[Podcast

GRATIS, per TE: bit.ly/3DpsWca
Ci sono pochi dubbi sul fatto che la borsa USA sia sopravvalutata. Ma vendere tutto e aspettare un crollo che potrebbe non arrivare o arrivare tra parecchio non è la soluzione.
In definitiva il futuro è ignoto per tutti. Tuttavia ci sono alcune cose che puoi fare per migliorare oggi il rendimento del tuo portafoglio proteggendoti dal rischio di una correzione a stelle e strisce.
RESTA SEMPRE AGGIORNATO
- Iscriviti al canale RUclips: bit.ly/3vzNnzI
- Segui tutti gli altri episodi del podcast: bit.ly/3p0C9Ba
- Visita il Blog di Segreti Bancari bit.ly/3gbE7MU
- Scopri INVESTO, la nostra newsletter settimanale premium bit.ly/3mMhXCi
SOLUZIONI PER INVESTIRE
- Investi con il nostro aiuto: bit.ly/3DpsWca
- Impara ad investire in autonomia: bit.ly/3wTy5qx

[@Risparmio-Investo-Autoproduco]

Se crolla l'azionario si guadagna su altre asset class e poi si ribilancia.
E in più si crea un'occasione per acquistare azionario a sconto.
Se non crolla e continua a salire? Va bene ugualmente, si continua a guadagnare sull'azionario.
Ogni previsione è inutile se si adottano approcci lazy che portano risultato nei vari contesti.
Ma molti credono di poter prevedere gli scenari: tassi al ribasso, inflazione in calo, crolli dei mercati etc.
Poi passano un paio di anni e su quelle previsioni ci facciamo sempre ottime risate.
E non imparano nulla da ciò, giustificano l'errore a posteriori e continuno a fare previsioni, ovviamente errate o casuali

[@gugli_elmo]

Buongiorno Giacomo,
negli US si può diversificare con le MidCap. Si parla sempre di small cap, ma queste ultime campionano solo pochi titoli di media capitalizzazione. C'è un ottimo prodotto della SPDR

[@Sergio-76]

Buonasera dott. Saver spesso lei parla degli ottimi rendimenti dei Portafogli proposti da Segreti Bancari. È possibile trovare sul vostro sito i rendimenti degli ultimi anni di tali portafogli?

[@Leo-wo9pb]

Domanda da non fare mai a nessuno.😅

[@Sergio-76]

@@Leo-wo9pb tanto non rispondono, che rabbia...

[@AlessandroBottoni]

Bel video. Grazie dei suggerimenti. Per quanto mi riguarda, continuerò diligentemente a fare i miei acquisti (sia legati al mercato USA che esterni ad esso) e continuerò diligentemente a diversificare tra alcune asset class (solo azioni ed obbligazioni, in realtà...) e speriamo che Iddio ce la mandi buona...

[@tensore100]

Ciao Giacomo, hai detto “si fidano di noi” riferito ai vostri clienti, io direi piu che sposano la vostra filosofia di investimento 😊

[@LevelCrossing89]

Ciao Giacomo, ottimo video! La parola d' ordine è sempre quella: diversificazione (ponderata tra le varie asset class, ben inteso) :)

[@goodgain83]

Sempre un grande

[@segretibancari]

Grazie!!

[@robertocortesi4236]

il valore nominale delle azioni per i titoli quotati in borsa esiste ancora, ma ha un'importanza minore rispetto al passato.
È una cifra stampata sul certificato azionario che rappresenta una frazione del capitale sociale della società.
Indica quanto ciascun azionista ha conferito all'origine per costituire il capitale.
È un valore fisso e stabilito nello statuto societario, salvo modifiche deliberate.
Il valore nominale era rilevante perché:
Era vicino al prezzo di emissione dell'azione.
Permetteva di calcolare i dividendi e il valore di rimborso in caso di liquidazione.
Era utilizzato per determinare i diritti di voto in assemblea (maggioranza per valore nominale).
Oggi:
Il valore nominale ha minor importanza perché:
Il prezzo di emissione è spesso superiore al valore nominale (sovrapprezzo).
I dividendi sono spesso calcolati in base al numero di azioni possedute, non al valore nominale.
Il diritto di voto è solitamente uguale per tutte le azioni, indipendentemente dal valore nominale.
Rilevanza per operazioni straordinarie:
Aumenti di capitale, scissioni, fusioni, ecc.
Possono richiedere un rapporto minimo tra valore nominale e patrimonio netto.
Parametro per calcoli:
Utili per analisi finanziarie avanzate.
Il valore nominale rimane un dato contabile, ma non è un indicatore diretto del valore reale dell'azione.
Il prezzo di mercato, influenzato da domanda e offerta, è molto più importante per gli investitori.

[@robertocortesi4236]

Per difendersi ci sono le put ma hanno in genere vari problemi : relativi al timing (dovresti averla in portafoglio appena un po' prima che inizi il crollo o il ritracciamento ; costano e quindi se non si verifica l'evento hai pagato sostanzialmente una assicurazione ; hanno un decadimento del valore legato al tempo assieme alla durata prevista della data (meglio dell'intervallo temporale in cui si prevede che vi sia il crash) ; devi determinare il livello dell'indice più consono , da cui vuoi cominciati a difendere (in qualche modo devi capire quanto probabile e quanto profondo e che velocità avrà il crash che ci si aspetta.
Per quanto riguarda il Vix od un etf sul Vix c'e' da dire che si tratta di una copertura diversa , ha una dinamica diversa sia di recupero del valore in caso di crash , sia nel caso che si detenga nel portafoglio una certa quantità di quote per "anestetizzare" il possibile crollo dovuto ad un aumento improvviso di VOLATILITA' , e qui per me è molto difficile capire la quantità che da detenere per hedgiare in tutto e/o in parte il possibile crollo previsto .
Comunque , Voi bravi ad avere suonato l'allarme "Uragano" : uomo avvisato mezzo salvato e/o medicato .

[@andreazani6397]

ma nei 5 titoli principali c'è Netflix e non Microsoft?

[@segretibancari]

Ci sono entrambe :)

[@claudiospada86]

Diversificare all'infinito, alla fine , porta ad un appiattimento del ritorno. Tanto vale buttarsi in BTp o affitti :)

[@DarioSaccone]

Ciaoo, ma a sto punto secondo te ha senso tenere nasdaq/s&p per l'america e poi direttamente una percentuale su emergenti oppure per contrappesare l'america metto un msci world (che però ha già troppa america quindi meh). Io avevo pensato di inserire oltre a nasdaq un emerging markets ex-china + un etf su giappone che è considerato naturalmente sviluppato; così andrei dunque ad "escludere" buona parte dell'europa (dato che tanto l'europa dipende molto dall'america) e la cina che veramente non mi dice niente.

[@francescof.7023]

VWCE senza tanti costi e pippe mentali

[@simoneorecchioni7352]

Il mercato è stato sempre trascinato dal 3% dei titoli ed è chiaro che la media non può essere la stessa di quando a trascinare l'S&P500 erano i petroliferi o la Coca cola

[@angeloalfano513]

Ti scusiamo..... 🙂

[@drosottera8741]

Io ho messo degli stop loss intorno a -10% e sotto il supporto per tutti i titoli azionari.

[@MrPeul77]

Quello è il sistema giusto per perdere soldi, un - 10 % è perfettamente normale nell azionario poi può fare un +20 % ma tu ormai hai venduto...

[@Sergio-76]

Concordo

[@drosottera8741]

@@MrPeul77 il tuo ragionamento va bene in generale ma se ora stiamo dicendo che bisogna stare attenti perché il mercato è diventato troppo caro e ci si aspetta una correzione a breve o meno, tu cosa faresti per proteggere i profitti acquisiti?

[@AlessandroBottoni]

Se i tuoi titoli stanno già guadagnando più del 10%, può essere un modo per proteggere i profitti già maturati. È una cosa che faccio anch'io. Se non è questa la situazione, tieni presente che molte azioni possono avere oscillazioni del 20% o del 30% che sono del tutto naturali. Il 10% potrebbe essere poco in questo caso. Più precisamente, ci sono studi che sembrano dimostrare che la soglia di stop loss più adatta per una strategia sul lungo periodo sia del 15% - 20% . In ogni caso, tieni presente che alcune piattaforme (come Directa) permettono di usare anche dei "Trailing Stop Loss" o "Stop Loss ad Inseguimento", cioè degli Stop Loss che "inseguono" l'andamento verso l'alto dei prezzi ed entrano in funzione solo quando i prezzi diminuiscono dello X% rispetto all'ultimo massimo registrato. Personalmente, li trovo una soluzione molto elegante e molto efficace.