Fantastico video, grazie di averlo creato e condiviso per far conoscere questo gioiello italiano... Sarebbe davvero bello rivitalizzarlo nell'ambito di qualche progetto di valorizzazione territoriale......
Complimenti per il lavoro e la descrizione attenta e dettagliato. Ricordo come ancora verso i primi anni Ottanta andavamo a immergerci nelle vasche; un'atmosfera unica, arricchita di notte dalle tante candele disseminate lungo i muri perimetrali e dentro le nicchie. Peccato che adesso l'acqua non scorra più.
Presentazione completa e professionale di un monumento tanto bello quanto poco conosciuto. Particolarmente interessante la parte dedicata all'iscrizione in caratteri cufici ormai illeggibile.
Ho molti ricordi legati a queste terme ricordi da bambino quando con mio fratello e i miei cugini andavano a fare i bagni dentro le vasche e la piacevole sensazione che si provava!
Fino all'epoca della costruzione della superstrada Agrigento- Palermo nelle vasche arrivava l'acqua termale e veniva usata dai contadini del luogo. Io vi sono andato con degli amici, ce ne ricordiamo ancora, poi la costruzione della strada ha interrotto il flusso delle acque.
Salve! Grazie di cuore per aver riesumato in me la memoria dell'unica volta che ho visitato i bagni. Sapete dirmi se attualmente sono in funzione e quindi fruibili? Grazie.
Le consiglio di visionare gli studi dell'archeologa Bagnera e di correggere il video. Le informazioni da lei riportate sono quasi tutte errate. Sono bagni arabi che hanno subito una importante riconfigurazione in epoca normanna ed ancora nel '700 e nell' 800. Di arabo purtroppo è rimasto ben poco. Buona ricerca.
Gentilissima Sara Elleri, ho letto con molto piacere lo studio dell’archeologa Alessandra Bagnera e le sue ipotesi conclusive espresse dopo avere effettuato uno studio stratigrafico dell’interno del monumento, e certamente sono condivisibili, ma non credo proprio che nel mio video si possano riscontrare “errori” dal momento che io mi limito a descrivere le condizioni attuali del monumento e tra l'altro, la stessa archeologa cita: "Al di là di ogni controversa datazione, le cosiddette Terme Arabe testimoniano la vivacità della cultura islamica, ben collocabile all’interno di quel sincretismo peculiare della Sicilia normanna, consentendo tutto sommato di utilizzarne il nome corrente nel senso di un più o meno dichiarato riferimento ‘iconografico’. " Grazie per la segnalazione.
@@Gaspare.Mannoia gentile architetto forse sarebbe bene esplicitare la pertinenza normanna dell'edificio. L'iscrizione in caratteri cufici non è araba ma normanna e questo dal video non si evince. Riferisce di un solo restauro, disastroso, degli anni '80 senza mai menzionare il successivo avvenuto negli anni' 90. Dal suo video sembra che i bagni siano stati realizzati in epoca romana, informazione errata. I mattoni rossi sono di pertinenza normanna e non romana. E così via. La ringrazio per la sua gentile risposta ma continuo a sostenere che le notizie a riguardo vanno modificate. Cordiali saluti.
Sig. Mannoia, lei sostiene che sono arabe, ma la maggior parte degli studiosi dicono che risalgono al periodo normanno, quindi a tutt'oggi non c'è nessun monumento risalente al periodo arabo, lei cosa ne pensa?
Gasman0049 Cito solo un documento che ho trovato su internetSecondo una più recente interpretazione proposta da U. Scerrato11, l’edificio termale sarebbe stato costruito in due fasi cui corrispondono i due corpi di fabbrica strutturalmente differenziati dai materiali usati per le volte di copertura. Egli riferisce la grande piscina posta a N, il muro di divisione a tre archi su colonnine, e la fascia epigrafica in caratteri cufici che corre a coronamento dei tre lati O, N ed E dell’edificio unificando i due episodi costruttivi ad uno stesso momento, databile alla seconda metà del XII secolo sulla base di confronti stilistici, architettonici ed epigrafici con altri monumenti siciliani coevi 12. Oltre alla nota considerazione, già sottolineata dagli studiosi, della sospetta mancanza di segnalazione dei Bagni di Cefalà Diana da parte di Edrisi (1154), che pure ricorda il paese (balad) di Cefalà (Gaflah)13 così come i bagni di altri centri della Sicilia14 e le acque termali dei Bagni Segestani15, vorremmo sottolineare che, comunque, nessuna ipotesi era stata finora sostenuta da un’indagine archeologica la cui mancanza e la cui fondamentale verifica era pure stata sollecitata da più parti.
follettoibleo Umberto Scerrato, insigne studioso ed autore del volume "Gli arabi in Italia", pur inserendo il monumento tra le emergenze arabe, già in quell'edizione poneva dei dubbi. Il lavoro di Salvatore Boscarino dovrebbe chiarire ogni dubbio, partendo proprio dall'unità di misura impiegata per la costruzione dell'edificio, ossia il cubito nilometrico. Quando i normanni conquistarono la Sicilia rasero al suolo ogni monumento arabo e su quella "tabula rasa", con maestranze anche arabe, costruirono i loro monumenti. Quello di Cefalà Diana non venne preso in considerazione; si è salvato dalla distruzione poichè era nascosto in quel vallone appartato, secondario: venne ignorato. Il fatto che idrisi no ne parla non significa che non esistesse. Ognuno riferisce le cose che sa. Certamente io non ho gli elementi di indagine necessari che possono stabilire la verità assoluta ma da tutto quello che ho studiato non mi sentirei di assecondare la tesi di Scerrato.
Ok, Grazie mille per avermi risposto, ci tenevo tanto a sapere cosa ne pensasse lei. Essendo io di Sortino ne approfitto per farle sapere che se vuole fare qualche filmato su Pantalica o dintorni di Sortino mi offro volentieri come guida
Grazie per l’opportunità di conoscere la storia e le radici di questa terra tanto meravigliosa quanto maltrattata.
Fantastico video, grazie di averlo creato e condiviso per far conoscere questo gioiello italiano... Sarebbe davvero bello rivitalizzarlo nell'ambito di qualche progetto di valorizzazione territoriale......
Complimenti per il lavoro e la descrizione attenta e dettagliato. Ricordo come ancora verso i primi anni Ottanta andavamo a immergerci nelle vasche; un'atmosfera unica, arricchita di notte dalle tante candele disseminate lungo i muri perimetrali e dentro le nicchie. Peccato che adesso l'acqua non scorra più.
Presentazione completa e professionale di un monumento tanto bello quanto poco conosciuto. Particolarmente interessante la parte dedicata all'iscrizione in caratteri cufici ormai illeggibile.
Ho molti ricordi legati a queste terme ricordi da bambino quando con mio fratello e i miei cugini andavano a fare i bagni dentro le vasche e la piacevole sensazione che si provava!
La visione del documentario, ha suscitato in me vivissimi ricordi che di certo rimarranno indelebili nel tempo.
Absolutely beautiful. Thank you so much for making this video.
Geazie. Atmosfera magica. 🌹
Quante belle immagini ed informazioni
Fino all'epoca della costruzione della superstrada Agrigento- Palermo nelle vasche arrivava l'acqua termale e veniva usata dai contadini del luogo. Io vi sono andato con degli amici, ce ne ricordiamo ancora, poi la costruzione della strada ha interrotto il flusso delle acque.
Salve! Grazie di cuore per aver riesumato in me la memoria dell'unica volta che ho visitato i bagni.
Sapete dirmi se attualmente sono in funzione e quindi fruibili? Grazie.
Orgoglio siciliano della cultura araba
Belle cose...bravo.
Interessante
Il non mi piace l'avrà messo il sapientone che ha diretto i lavori di restauro
Le consiglio di visionare gli studi dell'archeologa Bagnera e di correggere il video. Le informazioni da lei riportate sono quasi tutte errate. Sono bagni arabi che hanno subito una importante riconfigurazione in epoca normanna ed ancora nel '700 e nell' 800. Di arabo purtroppo è rimasto ben poco. Buona ricerca.
Gentilissima Sara Elleri, ho letto con molto piacere lo studio dell’archeologa Alessandra Bagnera e le sue ipotesi conclusive espresse dopo avere effettuato uno studio stratigrafico dell’interno del monumento, e certamente sono condivisibili, ma non credo proprio che nel mio video si possano riscontrare “errori” dal momento che io mi limito a descrivere le condizioni attuali del monumento e tra l'altro, la stessa archeologa cita: "Al di là di ogni controversa datazione, le cosiddette Terme Arabe testimoniano la vivacità della cultura islamica, ben collocabile all’interno di quel sincretismo peculiare della Sicilia normanna, consentendo tutto sommato di utilizzarne il nome corrente nel senso di un più o meno dichiarato riferimento ‘iconografico’. " Grazie per la segnalazione.
@@Gaspare.Mannoia gentile architetto forse sarebbe bene esplicitare la pertinenza normanna dell'edificio. L'iscrizione in caratteri cufici non è araba ma normanna e questo dal video non si evince. Riferisce di un solo restauro, disastroso, degli anni '80 senza mai menzionare il successivo avvenuto negli anni' 90. Dal suo video sembra che i bagni siano stati realizzati in epoca romana, informazione errata. I mattoni rossi sono di pertinenza normanna e non romana. E così via. La ringrazio per la sua gentile risposta ma continuo a sostenere che le notizie a riguardo vanno modificate. Cordiali saluti.
@@Sara-dn7ov Se guarda nel mio curriculum vitae trova la mia e-mail; la prego di continuare in privato. La ringrazio.
Sig. Mannoia, lei sostiene che sono arabe, ma la maggior parte degli studiosi dicono che risalgono al periodo normanno, quindi a tutt'oggi non c'è nessun monumento risalente al periodo arabo, lei cosa ne pensa?
Chi sono questi "studiosi"?
Gasman0049 Cito solo un documento che ho trovato su internetSecondo una più
recente interpretazione proposta da U. Scerrato11, l’edificio termale
sarebbe stato costruito in due fasi cui corrispondono i due
corpi di fabbrica strutturalmente differenziati dai materiali usati
per le volte di copertura. Egli riferisce la grande piscina posta a
N, il muro di divisione a tre archi su colonnine, e la fascia
epigrafica in caratteri cufici che corre a coronamento dei tre lati
O, N ed E dell’edificio unificando i due episodi costruttivi ad uno
stesso momento, databile alla seconda metà del XII secolo sulla
base di confronti stilistici, architettonici ed epigrafici con altri
monumenti siciliani coevi 12.
Oltre alla nota considerazione, già sottolineata dagli studiosi,
della sospetta mancanza di segnalazione dei Bagni di Cefalà
Diana da parte di Edrisi (1154), che pure ricorda il paese (balad)
di Cefalà (Gaflah)13 così come i bagni di altri centri della Sicilia14
e le acque termali dei Bagni Segestani15, vorremmo sottolineare
che, comunque, nessuna ipotesi era stata finora sostenuta da
un’indagine archeologica la cui mancanza e la cui fondamentale
verifica era pure stata sollecitata da più parti.
follettoibleo comunque il vero monumento arabo siciliano è l'arancino :-), col zafferano e senza carne
follettoibleo Umberto Scerrato, insigne studioso ed autore del volume "Gli arabi in Italia", pur inserendo il monumento tra le emergenze arabe, già in quell'edizione poneva dei dubbi. Il lavoro di Salvatore Boscarino dovrebbe chiarire ogni dubbio, partendo proprio dall'unità di misura impiegata per la costruzione dell'edificio, ossia il cubito nilometrico. Quando i normanni conquistarono la Sicilia rasero al suolo ogni monumento arabo e su quella "tabula rasa", con maestranze anche arabe, costruirono i loro monumenti. Quello di Cefalà Diana non venne preso in considerazione; si è salvato dalla distruzione poichè era nascosto in quel vallone appartato, secondario: venne ignorato. Il fatto che idrisi no ne parla non significa che non esistesse. Ognuno riferisce le cose che sa. Certamente io non ho gli elementi di indagine necessari che possono stabilire la verità assoluta ma da tutto quello che ho studiato non mi sentirei di assecondare la tesi di Scerrato.
Ok, Grazie mille per avermi risposto, ci tenevo tanto a sapere cosa ne pensasse lei. Essendo io di Sortino ne approfitto per farle sapere che se vuole fare qualche filmato su Pantalica o dintorni di Sortino mi offro volentieri come guida
Un altro po' di ossigeno per la zona che porterebbe gli turisti.