Ida Magli - intervista

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  • Опубликовано: 12 сен 2024
  • Nell'ambito del programma radiofonico Lo Specchio del Cielo trasmesso da RadioDue il 22 febbraio 1987, Leopoldo Antinozzi intervista Ida Magli, antropologa oggi di fama internazionale che tocca alcune delle sue tematiche consuete e si apre ad alcune confessioni personali.
    Per ulteriori informazioni si veda www.leopoldoant...

Комментарии • 6

  • @MsDonato54
    @MsDonato54 8 лет назад +23

    Oggi è morta la grande Ida Magli e dico subito che a me ha colpito più la scomparsa di questi che il vezzeggiato Umberto Eco, un uomo coccolato dalla sinistra che nella vita non ha mai espresso un pensiero coraggioso che andasse controcorrente. Invece Ida Magli ha consumato la sua vita e la sua cultura all’insegna sempre di posizioni coraggiose che alla putrida sinistra non sono mai andate giù.Troppo presi invece a magnificare il loro Umberto, ad ascoltare le maleodoranti enunciazioni, le melense tesi estrapolate dagli scritti dei giganti della letteratura antica e moderna, o le conturbanti tesi così finemente elaborate per conquistare solo consensi, particolarmente da quella caterva infida di intellettuali soldatini, pronti sempre ad innalzarlo grazie a quel pensiero unico dell'egemonia culturale che lo ha accolto nella mente e lì è rimasto fino a oggi e chissà per quanti anni ancora, visti i resoconti delle recensioni e testimonianze estese all’ennesima potenza a favore della sua indiscutibile figura culturale. Ida Magli a mia sorpresa ho saputo che era anche diplomata in pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia, ma con poca sorpresa so anche che i media l’avevano spesso osteggiata per le sue intrepidi idee senz’altro coraggiose e sostenuta solo da una sparuta minoranza di intellettuali che sapendo bene lo scotto che avrebbero pagato se l’avessero troppo sostenuta, particolarmente davanti alle telecamere di quella Rai, si sono tirati sempre un po' indietro, ad eccezione di alcuni, come me se avessi avuto il modo di farlo. Una Rai per altro costosissima e piena di malfattori, codardi, leccaculisti e insignificanti menti troppo insozzate. Il suo roboante pensiero in un mondo di merda come questo non ebbe spazio, questo capace oltremodo di tarpargli solo le ali. La grande Ida Magli è da annoverare tra le vittime più illustri dei massacratori delle verità. Mentre il romanziere e semiotico Umberto Eco si è tanto sollazzato e allenato con una cultura anche codarda, non che non fosse importante, ma era intrisa di idelogia a volte anche becera, ma gli veniva tutto perdonato perché veniva esplicitata alla perfezione a tal punto da mettere d’accordo tutti quelli che non volevano essere smascherati dalle verità che loro avevano contrubuito a celare. Eco il quasi demiurgo, non ha mai fatto una dura critica sulle origini ideologiche del terrorismo islamico, in merito non ha scritto nemmeno un trattato sulla figura di Maometto o di Allah; non ha mai scritto un solo libricino che trattasse questa Europa sempre più secolarizzata per fare spazio all’espansionismo islamico, partendo anche dal settimo secolo. Umberto Eco invece ha solo paragonato l’isis ad un nuovo nazismo, e guarda caso non ad un nuovo comunismo che nel mondo perpetrò e sta facendo ancora, dieci venti volte più morti del nazismo. Con queste espressioni si evince e si fortifica quella sua sporca ideologia comunista, fautrice anche del suo successo letterario che lo ha sempre contraddistinto. Figuriamoci se le stesse cose le avesse scritte uno di destra, forse starei qui a parlare di un fantasma. Lui, Eco, invece per rimanere incollato a quel mezzo mondo rosso, “infartuato” nella mente, ha preferito attaccare congenialmente Berlusoconi e non Prodi, attaccare i cristiani e quasi mai l’Islam; forse perché aveva paura che potessero andare a scovarlo per tranciargli la testa. Su Berlusconi non si risparmiò di scaricargli addosso incomprensibili e ingiuste offese per rincuorare significativamente i suoi amici quelli che da ieri stanno passando in rassegna la sua dipartita glorificandolo con genuflessioni con aggettivi superlativi circa per quella sua sua cultura caratterizzata e compromessa anche da opere forse anche discutibili ma spesso poco pragmatiche per il nostro infernale quotidiano, se non solo quello che i suoi lettori volessero leggere e sentire. Per farla breve dirò ancora che Eco promuoveva il multiculturalismo; diceva che Mare Nostrum doveva andare avanti; non ha mai condannato la cattiva politica, particolarmente quella decretata dai suoi accoliti; ha detto che il cristianesimo in quanto a violenza non fu meno di quella dell’isis. Non ha detto nemmeno che le Crociate a scatenarle furono gli islamici che depredarono il Santo Sepolcro e per evitare che cadesse in mano ai turchi, così, Goffredo di Buglione nel 1096 dovette fronteggiare il poderoso primo Islam. Infatti, la prima Crociata capitana da Buglione fu vinta mentre in tutte le altre fuoreggiò l’Islam con laghi di sangue nella maggior parte di cristiani i cui corpi vennero squoiati vivi. Lo stesso scenario di oggi da parte di tutti i terroristi che uccidono in nome di Allah, e che accadrà in Europa fra meno di un paio di decenni. La grande Ida magli ha speso un’intera vita su queste cose alla quale non fu data nessuna voce di sostegno, da parte sempre di quella Rai incessata di cessi quasi tutti di sinistra. Mentre l’osannato Eco, avendo fatto ricadere le colpe sugli occidentali giustificando la ferocia dei figli di Allah, il suo funerale sarà intonato anche da una sezione di trombe, mentre per la grande e coraggiosa Ida, il suo funerale verrà celebrato da pochi intimi. Non finsce qui. Ida Magli è un’inestimabile e coraggiosa scrittrice della nostra cultura che ebbe in tutta la sua vita sempre il coraggio di andare contro corrente, toccando problematiche poco condivisibili dai buonisti, gli infetti della terra che per ironia della sorte vedevano la Magli come un untore da tenere lontana, vista come una scrittrice pericolosa. La Magli scelse di farsi scaraventare anche nell’oblio in nome della sua onestà intellettuale oggi quasi rara, volta ai grandi drammi, soprattutto di questo terzo millennio, pur cosciente dello scotto che avrebbe pagato ha continuato imperterrita a toccare con la sua penna incontaminata l’ineluttabile presenza dell’Islam che dopo 1300 anni sono riusciti a prendersi l’Europa. Infatti oggi della morte della Magli, i Tg non le hanno riservato nulla in confronto agli elogi stratosferici che ancora adesso tutte le reti Rai da ieri stanno facendo. Lo stuolo mossosi per Eco è gigantesco come fu gigantesca la sua scrittura quasi neutra che colpiva nel gruppo e mai ai singoli se non solo pochi, come Berlusconi che tanto odiava e dell’invidia che nutriva anche su Mike Bongiorno che lo volle far passare come un ignorante senza vergogna. Certo, avrebbe voluto disintegrarlo, ma preferì sempre congenialmente non affliggergli la sua intelligenza forbita fino in fondo perché avrebbe scatenato il malcontento di tanti suoi lettori e quelli che erano affezionati al presentatore Bongiorno. Mentre scrivo, adesso sulla Rai inneggiano il romanziere Eco, della coraggiosissima e sincera Magli manco l’ombra. Eco dedicò un'intera vita a leggere libri antichi e moderni, ma questo non lo riscatta abbastanza da meritare il mio rispetto. Dalla mia umile figura di uomo ignorante, ripeto che Eco è stato un uomo ideologizzato e questo gli ha permesso di morire sereno e coccolato da tutta l'intellighenzia della sinistra comunista che lo ha sempre osannato e che ancora oggi chi lo ha collocato ulteriormente sul più alto piedistallo della cultura italiana e sfrontatamente anche nel mondo. A farlo sono sempre gli stessi che hanno in pugno il potere mediatico, molti purtroppo facenti parte anche delle reti Mediaset che Berlusconi è stato costretto a cedere per non rimanere sguarnito dai falsi cantori di sinistra, mentre quelli di Destra hanno avuto un solo luogo in cui morire: l’oblio. Mi prendo tutte le responsabilità di quello che dirò: Umberto Eco è stato anche un intellettuale intasato di libri, dai quali ha saputo abilmente strapparne il costrutto per poi elaborarlo con gli strumenti della sua cultura sempre estrapolata dalle opere dei grandi e geniali pensatori del passato e del trapassato remoto. Attorno a lui, in base alla sua sporca ideologia di sinistra, in tutta la sua vita a sostenerlo ha avuto l'immane coro di tutta l'intellighenzia dei comunisti di sinistra. Al suo funerale si vedranno i loschi figuri del momento quelli che portano lo scettro della menzogna ravvivandola sempre più, affinché terranno legate mani e piedi le verità. Un saluto di cuore alla grande Ida Magli.

  • @cesarelodolini8872
    @cesarelodolini8872 4 года назад +5

    La chiarezza musicale dell'Intervistata contro l'involuzione frastornante dell'intervistatore che intervista se stesso, prendendo la Magli quasi a pretesto.

  • @martinabanchetti8258
    @martinabanchetti8258 Год назад +3

    Ma a un uomo avrebbe mai fatto domande sul desiderio di essere semplice?

  • @1967born
    @1967born 9 лет назад +1

    La domanda finale è un po' alla Marzullo.