Vita di Leonardo. La bottega di Verrocchio

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  • Опубликовано: 9 май 2020
  • All’ingresso delle Gallerie Leonardo, al Museo, tre personaggi raccontano aspetti diversi della giovinezza di Leonardo da Vinci e della Firenze del secondo Quattrocento.
    Incontriamo oggi un allievo di Verrocchio e compagno di studi di Leonardo che ci racconta come funziona una bottega artistica del Rinascimento: non un semplice atelier ma una vera e propria officina specializzata in tutte le arti, tecniche e produzioni, dalla pittura alla scultura, dalle arti applicate fino alla costruzione di macchine, con alla base la disciplina del disegno.
    #storieaportechiuse
    Video realizzato da NEO Narrative Environments Operas, e filmato presso il Museo Bagatti Valsecchi (il filmato è stato adattato rispetto al formato originale, verticale).
    La narrazione, oltre a dettagli di finzione, è basata su una delle prime importanti fonti che raccontano la vita di Leonardo, cos’ come della gran parte degli artisti del Rinascimento: “Le vite dei pittori” di Giorgio Vasari:
    “Et avendo uno intelletto tanto divino e maraviglioso che, essendo bonissimo geometra, non solo operò nella scultura, facendo, nella sua giovanezza, di terra alcune teste di femine che ridono, che vanno, formate per l’arte di gesso, e parimente teste di putti, che parevano usciti di mano d’un maestro, ma nell’architettura ancora fé molti disegni così di piante come d’altri edifizii e fu il primo ancora che, giovanetto, discoresse sopra il fiume d’Arno per metterlo in canale da Pisa a Fiorenza. Fece disegni di mulini, gualchiere et ordigni, che potessino andare per forza d’acqua; e perché la professione sua volle che fusse la pittura, studiò assai in ritrar di naturale, e qualche volta in far medaglie, di figure di terra, et adosso a quelle metteva cenci molli interrati, e poi con pazienza si metteva a ritrargli sopra a certe tele sottilissime di rensa o di pannilini adoperati, e gli lavorava di nero e bianco con la punta del pennello, che era cosa miracolosa, come ancora ne fa fede alcuni, che ne ho di sua mano, in sul nostro libro de’ disegni; oltre che disegnò in carta, con tanta diligenza e sì bene, che in quelle finezze non è chi vi abbia aggiunto mai, che n’ho io una testa di stile e chiaro scuro, che è divina, et era in quello ingegno infuso tanta grazia da Dio, et una demostrazione sì terribile accordata con l’intelletto e memoria che lo serviva, e col disegno delle mani sapeva sì bene esprimere il suo concetto, che con i ragionamenti vinceva e con le ragioni confondeva ogni gagliardo ingegno.”
    Giorgio Vasari, Vita di Leonardo, dalle Vite dei Pittori, Edizione presso Giunti, 1568
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    STORIE A PORTE CHIUSE
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    Ogni giorno della settimana una “rubrica” diversa.⁣
    Domenica: Leonardo da Vinci
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