non so più quante volte l'avrò visto, sia nella versione integrale che in quella ridotta e so coscientemente di farmi del male. Mio padre Giuseppe giunse a Cortona dalla stazione di Camucia a piedi a mezzogiorno dell'8 gennaio 1941. Stremato, affamato e con pochi spiccioli in tasca, in quella che sarebbe stata poi piazza della Repubblica, dal Molesini comprò una piccia di pane da un Kg. che andò a divorare seduto sugli scalini del Signorelli. Destinazione 7° Sanità Le Contesse dei padri Redentoristi e delle suore Stimmatine. Stimato ed apprezzato per le sue conoscenze contabili, era diplomato spedizioniere doganale dal 1936, prese, in pratica, su di se tutta la gestione. Nell'agosto del 1943, preoccupato per i continui bombardamenti su Livorno, si fece raggiugere dalla fidanzata, poi mia madre, avvalendosi dell'art. 13 si sposarono il 28 agosto del 1943 con tanto di onori militari, con l'aiuto delle stupende suore stimmatine che organizzarono un eccezionale pranzo di nozze ( per l'epoca e per la situazione ) ed anche Polvani ( fratello del Polvani autoservizi ) con il suo taxi fece gratuitamente da corollario alla festa. La famiglia Solfanelli offrì loro la propria camera matrimoniale, nonostante avessero i figli Rosa, Maria, Gina, Guido, Bruna nella loro casa ( allora via Santa Maria Nuova 6 ). Dopo un aborto a seguito dello spostamento d'aria ad opera dello scoppio di una bomba che la scaraventò in un dirupo a 50 mt di distanza , domenica 4 febbraio 1945 sono nato all'ospedale Santa Margherita. Con l'8 settembre fuggifuggi generale ed ospedale deserto. Tutti all'infuori dell'imbecille di mio padre, per il suo senso di onore e di onestà, si era messo in testa di salvare l'ospedale dalle razzie tedesche. Con l'aiuto di altri due militari, deficienti come lui, requisì un casale abbandonato a Riccio e tutti i giorni faceva 2 viaggi a piedi con l'aiuto di uno o due muli od asini per trasportare tutto il materiale ospedaliero anche sotto le incursioni aeree. Prelevò un muratore della zona e fece murare tutti gli accessi. Catturato dai tedeschi come capo e minacciato di fucilazione riuscì a scappare...(....ma la racconterò un'altra volta questa storia). Il 16 agosto 1945 mio padre ha consegnato tutto allo stato italiano. Ritornato a Livorno ma con nel cuore Cortona nel 1950 ha acquistato due terreni a bobolino, subito dopo il bacchino e vi ha fatto costruire un rustico terratetto e ha dato a mezzadria (tuttadria ) il podere di sopra ai Solfanelli e quello sotto al Billino. Da allora è nato il mio immenso amore per Cortona. Tutte le estati dall'1 al 31 agosto era come rinascere o forse tornare a vivere. Rivedere Nello e Sofia e tutta la allegra brigata a cui si era aggiunta Mirella, nata dopo di me il 4 settembre 1945, Santino e Pia Capannini con Marino, Rita e Roberto, i Bucaletti Giorgio, Ivano, Iris, Brunella, Fischi, Alunni. La mattina alle 6 ero già a porta Colonia e il buongiono me lo dava sempre il babbo di Angelo Tacconi, poi Cuculi, poi Poldo la macelleria in Piazza Signorelli, Banchelli con Maria & Co . mi perdoni non cela faccio più sto piangendo e non vedo neppore cosa sto scrivendo
quello che non sai di me...nato a Cortona 1l 4 febbraio 1945 all'ospedale Santa Margherita e battezzato nella chiesa di Santa Maria Nuova, ma origine Livorno, professione agente marittimo, spedizioniere doganale, general ship chandler (deck, engine, cabine, foods, tobacco and liquors stores), forniture industriali, apertura a Livorno del primo negozio di Yacthing e motonatica (quindi fornitore dell'accademia navale e marina militare) e corriere Livorno-Firenze, inglobandomi nell'aziende create da mio padre dal periodo militare in Cortona. Nipote del M° Franco ( Francesco ) Pisano ( Berto era suo fratello ) direttore dell'orchestra RAI....canzonissima... Raffaella Carrà, Sylvie Vartan erano gli anni 60 ed abitava ancora in Viale Val Padana...poi la villa nuova a Casali di Mentana in via delle molette ( la prima era di Endrigo, la seconda era la sua, la terza Ennio Morricone e poi Ingrassia e...proprio in quella casa ho i ricordi più tristi. Ho assistito in diretta alla gestazione ed al parto della canzone Sempre scritta per Gabbriella Ferri (un anno fa circa dolcenera ci aveva richiesto attraverso la S.I.A.E. di poter apportare alcune modifiche per una sua particolare esecuzione ...concessa ed ho visto la sua esecuzione su RAI 3..veramente notevole...).Aveva creato al secondo piano un enorme studio con un piano a coda, una decina di chitarre e una enormità di colonne che partivano dal pavimento al soffitto piene di bobine e voleva che io stessi accanto a lui ascolta Umberto questa versione ti piace...senti questa...se esalto i fiati...( cosa potevo rispondergli poveruomo.. io che non so distinguere la chiave di violino da quella di basso o dell'ascensore...Erano i momenti in cui iniziavano quei maledetti dolori alla vita che venivano attribuiti ad un ernia al disco invece era...poi la morte con l'annuncio in diretta a Canzonissima del grande Corrado Mantoni piangente (noi ne eravamo già a conoscenza da più di 12 ore. Poi mia zia rimasta sola ( quando uno muore non servi più...gli amici se ne vanno amore mio...Mina chiamava ora non più, Raffaella Carrà volatilizzata e pensare che le aveva dedicato la Composizione Acquamarina sigla finale, Guido e Maurizio che Angelis che praticamente rompevano i cordoni tutti i santi giorni, l'abbiamo convinta a venire a Livorno:. Grazie alla nostra amicizia con le famiglie Ciampi gli abbiamo fatto acquistare quella del fratello Giuseppe...prossimamente altre notizie...
@@umbertobini3409 Una storia incredibile. Io amo Cortona, anche se andando in pensione, ho scelto di vivere ad Assisi. Ho tantissimi ricordi degli anni 80; quando Marina gestiva il chiosco a fianco il Santuario di Santa Margherita; e un "pazzo" che diceva di essere il custode del Castello; con cui ci litigavo (moderatamente) spesso. Strano che non abbia deciso di Vivere a Cortona. Credo sia meglio di Livorno. Per il resto, riguardo la RAI e' meglio soprassedere. Chissa' che un giorno non ci incontreremo, per raccontarci le nostre esperienze (anche se il tempo che mi resta e' poco)... Forse a Cortona od Assisi. Comunque io; visto come vanno le cose, manterro' la residenza in Irlanda; dove vivo dal 1999. Le auguro di continuare serenamente il suo cammino; insieme a chi ama e chi lo ama. Un fraterno abbraccio: Renzo * PS: Ero a Cortona 2 settimane fa per farla conoscere a dei miei amici di Parma che non c'erano mai stati. Ci tornero' presto... 🙂
non so più quante volte l'avrò visto, sia nella versione integrale che in quella ridotta e so coscientemente di farmi del male. Mio padre Giuseppe giunse a Cortona dalla stazione di Camucia a piedi a mezzogiorno dell'8 gennaio 1941. Stremato, affamato e con pochi spiccioli in tasca, in quella che sarebbe stata poi piazza della Repubblica, dal Molesini comprò una piccia di pane da un Kg. che andò a divorare seduto sugli scalini del Signorelli. Destinazione 7° Sanità Le Contesse dei padri Redentoristi e delle suore Stimmatine. Stimato ed apprezzato per le sue conoscenze contabili, era diplomato spedizioniere doganale dal 1936, prese, in pratica, su di se tutta la gestione. Nell'agosto del 1943, preoccupato per i continui bombardamenti su Livorno, si fece raggiugere dalla fidanzata, poi mia madre, avvalendosi dell'art. 13 si sposarono il 28 agosto del 1943 con tanto di onori militari, con l'aiuto delle stupende suore stimmatine che organizzarono un eccezionale pranzo di nozze ( per l'epoca e per la situazione ) ed anche Polvani ( fratello del Polvani autoservizi ) con il suo taxi fece gratuitamente da corollario alla festa. La famiglia Solfanelli offrì loro la propria camera matrimoniale, nonostante avessero i figli Rosa, Maria, Gina, Guido, Bruna nella loro casa ( allora via Santa Maria Nuova 6 ). Dopo un aborto a seguito dello spostamento d'aria ad opera dello scoppio di una bomba che la scaraventò in un dirupo a 50 mt di distanza , domenica 4 febbraio 1945 sono nato all'ospedale Santa Margherita. Con l'8 settembre fuggifuggi generale ed ospedale deserto. Tutti all'infuori dell'imbecille di mio padre, per il suo senso di onore e di onestà, si era messo in testa di salvare l'ospedale dalle razzie tedesche. Con l'aiuto di altri due militari, deficienti come lui, requisì un casale abbandonato a Riccio e tutti i giorni faceva 2 viaggi a piedi con l'aiuto di uno o due muli od asini per trasportare tutto il materiale ospedaliero anche sotto le incursioni aeree. Prelevò un muratore della zona e fece murare tutti gli accessi. Catturato dai tedeschi come capo e minacciato di fucilazione riuscì a scappare...(....ma la racconterò un'altra volta questa storia). Il 16 agosto 1945 mio padre ha consegnato tutto allo stato italiano. Ritornato a Livorno ma con nel cuore Cortona nel 1950 ha acquistato due terreni a bobolino, subito dopo il bacchino e vi ha fatto costruire un rustico terratetto e ha dato a mezzadria (tuttadria ) il podere di sopra ai Solfanelli e quello sotto al Billino. Da allora è nato il mio immenso amore per Cortona. Tutte le estati dall'1 al 31 agosto era come rinascere o forse tornare a vivere. Rivedere Nello e Sofia e tutta la allegra brigata a cui si era aggiunta Mirella, nata dopo di me il 4 settembre 1945, Santino e Pia Capannini con Marino, Rita e Roberto, i Bucaletti Giorgio, Ivano, Iris, Brunella, Fischi, Alunni. La mattina alle 6 ero già a porta Colonia e il buongiono me lo dava sempre il babbo di Angelo Tacconi, poi Cuculi, poi Poldo la macelleria in Piazza Signorelli, Banchelli con Maria & Co . mi perdoni non cela faccio più sto piangendo e non vedo neppore cosa sto scrivendo
quello che non sai di me...nato a Cortona 1l 4 febbraio 1945 all'ospedale Santa Margherita e battezzato nella chiesa di Santa Maria Nuova, ma origine Livorno, professione agente marittimo, spedizioniere doganale, general ship chandler (deck, engine, cabine, foods, tobacco and liquors stores), forniture industriali, apertura a Livorno del primo negozio di Yacthing e motonatica (quindi fornitore dell'accademia navale e marina militare) e corriere Livorno-Firenze, inglobandomi nell'aziende create da mio padre dal periodo militare in Cortona. Nipote del M° Franco ( Francesco ) Pisano ( Berto era suo fratello ) direttore dell'orchestra RAI....canzonissima... Raffaella Carrà, Sylvie Vartan erano gli anni 60 ed abitava ancora in Viale Val Padana...poi la villa nuova a Casali di Mentana in via delle molette ( la prima era di Endrigo, la seconda era la sua, la terza Ennio Morricone e poi Ingrassia e...proprio in quella casa ho i ricordi più tristi. Ho assistito in diretta alla gestazione ed al parto della canzone Sempre scritta per Gabbriella Ferri (un anno fa circa dolcenera ci aveva richiesto attraverso la S.I.A.E. di poter apportare alcune modifiche per una sua particolare esecuzione ...concessa ed ho visto la sua esecuzione su RAI 3..veramente notevole...).Aveva creato al secondo piano un enorme studio con un piano a coda, una decina di chitarre e una enormità di colonne che partivano dal pavimento al soffitto piene di bobine e voleva che io stessi accanto a lui ascolta Umberto questa versione ti piace...senti questa...se esalto i fiati...( cosa potevo rispondergli poveruomo.. io che non so distinguere la chiave di violino da quella di basso o dell'ascensore...Erano i momenti in cui iniziavano quei maledetti dolori alla vita che venivano attribuiti ad un ernia al disco invece era...poi la morte con l'annuncio in diretta a Canzonissima del grande Corrado Mantoni piangente (noi ne eravamo già a conoscenza da più di 12 ore. Poi mia zia rimasta sola ( quando uno muore non servi più...gli amici se ne vanno amore mio...Mina chiamava ora non più, Raffaella Carrà volatilizzata e pensare che le aveva dedicato la Composizione Acquamarina sigla finale, Guido e Maurizio che Angelis che praticamente rompevano i cordoni tutti i santi giorni, l'abbiamo convinta a venire a Livorno:. Grazie alla nostra amicizia con le famiglie Ciampi gli abbiamo fatto acquistare quella del fratello Giuseppe...prossimamente altre notizie...
@@umbertobini3409 Una storia incredibile. Io amo Cortona, anche se andando in pensione, ho scelto di vivere ad Assisi. Ho tantissimi ricordi degli anni 80; quando Marina gestiva il chiosco a fianco il Santuario di Santa Margherita; e un "pazzo" che diceva di essere il custode del Castello; con cui ci litigavo (moderatamente) spesso. Strano che non abbia deciso di Vivere a Cortona. Credo sia meglio di Livorno. Per il resto, riguardo la RAI e' meglio soprassedere. Chissa' che un giorno non ci incontreremo, per raccontarci le nostre esperienze (anche se il tempo che mi resta e' poco)... Forse a Cortona od Assisi.
Comunque io; visto come vanno le cose, manterro' la residenza in Irlanda; dove vivo dal 1999. Le auguro di continuare serenamente il suo cammino; insieme a chi ama e chi lo ama. Un fraterno abbraccio:
Renzo *
PS: Ero a Cortona 2 settimane fa per farla conoscere a dei miei amici di Parma che non c'erano mai stati. Ci tornero' presto... 🙂
Grazie per aver caricato il video integrale! Su RUclips era presente una versione rimontata e più breve...
Grazie, non è stata proprio una passeggiata ma alla fine almeno abbiamo tutto il filmato.