Beethoven Cadenze del Concerto per pianoforte e orchestra op. 58 in Sol

Поделиться
HTML-код
  • Опубликовано: 12 янв 2025

Комментарии • 9

  • @alessandropelizzoli6613
    @alessandropelizzoli6613 4 дня назад

    Molto belle ed interessanti, e direi anche vicine allo spirito piuttosto sperimentale della scrittura beethoveniana di quell' epoca, anche dal punto di vista della tecnica strumentale. Grazie e complimenti.

  • @alessandropelizzoli6613
    @alessandropelizzoli6613 3 дня назад

    Gentile Samuele, lei ha composto anche una o più Sonate per pianoforte solo?

    • @samuelerizzilemiecomposizi7337
      @samuelerizzilemiecomposizi7337  2 дня назад +1

      No Alessandro, non ho scritto sonate per pianoforte

    • @alessandropelizzoli6613
      @alessandropelizzoli6613 День назад

      ​​@@samuelerizzilemiecomposizi7337
      curiosità mia... La Sonata è un genere in cui pensa di cimentarsi in futuro o...si sente più attratto dalle forme brevi o comunque libere, Maestro?

    • @samuelerizzilemiecomposizi7337
      @samuelerizzilemiecomposizi7337  День назад +1

      Domanda interessante Alessandro..
      Al di la' dell' empatia e delle propensioni specifiche verso questa forma musicale certamente molto impegnativa, ritengo a mio modesto parere che dopo Beethoven sia cominciato in qualche modo il declino della sonata e soprattutto la sonata stessa abbia esaurito o speso molto della sua funzione evolutiva nella musica in generale, tra 700 e primi anni dell' 800.

    • @alessandropelizzoli6613
      @alessandropelizzoli6613 День назад

      ​​​@@samuelerizzilemiecomposizi7337
      certo,una tesi questa non solo sua, Maestro, e comunque comprensibile, ed anche in gran parte vera ...
      Una curiosità connessa, allora, a questa visione: qual è l' ultima Sonata pianistica, cronologicamente parlando, che in qualche modo considera "viva e vitale" e che abbia avuto ancora qualcosa da dire di importante ( genericamente parlando, evidentemente per ogni compositore è " urgente" dire ciò che sceglie di dire...), in cui il concetto e la struttura di "sonatismo" ( in senso ristretto o esteso che si intenda il termine) sia stato fondamentale e funzionale al veicolare il significato?

    • @samuelerizzilemiecomposizi7337
      @samuelerizzilemiecomposizi7337  Час назад

      @@alessandropelizzoli6613 Non posso rispondere Alessandro alla sua domanda, almeno in termini cosi' specifici o quasi statistici.. Il mio pensiero riguardo la sonata non deve essere preso alla lettera ; dopo Beethoven ci sono stati moltissimi compositori tra minori ed eccelsi che hanno ceduto al fascino della sonata. Questo si puo' dire fino ai nostri giorni, ma verosimilmente si continuera' anche in futuro a comporre sonate. Quindi e' sacrosanto e giusto per un compositore scegliere di scrivere, di proporre in questo senso. Non posso non ammettere che esistano pagine, sezioni anche molto estese, temi o frammenti di sonate post Beethoveniane, per usare un termine di Berstein, "magiche", sublimi.. La mia opinione (opinabile) e' che con l' avvento del pieno romanticismo la sonata via via perda di equilibrio, di perfetta sintesi per quanto riguarda la forma.
      Haydn, Mozart, Beethoven, ma potremmo citarne altri di quel periodo, hanno trovato nella sonata un terreno fertilissimo dove riversare il loro genio. Nelle epoche successive ho l' impressione che la sonata abbia nascosto delle briglie che l' evoluzione inarrestabile della musica ha inevitabilmente smascherato.. Parliamo pero' di concetti sottili, che le descrivo come ingranditi da un potente microscopio.
      Quindi non interpreti la mia precedente risposta come un rifiuto o un avversione verso la sonata piu' moderna ; non la si ascolterebbe, eseguirebbe ed amerebbe cosi' come avviene ancora oggi.
      E probabilmente per sempre..

  • @m.p.2234
    @m.p.2234 6 дней назад

    Andrebbe bene per Brahms o Rachmaninov