Paura di rimanere soli: come influenza le tue relazioni
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- Опубликовано: 16 мар 2021
- La paura di rimanere soli influenza le relazioni. Non solo, ma fa sì che anche circondati da persone ci si possa sentire ugualmente soli.
Ti spiego. Quando hai paura della solitudine, nelle tue relazioni porti un messaggio:
"Ho bisogno di te".
Alla base, quindi, c'è una necessità. E funziona come quando vai dal fruttivendolo.
Vai lì perché hai bisogno di comprare frutta, e lui te la vende.
In cambio, però, tu dai del denaro.
Ecco, quando le tue relazioni sono basate su un bisogno profondo, per far sì che l'altro possa soddisfarlo devi DARE qualcosa in cambio.
Tu dai, l'altro prende. Tu dai, l'altro prende.
Fin quando... un giorno anche tu avrai voglia di prendere uno spazio per te o di ricevere attenzioni. E questo turba tutto l'equilibrio.
Ti rispecchia? Te ne parlo più nel dettaglio nel video :)
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#paura #solitudine #psicologia
E' quasi una settimana che non esco di casa a causa del covid perchè sono in zona rossa, sono sola, completamente sola, sola in compagnia di me stessa, solo qualche telefonata ogni tanto, in altri momenti sarei impazzita a non uscire di casa, prima avevo bisogno di farlo, solo vedendole le persone anche senza poterci parlare mi sosteneva e mi dava coraggio, poi a poco a poco ho iniziato a farmi compagnia e come se mi fossi sdoppiata e ho immaginato di stare in compagnia di un'altra persona e cioè di me stessa; ho capito che non è la presenza fisica delle altri a creare un rapporto con l'altro, in fin dei conti se ci pensiamo bene siamo tutti uniti da un unico filo e insieme facciamo un unico individuo; si sta insieme nel piacere di farlo, senza sentirsi in dovere di dare niente a nessuno e senza "obbligare" l'altro a dartelo, ora mi sento completa e felice di esserlo.
Wow Rosa, fantastico il tuo racconto della tua esperienza!
@@SebastianoDato Grazie, sono arrivata a questo stato dopo tanto tempo e tanti tentativi.
Veramente bello quello che hai scritto, nella mia mente quando mi ero sdoppiato vedendo un me stesso nudo e rannicchiato nel buio, come se avesse paura, ma piano piano prendendomi cura di lui ha incominciato a cambiare posizione e mi sono visto completamente a nudo, la mia mente aveva creato questo, molto simile allo sdoppiamento che hai descritto, credo che questo stato mentale del "prendersi cura di sé" come se si fosse in due sia molto importante per vivere serenamente.
Buona serata dottore, la consapevolezza mi ha portata verso il cambiamento, ho la fortuna di avere accanto a me una persona che mi vuole molto bene. Io purtroppo non ho avuto un'infanzia felice, ho subito violenza fisica e verbale. L'ansia, le paure, la solitudine che sentivo dentro di me hanno fatto sì, che mi attaccassi a mio marito come un polipo. Il suo amore, le sue attenzioni, il suo rispetto purtroppo nn colmavano i vuoti che sentivo! Fino a quando ho scoperto voi! Il percorso di crescita personale, che ho seguito con serietà, mi ha portata a vedere il mondo con occhi diversi, a farmi dire wow!!! Finalmente posso dire: io ci sono! Io vivo! Io respiro!! Adesso ho alleggerito tanto i miei confronti con mio marito, all'epoca mi arrabbiavo perché lui nn riusciva a darmi quelle risposte che io volevo sentirmi dire, nn capivo, nn sapevo che solo io avrei potuto rispondermi! Era tutto dentro di me! Grazie dottore, c'è una pace interiore che nn potrei descrivere a parole, meravigliosa!! Ho ringraziato mio marito che pur nn avendo gli strumenti, mi ha sopportata e supportata sempre! Mi da tanta sicurezza! Io amo la mia vita, e lui ama la sua, ed il nostro stare insieme è davvero molto dolce. Grazie immensamente dottore 🙏🙏🙏
Grazie Maria! La tua testimonianza è davvero meravigliosa !
Se ho capito bene, non è vero che il marito non aveva gli strumenti; forse non aveva quelli culturali, ma ha l'unico che serve: l'amore. Quello autentico, incondizionato,che non giudica. È questa la chiave, Sebastiano?
Ciao Eos, da quello che dice Maria ha trovato una relazione fatta di amore e tanta presenza , si!
Lei è stata brava a comprendere che doveva fare il passetto di cercare dentro di sé ciò che cercava fuori. Perché solo lei poteva darselo :)
@@eosrododactulos8205 Buon giorno Eos, l'amore di mio marito è stato fondamentale per me, con lui ho capito che anch'io potevo essere amata, ma c'era tanta rabbia e delusione in me, nn sapevo come gestire queste emozioni "negative" , il rimuginare mi rubava troppa energia! Poi ho scoperto il percorso! La consapevolezza! Credimi, se ti va, mi ha aperto un mondo: ho perdonato perché nn sapevano quello che facevano! Mi sono perdonata per gli errori che ho commesso, che adesso chiamo esperienze, nn subisco più, e questo vale per tutto nella vita! Quando dico che nn aveva gli strumenti, mi riferisco al fatto che nessuno di noi sapeva che solo dentro di noi avremmo trovato le risposte, amare se stessi prima di tutto, solo così ho potuto dare amore o compassione agli altri! Grazie!
Grazie dottore!!! Il vostro è un aiuto prezioso!! Volevo esprimere come sono arrivata ad amare me stessa:: quando mi arrabbiavo, quando reagivo, quando soffrivo, nn sapevo nulla di come gestire le mie emozioni, i miei pensieri erano sempre rivolti al passato, i miei perché erano tanti e nessuno riusciva a darmi le risposte........Ho voluto aiutarmi, farmi aiutare ma nn è bastato! Quando ho incominciato a seguire voi, dottore, è successo qualcosa dentro di me: nn si trattava più di capire, ma sentire! Finalmente ho sentito le urla della bambina che c'è in me, quella bambina che ha sofferto, che mi chiedeva di essere amata da me, che mi diceva: aiutami a crescere io sono rimasta qua! Io parlo con lei, tutti i gg, dal buon giorno alla buona notte, la coccolo, mi prendo cura di lei, la faccio sentire importante amore mio. Siamo cresciute insieme, nn siamo più sole. Le mie parti interne, fanno solo il loro lavoro: mente, ego, anima. Le emozioni, la vocina interna vanno ascoltate e guidate! La consapevolezza è un viaggio straordinario, che va coltivato, come l'amore! Grazie dottore 🙏🙏🙏
Penso che hai ragione
Quello che dici mi aiuta ,lo trovo equilibrato
Grazie
Mi fa piacere ti sia d’aiuto Patrizia!
Grazie 😊
Grande Seba, questo video sembra fatto per me, sto cercando di soffrire un po' meno, pensare a me è difficile. Ho vissuto una vita nel bisogno, una relazione a distanza da quattro mesi, da un paio di mesi, gradualmente è cambiata, mi sono annullata, non riuscivo a pensare ad altro, pur sforzandomi, ora non so più cos'è, o forse ho già capito, so solo che è disfunzionale.
Quanto hai ragione!
🙏🏻
Stupendo
Mi sono rivisto completamente, iniziato un rapporto per solitudine, man mano che va avanti c'è la mia paura di perdere l'altra persona, il contratto che si crea perché io do do do do e giustamente voglio indietro ma davvero mi sono accorto che era troppo pesante questo contratto(solo ultimamente), che quando mi ha dedicato meno tempo ho iniziato a pensare letteralmente le cose che hai detto, e ma adesso si allontana, come mai, come posso farlo stare vicino. Posso farlo continuando a rompergli le palle sempre di più e sarà ancora peggio. Ed è quello che ho fatto. Solo nell' ultimo periodo ho capito, grazie ai tuoi video, che devo basare la mia sicurezza solo su di me e su nessun altro, che non sono solo perché ci sono io, mi fa un po' ridere sta frase, sembro pazzo, però è vero ahah. E sto cercando di diminuire gelosia ecc. Probabilmente quel rapporto che avevo con quella persona NON finirà ma, già com'è ora, sarà più debole, perché ho capito varie cose(che sbagliavo io in primis). Soprattutto davo tutte le attenzioni all'altra persona, per circa 2/3 anni e solo ultimamente mi sono conosciuto un po', ho imparato ad apprezzarmi vagamente
Il tuo è un bellissimo commento, pieno di passi in avanti e di consapevolezza!
Sai, non per forza un rapporto deve indebolirsi. A volte fare questo cambiamento in sé aiuta proprio ad incontrarsi
Se si cerca, si è bisognosi. Se si è autonomi, si è snob. C'è che la solitudine di chi magari solo/a sa starci viene spesso vista con sospetto. Questa qua perché è sola? Investire in se stessi e avere delle passioni, va bene. Non ci si può bastare, però. E se poi si è malvisti proprio per questo? Diventa un circolo vizioso. Il gruppo di pari si costruisce in anni e se non si è più ragazzi è difficilissimo. Il mondo non è là che ci aspetta... Non si può inventare o fingere affiatamento. Alla fine si impara a star soli per forza...
Capisco quel che dici Maria Grazia... nelle mie parole non c’è giudizio: non ho detto che si è bisognosi.
Parlo proprio di relazione in un’ottica di incontro
@@SebastianoDato 🙏🐈
La paura di stare soli ci porta a fare scelte che non faremmo se non avessimo questa condizione e ci porta a creare rapporti sbagliati. Io ho avuto esperienza di questo. Premetto che il disagio della solitudine è una condizione normale e comprensibile e che solo certe persone con un certo processo elaborato riescono ad accettare la solitudine. Ma il motivo di frequentazioni sbagliate sono spesso dovute al fatto del disagio della solitudine e questo ci fa deviare e accettare cose inaccettabili. Vale la pena affrontare il percorso di accettazione della solitudine piuttosto che il ricorso a rapporti fittizi pur di non stare soli. Le relazioni che avvengono per motivi di non stare soli ci lascia una esperienza negativa tanto forte che è un segno nell'anima che dovremo portare nella vita. Meglio lavorare sull'accettazione della solitudine. Quando non si ha bisogni spesso siamo soli, ma quando creiamo rapporti sono validi. Vivere serenamente senza bisogni seppur in una vita semplice è meglio che creare rapporti fittizi e sbagliati. Io dico questo per esperienza personale e posso davvero dire che veramente è meglio accettare la solitudine piuttosto che compromessi negativi. Si vive in modo più sereno e integro e realizzante.
Molti scrivono che hanno paura dei ragni, le altezze ecc. Ma c'è davvero qualcosa più brutto di rimanere soli?! La solitudine uccide e ti uccide pian piano! La cosa più brutta è che potrebbe capitare a tutti 💔
Bisogna prendersi cura della propria parte sola 😊
Bellissimo video! L’unica via è quella di non cercare ciò che pensiamo sia carente in noi negli altri. Altrimenti succede tutto ciò che perfettamente descritto. Perché lo so? Perché fin‘ora facevo proprio così anch’io
Grazie Claudio! Ottima consapevolezza allora!
Finché la paura della solitudine avrà la meglio sarà dura cambiare atteggiamento
Ip vorrei avere amici veri, x tanto dono stata usata e non me ne sono mai accorta, oggi vorrei amici x aiutare i stare vicini, ma nello stesso tempo non mi fido.piu, non voglio parlare, tendo ad isolarsi, ho bisogno di sentirmi utile, ma poi non succede nulla dite giornate, vorrei dognste ancora, ma non do cosa, non chiamatela depresdione ma dolo sfortuna, non è semplice trovare persone leali, semplici che ti accettano
La stessa cosa vale per chi ha carenze affettive. E che dire di quelle persone che prendono ma non danno mai?
Ciao Sebastiano! In un mondo in cui l'Autenticità sta diventando una "dote rara" e l'apparenza una maschera polivalente per farsi accettare dagli altri, solo per il timore di restare da soli, quando in realtà si è da soli anche in compagnia; forse non è meglio imparare a stare, da soli preservando la propria autenticità, con la pazienza d'incontrare un'altra persona Autentica con cui entrare in risonanza? Io credo che in molti usino questa atavica paura di rimanere da soli anche per controllare piuttosto che coltivare le relazioni. Magari sarò io troppo pessimista, ma arrivi a un punto in cui comprendi che forse è meglio stare da soli con se stessi piuttosto che con qualcuno che ti porti via un pezzo di vita alla volta. Citando un bellissima frase di Bauman "Le emozioni passano, i sentimenti (quelli veri e autentici aggiugerei io) vanno coltivati", e coltivare qualcosa insieme ad un'altra persona (amico/a o compagna che sia) non è mai facile. Bellissimo video!
Ciao Salvatore! Sono molto d’accordo con te quando dici che è meglio imparare a stare da soli (io direi con se stessi) e attendere l’incontro. E come dici, l’incontro è costruito e co-costruito con l’altra persona
Io ho un gruppo non mi rispettano
ma questo "noi" suona di tutto e di nulla. Non è possesso, non è completezza. È un progetto... ma di che tipo? E cosa differenzia quest'ultimo da un altro tipo di progetto come un'amicizia? Che cos'è l'amore?
Anche l’amicizia è un noi. C’è un condividere diverso, così come una direzione diversa.
Il “Noi” è più grande di noi e al di fuori di noi. Ne facciamo parte e allo stesso tempo non ci appartiene.
Per darti un’immagine: è la musica durante il concerto di un’orchestra
Io mi sento meglio single...dopo mezz'ora che sto con qualcuno mi sono già scocciato...bah non saro' normale..
Il discorso della paura è vasto. Si estende anche alle amicizie.
Comunque la cosa importante è che tu faccia ciò che ti fa star bene
@@SebastianoDato il problema e' che faccio un lavoro a contatto con molta gente e quando posso sto da solo e mi riposo...starei volentieri 6 mesi su un isola 🏝️ deserta ...a Ke bello...
Aver capito che perdere il controllo aiuta a vivere meglio la vita c'entra con il sentirsi particolarmente soli....?Una solitudine quasi angosciante...
Ciao Alessandra. Non credo di aver capito la domanda... Mi chiedi se adesso che vivi meglio la vita, essendoti lasciata andare, è normale che ti senta sola?
@@SebastianoDato Si, proprio cosi... C è una possibile connessione?
Non so darti una risposta generale. Ma mi viene il dubbio che, se ti poni la domanda, forse una connessione per te ci sia. Ma non sullo stare meglio, forse sul resto
@@SebastianoDato Grazie ,grazie mille....Mille auguri a te....