Ewiva: come cambia la ricarica? Come sarà in futuro? -

Tra i player della ricarica pubblica ultra-veloce c’è anche Ewiva. Si tratta di una joint venture tra Enel X Way e Volkswagen che nasce nel 2021 proprio con il fine di creare la più grande infrastruttura ultrafast in Italia e di accelerare così l’adozione della mobilità elettrica nel nostro Paese.
Agli Electric Days 2023 Luigi Antonio Poggi, Head of Marketing & Sales, Strategy, Communications di Ewiva, parla di obiettivi e di strategia, affermando prima di tutto che la società ha intenzione di installare 3.000 punti di ricarica nel nostro Paese entro il 2025. Per raggiungere il target prefissato, Ewiva chiuderà l’anno avendo installato colonnine in 500 diverse sedi che sono state scelte con grande attenzione.
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[@thedrivingfjona]

Che bello poter condurre queste interviste :)

[@111th]

Bellissima idea di video e molto interessante davvero. Bello il tema dello scambio di energia e della rete capillare. Da utilizzatore devo dire che nei paesini ancora non è facile trovare punti accessibili con facilità e semplicità, ma bisogna sempre fare il conto con la meta ed è lì che bisogna ritrovare la corrente. Complimenti davvero per il video.

[@Giuseppe1998]

Sono previste anche sulla Salerno‐Reggio Calabria?

[@enniogreco8914]

Ci sono già poco fuori

[@enricocristoffanini643]

Forse io sono duro a capire ma non mi è chiaro come in una città come Genova dove l'elettrico è spesso messo in difficoltà e ci sono pochissimi parcheggi privati (io lo posseggo) ci potrà essere un interscambio di energia che abbia un minimo di convenienza per la massa degli utenti privati?

[@lucacorbylc]

Cavolo che Figataaaaa...Contaminazione dei saperi ..Circolare. Lineare..Risultati addirittura soddisfacenti.
Che gran Paroloni ... Si è aperto un mondo.. Ma uno Chef.??

[@fralesyt]

Ho seguito con piacere tutto il video.
Ci sono però degli aspetti, nell'intervista, che non sono stati bene approfonditi, almeno a mio parere.
Ewiva è una joint-venture tra Enel e Volkswagen..le colonnine EnelX rimarranno, oppure verrano rinominate?
Ho già verificato che, in presenza di più colonnine in una stazione, se più auto ricaricano, la potenza disponibile per ciascuna auto può anche dimezzarsi, con buona pace dei tempi brevi di ricarica in DC. Quindi ... 350kw? Forse se l'auto che ricarica è una sola, senza dfimenticare che, ad esempio, una ID3 ricarica a 150Kwh.
E' stato detto che in Italia, rispetto ad altri paesi europei, ci sono più colonnine per singola auto...ne prendo atto. Tuttavia, per fare rifornimento di benzina, al distributore self, ci vogliono, cronometrati, 2 minuti e 7 secondi, dal momento in cui scendo dall'auto al momento in cui riaccendo l'auto. Per ricaricare l'auto elettrica occorre fare manovra per portare il bocchettone alla colonnina, attivare la colonnina, agganciare il connettore, e poi attendere che la colonnina stessa attivi la ricarica. Quindi attendere, nella migliore delle ipotesi, tempi che vanno dai trenta ai quarantacinque minuti in modalità DC. E' ovvio che, in questo caso, le colonnine rimangono comunque insufficienti. Inoltre, negli altri paesi europei, gran parte degli automobilisti con auto elettrica ricaricano a casa e hanno contratti ben superiori ai nostri miseri 3Kw. Infatti hanno tutti pompe di calore, piastre a induzione ed ogni altro elettrodomestico. Pagano l'energia molto meno di noi italiani.
Un esempio. Qui a Palermo gran parte della popolazione non dispone di garage o parcheggio privato e non ha nemmeno colonnine pubbliche a portata di mano. Ecco il caso in cui, prevedere la ricarica notturna, è quasi impossibile. Non dimentichiamo infatti che, dopo sessanta minuti dal completamento della ricarica scatta la penale.
Io, ad esempio, devo lasciare l'auto a circa cinquecento metri di distanza da casa, tornare a casa a piedi (circa 15 minuti), poi guardare in app lo stato di ricarica e, prima del completamento, rifare la strada al contrario per recuperare l'auto, magari di notte. Non mi sembra una bella vita.
Quindi, ben vengano le colonnine DC o HPC, magari distribuite meglio di quanto fatto finora, anche nella mia città, spero.
Ultima considerazione...il costo dell'auto (affrontato anche quello, ma non approfondito).
E' vero che ci sono auto elettriche che costano 25mila euro, ma sono davvero spartane e con bassa autonomia, Per acquistare un'auto media, senza rottamazione e/o incentivi, ci vogliono 41mila euro. Sono davvero tanti, anche con tutte le formule di acquisto agevolate. Un'auto elettrica consuma, in media 5/6 km con un kwh (anche 7 km, ma mai in autostrada) e il costo di quest'ultimo, con abbonamento, è di circa 38centesimi. Senza abbonamento, in DC, ci si avvicina all'euro. A parte la manutenzione, sicuramente più ridotta, non è facile recuperare il maggiore esborso di denaro in fase di acquisto.
Mi piace l'auto elettrica, mi è più congeniale, bene Ewiva e Volkswagen, ma permettetemelo, non è proprio la soluzione per la maggior parte degli utenti della strada.
E aggiungo, purtroppo! Un saluto.

[@cognoscentia7500]

Veramente molto interessante non tanto per le informazioni date ma l'incredibile sviluppo con possibilità e cose davvero fenomenali future 😊

[@thedrivingfjona]

Grazie!!!

[@ciaotesla]

Progetti di Wireless Charging li state considerando ? V2G serve assolutamente come spiegato bene

[@claudiocapra7371]

Gli Hub con tante "prese'.È lì la svolta. Ma tante! Tesla insegna...da anni. Se carico a 170 kw, ma dietro di me ci sono 4 in fila che mi fissano, mi viene l'ansia.

[@ZagoDj]

molti SC tesla hanno 4 o 8 stalli. i SC veramente grossi, in Italia, si contano su una mano; tipo Arezzo con 24 stalli, Parma 20 stalli

[@danielecolombo8702]

Tesla Auto bidder sta già facendo vendita energia in Usa

[@sandrorossetti6867]

Plug end change spero ho scritto giusto.😊..... attacchi la macchina alla colonnina comunicano insieme e la carica va in automatico. Senza cara e App avete anche voi così un pagamento