Il piacere dell'onestà - Luigi Pirandello. - 2010. Leo Gullotta

Поделиться
HTML-код
  • Опубликовано: 29 сен 2024
  • «Il piacere dell'onestà »
    2010. RAI.
    LEO GULLOTTA: Angelo Baldovino
    MARTINO DUANE: Fabio Colli
    PAOLO LORIMER: Maurizio Setti
    MIRELLA MAZZERANGHIi: Maddalena Renni
    VALENTINA BEOTTI: Agata Renni
    Regia teatrale: FABIO GROSSI
    Regia televisiva: MIMMO VERDESCA
    leggibile su PirandelloWeb:
    www.pirandello...
    È una commedia in tre atti derivata dalla novella Tirocinio (1905). La stesura è stata effettuata nell’aprile-maggio 1917. E stata rappresentata per la prima volta il 27 novembre 1917 al Teatro Carignano di Torino, protagonisti Ruggeri e la Vergani.
    Angelo Baldovino accetta la proposta di sposare Agata, messa incinta dal marchese Fabio Colli, che non può sposarla perché già ammogliato. Egli dovrà essere soltanto in apparenza un marito, per salvaguardare la rispettabilità di Agata e consentire al marchese di continuare a frequentarla. Baldovino è stato scelto per questo singolare compito perché uomo fallito, di scarsa moralità, ritenuto pronto ad accettare ogni proposta per guadagno; invece egli prende la cosa con estrema serietà, per la prima volta ha un compito serio da assolvere, pensa di poter rendersi utile alla ragazza in difficoltà, ed nascituro cui potrà dare il suo nome, allo stesso marchese Fabio, legato a una moglie che lo tradisce. La sua risposta è chiarissima: «Sposerò per finta una donna; ma sul serio io sposo l’onestà». Già nel dialogo preliminare con Fabio dichiara che diventerà «un tiranno», per ottenere che tutti stiano dignitosamente ai patti. E, in realtà, dimostrerà un rigido rigore morale che metterà in soggezione e in difficoltà tutti. Agata, che ormai pensa soltanto a essere madre e quando nascerà il figlio si dedicherà interamente a lui, dopo il matrimonio, non vuole più avere contatti con Fabio. Il marchese ne è esasperato; crea una società e chiama Baldovino a farne parte, sperando che rubi o, alla peggio, di tendergli una trappola per accusarlo di disonestà e liberarsi di lui. Baldovino si comporta nella società con competenza e rigore morale, risul­tando d’esempio agli altri. Il suo comportamento - egli dice - gli fa provare «il piacere dei Santi negli affreschi delle chiese». A Fabio non resta che tendergli una trappola; ma Baldovino lo smaschera di fronte ad Agata e, dopo aver fatto balenare che il maldestro tentativo tornerebbe a danno del bambino che porta il suo nome, si dice, comunque, pronto ad andarsene, a essere accusato di furto, purché a rubare per lui sia Fabio, al quale va accollato tutto il peso dello squallido intrigo.
    A questo punto tutti lo pregano di rimanere. In particolare Agata che evidentemente ha capito come Fabio e gli altri siano uomini mediocri e disonesti rispetto a Baldovino, la cui onestà e la cui umanità l’ha conquistata.

Комментарии • 6

  • @aridamato2580
    @aridamato2580 4 дня назад +3

    Grazie mille di averlo caricato! Ho adorato questa produzione 💙

  • @sabrinatirabassi3529
    @sabrinatirabassi3529 День назад +1

    Molti anni fa uscì una raccolta di Pirandello in DVD. Il volume riguardante Il Piacere dell'Onestà conteneva la versione del 1982 interpretata da Alberto Lionello. L'edizione risale al 2007, quindi non poteva contenere questa versione seguente. Mi fa piacere che anche nell'era di RUclips si possa proseguire nella conservazione di questi prodotti culturali. Anche se i DVD davano più garanzie...
    Ed: ho guardato su internet i dati riguardanti l'opera che ho in DVD, e la data che viene data è il 1978, non il 1982. Evidentemente il 1982 era l'anno in cui venne fatta la ripresa per la televisione.

  • @sabrinatirabassi3529
    @sabrinatirabassi3529 День назад +1

    Da marchigiana rimango sempre colpita a vedere l'opinione della borghesia siciliana su un uomo di Macerata. "Ma sa parlare?"...

  • @luisasala6399
    @luisasala6399 3 дня назад +1

    Bellissima interpretazione del Protagonista

  • @luisasala6399
    @luisasala6399 3 дня назад +1

    una grande opera di Pirandello, ben realizzata ma... quanta enfasi, direi eccessiva. Urla, gesti ostentati, esagerati...la madre è insopportabile. No, viste altre versioni migliori mi dispiace ...

    • @sabrinatirabassi3529
      @sabrinatirabassi3529 День назад +1

      Non ne dubito, ma se vede l'edizione del 1982 di Alberto Lionello, anche quella è molto teatrale ed esagerata, soprattutto se la si confronta con reperti di archivio di riprese cinematografiche di rappresentazioni degli anni '30 della stessa opera, tutte molto più misurate. Io ho sempre amato l'interpretazione di Lionello, ma di fronte a opere precedenti non può non apparire esagerata. Del resto la teatralità di quei tempi era certamente meno naturalistica, non solo di quella che vediamo oggi, ma anche di quelle precedenti.
      Detto questo, nemmeno a me è piaciuta la madre in questa edizione. Sembrava più la governante severa di Agata, non sua madre.