Ciuri ciuri - Otello Profazio

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  • Опубликовано: 3 окт 2024
  • Incisa nel 1966 in un 45 giri é stata poi utilizzata nel LP monografico FRA SCILLA E CARIDDI del 1982, dedicato alle canzoni della tradizione dell'area culturale calabro-sicula.
    Contrariamente a come di solito viene interpretata da molti, che la utilizzano per esprimere gioia, quasi fosse una canzone allegra "da ballo", mio padre sostiene che "Ciuri ciuri", raccolta nella zona di Lipari, sia invece uno stornello di sdegno che esprime una grande malinconia.
    "L'amuri chi mi dasti ti lu tornu" che viene spesso frainteso e interpretato come un banale "ricambio l'amore che mi hai dato", in realtá significa "ti restituisco pan per focaccia", in accordo con la malinconia e lo sdegno che permea tutta la canzone.
    Il poeta nel suo cuore é sempre innamorato della donna, anche se finge di disprezzarla, e infatti continua a passare sotto la sua finestra cantando...nella speranza di suscitare una reazione, perché SPES ULTIMA DEA, la speranza é l'ultima a morire.
    Esistono molte versioni di questa canzone, ma questa sobria interpretazione per voce e chitarra, che si avvale delle misurate armonizzazioni del maestro Mario Cerquozzi, é quella che preferisco.
    TESTO
    CIURI CIURI
    Ciuri ciuri,
    ciuriti tuttu l'annu...
    l'amuri chi mi dasti,
    ti lu tornu!...
    Ciuri di ruvittaru e spini santi...
    s'iddhu passannu cantati mi senti...
    non cantu non p'amuri non p'amanti:
    perchí mancu mi passi pi la menti!...
    Ciuri di rosi russi allu sbocciari:
    amaru 'ddh'òmu chi fimmini criri!...
    Amaru cu si fá d'iddhi ingannari:
    lustru di Paradisu non ndi viri!....
    Ciuri ciuri,
    ciuriti tuttu l'annu...
    l'amuri chi mi dasti,
    ti lu tornu!...
    TRADUZIONE
    FIORI FIORI
    Fiori, fiori
    fiorite tutto l'anno
    "l'amore che mi hai dato,
    te lo rimando indietro!" (*)
    Spinto di rovi e spine sante...
    se lui passando mi senta cantare...
    non canto per amore o per amanti:
    che neanche non mi passi per la mente!...
    Fiore di rose rosse allo sbocciare:
    povero quell'uomo che crede alle donne!...
    Triste chi si fa da loro ingannare...
    luce di Paradiso non ne vedrá mai...
    Fiori, fiori
    fiorite tutto l'anno
    "l'amore che mi hai dato,
    te lo rimando indietro!" (*)
    (*) come spiegato questa frase é un "messaggio in codice" che significa "ti restituisco pan per focaccia"

Комментарии • 3

  • @domenicocorigliano5452
    @domenicocorigliano5452 2 дня назад +2

    Carissimo Ermanno, cantavo anch'io così questa strofa:
    Ciuri di ruvittaru e spini santi...
    s'iddha passannu cantati mi senti...
    non cantu non p'amuri non p'amanti:
    perchí mancu mi passi pi la menti!...
    Mi sono in realtà accorto che Otello canta:
    s'iddhu passannu cantati mi senti...
    quindi credo che il protagonista si riferisca al nuovo lui della sua ex-fidanzata a cui rivolge il canto. Non ci avevo mai fatto caso, ma ciò rende, secondo me, ancora più poetico e profondo il testo. Come non vedere un richiamo al classico della canzone napoletana "Voce 'e notte" di Nicolardi-De Curtis,
    Si 'sta voce, che chiagne 'int' 'a nuttata
    Te sceta 'o sposo, nun avé paura
    Vide ch'è senza nomme 'a serenata
    Dille ca dorme e che se rassicura
    dove il protagonista suggerisce all'amata che ascolta la serenata cosa raccontare a suo marito accanto a lei. Cambia comunque il contesto: in 'voce 'e notte' si percepisce una partecipazione affettiva da parte dell'amata, nel caso di 'ciuri ciuri' sembra (sembra) che l'amata sia completamente distaccata dal vecchio amore.
    Grazie mille di queste pubblicazioni, ci fanno sentire ancora Otello vicino.

    • @GiovannaRosaci
      @GiovannaRosaci 2 дня назад

      Grazie....conoscevo solo il ritornello

    • @ermannoprofazio7066
      @ermannoprofazio7066  2 дня назад

      Grazie per questa precisazione! Ho controllato e corretto il testo della canzone nella descrizione.
      Ringrazio per l'attenzione, per le citazioni e riferimenti alla canzone napoletana.
      Del resto le canzoni popolari riecheggiano in tutte le regioni d'italia, simili, ma con sfumature diverse: il popolo si é sempre appropriato delle canzoni riinterpretandole ed usandole secondo la propria sensibilitá, contesto ed esigenze. Perché, come diceva Troisi nel film "Il postino": la poesia non é di chi la scrive, ma di chi gli serve!