'U figghiu du mastru pettinaru - Otello Profazio

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  • Опубликовано: 3 окт 2024
  • La canzone é contenuta nel primissimo disco a 78 giri (!) pubblicato da Otello Profazio nel 1953, sul retro del "'U ciucciu". É una storia simpatica ed ammiccante perché parla di "corna" e quindi all'epoca piacque molto. Personalmente non l'ho mai considerata tra le migliori, ma durante l'ultimo concerto romano di mio padre, AUDITORIUM ROMA, 14 Maggio del 2022, accompagnato da me alla chitarra, rimasi colpito da una signora seduta in prima fila che con tono perentorio gli intimó:"NON PUOI NON CANTARLA!". Aggiungendo che si ispirava ad un fatto realmente accaduto!?
    Di conseguenza non posso non pubblicarla.
    In questa prima versione (1953) della canzone Otello Profazio era accompagnato dal fratello Vincenzo alla fisarmonica; in seguito nel 1967 venne pubblicata una seconda versione con accompagnamento per sola chitarra.
    TESTO
    Quandu partíu da Tripuli,
    lu mastru pettinaru,
    restau 'nu figghiu m'asculu
    chi si chiamava Saru!
    Ed era un veru geniu,
    ch'an fini di li cunti,
    a só patri bonánima
    cci la vincía tri punti!
    E fabbricava péttini
    di tali perfezioni,
    chi, finu, cci mandavunu
    nta l'autri nazioni!
    Fu tanta la só vindita
    ch'in menu di tri jorna,
    nta la só grandi fabbrica
    non cci 'bbastaru i corna!
    E quindi, in fretta e furia
    cci dissi a só mugghieri:
    Li corna vá e ricógghiti
    nta tutti li quartéri!
    Pigghiau li figghi fimmini,
    cci dissi: - Travagghiati!
    Li corna pé la fabbrica
    cogghiti strati strati!
    E non contento in séguitu
    cci dissi a li só soru:
    Cogghíti corna i zzimbiru,
    í crastu, cerbu e toru!
    Supra 'o giornali pubblicu
    La só reclami misi:
    li corna cci arrivarunu
    da tutti li paisi...
    E travagghiandu 'n seguitu
    ddhi fimmini meschini,
    di li só corna fráciti
    jnchíu li magazzini!
    Campau felici un séculu,
    sé misi e deci jorna...
    E nta la tumba, simbulu,
    cci misiru li corna!
    Rit.
    Po po po
    po poropopopopo !
    Po po po
    po poropopopopo !
    TRADUZIONE
    Quando partí da Tripoli (morí)
    il mastro pettinaru
    lasció un figlio maschio
    che si chiamava Saro.
    Ed era un vero genio,
    che alla fine dei conti,
    a suo padre buonanima
    lo superava di gran lunga.
    E fabbricava pettini
    di tale perfezione,
    che venivano richiesti
    anche dalle altre nazioni.
    Furono tante le vendite
    che in meno di tre giorni
    nella sua grande fabbrica
    scarseggiavano le corna.
    E quindi in fretta e furia
    disse a sua moglie
    Vai a raccogliere le corna
    in tutti i quartieri
    Prese le figlie femmine
    e disse loro - Lavorate!
    Le corna per la fabbrica
    raccogliete per le strade
    E non contento in seguito
    disse alle sue sorelle:
    Raccogliete le corna di caprone,
    di castrato, cervo e toro.
    Sul giornale pubblico
    mise la sua reclame:
    le corna gli arrivarono
    da tutti i paesi
    E con costante lavoro,
    quelle donne meschine
    delle sue corna fradice
    riempii i magazzini!
    Campó felice un secolo,
    sei mesi e dieci giorni
    e sulla sua tomba, come simbolo
    gli misero le corna!

Комментарии • 2

  • @calabriaonorata
    @calabriaonorata 2 месяца назад +1

    Co.mplimenti..io dal Brasile no ho saputo subito dalla scomparsa di tuo padre ..quando ho saputo davvero mi sentivo colpito dalla tristezza. Bello vedere una sua intenzione di far pubblico un lavoro così rappresentativo come questo del vostro padre. RIP Otello e VV la Calabria. Per favore non scordare mai di lasciare il testo delle canzoni. Possibile sia, aspetto "Stornelli Calabrese".

    • @ermannoprofazio7066
      @ermannoprofazio7066  Месяц назад +1

      Grazie! ”Stornelli Calabresi” é una delle canzoni più famose di mio padre. Molti l’hanno già pubblicata su RUclips. La pubblicheró anche io appena possibile, aggiungendo testo e traduzione.