Boicottando lo sciopero Rai si è passato il segno

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  • Опубликовано: 8 июн 2024
  • “Boicottando lo sciopero dei giornalisti Rai si è passato il segno soprattutto perché era una protesta indetta non contro la lottizzazione, ma per il diritto all’informazione, sia per i giornalisti ma, soprattutto, per i telespettatori". Giovanni Valentini, editorialista del Fatto Quotidiano, commenta il primo giorno di sciopero dei giornalisti Rai, lunedì 6 maggio, nel pacchetto di cinque giorni proclamato dal principale sindacato Rai, l’Usigrai.
    Ma il nuovo sindacato di destra (UniRai) ha chiesto ai suoi iscritti di lavorare “a tutti i costi”. Tg1 e Tg2 sono andati in onda nonostante lo sciopero, con edizioni ridotte, grazie ad alcuni giornalisti che hanno
    deciso di non prendere parte allo sciopero.
    “Sono dei “crumiri” perché hanno deliberatamente boicottato lo sciopero dei colleghi", dice Valentini. "Ognuno può scegliere se partecipare o meno alla protesta, senza però effettuare cambi turno o rientrare dal giorno libero di proposito per non creare disagio all’azienda. Un’azione che contrasta il principio base degli scioperi”.
    Intanto i tg Rai perdono sempre più telespettatori, secondo gli ultimi dati Agcom nell’ultimo anno hanno smesso di guardare i tg circa 830mila telespettatori: “Un dato allarmante che dovrebbe far riflettere alla luce del grande tema che è il canone”. A questo proposito, Valentini propone un
    “canone sociale” che possa essere calibrato in base al reddito familiare: “E’
    ingiusto che un imprenditore paghi quando un operaio precario”.
    #sciopero #rai #usigrai

Комментарии • 34

  • @marisaderogatis9562
    @marisaderogatis9562 Месяц назад +13

    rinuncio ai notiziario della rai/TV...mi informo in altro modo

  • @salvatoreolia-kr1us
    @salvatoreolia-kr1us Месяц назад +4

    C'è anche il diritto di non sentire balle e in questo nessuno può insegnare un bel niente

  • @Fighterbm
    @Fighterbm Месяц назад +3

    Il canone glielo devono pagare i tanti tifosi e adepti che vogliono sorbirsi la propaganda di governo,non tutti i cittadini. In un paese serio già da tempo si sarebbe fatta una bella riforma per liberare sta azienda dal controllo politico,anzichè renderla un baraccone al servizio di questo o quel governo perdendo anche competitività in un mercato dove finalmente c'è una certa concorrenza.

  • @ivanabaldinelli3709
    @ivanabaldinelli3709 Месяц назад +9

    Ma ci sta ancora qualcuno che ascolta l'informazione in Rai senza farsi grasse risate? Sono anni ormai che mi informo altrove.
    Neanche i varietà guardo più.

    • @anagiorgino7220
      @anagiorgino7220 Месяц назад

      Purtroppo sì. Soprattutto persone tendenzialmente più anziane ... che costituiscono la maggioranza nella popolazione. Fai tu ...

  • @user-pj8oq9db6x
    @user-pj8oq9db6x Месяц назад +12

    Ma quanti sono i cervelli pensanti che credono all'informazione Rai?

    • @irenemessina8843
      @irenemessina8843 Месяц назад

      Purtroppo i tanti cervelli non pensanti, per lo
      Più profondamente ignoranti.

  • @licia3040
    @licia3040 Месяц назад +4

    il dialogo è tagliato

  • @user-tg6im5fi7s
    @user-tg6im5fi7s Месяц назад +7

    Il comunicato dell'azienda ha il sapore di una velina governativa.

  • @annamariavalcella5152
    @annamariavalcella5152 Месяц назад +3

    Ad esempio dal 24 febbraio 2022 Radio1, con Zanchini che io seguivo da sempre, ha messo in testa l'elmetto. Con lui anche il programma della sera. Per non parlare dei giornal....oni. Tanto è vero che perfino Rampini, ne ho sentito parlare a PP di Radio3, ha dichiarato di doversi scusare addirittura con Orsini, per non aver condiviso l'allarme che le forze in campo in Ucraina sarebbero state talmente diverse che non poteva accadere altro di quello che sta accadendo oggi. I giovani ucraini ringraziano!

    • @mimmolico8870
      @mimmolico8870 Месяц назад +1

      Anche io seguivo Zanchini con piacere, e non lo tollero più. Del clown con le bretelle rosse preferisco proprio non parlarne, sappiamo chi è.

  • @scartabagat6274
    @scartabagat6274 29 дней назад +1

    Dove erano questi sedicenti professionisti rai che oggi scioperano per la libertà di informazione negli anni scorsi quando la libertà l'informazione era completamente sparita dalla rai, dove avere una opinione diversa significava perdere il lavoro. Vergognatevi.

  • @cristinaciuffardi2250
    @cristinaciuffardi2250 26 дней назад

    Sono completamente d'accordo! Persona intelligente. " Atteggiamento gravissimo....non si guarda all'oggetto dello sciopero..."
    In pratica si spostano sempre il problema e le motivazioni per inquinare il tutto.
    Bravo...."ritengo deplorevole...." ecc ecc
    Bravo! e grazie

  • @cristinaciuffardi2250
    @cristinaciuffardi2250 26 дней назад

    ....ero portavoce dell' anti-trust e declinai...un uomo di spessore! Canone nella bolletta....siamo fuori.

  • @ariannacontinisio1398
    @ariannacontinisio1398 Месяц назад +1

    Rai deve essere chiusa

  • @lorettacitarei6622
    @lorettacitarei6622 29 дней назад

    Si hanno passato il segno

  • @carloartaz
    @carloartaz Месяц назад

    Nei servizi pubblici non bisogna scioperare,ma trattare.Nel caso RAI per ridurre le prebende esorbitanti per quasi tutti 😂

  • @jaimeschoijit4411
    @jaimeschoijit4411 Месяц назад

    Purtroppo non tutti i giornalisti sono dei cinque stelle come Lei. Non c'e nessuna violazione. I cinque stelle già hanno la sette.

    • @mimmolico8870
      @mimmolico8870 Месяц назад +1

      Mi hai dato una notizia, grazie. Mentana è dei cinquestelle. Cairo è dei cinquestelle. Così Formigli e Floris e quel pupazzo di Parenzo. Ok. Bravo.

  • @alfiomancini7021
    @alfiomancini7021 Месяц назад

    Il dr Valentini è troppo diplomatico con i "giornalisti"????..rai. personalmente li ho sempre ritenuti sponsorizzati e timorosi di perdere i privilegi così ingiustamente conquistati.

  • @jaimeschoijit4411
    @jaimeschoijit4411 Месяц назад +2

    Per Valentini, Orsini, Di Battisti e tutta la sua compagine sono giornalisti non è propaganda. State Zitti prima di parlare di libertà di stampa