Ma alla fin-fine, stringi stringi, cosa avrebbe detto di così utile e importante? Ovvero, al di là della retorica fatta di belle parole e gestualità (peraltro leggendo dei fogli), cosa rimane?
Grazie Professore per queste riflessioni, incomprensibile per me ancora oggi, 2024 quale sia stato il problema nella mia tesi. Sono tornata e ritornata su di essa ed alla fine penso sia stato solo un problema tra Lei ed il possibile o meglio, l'impossibile correlatore.. Mi chiedo quanta responsabilità avete realmente avuto ognuno nei vostri ruoli, compresa anche la mia e non posso in nessun modo non considerare che siamo mossi da un grande mistero.
Bellissima lezione! Penso che anche le relazioni di coppia dovrebbero avere un ritmo jazz: non un'unione incontrollata che porta alla perdita del sé; non una chiusura ostinata nel proprio ritmo e nella propria individualità; ma una fusione consapevole e la creazione di un ritmo nuovo e condiviso.
Davvero interessante poi tra l'altro il jazz è assieme espressione di individualità e di partecipazione,di talento personale e ritmo collettivo. Quindi non depriva il singolo della sua importanza,ma lo esalta nel gruppo. Gli antropologi cmq riescono a dare quelle spiegazioni che onestamente nei filosofi non trovo.
Adesso capisco maggiormente molte cose di me, del fatto che ho studiato materie scientifiche, che ho un approccio olistico, che tendo a rifiutare gruppi sociali, amici e gruppi di parenti, appartenenze geografiche (non mi sento italiano/europeo) E che mi piace il jazz 🤣
Sono estremamente in accordo con l'affermazione che siamo esseri musicali: per esempio si pensi a quanta presa abbia perso Santa Romana Chiesa con la distruzione dell'impianto musicale della liturgia gregoriana.
Te lo dico io perché, senza troppi giri di parole.: manca il lavoro che piace, gli stipendi sono bassi, il lavoro è precario, la vita è sempre più cara, in sostanza mancano i soldi e la gente, guarda un po', s'incazza. Non dovrebbe essere tanto difficile da capire, no!
Non condivido perché il rituale è una coazione ripetitiva per espiare un senso di colpa e l'ira è una variante reattiva proprio al senso di colpa, infatti, Achille invia lui stesso l'amico a morire.
Errori: Il rituale non è SOLAMENTE una coazione per espiare il senso di colpa, ma anche tante altre cose. Achille NON invia Patroclo (suo cugino o il suo amante in alcune interpretazioni) a combattere, bensì Patroclo gli ruba l armatura e va al suo posto ingannando i Mirmidoni e combattendo ma ovviamente morendo poiché non aveva esperienza. Quindi l ira di Achille è contro l impotenza della morte, contro i Mirmidoni che non se ne sono accorti, contro Ettore che l ha ucciso ecc. Non contro se stesso.
Professore, lei parla di sue opinioni personali, dovrebbe farlo presente più spesso durante l'esposizione. A parte il fatto che da quel che dice sembrerebbe che una persona non udente non possa che diventare un disadattato (quando son convinto che anche lei sappia che non è così) ma questo discorso dell'abbandono del sè in favore del "noi" di cui parla da metà video, lo dice come se fosse un meccanismo universale, inevitabile e quasi desiderabile. Saprà spero che non è così. Ci sono persone, come me, che aborrono l'anonimato e l'impunità date dalla massa, e che non apprezzano la confidenza artificiosa fornita dai costrutti culturali di cui parla. L'abbandono del sè, l'abdicazione della propria (auto)determinazione non credo che possa essere desiderato, se non da un punto di vista personale, e solo da una persona che non ha anche solo temporaneamente i mezzi per gestire la sua vita; una società sana, oggi, non dovrebbe mai incoraggiare l'omologazione forzosa visto che chiunque oggi, a differenza dei secoli passati, ha a disposizione tutto il sapere del mondo e non rischia di morire di fame.
Ma infatti l'abbandono del sè di cui parla il professore è riferito solo ad alcuni eventi in particolare per rendere migliore e più autentico il nostro rapporto con la collettività; ad esempio, un medico quando va allo stadio la domenica non è più un medico ma un tifoso come tutti, e il lunedi al lavoro torna a essere medico e forse l'esperienza allo stadio l'aiuta a avere maggiore empatia col paziente.
Non ho capito di cosa si parla….?ma io sono io e quello che dicono gli altri no mi appartiene…. Per tanto chi vuole esser altro lo faccia … ma un palmo e mezzo dal mio culo….,
Sono d'accordo col tuo commento. Inoltre ho trovato il video davvero poco interessante e per nulla in linea col titolo in descrizione. A metà video ho iniziato a chiedermi: ma questo di che cazzo sta parlando?
Che bello quando un esperto non solo conosce ma anche vive il suo sapere. Sì riconosce subito ed è un piacere da ascoltare. Come Barbero.
Ma alla fin-fine, stringi stringi, cosa avrebbe detto di così utile e importante?
Ovvero, al di là della retorica fatta di belle parole e gestualità (peraltro leggendo dei fogli), cosa rimane?
... è un approfondimento di natura psico/filosofico. Cosa ti aspettavi? @@francescozennaro6855
@@francescozennaro6855stringi che non hai capito tantomeno compreso nulla.
Complimenti per come è pensato questo format. Spero possa crescere e diventare un punto di riferimento! Continuate cosi
Fantastico. Paolo Apolito appassionato e appassionante come quando ci insegnava antropologia culturale a Fisciano! Sempre acuto e profondo.
questo canale è meraviglioso. solo cose interessanti solo cose intelligenti. bravi davvero.. grazie per questi contenuti!
Che fantastica articolazione! Grazie mille Paolo e Lucy per aver reso possibile questo incontro!
Grazie Professore per queste riflessioni, incomprensibile per me ancora oggi, 2024 quale sia stato il problema nella mia tesi. Sono tornata e ritornata su di essa ed alla fine penso sia stato solo un problema tra Lei ed il possibile o meglio, l'impossibile correlatore.. Mi chiedo quanta responsabilità avete realmente avuto ognuno nei vostri ruoli, compresa anche la mia e non posso in nessun modo non considerare che siamo mossi da un grande mistero.
Bellissima lezione! Penso che anche le relazioni di coppia dovrebbero avere un ritmo jazz: non un'unione incontrollata che porta alla perdita del sé; non una chiusura ostinata nel proprio ritmo e nella propria individualità; ma una fusione consapevole e la creazione di un ritmo nuovo e condiviso.
Che lezione straordinaria! 😍Il periodo è anche il più adatto per ascoltarla
Bellissimo intervento!
WOW❤😊 BELLISSIMO 💘
Da collega e appassionato di jazz ti dico grazie.
Davvero interessante poi tra l'altro il jazz è assieme espressione di individualità e di partecipazione,di talento personale e ritmo collettivo. Quindi non depriva il singolo della sua importanza,ma lo esalta nel gruppo. Gli antropologi cmq riescono a dare quelle spiegazioni che onestamente nei filosofi non trovo.
Jezziamoci!!
Bello ascoltarla 🧡
Adesso capisco maggiormente molte cose di me, del fatto che ho studiato materie scientifiche, che ho un approccio olistico, che tendo a rifiutare gruppi sociali, amici e gruppi di parenti, appartenenze geografiche (non mi sento italiano/europeo)
E che mi piace il jazz 🤣
Che bellooooooooooo
bellissimo!!!
😢😢 tensione emotiva e sensazioni e pensieri
Sono estremamente in accordo con l'affermazione che siamo esseri musicali: per esempio si pensi a quanta presa abbia perso Santa Romana Chiesa con la distruzione dell'impianto musicale della liturgia gregoriana.
grazie
che delizia!!
Lezione interessantissima e piena di spunti di riflessione ma che forse è presentata col titolo sbagliato a mio modestissimo parere
E’ un bene se coloro che non comprendono alcuni contenuti (come questo) evitano di seguire il canale in modo da evitare commenti assurdi… grazie
ciaooo intervistate Paolo Pecere porfavorrrr
Mi domando che ne sarà di tutto ciò fra pandemie e metaversi vari......
E che differenza c'è allora tra possessione ed estasi, se non che una avviene per opera di spiriti demoniaci mentre l'altra è opera divina!?
La festa di matrimonio
Alfiojazz!
Te lo dico io perché, senza troppi giri di parole.: manca il lavoro che piace, gli stipendi sono bassi, il lavoro è precario, la vita è sempre più cara, in sostanza mancano i soldi e la gente, guarda un po', s'incazza. Non dovrebbe essere tanto difficile da capire, no!
Non condivido perché il rituale è una coazione ripetitiva per espiare un senso di colpa e l'ira è una variante reattiva proprio al senso di colpa, infatti, Achille invia lui stesso l'amico a morire.
Errori:
Il rituale non è SOLAMENTE una coazione per espiare il senso di colpa, ma anche tante altre cose.
Achille NON invia Patroclo (suo cugino o il suo amante in alcune interpretazioni) a combattere, bensì Patroclo gli ruba l armatura e va al suo posto ingannando i Mirmidoni e combattendo ma ovviamente morendo poiché non aveva esperienza.
Quindi l ira di Achille è contro l impotenza della morte, contro i Mirmidoni che non se ne sono accorti, contro Ettore che l ha ucciso ecc. Non contro se stesso.
Professore, lei parla di sue opinioni personali, dovrebbe farlo presente più spesso durante l'esposizione. A parte il fatto che da quel che dice sembrerebbe che una persona non udente non possa che diventare un disadattato (quando son convinto che anche lei sappia che non è così) ma questo discorso dell'abbandono del sè in favore del "noi" di cui parla da metà video, lo dice come se fosse un meccanismo universale, inevitabile e quasi desiderabile. Saprà spero che non è così. Ci sono persone, come me, che aborrono l'anonimato e l'impunità date dalla massa, e che non apprezzano la confidenza artificiosa fornita dai costrutti culturali di cui parla. L'abbandono del sè, l'abdicazione della propria (auto)determinazione non credo che possa essere desiderato, se non da un punto di vista personale, e solo da una persona che non ha anche solo temporaneamente i mezzi per gestire la sua vita; una società sana, oggi, non dovrebbe mai incoraggiare l'omologazione forzosa visto che chiunque oggi, a differenza dei secoli passati, ha a disposizione tutto il sapere del mondo e non rischia di morire di fame.
Ma infatti l'abbandono del sè di cui parla il professore è riferito solo ad alcuni eventi in particolare per rendere migliore e più autentico il nostro rapporto con la collettività; ad esempio, un medico quando va allo stadio la domenica non è più un medico ma un tifoso come tutti, e il lunedi al lavoro torna a essere medico e forse l'esperienza allo stadio l'aiuta a avere maggiore empatia col paziente.
Non ho capito di cosa si parla….?ma io sono io e quello che dicono gli altri no mi appartiene…. Per tanto chi vuole esser altro lo faccia … ma un palmo e mezzo dal mio culo….,
Sono d'accordo col tuo commento. Inoltre ho trovato il video davvero poco interessante e per nulla in linea col titolo in descrizione. A metà video ho iniziato a chiedermi: ma questo di che cazzo sta parlando?