Ho seguito in differita. Mi ha "stuzzicato" l'approfondimento sul fraseggio interiore dei personaggi. È un tema che su cui mi sono trovata a riflettere grazie all'esperienza di "lettore forte" per una casa editrice, per cui devo valutare scritti di vario genere di aspiranti scrittori. L'immersione completa nella testa del personaggio, nel suo fraseggio interiore è una tecnica molto utilizzata, sulla quale sono impostati diversi racconti brevi e brevissimi. L'effetto di immersione nella maggior parte dei testi che mi sono capitati in lettura è completo, grazie proprio ad un fraseggio interiore che ricalca alla perfezione lo scorrere dei pensieri nella testa del protagonista. Questo, però, ha un rovescio della medaglia. Nella testa di una persona / di un personaggio può passare di tutto: ricordi, non necessariamente rilevanti o interessanti; pensieri rivolti a se stessi; insulti rivolti ad altri; immaginazione dei commenti che altri potrebbero dire...; anche i sottintesi, cose che il personaggio sa ma i lettori no. E se non ci sono filtri, se non c'è un'organizzazione logica di questo flusso, se non ci sono nemmeno segni diacritici, l'effetto, per il lettore, è di grande confusione. Una confusione che porta non solo a non capire niente della storia, ma anche a non empatizzare con il personaggio. Come si possono dunque conciliare l'esigenza di spontaneità, di immersione totale, e l'esigenza di comunicazione e di conquistare l'attenzione dei lettori? Spero di essere riuscita a spiegare il mio dubbio. Grazie!
Buondì Nera, il webinar tornerà acquistabile all’interno del pacchetto di contenuti associati al Manuale di Stile di Rotte Narrative appena avremo terminato i preparativi di queste settimane. Non è possibile acquistarlo separatamente, perché pensato in sinergia con i contenuti del manuale
Ho la prima versione cartacea, acquista con il Kick starter, e anche quella digitale. Il webinar sarà aggiunto come aggiornamento a quella che ho già o devo prendere la nuova versione?
Comunque è da un po’ che gli incipit sono qualitativamente peggiorati, non si potrebbe introdurre una scrematura meritoria? In fondo, almeno per quanto mi riguarda, dopo le prime due, tre righe, risultano già evidenti le difficoltà di un autore. La qualità globale è calata molto dall’istituzione del primo arcimago, c’è tanta gente nuova, un minimo di scrematura, secondo me , sarebbe necessaria a questo punto . Poi ci mancherebbe eh , mi rendo conto sarebbe un lavoro infinito da parte dello staff però insomma , con tutta questa gente che si è sparata la maggior parte dei Line editing penso si possa fare di meglio ecco.
Caro Monolito, fraintendi lo scopo e l'utilità dei Line Editing. L'obiettivo a cui puntiamo non è aumentare il livello dei brani esaminati, o concentrarci su livelli sempre più elevati, bensì dare una rappresentazione variegata dei diversi problemi che affliggono la prosa degli esordienti e trattarli in modo spontaneo e non preparato. E ripassare le basi è più importante di quanto probabilmente pensi (se ti sei mai recato presso una palestra di arti marziali dove si stia allenando un maestro rinomato, al 90-95% non lo vedrai allenarsi su cose acrobatiche e avanzatissime, ma sui fondamentali). Poi sì, capitano magari delle sessioni in cui il livello non è sufficiente, ma come hai potuto vedere nell'ultima sessione (la #116), anche senza scremature capitano volte in cui i testi sono entrambi sopra la soglia magica. Ma ti sottolineo che c'è da imparare da entrambe le tipologie, sempre.
![Line Editing LIVE 2.0 #115 [Rotte Narrative]](http://i.ytimg.com/vi/bsFHUcyi7Zc/mqdefault.jpg)
![Line Editing LIVE 2.0 #115 [Rotte Narrative]](/img/tr.png)
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![Line Editing LIVE 2.0 #111 [Rotte Narrative]](http://i.ytimg.com/vi/9HXUBMSREgs/mqdefault.jpg)
![Line Editing LIVE 2.0 #112 [Rotte Narrative]](/img/1.gif)
Ho seguito in differita. Mi ha "stuzzicato" l'approfondimento sul fraseggio interiore dei personaggi. È un tema che su cui mi sono trovata a riflettere grazie all'esperienza di "lettore forte" per una casa editrice, per cui devo valutare scritti di vario genere di aspiranti scrittori. L'immersione completa nella testa del personaggio, nel suo fraseggio interiore è una tecnica molto utilizzata, sulla quale sono impostati diversi racconti brevi e brevissimi. L'effetto di immersione nella maggior parte dei testi che mi sono capitati in lettura è completo, grazie proprio ad un fraseggio interiore che ricalca alla perfezione lo scorrere dei pensieri nella testa del protagonista. Questo, però, ha un rovescio della medaglia. Nella testa di una persona / di un personaggio può passare di tutto: ricordi, non necessariamente rilevanti o interessanti; pensieri rivolti a se stessi; insulti rivolti ad altri; immaginazione dei commenti che altri potrebbero dire...; anche i sottintesi, cose che il personaggio sa ma i lettori no. E se non ci sono filtri, se non c'è un'organizzazione logica di questo flusso, se non ci sono nemmeno segni diacritici, l'effetto, per il lettore, è di grande confusione. Una confusione che porta non solo a non capire niente della storia, ma anche a non empatizzare con il personaggio. Come si possono dunque conciliare l'esigenza di spontaneità, di immersione totale, e l'esigenza di comunicazione e di conquistare l'attenzione dei lettori? Spero di essere riuscita a spiegare il mio dubbio. Grazie!
Buona sera prof., il famoso webinar sull'incipit è possibile acquistarlo separatamente? Grazie, buona sera.
Buondì Nera, il webinar tornerà acquistabile all’interno del pacchetto di contenuti associati al Manuale di Stile di Rotte Narrative appena avremo terminato i preparativi di queste settimane. Non è possibile acquistarlo separatamente, perché pensato in sinergia con i contenuti del manuale
Ok, grazie.
Ho la prima versione cartacea, acquista con il Kick starter, e anche quella digitale. Il webinar sarà aggiunto come aggiornamento a quella che ho già o devo prendere la nuova versione?
No, il webinar fa parte dei contenuti digitali del pacchetto “Lusso”. Se al Kickstarter avevi acquistato quello, dovresti già avervi accesso!
@@RotteNarrative no, non era quello che avevo preso. Grazie. buona giornata.
Stasera ci sarà la live?
Comunque è da un po’ che gli incipit sono qualitativamente peggiorati, non si potrebbe introdurre una scrematura meritoria? In fondo, almeno per quanto mi riguarda, dopo le prime due, tre righe, risultano già evidenti le difficoltà di un autore. La qualità globale è calata molto dall’istituzione del primo arcimago, c’è tanta gente nuova, un minimo di scrematura, secondo me , sarebbe necessaria a questo punto . Poi ci mancherebbe eh , mi rendo conto sarebbe un lavoro infinito da parte dello staff però insomma , con tutta questa gente che si è sparata la maggior parte dei Line editing penso si possa fare di meglio ecco.
Caro Monolito, fraintendi lo scopo e l'utilità dei Line Editing. L'obiettivo a cui puntiamo non è aumentare il livello dei brani esaminati, o concentrarci su livelli sempre più elevati, bensì dare una rappresentazione variegata dei diversi problemi che affliggono la prosa degli esordienti e trattarli in modo spontaneo e non preparato. E ripassare le basi è più importante di quanto probabilmente pensi (se ti sei mai recato presso una palestra di arti marziali dove si stia allenando un maestro rinomato, al 90-95% non lo vedrai allenarsi su cose acrobatiche e avanzatissime, ma sui fondamentali). Poi sì, capitano magari delle sessioni in cui il livello non è sufficiente, ma come hai potuto vedere nell'ultima sessione (la #116), anche senza scremature capitano volte in cui i testi sono entrambi sopra la soglia magica. Ma ti sottolineo che c'è da imparare da entrambe le tipologie, sempre.