Buongiorno, Professore. Sì, Melisso è appena citato nei nostri manuali. Praticamente dimenticato. Ma... Dante invece lo ricorda. Con Parmenide e Brisso. Canto XIII di Paradiso, verso 125. A parlare è Tommaso che cita Melisso e gli altri due non per encomiarli ma dicendo di loro "li quali andaro e non sapean dove". Perdoni la pedanteria del dantofilo... Ricordo che anni fa Lei tenne una conferenza, o forse una lectio magistralis?, sui primi versi del Paradiso. A quando il seguito? Con i migliori saluti. Maria Lizio.
Bravissima sig.ra Maria. In effetti Dante ricorda Melisso nel luogo che lei cita, quasi sicuramente prestando fede alla dura condanna di Aristotele espressa nella Fisica. Del resto, lo stesso Dante parafrasa il passo di Aristotele quasi alla lettera nel De Monarchia. Povero Melisso: vale la pena riscoprirlo. Quanto a Dante stesso, amato da lei non meno che da me, si potrebbe pensare in effetti di fare qualcosa su youtube: mi ci faccia pensare.
Buongiorno, Professore. Sì, Melisso è appena citato nei nostri manuali. Praticamente dimenticato. Ma... Dante invece lo ricorda. Con Parmenide e Brisso. Canto XIII di Paradiso, verso 125. A parlare è Tommaso che cita Melisso e gli altri due non per encomiarli ma dicendo di loro "li quali andaro e non sapean dove". Perdoni la pedanteria del dantofilo... Ricordo che anni fa Lei tenne una conferenza, o forse una lectio magistralis?, sui primi versi del Paradiso. A quando il seguito? Con i migliori saluti. Maria Lizio.
Bravissima sig.ra Maria. In effetti Dante ricorda Melisso nel luogo che lei cita, quasi sicuramente prestando fede alla dura condanna di Aristotele espressa nella Fisica. Del resto, lo stesso Dante parafrasa il passo di Aristotele quasi alla lettera nel De Monarchia. Povero Melisso: vale la pena riscoprirlo.
Quanto a Dante stesso, amato da lei non meno che da me, si potrebbe pensare in effetti di fare qualcosa su youtube: mi ci faccia pensare.