44:19 E qui si vede qual'è il vero problema del cinema italiano, che Eco non conosceva oppure a cui allude sottilmente nelle sue risposte (vedi Rita Hayworth): quello che fa paura non sono gli effetti speciali, ma lo spettacolo, perché i vari sostenitori\fautori del cinema d'autore tout court (che purtroppo hanno preso il potere) sanno benissimo che quei film non incassano niente e quindi si sentono minacciati da qualunque cosa ponga l'accento su ciò che attira il pubblico. Come ho detto, questa gente ha preso il potere e ha contribuito a ridurre l'industria cinematografica italiana a quello che è: il giochino di pochi, usato o per soddisfare il proprio ego o per rubare bassamente a scapito dei cittadini italiani e del cinema stesso. Contenti voi...
Apprezzo da sempre l'Umberto Eco studioso, ma qui mi colpisce la sua disponibilità nella parte finale del video. A una legittima domanda risponde in maniera esauriente, come è suo solito. Però, come se non avesse ascoltato la risposta, e come capita spesso, l'interlocutore replica a macchinetta la stessa domanda, dimostrando che fingeva di chiedere, ma in realtà voleva solo convincere lo studioso affermato che lui aveva ragione. Nonostante ciò, Eco gli riformula la risposta, in più versioni, e desiste solo dopo molti minuti di esaurienti ma inefficaci spiegazioni ed esempi.
in Italia ha vinto il modello "paga lo Stato, non importa se i film sono belli o brutti, se la gente li vuole vedere, ma anche solo se son fatti bene tecnicamente: noi intaschiamo i soldi e amen".
A 39:04 é uscito il genio… Aver capito questa cosa nel 1994…
Fantastico Umberto Eco!!
44:19 E qui si vede qual'è il vero problema del cinema italiano, che Eco non conosceva oppure a cui allude sottilmente nelle sue risposte (vedi Rita Hayworth): quello che fa paura non sono gli effetti speciali, ma lo spettacolo, perché i vari sostenitori\fautori del cinema d'autore tout court (che purtroppo hanno preso il potere) sanno benissimo che quei film non incassano niente e quindi si sentono minacciati da qualunque cosa ponga l'accento su ciò che attira il pubblico. Come ho detto, questa gente ha preso il potere e ha contribuito a ridurre l'industria cinematografica italiana a quello che è: il giochino di pochi, usato o per soddisfare il proprio ego o per rubare bassamente a scapito dei cittadini italiani e del cinema stesso. Contenti voi...
Non ci manca perché è più vivo dei zombi viventi.
DeGLI
Apprezzo da sempre l'Umberto Eco studioso, ma qui mi colpisce la sua disponibilità nella parte finale del video.
A una legittima domanda risponde in maniera esauriente, come è suo solito.
Però, come se non avesse ascoltato la risposta, e come capita spesso, l'interlocutore replica a macchinetta la stessa domanda, dimostrando che fingeva di chiedere, ma in realtà voleva solo convincere lo studioso affermato che lui aveva ragione.
Nonostante ciò, Eco gli riformula la risposta, in più versioni, e desiste solo dopo molti minuti di esaurienti ma inefficaci spiegazioni ed esempi.
L'interlocutore si chiama Gillo Pontecorvo.
Minuto 40
Sull'automobile 😮
interessante 1
non esiste un bene o un male nel cinema, esiste solo ciò che fa successo o non fa successo per il cinema.
in Italia ha vinto il modello "paga lo Stato, non importa se i film sono belli o brutti, se la gente li vuole vedere, ma anche solo se son fatti bene tecnicamente: noi intaschiamo i soldi e amen".