SARDEGNA, VERSO CALA GOLORITZE'

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  • Опубликовано: 28 авг 2024
  • Dall'altopiano del Golgo, a pochi chilometri da Baunei, al mare turchese di Cala Goloritzé, uno tra gli arenili più famosi e celebrati della Sardegna, tra i simboli dell'isola e in particolare dell'Ogliastra. Un angolo di Sardegna particolarmente indicato a chi ama il trekking e l'escursionismo.
    Da Baunei si sale in auto per una decina di chilometri lasciando quasi subito il centro abitato. Salendo verso l'altopiano del Golgo incontrerete una casupola in legno con una operatrice del Comune che raccoglie questionari e - soprattutto - raccoglie un euro a testa per accedere a l'area di pregio ambientale.
    Una volta sull'altopiano - il luogo è di per sè già molto suggestivo - si lascia la strada per proseguire brevemente lungo uno sterrato. Basta seguire le indicazioni, evidenti, e ci si ritrova all'area sosta-ristoro all'inizio del sentiero.
    Qui vi saranno chiesti altri 5 euro per parcheggiare all'interno dell'area (un contributo alla conservazione della stessa e all'attività della cooperativa locale costituita principalmente di giovani del posto). I ragazzi potranno anche fornirvi altre informazioni utili prima della partenza.
    L'inizio del sentiero è appena fuori l'area recintata. Sul tabellone informativo sono riportate le informazioni utili (dislivelli, tempi di percorrenza, distanza, circa 3 chilometri e mezzo).
    La prima parte del percorso è in salita e occorre pazientare e faticare un po' per superare una sella di circa 60 metri di dislivello. Una volta raggiunto il punto più alto - dal quale già si scorge la parte sommitale della guglia in pietra di Goloritzé - la discesa è rapida e richiede attenzione. Si cammina attraverso e sulle pietraie. Alcuni passi possono essere instabili.
    Dopo un primo tratto si attraversa un bosco di latifoglie costituito da pochi alberi dove il sentiero, al contrario è semplice e battuto. Luogo ideale per una sosta, soprattutto se la giornata è calda e soleggiata.
    Poi si riprende ancora con buone pendenze in discesa. Pietraia, poi sentiero ben battuto, poi di nuovo pietraia.
    Lungo la discesa si incontrano alcuni manufatti ricavati sotto altrettante grotte naturali. Servono da riparo per il bestiamo ma possono essere utili anche agli escursionisti se sorpresi dal temporale.
    Scendendo la gola si fa più profonda e in alcuni tratti assume l'aspetto di un canyon. La vegetazione è comunque rigogliosa e capita di vedere piante secolari.
    Si attraversa un arco di roccia prima del tratto finale.
    L'ultima parte della discesa è nel bosco di bassi fusti, proprio sotto la guglia. Poi svoltando tra i cespugli ecco il mare turchese di Goloritzé.
    Gli ultimi venti metri di dislivello sono costituiti da un sentiero a scaloni che richiede attenzione, soprattutto perché è facile distrarsi guardando la cala sottostante.
    All'ingresso della spiaggia, almeno da giugno a settembre, un operatore vi chiederà lo stesso euro già riscosso dalla sua collega appena sopra Baunei. Se avete già pagato non vi sarà chiesto altro.
    Una volta in spiaggia ci si può accomodare sulla ghiaia.
    Consigli pratici.
    - Escursione da evitare senza un minimo allenamento.
    - Sconsigliata anche in piena estate e in giornate troppo calde.
    - Non ci sono sorgenti né punti di ristoro durante i percorso quindi occorre portarsi acqua a sufficienza e panini (o simili) per la sosta in spiaggia.
    - Il percorso può risultare pericoloso, in discesa, per la facilità con cui si può scivolare nei tratti a pietraia. Il pericolo aumenta se si hanno bambini piccoli in braccio o in spalla.
    - Una volta in spiaggia meglio tenere d'occhio l'orologio. Un paio d'ore per risalire sono necessarie, a settembre il buio arriva molto prima e non è il caso di ritrovarsi sul sentiero senza lampade.
    - Il sentiero non è segnato con simboli convenzionali ma è praticamente impossibile perdersi. Cumuli di pietre e muretti aiutano comunque ad orientarsi.
    - Anche in fase di discesa è consigliato muoversi presto al mattino. La cala è rivolta ad est, quindi viene ben presto investita dal sole.

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