Carlo Sini - Il sapere e l'ignoto - Lez. 7 - @Filosofia e Metodo

Поделиться
HTML-код
  • Опубликовано: 26 авг 2024
  • Carlo Sini - Il sapere e l'ignoto - Lez. 7 - @Filosofia e Metodo
    Autore: Carlo Sini
    Progetto ed Esecuzione: Andrea Cavaggioni e Carlo Cantaluppi

Комментарии • 4

  • @ermannovergani3574
    @ermannovergani3574 9 лет назад

    Grazie a queste preziosissime considerazioni circa la relazione sapere-ignoto, mi pare che emerga in tutta la propria significatività la centralità dell'acquisizione della consapevolezza circa la nostra condizione tale per cui accade che ci si diano continuamente nuove aperture di senso.
    Il desiderio di "riempimento" dell'ignoto, generato da ogni nuova acquisizione del sapere, ci spinge a rinnovare "la domanda" proprio perché non facciamo mai esperienza di un possesso "assoluto" del sapere, come del resto, non possiamo mai giungere al possesso assoluto di ogni manifestazione, compresa quella particolare manifestazione che noi stessi siamo.
    Qui mi sto riferendo in particolare alla figura dell'assoluto come analoga alla figura dell'eterno: mi pare che si possa dire che ogni senso e ogni apertura di senso possono darsi proprio perché non coincidiamo mai né con l'assoluto, né con l'eterno, ma già da sempre siamo piuttosto nella condizione di essere-per-la-morte e dunque il nostro desiderio di sapere è quel "fuoco" eracliteo che è tenuto vivo dal desiderio sempre rinnovato dal riprodursi dell'evento che, del tutto imprevedibilmente, costituisce la condizione a partire dalla quale possono scaturire significati sensati, in quanto inscritti in quei particolari orizzonti di senso che, di volta in volta, i saperi frequentano, seppure nell'inconsapevolezza dell'evento che ne costituisce la condizione "trascendentale" di possibilità.

  • @giulioferrari8486
    @giulioferrari8486 8 лет назад +1

    Grazie infinite Professore

  • @MrWorldpress
    @MrWorldpress 9 лет назад

    Il sapere non potrebbe essere il continuo assimilare e definire la verità? Per verità intendo quella parte della verità antropologica costituitasi con l'avvento della scrittura ed il suo utilizzo come mezzo per definire le cose. Processo, questo, che chiaramente non coglie tutta la verità nel suo insieme. Come scrive Heidegger, l'esserci è continuamente nella verità è nella non-verità. L'ambito in cui agisce il sapere in questa ottica sarebbe quello della verità e non della non-verità (l'ignoto, il non pensato).

  • @12345paolino
    @12345paolino 9 лет назад

    Il sapere innesca il desiderio di sapere.