alta efficienza (almeno 90 dB/m), massima cura nello stadio di alimentazione, implementando magari più celle a p-greco correttamente dimensionate. La dissipazione del calore inoltre diventa fondamentale. Più si mantengono freddi i componenti, più evitiamo derive e sbalzi che porterebbero ad un cambio del punto di lavoro, aumento di distorsione e rumore esponenziale. I componenti stessi utilizzati devono essere di ottima qualità e tipologia corretta. Il fatto di avere zero controreazione, che teoricamente potrebbe rappresentare un vantaggio, nella pratica potrebbe portare a livelli di distorsione e rumore elevati. Per non parlare dell'impedenza di uscita che farebbe crollare il fattore di smorzamento. Concludendo, un ottimo circuito dalle buone qualità soniche, eccezionale per l'autocostruzione. Ma che si presta anche a modifiche sperimentali, al fine di tirarne fuori le massime prestazioni.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio Ti ringrazio molto per la risposta proverò a costruirne 1 . Per costruirlo riesco, ma non ho conoscenza sufficiente sul lato elettronico per capire bene il concetto controreazione ecc. Quindi devo limitarmi a seguire lo schema . Quando lo avrò finito (con calma) mi piacerebbe farti sapere una mia opinione su come suona.
@@ACUBI-lf3jw Sarà mio piacere non solo avere le tue opinioni in merito, ma se posso esserti d'aiuto in fase "costruttiva" non esitare a farmi domande. Sto studiano un modo per interagire maggiormente coi miei iscritti e sono in cantiere video dedicati all'autocostruzione. 👍😉👌
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradioGrazie per la disponibilità, sarà un piacere seguire video sull' autocostruzione e magari anche costruire qualcosa.
Ho un dubbio, il discorso delle armoniche pari è dispari , sono solo gli amplificatori valvolari ad averle pari o anche i mosfet ? Grazie
Allora un finale valvolare push pull è obbligatoriamente in classe AB?
Un finale in push pull tecnicamente può essere un classe B o un classe AB a seconda di come viene polarizzato. A fini pubblicitari alcuni usano dire che un push pull suona in classe A a bassi wattaggi, poi communta in classe AB. Elettronicamente parlando invece un push pull al massimo può essere un classe AB e mai classe A proprio perché essendo diviso nella sezione Push e sezione Pull il segnale è diviso in due. Vi sono amplificatori in classe A non single ended che hanno più di una valvola, ma non sono in push pull.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio grazie della risposta.
Concordo sull'ultima cosa che ha detto : pure io sono passato dallo SS alle valvole.
E non intendo tornare indietro. Troppo coinvolgente come suono.
Grazie! sei stato fantastico, hai dato una spiegazione spettacolare e comprensibile per tutti, ottimo video, finalmente qualcuno che parla di questi argomenti in modo più comprensibile (oserei dire il Barbero dell’audiofilia) , mi sono iscrito subito ed adesso guardo gli altri.Complmenti davvero. Posso farti delle domande sulla mia attrezzatura e chiederti consigli? buona serata
Grazie mille dei complimenti, davvero eccezionali e stimolanti a fare nuovi video. Grazie davvero di cuore!! Troppo buono !!! Puoi chiedermi tranquillamente tutto, a breva attiverò la sezione community. Grazie per l'iscrizione al canale e i commenti, mi fa davvero piacere.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio 💪💪💪
Grazie, ne approfitto. Ho composto una catena audio che ora dopo un anno penso sia un po’ sbilanciata, perché ero un po’ giù di contanti e mi ero concentrato sull’ amplificazione. Adesso vorrei aggiustarla un po’. Ma entrando nei negozi spesso dedicano poca attenzione a chi non spende meno di 20.000€.Ho un lettore cd Rotel tribute A11,un Ampli Synthesis Roma510ax(come già detto) e diffusori Miller&Kreisel Made in usa di 35 anni fa con casse da stand satelliti doppio medio e doppio tweeter in cassa chiusa tutto peerless con un subwoofer da 30cm a taglio fisso,che per altro io tengo al minimo perché a me non piace il bum bum bum!!! Poi uso il macbooK air con Qobuz ed audirvana attaccato al Chord Mojo via usb. Un piatto Technics 1210 mk II (li ho perché ho fatto il DJ ma vorrei cambiarli con un bel trazione a cinghia,non so) pre-phono Pro-ject tube box s2. Spesso attacco con coassiale il cd al mojo. Non cambia tanto, alza il volume, però amplia scena musicale e alcuni dettagli si spostano nella scena( tipo da dx a sx o simili),cosa ne pensi.A questo punto,senza considerare l’ambiente che ottimizzerò perché stó traslocando, mi aiuteresti a bilanciare un po’ il tutto senza spendere le fatidiche 10 o 20.000€? So che è questione di ascolto, però una direzione , un consiglio,una serie di marchi dove appoggiarmi,son sicuro che tu sai cosa dire. Specialmente DAC e diffusori.
Grazie per il tuo nuovo canale. 🎉🎉🎉
@@fedezek mah guarda, la tua catena audio non è niente male, più che altro non conosco il modello di diffusori che hai e quindi saprai meglio te come suonano in accoppiata col tuo Roma. Parti col piede giusto dando la giusta attenzione ed importanza all'ambiente, che è fondamentale! Stare sotto i 10 K è fattibile senza andare sull'esoterico...andiamo al dunque, guarda così su due piedi per quanto riguarda il DAC, potresti rimanere in casa Synthesis, che hanno un buon DAC valvolare e andresti a chiudere il cerchio. Altrimenti, sempre così di primo acchito mi viene in mente il TEAC UD-701 che non è valvolare ma ha un circuito davvero ottimo sia come dac che come alimentatore, tutto molto curato e forse superiore al Synthesis e tra l'altro fa anche da streamer di rete. Se vuoi star più giù di prezzo col dac, Cambridge Audio, Musical Fidelity fanno ottimi DAC. Come diffusori, beh bisognerebbe fare tante considerazioni e sapere cosa ascolti e sopratutto in quale ambiente andranno posizionate. Così a grandi linee, Sonus Faber, sul nuovo sali un pò coi prezzi, ma magari tra l'usato e nuovo di qualche serie precedente trovi buoni prezzi. Credo che alcuni modelli si accoppino bene al Roma... ci vedrei bene anche qualche Focal o Klipsh. Così su due piedi...
La massima fedeltà (intesa come massima integrità del segnale o minore distorsione) anche nei classe A non si raggiunge mai con amplificatori realizzate con un solo componente un solo componente perchè la non linearita intrinseca del componente stesso non è abbattuta da un feedback di controllo.
Il concetto di massima fedeltà, nella realtà è praticamente impossibile da raggiungere ed uno dei motivi è proprio quello che dice lei, ovvero la non linearità e tutti gli altri fattori che il componente stesso introduce. Si cerca di avvicinarsi. Detto questo i single ended in classe A pura, hanno dei livelli altissimi di fedeltà. Quanto alla controreazione, ovviamente presente può essere più o meno invasiva, con tutti i suoi pro e contro, a seconda della bontà del progetto e dei componenti utilizzati.
Se per fedeltà intendiamo quello che ogni tecnico (e non comune audiofilo) intende cioè: fedeltà al segnale d'ingresso, quindi integrità del segnale, mi spiace ma i classe A single-ended non sono un chiaro esempio di altissima fedeltà (pensi solo al loro livello di THD). Se invece alcuni audiofili li considerano i migliori esempi di riproduzione sonora questo è un altro fatto che non è supportato da nessun fondamento tecnico o scientifico. @@DEPALOAUDIOelettronicaeradio
Oltre l'amplificazione del segnale delle varie classi, bisogna considerare la risposta in frequenza su tutta la banda audio e la classe di distorsione a determinate frequenze.
Grazie del commento. Certo, la classe non è assolutamente l'unico parametro da considerare, ma ce ne sono tantissimi, tra cui alcuni come quelli da lei citati.
Bravo, bravo,bravo.Ma sei un ingegnere del suono?
Non ho il titolo, sono un perito elettronico che bazzica per passione nel settore audio da qualche decennio :)
Puoi consigliare un amplificatore in classe D con un prezzo di max 500 euro?
Stare nei 500 è un pò difficile senza andare nell'usato. Comunque, ci sono prodotti di provenienza "orientale" che stanno abbondantemente in questa fascia di prezzo...ma se vuoi stare su roba un pò più di qualità, seppur "entry" level...potresti dare un occhiata al Topping PA5 o PA3, salendo un pò ma sempre nel budget YAMAHA A-U670, salendo di poco la serie D di NAD, tipo il NAD D 3020 o D 3045 o il NAD C 338 che è un integrato ibrido..purtroppo è una fascia di prezzo dove c'è tanta roba e molti sono anche abbastanza decenti e buoni...dipende un pò da cosa cerchi e dalle caratteristiche che necessiti oltre la classe D...
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio GRAZIE
@@filippovitiello9594 io ho preso un Pioneer A-50DA, 75w per canale su 8ohm. Trovato usato a 400€. Per me é una bomba! Ascolto di tutto, dal jazz, all'elettronica al brutal death metal! Lui non fa una piega, riproduce tutto, bene e senza stancare l'udito. Lo ascolto per ore.
PS. Uso delle Elac DBR62 come diffusori.
Cari saluti!
Gli audiofili sono strani vogliono usare il vinile con tutte le sue manipolazioni meccaniche fisiche e chimiche per non parlare che sono incisi da una fonte digitale e si preoccupano della classe D
Grazie del commento! Hai ragione, non tutti gli audiofili però, solo quelli più "estremi"... allacciandomi al tuo discorso del vinile, aggiungo che sullo stesso viene applicata una equalizzazione RIAA in fase di registrazione e in fase di riproduzione...con tutti questi passaggi e considerate come sono costruite le reti di equalizzazioni di medio livello, che il suono rimanga puro e fedele ce ne vuole...eppure lo si apprezza cmq...
Adesso dirò una cosa che farà incazzare i fanatici, io ho ascoltato amplificatori AB e D e sinceramente suonano meglio i D
Nel audio professionale ormai viaggiano tutti in classe D . Perciò che va ad ascoltare i concerti dei Rolling Stone gli ascolta in classe D.....o sbaglio.
Complimenti per la descrizione ineccepibile, ora però devi fare un’altro video in cui spieghi la differenza delle alimentazioni che fanno parte integrante nel suono prodotto quando si spingono gli ampli al massimo, tra alimentazione tradizionale, switching e switching con pfc ci sono grosse differenze percepibili. Buon lavoro.
Grazie mille del commento, dei complimenti e del suggerimento! Sicuramente farò un video sulle diverse tipologie di alimentazione, un argomento importante e interessante.
Ho difficoltà a percepire differenze facendo lavorare uno stesso ampli in A e in AB.... (Triplo inseguitore di emettitiore push pull complementare) Il classe D invece lo sento peggio anche se gli ultimi vanno bene quasi da ingannare anche gli audiofili più smaliziati
Salve le classi valgono anche per amplificatori integrati ?
Salve, grazie del commento. Le classi valgono per qualsiasi circuito di amplificazione. Gli amplificatori integrati si chiamano così perché integrano al loro interno anche il preamplificatore, ma il discorso delle classi vale per tutti gli amplificatori, finali e integrati.
Ciao, e la classe AD ? hertz ho visto lo produce
e poi ci sono io con un NuovaElettronica a IGBT 100+100 in classe A 😀
Grande !!! Complimenti...bellissimo ampli 👌👌👏👏
Spiegazione comprensibilissima a chiunque ma forse un po' troppo semplificata e viziata da un certo bias, peraltro confermato dalla preferenza per le valvole che, pur essendo spesso molto piacevoli da ascoltare, sono paradossalmente quelle che sulla carta distorcono di più.
Dimenticavo,il Rotel RA1572 MKII lavora con dei diffusori Cizek Regent III
Magari la classe A sarebbe bene usarla in inverno cosi serve anche di stufa 😂😂😂
Oramai pochi la usano ma è buona per la multi amplificazione solo sulla sezione acuti che richiede pochi watt.
Com'è la cosa che le valvole in realtà non sono più fedeli dei transistor? Ho sentito dire che le valvole in realtà introducono "suoni" o modificazioni al segnale sonoro che lo fanno percepire come migliore ma che in realtà, proprio perchè modificato, è meno fedele che coi transistor
Il transistor di per sè ha meno distorsione delle valvole...ma, nell'utilizzo pratico ed in molti casi, di fatto, il suono valvolare è meno distorto e più gradevole all'ascolto...
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio ma è vero che le valvole sono più deboli con le basse frequenze? Cioè tendono a tagliarle
@@supermassiveblckmandipende da quante e quali valvole usi ma comunque le EL34 che sono le preferite dai puristi non danno granché corrente quindi scordati dei bassi cattivi però a volume non eccessivo il basso si sente bene anche con le valvole.
classe AA ?
Grazie del commento. La classe AA in elettronica non esiste, è un nome "commerciale" di una tipologia particolare di classe AB coniata da Technics anni fa.
Per me è la migliore la classe d
Grazie del commento. La classe D ha indiscutibili vantaggi.. personalmente non credo esista "la migliore" o la "peggiore".. ogni classe ha i suoi pro e i suoi contro...questione di gusti... comunque sia caschi in piedi..l'importante è scegliere sempre prodotti di qualità che "suonino" bene
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio ho capito però fino ad ora mi piace più la classe d, perché ho notato che anche con pochi watt spinge molto
Ciao so che solo il valvolare e la migliore in classe a
Questione di gusti, sicuramente il valvolare in classe A è tanta roba! Grazie del commento.
Invece i preamplificatore che consigli uno qualità prezzo buono
Grazie del commento. Dipende dai tuoi gusti, da quello che cerchi e da budget. Prima discriminante stato solido o valvolare. Musical fidelity, rotel, aeron, marantz, costi non eccessivi e prodotti ottimi.
Il discorso che la modulazione avviene in uno spettro non udibile e che quindi non causa problemi è un errore comune.
La fisica non perdona certi compromessi, la frequenza per quanto elevata sia è soggetta a intermodulazione, data dai sottomultipli delle armoniche che comunque vada vanno ad incidere sul nostro amato segnale.
Purtroppo non è una questione prettamente filosofica, la differenza è tanta e udibile da chiunque
Di solito se stai 4 volte sopra la massima banda percepibile 22khz non dovresti avere problemi (88khz) ma è un valore empirico di partenza.
La classe D viene ghettizzata perché ha sbaragliato il campo. Ricordo che quando uscì il primo T-amp, tutti gridarono al miracolo.. io ho sia le valvole che lo stato solido e il classe D.. suonano tutti meravigliosamente.. 😊
Grazie del commento, che condivido appieno!! Ricordo anch'io quanto uscì il T-Amp, o lo amavi o lo odiavi. Alla fine il bello è invece godersi le varie classi e le varie soluzioni 👍😉👌
Appunto T-amp e no D-amp cioè un circuito brevettato per minimizzare i diffetti della classe D
Domanda: io ho un sintoampli giapponese del 1999 che è in classe H+, suona molto bene e scalda come un termosifone, eppure la classe H+ non è la classe A...
Grazie del commento. Come spiegato nel video, vi sono diverse "varianti" di classe...una di queste è la classe H che è una variante della classe G...in pratica sono dei finali in classe AB in cui l'alimentazione degli stessi non è fissa, ma variabile, superata una cerca soglia. Ciò permette, pur restando dei classe AB con i relativi vantaggi, di avere un rendimento parecchio superiore ed in molti casi una dinamica maggiore.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio grazie della risposta.
Quando l'ho comprato usato ci sono rimasto leggendo che è un classe H+, è una classe che prima d'ora non conoscevo, allora mi sono informato ed ho letto che è una variante della classe G, quello che non capivo è perchè scalda come un classe A, ha persino la ventola posteriore che si attiva se il calore supera una certa soglia...
Per quanto riguarda il fatto che scaldi, beh..in teoria un classe H non solo dovrebbe scaldare molto meno di un classe A per via della sua maggiore efficienza, anche rispetto un classe AB...se il tuo scalda parecchio presumo che sia stato progettato volutamente in questo modo..quindi il riscaldamento che noti non è una prerogativa di quella classe di funzionamento ma specifica del tuo amplificatore...
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio è una stufa, credimi.
Se riattaccare due pezzi di curva porta a distorsioni e problemi vari......figuriamoci scomporre una curva e ricomporla fedelmente. Noooooo!
A livello strettamente elettronico, la cosa è stata affrontata, ad oggi con ottimi risultati...poi son gusti e scelte del tutto lecite e motivate. Grazie del commento
E i ....new class a..?
New Class A, o Class AA, ecc,ecc sono stati più che altro dei marchi commerciali che Technics dava alle sue configurazioni circuitali che nel migliore dei casi erano dei classe AB e nei casi peggiori amplificatori a circuiti integrati. Configurazioni circuitali che cercavano (ed in parte ci riuscivano) a ridurre i "difetti" della classe AB, cercando di farla assomigliare ad un classe A.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio grazie
La Rose Audio (Korea) ha inventato la classe AD per ottenere il meglio delle singole due.
Grazie del commento. Come spiegato nel video le classi principali sono quelle elencate, con le loro caratteristiche positive e negative. I vari produttori personalizzano e migliorano le varie classi, oppure in alcuni casi combinano le stesse, come nel caso dell'AD della rose audio. Non hanno inventato una classe ma un circuito che "combina" le due per cercare di migliorare quella che è la classe del suo ampli, ovvero la D. La classe A è utilizzata solo in una parte del circuito per un specifico motivo. Di fatto resta un classe D, per quanto ottimo, evoluto e con un parte di circuito in classe A. Ma si tratta di un classe D sicuramente ben studiato, ben progettato ed evoluto al fine di ridurre gli svantaggi del classe D.
Complementi per chiarezza ed onesta’ intellettuale. Personalmente non comprendo bene il concetto di “audiofilo”, se non nel senso di “amore per l’ascolto bello”, perché ascolto fedele faccio fatica a comprenderlo. Se per ascolto fedele, hi-fi, intendiamo un riproduttore capace di farci ascoltare esattamente ciò che desidera l’autore, come possiamo essere sicuri che anche la sola posizione in cui disponiamo i diffusori del nostro impianto non modifichino di fatto ciò che l’Autore voleva farci ascoltare? O come possiamo sapere se lo zampino del fonico non abbia, seppur parzialmente, modificato il suono finale? Come diresti tu, forse più opportuno parlare si filosofie quando si usano impianti da un ottimo livello in su … e, ancora, se tanti brand si definiscono hi-fi, in cosa consisterebbe allora la forma sonora di Klipsh piuttosto che McIntosh, eccetera?
Innanzitutto grazie mille dei complimenti, molto graditi e del commento. Concordo quasi totalmente sui concetti da te espressi, ti lascio sotto un link che fa riferimento ad un mio video in cui faccio alcune considerazioni sull'audiofilia. Concordo sul concetto di audiofilo ma aggiungo che lo stesso vada alla ricerca del "suono migliore tra le mura domestiche" compatibilmente con le sue competenze e possibilità, non certo a livello assoluto. Sulla fedeltà hai ragione, in quanto se la intendiamo in senso generico, il campo diventa strettamente tecnico ma ampio di elementi. Come tu stesso hai detto, nella fedeltà rapportata alla sorgente, incidono una marea di variabile, l'ambiente con tutti i suoi elementi, i diffusori, la disposizione degli stessi e tantissime altre cose...andando a ritroso, anche il fonico stesso che ha equalizzato il tutto...è verissimo. Penso però che parlando di impianti audio ed apparecchiature, il concetto di fedeltà debba necessariamente essere ristretto a queste apparecchiature. Sarà poi compito dell'audiofilo, in relazione alle sue competenze e necessità approfondire eventualmente altre tematiche. Concordo anche col tuo ultimo concetto. Qual è il senso della parola "fedeltà" se poi tra Klipsh, McIntosh, Accuphase, Sonus Faber, ecc..ecc...vi sono differenze? Beh...credo che queste differenze possano considerarsi più come "sfumature" e "caratteristiche" intrinseche dei vari marchi che mescolarsi con il concetto di "fedelta"...da intendersi non in senso stretto ma relativo. Osservazioni interessanti per ottimi spunti di riflessione comunque, grazie. Ti lascio il link al mio video: ruclips.net/video/rorqj-A3D_A/видео.html
I gusti sono tutti giusti, certo. Quello che non sopporto è la visione fanatica delle cose. Mi è capitato di vedere anche trasformatori avvolti "in aria", poiché bla bla bla... una caterva di frasi fatte, copia-incolla da riviste "autorevoli" ed ipnotiche del settore. Tutto crolla miseramente poi, quando ti rendi conto che quello che ascoltano è assolutamente indegno, ripreso malissimo, masterizzato peggio...
Grazie del commento, hai ragione...il fanatismo è deleterio e inutile. Di esempi come quello che hai fatto, ce ne sono a bizzeffe, purtroppo.
@@DEPALOAUDIOelettronicaeradio 👍
Ampli valvolari+ diffusori klipsch heritage come disse Califano tutto il resto è noia un bacione a tutti
Beh, con una tale accoppiata direi che sei già a livelli TOP... il resto non lo definirei proprio noia, ma può dare comunque ottime soddisfazioni.