Grande Stefano . Ogni tanto si trova un bravo e vero osteopata su RUclips a differenza di tanti altri che sanno fare solo crick e crack . Complimenti da parte un futuro collega 😊💪🏻.
Ciao Stefano, sono un fisioterapista e studio osteopatia da tre anni e si è aperto il mondo, ma credimi i tuoi video mi fanno andare ancora più oltre grazie di cuore. N.B. Potresti creare un video sull’ATM con tutte le connessioni posturali ?
Video incredibile ... ne ho visti molti , ma questo è il top .. da massaggiatore la voglio ringraziare , cerco sempre di andare sempre più in profondità negli argomenti , e questo video è stato davvero davvero utile ..
Ciao Stefano carissimo! Mi chiamo Luigi, mi sono appassionato ai tuoi video, quindi all'osteopatia in se, grazie a te,sto pensando di andare all'università e laurearmi in questo campo, siccome è un campo che mi piace molto, essendo anche uno sportivo artista marziale, (una passione che è tutta la mia vita), diverrei anche più completo nel complesso, mi sto perciò veramente decidendo di farlo. Complimenti immensi perché è visibile con particolare evidenza tutta la tua capacità, bravura e dedizione, cosa un po rara. Io mi trovo in una situazione particolare, ti ho trovato su youtube cercando appunto disperatamente informazioni relative ad un problema che mi ha completamente scaraventato in un bruttissimo e lunghissimo periodo di sofferenza, problema da cui, per ora e solo per ora spero, non riesco ad uscirne, e me la sto vedendo troppo una schifezza. Non immagini quanto vorrei venire a farmi visitare da te, ma vivo in Campania, e attualmente non dispongo di una possibilità economica nemmeno di farmi una visita da qualche osteopata nei dintorni.. (osteopata perché, da come ho scoperto grazie a te, è colui che ha un repertorio particolarmente ampio, che può fare precisamente al mio caso, e, in passato, ho avuto esperienze molto insoddisfacenti con gli ortopedici degli ospedali). Il mio problema praticamente è che, una distorsione alla caviglia sx, mi ha impedito di continuare la mia carriera da professionista marziale, ed ora sono troppo disperato. Credo di potermi dilungare qui così da fornire magari utilità anche agli altri che seguono il canale, aprendo un discorso che potrà essere molto utile a qualcuno, spero di non essere di disturbo. Sono stato dal dottore di famiglia, dall'ortopedico, al pronto soccorso più volte, dal fisioterapista, da un altro ortopedico, ho fatto risonanze magnetiche, lastre, ma tutt'ora il problema continua ad ingrandirsi sempre di più e tutti hanno concluso la visita dicendo : "non hai niente di che". Successivamente un ortotecnico mi ha consigliato di portare i plantari per 2 anni, e, dopo questo tempo, estremato dal fatto che non riuscivo a portarli e mi davano costantemente un senso di "sconnessione", di disagio, di mancato equilibrio, non li uso più. Ad ogni modo, già a partire dal primo anno di plantari, mi sono sempre sentito la gamba completamente debolissima e sconnessa, segni di enorme fastidio già avvenuti ancor prima di portare i plantari. Sunto della storia : 5 anni fa distorsione dolore fortissimo al momento ma che sparí dopo 5 minuti un po di gonfiore lastra al pronto soccorso risultati, da come mi è stato detto, più che perfetti dolore e debolezza continua alla caviglia ed al ginocchio tutt'ora, da sempre sin da quel trauma risonanza magnetica dopo 3 anni dal trauma (quando me la sono potuta permettere) risultati : SEQUENZE SE T1, DPFATSAT e GE t2 nelle 3 acquisizioni ortogonali. Iniziali irregolarità sclerotiche a carico delle limitanti articolari contrapposte astragalo avicolari. Alterazione del profilo marginale mediale astragalico, da esiti cronici traumatici, presumibilmente distorsivi con danno osteoligamentoso. Piccola reazione cistica a livello della borsa sinoviale retroastragalica. Regolari per calibro, decorso ed intensità di segnale i tendini peronei lungo e breve, i tendini estensori e flessori ed i tendini tibiali anteriore e posteriore. Irregolarmente ispessito il profilo del ligamento tibio\astragalico anteriore ed intermedio, da esiti traumatici cronici. Inserzionopatia reattia sottocalcaneare a carico dell'aponeurosi plantare. I fastidi che sento : tremendi, insopportabili, indescrivibili. Sono 2 anni che : sento ginocchio e caviglia completamente sconnessi, troppo strani, completamente senza equilibrio, completamente senza propriocezione, mi danno un fastidio tremendo, assurdo, mi debilitano completamente in qualsiasi cosa faccio, dal parlare con le persone, al camminare, mi provocano una forte ansia prima che devo fare una cosa, come se andassero completamente per i fatti loro e non fanno parte del mio corpo, per farti capire : maneggi con armi che prima sapevo fare alla perfezione, adesso, il momento prima che io li esegua, già il solo pensiero di doverli fare, mi scombussola tutto, mi manda in ansia e come sempre, ancora di più in quel momento, mi sento stranissimo, non connesso allo spazio che mi circonda ed al terreno, ma mi sento come se la gamba non rispondesse ai segnali nervosi come dovrebbe, e in piccoli momenti la sento proprio come se ce l'avessi attaccata ma senza poterla muovere abbastanza dinamicamente nel momento in cui il piede poggia per terra. Ogni notte ci metto dalle 2 alle 3 ore per addormentarmi. La caviglia entra, su una scala da 1 a 10, di 5 verso l'interno, insieme al ginocchio. Suppongo fossero valghi, nonostante l'arco plantare fosse abbastanza presente (si vede comunque che non è molto curvo). Valgo di 5 anche il ginocchio destro, ma l'arco plantare è perfetto. Non riesco a scendere in posizione squat del tutto, a meno che non faccio entrare verso l'interno il ginocchio di molto. Se scendo mantenendo il ginocchio dritto e il tallone fisso a terra, la caviglia sprigiona un dolore indicibile, sulla parte alta frontale e sembra anche un po laterale sinistra. La cosa peggiore che rende tutto ciò un caso, secondo me, alieno e unico al mondo, è che ho sviluppato una dipendenza incredibilmente irrefrenabile di schioccare sia il ginocchio che la caviglia.. difatti, ad ogni passo, la caviglia schiocca fortissimo, e dopo un po mi fa male. Anche il ginocchio schiocca in flessione, e fa male solo raramente. La cosa peggiore, come dicevo, è che ho preso una dipendenza dallo schioccarli, una dipendenza che è irresistibile a tal punto che cerco le posizioni più impensabili per schioccarli, siccome, per almeno 1 secondo, riesco a trovare sollievo in questo inferno che non mi lascia nè dormire, nè parlare, nè tornare in palestra, nè uscire di casa, nè vivere. Non so come trasmettere l'idea di quanto sia veramente forte la dipendenza dallo schioccarli, ormai è diventata una cosa morbosa e estrema, e, quando non riesco a schioccarli, il fastidio fortissimo mi fa venire un'ansia che quasi mi toglie il respiro, e certe volte la notte ci metto dalle 4 alle 5 ore per addormentarmi. Lo schiocco della caviglia avviene nel punto in cui i tendini peronei lungo e breve percorrono il malleolo, sembra proprio che siano i 2 tendini peronei stessi a muoversi e provocare lo schiocco, sicché lo schiocco percorre tutta la parte bassa del piede sino al punto dove si attaccano sul 5° metatarso, e certe volte non provocano proprio uno schiocco ma un rumore continuo come se stessero grattando vicino a qualcosa di molto ruvido. La parte in questione, (il malleolo e i peronei), si presenta più in rilievo, "più all'esterno", rispetto a com'è alla caviglia destra. Questa zona è rigidissima, rigidissimi anche i tendini peronei, che si sentono tali sino a salire verso il ginocchio, toccandoli si sentono proprio irrigiditi al massimo, tant'è che, il punto a 5-6 centimetri a partire dal malleolo ed andando verso l'alto, raramente, se lo tocco, mi provoca un dolore talmente forte che mi toglie il respiro. Pensando si trattasse soltanto di un problema di valgismo, ho fatto degli esercizi in merito. Dopo aver fatto esercizi quali mezieres e stretching, TUTTI i problemi che ho descritto spariscono, ma dopo 1 giorno tornano peggio di prima, ho pensato quindi semplicemente che non schioccassero data l'elasticità che i vari componenti della struttura vanno a raggiungere, grazie allo stretching ecc, ma io che ho una lassità legamentosa genetica di 8 su una scala da 1 a 10, se ho questi problemi al di fuori della serie di stretching, avendo quindi comunque uno stato legamentoso continuamente lasso, ho presupposto un problema di base relativo alla lassità stessa, e che, nel complesso, soltanto fittiziamente il problema si risolve in seguito allo stretching, data la forse troppa elasticità e quindi la conseguente impossibilità di schiocco data dall'esagerata elasticità e quindi un peggioramento del problema.. Con un esito logico da tutto di una lassità legamentosa giusto? E possibile che uno con una semplice lassità è proprio da rottamare? (non credo esistano esercizi per irrigidire i legamenti e i tendini, ovvero il completo opposto dello stretching) I tendini peronei si muovono con tanti piccoli scatti mentre muovo la caviglia un po in tutte le direzioni, e durante la flessione verso l'alto del piede, la parte del malleolo schiocca forte, è difatti nel momento in cui diminusce l'ampiezza tra tibia e dorso del piede che avviene lo schiocco, più precisamente con la diminuzione dell'ampiezza insieme ad una piccola intrarotazione della caviglia verso l'interno stendendo le dita verso l'alto e verso l'esterno. I fastidi aumentano tantissimo quando mi distendo sul letto o semplicemente quando non sto in piedi e con le gambe stese, mentre diminuisco quando sto in posizione di stretching a farfalla. Stefano, scusami ancora se ho scritto troppo, questi sono tutti i sintomi e i dettagli che ho rilevato in tutto quest'arco di tempo, ne ho cercati di raccogliere il più possibile proprio per utilità per la diagnosi. Mi sento disastrato, da come hai potuto capire la situazione è particolarmente grave, mi sento incompreso, troppo nei guai, non riesco ad abbandonare la mia passione, ci tengo Troppo, e non ce la faccio più a vivere così, sono disperato.. Chiunque mi visitò, mi chiuse la visita con l'ssegnazione di un plantare... che nemmeno riesco a portare.. Ti chiedo aiuto, te ne sarei eternamente grato, inutile dirlo..
Ciao, allora quello che hai descritto a me sembra abbastanza chiaro. Posso ipotizzarti cosa sta succedendo, anche perché ne ho trattati di simili. Se vuoi posso mettere insieme un video, e provare a spiegarti cosa sta succedendo per me in quella caviglia. Questa settimana sono presissimo però, devo mettermi settimana prossima
Un altro dettaglio strano è che quando il piede è umido, il fastidio e il bisogno di schioccare solo la caviglia si quintuplicano, mentre quando invece tengo la caviglia sotto l'acqua calda per un po e il piede è secco, lavato con la saponetta, tutti i fastidi spariscono per 30 minuti circa, e se invece uso il sapone liquido che lascia la pelle liscia e non ruvida come fa la saponetta, i fastidi diminuiscono solo di poco e per una ventina di minuti.. Boh, io tutta questa cosa la vedo troppo assurda.. Poi, per quanto riguarda gli schiocchi, sempre, al malleolo, schiocca anche quando mi stiro in punta di piedi, e il ginocchio schiocca quando lo fletto, poi anche quando, stando in posizione di stretching a farfalla, prendo la caviglia e la tiro verso l'alto, e anche quando, molto raramente, stando in posizione di squat, mi alzo in posizione eretta.
Scusami ci sono altri 3 dettagli importanti che non ho precisato, credo siano utili. 1 Se, da disteso, con gamba sollevata, la fletto avvicinando il tallone al gluteo mantenendo le dita puntate verso l'interno, il ginocchio schiocca e sento sempre il fastidio, mentre invece, e qui la cosa si fa interessante, se faccio esattamente lo stesso ma tenendo le dita che puntano verso l'esterno, non solo il ginocchio non schiocca in nessun modo, ma si calmano i fastidi e non riesco a schioccare niente nemmeno sforzandomi di farlo 2 A volte ho l'impressione che, in alcuni momenti, si tratti di una cosa psicologica, solo oppure anche, perché se sono parecchio preso da una cosa e quindi molto distratto, spariscono i fastidi, e quindi anche gli schiocchi perché non mi viene nervosamente di farli per necessità, ""e dipendenza"" 3 Ho pensato poi che, trattandosi il tutto anche un po di fattore a livello nervoso, potesse incidere il fatto che non ho più l'unghia all'alluce, cosa che difatti mi ha sempre dato una sensazione di fastidio da quando mi feci l'operazione per toglierla. L'unghia incarnita, trattata in tutti i modi dal dottore per cercare di non arrivare al chirurgico, con estrazioni di piccoli pezzi un po alla volta e tentativi di sollevamento, non fece altro che crescere particolarmente in profondità.. inoltre la ferita chirurgica non è proprio superficiale. 4 Al tatto, si sente che, durante lo schiocco, i tendini peronei scavalcano il malleolo, e di schiocchi ce ne sono 2, io li chiamo : quello di andata e quello di ritorno. Quello "di andata", avviene quando alzo il piede verso la tibia e, mantenendolo teso, lo giro verso l'esterno (qui i tendini peronei scavalcano il malleolo andando in avanti) . Mentre successivamente, c'è quello "di ritorno" che avviene facendo il contrario, ovvero allontanando il piede dalla tibia e quindi puntando con le dita verso il basso e girandolo verso l'interno (qui invece i peronei scavalcano il malleolo tornando indietro) . Non c'è bisogno di far avvenire lo schiocco di ritorno con l'obbligo di eseguire prima quello di andata e viceversa. 5 Solo una volta ogni tanto, avvengono degli schiocchi che mi danno tantissimo sollievo, tanto da calmare tutto per 2 minuti, sono : 1 seguendo precisamente degli step, che sono : dita premute chiuse ""a pugno"", tenute tese verso il basso in contemporanea con un'andatura circolare del piede che parte andando verso il basso e salendo in senso antiorario, sino ad arrivare alle ore 10 (eh si ho un' elasticità abbastanza particolare, una lassità genetica che credo sia il principale fattore contribuente a tutto il fenomeno) tenendo ben teso il piede verso la tibia, in quel punto, tenendo tutto teso, prendo il piede con la mano e di scatto lo porto verso il basso; questo mi provoca uno schiocco molto più forte, sempre alla zona del malleolo, ma Apparentemente in modo diverso, essendo i tendini peronei ritirati verso l'interno, data la posizione. 2 Se mi metto in posizione squat, soltanto nel caso in cui io tenga le punte dei piedi rivolte verso l'interno, "il super schiocco" avviene invece nel ginocchio, provocandomi anche esso un sollievo elevato. Infine, altri due dettagli al di fuori degli schiocchi, sono : - Se faccio gli squat con le punte dei piedi rivolte verso l'interno, mi viene dolore al ginocchio, e la tibia riesce ad avvicinarsi al piede senza problemi. Il caso contrario avviene nel momento in cui gli squat li faccio con le punte dei piedi rivolte verso l'esterno, li faccio senza dolore, tale posizione mi provoca un sollievo generale, appunto quindi sentendo bene "la connessione con il mondo esterno", sentendo proprio a livello nervoso psicologico "un risveglio dei sensi" (i fastidi di cui parlo mi provocano appunto una forte sconnessione dallo spazio che mi circonda e soprattutto dalla reattività dei movimenti dinamici ripetuti). In questo caso però, se avvicino la tibia al piede, mantenendo il tallone immobile a terra, e mantenendo la punta del piede rivolta o verso avanti o verso l'esterno, il dolore è talmente acuto tanto da impedirmi di continuare a scendere la tibia verso il piede. - I calzini slabbrati mi raddoppiano i fastidi, quelli un poco stretti invece mi danno un po di sollievo (da ciò si capisce come tutto, in parte, sia anche a livello nervoso) - Più sto a riposo, più i fastidi aumentano. Se invece non ci penso e sto in movimento, diminuiscono, ma arrivano all'estremo nel momento in cui mi distendo sul letto a fine giornata (questa notte ci ho messo 9 ore per addormentarmi) . Non so se li hai letti, ho scritto ancora altri dettagli come risposta sempre a questi commenti. Sono tutti dettagli interessanti che possono aiutare molto per l'analisi, scusami ancora se ho scritto tanto e grazie veramente infinite, troppo infinite, te ne sono immensamente riconoscente, sei da apprezzare veramente tantissimo.
Ho scoperto una cosa strana.. se striscio avanti e dietro il pollice sull'arco plantare premendo a partire dal tallone fino alla base dell'alluce e viceversa, e alterno con una presa al piede con il pollice sempre sull'arco plantare e le altre 4 dita sul dorso, spingendo con il pollice in senso orario e le altre 4 dita in senso antiorario, ruotando quindi il piede verso l'esterno, gli schiocchi smettono di verificarsi per una decina di minuti. Successivamente, appena ne parte uno di schiocco , riprendono a verificarsi continuamente come sempre. Poi con i pantaloni lunghi mi trovo meglio, e se ci aggiungo anche calzini che arrivano fino al ginocchio, meglio ancora. Adesso che fa caldo ci sto mettendo 4 ore circa per addormentarmi la notte, è un supplizio insopportabile e micidiale.
Ciao Stefano, ho comprato il libro di Myers e mi interessava dove potevo trovare come capire qualche catena e' coinvolta in qualche disfunzione e come si puo' cercare di correggerla come lo spieghi tu? Ti ringrazio in anticipo
Ciao! Eh correggerla non è facile, attraverso l’allungamento e il rinforzo si cambiano le tensioni di muscoli e fasce. Se vuoi togliere delle aree disfunzionali (diciamo delle spine irritative nel sistema fasciale) li si apre un mondo complicato, bisogna trovare le aree di restrizione di mobilità, anche fini in aree membranose e legamentose, e andare a far rilasciare il circuito neuronale che mantiene quel tono aumentato…. Dovrebbe essere la pratica quotidiana di ogni osteopata
@@stefanomoriggia88 Io sono PT e chinesiologo, ma ultimamente ho fatto un corso di kinesiologia e correzione delle catene, ma non sono ancora riuscito a capire bene quando e su quale catena agire per prima? Ed inoltre volevo in parallelo abbinare degli esercizi per un ulteriore efficacia.
Non c’è un protocollo, per quello che vuoi fare tu bisogna fare una valutazione della persona in piedi, capire quali sono le catene in accorciamento e quelle deboli, e lavorare sul riequilibrio
Ciao Luca, era un idea iniziale, ne ho tenuti alcuni anni fa, ma purtroppo non ho proprio il tempo per impostare un corso, fatto bene come ho in testa io
Grande Stefano . Ogni tanto si trova un bravo e vero osteopata su RUclips a differenza di tanti altri che sanno fare solo crick e crack . Complimenti da parte un futuro collega 😊💪🏻.
Complimenti dottore e una dote innata in lei, non facile trovare un medico cosi preparato spero di contrattarlo al piu'presto!!!
Ciao Stefano, sono un fisioterapista e studio osteopatia da tre anni e si è aperto il mondo, ma credimi i tuoi video mi fanno andare ancora più oltre grazie di cuore.
N.B.
Potresti creare un video sull’ATM con tutte le connessioni posturali ?
Servirebbe anche a me ed è la più difficile
Purtroppo ho dovuto sospendere per un anno, ricomincerò spero ad ottobre con un pelo più calma.
Complimenti Stefano. Dovresti fare il Docente! Trasmetti passione e curiosità.
Video incredibile ... ne ho visti molti , ma questo è il top .. da massaggiatore la voglio ringraziare , cerco sempre di andare sempre più in profondità negli argomenti , e questo video è stato davvero davvero utile ..
Complimenti Stefano! I tuoi video sono sempre molto chiari e formativi. Una rarità su RUclips...
😍 Avrei voluto un docente come te..
Bellissimo video, davvero complimenti 👏👏👏👏
Complimenti 🎉continua così. I tuoi video sono molto interessanti 😊 io da futura MCB prendo spunti dai tuoi ragionamenti. 😊
Appena potrò ricomincerò!
Utilissimo per chi fa sport grazie mille davvero ❤️
Grazie
Bravissimo ,interessantissimo,simpaticissimo,tutto issimo🤗.
💪🏼 sempre Top Bros
Complimenti! Finalmente un osteopata completo! Da qui si capisce che proviene dall'ISEF...
Grazie i tuoi video sempre super interessanti
Complimenti bravissimo 👍
super come sempre!
Grande video! Continua così
Sei il migliore💪💪💪👍
Grazieeeee 🌺!
Ciao Stefano carissimo!
Mi chiamo Luigi,
mi sono appassionato ai tuoi video, quindi all'osteopatia in se, grazie a te,sto pensando di andare all'università e laurearmi in questo campo, siccome è un campo che mi piace molto, essendo anche uno sportivo artista marziale, (una passione che è tutta la mia vita), diverrei anche più completo nel complesso, mi sto perciò veramente decidendo di farlo.
Complimenti immensi perché è visibile con particolare evidenza tutta la tua capacità, bravura e dedizione, cosa un po rara.
Io mi trovo in una situazione particolare, ti ho trovato su youtube cercando appunto disperatamente informazioni relative ad un problema che mi ha completamente scaraventato in un bruttissimo e lunghissimo periodo di sofferenza, problema da cui, per ora e solo per ora spero, non riesco ad uscirne, e me la sto vedendo troppo una schifezza.
Non immagini quanto vorrei venire a farmi visitare da te, ma vivo in Campania, e attualmente non dispongo di una possibilità economica nemmeno di farmi una visita da qualche osteopata nei dintorni.. (osteopata perché, da come ho scoperto grazie a te, è colui che ha un repertorio particolarmente ampio, che può fare precisamente al mio caso, e, in passato, ho avuto esperienze molto insoddisfacenti con gli ortopedici degli ospedali).
Il mio problema praticamente è che, una distorsione alla caviglia sx, mi ha impedito di continuare la mia carriera da professionista marziale, ed ora sono troppo disperato.
Credo di potermi dilungare qui così da fornire magari utilità anche agli altri che seguono il canale, aprendo un discorso che potrà essere molto utile a qualcuno, spero di non essere di disturbo.
Sono stato dal dottore di famiglia, dall'ortopedico, al pronto soccorso più volte, dal fisioterapista, da un altro ortopedico, ho fatto risonanze magnetiche, lastre, ma tutt'ora il problema continua ad ingrandirsi sempre di più e tutti hanno concluso la visita dicendo : "non hai niente di che".
Successivamente un ortotecnico mi ha consigliato di portare i plantari per 2 anni, e, dopo questo tempo, estremato dal fatto che non riuscivo a portarli e mi davano costantemente un senso di "sconnessione", di disagio, di mancato equilibrio, non li uso più.
Ad ogni modo, già a partire dal primo anno di plantari, mi sono sempre sentito la gamba completamente debolissima e sconnessa, segni di enorme fastidio già avvenuti ancor prima di portare i plantari.
Sunto della storia :
5 anni fa distorsione
dolore fortissimo al momento ma che sparí dopo 5 minuti
un po di gonfiore
lastra al pronto soccorso
risultati, da come mi è stato detto, più che perfetti
dolore e debolezza continua alla caviglia ed al ginocchio tutt'ora, da sempre sin da quel trauma
risonanza magnetica dopo 3 anni dal trauma (quando me la sono potuta permettere)
risultati :
SEQUENZE SE T1, DPFATSAT e GE t2 nelle 3 acquisizioni ortogonali.
Iniziali irregolarità sclerotiche a carico delle limitanti articolari contrapposte astragalo
avicolari.
Alterazione del profilo marginale mediale astragalico, da esiti cronici traumatici, presumibilmente distorsivi con danno osteoligamentoso.
Piccola reazione cistica a livello della borsa sinoviale retroastragalica.
Regolari per calibro, decorso ed intensità di segnale i tendini peronei lungo e breve, i tendini estensori e flessori ed i tendini tibiali anteriore e posteriore.
Irregolarmente ispessito il profilo del ligamento tibio\astragalico anteriore ed intermedio, da esiti traumatici cronici.
Inserzionopatia reattia sottocalcaneare a carico dell'aponeurosi plantare.
I fastidi che sento : tremendi, insopportabili, indescrivibili.
Sono 2 anni che :
sento ginocchio e caviglia completamente sconnessi, troppo strani, completamente senza equilibrio, completamente senza propriocezione, mi danno un fastidio tremendo, assurdo, mi debilitano completamente in qualsiasi cosa faccio, dal parlare con le persone, al camminare, mi provocano una forte ansia prima che devo fare una cosa, come se andassero completamente per i fatti loro e non fanno parte del mio corpo, per farti capire : maneggi con armi che prima sapevo fare alla perfezione, adesso, il momento prima che io li esegua, già il solo pensiero di doverli fare, mi scombussola tutto, mi manda in ansia e come sempre, ancora di più in quel momento, mi sento stranissimo, non connesso allo spazio che mi circonda ed al terreno, ma mi sento come se la gamba non rispondesse ai segnali nervosi come dovrebbe, e in piccoli momenti la sento proprio come se ce l'avessi attaccata ma senza poterla muovere abbastanza dinamicamente nel momento in cui il piede poggia per terra.
Ogni notte ci metto dalle 2 alle 3 ore per addormentarmi.
La caviglia entra, su una scala da 1 a 10, di 5 verso l'interno, insieme al ginocchio.
Suppongo fossero valghi, nonostante l'arco plantare fosse abbastanza presente (si vede comunque che non è molto curvo).
Valgo di 5 anche il ginocchio destro, ma l'arco plantare è perfetto.
Non riesco a scendere in posizione squat del tutto, a meno che non faccio entrare verso l'interno il ginocchio di molto.
Se scendo mantenendo il ginocchio dritto e il tallone fisso a terra, la caviglia sprigiona un dolore indicibile, sulla parte alta frontale e sembra anche un po laterale sinistra.
La cosa peggiore che rende tutto ciò un caso, secondo me, alieno e unico al mondo, è che ho sviluppato una dipendenza incredibilmente irrefrenabile di schioccare sia il ginocchio che la caviglia.. difatti, ad ogni passo, la caviglia schiocca fortissimo, e dopo un po mi fa male.
Anche il ginocchio schiocca in flessione, e fa male solo raramente.
La cosa peggiore, come dicevo, è che ho preso una dipendenza dallo schioccarli, una dipendenza che è irresistibile a tal punto che cerco le posizioni più impensabili per schioccarli, siccome, per almeno 1 secondo, riesco a trovare sollievo in questo inferno che non mi lascia nè dormire, nè parlare, nè tornare in palestra, nè uscire di casa, nè vivere.
Non so come trasmettere l'idea di quanto sia veramente forte la dipendenza dallo schioccarli, ormai è diventata una cosa morbosa e estrema, e, quando non riesco a schioccarli, il fastidio fortissimo mi fa venire un'ansia che quasi mi toglie il respiro, e certe volte la notte ci metto dalle 4 alle 5 ore per addormentarmi.
Lo schiocco della caviglia avviene nel punto in cui i tendini peronei lungo e breve percorrono il malleolo, sembra proprio che siano i 2 tendini peronei stessi a muoversi e provocare lo schiocco, sicché lo schiocco percorre tutta la parte bassa del piede sino al punto dove si attaccano sul 5° metatarso, e certe volte non provocano proprio uno schiocco ma un rumore continuo come se stessero grattando vicino a qualcosa di molto ruvido.
La parte in questione, (il malleolo e i peronei), si presenta più in rilievo, "più all'esterno", rispetto a com'è alla caviglia destra.
Questa zona è rigidissima, rigidissimi anche i tendini peronei, che si sentono tali sino a salire verso il ginocchio, toccandoli si sentono proprio irrigiditi al massimo, tant'è che, il punto a 5-6 centimetri a partire dal malleolo ed andando verso l'alto, raramente, se lo tocco, mi provoca un dolore talmente forte che mi toglie il respiro.
Pensando si trattasse soltanto di un problema di valgismo, ho fatto degli esercizi in merito.
Dopo aver fatto esercizi quali mezieres e stretching, TUTTI i problemi che ho descritto spariscono, ma dopo 1 giorno tornano peggio di prima, ho pensato quindi semplicemente che non schioccassero data l'elasticità che i vari componenti della struttura vanno a raggiungere, grazie allo stretching ecc, ma io che ho una lassità legamentosa genetica di 8 su una scala da 1 a 10, se ho questi problemi al di fuori della serie di stretching, avendo quindi comunque uno stato legamentoso continuamente lasso, ho presupposto un problema di base relativo alla lassità stessa, e che, nel complesso, soltanto fittiziamente il problema si risolve in seguito allo stretching, data la forse troppa elasticità e quindi la conseguente impossibilità di schiocco data dall'esagerata elasticità e quindi un peggioramento del problema.. Con un esito logico da tutto di una lassità legamentosa giusto? E possibile che uno con una semplice lassità è proprio da rottamare? (non credo esistano esercizi per irrigidire i legamenti e i tendini, ovvero il completo opposto dello stretching)
I tendini peronei si muovono con tanti piccoli scatti mentre muovo la caviglia un po in tutte le direzioni, e durante la flessione verso l'alto del piede, la parte del malleolo schiocca forte, è difatti nel momento in cui diminusce l'ampiezza tra tibia e dorso del piede che avviene lo schiocco, più precisamente con la diminuzione dell'ampiezza insieme ad una piccola intrarotazione della caviglia verso l'interno stendendo le dita verso l'alto e verso l'esterno.
I fastidi aumentano tantissimo quando mi distendo sul letto o semplicemente quando non sto in piedi e con le gambe stese, mentre diminuisco quando sto in posizione di stretching a farfalla.
Stefano, scusami ancora se ho scritto troppo, questi sono tutti i sintomi e i dettagli che ho rilevato in tutto quest'arco di tempo, ne ho cercati di raccogliere il più possibile proprio per utilità per la diagnosi.
Mi sento disastrato, da come hai potuto capire la situazione è particolarmente grave, mi sento incompreso, troppo nei guai, non riesco ad abbandonare la mia passione, ci tengo Troppo, e non ce la faccio più a vivere così, sono disperato..
Chiunque mi visitò, mi chiuse la visita con l'ssegnazione di un plantare... che nemmeno riesco a portare..
Ti chiedo aiuto, te ne sarei eternamente grato, inutile dirlo..
Ciao, allora quello che hai descritto a me sembra abbastanza chiaro.
Posso ipotizzarti cosa sta succedendo, anche perché ne ho trattati di simili.
Se vuoi posso mettere insieme un video, e provare a spiegarti cosa sta succedendo per me in quella caviglia.
Questa settimana sono presissimo però, devo mettermi settimana prossima
Faresti proprio un video al riguardo?
Wow incredibile, sei un grande, sei eccezionale.
Non vedo l'ora di vederlo!
Grazie infinite!!
Un altro dettaglio strano è che quando il piede è umido, il fastidio e il bisogno di schioccare solo la caviglia si quintuplicano, mentre quando invece tengo la caviglia sotto l'acqua calda per un po e il piede è secco, lavato con la saponetta, tutti i fastidi spariscono per 30 minuti circa, e se invece uso il sapone liquido che lascia la pelle liscia e non ruvida come fa la saponetta, i fastidi diminuiscono solo di poco e per una ventina di minuti..
Boh, io tutta questa cosa la vedo troppo assurda..
Poi, per quanto riguarda gli schiocchi, sempre, al malleolo, schiocca anche quando mi stiro in punta di piedi, e il ginocchio schiocca quando lo fletto, poi anche quando, stando in posizione di stretching a farfalla, prendo la caviglia e la tiro verso l'alto, e anche quando, molto raramente, stando in posizione di squat, mi alzo in posizione eretta.
Scusami ci sono altri 3 dettagli importanti che non ho precisato, credo siano utili.
1 Se, da disteso, con gamba sollevata, la fletto avvicinando il tallone al gluteo mantenendo le dita puntate verso l'interno, il ginocchio schiocca e sento sempre il fastidio, mentre invece, e qui la cosa si fa interessante, se faccio esattamente lo stesso ma tenendo le dita che puntano verso l'esterno, non solo il ginocchio non schiocca in nessun modo, ma si calmano i fastidi e non riesco a schioccare niente nemmeno sforzandomi di farlo
2 A volte ho l'impressione che, in alcuni momenti, si tratti di una cosa psicologica, solo oppure anche, perché se sono parecchio preso da una cosa e quindi molto distratto, spariscono i fastidi, e quindi anche gli schiocchi perché non mi viene nervosamente di farli per necessità, ""e dipendenza""
3 Ho pensato poi che, trattandosi il tutto anche un po di fattore a livello nervoso, potesse incidere il fatto che non ho più l'unghia all'alluce, cosa che difatti mi ha sempre dato una sensazione di fastidio da quando mi feci l'operazione per toglierla.
L'unghia incarnita, trattata in tutti i modi dal dottore per cercare di non arrivare al chirurgico, con estrazioni di piccoli pezzi un po alla volta e tentativi di sollevamento, non fece altro che crescere particolarmente in profondità.. inoltre la ferita chirurgica non è proprio superficiale.
4 Al tatto, si sente che, durante lo schiocco, i tendini peronei scavalcano il malleolo, e di schiocchi ce ne sono 2, io li chiamo : quello di andata e quello di ritorno.
Quello "di andata", avviene quando alzo il piede verso la tibia e, mantenendolo teso, lo giro verso l'esterno (qui i tendini peronei scavalcano il malleolo andando in avanti) .
Mentre successivamente, c'è quello "di ritorno" che avviene facendo il contrario, ovvero allontanando il piede dalla tibia e quindi puntando con le dita verso il basso e girandolo verso l'interno (qui invece i peronei scavalcano il malleolo tornando indietro) .
Non c'è bisogno di far avvenire lo schiocco di ritorno con l'obbligo di eseguire prima quello di andata e viceversa.
5 Solo una volta ogni tanto, avvengono degli schiocchi che mi danno tantissimo sollievo, tanto da calmare tutto per 2 minuti, sono :
1 seguendo precisamente degli step, che sono :
dita premute chiuse ""a pugno"", tenute tese verso il basso in contemporanea con un'andatura circolare del piede che parte andando verso il basso e salendo in senso antiorario, sino ad arrivare alle ore 10 (eh si ho un' elasticità abbastanza particolare, una lassità genetica che credo sia il principale fattore contribuente a tutto il fenomeno) tenendo ben teso il piede verso la tibia, in quel punto, tenendo tutto teso, prendo il piede con la mano e di scatto lo porto verso il basso;
questo mi provoca uno schiocco molto più forte, sempre alla zona del malleolo, ma Apparentemente in modo diverso, essendo i tendini peronei ritirati verso l'interno, data la posizione.
2 Se mi metto in posizione squat, soltanto nel caso in cui io tenga le punte dei piedi rivolte verso l'interno, "il super schiocco" avviene invece nel ginocchio, provocandomi anche esso un sollievo elevato.
Infine, altri due dettagli al di fuori degli schiocchi, sono :
- Se faccio gli squat con le punte dei piedi rivolte verso l'interno, mi viene dolore al ginocchio, e la tibia riesce ad avvicinarsi al piede senza problemi.
Il caso contrario avviene nel momento in cui gli squat li faccio con le punte dei piedi rivolte verso l'esterno, li faccio senza dolore, tale posizione mi provoca un sollievo generale, appunto quindi sentendo bene "la connessione con il mondo esterno", sentendo proprio a livello nervoso psicologico "un risveglio dei sensi" (i fastidi di cui parlo mi provocano appunto una forte sconnessione dallo spazio che mi circonda e soprattutto dalla reattività dei movimenti dinamici ripetuti).
In questo caso però, se avvicino la tibia al piede, mantenendo il tallone immobile a terra, e mantenendo la punta del piede rivolta o verso avanti o verso l'esterno, il dolore è talmente acuto tanto da impedirmi di continuare a scendere la tibia verso il piede.
- I calzini slabbrati mi raddoppiano i fastidi, quelli un poco stretti invece mi danno un po di sollievo (da ciò si capisce come tutto, in parte, sia anche a livello nervoso)
- Più sto a riposo, più i fastidi aumentano.
Se invece non ci penso e sto in movimento, diminuiscono, ma arrivano all'estremo nel momento in cui mi distendo sul letto a fine giornata (questa notte ci ho messo 9 ore per addormentarmi) .
Non so se li hai letti, ho scritto ancora altri dettagli come risposta sempre a questi commenti.
Sono tutti dettagli interessanti che possono aiutare molto per l'analisi, scusami ancora se ho scritto tanto e grazie veramente infinite, troppo infinite, te ne sono immensamente riconoscente, sei da apprezzare veramente tantissimo.
Ho scoperto una cosa strana..
se striscio avanti e dietro il pollice sull'arco plantare premendo a partire dal tallone fino alla base dell'alluce e viceversa, e alterno con una presa al piede con il pollice sempre sull'arco plantare e le altre 4 dita sul dorso, spingendo con il pollice in senso orario e le altre 4 dita in senso antiorario, ruotando quindi il piede verso l'esterno, gli schiocchi smettono di verificarsi per una decina di minuti.
Successivamente, appena ne parte uno di schiocco , riprendono a verificarsi continuamente come sempre.
Poi con i pantaloni lunghi mi trovo meglio, e se ci aggiungo anche calzini che arrivano fino al ginocchio, meglio ancora.
Adesso che fa caldo ci sto mettendo 4 ore circa per addormentarmi la notte, è un supplizio insopportabile e micidiale.
Ciao Stefano, ho comprato il libro di Myers e mi interessava dove potevo trovare come capire qualche catena e' coinvolta in qualche disfunzione e come si puo' cercare di correggerla come lo spieghi tu? Ti ringrazio in anticipo
Ciao! Eh correggerla non è facile, attraverso l’allungamento e il rinforzo si cambiano le tensioni di muscoli e fasce. Se vuoi togliere delle aree disfunzionali (diciamo delle spine irritative nel sistema fasciale) li si apre un mondo complicato, bisogna trovare le aree di restrizione di mobilità, anche fini in aree membranose e legamentose, e andare a far rilasciare il circuito neuronale che mantiene quel tono aumentato…. Dovrebbe essere la pratica quotidiana di ogni osteopata
@@stefanomoriggia88 Io sono PT e chinesiologo, ma ultimamente ho fatto un corso di kinesiologia e correzione delle catene, ma non sono ancora riuscito a capire bene quando e su quale catena agire per prima? Ed inoltre volevo in parallelo abbinare degli esercizi per un ulteriore efficacia.
Non c’è un protocollo, per quello che vuoi fare tu bisogna fare una valutazione della persona in piedi, capire quali sono le catene in accorciamento e quelle deboli, e lavorare sul riequilibrio
sei bravissimo, per fare corsi con te?
Ciao Luca, era un idea iniziale, ne ho tenuti alcuni anni fa, ma purtroppo non ho proprio il tempo per impostare un corso, fatto bene come ho in testa io
Un buon libro sulle catene miofasciali?
Guarda il video sui libri che trovi qualcosa di interessante