Professore, sono perfettamente d'accordo con lei su tutta la linea. Due anni fa mi sono reso conto che i social erano divenuti un problema nella mia vita privata. Non solo la condizionavano ma ormai erano divenuti una trincea nel quale ci si difendeva e, all'occasione, si passava all'attacco. Tutti contro tutti, una guerra digitale di posizioni spesso irrilevanti ma sulle quali spesso si arrivava ad immolare vecchie conoscenze pur di ottenere la propria "ragione". Così una mattina, contro quel luogo comune che afferma il fatto che oggi non è possibile vivere senza social network ho cancellato tutto: Facebok, Instagram, Twitter, persino LinkedIn. Dopo due anni, anche guardando cosa sta succedendo nei social e la loro estremizzazione, posso dirmi felice di una scelta che rifarei senza alcun dubbio. La vita è migliore senza social network? Non sta a me dirlo. Però posso dire che la vita autentica, quella vissuta non esclusivamente davanti a uno schermo bensì nella contingenza del reale, "sporcandosi le mani" per dirla alla Sartre, ha tutto un altro sapore. Un caro saluto.
Idem. Raggiunti i 36 anni ho detto basta a tutti i social. È stato piuttosto facile perché già non li usavo moltissimo, quindi magari per i giovani cresciuti (non per colpa loro) con il telefono in mano, sarebbe più complesso, ma si vive benissimo senza social. 😊
Idem. Dopo aver riconsegnato indietro il tesserino da giornalista mi sono tolto dai social, tenendo solo Instagram e seguendo solo Mortebianca per partecipare ai suoi contest di creepypasta e per i meme. Per il resto ho eliminato tutto, e mi sento molto più sereno. I social non sono più un modo per rimanere in contatto coi propri amici distanti, ma un'arena all'ultimo sangue tra sconosciuti. Il problema risiede nell'algoritmo.
L'ho fatto anch'io con fb. Rimane ancora qualche frequentazione su RUclips, limitatamente ai canali che mi interessano come questo. Purtroppo in generale penso che, al di là di queste scelte personali, la realtà virtuale e la manipolazione consentiti dalle nuove tecnologie saranno sempre più invasive. Già ora diventa difficile separare il vero dal verosimile. Si tornerà come un tempo a conoscere quello che succede nel nostro "paesello" e ad ignorare, questa volta per eccesso di informazioni (o meglio "rumore") tutto quello che è distante dai nostri sensi
@@adrianorizzon1100 io invece ho paura che ciò che accade nel paesello resterà sconosciuto e che tutto passerà per lo schermo. Soprattutto con lo sviluppo delle IA, la cui non-gestione personalmente mi spaventa assai.
Ha ragione professore. C'è troppo odio che viene represso nella vita di tutti i giorni e ci si sfoga sui social. Questi ultimi tre anni il mondo ha accumulato troppa rabbia, troppa energia negativa ci avvolge. È necessario ora iniziare a praticare la calma. Pensare e poi agire, non reagire
Odio da parte di chi???il web non ha volto, quando parte la shit non la puoi fermare, la Lucarelli ha semplicemente presentato questa problematica se poi la gente reagisce in modo estremo la colpa non è di nessuno
@@mr.humbert3411 rilegga bene il mio messaggio. Lei ha reagito prima di riflettere. Altrimenti avrebbe capito che sono contro chi punta il dito e offende pesantemente CHIUNQUE, perché usa il web per sfogare una rabbia personale.
Gli squali ci sono perchè la gente guarda quei video, compra quei prodotti, mette i like e fa donazioni. Senza questo gli squali morirebbero di fame e ci sarebbero solo gli altri pesci
"Occhio per occhi si diventa ciechi": bellissimo professore. Grazie. Lei ha il dono dello sguardo d'insieme, la capacità di far comprendere che fatti e fattacci, apparentemente lontani, sono collegati: conseguenze della "civiltà" degli squali.
"Occhio per occhio, dente per dente" è un'antica massima che significa che nella vendetta o nella richiesta di risarcimento non si deve andare oltre l'offesa subita. Per quei tempi era già un buon passo nel cammino della civiltà. Prima evidentemente per un occhio o per un dente persi la vendetta poteva consistere nell'uccisione del responsabile.
@@cettinacentonze6247 Dicendo "Occhio per occhio si diventa ciechi" ha dimostrato di averlo disimparato. Il perdono cristiano è scelta privata, ma evitare che un delitto rimanga impunito è un'esigenza della collettività.
Ad onore del vero, l'"articolo" (uso il virgolettato perché di un post si sta parlando) della Lucarelli era per mostrare come la maggior parte dei RepubblicaCorriereEtc abboccano a qualsiasi fesseria (è un collage fatto con Paint, i font sono diversi tra recensione e risposta, la recensione è di aprile 2033 e la risposta è "odierna") e la cacciano in bella vista fieri di aver salvato il mondo. Per quanto riguarda il caso Ferragni, sono ALMENO due anni che sono state disvelati i dettagli che circolano ora, il problema è che prima non era interessante e non si desiderava dargli eco nei media, adesso che è cambiato il direttore dell'orchestra, pare che stia suonando un'altra melodia egualmente ributtante.
Gli altri "abboccano facile" mentre a Il Fatto Quotidiano hanno la Lucarelli che firma. Fascicolo aperto dalla magistratura per "istigazione al suicidio". Con la coscienza, ora stanno messi peggio i Biagialucarelli dei Ferragnez.
E quante fesserie ha sempre detto la Lucarelli? Si ricorda l'odio verso i nn punturati? Sull immunità..ecc..: lá, a pagamento, diceva qualsiasi cosa.., pari pari a repubblica😂
se il post aveva questo obiettivo allora cambia tutto. La Lucarelli avrebbe ripreso un articolo di giornale dove già la ristoratrice veniva messa in cattiva luce, volendo denunciare il falso creato dai giornali così la Lucarelli diventa capro espiatorio a scudo dei giornali che sono colpevoli eventualmente di frode e poco svegli nel non prevedere le conseguenze
A me dispiace per Giovanna Pedretti... Il problema non è solo i giornali o i programmi televisivi molto aggressivi, ma il problema viene anche dall'aggressività dei social. Ho 35 anni e mi sono disiscritta da facebook, da whatsapp, da telegram, non ho mai avuto tik tok e youtube è l'unico canale sociale che tengo solo per informarmi di certe cose, e questo mio atto per tenermi lontana dai social è dovuto dal fatto (credo che in molti la pensino così) siano stanchi di essere attaccati, a volte in maniera aggressiva (intendo soprattutto a livello verbale), solo perchè si esprime un proprio pensiero. Ero arrivata al punto che se dicevo A, facevo polemica, se dicevo B, facevo polemica, se dicevo C, facevo polemica: in buona sostanza dovevo stare zitta e muta, e sinceramente nel 2024 non accetto più che la gente per qualsiasi cosa si dica ti attacchi, non solo dicendo che si sta facendo polemica, ma anche e soprattutto con insulti di qualsiasi tipo!! (Una volta mi è anche capitato che per aver espresso un mio pensiero, senza aver offeso/insultato nessuno, ma semplicemente esprimendo un pensiero in maniera educato, sono addirittura stata bloccata da un gruppo facebook). Nella nostra costituzione (art.21 Cost.) è sancita la libertà di pensiero, e come tale vorrei che nel 2024 si rispettasse questa cosa... A mio parere finchè non diventeremo un paese veramente libero, in cui si rispetta la libertà di pensiero altrui, anche se diversa dalla nostra, e non si affrontano conversazioni in maniera civile; e finchè non andremo oltre a certi giudizi/pregiudizi, non saremo MAI un paese 1) democratico e 2) libero! E finchè il sistema sarà così, io continuerò a starmene fuori dalla stragrande maggioranza dei social!
Il problema sono i social! Anche io per molte mie posizioni ho ricevuto offese e minacce, ma me ne faccio quattro risate, e blocco le persone più pesanti e volgari, e non ho problemi a chiudere i miei profili se la cosa mi disturba troppo. Purtroppo queste pagine sono diventate gli amplificatori dei disagi di gente che ha perso il valore della sua identità.
Grazie prof.! Mi trovo in sintonia con il suo pensiero. Sono contenta anche di leggere i commenti, che trovo concordi ed equilibrati di fronte ad una vicenda dolorosa !
L'internet è una giungla proprio come il mondo intero, purtroppo ci si deve difendere in qualche modo. Il suo messaggio, caro professore, è il più giusto che abbia finora ascoltato. Grazie 💙
Aggiungo che abbiamo perso la capacità di distinguere tra peccato veniale e peccato mortale, per così dire. Di 'misurare' la nostra rabbia verso chi ha commesso un errore. Che tu abbia ammazzato una persona o falsificato una recensione è indifferente: la shitstorm è lì che ti aspetta. Povera signora Giovanna.
@@gloriafontana3005 Non è detto che fosse malata, e non è detto che sia "poco" un fatto del genere per una persona comune: se per un personaggio della TV, uno youtuber o una celebrità fatti simili sono all'ordine del giorno e non si voltano indietro (anzi, certi ci marciano), per una persona come noi questo può essere un macigno. Non possiamo sapere la sensibilità di un'altra persona, soprattutto non possiamo giudicare a posteriori, tanto più che in un caso come questo nessuno potrà mai sapere cosa è girato nella testa della Pedretti negli ultimi momenti della sua esistenza. Ci sono stati bambini di 10 anni o giù di lì che si sono suicidati per un brutto voto, estremamente raro che un bambino si suicidi ma quando lo si sente è sconvolgente. A me è capitato ad esempio alcune volte di essere giudicato con superficialità e fare da "giudizio divino", come lo chiamo io, su argomenti per me sensibili, come il comportamento con l'altro sesso, la mia integrità morale o simili, e in questi frangenti mi accade che "mi crolli il mondo addosso", mi sento "implodere", come dico io, e, non dico per dire, mi è capitato di pensare a soluzioni estreme, anche quando sapevo di aver ragione, anche quando sapevo che le cose mi erano state dette con cattiveria o semplicemente senza pensare alla mia sensibilità, sia da persone vicine a me che a volte da quasi estranei. Sarà malattia anche la mia, non lo nego, o immaturità, ma nonostante abbia fatto tanto lavoro su me stesso ancora oggi a 50 anni passati in situazioni di questo genere mi capita di crollare. E visto che non si inventa niente, come me ci sono certo altri milioni di persone, e fra questi ci sarà stata anche la disgraziata di cui parliamo. Almeno un effetto collaterale positivo: conoscendo questo, sto ancora più attento a quello che dico sugli altri, e preferisco esagerare su questo versante piuttosto che su quell'altro. Scrivo così, senza polemiche, giusto per dare uno spunto di riflessione. Buona giornata!
@@prof.bizzarro Un ottimo spunto di riflessione, direi. Proviamo a immaginare cosa può voler dire per una persona comune, soprattutto se fragile dal punto di vista emotivo, ricevere giudizi ferocemente negativi da parte di milioni di persone. L'effetto può essere devastante.
Hai ragione. Però dai commenti mi sembra di percepire un estremo opposto ovvero che falsificare una recensione (tra l'altro sfruttando la forte sensibilità dell'opinione pubblica rispetto a certi temi), per proprio tornaconto, sia una roba da niente, quando invece è rappresentativo di un enorme problema.
Buonasera professore , condivido quanto dice. Trovo che la volgarità e l'aggressività sui social, portata avanti solo per fare audience ,non si possa definire giornalismo. Lei come sempre ribadisce l'importanza di saper esprimere la propria opinione con senso critico, magari, ma anche con garbo e coscienza. Un insegnante, come educatore deve trasmettere questo tipo di messaggio.
L’errore grave per me è fatto dai giornalisti che hanno il dovere di verificare le notizie prima di darle, invece ora sempre più sono selezionatori di video dei social virali e basta.
Si facesse a meno dei social avremmo tutti più tempo per fare cose migliori e più serenità. Facebook, instagram, tik tok e affini, per quanto mi riguarda, possono tranquillamente andare a farsi benedire.
identificare l'autore della recensione potrebbe aiutare a capire se c'è qualche relazione tra i fatti. gli insulti rivolti contro questa signora nascevano dal fatto che qualcuno aveva ipotizzato che la recensione era finta o pilotata? e anche se lo fosse? ce ne sono miliardi. è possibile innescare tutto questo casino per così poco?
Questa sfortunata situazione nasce da un fenomeno molto preoccupante, cioè il comportamento della massa che trova ogni tanto il colpevole di turno e si scaglia su di esso, più l'anonimato di internet che offre l'illusione di poter dire qualunque cosa a chiunque. La Lucarelli ha mostrato ciò che arriva nella sua chat, persone che la minacciano di accoltellarla sotto casa se non altro. Lucarelli avrebbe fatto meglio a pensare un pochino prima di esporre un'attività così piccola allo scandalo, ma dovremmo anche noi stessi pensare al nostro comportamento personale e dei nostri familiari e amici. Che sia la Ferragni o la signora Pedretti, minacciare di morte e stupro una persona sfruttando l'anonimato è sempre da condannare.
@@fwoccodod3021 si, il tema della recensione è scottante al momento, non è stato sicuramente molto etico da parte della signora falsificare una recensione per portare profitto (se stata falsificata) mal'epilogo della storia è triste e incredibilmente sproporzionato
@@fwoccodod3021 secondo il parere di chef Biagiarelli, compagno della Lucarelli, la recensione era falsa e costruita ad hoc per dare visibilità alla pizzeria la cui ritolare suicida che, con la sua risposta di "intolleranza" pubblicata contro quella ipotizzata falsa recensione, ha voluto mettere in evidenza la sua attività/lotta di sostegno a favore dei portatori di handicap e di orientamento sessuale alternativo. La sua pizzeria è il locale dove costoro si sentivano a loro agio.
@@ipazia4287 ok, grazie quindi il suicidio sarebbe stato indotto da un numero elevato di persone che se la sono presa con questa ristoratrice accusandola di intolleranza? verso chi si sente a disagio a trovarsi vicino a chi ha un handicap o si presume sia omosessuale? perché se è così Lucarelli e compagno non hanno alcuna colpa, non sono così stupidi da istigare questo comportamento
Salve, ho visto che ha fatto vari video su Bauman e riesce a sperare benissimo i concetti. Potrebbe fare un video su “Modus Vivendi” sempre dell’autore? Ho un esame a breve che lo prevede😭 grazie infinite in ogni caso per i suoi video molto interessanti!
Bellissima analisi del caso. Soprattutto per la pacatezza con cui ha parlato dei due individui, che con inaudita cattiveria hanno scelto di tormentare una persona fragile. La telefonata, il puntiglio nel descrivere l'imbarazzo della signora nel rispondere alle loro domande...E come dice lei, niente a che vedere con truffe commesse da personaggi che sono dei colossi.
In questo contenuto è chiaramente centrale la critica al modo in cui si sfrutta il potere della comunicazione per aizzare l'odio contro questo o quel personaggio. Condivisibilissimo, ma rimane fuori dal discorso quello che un filosofo dovrebbe sottolineare anche in questa occasione: il carico di risentimento, di odio, di violenza che pervade le persone, i fruitori di questa comunicazione distorta. Qualcuno potrebbe osservare che, per la legge del mercato, l'offerta (di notizie, di commenti, di contenuti) non fa altro che seguire l'andamento della domanda. Qualcun altro potrebbe rivendicare un ruolo "pedagogico" e di orientamento dei mezzi di informazione. Ognuno ha su questo la propria opinione. I giornali: ci sono giornali, dediti allo sputtanamento degli avversari politici (i giornali indipendenti ed autofinanziati in Italia non esistono, a parte rarissime eccezioni) o, viceversa totalmente asserviti al potere di turno. Anche nell'occasione in esame ci sono giornali che spacciano notizie senza nessun minimo accertamento della veridicità della notizia. Questo è accettabile? Vogliamo questo? Se si diciamolo chiaramente. Sempre per rimanere nello specifico ho trovato comunque sbagliato, da parte di Bigiarelli/Lucarelli puntare l'attenzione su un caso del genere. Sono anche convinto che l'obiettivo fosse quello di criticare proprio il giornalismo d'accatto che su una raffazzonata recensione costruisce l'eroe del giorno. Ora, anche stabilire un nesso causa effetto tra tutto quello che ne è seguito e il suicidio è totalmente arbitrario e condivido l'invito al silenzio su questo punto. Quanto ai social, molto e sempre più impattanti a livello di seguito mi ripeto: è strabismo individuare lo squalo al di fuori di noi. È forse anche questo un retaggio culturale da sradicare. I social DEVONO essere governati PER difendere la libertà di tutti e non ci si può affidare al senso civico. Le regole sono alla base della convivenza. Siamo d'accordo? Bene. Intanto, da subito ai social ci si acceda con autenticazione forte in modo da identificare univocamente gli "squali" ed i violenti. Gli youtubers, che per la stragrande maggioranza dei casi, guadagnano sui propri contenuti devono vigilare in questo senso. Non basta mettere la notarella di rito che invita gentilmente ad essere civili nei commenti. Vuoi operare su questo "mercato"? Onori ed oneri. E poi per noi, semplici fruitori: segnalare al proprietario del canale e, ovviamente, nei casi gravi alle autorità. È tempo di assumerci tutti le proprie responsabilità senza rimandare sempre ad altri, come costume nazionale, o di invocare l'intervento di papà. Ok prof?
Ma cosa avrebbe fatto poi di così grave questa donna? Ammesso che si sia inventata tutto, è comunque una situazione da cui traspare un messaggio positivo.
@@ClaBacchio capirai, ha manipolato TripAdvisor che non ha la benché minima possibilità di certificare nulla, ha manipolato una cosa che già di per sé è farlocca. Oltretutto facendosi pubblicità dicendo che è una intollerante con gli imbecilli che discriminano disabili è gay, Io le avrei dato una medaglia, altro che tacciarla di manipolazione
Concordo. Il caos creato da questa vicenda parla di una società che idolatra in modo compulsivo il algoritmo. Come se le piattaforme internet fossero le tavole dei comandamenti. Anche se avesse inventato qualcosa, siamo circondati di soggetti che inventano ogni giorno la loro immagine, aziende, partiti politici, personaggi social. Che avrebbe fatto di male?
Va bene,@@ClaBacchio; diciamo pure che abbia manipolato la cosa, x aver della visibilità. Dove sta il problema? Ha detto delle cose, senza offesa, difendendo altri commensali presenti nel suo esercizio.
Sono molto addolorata per la sig. Giovanna, le è stato fatto del male gratuitamente, per uno stupido equivoco, era una brava persona non meritava la gogna mediatica, la Lucarelli e il compagno hanno sparato sulla croce rossa, che schifo 🤮
Lucarelli però si è limitata a fare il debunking che i giornali borghesi non avevano fatto sventolando una notizia non verificata. Sull'odio imperante nei social e in certe inchieste sono d'accordo. Grazie prof
Era possibile fare richieste, verifiche e fare debunking anche senza metterci i social di mezzo e poi, alla fine dei fattie, dopo tutte le verifiche necessarie, fare magari un bell'articolo (non necessariamente nominativo rispetto alla signora Pedretti). A mio avviso è questo il giornalismo etico. Non mi piace l'ingerenza da social, non mi piacciono le "battaglie" fatte sul comune cittadino, utilizzando un mezzo potente con 1 milione di iscritti. A mio gusto preferisco le grandi inchieste. Ritengo inoltre che il fatto che Selvaggia cercasse di mettere in risalto l'inaccuratezza delle informazioni fornite dalle altre testate, sia una sonora cazzAta. Se voleva, poteva farlo utilizzando articoli con maggiore spessore. Secondo me, a lei piaceva proprio il tipo notizia, cosi' ha approfittato per legarci pure il tema dell'inacuretezza delle informazioni. Selvaggia ci sguazza in notizie come queste. Scomodo da dire, ma è quanto si evince osservando la sua intera carriera giornalistica, che ho seguito fino a quando ho cominciato a trovare indigesti certi temi. Ha scarsa empatia e nessuna compassione se non per persone Polyanna Style. Certamente non è un'umanista.
@@myqjErN-6Ns Alcuni anni fa un ragazzo si è suicidato perché aveva scoperto che quella che lui credeva una fidanzata sul web era in realtà un uomo di 64 anni. Quell'uomo fu mostrato in tv in una scena raccapricciante in cui le Iene lo incalzavano col microfono in mano mentre spingeva la carrozzina della vecchia madre. Quell'uomo si suicidò. Lucarelli criticò aspramente il comportamento delle Iene, definendolo aberrante. Si vede che la mentalità dei giornalisti d'assalto funziona così: quando sei tu che scopri il mostro e lo metti alla gogna io esprimo pietà, anche perché mi rode che non ci sono arrivato prima io, ma il giorno che lo trovo io un mostro ci faccio quello che voglio.
@@antoniopironti8326 sono d'accordo. È un comportamento che ho già osservato altre volte. Aggiungo che è una persona che lavora principalmente attraverso i social. Lei conosce gli strumenti molto bene, li padroneggia e per questo difende questo mezzo con tanta passione. Quando ci scrive sopra sa già quali saranno le conseguenze. L'unica cosa non calcolata e' stata la dipartita della signora. Purtroppo Selvaggia, per carattere, è soggiogata dal meccanismo di colpa/punizione e purtroppo ama occuparsi di certi temi rapportati al cittadino comune (facesse inchieste sulle onlus o sulle varie raccolte fondi che si fanno in tele, per esempio. Oppure, se vuole parlare di informazione, facesse una bella inchiesta su Ilaria Alpi. No. Noi ci occupiamo della sig.a Pedretti di Sant'Angelo lodigiano). Peccato perché Selvaggia ha una bella penna.
Condivido la sua posizione. Vorrei però sottolineare il fatto che quel post, vero o finto che fosse, non sarebbe dovuto balzareagli onori delle cronache dei tg ( nemmeno quelli regionali)perché appunto era una non-notizia. Riguardo ai social mi sento di dire che sono utili ma vanno utilizzati nella giusta misura sapendo che un perfetto signor nessuno o signora nessuno possono essere lanciati in orbita facilmente. Purtroppo quasi nessuno di noi ha il paracadute idoneo per atterrare senza farsi male.
In Italia abbiamo il Ministero per le disabilità e la ministra, venuta a conoscenza della civile risposta della povera signora le ha rivolto un pubblico elogio. Un elogio che evidentemente ha indispettito un cuoco televisivo che ha sofferto per un elogio rivolto a una sua collega di rango inferiore e che lui non riceverà mai.
Buongiorno professore, è molto difficile parlare del suicidio, delle cause che possono scatenare l' azione, della possibilità di individuare azioni o comportamenti che possano essere interpretati per prevenire. Un occhio di riguardo va anche alla tutela dei "sopravvissuti", cioè dei familiari che si trovano a dover elaborare un lutto che è molto di più di un lutto "normale". Se vuole approfondire può leggere il libro di Mario Polito : Suicidio: la guerra contro se stessi. Perché il fenomeno è molto più diffuso di quanto comunemente si crede e coinvolge tutte le fasce d'età, anche gli adolescenti con i quali lei lavora. Mi sono permessa pensando ad una maggiore sensibilità proprio per il ruolo che riveste in qualità di insegnante e di educatore . Mi scusi se esco un po' dalle sue argomentazioni che riguardano principalmente le modalità di fare il giornalismo oggi, nell'era dei social, ma credo che nel bene o nel male l'uomo debba mantenere una sua centralità .
Professore, la seguo da diverso tempo e trovo sempre i suoi interventi profondi e pacati. Vorrei chiederle se ha già parlato del libro di Harari Homo sapiens che qualche anno fa ha suscitato consensi anche tra i cosiddetti progressisti. Lo sto rileggendo e lo trovo un libro profondamente mistificante, sempre e comunque teso a far convergere tutte le argomentazioni intorno alla o alle tesi che interessano l'autore. Senza considerare che Harari attinge a piene mani da seri studi di antropologia e storia senza citarne le fonti e usandole per i suoi fini. Io l'ho trovato intellettualmente disonesto. Lei cosa ne pensa, e. in particolare pensa sia ancora possibile una lettura marxista della storia?
Il vero problema secondo me è che la gente non abbia di meglio da fare che insultare la gente sui social... Che tristezza... C è un bel libricino di Eco: creare il Nemico... Lo darei da leggere nelle scuole!
Lucarelli ha attaccato duramente le persone anche dalla suddetta trasmissione. Definire questa donna giornalista è veramente irrispettoso nei confronti di quei pochi giornalisti "reali" ancora esistenti
Professore, ci sono alcuni punti critici nel Suo discorso: il primo, rapido, è che non capisco quale sia il problema se una giornalista partecipa a un programma tv sulla danza; se, Lei dovesse partecipare a una trasmissione sulle lotte tra robot ciò non dovrebbe influire sulla qualità delle Sue lezioni, giusto? Il secondo è che, da come parla, parrebbe che Lei non abbia letto ciò che ha espresso Lucarelli sulla vicenda: lei non ha focalizzato l'attenzione tanto sulla signora Pedretti quanto più sulla superficialità con cui i giornali si occupano di cronaca, senza indagare e pronti a spettacolarizzare qualunque cosa, anche se falsa. Che poi è la stessa critica che muove anche Lei in altri video (in questo in maniera molto più blanda, e non capisco visto che è il fulcro della tragedia). Non so, qui mi è sembrato approssimativo e poco informato. Spero di non vederLa trasformarsi in tuttologo in futuro.
Lucarelli non è una giornalista, basta andare a verificare nell’elenco online dell’ordine dei giornalisti. Lucarelli non può permettersi di criticare i suoi non-colleghi giornalisti, in merito alla verifica delle notizie, perché lei stessa e il compagno hanno pubblicato una fake news. Gli inquirenti hanno coinvolto Google e periti informatici, per risalire all’ autore della recensione tramite una perizia. Quindi, senza perizia, Lucarelli ha detto una cosa falsa e poco importa che abbia il 50% di probabilità di averci azzeccato. Inoltre, ha pubblicato a chiare lettere che la povera signora Pedretti non solo ha scritto la recensione ma lo ha fatto per avere un tornaconto personale sulla pelle di gay e disabili. In sintesi, ha pubblicato una fake-news, facendo credere di aver fatto debuncking e facendo illazioni infamanti sulla signora. Il tutto, a mio parere, per spostare i riflettori mediatici dalla signora a se’ stessa medesima, lei si‘ per avene un tornaconto personale, perché è questo il suo lavoro. Non si fidi di quello che le ho scritto ma vada a verificare tutto incrociando le notizie online: bisogna imparare a non fidarsi di chi si spaccia per guru della verità senza averne né titolo né competenze,😉
Prof. sarò negativa, ma credo che ormai abbiamo perso qualsiasi tipo di potere di decidere cosa vedere o ascoltare e di agire . siamo in balia di una lenta autodistruzione.. mi sbaglierò? chissà.
Purtroppo per noi umani esiste una sola seppur relativa deterrenza per quanto riguarda il malfatto, la punizione , tutto il resto conta meno di zero , sempre purtroppo.
In questa epoca non sono mai stati cosi preziosi sia il silenzio sia il disinteresse sistematico verso tutto il carrozzone che anima questo mostro che sono i social (e quindi noi). Una questione come questa potrebbe dare enormi ed utili spunti di riflessione su diversi versanti. Ad eesempio: social e ristorazione una relazione difficile. Ancora: il cuoco che non sta piu in cucina ma in televisione (e sui social appunto). Uso dei social e utilità dei post e dei commenti. Giornalismo e" conflitto di intetesse": quanto una notizia é tutt'ora figlia del padrone (che può essere anche semplicemente un astratto "denaro"). Ancora: perchè tacere ed evitare lo sfogo personale sui social non piace (soprattutto alla gente)? Che cosa é utile condividere su di un social e che cosa no? Mi fermo qui e taccio anch'io.
Concordo su quasi tutta la linea...👍 Su una cosa non sono d'accordo: per le cazzate (volute?) Di certi "giornalisti" non deve rimetterci la libertà del web! (Basterebbe tornare al vecchio caro web anonimo e nessuno si farebbe più male...ma ovviamente sono meglio i social da mercantizzare! 🤬)
@@ultracritical2997 mica tanto...l anonimato protegge anche chi le offese le ricevi e se sbagli puoi di fatto tornare con un nuovo "avatar" come nuovo...in un mondo dove contavano le idee e non le persone che le esprimono si viveva molto meglio ..ma per targettare la gente dal punto di vista del marketing questa deve essere controllata, manipolata e ovviamente identificata! Questi sono i risultati...
@@antonellogalati5707 Non sto dicendo questo. Sto dicendo che è assurdo pensare di poter tornare "al vecchio caro web" (dove comunque le bambine venivano adescate dai pedofili).
@@ultracritical2997 questo succedeva e succede ancora oggi a causa di genitori irresponsabili che fanno usare tablet e PC ai bambini senza controllarli al pari di come si faceva negli anni 80 e 90 con la televisione (Popper in questo a suo tempo era stato molto chiaro). Considerando che i social centralizzati hanno semmai aggravato questo problema tramite la ipersessualizzazione che promuovono nei loro contenuti...si rimpiango i cari vecchi forum. 🙂 (Attualmente ci sono più pedofili su Instagram, favoriti dall' algoritmo che sul forumino delle Winx di una volta...)
Non potrei essere più d'accordo con il suo pensiero in merito a questa triste vicenda. La carenza di etica, la penuria di serietà e buon senso, la grave carestia di empatia al giorno d'oggi rappresentano le profonde lacune del genere umano, ormai alienato dalla realtà e da se stesso. Non si può vivere per danneggiare il prossimo a proprio vantaggio e compiacersene, non si può e non si deve perdere di vista il fatto che i giovani osservano e si plasmano su simili biasimevoli comportamenti diffusi ormai come il peggiore dei virus. Lo sconcerto e la preoccupazione a riguardo sono smisurati.
Non c'è bisogno di quel tipo di giornalista come la lucarelli che per prima ha diffuso il video hard di belen, andrebbe radiata dall'ordine senza se e senza ma
Al "Il Fatto Quotidiano" la Lucarelli piace. Ci è ritornata nel 2023 dopo aver collaborato 1 anno con il quotidiano "Domani" di Carlo de Benedetti, anno in cui ha pubblicato il caso pandoro-Ferragni.
Forse il karma esiste...da noi in Ciociaria si dice: oggi a me, domani a te. Io non la riesco più a guardare in un certo modo la selvaggia perché sicuramente non è colpa sua il suicidio della povera signora Giovanna però potrebbe di contro essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e io direi anche basta con queste pseudo inchieste da nulla. Grazie per il bel video e per le sue riflessioni
Io devo aver visto un altro film, e non per difendere la Lucarelli. A me sembrava che avesse attaccato i giornali che avevano elevato la signora a paladina, sottolineando che si bevevano anche le panzane di un post ed una foto fatta con paint (secondo la Lucarelli)
Poteva farlo fuori dai social, chiamando direttamente la persona che aveva scritto l'articolo oppure, il direttore del giornale. A fatti verificati e a storia finita poteva fare un bell'articolo per il giornale per il quale scrive , non necessariamente citando il nome della signora. Una questione di etica, praticamente. Se ti muovi suoi social si sa che si scatenano le tifoserie. Il meccanismo lo conosciamo tutti, figurati se non lo conosce lei.
@@myqjErN-6Ns lo stesso discorso lo dovresti fare anche alla signora che con la recensione falsa, ha attirato (scatenando di fatto) una tifoseria al suo locale. Doppio standard?
@@TheMusterion76 la signora non ha fatto proprio niente di male. Bisogna smetterla di fare i processi al cittadino comune utilizzando i social come se fossero della aula di giustizia e la stampa e i giornalisti dovrebbero occuparsi di inchieste, di prendere per il collo i servi del potere.
@@TheMusterion76 ma punto che cosa? Occupiamoci delle cose SERIE del fatti che noi italiani abbiamo gli stipendi più bassi del 2% risoetto al 1999 mentre il caro vita è alle stelle! Chi se ne frega se una ristoratrice della bassa padana con una locanda da 20 coperti si fa una recensione falsa! Ma per per favore! Ma facciamo i seri!
Caro professore...siamo capaci tutti di ballare sotto le stelle! Qui si parla di persone di tutt'altra caratura, queste ballano con le stelle... non potremo mai avvicinarci a loro
Sarebbe interessante conoscere la storia del giornalismo, dalla sua nascita ad oggi, per tentare di capire come ci siamo ridotti, per definire o ridefinire il giornalismo
Per la verità il giornalismo è stata una invenzione utilissima che ha fatto progredire la nostra società. Però dalle sue origini ha avuto anche le sue colpe, i suoi difetti. Un illustre italiano, Vittorio Alfieri in un suo epigramma così scriveva dei giornalisti. Dare e tôr quel che non s’ha È una nuova abilità. Chi dà fama? I giornalisti. Chi diffama? I giornalisti. Chi s’infama? I giornalisti. Ma chi sfama I giornalisti? Gli ozïosi, ignoranti, invidi, tristi.
Quindi facciamo silenzio. Facciamo silenzio sull’ omofobia, in realtà non esiste, anzi, come in questo caso, era solo una menzogna. Facciamo silenzio su questo suicidio. Che non ci serva da spunto di riflessione. E non pensiamo al rapporto causa effetto, alla reazione all’odio gratuito che ha ricevuto questa signora. Non pensiamo. Facciamo silenzio.
Francamente non capisco quali responsabilità abbia la Lucarelli in questo caso specifico, se non quella di aver messo in evidenza quanto altri stavano facendo, cioè trasformare una scaramuccia social in un affare di Stato, forse perché colti in fallo per la faciloneria con la quale inseguono notizie, spesso senza le verifiche che una stampa seria dovrebbe sempre fare, per montare casi utili solo ad ottenere facili consensi. Mi sembra che la sentenza di condanna verso la Lucarelli l’abbiano emessa loro con espressioni come “istigazione al suicidio”, “odio”, “porcata”, “gogna Selvaggia”, “Selvaggia con l’arsenico”, “massacro”, “linciaggio”, “forca”, “lapidazione”, “cyberbullismo”, “delazione”, “grilletto facile”, “naufragio della ragione”, “nuovo affare Dreyfus”… Chi è responsabile, in questo caso, del tanto deprecato imbarbarimento delle discussioni sui social?
C'è stata una divisione di compiti: il cuoco ha notato le imperfezioni grafiche e dopo aver telefonato alla Pedretti ha avanzato dei dubbi sulla veridicità della recensione, mentre Lucarelli ha inveito contro i giornali che hanno celebrato la signora senza controllare e senza accorgersi che era falso. Questo il virgolettato attribuito a Lucarelli da giornali di diverso orientamento: “Una persona inventa una storia usando disabili e gay per avere quella popolarità sui social che ormai tutti vogliono. Lo fa confezionando un commento fatto male, molto ingenuo da un punto di vista tecnico. Era chiaramente falso al primo sguardo". A meno che parecchi giornali si siano accordati per falsificare il pensiero di Lucarelli, si nota che la mera ipotesi di falso è improvvisamente diventata il Mane, Thecel, Phares che ha condannato la povera signora Giovanna.
@@antoniopironti8326 In sostanza, e dando per autentico quanto riportato, la Lucarelli sottolinea che un post dell’apparenza molto dubbia non sia stato oggetto di verifica da parte di coloro che l’hanno preso immediatamente per buono al fine di strumentalizzare una posizione “politicamente corretta”, enfatizzandola per ottenere un facile consenso. Insomma, ripeto ancora, riportandolo dal già citato articolo di Marco Travaglio (Fatto Quotidiano del 16/1/24), “Una critica ai media che si bevono qualunque balla social per fabbricare eroi un tanto al chilo e collezionare clic.” Se poi il post, contrariamente da quanto ipotizzato, fosse stato autentico, era semplice dimostrarlo. Ma la povera signora Pedretti, sul cui gesto estremo non mi permetto di esprimere nessun commento, non l’ha fatto.
@@user-yf4qv5jh9w La povera signora Pedretti non ha potuto dimostrare l'esistenza della recensione perché questa non esiste più, forse perché lei non l'ha saputa conservare. Ma questo non significa che non è mai esistita. Dobbiamo attendere l'esito degli accertamenti che verranno fatti sul suo pc, sul cellulare e nell'archivio di Google. Ci vorranno tempi lunghi, ma non possiamo far altro che aspettare. Nel frattempo a nessuno dovrebbe essere consentito scrivere sul proprio giornaletto che si è trattato di una "qualunque balla social".
In questa vicenda - anche ammesso che tutto sia autentico, si vedrà - sicuramente è stato enfatizzato un caso minore. E non dalla Lucarelli, che indirizza la sua critica su chi raccoglie queste notizie e, senza verifiche e troppi scrupoli, fabbrica eroi del “politicamente corretto” per amore di qualche clic in più. Mi domando: è lecito denunciare questo modo di fare giornalismo? Oltretutto, strumentalizzando pure una tragedia sulla quale si ostenta sicurezza nell’additare la cronista di ogni bassezza, colpevole per alcuni d’istigazione al suicidio, s’ingiuria chi ha espresso un dubbio e criticato un certo modo di diffondere notizie, facendosi pure paladini della correttezza e del rispetto dei cittadini indifesi. Insomma, davvero un bel modo d’intendere l’informazione!
Aggiungo: cosa pensa Travaglio della sua collaboratrice Lucarelli il cui caso della recensione ha originato una inchiesta per istigazione al suicido ? La matita impietosa del "loro" spavaldo Natangelo partorirà una vignetta "alla pizza capricciosa " ?
Anche Travaglio è molto tagliente, ai limiti dell arroganza a volte, ma sono sicura che non si sarebbe mai fatto invischiare in una faccenda del genere. Ha un altro spessore.
@@mariadegliangelilicitra5042 Travaglio può risultare arrogante delle volte, certamente. Tuttavia, nessuno si è battuto più di lui contro Berlusconi e il berlusconismo; convivono sia tenacia che una certa dose di arroganza (anche se credo sia uno dei pochi che si possono considerare giornalisti).
Grazie professore per la sua eleganza, umanità e gentilezza, è confortante che esistano persone come lei, una luce e un farò in mezzo a tanto buio ❤
Insomma in una sola parola: rispetto.
Bravo professore.
Professore, sono perfettamente d'accordo con lei su tutta la linea. Due anni fa mi sono reso conto che i social erano divenuti un problema nella mia vita privata. Non solo la condizionavano ma ormai erano divenuti una trincea nel quale ci si difendeva e, all'occasione, si passava all'attacco. Tutti contro tutti, una guerra digitale di posizioni spesso irrilevanti ma sulle quali spesso si arrivava ad immolare vecchie conoscenze pur di ottenere la propria "ragione". Così una mattina, contro quel luogo comune che afferma il fatto che oggi non è possibile vivere senza social network ho cancellato tutto: Facebok, Instagram, Twitter, persino LinkedIn. Dopo due anni, anche guardando cosa sta succedendo nei social e la loro estremizzazione, posso dirmi felice di una scelta che rifarei senza alcun dubbio. La vita è migliore senza social network? Non sta a me dirlo. Però posso dire che la vita autentica, quella vissuta non esclusivamente davanti a uno schermo bensì nella contingenza del reale, "sporcandosi le mani" per dirla alla Sartre, ha tutto un altro sapore. Un caro saluto.
👍👍♥️
Idem. Raggiunti i 36 anni ho detto basta a tutti i social. È stato piuttosto facile perché già non li usavo moltissimo, quindi magari per i giovani cresciuti (non per colpa loro) con il telefono in mano, sarebbe più complesso, ma si vive benissimo senza social. 😊
Idem. Dopo aver riconsegnato indietro il tesserino da giornalista mi sono tolto dai social, tenendo solo Instagram e seguendo solo Mortebianca per partecipare ai suoi contest di creepypasta e per i meme. Per il resto ho eliminato tutto, e mi sento molto più sereno. I social non sono più un modo per rimanere in contatto coi propri amici distanti, ma un'arena all'ultimo sangue tra sconosciuti. Il problema risiede nell'algoritmo.
L'ho fatto anch'io con fb. Rimane ancora qualche frequentazione su RUclips, limitatamente ai canali che mi interessano come questo.
Purtroppo in generale penso che, al di là di queste scelte personali, la realtà virtuale e la manipolazione consentiti dalle nuove tecnologie saranno sempre più invasive. Già ora diventa difficile separare il vero dal verosimile. Si tornerà come un tempo a conoscere quello che succede nel nostro "paesello" e ad ignorare, questa volta per eccesso di informazioni (o meglio "rumore") tutto quello che è distante dai nostri sensi
@@adrianorizzon1100 io invece ho paura che ciò che accade nel paesello resterà sconosciuto e che tutto passerà per lo schermo. Soprattutto con lo sviluppo delle IA, la cui non-gestione personalmente mi spaventa assai.
Ha ragione professore. C'è troppo odio che viene represso nella vita di tutti i giorni e ci si sfoga sui social. Questi ultimi tre anni il mondo ha accumulato troppa rabbia, troppa energia negativa ci avvolge. È necessario ora iniziare a praticare la calma. Pensare e poi agire, non reagire
Odio da parte di chi???il web non ha volto, quando parte la shit non la puoi fermare, la Lucarelli ha semplicemente presentato questa problematica se poi la gente reagisce in modo estremo la colpa non è di nessuno
@@mr.humbert3411 rilegga bene il mio messaggio. Lei ha reagito prima di riflettere. Altrimenti avrebbe capito che sono contro chi punta il dito e offende pesantemente CHIUNQUE, perché usa il web per sfogare una rabbia personale.
I giornali hanno imparato a fare "rubriche" sui social in modo da porter pubblicare il peggio del peggio senza verificare e lavandosi le mani.
Concordo su tutto. Grazie per dar voce a ciò che penso.
Che visione meravigliosamente equilibrata, giusta e condivisibile in ogni dettaglio.
Ha ragione prof., siamo in una società di squali.
forse più che "squali" li qualificherei di " iene" con tutto il rispetto per le iene.....
Gli squali ci sono perchè la gente guarda quei video, compra quei prodotti, mette i like e fa donazioni.
Senza questo gli squali morirebbero di fame e ci sarebbero solo gli altri pesci
Presente ... vittima.. no social
Professore, Lei è una preziosissima luce di cultura in questa oscurità di barbarie. Grazie per il suo lavoro qui su RUclips!
"Occhio per occhi si diventa ciechi": bellissimo professore. Grazie. Lei ha il dono dello sguardo d'insieme, la capacità di far comprendere che fatti e fattacci, apparentemente lontani, sono collegati: conseguenze della "civiltà" degli squali.
"Occhio per occhio, dente per dente" è un'antica massima che significa che nella vendetta o nella richiesta di risarcimento non si deve andare oltre l'offesa subita. Per quei tempi era già un buon passo nel cammino della civiltà. Prima evidentemente per un occhio o per un dente persi la vendetta poteva consistere nell'uccisione del responsabile.
Lo so bene
@@cettinacentonze6247 Dicendo "Occhio per occhio si diventa ciechi" ha dimostrato di averlo disimparato. Il perdono cristiano è scelta privata, ma evitare che un delitto rimanga impunito è un'esigenza della collettività.
Ad onore del vero, l'"articolo" (uso il virgolettato perché di un post si sta parlando) della Lucarelli era per mostrare come la maggior parte dei RepubblicaCorriereEtc abboccano a qualsiasi fesseria (è un collage fatto con Paint, i font sono diversi tra recensione e risposta, la recensione è di aprile 2033 e la risposta è "odierna") e la cacciano in bella vista fieri di aver salvato il mondo.
Per quanto riguarda il caso Ferragni, sono ALMENO due anni che sono state disvelati i dettagli che circolano ora, il problema è che prima non era interessante e non si desiderava dargli eco nei media, adesso che è cambiato il direttore dell'orchestra, pare che stia suonando un'altra melodia egualmente ributtante.
Gli altri "abboccano facile" mentre a Il Fatto Quotidiano hanno la Lucarelli che firma. Fascicolo aperto dalla magistratura per "istigazione al suicidio".
Con la coscienza, ora stanno messi peggio i Biagialucarelli dei Ferragnez.
E quante fesserie ha sempre detto la Lucarelli? Si ricorda l'odio verso i nn punturati? Sull immunità..ecc..: lá, a pagamento, diceva qualsiasi cosa.., pari pari a repubblica😂
@@andreamengoli4534 i non punturati....
Se ti poni così le cazzate della Lucarelli sono proprio l'ultimo problema!
Si è vero ma il risultato è lo schifo della Ferragni nn cambia , ha lucrato su bambini malati.😢e giusto che un po' di vergogni .
se il post aveva questo obiettivo allora cambia tutto. La Lucarelli avrebbe ripreso un articolo di giornale dove già la ristoratrice veniva messa in cattiva luce, volendo denunciare il falso creato dai giornali
così la Lucarelli diventa capro espiatorio a scudo dei giornali che sono colpevoli eventualmente di frode e poco svegli nel non prevedere le conseguenze
Un video, da cui traspare serenità, lucidezza di pensiero...molto da imparare, grazie!
Grandissimo ! Grazie per queste parole di saggezza!
A me dispiace per Giovanna Pedretti... Il problema non è solo i giornali o i programmi televisivi molto aggressivi, ma il problema viene anche dall'aggressività dei social. Ho 35 anni e mi sono disiscritta da facebook, da whatsapp, da telegram, non ho mai avuto tik tok e youtube è l'unico canale sociale che tengo solo per informarmi di certe cose, e questo mio atto per tenermi lontana dai social è dovuto dal fatto (credo che in molti la pensino così) siano stanchi di essere attaccati, a volte in maniera aggressiva (intendo soprattutto a livello verbale), solo perchè si esprime un proprio pensiero.
Ero arrivata al punto che se dicevo A, facevo polemica, se dicevo B, facevo polemica, se dicevo C, facevo polemica: in buona sostanza dovevo stare zitta e muta, e sinceramente nel 2024 non accetto più che la gente per qualsiasi cosa si dica ti attacchi, non solo dicendo che si sta facendo polemica, ma anche e soprattutto con insulti di qualsiasi tipo!! (Una volta mi è anche capitato che per aver espresso un mio pensiero, senza aver offeso/insultato nessuno, ma semplicemente esprimendo un pensiero in maniera educato, sono addirittura stata bloccata da un gruppo facebook).
Nella nostra costituzione (art.21 Cost.) è sancita la libertà di pensiero, e come tale vorrei che nel 2024 si rispettasse questa cosa... A mio parere finchè non diventeremo un paese veramente libero, in cui si rispetta la libertà di pensiero altrui, anche se diversa dalla nostra, e non si affrontano conversazioni in maniera civile; e finchè non andremo oltre a certi giudizi/pregiudizi, non saremo MAI un paese 1) democratico e 2) libero!
E finchè il sistema sarà così, io continuerò a starmene fuori dalla stragrande maggioranza dei social!
Sono d accordo con te 👍👍👍
miserie di vita, quanta tristezza prof. giusta la sua visione della cosa...
alcuni soggetti che frequentano la tv sono forti con i deboli e deboli con i forti
Solo alcuni?
Il problema sono i social! Anche io per molte mie posizioni ho ricevuto offese e minacce, ma me ne faccio quattro risate, e blocco le persone più pesanti e volgari, e non ho problemi a chiudere i miei profili se la cosa mi disturba troppo. Purtroppo queste pagine sono diventate gli amplificatori dei disagi di gente che ha perso il valore della sua identità.
Grazie prof.! Mi trovo in sintonia con il suo pensiero. Sono contenta anche di leggere i commenti, che trovo concordi ed equilibrati di fronte ad una vicenda dolorosa !
Grazie professore, il suo punto di vista è sempre prezioso
Grazie caro professore per queste parole chiare e sagge
L'internet è una giungla proprio come il mondo intero, purtroppo ci si deve difendere in qualche modo. Il suo messaggio, caro professore, è il più giusto che abbia finora ascoltato. Grazie 💙
10 minuti di applausi per un vero intellettuale, uno dei pochi ancora in giro! Grazie per il suo lavoro!
Grazie PROFESSORE! e ora sarebbe opportuno soprattutto per la famiglia della signora, il silenzio.
Aggiungo che abbiamo perso la capacità di distinguere tra peccato veniale e peccato mortale, per così dire. Di 'misurare' la nostra rabbia verso chi ha commesso un errore. Che tu abbia ammazzato una persona o falsificato una recensione è indifferente: la shitstorm è lì che ti aspetta.
Povera signora Giovanna.
Era malata non ci suicida per questo
@@gloriafontana3005 Non è detto che fosse malata, e non è detto che sia "poco" un fatto del genere per una persona comune: se per un personaggio della TV, uno youtuber o una celebrità fatti simili sono all'ordine del giorno e non si voltano indietro (anzi, certi ci marciano), per una persona come noi questo può essere un macigno. Non possiamo sapere la sensibilità di un'altra persona, soprattutto non possiamo giudicare a posteriori, tanto più che in un caso come questo nessuno potrà mai sapere cosa è girato nella testa della Pedretti negli ultimi momenti della sua esistenza. Ci sono stati bambini di 10 anni o giù di lì che si sono suicidati per un brutto voto, estremamente raro che un bambino si suicidi ma quando lo si sente è sconvolgente. A me è capitato ad esempio alcune volte di essere giudicato con superficialità e fare da "giudizio divino", come lo chiamo io, su argomenti per me sensibili, come il comportamento con l'altro sesso, la mia integrità morale o simili, e in questi frangenti mi accade che "mi crolli il mondo addosso", mi sento "implodere", come dico io, e, non dico per dire, mi è capitato di pensare a soluzioni estreme, anche quando sapevo di aver ragione, anche quando sapevo che le cose mi erano state dette con cattiveria o semplicemente senza pensare alla mia sensibilità, sia da persone vicine a me che a volte da quasi estranei. Sarà malattia anche la mia, non lo nego, o immaturità, ma nonostante abbia fatto tanto lavoro su me stesso ancora oggi a 50 anni passati in situazioni di questo genere mi capita di crollare. E visto che non si inventa niente, come me ci sono certo altri milioni di persone, e fra questi ci sarà stata anche la disgraziata di cui parliamo. Almeno un effetto collaterale positivo: conoscendo questo, sto ancora più attento a quello che dico sugli altri, e preferisco esagerare su questo versante piuttosto che su quell'altro. Scrivo così, senza polemiche, giusto per dare uno spunto di riflessione. Buona giornata!
@@prof.bizzarro Un ottimo spunto di riflessione, direi. Proviamo a immaginare cosa può voler dire per una persona comune, soprattutto se fragile dal punto di vista emotivo, ricevere giudizi ferocemente negativi da parte di milioni di persone. L'effetto può essere devastante.
@@Falstaff1972 Grazie!
Hai ragione. Però dai commenti mi sembra di percepire un estremo opposto ovvero che falsificare una recensione (tra l'altro sfruttando la forte sensibilità dell'opinione pubblica rispetto a certi temi), per proprio tornaconto, sia una roba da niente, quando invece è rappresentativo di un enorme problema.
Servirebbero più contenuti così sul web, riflessioni profonde e valutazioni intelligenti
Buonasera professore ,
condivido quanto dice. Trovo che la volgarità e l'aggressività sui social, portata avanti solo per fare audience ,non si possa definire giornalismo. Lei come sempre ribadisce l'importanza di saper esprimere la propria opinione con senso critico, magari, ma anche con garbo e coscienza. Un insegnante, come educatore deve trasmettere questo tipo di messaggio.
L’errore grave per me è fatto dai giornalisti che hanno il dovere di verificare le notizie prima di darle, invece ora sempre più sono selezionatori di video dei social virali e basta.
Esatto. Però esaltare la sensibilità pro lgbt è troppo cool e redditizio... chissenefrega se la notizia è eventualmente falsa (loro pensano)...
Ballando con le stelle o sotto le stelle? 😂😂😂 numero 1 prof!
Sono completamente d’accordo con te, evidentemente per certi operatori nel sociale ogni occasione è buona per “ elevarsi” senza alcun rispetto etico
Grazie professore, grazie. Rivedere se stessi continuamente. Spesso dimentico di farlo per poi rammaricarmene. Fallirò ancora, fallirò meglio.
Grazie prof per le sue riflessioni sagge e pacate. Condivido.
Si facesse a meno dei social avremmo tutti più tempo per fare cose migliori e più serenità. Facebook, instagram, tik tok e affini, per quanto mi riguarda, possono tranquillamente andare a farsi benedire.
Caro professore aspettavo un suo commento su questa tristissima vicenda...concordo pienamente con le sue parole. Grazie ❤
Ogni volta provo a essere in disaccordo almeno con un vocabolo pronunciato dal prof Saud. Ma non ci riesco. Esemplare ed essenziale
Grazie
Condivido pienamente! Hai presente gli Avvoltoi, ecco, quelli!!
Però i social non è tutta spazzatura e questo canale ne è l'esempio. 👌👌
"Bisogna educare il lettore"❤️
Solo grazie professore .
identificare l'autore della recensione potrebbe aiutare a capire se c'è qualche relazione tra i fatti.
gli insulti rivolti contro questa signora nascevano dal fatto che qualcuno aveva ipotizzato che la recensione era finta o pilotata?
e anche se lo fosse? ce ne sono miliardi. è possibile innescare tutto questo casino per così poco?
Questa sfortunata situazione nasce da un fenomeno molto preoccupante, cioè il comportamento della massa che trova ogni tanto il colpevole di turno e si scaglia su di esso, più l'anonimato di internet che offre l'illusione di poter dire qualunque cosa a chiunque. La Lucarelli ha mostrato ciò che arriva nella sua chat, persone che la minacciano di accoltellarla sotto casa se non altro.
Lucarelli avrebbe fatto meglio a pensare un pochino prima di esporre un'attività così piccola allo scandalo, ma dovremmo anche noi stessi pensare al nostro comportamento personale e dei nostri familiari e amici. Che sia la Ferragni o la signora Pedretti, minacciare di morte e stupro una persona sfruttando l'anonimato è sempre da condannare.
@@Sansiia continuo a non capire, in cosa consiste lo scandalo? nell'ipotesi della recensione falsa?
@@fwoccodod3021 si, il tema della recensione è scottante al momento, non è stato sicuramente molto etico da parte della signora falsificare una recensione per portare profitto (se stata falsificata) mal'epilogo della storia è triste e incredibilmente sproporzionato
@@fwoccodod3021 secondo il parere di chef Biagiarelli, compagno della Lucarelli, la recensione era falsa e costruita ad hoc per dare visibilità alla pizzeria la cui ritolare suicida che, con la sua risposta di "intolleranza" pubblicata contro quella ipotizzata falsa recensione, ha voluto mettere in evidenza la sua attività/lotta di sostegno a favore dei portatori di handicap e di orientamento sessuale alternativo. La sua pizzeria è il locale dove costoro si sentivano a loro agio.
@@ipazia4287 ok, grazie
quindi il suicidio sarebbe stato indotto da un numero elevato di persone che se la sono presa con questa ristoratrice accusandola di intolleranza? verso chi si sente a disagio a trovarsi vicino a chi ha un handicap o si presume sia omosessuale? perché se è così Lucarelli e compagno non hanno alcuna colpa, non sono così stupidi da istigare questo comportamento
Salve, ho visto che ha fatto vari video su Bauman e riesce a sperare benissimo i concetti. Potrebbe fare un video su “Modus Vivendi” sempre dell’autore? Ho un esame a breve che lo prevede😭 grazie infinite in ogni caso per i suoi video molto interessanti!
Grazie ❤
Dici giusto, queste trasmissioni e questi personaggi esistono perche c'è chi li segue, questi sono il problema
"Uno squalismo senza fine"👌
Concordo con quello che ha detto il prof. La parola chiave in questa vicenda é “troppo”: troppo giudizio, troppo accanimento, troppo tutto.
nOn squali, bensì avvoltoi. Molto peggio. Rivolgo un pensiero tenero all'anima della povera Signora Giovanna
Vorrei tornare nel 1986 per poter avere un Professore così...complimenti...grazie.
Bellissima analisi del caso. Soprattutto per la pacatezza con cui ha parlato dei due individui, che con inaudita cattiveria hanno scelto di tormentare una persona fragile. La telefonata, il puntiglio nel descrivere l'imbarazzo della signora nel rispondere alle loro domande...E come dice lei, niente a che vedere con truffe commesse da personaggi che sono dei colossi.
In questo contenuto è chiaramente centrale la critica al modo in cui si sfrutta il potere della comunicazione per aizzare l'odio contro questo o quel personaggio.
Condivisibilissimo, ma rimane fuori dal discorso quello che un filosofo dovrebbe sottolineare anche in questa occasione: il carico di risentimento, di odio, di violenza che pervade le persone, i fruitori di questa comunicazione distorta. Qualcuno potrebbe osservare che, per la legge del mercato, l'offerta (di notizie, di commenti, di contenuti) non fa altro che seguire l'andamento della domanda. Qualcun altro potrebbe rivendicare un ruolo "pedagogico" e di orientamento dei mezzi di informazione.
Ognuno ha su questo la propria opinione. I giornali: ci sono giornali, dediti allo sputtanamento degli avversari politici (i giornali indipendenti ed autofinanziati in Italia non esistono, a parte rarissime eccezioni) o, viceversa totalmente asserviti al potere di turno. Anche nell'occasione in esame ci sono giornali che spacciano notizie senza nessun minimo accertamento della veridicità della notizia. Questo è accettabile? Vogliamo questo? Se si diciamolo chiaramente.
Sempre per rimanere nello specifico ho trovato comunque sbagliato, da parte di Bigiarelli/Lucarelli puntare l'attenzione su un caso del genere. Sono anche convinto che l'obiettivo fosse quello di criticare proprio il giornalismo d'accatto che su una raffazzonata recensione costruisce l'eroe del giorno. Ora, anche stabilire un nesso causa effetto tra tutto quello che ne è seguito e il suicidio è totalmente arbitrario e condivido l'invito al silenzio su questo punto.
Quanto ai social, molto e sempre più impattanti a livello di seguito mi ripeto: è strabismo individuare lo squalo al di fuori di noi. È forse anche questo un retaggio culturale da sradicare. I social DEVONO essere governati PER difendere la libertà di tutti e non ci si può affidare al senso civico. Le regole sono alla base della convivenza. Siamo d'accordo? Bene.
Intanto, da subito ai social ci si acceda con autenticazione forte in modo da identificare univocamente gli "squali" ed i violenti.
Gli youtubers, che per la stragrande maggioranza dei casi, guadagnano sui propri contenuti devono vigilare in questo senso. Non basta mettere la notarella di rito che invita gentilmente ad essere civili nei commenti. Vuoi operare su questo "mercato"? Onori ed oneri.
E poi per noi, semplici fruitori: segnalare al proprietario del canale e, ovviamente, nei casi gravi alle autorità.
È tempo di assumerci tutti le proprie responsabilità senza rimandare sempre ad altri, come costume nazionale, o di invocare l'intervento di papà.
Ok prof?
Ma cosa avrebbe fatto poi di così grave questa donna? Ammesso che si sia inventata tutto, è comunque una situazione da cui traspare un messaggio positivo.
verissimo, è quello che penso pure io...
Sì e no, ha manipolato il meccanismo delle recensioni (come fanno tanti) per farsi pubblicità
@@ClaBacchio capirai, ha manipolato TripAdvisor che non ha la benché minima possibilità di certificare nulla, ha manipolato una cosa che già di per sé è farlocca.
Oltretutto facendosi pubblicità dicendo che è una intollerante con gli imbecilli che discriminano disabili è gay, Io le avrei dato una medaglia, altro che tacciarla di manipolazione
Concordo. Il caos creato da questa vicenda parla di una società che idolatra in modo compulsivo il algoritmo. Come se le piattaforme internet fossero le tavole dei comandamenti. Anche se avesse inventato qualcosa, siamo circondati di soggetti che inventano ogni giorno la loro immagine, aziende, partiti politici, personaggi social. Che avrebbe fatto di male?
Va bene,@@ClaBacchio; diciamo pure che abbia manipolato la cosa, x aver della visibilità.
Dove sta il problema?
Ha detto delle cose, senza offesa, difendendo altri commensali presenti nel suo esercizio.
Sono molto addolorata per la sig. Giovanna, le è stato fatto del male gratuitamente, per uno stupido equivoco, era una brava persona non meritava la gogna mediatica, la Lucarelli e il compagno hanno sparato sulla croce rossa, che schifo 🤮
Sarebbe un equivoco se la recensione fosse autentica (cosa tutta da dimostrare)
Questi episodi sono il motivo per cui evito di dare valutazioni negative ai locali, leggo quelle altrui solo per farmi grasse risate.
92 minuti di applausi....
Lucarelli però si è limitata a fare il debunking che i giornali borghesi non avevano fatto sventolando una notizia non verificata. Sull'odio imperante nei social e in certe inchieste sono d'accordo. Grazie prof
La legna sul fuoco ce l'ha messa il compagno chef Biagiarelli.
Era possibile fare richieste, verifiche e fare debunking anche senza metterci i social di mezzo e poi, alla fine dei fattie, dopo tutte le verifiche necessarie, fare magari un bell'articolo (non necessariamente nominativo rispetto alla signora Pedretti). A mio avviso è questo il giornalismo etico. Non mi piace l'ingerenza da social, non mi piacciono le "battaglie" fatte sul comune cittadino, utilizzando un mezzo potente con 1 milione di iscritti. A mio gusto preferisco le grandi inchieste.
Ritengo inoltre che il fatto che Selvaggia cercasse di mettere in risalto l'inaccuratezza delle informazioni fornite dalle altre testate, sia una sonora cazzAta. Se voleva, poteva farlo utilizzando articoli con maggiore spessore. Secondo me, a lei piaceva proprio il tipo notizia, cosi' ha approfittato per legarci pure il tema dell'inacuretezza delle informazioni.
Selvaggia ci sguazza in notizie come queste. Scomodo da dire, ma è quanto si evince osservando la sua intera carriera giornalistica, che ho seguito fino a quando ho cominciato a trovare indigesti certi temi. Ha scarsa empatia e nessuna compassione se non per persone Polyanna Style.
Certamente non è un'umanista.
@@myqjErN-6Ns Alcuni anni fa un ragazzo si è suicidato perché aveva scoperto che quella che lui credeva una fidanzata sul web era in realtà un uomo di 64 anni. Quell'uomo fu mostrato in tv in una scena raccapricciante in cui le Iene lo incalzavano col microfono in mano mentre spingeva la carrozzina della vecchia madre. Quell'uomo si suicidò. Lucarelli criticò aspramente il comportamento delle Iene, definendolo aberrante. Si vede che la mentalità dei giornalisti d'assalto funziona così: quando sei tu che scopri il mostro e lo metti alla gogna io esprimo pietà, anche perché mi rode che non ci sono arrivato prima io, ma il giorno che lo trovo io un mostro ci faccio quello che voglio.
@@antoniopironti8326 sono d'accordo. È un comportamento che ho già osservato altre volte.
Aggiungo che è una persona che lavora principalmente attraverso i social. Lei conosce gli strumenti molto bene, li padroneggia e per questo difende questo mezzo con tanta passione. Quando ci scrive sopra sa già quali saranno le conseguenze. L'unica cosa non calcolata e' stata la dipartita della signora. Purtroppo Selvaggia, per carattere, è soggiogata dal meccanismo di colpa/punizione e purtroppo ama occuparsi di certi temi rapportati al cittadino comune (facesse inchieste sulle onlus o sulle varie raccolte fondi che si fanno in tele, per esempio. Oppure, se vuole parlare di informazione, facesse una bella inchiesta su Ilaria Alpi. No. Noi ci occupiamo della sig.a Pedretti di Sant'Angelo lodigiano).
Peccato perché Selvaggia ha una bella penna.
Parole sagge ...bisogna rivalutare la retromarcia se si ha il dubbio di sbattere contro il muro.
Video perfetto !
Condivido la sua posizione. Vorrei però sottolineare il fatto che quel post, vero o finto che fosse, non sarebbe dovuto balzareagli onori delle cronache dei tg ( nemmeno quelli regionali)perché appunto era una non-notizia. Riguardo ai social mi sento di dire che sono utili ma vanno utilizzati nella giusta misura sapendo che un perfetto signor nessuno o signora nessuno possono essere lanciati in orbita facilmente. Purtroppo quasi nessuno di noi ha il paracadute idoneo per atterrare senza farsi male.
In Italia abbiamo il Ministero per le disabilità e la ministra, venuta a conoscenza della civile risposta della povera signora le ha rivolto un pubblico elogio. Un elogio che evidentemente ha indispettito un cuoco televisivo che ha sofferto per un elogio rivolto a una sua collega di rango inferiore e che lui non riceverà mai.
Grazie Matteo. Educhiamo sempre al rispetto ed alla non violenza 🙏😌👋
Buongiorno professore, è molto difficile parlare del suicidio, delle cause che possono scatenare l' azione, della possibilità di individuare azioni o comportamenti che possano essere interpretati per prevenire. Un occhio di riguardo va anche alla tutela dei "sopravvissuti", cioè dei familiari che si trovano a dover elaborare un lutto che è molto di più di un lutto "normale". Se vuole approfondire può leggere il libro di Mario Polito : Suicidio: la guerra contro se stessi. Perché il fenomeno è molto più diffuso di quanto comunemente si crede e coinvolge tutte le fasce d'età, anche gli adolescenti con i quali lei lavora. Mi sono permessa pensando ad una maggiore sensibilità proprio per il ruolo che riveste in qualità di insegnante e di educatore . Mi scusi se esco un po' dalle sue argomentazioni che riguardano principalmente le modalità di fare il giornalismo oggi, nell'era dei social, ma credo che nel bene o nel male l'uomo debba mantenere una sua centralità .
Bravo Saudino concordo completamente su tutto
Professore ha molta ragione nel dichiarare la incomprensibilità della motivazione di un suicida.
Bravo Saudino come sempre,grazie ❤
Bravo Prof
Stavolta concordo con ogni sua parola.
Professore, la seguo da diverso tempo e trovo sempre i suoi interventi profondi e pacati.
Vorrei chiederle se ha già parlato del libro di Harari Homo sapiens che qualche anno fa ha suscitato consensi anche tra i cosiddetti progressisti.
Lo sto rileggendo e lo trovo un libro profondamente mistificante, sempre e comunque teso a far convergere tutte le argomentazioni intorno alla o alle tesi che interessano l'autore. Senza considerare che Harari attinge a piene mani da seri studi di antropologia e storia senza citarne le fonti e usandole per i suoi fini.
Io l'ho trovato intellettualmente disonesto.
Lei cosa ne pensa, e. in particolare pensa sia ancora possibile una lettura marxista della storia?
Io resto incantata ogni volta che la ascolto, anche se non sempre mi trovo d'accordo con le sue ideologie , ma merita rispetto.
Grazie Professore per i suoi video.
Il vero problema secondo me è che la gente non abbia di meglio da fare che insultare la gente sui social... Che tristezza... C è un bel libricino di Eco: creare il Nemico... Lo darei da leggere nelle scuole!
ATTENZIONE!
Un muto dice ad un sordo; c'è un cieco che ci spia....
Lucarelli ha attaccato duramente le persone anche dalla suddetta trasmissione. Definire questa donna giornalista è veramente irrispettoso nei confronti di quei pochi giornalisti "reali" ancora esistenti
Professore, ci sono alcuni punti critici nel Suo discorso: il primo, rapido, è che non capisco quale sia il problema se una giornalista partecipa a un programma tv sulla danza; se, Lei dovesse partecipare a una trasmissione sulle lotte tra robot ciò non dovrebbe influire sulla qualità delle Sue lezioni, giusto?
Il secondo è che, da come parla, parrebbe che Lei non abbia letto ciò che ha espresso Lucarelli sulla vicenda: lei non ha focalizzato l'attenzione tanto sulla signora Pedretti quanto più sulla superficialità con cui i giornali si occupano di cronaca, senza indagare e pronti a spettacolarizzare qualunque cosa, anche se falsa. Che poi è la stessa critica che muove anche Lei in altri video (in questo in maniera molto più blanda, e non capisco visto che è il fulcro della tragedia).
Non so, qui mi è sembrato approssimativo e poco informato. Spero di non vederLa trasformarsi in tuttologo in futuro.
Il giornalismo aggressivo della Lucarelli non mi piace, ballando sotto le stelle è basso livello
Lucarelli non è una giornalista, basta andare a verificare nell’elenco online dell’ordine dei giornalisti. Lucarelli non può permettersi di criticare i suoi non-colleghi giornalisti, in merito alla verifica delle notizie, perché lei stessa e il compagno hanno pubblicato una fake news. Gli inquirenti hanno coinvolto Google e periti informatici, per risalire all’ autore della recensione tramite una perizia. Quindi, senza perizia, Lucarelli ha detto una cosa falsa e poco importa che abbia il 50% di probabilità di averci azzeccato.
Inoltre, ha pubblicato a chiare lettere che la povera signora Pedretti non solo ha scritto la recensione ma lo ha fatto per avere un tornaconto personale sulla pelle di gay e disabili.
In sintesi, ha pubblicato una fake-news, facendo credere di aver fatto debuncking e facendo illazioni infamanti sulla signora.
Il tutto, a mio parere, per spostare i riflettori mediatici dalla signora a se’ stessa medesima, lei si‘ per avene un tornaconto personale, perché è questo il suo lavoro.
Non si fidi di quello che le ho scritto ma vada a verificare tutto incrociando le notizie online: bisogna imparare a non fidarsi di chi si spaccia per guru della verità senza averne né titolo né competenze,😉
11:20 ma è il marchio di fabbrica della Lucarelli! Se si dovesse "moderare" perderebbe in un attimo tutto il suo seguito...
Prof. sarò negativa, ma credo che ormai abbiamo perso qualsiasi tipo di potere di decidere cosa vedere o ascoltare e di agire . siamo in balia di una lenta autodistruzione.. mi sbaglierò? chissà.
Purtroppo per noi umani esiste una sola seppur relativa deterrenza per quanto riguarda il malfatto, la punizione , tutto il resto conta meno di zero , sempre purtroppo.
Definire la Lucarelli una "giornalista" è un insulto a Zavoli, Biagi e Minà.
è una tempo polarizzato ed estremista dove tutti sono giudici e boia
Cmq hai assolutamente ragione
In questa epoca non sono mai stati cosi preziosi sia il silenzio sia il disinteresse sistematico verso tutto il carrozzone che anima questo mostro che sono i social (e quindi noi). Una questione come questa potrebbe dare enormi ed utili spunti di riflessione su diversi versanti. Ad eesempio: social e ristorazione una relazione difficile. Ancora: il cuoco che non sta piu in cucina ma in televisione (e sui social appunto). Uso dei social e utilità dei post e dei commenti. Giornalismo e" conflitto di intetesse": quanto una notizia é tutt'ora figlia del padrone (che può essere anche semplicemente un astratto "denaro"). Ancora: perchè tacere ed evitare lo sfogo personale sui social non piace (soprattutto alla gente)? Che cosa é utile condividere su di un social e che cosa no? Mi fermo qui e taccio anch'io.
Hai scritto: "mi fermo quì e taccio anch'io"
Prima, però, hai voluto dire la tua.
@@ipazia4287 esatto. É proprio questo il problema. E io sono consapevole di esserne parte.
@@mrdoyoulike idem per me. purtroppo capisco di essermi consapevolmente intrappolata nel "girone" dei commenti su YT.
Cordiali saluti.
Non bisogna confondere il giornalismo con la caccia alle streghe.
Cosa che molte persone dimenticato.
lo stigma regna purtroppo e anzi sempre di più
Concordo su quasi tutta la linea...👍 Su una cosa non sono d'accordo: per le cazzate (volute?) Di certi "giornalisti" non deve rimetterci la libertà del web! (Basterebbe tornare al vecchio caro web anonimo e nessuno si farebbe più male...ma ovviamente sono meglio i social da mercantizzare! 🤬)
Mamma mia... tornare al vecchio caro web... che concetto assurdo...
@@ultracritical2997 mica tanto...l anonimato protegge anche chi le offese le ricevi e se sbagli puoi di fatto tornare con un nuovo "avatar" come nuovo...in un mondo dove contavano le idee e non le persone che le esprimono si viveva molto meglio ..ma per targettare la gente dal punto di vista del marketing questa deve essere controllata, manipolata e ovviamente identificata! Questi sono i risultati...
@@antonellogalati5707
Non sto dicendo questo. Sto dicendo che è assurdo pensare di poter tornare "al vecchio caro web" (dove comunque le bambine venivano adescate dai pedofili).
@@ultracritical2997 questo succedeva e succede ancora oggi a causa di genitori irresponsabili che fanno usare tablet e PC ai bambini senza controllarli al pari di come si faceva negli anni 80 e 90 con la televisione (Popper in questo a suo tempo era stato molto chiaro). Considerando che i social centralizzati hanno semmai aggravato questo problema tramite la ipersessualizzazione che promuovono nei loro contenuti...si rimpiango i cari vecchi forum. 🙂 (Attualmente ci sono più pedofili su Instagram, favoriti dall' algoritmo che sul forumino delle Winx di una volta...)
Non potrei essere più d'accordo con il suo pensiero in merito a questa triste vicenda. La carenza di etica, la penuria di serietà e buon senso, la grave carestia di empatia al giorno d'oggi rappresentano le profonde lacune del genere umano, ormai alienato dalla realtà e da se stesso. Non si può vivere per danneggiare il prossimo a proprio vantaggio e compiacersene, non si può e non si deve perdere di vista il fatto che i giovani osservano e si plasmano su simili biasimevoli comportamenti diffusi ormai come il peggiore dei virus. Lo sconcerto e la preoccupazione a riguardo sono smisurati.
Grande giusto
Non c'è bisogno di quel tipo di giornalista come la lucarelli che per prima ha diffuso il video hard di belen, andrebbe radiata dall'ordine senza se e senza ma
Al "Il Fatto Quotidiano" la Lucarelli piace. Ci è ritornata nel 2023 dopo aver collaborato 1 anno con il quotidiano "Domani" di Carlo de Benedetti, anno in cui ha pubblicato il caso pandoro-Ferragni.
Forse il karma esiste...da noi in Ciociaria si dice: oggi a me, domani a te. Io non la riesco più a guardare in un certo modo la selvaggia perché sicuramente non è colpa sua il suicidio della povera signora Giovanna però potrebbe di contro essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e io direi anche basta con queste pseudo inchieste da nulla. Grazie per il bel video e per le sue riflessioni
A parte Biagi che non mi piace, applauso su tutto il resto 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Io devo aver visto un altro film, e non per difendere la Lucarelli. A me sembrava che avesse attaccato i giornali che avevano elevato la signora a paladina, sottolineando che si bevevano anche le panzane di un post ed una foto fatta con paint (secondo la Lucarelli)
Poteva farlo fuori dai social, chiamando direttamente la persona che aveva scritto l'articolo oppure, il direttore del giornale.
A fatti verificati e a storia finita poteva fare un bell'articolo per il giornale per il quale scrive , non necessariamente citando il nome della signora. Una questione di etica, praticamente.
Se ti muovi suoi social si sa che si scatenano le tifoserie. Il meccanismo lo conosciamo tutti, figurati se non lo conosce lei.
@@myqjErN-6Ns lo stesso discorso lo dovresti fare anche alla signora che con la recensione falsa, ha attirato (scatenando di fatto) una tifoseria al suo locale. Doppio standard?
@@TheMusterion76 la signora non ha fatto proprio niente di male. Bisogna smetterla di fare i processi al cittadino comune utilizzando i social come se fossero della aula di giustizia e la stampa e i giornalisti dovrebbero occuparsi di inchieste, di prendere per il collo i servi del potere.
@@myqjErN-6Ns sì invece. Ha falsificato una recensione. Dire il falso è sbagliato. Punto.
@@TheMusterion76 ma punto che cosa? Occupiamoci delle cose SERIE del fatti che noi italiani abbiamo gli stipendi più bassi del 2% risoetto al 1999 mentre il caro vita è alle stelle! Chi se ne frega se una ristoratrice della bassa padana con una locanda da 20 coperti si fa una recensione falsa! Ma per per favore! Ma facciamo i seri!
Uhm, non lo so professore, tratta di un aspetto ma non vedo centrato il punto della discussione.
Caro professore...siamo capaci tutti di ballare sotto le stelle! Qui si parla di persone di tutt'altra caratura, queste ballano con le stelle... non potremo mai avvicinarci a loro
Sarebbe interessante conoscere la storia del giornalismo, dalla sua nascita ad oggi, per tentare di capire come ci siamo ridotti, per definire o ridefinire il giornalismo
Per la verità il giornalismo è stata una invenzione utilissima che ha fatto progredire la nostra società. Però dalle sue origini ha avuto anche le sue colpe, i suoi difetti. Un illustre italiano, Vittorio Alfieri in un suo epigramma così scriveva dei giornalisti.
Dare e tôr quel che non s’ha
È una nuova abilità.
Chi dà fama?
I giornalisti.
Chi diffama?
I giornalisti.
Chi s’infama?
I giornalisti.
Ma chi sfama
I giornalisti?
Gli ozïosi, ignoranti, invidi, tristi.
Ecco perché non trovavo il video su Taiwan
Bravo
Questa gogna mediatica non è forse il rovescio della medaglia della cancel culture (nel senso più stretto del termine)?
Le do un consiglio professore, faccia il salto in TV così sorriderà un po' di più..😁
Quindi facciamo silenzio. Facciamo silenzio sull’ omofobia, in realtà non esiste, anzi, come in questo caso, era solo una menzogna. Facciamo silenzio su questo suicidio. Che non ci serva da spunto di riflessione. E non pensiamo al rapporto causa effetto, alla reazione all’odio gratuito che ha ricevuto questa signora. Non pensiamo. Facciamo silenzio.
forti contro i deboli e deboli contro i forti
Mah ..da quanto capito la signora aveva postato sto post ..sul fb ..e non è una pubblicità a se stessa ?
Però dobbiamo riflettere sul gesto estremo, se arrivi a ciò è evidente che alla base vi è una criticità estrema
Francamente non capisco quali responsabilità abbia la Lucarelli in questo caso specifico, se non quella di aver messo in evidenza quanto altri stavano facendo, cioè trasformare una scaramuccia social in un affare di Stato, forse perché colti in fallo per la faciloneria con la quale inseguono notizie, spesso senza le verifiche che una stampa seria dovrebbe sempre fare, per montare casi utili solo ad ottenere facili consensi.
Mi sembra che la sentenza di condanna verso la Lucarelli l’abbiano emessa loro con espressioni come “istigazione al suicidio”, “odio”, “porcata”, “gogna Selvaggia”, “Selvaggia con l’arsenico”, “massacro”, “linciaggio”, “forca”, “lapidazione”, “cyberbullismo”, “delazione”, “grilletto facile”, “naufragio della ragione”, “nuovo affare Dreyfus”…
Chi è responsabile, in questo caso, del tanto deprecato imbarbarimento delle discussioni sui social?
C'è stata una divisione di compiti: il cuoco ha notato le imperfezioni grafiche e dopo aver telefonato alla Pedretti ha avanzato dei dubbi sulla veridicità della recensione, mentre Lucarelli ha inveito contro i giornali che hanno celebrato la signora senza controllare e senza accorgersi che era falso. Questo il virgolettato attribuito a Lucarelli da giornali di diverso orientamento: “Una persona inventa una storia usando disabili e gay per avere quella popolarità sui social che ormai tutti vogliono. Lo fa confezionando un commento fatto male, molto ingenuo da un punto di vista tecnico. Era chiaramente falso al primo sguardo". A meno che parecchi giornali si siano accordati per falsificare il pensiero di Lucarelli, si nota che la mera ipotesi di falso è improvvisamente diventata il Mane, Thecel, Phares che ha condannato la povera signora Giovanna.
@@antoniopironti8326 In sostanza, e dando per autentico quanto riportato, la Lucarelli sottolinea che un post dell’apparenza molto dubbia non sia stato oggetto di verifica da parte di coloro che l’hanno preso immediatamente per buono al fine di strumentalizzare una posizione “politicamente corretta”, enfatizzandola per ottenere un facile consenso. Insomma, ripeto ancora, riportandolo dal già citato articolo di Marco Travaglio (Fatto Quotidiano del 16/1/24), “Una critica ai media che si bevono qualunque balla social per fabbricare eroi un tanto al chilo e collezionare clic.” Se poi il post, contrariamente da quanto ipotizzato, fosse stato autentico, era semplice dimostrarlo. Ma la povera signora Pedretti, sul cui gesto estremo non mi permetto di esprimere nessun commento, non l’ha fatto.
@@user-yf4qv5jh9w La povera signora Pedretti non ha potuto dimostrare l'esistenza della recensione perché questa non esiste più, forse perché lei non l'ha saputa conservare. Ma questo non significa che non è mai esistita. Dobbiamo attendere l'esito degli accertamenti che verranno fatti sul suo pc, sul cellulare e nell'archivio di Google. Ci vorranno tempi lunghi, ma non possiamo far altro che aspettare. Nel frattempo a nessuno dovrebbe essere consentito scrivere sul proprio giornaletto che si è trattato di una "qualunque balla social".
In questa vicenda - anche ammesso che tutto sia autentico, si vedrà - sicuramente è stato enfatizzato un caso minore.
E non dalla Lucarelli, che indirizza la sua critica su chi raccoglie queste notizie e, senza verifiche e troppi scrupoli, fabbrica eroi del “politicamente corretto” per amore di qualche clic in più.
Mi domando: è lecito denunciare questo modo di fare giornalismo?
Oltretutto, strumentalizzando pure una tragedia sulla quale si ostenta sicurezza nell’additare la cronista di ogni bassezza, colpevole per alcuni d’istigazione al suicidio, s’ingiuria chi ha espresso un dubbio e criticato un certo modo di diffondere notizie, facendosi pure paladini della correttezza e del rispetto dei cittadini indifesi. Insomma, davvero un bel modo d’intendere l’informazione!
Il giornalismo d'inchiesta fatto in questo modo è davvero imbarazzante. Una piaga. Non lo definirei giornalismo
Professore, cosa pensa di Marco Travaglio?
Aggiungo: cosa pensa Travaglio della sua collaboratrice Lucarelli il cui caso della recensione ha originato una inchiesta per istigazione al suicido ? La matita impietosa del "loro" spavaldo Natangelo partorirà una vignetta "alla pizza capricciosa " ?
Anche Travaglio è molto tagliente, ai limiti dell arroganza a volte, ma sono sicura che non si sarebbe mai fatto invischiare in una faccenda del genere. Ha un altro spessore.
@@mariadegliangelilicitra5042 Travaglio può risultare arrogante delle volte, certamente. Tuttavia, nessuno si è battuto più di lui contro Berlusconi e il berlusconismo; convivono sia tenacia che una certa dose di arroganza (anche se credo sia uno dei pochi che si possono considerare giornalisti).