Grazie hai spiegato benissimo la tua esperienza di cui mi aveva già parlato mio figlio che abita in Messico. Anche lui mi ha descritto la stessa esperienza ma forse mi serviva la tua voce per comprendere meglio. Ad aprile sarò in Messico e non vedo l'ora di fare questa esperienza.
Grazie per questa testimonianza, è molto bello come hai parlato della pianta. Anch'io ho avuto esperienze importanti in situazioni protette e con persone competenti però sinceramente, a distanza di tempo, non consiglio questo tipo di esperienza. Credo profondamente che queste piante appartengano a determinati territori e sono a favore di particolari etnie. Ad esempio, anche in Europa, in Italia e nelle nostre isole, abbiamo le nostre piante sacre adatte ai nostri corpi. Il fegato si trova a dover lavorare molto con l' assunzione dell' Ayahuasca e anche in situazioni appunto protette e con persone competenti si rischia moltissimo sia a livello fisico, ad esempio in caso di ulcere di cui non si è consapevoli e si rischia moltissimo anche a livello psicologico ed emotivo una volta che "gli effetti" sono rientrati anche a distanza di mesi. È una pianta indiscutibilmente straordinaria, si fa veramente molto lavoro interiore spirituale, è vero in poco tempo ma il mio parere è che con l' evoluzione della coscienza, in atto per molte persone che fanno ricerca sul proprio essere e sul proprio percorso, i mezzi oggi, siano altri. La coscienza è in continuo sviluppo e i modi per conoscere il suo ampliamento a favore di un equilibrio interiore accettabile e uno sviluppo armonico di tutta la persona, vanno ricercati nelle discipline che prevedono impegno e disciplina affinché i risultati spirituali siano duraturi e senza rischi. Ci sono vie di Conoscenza date dal mondo spirituale per il tempo di oggi e ci sono avanzati studi sulla coscienza e sulle sue potenzialità che non prevedono l' utilizzo di alcuna sostanza, anche se naturale. Non è più il tempo, a mio parere, di dire " fa tutto lei ", in questo caso la pianta. Non è più il tempo di mettere in atto processi bio chimici a limite, per bloccare alcune parti a livello cerebrale a vantaggio di altre e rischiare un improvviso distacco della coscienza, il livello di trance avanzata, durante la quale, lo sciamano, deve riuscire a riportare la tua coscienza nel corpo e in fretta. È il tempo di camminare da soli, con l' auto educazione di pensieri e sentimenti e di approfondire lo studio dell' essere umano nella sua totalità, soprattutto sul funzionamento della coscienza e dell' autocoscienza. Rudolf Steiner cento anni fa e volendo... Federico Faggin oggi, possono essere veramente di grandissimo aiuto. Mi scuso se mi sono un po' dilungata, ma dopo un lungo periodo di Innamoramento per questa pianta, lunga ricerca, riflessioni e studi, sono giunta a queste conclusioni. Ringrazio per la condivisione della tua esperienza, ma sento dal cuore di dire che ci vuole un immensa prudenza e una grande consapevolezza dei veri rischi che non senpre vengono valutati come si dovrebbe. Io ho molta stima della persona che mi ha guidata nell' esperienza e che è riuscita a riportarmi indietro ma so anche che i rischi sono altissimi.
Ti ringrazio Maria, trovo il tuo commento davvero interessante e che analizzi la questione nella sua totalità di rischi e benefici. In generale concordo con te: ritengo che il potenziale che offre questa pianta sia immenso, ma che vada presa con prudenza. È da considerare anche, come citavi tu, il problema della preservazione della biodiversità amazzonica e delle comunità indigene che hanno dimestichezza con questa pianta. Inoltre, in Europa ci si "autoelegge sciamani", fatto che in Sud America non avviene. Allora bisogna sperare di finire in buone mani durante un'esperienza così delicata. Anch'io sono molto grata di essere stata guidata da una persona competente e gentile. Sono d'accordo anche che a lungo termine sia necessario integrare lavorando con costanza su se stessi. Ritengo infatti che l'Ayahuasca (e le piante sacre in generale) siano un valido strumento di espansione della coscienza, ma non l'unico. Le pratiche della meditazione, lo yoga, la musica, lo studio per la crescita personale, la psicoterapia, il digiuno sono altri esempi di mezzi per lavorare su se stessi. Assolutamente d'accordo sul fatto che la disciplina e la regolarità siano fondamentali in questo. La pianta ti dà la lezione, poi sei tu a doverla mettere in pratica e diventare un canale della sua energia. Ti auguro di continuare con questo approccio che sembra molto proficuo 🙏🏼♥️
Ciao, sai se ci sono ancora centri dove sperimentare l ayahuasca? Eventualmente hai qualche contatto da girarmi anche in privato ovviamente,io sono di Ravenna , grazie x la condivisione
@@simonemazzotti3464 Ciao Simone, in Italia purtroppo non si può più legalmente. L'organizzatrice che ha guidato l'esperienza a cui ho preso parte io adesso lavora all'estero, questa è la sua pagina 😊: facebook.com/profile.php?id=100087607011909
Grazie hai spiegato benissimo la tua esperienza di cui mi aveva già parlato mio figlio che abita in Messico. Anche lui mi ha descritto la stessa esperienza ma forse mi serviva la tua voce per comprendere meglio. Ad aprile sarò in Messico e non vedo l'ora di fare questa esperienza.
Ti ringrazio Cinzia e ti auguro di viverti a pieno questa esperienza 🙏🏼♥️ Buona vita!
Grazie per questa testimonianza, è molto bello come hai parlato della pianta. Anch'io ho avuto esperienze importanti in situazioni protette e con persone competenti però sinceramente, a distanza di tempo, non consiglio questo tipo di esperienza. Credo profondamente che queste piante appartengano a determinati territori e sono a favore di particolari etnie. Ad esempio, anche in Europa, in Italia e nelle nostre isole, abbiamo le nostre piante sacre adatte ai nostri corpi. Il fegato si trova a dover lavorare molto con l' assunzione dell' Ayahuasca e anche in situazioni appunto protette e con persone competenti si rischia moltissimo sia a livello fisico, ad esempio in caso di ulcere di cui non si è consapevoli e si rischia moltissimo anche a livello psicologico ed emotivo una volta che "gli effetti" sono rientrati anche a distanza di mesi. È una pianta indiscutibilmente straordinaria, si fa veramente molto lavoro interiore spirituale, è vero in poco tempo ma il mio parere è che con l' evoluzione della coscienza, in atto per molte persone che fanno ricerca sul proprio essere e sul proprio percorso, i mezzi oggi, siano altri. La coscienza è in continuo sviluppo e i modi per conoscere il suo ampliamento a favore di un equilibrio interiore accettabile e uno sviluppo armonico di tutta la persona, vanno ricercati nelle discipline che prevedono impegno e disciplina affinché i risultati spirituali siano duraturi e senza rischi. Ci sono vie di Conoscenza date dal mondo spirituale per il tempo di oggi e ci sono avanzati studi sulla coscienza e sulle sue potenzialità che non prevedono l' utilizzo di alcuna sostanza, anche se naturale.
Non è più il tempo, a mio parere, di dire " fa tutto lei ", in questo caso la pianta. Non è più il tempo di mettere in atto processi bio chimici a limite, per bloccare alcune parti a livello cerebrale a vantaggio di altre e rischiare un improvviso distacco della coscienza, il livello di trance avanzata, durante la quale, lo sciamano, deve riuscire a riportare la tua coscienza nel corpo e in fretta. È il tempo di camminare da soli, con l' auto educazione di pensieri e sentimenti e di approfondire lo studio dell' essere umano nella sua totalità, soprattutto sul funzionamento della coscienza e dell' autocoscienza.
Rudolf Steiner cento anni fa e volendo... Federico Faggin oggi, possono essere veramente di grandissimo aiuto. Mi scuso se mi sono un po' dilungata, ma dopo un lungo periodo di Innamoramento per questa pianta, lunga ricerca, riflessioni e studi, sono giunta a queste conclusioni.
Ringrazio per la condivisione della tua esperienza, ma sento dal cuore di dire che ci vuole un immensa prudenza e una grande consapevolezza dei veri rischi che non senpre vengono valutati come si dovrebbe. Io ho molta stima della persona che mi ha guidata nell' esperienza e che è riuscita a riportarmi indietro ma so anche che i rischi sono altissimi.
Ti ringrazio Maria, trovo il tuo commento davvero interessante e che analizzi la questione nella sua totalità di rischi e benefici. In generale concordo con te: ritengo che il potenziale che offre questa pianta sia immenso, ma che vada presa con prudenza. È da considerare anche, come citavi tu, il problema della preservazione della biodiversità amazzonica e delle comunità indigene che hanno dimestichezza con questa pianta. Inoltre, in Europa ci si "autoelegge sciamani", fatto che in Sud America non avviene. Allora bisogna sperare di finire in buone mani durante un'esperienza così delicata. Anch'io sono molto grata di essere stata guidata da una persona competente e gentile.
Sono d'accordo anche che a lungo termine sia necessario integrare lavorando con costanza su se stessi. Ritengo infatti che l'Ayahuasca (e le piante sacre in generale) siano un valido strumento di espansione della coscienza, ma non l'unico. Le pratiche della meditazione, lo yoga, la musica, lo studio per la crescita personale, la psicoterapia, il digiuno sono altri esempi di mezzi per lavorare su se stessi. Assolutamente d'accordo sul fatto che la disciplina e la regolarità siano fondamentali in questo. La pianta ti dà la lezione, poi sei tu a doverla mettere in pratica e diventare un canale della sua energia. Ti auguro di continuare con questo approccio che sembra molto proficuo 🙏🏼♥️
Ciao, sai se ci sono ancora centri dove sperimentare l ayahuasca? Eventualmente hai qualche contatto da girarmi anche in privato ovviamente,io sono di Ravenna , grazie x la condivisione
@@simonemazzotti3464 Ciao Simone, in Italia purtroppo non si può più legalmente. L'organizzatrice che ha guidato l'esperienza a cui ho preso parte io adesso lavora all'estero, questa è la sua pagina 😊: facebook.com/profile.php?id=100087607011909
@Passeggiarenellamente grazie mille!
Fra pochi giorni parto in Perù.. non vedo l'ora. En Italia e vietato ma lo fanno in Spagna e Malta
@@ceciliaalvarado1505
Buon viaggio allora, sarà certamente un esperienza unica!
C’era un vero sciamano ?
Era una coppia di sciamani nostrani, con anni di esperienza in ritiri con rimedi ancestrali.